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INTRODUZIONEDELL'INSEGNAMENTO DELL'EDUCAZIONE CIVICA NELLA SCUOLA

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INTRODUZIONEDELL'INSEGNAMENTO DELL'EDUCAZIONE CIVICA NELLA SCUOLA

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A decorrere dal 1° settembre del primo anno scolastico successivo all'entrata in vigore della presente legge, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione e' istituito l'insegnamento trasversale dell'educazione civica.

A decorrere dal 1° settembre del primo anno scolastico successivo all'entrata in vigore della presente legge, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione e' istituito l'insegnamento trasversale dell'educazione civica.

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INTRODUZIONEDELL'INSEGNAMENTO DELL'EDUCAZIONE CIVICA NELLA SCUOLA

  1. 1. COSA DICE LA LEGGE INTRODUZIONE DELL’ INSEGNAMENTO SCOLASTICO DELL’EDUCAZIONE CIVICA E NUOVI SCENARI DELL’EDUCAZIONE
  2. 2. “LA SCUOLA CHE VORREI È UNA CHIAVE, UN PASSEPARTOUT CHE APRE OGNI PORTA NEL MIO CAMMINO. LE PAROLE SONO UN GIARDINO E OGNI COSA NUOVA CHE IMPARO È UN NUOVO FIORE CHE NE FA PARTE.“ (PASSEPARTOUT)
  3. 3. LEGGE 20 agosto 2019, n. 92 Entrata in vigore del provvedimento: 05/09/2019 ART 2 A decorrere dal 1° settembre del primo anno scolastico successivo( SETTEMBRE 2020) all'entrata in vigore della presente legge, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione e' istituito l'insegnamento trasversale dell'educazione civica. Iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile sono avviate dalla scuola dell'infanzia.
  4. 4. Sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca sono definite linee guida per l'insegnamento dell'educazione civica che individuano: • specifici traguardi per lo sviluppo delle competenze; • obiettivi specifici di apprendimento, in coerenza con le Indicazioni nazionali per il curricolo delle scuole dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, con il documento Indicazioni nazionali e nuovi scenari con le Indicazioni nazionali per i licei e le linee guida per gli istituti tecnici e professionali vigenti, assumendo a riferimento
  5. 5. a)Costituzione, istituzioni dello Stato italiano, dell'Unione europea e degli organismi internazionali; storia della bandiera e dell'inno nazionale; b) Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015; c) educazione alla cittadinanza digitale, secondo le disposizioni dell'articolo 5; d) elementi fondamentali di diritto, con particolare riguardo al diritto del lavoro; e) educazione ambientale, sviluppo eco-sostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identita', delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari; f) educazione alla legalita' e al contrasto delle mafie; g) educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni; h) formazione di base in materia di protezione civile Nell'ambito dell'insegnamento trasversale dell'educazione civica sono altresi’ promosse; l'educazione stradale l'educazione alla salute e al benessere, l'educazione al volontariato e alla cittadinanza attiva.
  6. 6. L’educazione civica nella scuola dell’autonomia ◦ Le istituzioni scolastiche sono già chiamate, ai sensi dell’articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica n. 275/1999 (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche) a determinare, nel Piano triennale dell’offerta formativa, ‘il curricolo obbligatorio per i propri alunni’. ◦ Nel corso dell’anno scolastico 2019/2020 le istituzioni scolastiche potranno rileggere e ricalibrare, se necessario, il curricolo già adottato nel modo più appropriato a perseguire le finalità del presente decreto. ◦ La revisione del curricolo di istituto consentirà di ricomprendervi le tematiche già dette
  7. 7. A fondamento dell'insegnamento dell'educazione civica e' posta la conoscenza della Costituzione italiana ◦ Gli alunni devono essere introdotti alla conoscenza dei contenuti della Carta costituzionale ◦ nella scuola dell'infanzia ◦ del primo ciclo, ◦ del secondo ciclo, per sviluppare competenze ispirate ai valori della responsabilita', della legalita’, della partecipazione e della solidarieta'.
  8. 8. Educazione alla cittadinanza digitaleNel rispetto dell'autonomia scolastica, l'offerta formativa prevede almeno le seguenti abilita' e conoscenze digitali essenziali: a) analizzare, confrontare e valutare criticamente la credibilita' e l'affidabilita' delle fonti di dati, informazioni e contenuti digitali; b) interagire attraverso varie tecnologie digitali e individuare i mezzi e le forme di comunicazione digitali appropriati per un determinato contesto; c) informarsi e partecipare al dibattito pubblico attraverso l'utilizzo di servizi digitali pubblici e privati; ricercare opportunita' di crescita personale e di cittadinanza partecipativa attraverso adeguate tecnologie digitali; d) conoscere le norme comportamentali da osservare nell'ambito dell'utilizzo delle tecnologie digitali e dell'interazione in ambienti digitali, adattare le strategie di comunicazione al pubblico specifico ed essere consapevoli della diversita' culturale e generazionale negli ambienti digitali; e) creare e gestire l'identita' digitale, essere in grado di proteggere la propria reputazione, gestire e tutelare i dati che si producono attraverso diversi strumenti digitali, ambienti e servizi, rispettare i dati e le identita' altrui; utilizzare e condividere informazioni personali identificabili proteggendo se stessi e gli altri; f) conoscere le politiche sulla tutela della riservatezza applicate dai servizi digitali relativamente all'uso dei dati personali; g) essere in grado di evitare, usando tecnologie digitali, rischi per la salute e minacce al proprio benessere fisico e psicologico; essere in grado di proteggere se' e gli altri da eventuali pericoli in ambienti digitali; essere consapevoli di come le tecnologie digitali possono influire sul benessere psicofisico e sull'inclusione sociale, con particolare attenzione ai comportamenti riconducibili al bullismo e al cyberbullismo.
  9. 9. NOMINA DEL COORDINATORE ◦ Collegi Docenti individueranno tra le “funzioni strumentali” la nomina del docente “Coordinatore dell’Educazione Civica”. ◦ ll Coordinatore, specie negli istituti comprensivi, avrà cura di costituire uno staff di cooperazione per la progettazione dei contenuti didattici nei diversi ordini di scuola: dell’infanzia, primaria e secondaria. ◦ Per le scuole superiori anche la diversità d’indirizzi di studi sollecita una cooperazione multipla di docenti nel gruppo o staff del Coordinatore dell’Educazione Civica, al fine di diversificare i percorsi didattici delle classi nell’anno di sperimentazione.
  10. 10. Linee guida per la sperimentazione ◦ In riferimenti a tali contenuti il comma 1 dell’art.3 stabilisce che il Ministero dovrà emanare apposite linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, in coerenza con le Indicazioni nazionali per il curricolo dei diversi ordini di scuola. ◦ Attraverso una nota pubblicata sul portale istituzionale il 27 agosto, il Miur (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) ha comunicato che il Ministro Marco Bussetti ha inviato al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (Cspi, organo consultivo del MIUR) un decreto che consente di principiare, fin dall'anno scolastico 2019/2020, lo studio obbligatorio dell'Educazione Civica.
  11. 11. Scuola e famiglia ◦ Art 7 Al fine di valorizzare l'insegnamento trasversale dell'educazione civica e di sensibilizzare gli studenti alla cittadinanza responsabile, la scuola rafforza la collaborazione con le famiglie, anche integrando il Patto educativo di corresponsabilita' di cui all'articolo 5-bis del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249,(Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria) ◦ estendendolo alla scuola primaria.
  12. 12. Abrogati regolamento di cui al regio decreto 26 aprile 1928, n. 1297, ◦ Art. 412.- ◦ Verso gli alunni che manchino ai loro doveri si possono usare, secondo la gravità delle mancanze, i seguenti mezzi disciplinari: ◦ I ammonizione; ◦ II censura notata sul registro con comunicazione scritta ai genitori, che la debbono restituire vistata; ◦ III sospensione dalla scuola, da uno a dieci giorni di lezione; ◦ IV esclusione dagli scrutini o dagli esami della prima sessione; ◦ V espulsione dalla scuola con la perdita dell'anno scolastico. ◦ E' vietata qualsiasi forma di punizione diversa da quelle indicate in questo articolo. ◦ Art. 413.- ◦ Le pene di cui ai numeri 1, 2 e 3 sono inflitte dal maestro, quelle di cui ai numeri 4 e 5 sono inflitte dal direttore didattico governativo o comunale con provvedimento motivato. ◦ Contro le pene dell'esclusione e dell'espulsione è ammesso, entro quindici giorni, reclamo all'ispettore scolastico, contro la cui decisione non è consentito alcun ricorso. ◦ Art. 414.- ◦ Le pene, che importano allontanamento anche temporaneo dalla scuola, non possono essere eseguite, se prima non ne sia stato dato avviso per iscritto alla famiglia.
  13. 13. Albo delle buone pratiche di educazione civica ◦ Nell'Albo sono raccolte le buone pratiche adottate dalle istituzioni scolastiche nonche' accordi e protocolli sottoscritti dal Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca per l'attuazione delle tematiche relative all'educazione civica e all'educazione alla cittadinanza digitale, al fine di condividere e diffondere soluzioni organizzative ed esperienze di eccellenza.
  14. 14. Aspetti organizzativi ◦ Il decreto dispone che all’insegnamento dell’educazione civica sia dedicato un monte ore di 33 ore annue, all’interno dei quadri orari ordinamentali vigenti per ciascun percorso di studi, anche attraverso l’utilizzo della quota di autonomia.
  15. 15. valutazione ◦ Il decreto prevede, all’articolo 3 comma 4, che l’insegnamento dell’educazione civica sia oggetto di valutazioni periodiche e finali con l’attribuzione di un voto in decimi. ◦ Il docente cui sono stati affidati compiti di coordinamento acquisisce dai docenti del team o del consiglio di classe gli elementi conoscitivi; tali elementi possono essere desunti sia da prove già previste, sia attraverso la valutazione della partecipazione alle attività progettuali e di potenziamento dell’offerta formativa. ◦ Sulla base di tali informazioni, il docente propone il voto in decimi da assegnare all’insegnamento di educazione civica.
  16. 16. IL RUOLO DELL’EDUCAZIONE NEI NUOVI SCENARI Il documento, elaborato dal Comitato Scientifico Nazionale (CSN), raccoglie l’esigenza di RILANCIARE IL TESTO DELLE IN2012 alla luce dei nuovi scenari culturali e pedagogici che investono la scuola di base. ◦ È utile che i Collegi dei Docenti riprendano in modo diffuso e sistematico la riflessione sul testo delle Indicazioni, sul senso dell’istruzione e dell’educazione, sulle caratteristiche degli ambienti di apprendimento e sulle didattiche più adeguate a perseguire tali finalità.
  17. 17. I NUOVI SCENARI Il documento interviene e aggiorna la parte relativa agli scenari su cui la scuola si affaccia. Dopo 5 anni dalle IN2012 il mondo è attraversato da sempre più veloci e drammatici cambiamenti: Crisi economica, instabilità politica, nuove emergenze ecologiche, spinte migratorie interrogano la scuola sui temi della convivenza civile e democratica, del confronto interculturale e delle politiche di inclusione. Il rapido sviluppo tecnologico se da una parte consente la disponibilità di una gran mole di informazioni e conoscenze, facilmente accessibili a chiunque, d’altra parte genera nuove marginalità e nuovi rischi.
  18. 18. IL RUOLO DELL’EDUCAZIONE NEI NUOVI SCENARI ◦ In tale scenario, alla scuola spettano alcune finalità specifiche: ◦ offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; ◦ far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni; ◦ promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali; ◦ favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi.(…) ◦ La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio
  19. 19. LA CITTADINANZA COME SFONDO INTEGRATORE Il testo non modifica le Indicazioni in vigore, ma dà maggiore centralità al tema della cittadinanza quale sfondo integratore e punto di riferimento di tutte le discipline che concorrono a definire il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo in una prospettiva verticale
  20. 20. EDUCAZIONE DI CITTADINANZA E SOSTENIBILITA’ Le otto competenze chiave, così come recita la Raccomandazione, “sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione” e si caratterizzano come competenze per la vita competenze: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.”
  21. 21. EDUCAZIONE SOSTENIBILE AGENDA 2030 ◦ “L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile - Sustainable Development Goals, SDGs - in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’o traguardi. ◦ L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030. ◦ Gli Obiettivi per lo Sviluppo rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico, per citarne solo alcuni. ‘ ◦ Obiettivi comuni’ significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.” ◦
  22. 22. OBIETTIVO 4 ◦Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti.
  23. 23. LA SCUOLA DELL’INFANZIA E’ la scuola dell’attenzione e dell’intenzione, del curricolo implicito - che si manifesta nell’organizzazione degli spazi e dei tempi della giornata educativa - e di quello esplicito che si articola nei campi di esperienza. Le finalità della scuola dell’infanziasono: Conquista dell’Autonomia (fare da solo) Maturazione dell’Identità (prendere consapevolezza del sé) Sviluppo della Competenza (imparare ad imparare) CITTADINANZA
  24. 24. CITTADINANZA E DISCIPLINE Bisogna dare una concreta risposta a quanto si evince nelle IN2012: “ Creare una nuova alleanza fra scienze, storia, discipline umanistiche, arte e tecnologia, in grado di delineare la prospettiva di un nuovo umanesimo.” ”
  25. 25. LE DISCIPLINE STRUMENTI CULTURALI PER LA CITTADINANZA Il documento estrapola dalle IN2012 i contributi che le varie discipline offrono allo sviluppo delle competenze di cittadinanza: la centralità delle lingue quale strumento per la costruzione delle conoscenze e l’esercizio della cittadinanza gli ambiti storico-geografici con particolare riferimento alla Costituzione e alla globalizzazione l’importanza del pensiero matematico, della statistica, del pensiero computazionale, della dimensione della cittadinanza digitale etc.
  26. 26. COMPETENZE DIGITALI Senza queste competenze non sono possibili né una corretta e proficua convivenza né un accesso consapevole e critico alle informazioni né si possiedono gli strumenti per affrontare e risolvere problemi, prendere decisioni, pianificare e progettare, intervenire sulla realtà e modificarla.
  27. 27. PROGETTAZIONE E L’AMBIENTE PER L’APPRENDIMENTO ◦ Le caratteristiche dell’ambiente di apprendimento funzionale allo sviluppo delle competenze sono ben descritte nelle Indicazioni 2012, proprio nella parte ad esso dedicata, nel capitolo: "La scuola del primo ciclo": ◦ “Una buona scuola primaria e secondaria di primo grado si costituisce come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. ◦ L’acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica, ma anche la disponibilità di luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi alla conoscenza per le scienze, la tecnologia, le lingue comunitarie, la produzione musicale, il teatro, le attività pittoriche, la motricità.(…) ◦ Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.” (…)
  28. 28. “La scuola che vorrei è una nave che galleggia nel buio della conoscenza. Ogni stella è una nuova scoperta. Non butteremo ancore e non ci fermeremo. Questo è un viaggio senza fine, come senza fine è la conoscenza.” (Scuole galattiche)
  29. 29. SITOGRAFIA LEGGE 20 agosto 2019, n. 92 Introduzione dell'insegnamento scolastico dell'educazione civica. (19G00105) (GU Serie Generale n.195 del 21-08-2019) INDICAZIONI NAZIONALI E NUOVI SCENARI 22 FEBBRAIO 2018 DECRETO 16 NOVEMBRE 2012 N.254

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