SlideShare a Scribd company logo
1 of 43
I Bisogni Educativi
Speciali
Urbino 2014
Susanna Testa
Normativa
Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012
“Strumenti d’intervento per alunni con
Bisogni Educativi Speciali e organizzazione
territoriale per l’inclusione scolastica”
C.M. 8 del 6 marzo 2013
Legge 170/2010 e Linee Guida DSA
Alunni con Bisogni educativi
speciali
Nella letteratura internazionale il concetto
di inclusione si applica a tutti gli alunni,
come garanzia stabile di poter partecipare
alla vita scolastica e di raggiungere il
massimo potenziale possibile.
Ciò significa riconoscere i bisogni di alunni
che hanno difficoltà di funzionamento,
difficoltà che possono essere anche
transitorie (corsivo mio)
Alunni con bisogni educativi
speciali
Il concetto di bisogno educativo
speciale è una macrocategoria
che comprende alunni disabili,
con dsa, con deficit di
attenzione e iperattività,
borderline cognitivi, stranieri,
con disagio socio-emotivo.
Ognuna di queste persone ha
un funzionamento per qualche
aspetto problematico e ha
diritto di ricevere un’attenzione
educativo-didattica efficace.
Pag 30 BES Ianes, Cramerotti
Educazione inclusiva
“L’educazione inclusiva è un processo
continuo che mira ad offrire educazione di
qualità per tutti rispettando diversità e
differenti bisogni e abilità, caratteristiche
e aspettative educative degli studenti e
delle comunità, eliminando ogni forma di
discriminazione”
Conclusions and Recomandations of 48° Session of the international
Conference on Education Ginevra 2008
Inclusione
L’inclusione si basa sul riconoscimento
della piena partecipazione alla vita
scolastica da parte di tutti i soggetti. E’
una cornice all’interno della quale gli
alunni, a prescindere da abilità, genere,
linguaggio, origine etnica e culturale,
possono essere egualmente valorizzati.
(Index)
L’area dello svantaggio scolastico dunque
è molto più ampia di quella riferibile
esplicitamente alla presenza di deficit.
Svantaggio
linguistico e
socio-culturale
Disturbi
evolutivi
specifici
Disabilità
Direttiva Ministeriale 27/12/2012
Obiettivo della Direttiva
Personalizzazione
Estendere pertanto a
tutti gli studenti in
difficoltà il diritto alla
personalizzazione
dell’apprendimento,
richiamandosi
espressamente ai
principi enunciati
dalla Legge 53/03
(Moratti)
Indica l’uso di
strategie didattiche
finalizzate a garantire
ad ogni studente una
propria forma di
eccellenza cognitiva,
attraverso la
possibilità di coltivare
le proprie potenzialità
intellettive.
Nel rispetto degli obiettivi generali e specifici
di apprendimento, la didattica personalizzata si
sostanzia con l’impiego di una varietà di
metodologie e strategie didattiche, tali da
promuovere le potenzialità e il successo formativo
in ogni alunno:
l’uso dei mediatori didattici (schemi, mappe concettuali..)
l’attenzione agli stili di apprendimento degli alunni
la calibrazione degli interventi sulla base dei livelli
raggiunti, nell’ottica di promuovere un apprendimento
significativo.
Didattica personalizzata
Individualizzazione
Individualizzazione si riferisce all’uso di strategie
didattiche diverse (tempi, materiali, stili di
apprendimento) che mirano ad assicurare a tutti
gli studenti il raggiungimento delle competenze
fondamentali del curricolo (obiettivi comuni da
garantire a tutti).
Strategia didattica A
Stessi Obiettivi
della classeStrategia didattica B
alunno
raggiunge
individualizzazione
Personalizzazione
Personalizzazione significa invece agire differenziando le
strategie didattiche con lo scopo di garantire a ogni
studente una propria forma di eccellenza cognitiva,
attraverso la possibilità di coltivare le proprie potenzialità
intellettive. In altre parole, la personalizzazione ha lo scopo
di far sì che ognuno sviluppi propri personali talenti; nella
individualizzazione gli obiettivi sono comuni per tutti, nella
seconda l’obiettivo è diverso per ciascuno (pluralità di
percorsi formativi/piste indirizzate verso destinazioni
differenti, possibilità di scelta da parte dell’alunno, grado di
consapevolezza circa il proprio profilo di abilità,
realizzazione di un adeguato contesto didattico).
Aiutare ogni studente a sviluppare una propria forma di
talento è probabilmente un obiettivo altrettanto importante
di quello di garantire a tutti la padronanza delle
competenze fondamentali.
Baldacci
Si allarga il sostegno…
Il sostegno è ogni attività che accresce la capacità
da parte della scuola di rispondere alla diversità
degli alunni. In quest’ottica l’aiuto dato all’alunno
certificato da un insegnante di sostegno diviene un
caso particolare di un più ampio lavoro di supporto
che coinvolge tutta la classe.
dsa
sostegno
Disagio
socio-
ecomico
Stranieri
Borderline
cognitivi
Deficit
attenzione
e
iperattività
Piano Didattico Personalizzato
La scuola è chiamata a realizzare percorsi
formativi sempre più rispondenti alle
inclinazioni personali degli studenti nella
prospettiva di valorizzare gli aspetti
peculiari della loro personalità di ognuno.
Lo strumento di lavoro è il PDP
http://sostegnobes.wordpress.com/pianofor
te-didattico-personalizzato/
BES
Categorie
Certificazio
ni
Chi se ne
occupa?
Strumenti di
lavoro
Disabilità Cert. Insegnante
specializzato
e C.d.C.
Piano Educativo
Individualizzato
Legge 104/92
Disturbi
Evolutivi
Specifici
Disturbi
area
linguaggio e
coordinazion
e motoria
Insegnanti
del C. d. C
Piano Didattico
Personalizzato
Legge 170/2010
Disturbi
specifici di
apprendimen
to
Cert. Insegnanti
del C. d. C
Piano Didattico
Personalizzato
Legge 170/2010
BES
Categorie
Certificazioni Chi se ne
occupa?
Alunni con
deficit di
attenzione e
iperattività
(1%)
Se grave
certificazione
(rientra nella
Legge 104)
Se lieve rientra
in DM 2012
Insegnanti
del C. d. C
Piano
Didattico
Personalizzato
DM
27/12/2012
Bordeline
cognitivi
(2.5%)
con QI
globale tra 70
e 85
Insegnanti
del C. d. C
Piano
Didattico
Personalizzato
DM
27/12/2012
Alunni con
svantaggio
socioeconomico,
linguistico e
culturale
Individuati in
base a
elementi
oggettivi
(segnalazione
servizi sociali)
Insegnanti
del C. d. C
Piano
Didattico
Personalizzato
DM
27/12/2012
Disturbi evolutivi specifici
DSA
Deficit del linguaggio, delle abilità non
verbali e della coordinazione motoria
Deficit di attenzione e iperattività
Funzionamento intellettivo limite
(borderline) può essere considerato un
caso di confine fra la disabilità e il
disturbo specifico.
DSA
Disturbo specifico dell’apprendimento o
Learning Disability (2.5 %- 3.5 %
studenti)
Le persone con dsa hanno un QI nella
norma e prestazioni scolastiche
significativamente al di sotto della norma.
Dove la normalità è data dalla prestazione
della maggioranza delle persone.
Dislessia è un disturbo specifico di lettura, si
caratterizza per la difficoltà di leggere in modo
fluente ed accurato in termini di velocità e
correttezza.
Disortografia è un disturbo specifico che
riguarda la componente costruttiva della
scrittura, consiste nella difficoltà di scrivere in
modo corretto.
Disgrafia riguarda la componente esecutiva e
motoria della scrittura, in altre parole alla
difficoltà di scrivere in fluido , veloce ed efficace.
Discalculia riguarda la difficoltà nel manipolare i
numeri, nell’eseguire i calcoli a mente e scritti,
nel recuperare i risultati delle tabelline e nel
risolvere problemi
Strumenti compensativi e Misure
dispensative
Gli strumenti
compensativi sono
strumenti didattici e
tecnologici che
sostituiscono o
facilitano la
prestazione richiesta
nell’abilità deficitaria.
Per esempio:
La sintesi vocale
trasforma un compito di
lettura in un compito di
ascolto.
Le misure dispensative sono
interventi che consentono
all’alunno di non svolgere
alcune prestazioni che, a
causa del disturbo,
risultano particolarmente
difficoltose e che non
migliorano
l’apprendimento.
Per esempio:
Nell’alunno dislessico,
l’esercizio della lettura non
migliora le abilità di lettura
Strumenti compensativi
sintesi vocale, che trasforma un compito di
lettura in un compito di ascolto;
registratore, che consente all’alunno di
non scrivere gli appunti della lezione;
programmi di video scrittura con
correttore ortografico, che permettono la
produzione di testi sufficientemente corretti
senza l’affaticamento della rilettura e della
contestuale correzione degli errori;
calcolatrice che facilita le operazione di
calcolo, tabelle, formulari, mappa
concettuali
Misure dispensative
Non è utile far leggere a un alunno con dislessia un
lungo brano, in quanto l’esercizio, per via del
disturbo, non migliora la sua prestazione nella
lettura. ….
D’altra parte, consentire all’alunno o allo studente
con DSA di usufruire di maggior tempo per lo
svolgimento di una prova, o di poter svolgere la
stessa su un contenuto comunque disciplinarmente
significativo ma ridotto, trova la sua ragion d’essere
nel fatto che il disturbo lo impegna per più tempo dei
propri compagni nella fase di decodifica degli items
della prova.
…una quota del 30% in più appare un ragionevole
tempo aggiuntivo
Strumenti compensativi
Deficit di attenzione e iperattività
Alunni con deficit di attenzione e
iperattività (Attention Deficit Hyperactivity
Disorder ADHD) (1% studenti)
Sono alunni che hanno disturbi a livello
attentivo e di iperattività e impulsività
Comorbilità con il disturbo oppositivo
provocatorio e di condotta
Deficit di attenzione
Sono bambini che non riescono a mantenere
l’attenzione sul compito e/o sul gioco
Non seguono le istruzioni e non portano a termine
le consegne
Hanno difficoltà ad organizzarsi e avversione ad
impegnarsi in compiti che richiedono lo sforzo
mentale protratto
Sono sbadati, perdono le cose, sono distratti
Il disturbo è presente nell’4 % della popolazione scolastica
(dati Linee Guida) 1 alunno ogni 25
In genere il rapporto maschi e femmine è di 8 a 1
Iperattività e Impulsività
Sono bambini che si muovono in continuazione,
lasciano il posto chiedono di andare in bagno spesso
Parlano troppo
Sono impulsivi e a domanda rispondono senza
riflettere, hanno difficoltà a rispettare il proprio turno,
interrompono gli altri (nei giochi e nelle attività
scolastiche), sono invadenti
Non amano i giochi tranquilli
Tutto ciò causa una compromissione del funzionamento
scolastico e sociale
L’ADHD essendo un disturbo evolutivo cambia con l’età. Si osservano
cambiamenti soprattutto nelle fasi di transizione (quali ad esempio l’ingresso
alla scuola primaria o il passaggio alla scuola secondaria di primo
grado). Quello che si osserva è una diminuzione in adolescenza dei sintomi
legati all’iperattività mentre possono sopraggiungere problemi legati all’umore
e all’autostima. Durante l’età adulta permangono difficoltà di natura esecutiva
connesse soprattutto con l’organizzazione e pianificazione delle attività
quotidiane.
1) età prescolare: è l’età in cui vi è il massimo grado di iperattività. E’
caratterizzata da comportamenti aggressivi, rabbia e comportamenti litigiosi e
provocatori. L’assenza di paura che lo caratterizza lo porta ad attuare
comportamenti pericolosi per la sua incolumità e al verificarsi di incidenti.
Possono presentarsi inoltre dei disturbi legati al sonno.
2) età scolare: si evidenziano maggiormente i sintomi cognitivi quali la
disattenzione e l’impulsività, mentre potrebbe verificarsi una riduzione
dell’iperattività. Si manifestano le difficoltà scolastiche legate anche
all’evitamento di compiti prolungati nel tempo. Possibile manifestazioni di
comportamenti oppositivi-provocatori.
Disturbo evolutivo
ADHD
3) preadolescenza e adolescenza: accentuato
disturbo dell’attenzione, difficoltà scolastiche e di
organizzazione della vita quotidiana (pianificazione).
Si evidenzia una riduzione del comportamento
iperattivo e un aumento delle condotte pericolose.
Possibile manifestazione di disturbi depressivo-
ansiosi.
4) età adulta: possono perdurare difficoltà nelle
relazioni sociali, incapacità a mantenere un lavoro, ad
avere relazioni affettive stabili. Permane anche una
certa disorganizzazione nell’intraprendere azioni e
fare scelte di vita.
Disturbo oppositivo-provocatorio
Questo è un disturbo che si caratterizza
come una modalità di comportamento
ostile e provocatorio nei confronti degli
adulti, cioè delle figure autorevoli: genitori
ed educatori.
Sono irritabili, vanno facilmente in collera
sfidano l’adulto e non rispettano le regole
nell’ambito scolastico, sociale (giochi) e
familiare
Accusano i coetanei per azioni proprie
Disturbo di condotta
E’ una modalità di comportamento ripetitiva e persistente in cui i
diritti degli altri e le regole societarie vengono violate.
Aggressione a persone, distruzione di proprietà frode e furto
È un disturbo che evolve in età adulta in disturbo antisociale
Bordeline cognitivi
Anche gli alunni con potenziali intellettivi
non ottimali, descritti generalmente con le
espressioni di funzionamento cognitivo
(intellettivo) limite (o borderline), (che
non rientrano nelle leggi 104 o 170) -
richiedono particolare considerazione. Si
può stimare che questi casi si aggirino
intorno al 2,5% dell’intera popolazione
scolastica.
Borderline cognitivi
Si tratta di bambini o ragazzi il cui QI
globale (quoziente intellettivo) risponde a
una misura che va dai 70 agli 85 punti.
Se adeguatamente sostenuti e indirizzati
verso i percorsi scolastici più consoni alle
loro caratteristiche, gli interessati
potranno avere una vita normale. Gli
interventi educativi e didattici hanno come
sempre un’importanza fondamentale.
Area dello svantaggio socioeconomico,
linguistico e culturale
La Direttiva, a tale proposito, ricorda che “ogni
alunno, con continuità o per determinati periodi, può
manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi
fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi
psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che
le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.
Tali tipologie di BES dovranno
essere individuate sulla base di elementi oggettivi
(come ad es. una segnalazione degli operatori dei
servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni
psicopedagogiche e didattiche.
Cosa si può fare?
• attivare percorsi individualizzati e personalizzati
• adottare strumenti compensativi e misure dispensative
A differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le
misure dispensative, nei casi sopra richiamati, avranno carattere
transitorio.
Per alunni stranieri si potrà adottare la dispensa della lettura a voce
alta…. ma avrà carattere transitorio
In ogni caso, non si potrà accedere alla dispensa dalle prove
scritte di lingua straniera se non in presenza di uno specifico
disturbo clinicamente diagnosticato, secondo quanto previsto
dall’art. 6 del DM n. 5669 del 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee
guida.
Area dello svantaggio socioeconomico,
linguistico e culturale
DM 27/12/2012
circolare 8/2013
Fermo restando l'obbligo di presentazione delle
certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti
alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito
doveroso dei Consigli di classe indicare in quali
altri casi sia opportuna e necessaria l’ adozione
di una personalizzazione della didattica ed
eventualmente di misure compensative o
dispensative, nella prospettiva di una presa in
carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.
Piano didattico personalizzato
Per gli alunni con bisogni educativi speciali è allora
necessario elaborare Piano Didattico Personalizzato, che
serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti
ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le
strategie di intervento programmate.
Le scuole – con determinazioni assunte dai Consigli di
classe, risultanti dall’esame della documentazione clinica
presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di
carattere psicopedagogico e didattico –possono avvalersi
per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli
strumenti compensativi e delle misure dispensative previste
dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM
5669/2011), meglio descritte nelle allegate Linee guida.
http://sostegnobes.wordpress.com/pianofor
te-didattico-personalizzato/
STORIA Strategie metodologiche e didattiche in
itinere e durante le verifiche
Usare linguaggi comunicativi diversi: iconografico e parlato
Usare schemi e mappe concettuali
Insegnare l’uso di elementi extratestuali per lo studio :
titolo, paragrafi, immagini
Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti con le
altre discipline (apprendimento significativo)
Offrire anticipatamente e in itinere schemi, grafi relativi
all’argomento di studio per orientare l’alunno nella
discriminazione delle informazioni essenziali
Privilegiare l’apprendimento esperienziale, la didattica
cooperativa e il tutoring
Promuovere i processi metacognitivi per sollecitare
l’autocontrollo e l’autovalutazione dei processi di
apprendimento
STORIA MISURE DISPENSATIVE
Lettura a voce alta e scrittura sottodettatura
Prendere appunti, copiare dalla lavagna
Consegnare i compiti nei tempi stabiliti per la classe
Quantità eccessiva di compiti a casa
Studio mnemonico di date, formule…
STORIA STRUMENTI COMPENSATIVI
Uso di programmi di videoscrittura e correttore ortografico
Registrazione e risorse audio: sintesi vocale, audiolibri e
libri digitali
Sw didattici specifici
Fornire domande guida prima delle verifiche o
interrogazioni
Uso di schemi , mappe e sintesi
Unanimità del CdC
In ultima analisi, al di là delle distinzioni sopra
esposte, soltanto quando i CdC siano unanimemente
concordi nel valutare l’efficacia di ulteriori strumenti
-in presenza di richieste dei genitori accompagnate da
diagnosi che però non hanno dato diritto alla
certificazione di disabilità o nel caso di difficoltà non
meglio specificate -questo potrà indurre l’uso di un
PDP.
E’ quindi facoltà dei Consigli di classe
individuare –eventualmente anche sulla base di
criteri generali stabiliti dal Collegio dei docenti –casi
specifici non ricadenti nei disturbi clinicamente
riscontrabili, per i quali sia possibile attivare
percorsi di studio individualizzati e
personalizzati, formalizzati nel PDP. Si sottolinea
la necessità di motivare e verbalizzare le misure
adottate al fine di evitare contenzioso con le famiglie.
Sitografia e Bibliografia
Alunni con BES, Ianes e Cramerotti, Erickson
Index per l’inclusione: una proposta per lo
sviluppo inclusivo della scuola”, Erickson
Inclusività e bisogni educativi speciali
http://sostegnobes.wordpress.com/
grazie

More Related Content

What's hot

Scuola inclusiva e Universal Design for Learning
Scuola inclusiva e Universal Design for LearningScuola inclusiva e Universal Design for Learning
Scuola inclusiva e Universal Design for LearningUniversità di Catania
 
Programmazione per competenze
Programmazione per competenzeProgrammazione per competenze
Programmazione per competenzeSCUOLAPR
 
Orientarsi tra le modifiche del DLgs66/2017
Orientarsi tra le modifiche del DLgs66/2017Orientarsi tra le modifiche del DLgs66/2017
Orientarsi tra le modifiche del DLgs66/2017Luca Salvini - MI
 
Corso IDA Inclusione disabilità accessibilita
Corso IDA Inclusione disabilità accessibilitaCorso IDA Inclusione disabilità accessibilita
Corso IDA Inclusione disabilità accessibilitaLuca Salvini - MI
 
4 progettare per competenze
4 progettare per competenze4 progettare per competenze
4 progettare per competenzeAlessandro Greco
 
Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...
Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...
Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...giuseppe torchia
 
5 dispensa didatticadsa
5  dispensa didatticadsa5  dispensa didatticadsa
5 dispensa didatticadsaLucia Amoruso
 
Bisogni educativi speciali e inclusione
Bisogni educativi speciali e inclusioneBisogni educativi speciali e inclusione
Bisogni educativi speciali e inclusioneAntonia Casiero
 
INTRODUZIONEDELL'INSEGNAMENTO DELL'EDUCAZIONE CIVICA NELLA SCUOLA
INTRODUZIONEDELL'INSEGNAMENTO  DELL'EDUCAZIONE CIVICA NELLA SCUOLAINTRODUZIONEDELL'INSEGNAMENTO  DELL'EDUCAZIONE CIVICA NELLA SCUOLA
INTRODUZIONEDELL'INSEGNAMENTO DELL'EDUCAZIONE CIVICA NELLA SCUOLAAntonetta Cimmarrusti
 
Ed. civica trasversale nella scuola dell'autonomia
Ed. civica trasversale nella scuola dell'autonomiaEd. civica trasversale nella scuola dell'autonomia
Ed. civica trasversale nella scuola dell'autonomiaAntonetta Cimmarrusti
 
Decreto Legislativo 66/2017 e collaborazione interistituzionale
Decreto Legislativo 66/2017 e collaborazione interistituzionaleDecreto Legislativo 66/2017 e collaborazione interistituzionale
Decreto Legislativo 66/2017 e collaborazione interistituzionaleLuca Salvini - MI
 
Laboratorio formativo BES per docenti-neoassunti
Laboratorio formativo BES per docenti-neoassuntiLaboratorio formativo BES per docenti-neoassunti
Laboratorio formativo BES per docenti-neoassuntiLuca Salvini - MI
 

What's hot (20)

Scuola inclusiva e Universal Design for Learning
Scuola inclusiva e Universal Design for LearningScuola inclusiva e Universal Design for Learning
Scuola inclusiva e Universal Design for Learning
 
Specializzazione Sostegno
Specializzazione Sostegno Specializzazione Sostegno
Specializzazione Sostegno
 
Programmazione per competenze
Programmazione per competenzeProgrammazione per competenze
Programmazione per competenze
 
Orientarsi tra le modifiche del DLgs66/2017
Orientarsi tra le modifiche del DLgs66/2017Orientarsi tra le modifiche del DLgs66/2017
Orientarsi tra le modifiche del DLgs66/2017
 
Modello Piano Annuale per l’Inclusività
Modello Piano Annuale per l’Inclusività Modello Piano Annuale per l’Inclusività
Modello Piano Annuale per l’Inclusività
 
Il docente di sostegno
Il docente di sostegnoIl docente di sostegno
Il docente di sostegno
 
Handicap
HandicapHandicap
Handicap
 
Corso IDA Inclusione disabilità accessibilita
Corso IDA Inclusione disabilità accessibilitaCorso IDA Inclusione disabilità accessibilita
Corso IDA Inclusione disabilità accessibilita
 
4 progettare per competenze
4 progettare per competenze4 progettare per competenze
4 progettare per competenze
 
Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...
Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...
Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...
 
5 dispensa didatticadsa
5  dispensa didatticadsa5  dispensa didatticadsa
5 dispensa didatticadsa
 
Sostegno formazione mod 2
Sostegno formazione mod 2Sostegno formazione mod 2
Sostegno formazione mod 2
 
Bisogni educativi speciali e inclusione
Bisogni educativi speciali e inclusioneBisogni educativi speciali e inclusione
Bisogni educativi speciali e inclusione
 
INTRODUZIONEDELL'INSEGNAMENTO DELL'EDUCAZIONE CIVICA NELLA SCUOLA
INTRODUZIONEDELL'INSEGNAMENTO  DELL'EDUCAZIONE CIVICA NELLA SCUOLAINTRODUZIONEDELL'INSEGNAMENTO  DELL'EDUCAZIONE CIVICA NELLA SCUOLA
INTRODUZIONEDELL'INSEGNAMENTO DELL'EDUCAZIONE CIVICA NELLA SCUOLA
 
Legge 170
Legge 170Legge 170
Legge 170
 
Compendio di DSA.pdf
Compendio di DSA.pdfCompendio di DSA.pdf
Compendio di DSA.pdf
 
Ed. civica trasversale nella scuola dell'autonomia
Ed. civica trasversale nella scuola dell'autonomiaEd. civica trasversale nella scuola dell'autonomia
Ed. civica trasversale nella scuola dell'autonomia
 
Pedagogia speciale
Pedagogia specialePedagogia speciale
Pedagogia speciale
 
Decreto Legislativo 66/2017 e collaborazione interistituzionale
Decreto Legislativo 66/2017 e collaborazione interistituzionaleDecreto Legislativo 66/2017 e collaborazione interistituzionale
Decreto Legislativo 66/2017 e collaborazione interistituzionale
 
Laboratorio formativo BES per docenti-neoassunti
Laboratorio formativo BES per docenti-neoassuntiLaboratorio formativo BES per docenti-neoassunti
Laboratorio formativo BES per docenti-neoassunti
 

Viewers also liked

Per una didattica inclusiva (BES e BEN)
Per una didattica inclusiva (BES e BEN)Per una didattica inclusiva (BES e BEN)
Per una didattica inclusiva (BES e BEN)Roberto Sconocchini
 
Il modello inclusivo della scuola italiana (prima dei BES)
Il modello inclusivo della scuola italiana (prima dei BES)Il modello inclusivo della scuola italiana (prima dei BES)
Il modello inclusivo della scuola italiana (prima dei BES)Maria Grazia Fiore
 
Bes: normativa individuazione - 1
Bes: normativa individuazione - 1Bes: normativa individuazione - 1
Bes: normativa individuazione - 1CTI_Area_Ulss7
 
Bes rita-garlaschelli v
Bes rita-garlaschelli vBes rita-garlaschelli v
Bes rita-garlaschelli vimartini
 
BES. Nuove indicazioni ministeriali, di Flavio Fogarolo e Claudia Munaro
BES. Nuove indicazioni ministeriali, di Flavio Fogarolo e Claudia MunaroBES. Nuove indicazioni ministeriali, di Flavio Fogarolo e Claudia Munaro
BES. Nuove indicazioni ministeriali, di Flavio Fogarolo e Claudia Munaroiiscanova
 
Bes rita-garlaschelli m
Bes rita-garlaschelli mBes rita-garlaschelli m
Bes rita-garlaschelli mimartini
 
Direttiva 27 dicembre e circolare 6 marzo sui BES
Direttiva 27 dicembre e circolare 6 marzo sui BESDirettiva 27 dicembre e circolare 6 marzo sui BES
Direttiva 27 dicembre e circolare 6 marzo sui BESFranco Castronovo
 
Normativa miur per l'inclusione dei bes c
Normativa miur per l'inclusione dei bes cNormativa miur per l'inclusione dei bes c
Normativa miur per l'inclusione dei bes cimartini
 
L'insegnante di sostegno
L'insegnante di sostegnoL'insegnante di sostegno
L'insegnante di sostegnoDebora Turcato
 
Normativa in attività di sostegno scolastico
Normativa in attività di sostegno scolastico Normativa in attività di sostegno scolastico
Normativa in attività di sostegno scolastico Marcello Festeggiante
 
Dsa bes medie b
Dsa bes medie bDsa bes medie b
Dsa bes medie bimartini
 
Modulo 5 autonomia e progettazione
Modulo 5 autonomia e progettazioneModulo 5 autonomia e progettazione
Modulo 5 autonomia e progettazionemagellano1111
 
Le tecnologie didattiche per i bisogni educativi speciali
Le tecnologie didattiche per i bisogni educativi specialiLe tecnologie didattiche per i bisogni educativi speciali
Le tecnologie didattiche per i bisogni educativi specialiEleonora Guglielman
 

Viewers also liked (17)

Per una didattica inclusiva (BES e BEN)
Per una didattica inclusiva (BES e BEN)Per una didattica inclusiva (BES e BEN)
Per una didattica inclusiva (BES e BEN)
 
Disabilità handicap e BES
Disabilità handicap e BESDisabilità handicap e BES
Disabilità handicap e BES
 
Il modello inclusivo della scuola italiana (prima dei BES)
Il modello inclusivo della scuola italiana (prima dei BES)Il modello inclusivo della scuola italiana (prima dei BES)
Il modello inclusivo della scuola italiana (prima dei BES)
 
Bes: normativa individuazione - 1
Bes: normativa individuazione - 1Bes: normativa individuazione - 1
Bes: normativa individuazione - 1
 
Bes rita-garlaschelli v
Bes rita-garlaschelli vBes rita-garlaschelli v
Bes rita-garlaschelli v
 
BES. Nuove indicazioni ministeriali, di Flavio Fogarolo e Claudia Munaro
BES. Nuove indicazioni ministeriali, di Flavio Fogarolo e Claudia MunaroBES. Nuove indicazioni ministeriali, di Flavio Fogarolo e Claudia Munaro
BES. Nuove indicazioni ministeriali, di Flavio Fogarolo e Claudia Munaro
 
Didattica inclusiva, sostenibile, creativa
Didattica inclusiva, sostenibile, creativaDidattica inclusiva, sostenibile, creativa
Didattica inclusiva, sostenibile, creativa
 
Bes direttiva-circolare
Bes direttiva-circolareBes direttiva-circolare
Bes direttiva-circolare
 
Bes rita-garlaschelli m
Bes rita-garlaschelli mBes rita-garlaschelli m
Bes rita-garlaschelli m
 
Direttiva 27 dicembre e circolare 6 marzo sui BES
Direttiva 27 dicembre e circolare 6 marzo sui BESDirettiva 27 dicembre e circolare 6 marzo sui BES
Direttiva 27 dicembre e circolare 6 marzo sui BES
 
Normativa miur per l'inclusione dei bes c
Normativa miur per l'inclusione dei bes cNormativa miur per l'inclusione dei bes c
Normativa miur per l'inclusione dei bes c
 
L'insegnante di sostegno
L'insegnante di sostegnoL'insegnante di sostegno
L'insegnante di sostegno
 
Normativa in attività di sostegno scolastico
Normativa in attività di sostegno scolastico Normativa in attività di sostegno scolastico
Normativa in attività di sostegno scolastico
 
Dsa bes medie b
Dsa bes medie bDsa bes medie b
Dsa bes medie b
 
Bes: didattica - 3
Bes: didattica - 3Bes: didattica - 3
Bes: didattica - 3
 
Modulo 5 autonomia e progettazione
Modulo 5 autonomia e progettazioneModulo 5 autonomia e progettazione
Modulo 5 autonomia e progettazione
 
Le tecnologie didattiche per i bisogni educativi speciali
Le tecnologie didattiche per i bisogni educativi specialiLe tecnologie didattiche per i bisogni educativi speciali
Le tecnologie didattiche per i bisogni educativi speciali
 

Similar to Bes

Linee guida sui_dsa_12luglio2011
Linee guida sui_dsa_12luglio2011Linee guida sui_dsa_12luglio2011
Linee guida sui_dsa_12luglio2011usa11
 
Apprendere serenamente genitori
Apprendere serenamente genitoriApprendere serenamente genitori
Apprendere serenamente genitoriimartini
 
Benessere a scuola
Benessere a scuolaBenessere a scuola
Benessere a scuolaFra607
 
Lab. Inclusione e Disabilità
Lab.  Inclusione e DisabilitàLab.  Inclusione e Disabilità
Lab. Inclusione e DisabilitàU.S.R. Liguria
 
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con dsa
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con dsaLinee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con dsa
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con dsaSanGiovanniDiDioWEB
 
Linee guida sui_dsa_12luglio2011
Linee guida sui_dsa_12luglio2011Linee guida sui_dsa_12luglio2011
Linee guida sui_dsa_12luglio2011docenteada
 
Normativa miur per l'inclusione dei bes
Normativa miur per l'inclusione dei besNormativa miur per l'inclusione dei bes
Normativa miur per l'inclusione dei besMarcello Festeggiante
 
Linee guida infanzia l 170 v
Linee guida infanzia l 170 vLinee guida infanzia l 170 v
Linee guida infanzia l 170 vimartini
 
Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Dis...
Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Dis...Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Dis...
Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Dis...massuntacivi
 
Presentazione Biancheri
Presentazione BiancheriPresentazione Biancheri
Presentazione BiancheriPop Apps
 
01. direttiva bes del 27 12- 2012
01. direttiva bes del 27  12- 201201. direttiva bes del 27  12- 2012
01. direttiva bes del 27 12- 2012SanGiovanniDiDioWEB
 
RELAZIONA: prof.ssa Adalgisa Colombo
RELAZIONA: prof.ssa Adalgisa ColomboRELAZIONA: prof.ssa Adalgisa Colombo
RELAZIONA: prof.ssa Adalgisa ColomboMIUR
 
Presentazione scuola aperta 2019
Presentazione scuola aperta 2019Presentazione scuola aperta 2019
Presentazione scuola aperta 2019belodevici
 
Appunti dalle Linee guida per il diritto allo studio dei DSA
Appunti dalle Linee guida per il diritto allo studio dei DSAAppunti dalle Linee guida per il diritto allo studio dei DSA
Appunti dalle Linee guida per il diritto allo studio dei DSAFranco Castronovo
 
Lab Didattica per Competenze e Innovazione Metodologica.
Lab Didattica per Competenze e Innovazione Metodologica.Lab Didattica per Competenze e Innovazione Metodologica.
Lab Didattica per Competenze e Innovazione Metodologica.U.S.R. Liguria
 
Progetto funzione strumentale DSA-BES a.s. 21 22
Progetto funzione strumentale DSA-BES  a.s. 21 22Progetto funzione strumentale DSA-BES  a.s. 21 22
Progetto funzione strumentale DSA-BES a.s. 21 22MaestraAntoniaBufi
 

Similar to Bes (20)

Linee guida sui_dsa_12luglio2011
Linee guida sui_dsa_12luglio2011Linee guida sui_dsa_12luglio2011
Linee guida sui_dsa_12luglio2011
 
Apprendere serenamente genitori
Apprendere serenamente genitoriApprendere serenamente genitori
Apprendere serenamente genitori
 
Benessere a scuola
Benessere a scuolaBenessere a scuola
Benessere a scuola
 
Lab. Inclusione e Disabilità
Lab.  Inclusione e DisabilitàLab.  Inclusione e Disabilità
Lab. Inclusione e Disabilità
 
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con dsa
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con dsaLinee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con dsa
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con dsa
 
Linee guida sui_dsa_12luglio2011
Linee guida sui_dsa_12luglio2011Linee guida sui_dsa_12luglio2011
Linee guida sui_dsa_12luglio2011
 
Pai 2015 2016
Pai 2015 2016 Pai 2015 2016
Pai 2015 2016
 
Normativa miur per l'inclusione dei bes
Normativa miur per l'inclusione dei besNormativa miur per l'inclusione dei bes
Normativa miur per l'inclusione dei bes
 
Linee guida infanzia l 170 v
Linee guida infanzia l 170 vLinee guida infanzia l 170 v
Linee guida infanzia l 170 v
 
Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Dis...
Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Dis...Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Dis...
Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Dis...
 
Presentazione Biancheri
Presentazione BiancheriPresentazione Biancheri
Presentazione Biancheri
 
PUGLIA - Normativa DSA - Rossi
PUGLIA - Normativa DSA - RossiPUGLIA - Normativa DSA - Rossi
PUGLIA - Normativa DSA - Rossi
 
Normativa DSA [dr.ssa Rossi - Puglia]
Normativa DSA [dr.ssa Rossi - Puglia]Normativa DSA [dr.ssa Rossi - Puglia]
Normativa DSA [dr.ssa Rossi - Puglia]
 
01. direttiva bes del 27 12- 2012
01. direttiva bes del 27  12- 201201. direttiva bes del 27  12- 2012
01. direttiva bes del 27 12- 2012
 
RELAZIONA: prof.ssa Adalgisa Colombo
RELAZIONA: prof.ssa Adalgisa ColomboRELAZIONA: prof.ssa Adalgisa Colombo
RELAZIONA: prof.ssa Adalgisa Colombo
 
Presentazione scuola aperta 2019
Presentazione scuola aperta 2019Presentazione scuola aperta 2019
Presentazione scuola aperta 2019
 
Appunti dalle Linee guida per il diritto allo studio dei DSA
Appunti dalle Linee guida per il diritto allo studio dei DSAAppunti dalle Linee guida per il diritto allo studio dei DSA
Appunti dalle Linee guida per il diritto allo studio dei DSA
 
Lab Didattica per Competenze e Innovazione Metodologica.
Lab Didattica per Competenze e Innovazione Metodologica.Lab Didattica per Competenze e Innovazione Metodologica.
Lab Didattica per Competenze e Innovazione Metodologica.
 
Progetto funzione strumentale DSA-BES a.s. 21 22
Progetto funzione strumentale DSA-BES  a.s. 21 22Progetto funzione strumentale DSA-BES  a.s. 21 22
Progetto funzione strumentale DSA-BES a.s. 21 22
 
Progetto fs dsa bes as 21 22
Progetto fs dsa bes as 21 22Progetto fs dsa bes as 21 22
Progetto fs dsa bes as 21 22
 

Recently uploaded

XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaXIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaStefano Lariccia
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxlorenzodemidio01
 
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaXI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaStefano Lariccia
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxlorenzodemidio01
 

Recently uploaded (6)

XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaXIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
 
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaXI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
 

Bes

  • 2. Normativa Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” C.M. 8 del 6 marzo 2013 Legge 170/2010 e Linee Guida DSA
  • 3. Alunni con Bisogni educativi speciali Nella letteratura internazionale il concetto di inclusione si applica a tutti gli alunni, come garanzia stabile di poter partecipare alla vita scolastica e di raggiungere il massimo potenziale possibile. Ciò significa riconoscere i bisogni di alunni che hanno difficoltà di funzionamento, difficoltà che possono essere anche transitorie (corsivo mio)
  • 4. Alunni con bisogni educativi speciali Il concetto di bisogno educativo speciale è una macrocategoria che comprende alunni disabili, con dsa, con deficit di attenzione e iperattività, borderline cognitivi, stranieri, con disagio socio-emotivo. Ognuna di queste persone ha un funzionamento per qualche aspetto problematico e ha diritto di ricevere un’attenzione educativo-didattica efficace. Pag 30 BES Ianes, Cramerotti
  • 5. Educazione inclusiva “L’educazione inclusiva è un processo continuo che mira ad offrire educazione di qualità per tutti rispettando diversità e differenti bisogni e abilità, caratteristiche e aspettative educative degli studenti e delle comunità, eliminando ogni forma di discriminazione” Conclusions and Recomandations of 48° Session of the international Conference on Education Ginevra 2008
  • 6. Inclusione L’inclusione si basa sul riconoscimento della piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti i soggetti. E’ una cornice all’interno della quale gli alunni, a prescindere da abilità, genere, linguaggio, origine etnica e culturale, possono essere egualmente valorizzati. (Index)
  • 7. L’area dello svantaggio scolastico dunque è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. Svantaggio linguistico e socio-culturale Disturbi evolutivi specifici Disabilità Direttiva Ministeriale 27/12/2012
  • 8. Obiettivo della Direttiva Personalizzazione Estendere pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/03 (Moratti) Indica l’uso di strategie didattiche finalizzate a garantire ad ogni studente una propria forma di eccellenza cognitiva, attraverso la possibilità di coltivare le proprie potenzialità intellettive.
  • 9. Nel rispetto degli obiettivi generali e specifici di apprendimento, la didattica personalizzata si sostanzia con l’impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche, tali da promuovere le potenzialità e il successo formativo in ogni alunno: l’uso dei mediatori didattici (schemi, mappe concettuali..) l’attenzione agli stili di apprendimento degli alunni la calibrazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti, nell’ottica di promuovere un apprendimento significativo. Didattica personalizzata
  • 10. Individualizzazione Individualizzazione si riferisce all’uso di strategie didattiche diverse (tempi, materiali, stili di apprendimento) che mirano ad assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento delle competenze fondamentali del curricolo (obiettivi comuni da garantire a tutti). Strategia didattica A Stessi Obiettivi della classeStrategia didattica B alunno raggiunge individualizzazione
  • 11. Personalizzazione Personalizzazione significa invece agire differenziando le strategie didattiche con lo scopo di garantire a ogni studente una propria forma di eccellenza cognitiva, attraverso la possibilità di coltivare le proprie potenzialità intellettive. In altre parole, la personalizzazione ha lo scopo di far sì che ognuno sviluppi propri personali talenti; nella individualizzazione gli obiettivi sono comuni per tutti, nella seconda l’obiettivo è diverso per ciascuno (pluralità di percorsi formativi/piste indirizzate verso destinazioni differenti, possibilità di scelta da parte dell’alunno, grado di consapevolezza circa il proprio profilo di abilità, realizzazione di un adeguato contesto didattico). Aiutare ogni studente a sviluppare una propria forma di talento è probabilmente un obiettivo altrettanto importante di quello di garantire a tutti la padronanza delle competenze fondamentali. Baldacci
  • 12. Si allarga il sostegno… Il sostegno è ogni attività che accresce la capacità da parte della scuola di rispondere alla diversità degli alunni. In quest’ottica l’aiuto dato all’alunno certificato da un insegnante di sostegno diviene un caso particolare di un più ampio lavoro di supporto che coinvolge tutta la classe. dsa sostegno Disagio socio- ecomico Stranieri Borderline cognitivi Deficit attenzione e iperattività
  • 13. Piano Didattico Personalizzato La scuola è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della loro personalità di ognuno. Lo strumento di lavoro è il PDP http://sostegnobes.wordpress.com/pianofor te-didattico-personalizzato/
  • 14. BES Categorie Certificazio ni Chi se ne occupa? Strumenti di lavoro Disabilità Cert. Insegnante specializzato e C.d.C. Piano Educativo Individualizzato Legge 104/92 Disturbi Evolutivi Specifici Disturbi area linguaggio e coordinazion e motoria Insegnanti del C. d. C Piano Didattico Personalizzato Legge 170/2010 Disturbi specifici di apprendimen to Cert. Insegnanti del C. d. C Piano Didattico Personalizzato Legge 170/2010
  • 15. BES Categorie Certificazioni Chi se ne occupa? Alunni con deficit di attenzione e iperattività (1%) Se grave certificazione (rientra nella Legge 104) Se lieve rientra in DM 2012 Insegnanti del C. d. C Piano Didattico Personalizzato DM 27/12/2012 Bordeline cognitivi (2.5%) con QI globale tra 70 e 85 Insegnanti del C. d. C Piano Didattico Personalizzato DM 27/12/2012 Alunni con svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale Individuati in base a elementi oggettivi (segnalazione servizi sociali) Insegnanti del C. d. C Piano Didattico Personalizzato DM 27/12/2012
  • 16. Disturbi evolutivi specifici DSA Deficit del linguaggio, delle abilità non verbali e della coordinazione motoria Deficit di attenzione e iperattività Funzionamento intellettivo limite (borderline) può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico.
  • 17. DSA Disturbo specifico dell’apprendimento o Learning Disability (2.5 %- 3.5 % studenti) Le persone con dsa hanno un QI nella norma e prestazioni scolastiche significativamente al di sotto della norma. Dove la normalità è data dalla prestazione della maggioranza delle persone.
  • 18. Dislessia è un disturbo specifico di lettura, si caratterizza per la difficoltà di leggere in modo fluente ed accurato in termini di velocità e correttezza. Disortografia è un disturbo specifico che riguarda la componente costruttiva della scrittura, consiste nella difficoltà di scrivere in modo corretto. Disgrafia riguarda la componente esecutiva e motoria della scrittura, in altre parole alla difficoltà di scrivere in fluido , veloce ed efficace. Discalculia riguarda la difficoltà nel manipolare i numeri, nell’eseguire i calcoli a mente e scritti, nel recuperare i risultati delle tabelline e nel risolvere problemi
  • 19. Strumenti compensativi e Misure dispensative Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria. Per esempio: La sintesi vocale trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto. Le misure dispensative sono interventi che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. Per esempio: Nell’alunno dislessico, l’esercizio della lettura non migliora le abilità di lettura
  • 20. Strumenti compensativi sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto; registratore, che consente all’alunno di non scrivere gli appunti della lezione; programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori; calcolatrice che facilita le operazione di calcolo, tabelle, formulari, mappa concettuali
  • 21. Misure dispensative Non è utile far leggere a un alunno con dislessia un lungo brano, in quanto l’esercizio, per via del disturbo, non migliora la sua prestazione nella lettura. …. D’altra parte, consentire all’alunno o allo studente con DSA di usufruire di maggior tempo per lo svolgimento di una prova, o di poter svolgere la stessa su un contenuto comunque disciplinarmente significativo ma ridotto, trova la sua ragion d’essere nel fatto che il disturbo lo impegna per più tempo dei propri compagni nella fase di decodifica degli items della prova. …una quota del 30% in più appare un ragionevole tempo aggiuntivo
  • 23.
  • 24. Deficit di attenzione e iperattività Alunni con deficit di attenzione e iperattività (Attention Deficit Hyperactivity Disorder ADHD) (1% studenti) Sono alunni che hanno disturbi a livello attentivo e di iperattività e impulsività Comorbilità con il disturbo oppositivo provocatorio e di condotta
  • 25. Deficit di attenzione Sono bambini che non riescono a mantenere l’attenzione sul compito e/o sul gioco Non seguono le istruzioni e non portano a termine le consegne Hanno difficoltà ad organizzarsi e avversione ad impegnarsi in compiti che richiedono lo sforzo mentale protratto Sono sbadati, perdono le cose, sono distratti Il disturbo è presente nell’4 % della popolazione scolastica (dati Linee Guida) 1 alunno ogni 25 In genere il rapporto maschi e femmine è di 8 a 1
  • 26. Iperattività e Impulsività Sono bambini che si muovono in continuazione, lasciano il posto chiedono di andare in bagno spesso Parlano troppo Sono impulsivi e a domanda rispondono senza riflettere, hanno difficoltà a rispettare il proprio turno, interrompono gli altri (nei giochi e nelle attività scolastiche), sono invadenti Non amano i giochi tranquilli Tutto ciò causa una compromissione del funzionamento scolastico e sociale
  • 27.
  • 28. L’ADHD essendo un disturbo evolutivo cambia con l’età. Si osservano cambiamenti soprattutto nelle fasi di transizione (quali ad esempio l’ingresso alla scuola primaria o il passaggio alla scuola secondaria di primo grado). Quello che si osserva è una diminuzione in adolescenza dei sintomi legati all’iperattività mentre possono sopraggiungere problemi legati all’umore e all’autostima. Durante l’età adulta permangono difficoltà di natura esecutiva connesse soprattutto con l’organizzazione e pianificazione delle attività quotidiane. 1) età prescolare: è l’età in cui vi è il massimo grado di iperattività. E’ caratterizzata da comportamenti aggressivi, rabbia e comportamenti litigiosi e provocatori. L’assenza di paura che lo caratterizza lo porta ad attuare comportamenti pericolosi per la sua incolumità e al verificarsi di incidenti. Possono presentarsi inoltre dei disturbi legati al sonno. 2) età scolare: si evidenziano maggiormente i sintomi cognitivi quali la disattenzione e l’impulsività, mentre potrebbe verificarsi una riduzione dell’iperattività. Si manifestano le difficoltà scolastiche legate anche all’evitamento di compiti prolungati nel tempo. Possibile manifestazioni di comportamenti oppositivi-provocatori. Disturbo evolutivo
  • 29. ADHD 3) preadolescenza e adolescenza: accentuato disturbo dell’attenzione, difficoltà scolastiche e di organizzazione della vita quotidiana (pianificazione). Si evidenzia una riduzione del comportamento iperattivo e un aumento delle condotte pericolose. Possibile manifestazione di disturbi depressivo- ansiosi. 4) età adulta: possono perdurare difficoltà nelle relazioni sociali, incapacità a mantenere un lavoro, ad avere relazioni affettive stabili. Permane anche una certa disorganizzazione nell’intraprendere azioni e fare scelte di vita.
  • 30. Disturbo oppositivo-provocatorio Questo è un disturbo che si caratterizza come una modalità di comportamento ostile e provocatorio nei confronti degli adulti, cioè delle figure autorevoli: genitori ed educatori. Sono irritabili, vanno facilmente in collera sfidano l’adulto e non rispettano le regole nell’ambito scolastico, sociale (giochi) e familiare Accusano i coetanei per azioni proprie Disturbo di condotta E’ una modalità di comportamento ripetitiva e persistente in cui i diritti degli altri e le regole societarie vengono violate. Aggressione a persone, distruzione di proprietà frode e furto È un disturbo che evolve in età adulta in disturbo antisociale
  • 31. Bordeline cognitivi Anche gli alunni con potenziali intellettivi non ottimali, descritti generalmente con le espressioni di funzionamento cognitivo (intellettivo) limite (o borderline), (che non rientrano nelle leggi 104 o 170) - richiedono particolare considerazione. Si può stimare che questi casi si aggirino intorno al 2,5% dell’intera popolazione scolastica.
  • 32. Borderline cognitivi Si tratta di bambini o ragazzi il cui QI globale (quoziente intellettivo) risponde a una misura che va dai 70 agli 85 punti. Se adeguatamente sostenuti e indirizzati verso i percorsi scolastici più consoni alle loro caratteristiche, gli interessati potranno avere una vita normale. Gli interventi educativi e didattici hanno come sempre un’importanza fondamentale.
  • 33. Area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale La Direttiva, a tale proposito, ricorda che “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”. Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche.
  • 34. Cosa si può fare? • attivare percorsi individualizzati e personalizzati • adottare strumenti compensativi e misure dispensative A differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le misure dispensative, nei casi sopra richiamati, avranno carattere transitorio. Per alunni stranieri si potrà adottare la dispensa della lettura a voce alta…. ma avrà carattere transitorio In ogni caso, non si potrà accedere alla dispensa dalle prove scritte di lingua straniera se non in presenza di uno specifico disturbo clinicamente diagnosticato, secondo quanto previsto dall’art. 6 del DM n. 5669 del 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee guida. Area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale
  • 35. DM 27/12/2012 circolare 8/2013 Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l’ adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.
  • 36. Piano didattico personalizzato Per gli alunni con bisogni educativi speciali è allora necessario elaborare Piano Didattico Personalizzato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. Le scuole – con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall’esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico –possono avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011), meglio descritte nelle allegate Linee guida.
  • 38. STORIA Strategie metodologiche e didattiche in itinere e durante le verifiche Usare linguaggi comunicativi diversi: iconografico e parlato Usare schemi e mappe concettuali Insegnare l’uso di elementi extratestuali per lo studio : titolo, paragrafi, immagini Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti con le altre discipline (apprendimento significativo) Offrire anticipatamente e in itinere schemi, grafi relativi all’argomento di studio per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali Privilegiare l’apprendimento esperienziale, la didattica cooperativa e il tutoring Promuovere i processi metacognitivi per sollecitare l’autocontrollo e l’autovalutazione dei processi di apprendimento
  • 39. STORIA MISURE DISPENSATIVE Lettura a voce alta e scrittura sottodettatura Prendere appunti, copiare dalla lavagna Consegnare i compiti nei tempi stabiliti per la classe Quantità eccessiva di compiti a casa Studio mnemonico di date, formule…
  • 40. STORIA STRUMENTI COMPENSATIVI Uso di programmi di videoscrittura e correttore ortografico Registrazione e risorse audio: sintesi vocale, audiolibri e libri digitali Sw didattici specifici Fornire domande guida prima delle verifiche o interrogazioni Uso di schemi , mappe e sintesi
  • 41. Unanimità del CdC In ultima analisi, al di là delle distinzioni sopra esposte, soltanto quando i CdC siano unanimemente concordi nel valutare l’efficacia di ulteriori strumenti -in presenza di richieste dei genitori accompagnate da diagnosi che però non hanno dato diritto alla certificazione di disabilità o nel caso di difficoltà non meglio specificate -questo potrà indurre l’uso di un PDP. E’ quindi facoltà dei Consigli di classe individuare –eventualmente anche sulla base di criteri generali stabiliti dal Collegio dei docenti –casi specifici non ricadenti nei disturbi clinicamente riscontrabili, per i quali sia possibile attivare percorsi di studio individualizzati e personalizzati, formalizzati nel PDP. Si sottolinea la necessità di motivare e verbalizzare le misure adottate al fine di evitare contenzioso con le famiglie.
  • 42. Sitografia e Bibliografia Alunni con BES, Ianes e Cramerotti, Erickson Index per l’inclusione: una proposta per lo sviluppo inclusivo della scuola”, Erickson Inclusività e bisogni educativi speciali http://sostegnobes.wordpress.com/