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Corso IDA Inclusione disabilità accessibilita

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Corso IDA Inclusione disabilità accessibilita

  1. 1. Corso IDA: Inclusione, Disabilità, Accessibilità La persona con disabilità e il diritto all’istruzione: dalla scolarizzazione primaria al lifelong learning Le tutele per l’inclusione nel sistema istruzione in periodo di emergenza COVID-19. L. 104/1992, L.328/2000, DLgs 66/2017, DM 182/2020 (nuovo PEI). Punti di forza e di criticità. Sant’Anna - Scuola Universitaria Superiore Pisa 24/03/2021 Luca Salvini, MI USR per la Toscana Questa opera di Luca Salvini è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.
  2. 2. INCLUSIONE SCOLASTICA E PANDEMIA IN TOSCANA Reti di ambito territoriale subprovinciale 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Raggiungere TUTTI TF1 26/02/2020 STANZE con i DS Monitoraggio https://rebrand.ly/ adidi Piano Scuola (Giu-Ago) P.Reg. TF2 02/09/2020 Conn1. Alunni (MI) Conn2. Alunni (MI) Conn. Alunni (RT) Conn. Plessi (RT) Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 2
  3. 3. PROGETTO REGIONALE INCLUSIONE FINALITÀ A MEDIO TERMINE • Conoscere, • migliorare • il livello di qualità dell’inclusione scolastica in Toscana • Elaborare linee guida regionali sull’inclusione • Favorire la diffusione di buone pratiche inclusive Ministero dell’Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 3
  4. 4. FINALITÀ A BREVE TERMINE • RILEVARE livello inclusione • ACCOMPAGNARE • il processo di adozione modello nazionale PEI Rilevazione Gennaio-Febbraio Accompagnamento Marzo-Giugno Adozione: Settembre 2021 Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 4
  5. 5. INDICATORI REGIONALI • Documentare, monitorare, • favorire il miglioramento livello di qualità dell’inclusione scolastica a livello regionale • Predisposti dal Gruppo Regionale di Coordinamento in materia di inclusione scolastica • Aperti a feedback da parte delle istituzioni scolastiche Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 5
  6. 6. SISTEMA COMPLESSO - ATTORI/STRUMENTI Direzione Generale Gruppo di Coordinamento Regionale Inclusione Direzione Generale Ufficio III USR Scuole polo Istituzioni scolastiche Sito Web USR Toscana Azioni supporto, consulenza e formazione verso DS e referenti Istituto Direzione Generale Corpo ispettivo Ambiti territoriali e referenti provinciali Direzione Generale GLIR GIT Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 6
  7. 7. DISPOSIZIONI DI RIFERIMENTO NORMA DESCRIZIONE L. 328 L. 8/11/2000, n. 328, Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. L. 104 L.5/02/1992, n. 104, Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. Convenzione ONU Convenzione delle Nazioni Unite 13/12/2006, Diritti delle persone con disabilità DLgs 62 DLgs 13/04/2017, n. 62, su valutazione I ciclo ed esami di stato del I e II Ciclo DLgs 66 DLgs 13/04/2017, n. 66, Inclusione scolastica DM 182 Decreto Interministeriale 29/12/2020, n. 182, L. 170 L. 8/10/2010, n. 170, DSA DM 5669 DM 12/07/2011 sui DSA, con allegate Linee Guida Direttiva BES Direttiva del MIUR sui BES del 27/12/2012 Nota 2563 Nota 22/11/2013, n. 2563, BES, strumenti di intervento e chiarimenti Risoluzione ONU 2015, ob. 4 e 10 Risoluzione adottata dall’Assemblea Generale il 25/09/2015, Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile DM 162 DM 28/07/2016, n. 162, trattamento dati sensibili disabilità, ANS LR 60 Legge Regionale 18/10/2017, n. 60, Disposizioni generali sui diritti e le politiche per le persone con disabilità (PdV) DGRT 1449 Delibera di Giunta della Regione Toscana 19/12/2017, n. 1449, Progetto di Vita DPCM 2/03/2021 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2/03/2021, Ulteriori disposizioni attuative dei decreti-legge per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19. In particolare gli articoli 35, 40, 43 Nota DGSIP 662 Nota della Direzione Generale dello Studente, l’Inclusione e l’orientamento Scolastico 13/03/2021, n. 662, decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 marzo 2021, articolo 43 - alunni con bisogni educativi speciali e degli alunni con disabilità Nota DRTO 3534 Nota 21/03/2021, n. 3534, Disposizioni relative agli spostamenti per frequentare la didattica in presenza ove la stessa è consentita Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 7
  8. 8. ALCUNI TERMINI DI USO FREQUENTE NORMA/TERMINE DESCRIZIONE PI Progetto individuale, di cui alla Legge 328 PEI Piano Educativo Individualizzato, redatto ai sensi della L. 104 e smi PDP Piano Didattico Personalizzato, redatto ai sensi della L. 170 e delle linee guida .di cui al DM 5669 BES Bisogni Educativi Speciali, di cui alla Direttiva 5669 DSA Disturbo Specifico di Apprendimento, di cui alla L. 170 PdV Progetto di Vita di cui alla LR Toscana 60 Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 8
  9. 9. TUTELE PER L’INCLUSIONE E ATTENZIONI SPECIALI • Inclusione • a TUTTO CAMPO • BES? • Universalità L. 104/1992 L. 170/2010 Altri BES Tutti gli alunni L. 104/1992 L. 170/2010 Altri BES Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 9
  10. 10. DIAGNOSI E CERTIFICAZIONE, PDP E PEI, … DIAGNOSI CERTIFICAZIONE ALTRO PDP L. 170/2010 PdF, PI, PEI L. 104/1992 TUTTI GLI ALUNNI E LE ALUNNE Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 10
  11. 11. LE NUOVE PROCEDURE (aggiornate al DLgs 13/04/2017, così come modificato dal DLgs 07/08/2019, n. 96) INPS-AUSL-EL Unità Multidisciplinare di Valutazione (ASL-EL) Scuola, GLO (docenti contitolari o Consiglio di Classe …) Ente Locale-ASL Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 11
  12. 12. GdL INCLUSIONE PREVISTI DAL DLgs 66/2017 GLI GIT GLIR Toscana Gruppo di Lavoro per l’Inclusione Istituto Art. 9, cc. 8-9 -- ATTIVO dal 1/09/2017 Gruppo per l’Inclusione Territoriale AT rete scuole Art. 9, cc. 4-7 DM (non ancora emanato) NON ATTIVO Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale Regionale Art. 9, cc. 1-3 DM (26/04/2018, n. 338) ATTIVO DENOMINAZIONE del GRUPPO LIVELLO NORMA RIFERIM. ATTI NECESSARI PER COSTITUZIONE STATO GLO Consiglio di classe (doc. contit.), partec. fam. … Classe Art. 7, c. 2, lett. a -- ATTIVO Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 12
  13. 13. COMPITI DEI GdL PER L’INCLUSIONE GLI GIT GLIR Toscana Supporta: • Collegio dei Docenti nella definizione ed attuazione del Piano per l’Inclusione • Docenti contitolari (inf. e primaria) e Consigli di Classe nell’attuazione PEI • RICEVE proposte quantificazione delle Risorse sostegno didattico, le VERIFICA, FORMULA proposta ad USR • (integrato da associazioni, EELL, AUSL) Compiti di consultazione e programmazione delle attività e di coordinamento degli interventi di competenza dei vari livelli Istituzionali sul territorio • Consulenza e proposta all'USR per la definizione, l'attuazione e la verifica degli accordi di programma … con particolare riferimento alla continuità delle azioni sul territorio, all'orientamento e ai percorsi integrati scuola-territorio-lavoro; • Supporto ai GIT; • Supporto alle reti di scuole per la progettazione e la realizzazione dei Piani di formazione in servizio del personale della scuola. COSA FA IL GRUPPO GLO Elabora ed approva il PEI Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 13
  14. 14. LEGGE 104 - FINALITÀ LEGGE 5 febbraio 1992 , n. 104 Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. Art. 1 1. La Repubblica: a) garantisce il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona handicappata e ne promuove la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società; b) previene e rimuove le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana, il raggiungimento della massima autonomia possibile e la partecipazione della persona handicappata alla vita della collettività, nonché la realizzazione dei diritti civili, politici e patrimoniali; c) persegue il recupero funzionale e sociale della persona affetta da minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali e assicura i servizi e le prestazioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle minorazioni, nonché la tutela giuridica ed economica della persona handicappata; d) predispone interventi volti a superare stati di emarginazione e di esclusione sociale della persona handicappata. Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 14
  15. 15. SOGGETTI AVENTI DIRITTO Art. 3. 1. E' persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione. … Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 15
  16. 16. ACCERTAMENTO DELL’HANDICAP Art. 4. 1. Gli accertamenti relativi alla minorazione, alle difficoltà, alla necessità dell'intervento assistenziale permanente e alla capacità complessiva individuale residua, di cui all'articolo 3, sono effettuati dalle unità sanitarie locali mediante le commissioni mediche di cui all'articolo 1 della legge 15 ottobre 1990, n. 295, che sono integrate da un operatore sociale e da un esperto nei casi da esaminare, in servizio presso le unità sanitarie locali. ((1-bis). Nel caso in cui gli accertamenti di cui al comma 1 riguardino persone in età evolutiva, le commissioni mediche di cui alla legge 15 ottobre 1990, n. 295, sono composte da un medico legale, che assume le funzioni di presidente, e da due medici, di cui uno specialista in pediatria o in neuropsichiatria infantile e l'altro specialista nella patologia che connota la condizione di salute del soggetto. Tali commissioni sono integrate da un assistente specialistico o da un operatore sociale, o da uno psicologo in servizio presso strutture pubbliche, di cui al comma 1, individuati dall'ente locale o dall'INPS quando l'accertamento sia svolto dal medesimo Istituto ai sensi dell'articolo 18, comma 22, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, nonché, negli altri casi, da un medico INPS come previsto dall'articolo 19, comma 11, della stessa legge 15 luglio 2011, n. 111, fermo restando quanto previsto dall'articolo 1, commi 3 e 4, della citata legge n. 295 del 1990.)) Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 16
  17. 17. DIRITTO ALL'EDUCAZIONE E ALL'ISTRUZIONE Art. 12. 1. Al bambino da 0 a 3 anni handicappato è garantito l'inserimento negli asili nido. 2. E' garantito il diritto all'educazione e all'istruzione della persona handicappata nelle sezioni di scuola materna, nelle classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie. 3. L'integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. 4. L'esercizio del diritto all'educazione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento ne' di altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all'handicap. ((5. Contestualmente all'accertamento previsto dall'articolo 4 per le bambine e i bambini, le alunne e gli alunni, le studentesse e gli studenti, le commissioni mediche di cui alla legge 15 ottobre 1990, n. 295, effettuano, ove richiesto dai genitori della bambina o del bambino, dell'alunna o dell'alunno, della studentessa o dello studente certificati ai sensi del citato articolo 4, o da chi esercita la responsabilità genitoriale, l'accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell'inclusione scolastica. Tale accertamento è propedeutico alla redazione del profilo di funzionamento, predisposto secondo i criteri del modello bio-psico-sociale della Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (ICF) dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ai fini della formulazione del Piano educativo individualizzato (PEI) facente parte del progetto individuale di cui all'articolo 14 della legge 8 novembre 2000, n. 328.)) 9. Ai minori handicappati soggetti all'obbligo scolastico, temporaneamente impediti per motivi di salute a frequentare la scuola, sono comunque garantire l'educazione e l'istruzione scolastica … Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 17
  18. 18. PRINCIPI del DLGS 66/2017 L'INCLUSIONE SCOLASTICA: riguarda risponde si realizza Costituisce le alunne e gli alunni nell'identità culturale, educativa, progettuale, nell'organizzazione e nel curricolo delle istituzioni scolastiche, impegno fondamentale di tutte le componenti della comunità scolastica le quali, nell'ambito degli specifici ruoli e responsabilità, concorrono ad assicurare il successo formativo delle alunne e degli alunni. ai differenti bisogni educativi attraverso strategie educative e didattiche finalizzate allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno nel rispetto del diritto all'autodeterminazione e all'accomodamento ragionevole, nella prospettiva della migliore qualità di vita; attraverso la definizione e la condivisione del progetto individuale fra scuole, famiglie e altri soggetti, pubblici e privati, operanti sul territorio; Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 18
  19. 19. AMBITO DI APPLICAZIONE Art. 2 1. Le disposizioni di cui al presente decreto si applicano esclusivamente alle bambine e ai bambini della scuola dell'infanzia, alle alunne e agli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, alle studentesse e agli studenti della scuola secondaria di secondo grado ((certificati,)) ai sensi dell'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, al fine di promuovere e garantire il diritto all'educazione, all'istruzione e alla formazione. Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 19
  20. 20. QUALITÀ DELL’INCLUSIONE E RAV (da art. 4) La valutazione della qualità dell'inclusione scolastica è parte integrante del procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche previsto dall'articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80. … L'INVALSI … definisce gli indicatori per la valutazione della qualità dell'inclusione scolastica sulla base dei seguenti criteri: • livello di inclusività del PTOF come concretizzato nel Piano per l'inclusione scolastica; • realizzazione di percorsi per la personalizzazione, individualizzazione e differenziazione dei processi di educazione, istruzione e formazione … • livello di coinvolgimento dei diversi soggetti nell'elaborazione del Piano per l'inclusione e nell'attuazione dei processi di inclusione; • d) realizzazione di iniziative finalizzate alla valorizzazione delle competenze professionali del personale della scuola incluse le specifiche attività formative; • e) utilizzo di strumenti e criteri condivisi per la valutazione dei risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti, anche attraverso il riconoscimento delle differenti modalità di comunicazione; • f) grado di accessibilità e di fruibilità delle risorse, attrezzature, strutture e spazi e, in particolare, dei libri di testo adottati e dei programmi gestionali utilizzati dalla scuola. Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 20
  21. 21. NUOVO MODELLO PEI (DM 182) • 4 MODELLI O 1? • Infanzia • Primaria • Sec1 • sec2 • modello unitario di PEI, in 4 diversi adattamenti • Discipline, e personalizzazione • Per gli obiettivi di apprendimento (conoscenze, abilità, competenze) si specificano le eventuali personalizzazioni rispetto alla progettazione e ai criteri di valutazione della classe • Siamo saldamente all’interno di una PROGETTAZIONE UNIVERSALE • Esempi Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 21
  22. 22. COSA C’È NEL NUOVO PEI • La competenza è della Istituzione scolastica. SÌ NO Tutto ciò che ha a che fare con la progettazione didattica Dettagli sull’Accertamento disabilità Progettazione unitaria dell’inclusione all’interno del gruppo classe Dettagli sul PdF Declinazione delle competenze in abilità e conoscenze Diviene parte integrante del PI indica le modalità di coordinamento degli interventi ivi previsti e la loro interazione con il Progetto individuale; Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 22
  23. 23. L. 328 – PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 … 7. Le disposizioni della presente legge costituiscono principi fondamentali ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione ... Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 23
  24. 24. PROGETTI INDIVIDUALI Art. 14. (Progetti individuali per le persone disabili) 1. Per realizzare la piena integrazione delle persone disabili di cui all'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nell'ambito della vita familiare e sociale, nonché nei percorsi dell'istruzione scolastica o professionale e del lavoro, i comuni, d'intesa con le aziende unità sanitarie locali, predispongono, su richiesta dell'interessato, un progetto individuale, secondo quanto stabilito al comma 2. 2. Nell'ambito delle risorse disponibili in base ai piani di cui agli articoli 18 e 19, il progetto individuale comprende, oltre alla valutazione diagnostico-funzionale o al Profilo di funzionamento, le prestazioni di cura e di riabilitazione a carico del Servizio sanitario nazionale, il Piano educativo individualizzato a cura delle istituzioni scolastiche, i servizi alla persona a cui provvede il comune in forma diretta o accreditata, con particolare riferimento al recupero e all'integrazione sociale, nonché le misure economiche necessarie per il superamento di condizioni di povertà, emarginazione ed esclusione sociale. Nel progetto individuale sono definiti le potenzialità e gli eventuali sostegni per il nucleo familiare. (3) (5) ((6)) --------------- AGGIORNAMENTO (3) Il D.Lgs. 13 aprile 2017, n. 66 ha disposto (con l'art. 19, comma 6) che le presenti modifiche si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2019. -------------- AGGIORNAMENTO (5) Il D.Lgs. 13 aprile 2017, n. 66, come modificato dalla L. 30 dicembre 2018, n. 145, ha disposto (con l'art. 19, comma 6) che le modifiche di cui al comma 2 si applicano a decorrere dal 1° settembre 2019. -------------- AGGIORNAMENTO (6) Il D.Lgs. 13 aprile 2017, n. 66, come modificato dal D.Lgs. 7 agosto 2019, n. 96, ha disposto (con l'art. 19, comma 2) che le modifiche di cui al comma 2 del presente articolo si applicano a decorrere dal 1° settembre 2019. Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 24
  25. 25. COSA C’È NEL PI • La competenza è dell’EL in collaborazione con la USL SÌ NO Indica le prestazioni, i servizi e le misure in favore della persona con disabilità Dettagli sull’Accertamento disabilità E' redatto dal competente Ente locale in collaborazione con la USL sulla base del Profilo di funzionamento, su richiesta e con la collaborazione dei genitori o di chi ne esercita la responsabilità il progetto individuale comprende: • Il Profilo di funzionamento; • le prestazioni di cura e di riabilitazione a carico del Servizio sanitario nazionale; • il PEI (se già predisposto) a cura delle istituzioni scolastiche; • i servizi alla persona a cui provvede il comune in forma diretta o accreditata, con particolare riferimento al recupero e all'integrazione sociale, • le misure economiche necessarie per il superamento di condizioni di povertà, emarginazione ed esclusione sociale. • Nel progetto individuale sono definiti le potenzialità e gli eventuali sostegni per il nucleo familiare. Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 25
  26. 26. IL PROGETTO DI VITA L.R. 60 CAPO III (Progetti per le persone con disabilità) Art. 9 (Progetto di vita) 1. La Regione promuove la centralità della persona con disabilità attraverso il progetto di vita in coerenza con la l. r. 41/2005 e con la legge regionale 18 dicembre 2008, n.66 (Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza). 2. Ai fini di cui al comma 1, la Regione persegue l’obiettivo di migliorare la qualità, la quantità e l’appropriatezza delle risposte assistenziali a favore delle persone con disabilità. 3. L'elaborazione del progetto di vita richiede la valutazione dei bisogni e delle capacità sul modello bio psico-sociale e la verifica sul raggiungimento degli obiettivi. 4. Il progetto di vita assicura: a) la continuità e la coerenza con il percorso di vita, con particolare riferimento al passaggio dall'infanzia-adolescenza all'età adulta; b) lo sviluppo, il recupero e il mantenimento dell'autonomia personale; c) l'integrazione con i servizi socio sanitari; d) la realizzazione del massimo grado di vita indipendente, dell'inclusione nella società e dell’autodeterminazione, anche attraverso la promozione di soluzioni domiciliari o di micro comunità; e) il coinvolgimento della persona, della famiglia e degli altri attori nella programmazione degli interventi e nella scelta sul luogo di vita; f) la permanenza, ove possibile, della persona con disabilità anziana nell’ambiente o nella struttura nella quale vive. 5. Il progetto di vita prevede altresì gli interventi da attivare e gli eventuali percorsi di riabilitazione. 6. La valutazione del progetto di vita prevede la periodica analisi dell'efficacia degli interventi e la rivalutazione dei bisogni, degli obiettivi e degli interventi da realizzare. Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 26
  27. 27. PERCORSO DI ATTUAZIONE DEL MODELLO REGIONALE DI PRESA IN CARICO all. A alla DGRT 19/12/2017, n. 1449 $ 5.1 IL SISTEMA DI ACCESSO E PRESA IN CARICO I presidi per l'accesso della persona con disabilità al percorso di presa in carico sono gli sportelli Punti Insieme e quelli di Segretariato sociale, il cui back-office è costituito dai PUA (Punti Unici di Accesso). … $ 5.2 Definizione del profilo funzionale $ 5.3 Il Progetto di vita e il Budget salute e la L. 328, la regia di un unico soggetto (UVM) (diverso da quello previsto dalla L. 328 e dal DLgs 66). Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 27
  28. 28. Scuola I SOGGETTI COINVOLTI E LE RESPONSABILITÀ (aggiornato al DLgs 13/04/2017, così come modificato dal DLgs 07/08/2019, n. 96) EL-ASL INPS-ASL-EL CERTIFICAZIONE PROGETTO INDIVIDUALE Famiglia UMV (AUSL-EL) PROFILO DI FUNZIONAMENTO Scuola (DS o doc. sp. sost) Famiglia PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Famiglia Scuola UMV (AUSL- EL) Art. 5, c. 3 e c. 4, DLgs 66/2017 Art. 5, c. 1 e c.2 lett. a), DLgs 66/2017 e LR 11/10/2017, n. 45 (no del.INPS) Commissione Medica per l’accertamento in età evolutiva composta da: • 1 medico legale USL (Presid.) • 1 spec. in pediatria o NPI • 1 spec. nella patologia che connota la condizione di salute • 1 assistente specialistico o op. sociale o psicologo individuato da EL • 1 medico INPS Art. 6, cc. 1 e 2, DLgs 66/2017 e Art. 14, c. 1, L. 328/2000; art. 1, c. 2, L. 22/06/2016, n. 112 UMV: Unità Multidisciplinare di Valutazione, composta da: a) 1 medico specialista in NPI o un medico specialista esperto nella patologia che connota lo stato di salute del minore; b) almeno 2 tra le figure di esercente di professione sanitaria nell’area della riabilitazione, psicologo dell’età evolutiva, assistente sociale o pedagogista o altro delegato in possesso di specifica abilitazione professionale in rappresentanza dell’EL di competenza Art. 7, c. 2, lett. a), e art. 9, c. 10, DLgs 66/2017 Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 28
  29. 29. ORGANICO SOSTEGNO IN ITALIA In alcuni territori regionali la percentuale di organico di diritto di sostegno rispetto a quello complessivo è vicina al 100% (92,2% del Molise), in altri territori regionali, come la Toscana molto più bassa (vedasi sotto). La tabella mostra i risultati alla data del 14/09/2021; la Toscana si colloca nella posizione in assoluto più sfavorevole subito dopo la Sardegna, con una percentuale del 45,0% a fronte di una media nazionale del 66,3%. (Fonte: elaborazione su dati del Ministero dell’Istruzione - Ufficio Gestione Patrimonio Informativo e Statistica) Regione Posti di sostegno (1) Posti di sostegno in deroga (2) Totale posti di sostegno % ruolo Piemonte 6.325 4.680 11.005 57,5% Lombardia 13.650 5.670 19.320 70,7% Veneto 6.386 2.990 9.376 68,1% Friuli Venezia Giulia 1.340 264 1.604 83,5% Liguria 2.248 332 2.580 87,1% Emilia Romagna 5.935 4.356 10.291 57,7% Toscana 4.938 6.025 10.963 45,0% Umbria 1.317 1.478 2.795 47,1% Marche 2.642 2.454 5.096 51,8% Lazio 11.323 4.538 15.861 71,4% Abruzzo 2.664 979 3.643 73,1% Molise 711 60 771 92,2% Campania 13.333 2.468 15.801 84,4% Puglia 8.837 2.516 11.353 77,8% Basilicata 1.094 289 1.383 79,1% Calabria 4.004 684 4.688 85,4% Sicilia 11.628 8.032 19.660 59,1% Sardegna 2.795 3.536 6.331 44,1% Italia 101.170 51.351 152.521 66,3% (1) sono inclusi i posti di potenziamento (2) Dato riferito al 14/09/2020. Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 29
  30. 30. I DATI IN TOSCANA Posti di sostegno (OD e P) Totale Posti di sostegno (OD, P, in deroga) % ruolo Toscana 4.938,0 12.528,0 39,4% Alunni con disabilità Toscana 16.839 Nel seguito la situazione aggiornata, rielaborata (fonte: decreto di assegnazione dell’organico di sostegno in Toscana, DDG 5/01/2021, n.9). La percentuale di posti di sostegno in ruolo risulta del 39,4%, rispetto al fabbisogno complessivo di organico di sostegno effettivamente assegnato. Il numero complessivo di allievi con disabilità è pari a 16.389. CONSIDERAZIONE: Il fabbisogno di docenti di sostegno in servizio non specializzati è paragonabile a quelli in deroga ovvero a circa 7.000 docenti. Il numero di docenti di sostegno specializzati dalle Università Toscana (UNIFI, UNIPI e UNISI) nell’ultimo ciclo completatosi è di circa 600, insufficiente anche per il solo ricambio per quiescenze, trasferimenti in altre regioni o passaggio a posto comune. Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 30
  31. 31. SPUNTI DI RIFLESSIONE Nuovi Gruppi Incl. Centralità CdC e TD Unitarietà e diversif. Universalità destinatari Distinzione nella Coll.Inter. Appropria tezza Comple tezza Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 31
  32. 32. DLgs 66/2017, INCLUSIONE E COLLABORAZIONE INTERISTITUZIONALE Progetto Individuale (PI) Conosc., abil., competenze Profilo di Funzionamento (PdF) Collaborazione interistituzionale Piano Educativo Individualizzato (PEI) INCLUSIONE allievi con disabilità Istituzione Scolastica UMV DLgs. 66/2017 Legge 328/2000 L. 104/1992 Ente Locale Inclusione per tutti Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 32
  33. 33. PROBLEMATICITÀ • Quando non ammettere alla classe successiva? • Chi stabilisce l’ammissione alla classe successiva? • Superamento esame di stato? • «Trattenimenti» infanzia e obbligo istruzione? Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 33
  34. 34. IL COMPITO PROPRIO DELLE SCUOLE (RISPETTO DEI ‘CONFINI’) Terapie X Cure sanitarie X Riabilitazione X Competenze Conoscenze fondamentali Abilità In relazione al gruppo classe ove lo studente/studentessa è inserito PEI in riferimento ad una progettazione inclusiva universale Valutazione apprendimenti Apprendimento Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 34
  35. 35. L’USO DEL LINGUAGGIO Percorso «A», «B» o «C» X Percorso «semplificato» X Percorso per ob. Minimi dell’alunno nel II ciclo X Percorso curricolare, senza o con personalizzazioni Percorso differenziato (II ciclo) (prove differenziate, non equipollenti) Gli obiettivi Minimi in esito al percorso del II ciclo sono quelli di tutta la classe, in termini di CP, AB e Con. Fond. Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 35
  36. 36. PILLOLE DI FORZA E DI CRITICITÀ Nuovi GLO Pdf e LLGG PI mancanti GLIR Nuovo PEI Resp. + precise attori Org. Diritto sost. Spec. da Univ. Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 36 Piccoli gruppi
  37. 37. IL VILLAGGIO • Ai fini di una piena inclusione è necessaria una piena collaborazione interistituzionale di tutti i soggetti coinvolti. • La famiglia e la scuola da sole non bastano. • La scuola, con la partecipazione della famiglia e degli altri soggetti coinvolti predispone il PEI. • Il PEI si inserisce all’interno del PI. • Il PI, se richiesto dalla famiglia, è predisposto dall’ente locale con la collaborazione della AUSL. Il PI può nascere prima dell’inserimento nella scuola, accompagnarlo e continuare dopo. “Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio” Antico proverbio africano Luca Salvini - Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione 37
  38. 38. GRAZIE PER L’ATTENZIONE! Luca Salvini dirigente tecnico MI USR per la Toscana luca.salvini1@istruzione.it

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