SlideShare a Scribd company logo
1 of 17
la legge quadro 104/92
l’integrazione

scolastica

nella formazione
professionale
ALTRI

Il diritto alla
mobilità

lavorativa

sociale

DIRITTI

Le agevolazioni

Partecipazione e
gestione dei
servizi

Se la “diversità” é la norma (e cioè la
descrizione normale della condizione infantile
e non solo infantile), la Scuola deve
strutturarsi normalmente in modo da operare
una discriminazione positiva e attiva nel senso
che discrimina non già i soggetti cui si dirige
ma la intensità e complessità del proprio
intervento in ragione delle esigenze diverse
cui deve dare risposte efficaci (POF scuola di
Mi-Via Russo)
DEFINIZIONE ED INDIVIDUAZIONE LEGALE
DELLA PERSONA HANDICAPPATA
E’ persona handicappata colui che
presenta una minorazione fisica,
psichica o sensoriale , stabilizzata
o progressiva

Definizione

- art. 3

tale da determinare una difficoltà di
apprendimento, di relazione, di
integrazione lavorativa
e tale da determinare un processo
di svantaggio
sociale
o
di
emarginazione

La legge ha
recepito la
sequenza
fissata
dall’O.M.S.
Minorazione
Disabilità
handicap

Il concetto
di gravità
- art. 3
comma 3
LQ

««Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia
ridotto l’autonomia personale correlata all’età, in modo
da
rendere
necessario
un
intervento
assistenziale
permanente,
continuativo
e
globale nella sfera individuale e in quella di
relazione, la situazione assume connotazione di
gravità»»

Estension
ea
stranieri
ed
apolidi

La legge - quadro si
applica anche a stranieri
ed
apolidi,
residenti,
domiciliati o aventi stabile
dimora
nel
territorio
nazionale.

E’ una norma di grande
civiltà
giuridica,
soprattutto se confrontata
con i fenomeni risorgenti di
razzismo nei confronti
degli
extracomunitari,
degli albanesi, ....

UNA NUOVA DEFINIZIONE DELL’O.M.S.
La
definizione
dell'handicap
comunemente
accettata si deve all'Organizzazione Mondiale della
Sanità (OMS), che nel 1980 pubblicò la
"Classificazione Internazionale delle Menomazioni,
delle Disabilità e degli Svantaggi Esistenziali".
Essa distingueva tre livelli:
Menomazione, intendendo qualsiasi perdita o
anomalia permanente a carico di una struttura
anatomica o di una funzione psicologica, fisiologica o
anatomica (esteriorizzazione)
Disabilità, intendendo qualsiasi limitazione o perdita
(conseguente a menomazione) della capacità di
compiere un'attività di base (quale camminare,
mangiare, lavorare) nel modo o nell'ampiezza
considerati normali per un essere umano
(oggettivazione)
Handicap si intende la condizione di svantaggio,
conseguente ad una menomazione o ad una
disabilità, che in un certo soggetto limita o impedisce
l'adempimento di un ruolo sociale considerato
normale in relazione all'età, al sesso, al contesto
socio-culturale della persona (socializzazione).
Nel 1999 l'OMS ha pubblicato la nuova "Classificazione
Internazionale delle Menomazioni, delle Attività personali (exDisabilità) e della Partecipazione sociale (ex handicap o svantaggio
esistenziale)" (ICIDH-2), nella quale vengono ridefiniti due dei tre
concetti portanti che caratterizzano un processo morboso:
la sua esteriorizzazione: menomazione
l'oggettivazione: non più disabilità ma attività personali
le conseguenze sociali: non più handicap o svantaggio ma diversa
partecipazione sociale
Più precisamente:
con attività personali si considerano le limitazioni di natura, durata e
qualità che una persona subisce nelle proprie attività, a qualsiasi
livello di complessità, a causa di una menomazione strutturale o
funzionale. Sulla base di questa definizione ogni persona è
diversamente abile.
con partecipazione sociale si considerano le restrizioni di natura,
durata e qualità che una persona subisce in tutte le aree o gli aspetti
della propria vita (sfere) a causa dell’interazione fra le menomazioni,
le attività ed i fattori contestuali.
Si noti come, nella nuova Classificazione dell'OMS, il termine
"handicap" venga definitivamente accantonato.
Una persona - scrive Canevaro - è relativamente handicappata, cioè
l’handicap è un fatto relativo e non un assoluto, al contrario di ciò che
si può dire per il deficit. In altri termini, un’amputazione non può
essere negata ed è quindi assoluta; lo svantaggio (handicap) è invece
relativo alle condizioni di vita e di lavoro, quindi alla realtà in cui
l’individuo amputato è collocato.
L’handicap è dunque un incontro fra individuo e situazione. E’ uno
svantaggio riducibile o (purtroppo) aumentabile
L’art.43

E’ di importanza notevole, in quanto abroga tre
blocchi di norme :
• l’art.230 del T.U. /1928 che riguardava
l’affidamento alle facoltà mediche del Regno del
compito di promuovere gli studi di morfologia,
psicologia, nonché l’affidamento al Ministero
della P.I. dell’assistenza e dell’istruzione dei
fanciulli con handicap
• l’art. 415 del Regolamento 1297/1928 che
riguardava l’allontanamento definitivo dell’alunno
con problemi psichici dalle normali classi e la sua
assegnazione a classi differenziali
• i commi 2 e 3 dell’art. 28 della legge 118/1971.
•
L’art.2 (che fu preso a base giuridica per una
infausta sentenza della Corte di Cassazione di
diniego del diritto di un alunno h. di Livorno a
frequentare la scuola comune) consentiva la
possibilità di escludere dalle classi comuni i
soggetti affetti da “gravi deficienze intellettive o
da menomazioni fisiche di tale gravità da
impedire
o
rendere
molto
difficoltoso
l’apprendimento o l’inserimento.....”;
• il comma 3 (che, per altro, era già stato reso
inapplicabile
meritoriamente
dalla
Corte
Costituzionale) si limitava a “facilitare” invece che
a “garantire” la frequenza degli alunni h. presso
la scuola secondaria superiore
Gli artt.
12-13
e 14

Analisi
dell’art.12

Il
1°
comma

Le norme di tali articoli enunciano in maniera
inequivocabile il diritto all’integrazione scolastica di
tutti i minori in situazione di handicap e si riferiscono,
specificamente, al diritto all’educazione e
all’istruzione
(art.12),
agli
strumenti
per
l’integrazione , che debbono essere messi a
disposizione in maniera coordinata dalla Scuola, dagli
Enti Locali e dalla ASL / USL (art. 13), alle modalità
di attuazione dell’integrazione (art.14).
L’art. 12 è un “caposaldo” del diritto all’integrazione,
in quanto recepisce e trasferisce in norme giuridiche
le più avanzate acquisizioni della cultura pedagogica
in materia di inserimento nelle norme strutture
Il primo comma dell’art. 12 , supera di getto le
affermazioni importantissime, ma ancora timide della
stessa legge 517/77 , che si limitava ad assicurare
l’inserimento nelle scuole dell’obbligo.
Qui si parla, giustamente, di diritto dei bambini
handicappati da zero a 3 anni all’inserimento negli
asili-nido.
Viene affermata una notevole cultura dell’intervento
precoce; purtroppo, come in molti altri passi della
legge quadro, la norma manca del requisito della
“coercibilità” : infatti nel successivo art. 13 si afferma
che i Comuni e le USL possono (e, quindi, non
debbono) attrezzare con materiale idoneo e
personale specializzato gli asili-nido
il
2°
comma

Il secondo comma definisce in maniera
decisamente limpida e senza possibilità di
ulteriori fraintendimenti (-rafforzato dalle
abrogazioni già segnalate ex art. 43-) il diritto
soggettivo
perfetto
delle
persone
handicappate all’inserimento nelle classi
comuni delle scuole di ogni ordine e grado e
nell’Università.
E’ importante soffermarsi , e valorizzarne la
portata innovativa, sull’utilizzo dell’espressione
“classi comuni”. Con questa espressione si
spazza l’equivoco della “conservazione sempre
in agguato” : non c’è più spazio oggi per la
cosiddetta “integrazione reale” (la presenza di
una o più classi speciali in un plesso scolastico
ordinario - vedremo alcune ipotesi presenti nella
stessa legge di riforma della scuola elementare)
, ma solo per la “integrazione personale”
(l’integrazione della persona nelle classi
comuni).
E’ in palese contraddizione con la normativa di
questo comma l’esistenza, a tutt’oggi, di scuole
elementari speciali, che non avrebbero alcun
diritto di cittadinanza, come vedremo meglio
appresso, neppure invocando il concetto di
gravità
il
3°
comma

“l’integrazione scolastica ha come obiettivo lo
sviluppo
delle
potenzialità
della
persona
handicappata
nell’apprendimento,
nella
comunicazione,
nelle
relazioni
e
nella
socializzazione”
La norma codifica legislativamente il percorso culturale
sulla qualità dell’integrazione, che non può ridursi nè ad
un mero fatto di inserimento né ad un pregiudiziale
giudizio sulle capacità di apprendimento curriculare. Si
tratta, infatti, di garantire il diritto allo studio della
persona handicappata, che é concetto molto ampio e
comprensivo di tutti i quattro parametri chiaramente
elencati nel terzo comma della legge 104/92.
La formulazione del presente comma rimanda
direttamente al concetto della cosiddetta “funzione
terapeutica dell’handicap” nel senso che lo sviluppo
della relazionalità e della socializzazione acuisce anche
nei normodotati la capacità di riconoscere e valorizzare
la diversità e costringe gli operatori scolastici a porsi in
maniera precisa l’esigenza di programmazioni mirate

Il
4°
comma

E’ una delle disposizioni più importanti, in quanto
senza equivoci afferma che “”l’esercizio del
diritto all’educazione e all’istruzione non può
essere impedito da difficoltà di apprendimento
né da altre difficoltà derivanti dalle difficoltà
connesse all’handicap””.
Questa norma – ripeto - confligge palesemente
con l’esistenza delle scuole speciali
I commi da 5 a 8 si occupano degli strumenti
operativi
idonei
a
garantire
il
successo
dell’integrazione scolastica. In particolar modo si
I
com- occupano di

mi
da 5 diagnosi funzionale
a8

profilo dinamico funzionale
piano educativo individualizzato
Cos’è ?

descrizione analitica della compromissione funzionale
psicofisico dell'alunno in situazione di handicap

Chi vi
provvede?

l'unità multidisciplinare : medico specialista nella patologia segnalata,
neuropsichiatra infantile, terapista della riabilitazione, operatori sociali
in servizio presso le ASL

Da cosa deriva?

dall'acquisizione di elementi clinici e di elementi psicosociali

Gli elementi
clinici

Si acquisiscono tramite visita medica diretta + eventuale documentazione
medica preesistente

Gli elementi
psicosociali

Si acquisizione attraverso apposita relazione :
-dati anagrafici del soggetto
-dati relativi alle caratteristiche del nucleo familiare

Articolazione della
diagnosi
funzionale

È finalizzata

dello

stato

a)anamnesi fisiologica e patologica prossima e remota del soggetto
b)diagnosi clinica: fa riferimento all'eziologia ed esprime le conseguenze
funzionali dell'infermità indicando la previsione dell'evoluzione naturale
AL RECUPERO DEL SOGGETTO SITUAZIONE DI HANDICAP E
DEVE TENER CONTO DELLE POTENZIALITA' REGISTRABILI NEI
SEGUENTI ASPETTI :
cognitivo

Livello di sviluppo raggiunto e capacità di integrazione delle
competenze

affettivo
-relazionale

Livello di autostima e rapporto con gli altri

lingustico

Comprensione, produzione e linguaggi alternativi

sensoriale

tipo e grado di deficit con particolare riferimento alla vista,
all'udito e al tatto

motorio - prassico

motricità (globale + fine)

neuropsicologico

memoria, attenzione e organizzazione spazio-temporale

autonomia

Personale e sociale

Il documento si conclude con una diagnosi funzionale redatta in forma
conclusiva e sintetica per i successivi adempimenti
tempi

è atto successivo alla diagnosi funzionale
dopo un primo periodo di inserimento scolastico
indica il prevedibile livello di sviluppo che l'alunno in
situazione di handicap dimostra di possedere nei
tempi brevi (sei mesi) e nei tempi medi (due anni).

chi vi
provvede ?

1.a)l'unità multidisciplinare che ha redatto la
diagnosi funzionale
2.b)gli insegnanti curricolari e di sostegno, che
riferiscono sulla base della diretta osservazione
ovvero in base all'esperienza maturata in situazioni
analoghe
3.c)con la collaborazione dei familiari dell'alunno

contenuti del
profilo dinamico
funzionale

Il pdf descrive in modo analitico i possibili livelli di
risposta dell'alunno riferiti alle relazioni in atto e a
quelle programmabili
1.a)descrizione funzionale dell'alunno in relazione alle
difficoltà che dimostra di incontrare in settori di
attività
1.b)analisi dello sviluppo potenziale dell'alunno a
breve e medio termine, desunto dall'esame dei
seguenti parametri :
cognitivo

potenzialità esprimibili in relazione al
livello
di
sviluppo
raggiunto
(normodotazione;
ritardo lieve,medio,grave;disarmonia
medio-grave; età mentale,...), alle
strategie usate per la soluzione dei
compiti propri della fascia di età, allo stile
cognitivo, alla capacità di usare, in
modo integrato, competenze diverse

affettivo relazionale

potenzialità esprimibili rispetto all'area
del sè, al rapporto con gli altri, alle
motivazioni al rapporto

comunicazion potenzialità esprimibili rispetto a:
ale
1.mezzi privilegiati

2.contenuti prevalenti
3.modalità di interazione
linguistico

potenzialità esprimibili rispetto a:
1.comprensione
2.produzione
3.uso comunicativo
4.uso di linguaggi alternativi
integrativi

e/o
sensoriale

1.potenzialità

esprimibili rispetto a:
1.funzionalità uditiva
2.funzionalità visiva

motorio - prassico

1.potenzialità

neuropsicologico

1.potenzialità

autonomia

1.potenzialità

apprendimento

1.potenzialità

esprimibili rispetto a:
1.motricità globale
2.motricità fine
3.prassie semplici e complesse

esprimibili rispetto a:
1.capacità mnesiche
2.capacità attentive
3.organizzazione spazio-temporale

esprimibili rispetto a:
1.autonomia personale
2.autonomia sociale
3............

esprimibili rispetto a:
1.gioco e grafismo (in età prescolare)
2.lettura e scrittura (in età scolare)
3.uso spontaneo delle competenze acquisite
4.apprendimenti curricolari
cos’é ?

Il documento nel quale vengono descritti
1.gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro
predisposti per l’alunno h
2.in un determinato periodo di tempo ai fini del diritto
all’educazione e all’istruzione

chi vi provvede?

1.operatori sanitari individuati dall’Ussl
2.personale insegnante, curricolare e di sostegno e, se
presente, l’operatore psicopedagogico
3.in collaborazione con i genitori o gli esercenti la patria
potestà

contenuti del
p.e.i.

Sulla base dei dati derivanti dalla diagnosi funzione e dal
profilo dinamico-funzionale, vanno descritti:
1.gli interventi educativi, sanitari, sociali integrati tra di
loro
2.correlati alla disabilità dell’alunno, alle sue conseguenti
difficoltà e alle potenzialità comunque disponibili

finalizzazione
del p.e.i.

piena realizzazione del diritto all’educazione ,
all’istruzione ed integrazione scolastica dell’alunno in
situazione di handicap
DUE VOLTE FRANCES
Descrizione curata dal
medico specialista

Disordine di sviluppo
non identificato
Difficoltà di
apprendimento severe
Epilessia intrattabile
Disordini comunicativi
Autismo

Scoliosi lombare
Andatura malferma;
movimenti scomposti
delle mani
Coordinazione
disarmonica
Scarso controllo fine
e grosso motorio

Paralisi cerebrale

Disordine nello
Disordini nel movimento sviluppo neurologico
Tono muscolare povero Comportamento
(tassia)
Disordini del sonno

sensibile agli stimoli
non verbali

Intolleranza alimentare
glutine e latticini

Disordini genetici
Descrizione curata dalla famiglia
CIAO.Sono Frances. Sono una
bambina di 8 anni, una figlia, una
sorella, una nipote e cugina.Ma
posso anche essere un’amica, una
compagna
COSE CHE MI PIACCIONO:
Passeggiare. Giocattoli da
abbracciare. Oggetti soffici.
Mangiare(soprattutto le mele). La
musica. Bere. Nuotare. Guardare le
persone. Andare in città. Andare al
caffè. Giocare sulla spiaggia.
Andare a cavallo.
COSE CHE TROVO DIFFICILI.
Capire il linguaggio. Seguire le
istruzioni. Percepire il pericolo.
Vestirmi da sola. Nutrirmi da sola.
Usare i servizi
COME POSSO COMUNICARE
CON TE. Dì il mio nome e
guardami quando parli. Prenderò la
tua mano per indicarti ciò che
voglio. Talvolta indico con gli occhi
quello che voglio
COME PUOI AIUTARMI.
Rendimi partecipe di tutto.
Permettimi di muovermi
liberamente in un luogo sicuro.

Incoraggiami ad incontrare altri
bimbi. Non iperproteggermi.
Aiutami a fare le cose che mi
piacciono (come nuotare, andare a
cavallo, passeggiare) . Aiutami ad
avere nuovi amici. Crea nuove
opportunità per me.

QUELLO CHE DEVI
CONOSCERE DI ME. Ho
l’epilessia : per favore impara quello
che è necessario in caso di attacco.
Ho una dieta senza glutine e
latticini: per favore, chiedi ciò che
posso mangiare. Quando ho poco
equilibrio, devi usare le mie
“briglie” perché non mi faccia male.
Quando cammino devo indossare il
mio elmetto protettivo. A volte sono
un po’ agitata ma non posso dire
perché.

COSE CHE VOGLIO TU SAPPIA
DI ME. Sono bravissima a tenere i
segreti. Amo sentire raccontare le
fiabe. Se vuoi ti posso condurre a
fare un giro nel mio giardino. E se
metti il mio braccio attorno al tuo
collo posso anche darti un
abbraccio.

More Related Content

What's hot

Lezione n. 13 (2 ore) - Ripasso generale sui principali temi del concorso
Lezione n. 13 (2 ore) - Ripasso generale sui principali temi del concorsoLezione n. 13 (2 ore) - Ripasso generale sui principali temi del concorso
Lezione n. 13 (2 ore) - Ripasso generale sui principali temi del concorsoSimone Chiarelli
 
Lezione n. 08 - La disciplina del pubblico impiego: La normativa sul lavoro a...
Lezione n. 08 - La disciplina del pubblico impiego: La normativa sul lavoro a...Lezione n. 08 - La disciplina del pubblico impiego: La normativa sul lavoro a...
Lezione n. 08 - La disciplina del pubblico impiego: La normativa sul lavoro a...Simone Chiarelli
 
Dislessia 1
Dislessia 1Dislessia 1
Dislessia 1imartini
 
Lezione n. 05 - La disciplina del pubblico impiego: La normativa sul lavoro a...
Lezione n. 05 - La disciplina del pubblico impiego: La normativa sul lavoro a...Lezione n. 05 - La disciplina del pubblico impiego: La normativa sul lavoro a...
Lezione n. 05 - La disciplina del pubblico impiego: La normativa sul lavoro a...Simone Chiarelli
 
IL NUOVO PUNTO UNICO DI ACCESSO (PUA). Il quadro nazionale
IL NUOVO PUNTO UNICO DI ACCESSO (PUA). Il quadro nazionaleIL NUOVO PUNTO UNICO DI ACCESSO (PUA). Il quadro nazionale
IL NUOVO PUNTO UNICO DI ACCESSO (PUA). Il quadro nazionaleFranco Pesaresi
 
La gestione del procedimento amministrativo - 18 dicembre 2018
La gestione del procedimento amministrativo - 18 dicembre 2018La gestione del procedimento amministrativo - 18 dicembre 2018
La gestione del procedimento amministrativo - 18 dicembre 2018Simone Chiarelli
 
Assistenza al disabile
Assistenza al disabileAssistenza al disabile
Assistenza al disabilesilvioerriques
 
Valutazione multidimensionale e PAI nell'ADI
Valutazione multidimensionale e PAI nell'ADIValutazione multidimensionale e PAI nell'ADI
Valutazione multidimensionale e PAI nell'ADIFranco Pesaresi
 
Appunti ps.-handicap-
Appunti ps.-handicap-Appunti ps.-handicap-
Appunti ps.-handicap-imartini
 
Lezione n. 10 (2 ore) - Semplificazione e informatizzazione nelle attività d’...
Lezione n. 10 (2 ore) - Semplificazione e informatizzazione nelle attività d’...Lezione n. 10 (2 ore) - Semplificazione e informatizzazione nelle attività d’...
Lezione n. 10 (2 ore) - Semplificazione e informatizzazione nelle attività d’...Simone Chiarelli
 
Lezione n. 08 - La semplificazione: normativa, amministrativa e documentale
Lezione n. 08 - La semplificazione: normativa, amministrativa e documentaleLezione n. 08 - La semplificazione: normativa, amministrativa e documentale
Lezione n. 08 - La semplificazione: normativa, amministrativa e documentaleSimone Chiarelli
 
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 13 di 13
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 13 di 13Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 13 di 13
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 13 di 13Simone Chiarelli
 
Lezione n. 10 - I fondi europei ed i finanziamenti regionali: i finanziamenti...
Lezione n. 10 - I fondi europei ed i finanziamenti regionali: i finanziamenti...Lezione n. 10 - I fondi europei ed i finanziamenti regionali: i finanziamenti...
Lezione n. 10 - I fondi europei ed i finanziamenti regionali: i finanziamenti...Simone Chiarelli
 
IILIV_M4C4 Lezione 3. legge 104
IILIV_M4C4 Lezione 3. legge 104IILIV_M4C4 Lezione 3. legge 104
IILIV_M4C4 Lezione 3. legge 104raffaelebruno1
 
Appunti ps.-handicap-
Appunti ps.-handicap-Appunti ps.-handicap-
Appunti ps.-handicap-imartini
 
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 01 di 13
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 01 di 13Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 01 di 13
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 01 di 13Simone Chiarelli
 
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativi
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativiCure domiciliari (ADI): modelli organizzativi
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativiFranco Pesaresi
 
La gestione del procedimento amministrativo - 5 gennaio 2019
La gestione del procedimento amministrativo - 5 gennaio 2019La gestione del procedimento amministrativo - 5 gennaio 2019
La gestione del procedimento amministrativo - 5 gennaio 2019Simone Chiarelli
 

What's hot (20)

Lezione n. 13 (2 ore) - Ripasso generale sui principali temi del concorso
Lezione n. 13 (2 ore) - Ripasso generale sui principali temi del concorsoLezione n. 13 (2 ore) - Ripasso generale sui principali temi del concorso
Lezione n. 13 (2 ore) - Ripasso generale sui principali temi del concorso
 
evoluzione sistema sanitario nazionale
evoluzione sistema sanitario nazionale evoluzione sistema sanitario nazionale
evoluzione sistema sanitario nazionale
 
OSS 2 - quarta lezione II
OSS 2 - quarta lezione IIOSS 2 - quarta lezione II
OSS 2 - quarta lezione II
 
Lezione n. 08 - La disciplina del pubblico impiego: La normativa sul lavoro a...
Lezione n. 08 - La disciplina del pubblico impiego: La normativa sul lavoro a...Lezione n. 08 - La disciplina del pubblico impiego: La normativa sul lavoro a...
Lezione n. 08 - La disciplina del pubblico impiego: La normativa sul lavoro a...
 
Dislessia 1
Dislessia 1Dislessia 1
Dislessia 1
 
Lezione n. 05 - La disciplina del pubblico impiego: La normativa sul lavoro a...
Lezione n. 05 - La disciplina del pubblico impiego: La normativa sul lavoro a...Lezione n. 05 - La disciplina del pubblico impiego: La normativa sul lavoro a...
Lezione n. 05 - La disciplina del pubblico impiego: La normativa sul lavoro a...
 
IL NUOVO PUNTO UNICO DI ACCESSO (PUA). Il quadro nazionale
IL NUOVO PUNTO UNICO DI ACCESSO (PUA). Il quadro nazionaleIL NUOVO PUNTO UNICO DI ACCESSO (PUA). Il quadro nazionale
IL NUOVO PUNTO UNICO DI ACCESSO (PUA). Il quadro nazionale
 
La gestione del procedimento amministrativo - 18 dicembre 2018
La gestione del procedimento amministrativo - 18 dicembre 2018La gestione del procedimento amministrativo - 18 dicembre 2018
La gestione del procedimento amministrativo - 18 dicembre 2018
 
Assistenza al disabile
Assistenza al disabileAssistenza al disabile
Assistenza al disabile
 
Valutazione multidimensionale e PAI nell'ADI
Valutazione multidimensionale e PAI nell'ADIValutazione multidimensionale e PAI nell'ADI
Valutazione multidimensionale e PAI nell'ADI
 
Appunti ps.-handicap-
Appunti ps.-handicap-Appunti ps.-handicap-
Appunti ps.-handicap-
 
Lezione n. 10 (2 ore) - Semplificazione e informatizzazione nelle attività d’...
Lezione n. 10 (2 ore) - Semplificazione e informatizzazione nelle attività d’...Lezione n. 10 (2 ore) - Semplificazione e informatizzazione nelle attività d’...
Lezione n. 10 (2 ore) - Semplificazione e informatizzazione nelle attività d’...
 
Lezione n. 08 - La semplificazione: normativa, amministrativa e documentale
Lezione n. 08 - La semplificazione: normativa, amministrativa e documentaleLezione n. 08 - La semplificazione: normativa, amministrativa e documentale
Lezione n. 08 - La semplificazione: normativa, amministrativa e documentale
 
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 13 di 13
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 13 di 13Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 13 di 13
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 13 di 13
 
Lezione n. 10 - I fondi europei ed i finanziamenti regionali: i finanziamenti...
Lezione n. 10 - I fondi europei ed i finanziamenti regionali: i finanziamenti...Lezione n. 10 - I fondi europei ed i finanziamenti regionali: i finanziamenti...
Lezione n. 10 - I fondi europei ed i finanziamenti regionali: i finanziamenti...
 
IILIV_M4C4 Lezione 3. legge 104
IILIV_M4C4 Lezione 3. legge 104IILIV_M4C4 Lezione 3. legge 104
IILIV_M4C4 Lezione 3. legge 104
 
Appunti ps.-handicap-
Appunti ps.-handicap-Appunti ps.-handicap-
Appunti ps.-handicap-
 
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 01 di 13
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 01 di 13Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 01 di 13
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 01 di 13
 
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativi
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativiCure domiciliari (ADI): modelli organizzativi
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativi
 
La gestione del procedimento amministrativo - 5 gennaio 2019
La gestione del procedimento amministrativo - 5 gennaio 2019La gestione del procedimento amministrativo - 5 gennaio 2019
La gestione del procedimento amministrativo - 5 gennaio 2019
 

Similar to Handicap

Quadro normativo-dell'integrazione-scolastica
Quadro normativo-dell'integrazione-scolasticaQuadro normativo-dell'integrazione-scolastica
Quadro normativo-dell'integrazione-scolasticascuolamovimento
 
Linee guida per l'integrazione dei disabili - MIUR 2009
Linee guida per l'integrazione dei disabili - MIUR 2009Linee guida per l'integrazione dei disabili - MIUR 2009
Linee guida per l'integrazione dei disabili - MIUR 2009docenteada
 
Relazione dott.ssa pugni v
Relazione dott.ssa pugni vRelazione dott.ssa pugni v
Relazione dott.ssa pugni vimartini
 
67+68 M5C3 Lezione 5. il diritto all integrazione scolastica
67+68 M5C3 Lezione 5. il diritto all integrazione scolastica67+68 M5C3 Lezione 5. il diritto all integrazione scolastica
67+68 M5C3 Lezione 5. il diritto all integrazione scolasticaraffaelebruno1
 
IILIV_M4C4 Lezione 2. sentenza corte cost. 215 87
IILIV_M4C4 Lezione 2. sentenza corte cost. 215 87IILIV_M4C4 Lezione 2. sentenza corte cost. 215 87
IILIV_M4C4 Lezione 2. sentenza corte cost. 215 87raffaelebruno1
 
IILIV_M4C4 Lezione 1. approfondimenti normativi
IILIV_M4C4 Lezione 1. approfondimenti normativiIILIV_M4C4 Lezione 1. approfondimenti normativi
IILIV_M4C4 Lezione 1. approfondimenti normativiraffaelebruno1
 
Relazione dott.ssa pugni
Relazione dott.ssa pugniRelazione dott.ssa pugni
Relazione dott.ssa pugniimartini
 
IILIV_M4C4 Lezione 4. successo formativo e valorizzazione della persona
IILIV_M4C4 Lezione 4. successo formativo e valorizzazione della personaIILIV_M4C4 Lezione 4. successo formativo e valorizzazione della persona
IILIV_M4C4 Lezione 4. successo formativo e valorizzazione della personaraffaelebruno1
 
67+68 M5C3 Lezione 10. l influenza della logica bio-medica_
67+68 M5C3 Lezione 10. l influenza della  logica bio-medica_67+68 M5C3 Lezione 10. l influenza della  logica bio-medica_
67+68 M5C3 Lezione 10. l influenza della logica bio-medica_raffaelebruno1
 
MIILIV_M4C5 Appendice 4 parte 1
MIILIV_M4C5 Appendice 4   parte 1MIILIV_M4C5 Appendice 4   parte 1
MIILIV_M4C5 Appendice 4 parte 1raffaelebruno1
 
Modulo 1. i bisogni educativi speciali bes
Modulo 1. i bisogni educativi speciali besModulo 1. i bisogni educativi speciali bes
Modulo 1. i bisogni educativi speciali besSanGiovanniDiDioWEB
 
ACA Sicilia - Quadro normativo integrazione scolastica di studenti disabili e...
ACA Sicilia - Quadro normativo integrazione scolastica di studenti disabili e...ACA Sicilia - Quadro normativo integrazione scolastica di studenti disabili e...
ACA Sicilia - Quadro normativo integrazione scolastica di studenti disabili e...Gianleandro Catania
 

Similar to Handicap (20)

Quadro normativo-dell'integrazione-scolastica
Quadro normativo-dell'integrazione-scolasticaQuadro normativo-dell'integrazione-scolastica
Quadro normativo-dell'integrazione-scolastica
 
Linee Guida
Linee GuidaLinee Guida
Linee Guida
 
Linee guida per l'integrazione dei disabili - MIUR 2009
Linee guida per l'integrazione dei disabili - MIUR 2009Linee guida per l'integrazione dei disabili - MIUR 2009
Linee guida per l'integrazione dei disabili - MIUR 2009
 
Linee guida 2009
Linee guida 2009Linee guida 2009
Linee guida 2009
 
251 2015 linee guida disabilita scuola
251   2015   linee guida  disabilita scuola251   2015   linee guida  disabilita scuola
251 2015 linee guida disabilita scuola
 
Relazione dott.ssa pugni v
Relazione dott.ssa pugni vRelazione dott.ssa pugni v
Relazione dott.ssa pugni v
 
67+68 M5C3 Lezione 5. il diritto all integrazione scolastica
67+68 M5C3 Lezione 5. il diritto all integrazione scolastica67+68 M5C3 Lezione 5. il diritto all integrazione scolastica
67+68 M5C3 Lezione 5. il diritto all integrazione scolastica
 
IILIV_M4C4 Lezione 2. sentenza corte cost. 215 87
IILIV_M4C4 Lezione 2. sentenza corte cost. 215 87IILIV_M4C4 Lezione 2. sentenza corte cost. 215 87
IILIV_M4C4 Lezione 2. sentenza corte cost. 215 87
 
Progetto Sportello Unico Disabilità - 5 - Legge e Diritti (Santori)
Progetto Sportello Unico Disabilità - 5 - Legge e Diritti (Santori)Progetto Sportello Unico Disabilità - 5 - Legge e Diritti (Santori)
Progetto Sportello Unico Disabilità - 5 - Legge e Diritti (Santori)
 
IILIV_M4C4 Lezione 1. approfondimenti normativi
IILIV_M4C4 Lezione 1. approfondimenti normativiIILIV_M4C4 Lezione 1. approfondimenti normativi
IILIV_M4C4 Lezione 1. approfondimenti normativi
 
Relazione dott.ssa pugni
Relazione dott.ssa pugniRelazione dott.ssa pugni
Relazione dott.ssa pugni
 
IILIV_M4C4 Lezione 4. successo formativo e valorizzazione della persona
IILIV_M4C4 Lezione 4. successo formativo e valorizzazione della personaIILIV_M4C4 Lezione 4. successo formativo e valorizzazione della persona
IILIV_M4C4 Lezione 4. successo formativo e valorizzazione della persona
 
67+68 M5C3 Lezione 10. l influenza della logica bio-medica_
67+68 M5C3 Lezione 10. l influenza della  logica bio-medica_67+68 M5C3 Lezione 10. l influenza della  logica bio-medica_
67+68 M5C3 Lezione 10. l influenza della logica bio-medica_
 
Normativa 1948 2017
Normativa 1948 2017Normativa 1948 2017
Normativa 1948 2017
 
Cinisello 2010
Cinisello 2010Cinisello 2010
Cinisello 2010
 
MIILIV_M4C5 Appendice 4 parte 1
MIILIV_M4C5 Appendice 4   parte 1MIILIV_M4C5 Appendice 4   parte 1
MIILIV_M4C5 Appendice 4 parte 1
 
1 normativa
1 normativa 1 normativa
1 normativa
 
1 normativa 3 ok
1 normativa 3 ok1 normativa 3 ok
1 normativa 3 ok
 
Modulo 1. i bisogni educativi speciali bes
Modulo 1. i bisogni educativi speciali besModulo 1. i bisogni educativi speciali bes
Modulo 1. i bisogni educativi speciali bes
 
ACA Sicilia - Quadro normativo integrazione scolastica di studenti disabili e...
ACA Sicilia - Quadro normativo integrazione scolastica di studenti disabili e...ACA Sicilia - Quadro normativo integrazione scolastica di studenti disabili e...
ACA Sicilia - Quadro normativo integrazione scolastica di studenti disabili e...
 

More from imartini

2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismoimartini
 
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambinoimartini
 
Subitizing
SubitizingSubitizing
Subitizingimartini
 
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotivaimartini
 
Il quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaIl quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaimartini
 
comunicazione_non_verbale
 comunicazione_non_verbale comunicazione_non_verbale
comunicazione_non_verbaleimartini
 
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsaimartini
 
Prerequisiti
Prerequisiti Prerequisiti
Prerequisiti imartini
 
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura imartini
 
Dispensa dsa
Dispensa  dsaDispensa  dsa
Dispensa dsaimartini
 
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa nimartini
 
stili di apprendimento
stili di apprendimentostili di apprendimento
stili di apprendimentoimartini
 
Dsa fasce eta
Dsa  fasce etaDsa  fasce eta
Dsa fasce etaimartini
 
Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio imartini
 
prerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaprerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaimartini
 

More from imartini (20)

2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo
 
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambino
 
Subitizing
SubitizingSubitizing
Subitizing
 
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotiva
 
Il quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaIl quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematica
 
comunicazione_non_verbale
 comunicazione_non_verbale comunicazione_non_verbale
comunicazione_non_verbale
 
Adhd u
Adhd uAdhd u
Adhd u
 
DSA
DSADSA
DSA
 
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsa
 
Prerequisiti
Prerequisiti Prerequisiti
Prerequisiti
 
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
 
scrittura
scritturascrittura
scrittura
 
Dispensa dsa
Dispensa  dsaDispensa  dsa
Dispensa dsa
 
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa n
 
dislessia
dislessiadislessia
dislessia
 
stili di apprendimento
stili di apprendimentostili di apprendimento
stili di apprendimento
 
DSA
DSADSA
DSA
 
Dsa fasce eta
Dsa  fasce etaDsa  fasce eta
Dsa fasce eta
 
Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio
 
prerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaprerequisiti della scrittura
prerequisiti della scrittura
 

Handicap

  • 1.
  • 2. la legge quadro 104/92 l’integrazione scolastica nella formazione professionale ALTRI Il diritto alla mobilità lavorativa sociale DIRITTI Le agevolazioni Partecipazione e gestione dei servizi Se la “diversità” é la norma (e cioè la descrizione normale della condizione infantile e non solo infantile), la Scuola deve strutturarsi normalmente in modo da operare una discriminazione positiva e attiva nel senso che discrimina non già i soggetti cui si dirige ma la intensità e complessità del proprio intervento in ragione delle esigenze diverse cui deve dare risposte efficaci (POF scuola di Mi-Via Russo)
  • 3. DEFINIZIONE ED INDIVIDUAZIONE LEGALE DELLA PERSONA HANDICAPPATA E’ persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale , stabilizzata o progressiva Definizione - art. 3 tale da determinare una difficoltà di apprendimento, di relazione, di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione La legge ha recepito la sequenza fissata dall’O.M.S. Minorazione Disabilità handicap Il concetto di gravità - art. 3 comma 3 LQ ««Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale e in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità»» Estension ea stranieri ed apolidi La legge - quadro si applica anche a stranieri ed apolidi, residenti, domiciliati o aventi stabile dimora nel territorio nazionale. E’ una norma di grande civiltà giuridica, soprattutto se confrontata con i fenomeni risorgenti di razzismo nei confronti degli extracomunitari, degli albanesi, .... UNA NUOVA DEFINIZIONE DELL’O.M.S.
  • 4. La definizione dell'handicap comunemente accettata si deve all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che nel 1980 pubblicò la "Classificazione Internazionale delle Menomazioni, delle Disabilità e degli Svantaggi Esistenziali". Essa distingueva tre livelli: Menomazione, intendendo qualsiasi perdita o anomalia permanente a carico di una struttura anatomica o di una funzione psicologica, fisiologica o anatomica (esteriorizzazione) Disabilità, intendendo qualsiasi limitazione o perdita (conseguente a menomazione) della capacità di compiere un'attività di base (quale camminare, mangiare, lavorare) nel modo o nell'ampiezza considerati normali per un essere umano (oggettivazione) Handicap si intende la condizione di svantaggio, conseguente ad una menomazione o ad una disabilità, che in un certo soggetto limita o impedisce l'adempimento di un ruolo sociale considerato normale in relazione all'età, al sesso, al contesto socio-culturale della persona (socializzazione).
  • 5. Nel 1999 l'OMS ha pubblicato la nuova "Classificazione Internazionale delle Menomazioni, delle Attività personali (exDisabilità) e della Partecipazione sociale (ex handicap o svantaggio esistenziale)" (ICIDH-2), nella quale vengono ridefiniti due dei tre concetti portanti che caratterizzano un processo morboso: la sua esteriorizzazione: menomazione l'oggettivazione: non più disabilità ma attività personali le conseguenze sociali: non più handicap o svantaggio ma diversa partecipazione sociale Più precisamente: con attività personali si considerano le limitazioni di natura, durata e qualità che una persona subisce nelle proprie attività, a qualsiasi livello di complessità, a causa di una menomazione strutturale o funzionale. Sulla base di questa definizione ogni persona è diversamente abile. con partecipazione sociale si considerano le restrizioni di natura, durata e qualità che una persona subisce in tutte le aree o gli aspetti della propria vita (sfere) a causa dell’interazione fra le menomazioni, le attività ed i fattori contestuali. Si noti come, nella nuova Classificazione dell'OMS, il termine "handicap" venga definitivamente accantonato. Una persona - scrive Canevaro - è relativamente handicappata, cioè l’handicap è un fatto relativo e non un assoluto, al contrario di ciò che si può dire per il deficit. In altri termini, un’amputazione non può essere negata ed è quindi assoluta; lo svantaggio (handicap) è invece relativo alle condizioni di vita e di lavoro, quindi alla realtà in cui l’individuo amputato è collocato. L’handicap è dunque un incontro fra individuo e situazione. E’ uno svantaggio riducibile o (purtroppo) aumentabile
  • 6. L’art.43 E’ di importanza notevole, in quanto abroga tre blocchi di norme : • l’art.230 del T.U. /1928 che riguardava l’affidamento alle facoltà mediche del Regno del compito di promuovere gli studi di morfologia, psicologia, nonché l’affidamento al Ministero della P.I. dell’assistenza e dell’istruzione dei fanciulli con handicap • l’art. 415 del Regolamento 1297/1928 che riguardava l’allontanamento definitivo dell’alunno con problemi psichici dalle normali classi e la sua assegnazione a classi differenziali • i commi 2 e 3 dell’art. 28 della legge 118/1971. • L’art.2 (che fu preso a base giuridica per una infausta sentenza della Corte di Cassazione di diniego del diritto di un alunno h. di Livorno a frequentare la scuola comune) consentiva la possibilità di escludere dalle classi comuni i soggetti affetti da “gravi deficienze intellettive o da menomazioni fisiche di tale gravità da impedire o rendere molto difficoltoso l’apprendimento o l’inserimento.....”; • il comma 3 (che, per altro, era già stato reso inapplicabile meritoriamente dalla Corte Costituzionale) si limitava a “facilitare” invece che a “garantire” la frequenza degli alunni h. presso la scuola secondaria superiore
  • 7. Gli artt. 12-13 e 14 Analisi dell’art.12 Il 1° comma Le norme di tali articoli enunciano in maniera inequivocabile il diritto all’integrazione scolastica di tutti i minori in situazione di handicap e si riferiscono, specificamente, al diritto all’educazione e all’istruzione (art.12), agli strumenti per l’integrazione , che debbono essere messi a disposizione in maniera coordinata dalla Scuola, dagli Enti Locali e dalla ASL / USL (art. 13), alle modalità di attuazione dell’integrazione (art.14). L’art. 12 è un “caposaldo” del diritto all’integrazione, in quanto recepisce e trasferisce in norme giuridiche le più avanzate acquisizioni della cultura pedagogica in materia di inserimento nelle norme strutture Il primo comma dell’art. 12 , supera di getto le affermazioni importantissime, ma ancora timide della stessa legge 517/77 , che si limitava ad assicurare l’inserimento nelle scuole dell’obbligo. Qui si parla, giustamente, di diritto dei bambini handicappati da zero a 3 anni all’inserimento negli asili-nido. Viene affermata una notevole cultura dell’intervento precoce; purtroppo, come in molti altri passi della legge quadro, la norma manca del requisito della “coercibilità” : infatti nel successivo art. 13 si afferma che i Comuni e le USL possono (e, quindi, non debbono) attrezzare con materiale idoneo e personale specializzato gli asili-nido
  • 8. il 2° comma Il secondo comma definisce in maniera decisamente limpida e senza possibilità di ulteriori fraintendimenti (-rafforzato dalle abrogazioni già segnalate ex art. 43-) il diritto soggettivo perfetto delle persone handicappate all’inserimento nelle classi comuni delle scuole di ogni ordine e grado e nell’Università. E’ importante soffermarsi , e valorizzarne la portata innovativa, sull’utilizzo dell’espressione “classi comuni”. Con questa espressione si spazza l’equivoco della “conservazione sempre in agguato” : non c’è più spazio oggi per la cosiddetta “integrazione reale” (la presenza di una o più classi speciali in un plesso scolastico ordinario - vedremo alcune ipotesi presenti nella stessa legge di riforma della scuola elementare) , ma solo per la “integrazione personale” (l’integrazione della persona nelle classi comuni). E’ in palese contraddizione con la normativa di questo comma l’esistenza, a tutt’oggi, di scuole elementari speciali, che non avrebbero alcun diritto di cittadinanza, come vedremo meglio appresso, neppure invocando il concetto di gravità
  • 9. il 3° comma “l’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione” La norma codifica legislativamente il percorso culturale sulla qualità dell’integrazione, che non può ridursi nè ad un mero fatto di inserimento né ad un pregiudiziale giudizio sulle capacità di apprendimento curriculare. Si tratta, infatti, di garantire il diritto allo studio della persona handicappata, che é concetto molto ampio e comprensivo di tutti i quattro parametri chiaramente elencati nel terzo comma della legge 104/92. La formulazione del presente comma rimanda direttamente al concetto della cosiddetta “funzione terapeutica dell’handicap” nel senso che lo sviluppo della relazionalità e della socializzazione acuisce anche nei normodotati la capacità di riconoscere e valorizzare la diversità e costringe gli operatori scolastici a porsi in maniera precisa l’esigenza di programmazioni mirate Il 4° comma E’ una delle disposizioni più importanti, in quanto senza equivoci afferma che “”l’esercizio del diritto all’educazione e all’istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle difficoltà connesse all’handicap””. Questa norma – ripeto - confligge palesemente con l’esistenza delle scuole speciali
  • 10. I commi da 5 a 8 si occupano degli strumenti operativi idonei a garantire il successo dell’integrazione scolastica. In particolar modo si I com- occupano di mi da 5 diagnosi funzionale a8 profilo dinamico funzionale piano educativo individualizzato
  • 11. Cos’è ? descrizione analitica della compromissione funzionale psicofisico dell'alunno in situazione di handicap Chi vi provvede? l'unità multidisciplinare : medico specialista nella patologia segnalata, neuropsichiatra infantile, terapista della riabilitazione, operatori sociali in servizio presso le ASL Da cosa deriva? dall'acquisizione di elementi clinici e di elementi psicosociali Gli elementi clinici Si acquisiscono tramite visita medica diretta + eventuale documentazione medica preesistente Gli elementi psicosociali Si acquisizione attraverso apposita relazione : -dati anagrafici del soggetto -dati relativi alle caratteristiche del nucleo familiare Articolazione della diagnosi funzionale È finalizzata dello stato a)anamnesi fisiologica e patologica prossima e remota del soggetto b)diagnosi clinica: fa riferimento all'eziologia ed esprime le conseguenze funzionali dell'infermità indicando la previsione dell'evoluzione naturale AL RECUPERO DEL SOGGETTO SITUAZIONE DI HANDICAP E DEVE TENER CONTO DELLE POTENZIALITA' REGISTRABILI NEI SEGUENTI ASPETTI : cognitivo Livello di sviluppo raggiunto e capacità di integrazione delle competenze affettivo -relazionale Livello di autostima e rapporto con gli altri lingustico Comprensione, produzione e linguaggi alternativi sensoriale tipo e grado di deficit con particolare riferimento alla vista, all'udito e al tatto motorio - prassico motricità (globale + fine) neuropsicologico memoria, attenzione e organizzazione spazio-temporale autonomia Personale e sociale Il documento si conclude con una diagnosi funzionale redatta in forma conclusiva e sintetica per i successivi adempimenti
  • 12. tempi è atto successivo alla diagnosi funzionale dopo un primo periodo di inserimento scolastico indica il prevedibile livello di sviluppo che l'alunno in situazione di handicap dimostra di possedere nei tempi brevi (sei mesi) e nei tempi medi (due anni). chi vi provvede ? 1.a)l'unità multidisciplinare che ha redatto la diagnosi funzionale 2.b)gli insegnanti curricolari e di sostegno, che riferiscono sulla base della diretta osservazione ovvero in base all'esperienza maturata in situazioni analoghe 3.c)con la collaborazione dei familiari dell'alunno contenuti del profilo dinamico funzionale Il pdf descrive in modo analitico i possibili livelli di risposta dell'alunno riferiti alle relazioni in atto e a quelle programmabili 1.a)descrizione funzionale dell'alunno in relazione alle difficoltà che dimostra di incontrare in settori di attività 1.b)analisi dello sviluppo potenziale dell'alunno a breve e medio termine, desunto dall'esame dei seguenti parametri :
  • 13. cognitivo potenzialità esprimibili in relazione al livello di sviluppo raggiunto (normodotazione; ritardo lieve,medio,grave;disarmonia medio-grave; età mentale,...), alle strategie usate per la soluzione dei compiti propri della fascia di età, allo stile cognitivo, alla capacità di usare, in modo integrato, competenze diverse affettivo relazionale potenzialità esprimibili rispetto all'area del sè, al rapporto con gli altri, alle motivazioni al rapporto comunicazion potenzialità esprimibili rispetto a: ale 1.mezzi privilegiati 2.contenuti prevalenti 3.modalità di interazione linguistico potenzialità esprimibili rispetto a: 1.comprensione 2.produzione 3.uso comunicativo 4.uso di linguaggi alternativi integrativi e/o
  • 14. sensoriale 1.potenzialità esprimibili rispetto a: 1.funzionalità uditiva 2.funzionalità visiva motorio - prassico 1.potenzialità neuropsicologico 1.potenzialità autonomia 1.potenzialità apprendimento 1.potenzialità esprimibili rispetto a: 1.motricità globale 2.motricità fine 3.prassie semplici e complesse esprimibili rispetto a: 1.capacità mnesiche 2.capacità attentive 3.organizzazione spazio-temporale esprimibili rispetto a: 1.autonomia personale 2.autonomia sociale 3............ esprimibili rispetto a: 1.gioco e grafismo (in età prescolare) 2.lettura e scrittura (in età scolare) 3.uso spontaneo delle competenze acquisite 4.apprendimenti curricolari
  • 15. cos’é ? Il documento nel quale vengono descritti 1.gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro predisposti per l’alunno h 2.in un determinato periodo di tempo ai fini del diritto all’educazione e all’istruzione chi vi provvede? 1.operatori sanitari individuati dall’Ussl 2.personale insegnante, curricolare e di sostegno e, se presente, l’operatore psicopedagogico 3.in collaborazione con i genitori o gli esercenti la patria potestà contenuti del p.e.i. Sulla base dei dati derivanti dalla diagnosi funzione e dal profilo dinamico-funzionale, vanno descritti: 1.gli interventi educativi, sanitari, sociali integrati tra di loro 2.correlati alla disabilità dell’alunno, alle sue conseguenti difficoltà e alle potenzialità comunque disponibili finalizzazione del p.e.i. piena realizzazione del diritto all’educazione , all’istruzione ed integrazione scolastica dell’alunno in situazione di handicap
  • 16. DUE VOLTE FRANCES Descrizione curata dal medico specialista Disordine di sviluppo non identificato Difficoltà di apprendimento severe Epilessia intrattabile Disordini comunicativi Autismo Scoliosi lombare Andatura malferma; movimenti scomposti delle mani Coordinazione disarmonica Scarso controllo fine e grosso motorio Paralisi cerebrale Disordine nello Disordini nel movimento sviluppo neurologico Tono muscolare povero Comportamento (tassia) Disordini del sonno sensibile agli stimoli non verbali Intolleranza alimentare glutine e latticini Disordini genetici
  • 17. Descrizione curata dalla famiglia CIAO.Sono Frances. Sono una bambina di 8 anni, una figlia, una sorella, una nipote e cugina.Ma posso anche essere un’amica, una compagna COSE CHE MI PIACCIONO: Passeggiare. Giocattoli da abbracciare. Oggetti soffici. Mangiare(soprattutto le mele). La musica. Bere. Nuotare. Guardare le persone. Andare in città. Andare al caffè. Giocare sulla spiaggia. Andare a cavallo. COSE CHE TROVO DIFFICILI. Capire il linguaggio. Seguire le istruzioni. Percepire il pericolo. Vestirmi da sola. Nutrirmi da sola. Usare i servizi COME POSSO COMUNICARE CON TE. Dì il mio nome e guardami quando parli. Prenderò la tua mano per indicarti ciò che voglio. Talvolta indico con gli occhi quello che voglio COME PUOI AIUTARMI. Rendimi partecipe di tutto. Permettimi di muovermi liberamente in un luogo sicuro. Incoraggiami ad incontrare altri bimbi. Non iperproteggermi. Aiutami a fare le cose che mi piacciono (come nuotare, andare a cavallo, passeggiare) . Aiutami ad avere nuovi amici. Crea nuove opportunità per me. QUELLO CHE DEVI CONOSCERE DI ME. Ho l’epilessia : per favore impara quello che è necessario in caso di attacco. Ho una dieta senza glutine e latticini: per favore, chiedi ciò che posso mangiare. Quando ho poco equilibrio, devi usare le mie “briglie” perché non mi faccia male. Quando cammino devo indossare il mio elmetto protettivo. A volte sono un po’ agitata ma non posso dire perché. COSE CHE VOGLIO TU SAPPIA DI ME. Sono bravissima a tenere i segreti. Amo sentire raccontare le fiabe. Se vuoi ti posso condurre a fare un giro nel mio giardino. E se metti il mio braccio attorno al tuo collo posso anche darti un abbraccio.