LA MORTE DI UN VECCHIO, IN AGONIA E SOFFERENTE, VALE INFINITAMENTE PIU DELL’INTERO DISASTRO AMBIENTALE
L’EVACUAZIONE ERA OBBLIGATORIA, INDISCUTIBILE, INDEROGABILE.
Cacciare, a calci in culo, gli ambientalisti da qualsivoglia tipo di dibattito, finché non matura questa consapevolezza sui valori.
Il dibattito sull’ambiente, più che legittimo, è servito finora ad evitare una seria riflessione sul reato di strage, cioè sull’omessa evacuazione.
Proprio perché è cambiata questa consapevolezza, oggi nessun sindaco si prenderebbe una simile responsabilità di omissione, al minimo dubbio, oggi si fanno coprire le spalle dai superiori in linea gerarchica.
Nella certezza del giorno ed anche delle ore in cui, sarebbe caduta la frana, chi avrà rassicurato il sindaco di Longarone?
La filiera delle responsabilità verticali è stata indagata superficialmente solo ai livelli infimi, compito degli storici andare fino in fondo, sono certo che è ancora possibile.
Per quanto ricordo di quegli anni, io sono fermamente convinto che tale ricerca condurrebbe direttamente ad Amintore Fanfani in persona.
IL PSEUDO DIBATTITO SCIENTIFICO
Non occorre essere degli scienziati per liquidare nel disprezzo e nell’abominio le torbidissime figure di “esperti”, che si sono esibiti sul palcoscenico, millantando un sapere minato, ab origine, dalla mancanza assoluta dei dati adeguati a rappresentare il fenomeno, con un minimo di rigore scientifico.
Non pretesero la stratigrafia della frana, unica indagine in grado di dare un riscontro oggettivo alle loro vacue elocubrazioni.
L’esperimento di Nove poi, è osceno per la sua incompletezza e scandalosa discordanza dal “modello reale”.
Così rozzo, carente, impreciso, da far arrossire di vergogna, per il metodo usato, qualsiasi scienziato degno di questo nome.
http://bit.ly/RESISTENZA_VENETO_STRAGE_COMANDANTI_LAICI_CARISMATICI
Audio video recente, con una prospettiva inedita sulla storia della resistenza locale
https://www.slideshare.net/sergiobernardi/presentations
Tutte le mie pubblicazioni su temi storici ed ambientali locali, sulle rive del Muson (TV)
-Nel cerchio magico di Pio X, come prete autista del vescovo di Treviso.
Il monaco Longhin viene scelto da Giuseppe Sarto appena diventa papa, come fedelissimo esecutore della riforma del clero locale.
Don Giuseppe coltiva, in questo ambiente ideale, lo speciale feeling con il mondo germanico, che gli sarà di prezioso aiuto, come “peace keeper”.
Cappellano militare nella guerra d’Etiopia
Scrive le sue memorie qualche decennio dopo, racconta con sorprendente candore la sintonia della sua chiesa con il fascismo nella guerra coloniale.
Formalmente non è nemmeno volontario, è stato proposto ed ha ubbidito.
La sua missione era quella di sostenere la fede dei combattenti, oggettivamente anche il morale bellico.
Bravo, uccidi più che puoi, stai facendo la cosa giusta!
Quella chiesa non si è dissociata in modo tale che la condanna morale fosse percepita chiaramente dai suoi fedeli, neanche di fronte all’orrore delle bombe chimiche.
In che misura don Giuseppe era in sintonia con la gerarchia, quando raccontava tutti questi misfatti alcuni decenni dopo? La risposta è difficilissima.
Ricordo ai più giovani che, nel 1965, Don Milani iniziò una battaglia pionieristica, solitaria e perdente all’inizio, contro l’abominio morale dell’istituzione stessa dei cappellani militari.
-Peace keeper durante la resistenza
Il parroco di Loria ha un importantissimo ruolo istituzionale, ovviamente non formalizzato.
Gestisce le situazioni critiche, tutti gli arresti di partigiani, o sospetti tali, della pedemontana, nella zona di competenza del giudice tedesco Kaiser.
Fascista? Partigiano? Che etichette idiote!
Personalmente vorrei capire un po' meglio il don Giuseppe Menegon, uomo di fede, di cultura e politico, alcune delle tante facce di questo uomo geniale e poliedrico.
Spero che altri, meglio di me, contribuiscano a riscoprire e rivitalizzarne la memoria.
Consiglio agli incauti, ai superficiali, ai "webeti", a quelli con il paraocchi, di non affrontare con leggerezza la materia, non è proprio roba per loro.
Sulla resistenza, si fonda il nostro patto di convivenza civile.
Conoscerne e capirne la storia è un obiettivo primario dell’educazione.
Non mi rivolgo agli addetti ai lavori, a quelli “che sanno già tutto loro”,
vorrei poter parlare ai ragazzi delle scuole superiori
Questo è un esperimento pedagogico, una specie di mappa propedeutica,
per una ricerca più efficace e selettiva della verità che conta,
in una palude infestata dalle cento trappole della faziosità.
A fronte di un obiettivo tanto ambizioso,
il risultato è sicuramente carente e non privo di errori.
Posso solo garantire onestà intellettuale e disponibilità al confronto.
Per capire qualcosa, sulla morte di Masaccio, ho scavato in un perimetro ampio, confrontando il suo omicidio con quello di altri tre casi, che mi apparivano simili.
Le molte parti mancanti del puzzle, si individuano con più sicurezza.
Tutti sappiamo che non bisogna fidarsi completamente delle testimonianze
nelle quali, comunque, è facile separare l’enfasi autocelebrativa,
l’inganno più insidioso consiste nell’asportazione chirurgica di parti di verità.
Il percorso proposto è arduo, per un giovane o un autodidatta,
pertanto ritengo consigliabile l’intermediazione di un docente.
LA MORTE DI UN VECCHIO, IN AGONIA E SOFFERENTE, VALE INFINITAMENTE PIU DELL’INTERO DISASTRO AMBIENTALE
L’EVACUAZIONE ERA OBBLIGATORIA, INDISCUTIBILE, INDEROGABILE.
Cacciare, a calci in culo, gli ambientalisti da qualsivoglia tipo di dibattito, finché non matura questa consapevolezza sui valori.
Il dibattito sull’ambiente, più che legittimo, è servito finora ad evitare una seria riflessione sul reato di strage, cioè sull’omessa evacuazione.
Proprio perché è cambiata questa consapevolezza, oggi nessun sindaco si prenderebbe una simile responsabilità di omissione, al minimo dubbio, oggi si fanno coprire le spalle dai superiori in linea gerarchica.
Nella certezza del giorno ed anche delle ore in cui, sarebbe caduta la frana, chi avrà rassicurato il sindaco di Longarone?
La filiera delle responsabilità verticali è stata indagata superficialmente solo ai livelli infimi, compito degli storici andare fino in fondo, sono certo che è ancora possibile.
Per quanto ricordo di quegli anni, io sono fermamente convinto che tale ricerca condurrebbe direttamente ad Amintore Fanfani in persona.
IL PSEUDO DIBATTITO SCIENTIFICO
Non occorre essere degli scienziati per liquidare nel disprezzo e nell’abominio le torbidissime figure di “esperti”, che si sono esibiti sul palcoscenico, millantando un sapere minato, ab origine, dalla mancanza assoluta dei dati adeguati a rappresentare il fenomeno, con un minimo di rigore scientifico.
Non pretesero la stratigrafia della frana, unica indagine in grado di dare un riscontro oggettivo alle loro vacue elocubrazioni.
L’esperimento di Nove poi, è osceno per la sua incompletezza e scandalosa discordanza dal “modello reale”.
Così rozzo, carente, impreciso, da far arrossire di vergogna, per il metodo usato, qualsiasi scienziato degno di questo nome.
http://bit.ly/RESISTENZA_VENETO_STRAGE_COMANDANTI_LAICI_CARISMATICI
Audio video recente, con una prospettiva inedita sulla storia della resistenza locale
https://www.slideshare.net/sergiobernardi/presentations
Tutte le mie pubblicazioni su temi storici ed ambientali locali, sulle rive del Muson (TV)
-Nel cerchio magico di Pio X, come prete autista del vescovo di Treviso.
Il monaco Longhin viene scelto da Giuseppe Sarto appena diventa papa, come fedelissimo esecutore della riforma del clero locale.
Don Giuseppe coltiva, in questo ambiente ideale, lo speciale feeling con il mondo germanico, che gli sarà di prezioso aiuto, come “peace keeper”.
Cappellano militare nella guerra d’Etiopia
Scrive le sue memorie qualche decennio dopo, racconta con sorprendente candore la sintonia della sua chiesa con il fascismo nella guerra coloniale.
Formalmente non è nemmeno volontario, è stato proposto ed ha ubbidito.
La sua missione era quella di sostenere la fede dei combattenti, oggettivamente anche il morale bellico.
Bravo, uccidi più che puoi, stai facendo la cosa giusta!
Quella chiesa non si è dissociata in modo tale che la condanna morale fosse percepita chiaramente dai suoi fedeli, neanche di fronte all’orrore delle bombe chimiche.
In che misura don Giuseppe era in sintonia con la gerarchia, quando raccontava tutti questi misfatti alcuni decenni dopo? La risposta è difficilissima.
Ricordo ai più giovani che, nel 1965, Don Milani iniziò una battaglia pionieristica, solitaria e perdente all’inizio, contro l’abominio morale dell’istituzione stessa dei cappellani militari.
-Peace keeper durante la resistenza
Il parroco di Loria ha un importantissimo ruolo istituzionale, ovviamente non formalizzato.
Gestisce le situazioni critiche, tutti gli arresti di partigiani, o sospetti tali, della pedemontana, nella zona di competenza del giudice tedesco Kaiser.
Fascista? Partigiano? Che etichette idiote!
Personalmente vorrei capire un po' meglio il don Giuseppe Menegon, uomo di fede, di cultura e politico, alcune delle tante facce di questo uomo geniale e poliedrico.
Spero che altri, meglio di me, contribuiscano a riscoprire e rivitalizzarne la memoria.
Consiglio agli incauti, ai superficiali, ai "webeti", a quelli con il paraocchi, di non affrontare con leggerezza la materia, non è proprio roba per loro.
Sulla resistenza, si fonda il nostro patto di convivenza civile.
Conoscerne e capirne la storia è un obiettivo primario dell’educazione.
Non mi rivolgo agli addetti ai lavori, a quelli “che sanno già tutto loro”,
vorrei poter parlare ai ragazzi delle scuole superiori
Questo è un esperimento pedagogico, una specie di mappa propedeutica,
per una ricerca più efficace e selettiva della verità che conta,
in una palude infestata dalle cento trappole della faziosità.
A fronte di un obiettivo tanto ambizioso,
il risultato è sicuramente carente e non privo di errori.
Posso solo garantire onestà intellettuale e disponibilità al confronto.
Per capire qualcosa, sulla morte di Masaccio, ho scavato in un perimetro ampio, confrontando il suo omicidio con quello di altri tre casi, che mi apparivano simili.
Le molte parti mancanti del puzzle, si individuano con più sicurezza.
Tutti sappiamo che non bisogna fidarsi completamente delle testimonianze
nelle quali, comunque, è facile separare l’enfasi autocelebrativa,
l’inganno più insidioso consiste nell’asportazione chirurgica di parti di verità.
Il percorso proposto è arduo, per un giovane o un autodidatta,
pertanto ritengo consigliabile l’intermediazione di un docente.
Radici sapori identità: dal carcere le ricette per il cambiamentoTASTE OF FREEDOM
Il cibo inteso come mezzo di socializzazione, di integrazione ma anche strumento della memoria, ricordo delle proprie radici e tutto quello che il cibo e la sua preparazione può evocare. Il cibo come vero e proprio percorso da intraprendere per un riscatto sociale, attraverso le opportunità di lavoro che negli anni sono maturate all'interno degli istituti penitenziari che hanno avuto (e colto) la possibilità di avviare ai corsi di formazione i detenuti che si fossero dimostrati interessati.
Cruda & Crudo: disponibile su Lulu, Itunes, Google Play e Amazon - www.crudae...edoardo fraioli
Qual è la birra giusta da abbinare ad un certo cibo?
La risposta a questa domanda è un gioco di profumi, sensazioni, ma anche l'atmosfera della serata, gli amici e le risate...
Ho deciso di provare a raccogliere tutto ciò in alcune serate organizzate per giocare insieme con le birre artigianali o di micro birrifici di tutto il mondo. Ricette di crudo di pesce, carne o insalate gourmet trovano nella birra una compagna di tavola dai profumi non industrializzati che ricordano e assecondano gli ingredienti integri e i sapori del territorio con i quali sono preparati i piatti. www.crudaecrudo.it
1. TOGLIAMO IL DISTURBO di Paola Mastrocola
"Ditemi se le devo ancora insegnare queste cose o no. Forse, se i ragazzi non
sanno più l'italiano, vuol dire che la scuola non ha più ritenuto che fosse il caso di
insegnare l'italiano. Forse tutti in Italia (o meglio, in Europa) hanno deciso questo:
che non è più utile insegnare la propria lingua, e si sono dimenticati di dirlo anche a
me, e allora io sono l'ultima a fare una cosa che non interessa più nessuno, e
quindi è bene che smetta. Questo libro è una battaglia, perché la cultura non
abbandoni la nostra vita e prima di ogni altro luogo la nostra scuola, rendendo il futuro di tutti
noi un deserto. È anche un atto di accusa alla mia generazione, che ha compiuto alcune scelte
disastrose e non manifesta oggi il minimo pentimento. Infine, è la mia personale preghiera ai
giovani, perché scelgano loro, in prima persona, la vita che vorranno, ignorando ogni
pressione, sociale e soprattutto familiare. E perché, in un mondo che li vezzeggia, li
compatisce, e ne alimenta ogni giorno il vittimismo, essi con un gesto coraggioso e
rivoluzionario si riprendano la libertà di scegliere se studiare o no, sovvertendo tutti gli
insopportabili luoghi comuni che da almeno quarant'anni ci governano e ci opprimono." (P.
Mastrocola)
VIENI VIA CON ME di Roberto Saviano
Il mancato riconoscimento del valore dell'Unità nazionale, il subdolo meccanismo
della macchina del fango, l'espansione della criminalità organizzata al Nord,
l'infinita emergenza rifiuti a Napoli, le troppe tragedie annunciate. Accanto alla
denuncia c'è anche il racconto - commosso e ammirato - di vite vissute con
onestà e coraggio: la sfida senz'armi di don Giacomo Panizza alla 'ndrangheta
calabrese, la lotta di Piergiorgio Welby in nome della vita e del diritto, la difesa
della Costituzione di Piero Calamandrei. Otto capitoli, otto storie, un ritratto
dell'Italia di oggi che scava dentro alcune delle ferite vecchie e nuove che affliggono il nostro
Paese. Esempi su cui possiamo ancora contare per risollevarci e costruire un'Italia diversa.
Ideato e condotto da Roberto Saviano e Fabio Fazio, "Vieni via con me" è stato l'evento
televisivo del 2010, più seguito delle partite di Champions League e dei reality show. Ora è un
libro che rende di nuovo accessibili al pubblico queste storie in una forma ampiamente rivista e
arricchita. Facendole diventare, ancora una volta, storie di tutti.
SCRIVERE E’ UN TIC di Francesco Piccolo
Un viaggio virtuale sulle scrivanie, nelle case, nelle abitudini dei più famosi e
amati scrittori contemporanei italiani e stranieri. Da Pasolini a Umberto Eco, da
Garcia Márquez a Isabel Allende, da Hemingway a DeLillo: in poco più di cento
pagine questo libro indaga, analizza e confronta i metodi di scrittura delle penne
più celebri del Novecento. Il mestiere, la disciplina, la riscrittura, il luogo di
lavoro, le piccole ritualità quotidiane, le fissazioni e le scaramanzie, le letture, i
tempi morti, i guadagni, i consigli: una guida ragionata alla scrittura e agli
scrittori, che appassiona, incuriosisce e diverte.
TIGELLE GNOCCO FRITTO & BORLENGHI di Marzia Lodi
Mentre molti ricettari celebrano, quali pani poveri tipici dell'Emilia Romagna, le
tigelle, lo gnocco fritto, i borlenghi e le piadine insieme, questo volume vuole
distinguere i primi dalle ultime per raccontarli in modo nuovo. Risalendo alle loro
storie, tali eccellenze gastronomiche vengono riviste con uno sguardo
contemporaneo e del tutto diverso. In maniera assolutamente rivoluzionaria si
propongono, di fianco alle preparazioni più tradizionali, ricette innovative che
esulano dal territorio emiliano-romagnolo. Ecco allora che le tigelle, ma anche lo
gnocco fritto e i borlenghi, si prestano, pur restando sempre ancorati alle loro origini, ad
accostamenti inconsueti accogliendo ingredienti tipici di altre regioni. Da queste pagine
emergono quindi sapori e suggestioni particolari, in grado di condurre la tradizione al passo
con i tempi e di rinnovare spuntini, pranzi e cene del mondo di oggi.
1
2. PIADE, PIADINE & CRESCIONI di Marzia Lodi
Piada, piadina e crescione. Tre termini che indicano le diverse sfumature di quella
che è la più classica e famosa delle specialità romagnole. Nata come alimento
povero dei contadini e composta da un semplice impasto, la piadina ha acquistato
notorietà oltre i confini della Romagna, anche a livello internazionale: un successo
secolare . come illustra nel suo excursus lo storico della cucina Piero Meldini - che
ha portato la piadina a diventare oggi un cibo versatile; un ottimo spuntino da
sola o farcita, e addirittura un sostituto del pasto principale, arricchendosi di numerose
varianti, all'insegna delle diverse tradizioni culinarie. Questo libro, del tutto nuovo nel suo
genere, illustra, attraverso le diverse fasi della lavorazione, dal dosaggio degli ingredienti ai
segreti per una perfetta cottura, come preparare piade, piadine e crescioni con accostamenti
insoliti. Sempre attingendo alla tradizione, gli ingredienti vengono reinterpretati con arte da
Marzia Lodi e proposti con ricette davvero originali: l'insalata greca diventa una gustosa
farcitura per piade e piadine, la crema di zucca e gorgonzola si trasforma in un ottimo ripieno
per il crescione. A chiudere un'interessante Top ten di ricette, per certificare oggi quelle da
sempre più apprezzate.
VANDALI di Gian Antonio Stella
Il tempio di Apollo a Selinunte ingabbiato per undici anni dalle impalcature perché
nessuno le smonta. La campagna veneta di Palladio e del Giorgione "intossicata,
sconquassata, rosicchiata, castrata", come dice il poeta Andrea Zanzotto, da un
caos di villette, ipermercati e capannoni. I mosaici di Pompei che si sgretolano
perché l'ultimo mosaicista è in pensione da un decennio mentre il commissario
compra mille bottiglie di vino "pompeiano" da 55 euro e ne spende 103mila per
censire 55 cani randagi. La tenuta agricola di Cavour tra le risaie vercellesi
cannibalizzata dai teppisti. L'inestimabile villaggio preistorico di Nola affogato nell'acqua perché
la pompa non funziona. La tracotanza di un abusivismo che, di condono in condono, è salito a
4 milioni e mezzo di alloggi nei quali vivono undici milioni di italiani. Le uniche ricchezze che
abbiamo, il paesaggio, i siti archeologici, i musei, i borghi medievali, la bellezza, sono sotto
attacco. Un incubo culturale, un'angoscia economica. Eravamo i primi al mondo nel turismo:
siamo precipitati per competitività al 28° posto. E il portale italia.it, costato milioni di euro, è
184.594° fra i siti web più visitati del pianeta. Una classe dirigente seria sarebbe
allarmatissima. La nostra no. Anzi, la cattiva politica è tutta concentrata su se stessa. E si tiene
stretti tutti i privilegi. Le sole auto blu costano due volte e mezzo l'intero stanziamento per i
Beni culturali, dimezzato in 10 anni. La serrata denuncia di uno scempio.
IL DIRITTO DI NON SOFFRIRE di Umberto Veronesi
La labilità dei confini tra le cure di fine vita ("lasciar morire"), il suicidio assistito
("aiutare a morire") e l'eutanasia ("provocare il morire") non ha permesso finora di
affrontare in modo adeguato l'enorme e delicatissimo problema - irto di
implicazioni etiche, giuridiche, umane e perfino religiose - di come rispondere a
quei pazienti che, affetti da una malattia inguaribile e irreversibile, invocano il
"permesso" di morire, o meglio di interrompere una vita "torturata e non più
voluta". Umberto Veronesi tratta temi di bruciante attualità, come l'eutanasia e il testamento
biologico, presentando le diverse forme di "buona morte" attraverso il racconto di storie
eloquenti e strazianti di malati terminali (alcuni molto noti, come Terri Schiavo, Giovanni
Nuvoli, Piergiorgio Welby, Eluana Englaro) a cui è stato a lungo negato l'aiuto che avrebbe
consentito di risparmiare loro atroci sofferenze. Tali argomenti vengono analizzati alla luce
delle differenti posizioni assunte dai vari paesi del mondo, sia i molti in cui l'eutanasia non è
permessa sia i pochi (Olanda, Belgio e Lussemburgo) in cui è stata di fatto depenalizzata, pur
rimanendo un atto praticabile unicamente da personale medico e a condizione che si tratti di
una richiesta motivata, reiterata e consapevole, ovvero dotata di tutti i requisiti che ne
attestino la "legalità".
FACCIAMO LA PAPPA di Francesca Valla
Insegnare ai bambini a mangiare di gusto è uno dei momenti cruciali nello sviluppo
dei rapporti tra genitori e figli. In questo libro, ricco di esempi pratici, di giochi e di
ricette, Francesca Valla, protagonista della nota trasmissione "SOS Tata", spiega
2
3. come gestire al meglio il momento della pappa. Con stile immediato e brillante, Francesca
Valla sottolinea l'importanza di coinvolgere da subito il bambino nel riconoscimento,
nell'acquisto e nella preparazione degli alimenti e arrivare a tavola "apparecchiati". È proprio a
tavola, infatti, che si conoscono meglio i propri figli, i loro gusti, il loro modo di comportarsi. E
allora almeno un pasto al giorno dovrebbe essere consumato insieme, e vissuto come
importante occasione per educare attraverso l'imitazione, la ripetizione e l'assimilazione di
regole e di modi di comportamento.
IL MULLAR OMAR di Massimo Fini
La biografia del misterioso e inafferrabile leader dei Talebani che da dieci anni
tiene in scacco il più potente e tecnologico esercito del mondo. Una storia che
inizia con un ragazzo diciottenne che si batte contro gli invasori sovietici e in
battaglia viene ferito irrimediabilmente a un occhio, se lo strappa, si benda da sé e
torna a combattere. Che prosegue con quattro ragazzi, Omar, Ghaus, Hassan e
Rabbani, che sulla piazza del loro povero villaggio, Singesar, decidono di fare
qualcosa contro le prepotenze, gli abusi, le violenze, gli stupri, gli assassinii dei "signori della
guerra" che, impegnati in una feroce lotta per il potere, agiscono nel più pieno arbitrio. Nasce
così il movimento talebano che nel giro di soli due anni (1994-96), grazie all'appoggio della
popolazione, sconfiggerà i "signori della guerra" riportando l'ordine e la legge, sia pur una dura
legge, la sharia, nel Paese di cui Omar diventerà la guida. Ne vien fuori il ritratto di un uomo
singolare, riservato, di poche parole ma attento a quelle degli altri, timido, quasi umile, e
anche per questo adorato dai suoi, ma per nulla cupo, ironico e sarcastico, che arrivato al
potere continuerà a condurre la vita spartana di sempre e non lo userà per arricchirsi o
ritagliarsi privilegi ma per inseguire un suo sogno. Quello di un Afghanistan finalmente
unificato e pacificato, lontanissimo dagli stili di vita dell'Occidente.
NUCLEARE SI’? NUCLEARE NO di Sabrina Arcuri
Con l'avvicinarsi della data del referendum, il tema del ritorno dell'Italia al
nucleare a scopi civili riscalda gli animi. L'autrice, con tono pacato e rifacendosi ai
più recenti risultati della ricerca, anche di parte "nuclearista", prende in esame i
principali pro e contro di questa opzione energetica che viene proposta come
pulita e come inderogabile per poter conservare l'attuale stile di vita. "L'energia
nucleare - conclude l'autrice" comporta, almeno per il momento, troppi problemi
insoluti e rischi e, in linea di principio, sottrae risorse agli investimenti in altri
settori energetici".
CRISTIANI PERSEGUITATI E PERSECUTORI di Franco Cardini
I rapporti tra potere e società all'avvento dell'era cristiana. I divieti e le
repressioni. Le persecuzioni e la libertà di culto. La cristianizzazione concepita
come sistema fondato sui valori dell'amore e della libertà; il paganesimo inteso
come libera convivenza tra i differenti culti: i ruoli del perseguitato e del
persecutore chiaramente distinti. Franco Cardini indaga su questi e altri "equivoci"
per restituirci un quadro storico limpido e chiaro, perché la luce del passato
illumini un presente quanto mai oscurato da pretestuosi appelli a nuove crociate e
pericolose guerre sante.
REGGIO EMILIA COM’ERA di Giorgio Casamatti
"Se non sappiamo da dove veniamo, non sappiamo nemmeno dove andiamo.
Conoscere la storia della propria città non è uno sfizio riservato a studiosi da
accademia, ma una necessità che ci permette di rispondere a molte domande.
Di Reggio Emilia si usa dire che sia un vecchio paesone di campagna
trasformatosi con il tempo in una città industriale e artigiana. Un po' di verità
c'è, ma non è tutto qui". (dall'Introduzione)
3
4. SIAMO QUELLO CHE LEGGIAMO di Aidan Chambers
"Le storie sono la forma attraverso la quale usiamo la lingua per creare e ricreare
noi stessi - le nostre idee su chi siamo, da dove veniamo, che cosa possiamo
diventare. La lingua è il dio che ci crea. Non sono le esperienze che viviamo a
cambiarci e a formarci, come comunemente si crede, ma le storie che noi
raccontiamo di quelle esperienze. Finché non abbiamo ridato forma alle nostre
vite in un racconto strutturato in narrazione, non possiamo trovare e contemplare
il significato delle esperienze che abbiamo vissuto. Sono le storie a cambiarci, non gli eventi
che viviamo". Partendo da queste riflessioni e dalla sua personale esperienza di lettore e di
scrittore, Aidan Chambers si rivolge a insegnanti, bibliotecari e genitori, suggerendo idee,
metodi e approcci per consentire un incontro positivo tra i ragazzi e i propri libri, nella
consapevolezza che l'educazione alla lettura non si può improvvisare, che presuppone
competenze e professionalità e una grande attenzione e sensibilità per le risposte dei bambini
e dei ragazzi alle letture proposte.
LA COSTITUZIONE SPIEGATA AI RAGAZZI di Valerio Onida
Valerio Onida spiega ai ragazzi la Costituzione italiana e il funzionamento del
nostro Stato. Un libro scritto con parole semplici per illuminare la strada e le scelte
dei cittadini del futuro. Età di lettura: da 8 anni.
LE MAFIE NEL PALLONE di Daniele Poto
Un tentativo di sistematizzare l'enorme influenza del sistema delle mafie nazionali
(cosa nostra, camorra, 'ndrangheta, sacra corona unita, mafia tout court) ed
internazionali nell'alveo del grande spesso equivoco affare che è il calcio. Più gioco
che sport, quindi soggetto a trucchi, riciclaggi, controllo sul territorio,
arruolamento malavitoso della gioventù. Una grande fotografia sull'esistente dai
primordi del calcio scommesse al sistema attuale delle connivenze ad alto livello
aprendo uno scandalo spaccato delle collusioni con le istituzioni e con gli ultrà. Dalla
descrizione generale dell'intreccio calcio-mafia ai casi particolari scendendo lungo la penisola.
Dal Lazio alla Sicilia, passando da Abruzzo, Puglia, Lucania, Calabria. Scoprendo che anche
Provenzano, i Santapaola, gli Spatuzza ed i Pesce hanno frequentato il football nostrano.
GUIDA PRATICA ALLA CASA ECOLOGICA di Christina Strutt
Desideri imparare a preparare marmellate confetture e salse sane e
appetitose? Vuoi sapere come produrre compost dai tuoi rifiuti e conoscere
tutti i trucchi per coltivare biologicamente frutta, ortaggi, erbe e spezie nel
tuo orto, nel giardino o in vaso? Ti piacerebbe ricevere preziosi
suggerimenti per pulire la tua casa con prodotti naturali e per creare
cosmetici e rimedi erboristici con le tue mani? "Guida pratica alla casa
ecologica" ti insegna a vivere in maniera creativa, sperimentare nuove e
piacevoli esperienze, assaporare i gusti genuini della tua terra e, allo stesso tempo,
salvaguardare l'ambiente in cui vivi per te e per le generazioni future. Un libro per scoprire che
adottare uno stile di vita eco-compatibile può essere semplice e immediato.
PERLAPAROLA di Chiara Carminati
Più che un manuale o una cassetta degli attrezzi, questo libro vuole essere uno
strumento per il fomento della poesia, una raccolta di proposte per far scattare la
scintilla e gli spunti per alimentarla. Si rivolge a chi, per passione o professione, si
occupa di bambini e ragazzi, nell'idea che la poesia sia il mezzo più potente per
esplorare e fare proprie le risorse del linguaggio e che l'acquisizione di queste
risorse sia fondamentale per la costruzione di una personalità creativa e
l'espressione di un pensiero libero. Un invito a infilare, stanza per stanza, la galleria della
poesia attraverso piccoli assaggi di rime di autori diversi (che a loro volta rinviano all'assaggio
dei testi integrali) e giochi di lettura e di scrittura che permettono di sperimentare i principi
teorici e di acquisirli come conquista personale. Un libro non per scrivere poesie, ma per
4
5. cominciare ad esplorare la potenzialità della parola scritta e parlata, per appassionarsi e per
continuare a crescere accompagnati dalla potenza dei versi, nella convinzione che la passione
per la poesia parta prima di tutto dall'innamoramento e dal gusto per-la-parola.
FRANCESCO DE GREGORI di Claudio Fabretti
Camminando sui pezzi di vetro, Francesco De Gregori è giunto al traguardo dei
sessant'anni forte del suo istinto di cantastorie e di una rinnovata voglia di
divertirsi sul palco. Dalle prime ballate folk agli album storici e alla dimensione
concertistica dell'ultimo periodo, è stata un'evoluzione nella continuità. Sempre a
rigorosa distanza di sicurezza dalle mode e dai rituali dello show business. Il suo
canzoniere è un compendio di sentimenti sospesi, evocati con tocco visionario,
cinematografico. Un percorso che, lungo le curve della memoria, attraversa le
fasi più oscure e controverse della storia italiana - dal fascismo agli anni di piombo, da Piazza
Fontana a Tangentopoli - acquistando al contempo un respiro universale, all'insegna di un
umanesimo laico che anela al riscatto da ogni sofferenza e prevaricazione. Ma nei suoi versi,
misteriosi e affascinanti, si è compiuta anche una rivoluzione lessicale decisiva per la canzone
italiana. Un viaggio nel songbook degregoriano che si snoda attorno ai suoi principali nuclei
tematici, in bilico tra personale e sociale, realtà e fantasia, soffermandosi anche su alcune
tappe cruciali: l'epopea del Folkstudio, il processo del Palalido, il sodalizio con Lucio Dalla, le
altre svariate collaborazioni, fino al recente suggello del nume Dylan. L'obiettivo del volume di
raccontare, attraverso le sue canzoni e le sue parole, un protagonista assoluto della nostra
musica.
ZERO RIFIUTI di Marinella Correggia
Una casa senza pattumiera, una città senza discarica. Si può fare! Questo manuale
spiega perché prevenire è meglio che smaltire: tutte le pratiche individuali e
collettive per una vita senza monnezza. La sfida oggi non è solo riciclare, ma
"prevenire" i rifiuti: ridurre o azzerare gli scarti e sostituire oggetti di vita breve
con beni durevoli. E, come Gandhi, diventare "spazzini di noi stessi", in casa o in
ufficio. Con un intervento di Paul Connett e Rossano Ercolini, storici esponenti della strategia
Rifiuti zero.
UN AMORE DI FRATELLO di Dolores Rollo
I primi compagni di gioco sono i fratelli e le sorelle, coi quali si condividono le
fantasie, i giochi, gli scherzi e i ricordi. Cosa possono fare i genitori per aiutare i
propri figli a volersi bene e ad essere uniti? Quando i fratelli litigano, cosa
devono fare i genitori? Tenersi in disparte e lasciare che se la sbrighino da soli o
intervenire e sgridarli? In questo agile testo viene descritto ciò che significa
avere un fratello e, soprattutto, come si fa ad essere genitori di fratelli,
mostrando la straordinaria unicità di questo legame, che unisce caratteristiche
opposte: rivalità e complicità, odio e amore, complementarietà e reciprocità. E per i genitori
affrontare i rapporti quotidiani tra i figli, in cui affetto e rivalità si intrecciano, è un compito
difficile ma non impossibile!
DI NOTTE CON TUO FIGLIO di James McKenna
Dormire insieme ai propri figli è stata la norma in quasi ogni epoca e in quasi tutte
le culture. Nella società moderna, invece, tale pratica è diventata fonte di
innumerevoli interrogativi e motivo di colpevolizzazione. In "Di notte con tuo figlio"
ogni teoria scientifica a sostegno dell'inopportunità, se non addirittura della
pericolosità o dell'immoralità di questa abitudine, viene puntualmente confutata.
L'autore, massima autorità a livello internazionale in materia, attraverso le più recenti evidenze
scientifiche a sostegno dei potenziali benefici del sonno condiviso e tanti utili consigli per
prevenire eventuali rischi e inconvenienti, illustra le diverse modalità con cui è possibile
dormire con i propri piccoli in tutta sicurezza, e i benefici di stare tutti insieme nel lettone.
Le immagini e i contenuti sono tratti dal sito www.ibs.it
5