L'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), nell'ambito dell'Accordo stipulato con il Dipartimento della Gioventù il 25 settembre 2013, ha pubblicato un avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali per il finanziamento di progetti di innovazione sociale a livello comunale. ANCI intende, in particolare, supportare i Comuni di media dimensione (fra 50.000 e 150.000 abitanti) nell'identificazione e realizzazione di servizi, spazi e interventi che sappiano rispondere in forme innovative alle nuove esigenze dei cittadini, facilitando meccanismi di inclusione e partecipazione, anche attraverso le tecnologie digitali, dei giovani (16 - 35 anni) che non accedono ad opportunità formative, culturali e professionali. I principali ambiti di intervento sono il welfare, la cultura e turismo, la mobilità, l’ambiente e la condivisione di spazi pubblici per il co-working e l'avvio di start-up giovanili. Ogni Comune potrà richiedere un contributo massimo di 80.000 euro, garantendo nel contempo il co-finanziamento (anche in partnership con altri soggetti pubblici o privati) di almeno il 20% del valore totale del progetto.
Scadenza del bando: 1 Dicembre 2014
Bando MeetYoungCities su innovazione sociale giovani nei Comuni ed Unioni di ...Parma Couture
La Fondazione Istituto per la Finanza Locale (IFEL), nell'ambito della Convenzione stipulata con l'ANCI e con l'Agenzia Nazionale per i Giovani (ANG) il 23 Luglio 2014 per l'implementazione del Programma "MeetYoungCities: Social innovation e partecipazione per i giovani dei Comuni italiani", ha pubblicato un avviso pubblico per il finanziamento di progetti di innovazione sociale a livello comunale o sovra-comunale. IFEL intende, in particolare, supportare i Comuni e le Unioni di Comuni già iscritti come promotori all'Osservatorio ANCI sulla Smart City nell'identificazione e realizzazione di servizi, spazi e interventi che sappiano rispondere in forme innovative alle nuove esigenze dei cittadini, facilitando meccanismi di inclusione e partecipazione, anche attraverso le tecnologie digitali, dei giovani (16 - 35 anni) che non accedono ad opportunità formative, culturali e professionali. I principali ambiti di intervento sono il welfare, la cultura e turismo, la mobilità, l’ambiente e la condivisione di spazi pubblici per il co-working e l'avvio di start-up giovanili. Ogni Comune / Unione di Comuni potrà richiedere un contributo massimo di 125.000 euro, garantendo nel contempo il co-finanziamento (anche in partnership con altri soggetti pubblici o privati) di almeno il 20% del valore totale del progetto.
Scadenza del bando: 1 Dicembre 2014
Slide presentate da Sergio Vasarri nel corso del II seminario dal titolo "Rafforzare la capacità istituzionale per l'inclusione sociale nella programmazione 2014-2020: interventi ed esperienze nazionali e regionali a confronto" realizzato dal Progetto Capacity SUD il 29 gennaio 2015 a Roma
Bando MeetYoungCities su innovazione sociale giovani nei Comuni ed Unioni di ...Parma Couture
La Fondazione Istituto per la Finanza Locale (IFEL), nell'ambito della Convenzione stipulata con l'ANCI e con l'Agenzia Nazionale per i Giovani (ANG) il 23 Luglio 2014 per l'implementazione del Programma "MeetYoungCities: Social innovation e partecipazione per i giovani dei Comuni italiani", ha pubblicato un avviso pubblico per il finanziamento di progetti di innovazione sociale a livello comunale o sovra-comunale. IFEL intende, in particolare, supportare i Comuni e le Unioni di Comuni già iscritti come promotori all'Osservatorio ANCI sulla Smart City nell'identificazione e realizzazione di servizi, spazi e interventi che sappiano rispondere in forme innovative alle nuove esigenze dei cittadini, facilitando meccanismi di inclusione e partecipazione, anche attraverso le tecnologie digitali, dei giovani (16 - 35 anni) che non accedono ad opportunità formative, culturali e professionali. I principali ambiti di intervento sono il welfare, la cultura e turismo, la mobilità, l’ambiente e la condivisione di spazi pubblici per il co-working e l'avvio di start-up giovanili. Ogni Comune / Unione di Comuni potrà richiedere un contributo massimo di 125.000 euro, garantendo nel contempo il co-finanziamento (anche in partnership con altri soggetti pubblici o privati) di almeno il 20% del valore totale del progetto.
Scadenza del bando: 1 Dicembre 2014
Slide presentate da Sergio Vasarri nel corso del II seminario dal titolo "Rafforzare la capacità istituzionale per l'inclusione sociale nella programmazione 2014-2020: interventi ed esperienze nazionali e regionali a confronto" realizzato dal Progetto Capacity SUD il 29 gennaio 2015 a Roma
Slide di Ludovico Albert presentate nel corso del I seminario dal titolo "Rafforzare la capacità istituzionale per l'inclusione sociale nella programmazione 2014-2020: interventi ed esperienze nazionali e regionali a confronto" realizzato dal Progetto Capacity SUD il 10 dicembre 2014 a Roma
Presentazione dell'Agenda Digitale Urbana del Comune di Cagliari illustrata durante l'evento del PON Città Metropolitane 2014-2020 di Cagliari del 14-14 dicembre 2016
Sebbene tra i principi del marketing sociale vi sia un forte orientamento ai bisogni e
aspettative dei destinatari, solo in tempi recenti gli interventi e i progetti che hanno
utilizzato tale approccio hanno posto al centro dell’attenzione gli individui e le comunità.
L’articolo illustra come, con un budget molto modesto, sia stato realizzato un progetto
innovativo e creativo in due comunità di Edimburgo, utilizzando congiuntamente la teoria
e la pratica del marketing sociale e quelle dello sviluppo di comunità.
Gli abitanti delle comunità sono stati coinvolti a 360 gradi, non solo come partecipanti
della ricerca e come beneficiari del progetto, ma anche come decisori, ideatori e
attuatori dello stesso.
L'esperienza mostra come le comunità abbiano già al loro interno le capacità e le risorse
necessarie per progettare e realizzare un intervento di marketing sociale seppur con un
budget molto ridotto, e come gli interventi nati e gestiti all’interno delle comunità possano
essere così coinvolgenti da stimolare comportamenti di salute a livello individuale e
sociale.
Si può concludere che gli interventi di prevenzione e promozione della salute che
coinvolgono in modo reale le comunità funzionano da un punto di vista economico e di
sviluppo personale e sociale.
I Laboratori di Quartiere come dispositivi per la coesione socialeMarco Garoffolo
I Laboratori di Quartiere come dispositivi per la coesione sociale: il caso di Ponte Lambro di Claudio Calvaresi Francesca Cognetti Linda Cossa. http://www.espanet-italia.net/conferenza2011/edocs2/sess.8/8-calvaresi-cognetti-cossa.pdf
Green City Cesena descrizione per Forum PA PaolaCangini
Il progetto GreenCity Cesena allariaperta nasce nella primavera del 2020, come risposta fornita in un momento in cui 'tutto era sospeso'. Si è pensato così di valorizzare le aree verdi, parchi e giardini pubblici, spazi in disuso e luoghi della cultura, attraverso forme di amministrazione condivisa e cittadinanza attiva, per renderli nuovamente “vivi” e “vissuti” dalla Città.
Questi luoghi diventano il palcoscenico perfetto sul quale poter svolgere gratuitamente molteplici attività: praticare attività sportiva in modo strutturato, fare musica, tenere corsi e laboratori per bambini e adulti, organizzare eventi pubblici e iniziative culturali, nel rispetto delle disposizioni sanitarie e del distanziamento sociale, ma con la voglia di stare insieme.
Da un punto di vista amministrativo, il progetto prevede la co-gestione degli spazi scelti dai soggetti proponenti, attraverso lo strumento del patto di collaborazione.
Smart City & Social Building - La città del futuro: oggi e meglio EXITone S.p.A.
Intervento di 2020CityPlus, network di imprese che opera in ambito di smart city.
L'intervento è stato presentato presso lo spazio EXITone all'ultima edizione di EIRE - Expo Italia Real Estate (giugno 2014),
MUOVERE PONTE LAMBRO
Il territorio di Ponte Lambro è stato pressoché totalmente agricolo fino agli inizi del XX secolo, ricco di acque. La sua originaria trasformazione, tra i secoli XII e XIII, da terre paludose in prossimità del Lambro a coltivazioni a marcite, avvenne ad opera dei monaci Umiliati e Cassinesi. I fondi con le
relative cascine del Zerbone (Gerbone) e della Canova, di proprietà di tre ordini monastici, erano attraversati da tre rogge: la Spazzòla, su cui sorgeva
dai tempi remoti un mulino, la Certosa e la roggia delle Quattro Ave Marie con la cascina del Bagutto.
Agli anni intorno al 1905 risale il primo insediamento di tipo urbano, dei lavandai; lungo l'argine del fiume giungono da quartieri centrali della città alcune famiglie che si insediano con le loro attività. Villette con laboratori al piano terra e ampi spazi per gli stenditoi sorsero lungo le attuali vie Camaldoli e Umiliati.
Nei decenni successivi si espande la popolazione operaia, richiamata dalle vicine attività industriali presso i nuclei storici di Morsenchio e Taliedo
(industrie Caproni, Montecatini e Redaelli). Intorno al 1920 vi abitavano circa 500 persone.
L'espansione edilizia fino al dopoguerra gravita intorno alla Paullese (vie Montecassino, Monteoliveto, Parea, Bonfadini, denominata poi Vittorini, e Camaldoli). La via degli Umiliati costituisce l'asse principale del quartiere, su
cui si affacciano le attività commerciali e artigianali. Dal 1925 Ponte Lambro viene a far parte del comune di Milano (in concomitanza con la progettazione del "Porto di Mare", nuovo porto fluviale nel sud-est della città). Tuttavia il suo
sviluppo resta al di fuori di qualsiasi disegno urbanistico; rimane soprattutto residenziale, in prevalenza secondo la tipologia delle villette.
6 Per stendere questa parte di relazione si è fatto riferimento in particolare ai seguenti testi:
Comune di Milano, Quartiere Ponte Lambro, Dossier, gennaio 2002; Comune di Milano,
Laboratorio di quartiere di Ponte Lambro, 1^ fase, novembre 2000; Comune di Milano,
Laboratorio di quartiere di Ponte Lambro, Relazione di progetto, marzo 2002. 24
Negli anni '60 la popolazione si connota per una notevole coesione sociale.
Circa 1000 persone, in prevalenza del ceto operaio, risiedono a Ponte Lambro. La coesione sociale è forte, legata alla diffusa attività associazionistica: nel borgo storico trovano sede sezioni di partito, Arci, Acli, numerose cooperative,
tra cui spicca la storica Cooperativa di Consumo attiva fin dal 1921. http://www.comune.milano.it/portale/wps/wcm/jsp/fibm-cdm/FDWL.jsp?cdm_cid=com.ibm.workplace.wcm.api.WCM_Content/PonteLambro-ProgettiDiQuartiere-StrategiaDiSviluppo/db0c730045434a63a8ceba20d96dd0a2/PUBLISHED&cdm_acid=com.ibm.workplace.wcm.api.WCM_Content/relazione%20programmatica%20Ponte%20Lambro%20-%200712d8804543532fa92fbb20d96dd0a2/0712d8804543532fa92fbb20d96dd0a2/false
Ecco il nostro programma!
Frutto dell’esperienza amministrativa che si sta concludendo e dei contributi arrivati dai cittadini durante i molti incontri sul territorio.
Ciò che vi troverete scritto è aperto a tutte le idee e suggerimenti che vorrete farci arrivare!
Continua a seguirci su #insangiorgiobigarello.
Progettazione ed implementazione, sul territorio della città di Isernia, di un innovativo modello di “Welfare Civile” alimentato, anche finanziariamente, da un circuito di “Economia Civile” al cui interno si pratica la community partecipation, si sostiene la competitività delle imprese, si promuove lo scambio commerciale di prossimità e si stimola un consumo socialmente sostenibile da parte dei cittadini.
Politica di coesione della UE: sesta relazione della Commissione in ItalianoParma Couture
La sesta relazione sulla coesione registra una convergenza verso gli obiettivi di crescita della strategia Europa 2020, perseguiti attraverso la creazione di posti di lavoro e la riduzione delle disparità in tutta Europa. Nel periodo 2014-2020 gli investimenti saranno focalizzati su settori chiave come l'efficienza energetica, l'occupazione, l'inclusione sociale e le PMI, con l'obiettivo di ottenere il massimo degli investimenti a beneficio dei cittadini. La politica di coesione ha attenuato il drastico calo degli investimenti pubblici, dovuto alla persistente crisi economica, iniettando risorse laddove era necessario.
Il voucher PMI di Euro 10.000 per acquisto di hardware, software e consulenze, previsto dal decreto Destinazione Italia, sarà erogato a sportello una volta stabilita con decreto MEF la relativa copertura finanziaria.
Slide di Ludovico Albert presentate nel corso del I seminario dal titolo "Rafforzare la capacità istituzionale per l'inclusione sociale nella programmazione 2014-2020: interventi ed esperienze nazionali e regionali a confronto" realizzato dal Progetto Capacity SUD il 10 dicembre 2014 a Roma
Presentazione dell'Agenda Digitale Urbana del Comune di Cagliari illustrata durante l'evento del PON Città Metropolitane 2014-2020 di Cagliari del 14-14 dicembre 2016
Sebbene tra i principi del marketing sociale vi sia un forte orientamento ai bisogni e
aspettative dei destinatari, solo in tempi recenti gli interventi e i progetti che hanno
utilizzato tale approccio hanno posto al centro dell’attenzione gli individui e le comunità.
L’articolo illustra come, con un budget molto modesto, sia stato realizzato un progetto
innovativo e creativo in due comunità di Edimburgo, utilizzando congiuntamente la teoria
e la pratica del marketing sociale e quelle dello sviluppo di comunità.
Gli abitanti delle comunità sono stati coinvolti a 360 gradi, non solo come partecipanti
della ricerca e come beneficiari del progetto, ma anche come decisori, ideatori e
attuatori dello stesso.
L'esperienza mostra come le comunità abbiano già al loro interno le capacità e le risorse
necessarie per progettare e realizzare un intervento di marketing sociale seppur con un
budget molto ridotto, e come gli interventi nati e gestiti all’interno delle comunità possano
essere così coinvolgenti da stimolare comportamenti di salute a livello individuale e
sociale.
Si può concludere che gli interventi di prevenzione e promozione della salute che
coinvolgono in modo reale le comunità funzionano da un punto di vista economico e di
sviluppo personale e sociale.
I Laboratori di Quartiere come dispositivi per la coesione socialeMarco Garoffolo
I Laboratori di Quartiere come dispositivi per la coesione sociale: il caso di Ponte Lambro di Claudio Calvaresi Francesca Cognetti Linda Cossa. http://www.espanet-italia.net/conferenza2011/edocs2/sess.8/8-calvaresi-cognetti-cossa.pdf
Green City Cesena descrizione per Forum PA PaolaCangini
Il progetto GreenCity Cesena allariaperta nasce nella primavera del 2020, come risposta fornita in un momento in cui 'tutto era sospeso'. Si è pensato così di valorizzare le aree verdi, parchi e giardini pubblici, spazi in disuso e luoghi della cultura, attraverso forme di amministrazione condivisa e cittadinanza attiva, per renderli nuovamente “vivi” e “vissuti” dalla Città.
Questi luoghi diventano il palcoscenico perfetto sul quale poter svolgere gratuitamente molteplici attività: praticare attività sportiva in modo strutturato, fare musica, tenere corsi e laboratori per bambini e adulti, organizzare eventi pubblici e iniziative culturali, nel rispetto delle disposizioni sanitarie e del distanziamento sociale, ma con la voglia di stare insieme.
Da un punto di vista amministrativo, il progetto prevede la co-gestione degli spazi scelti dai soggetti proponenti, attraverso lo strumento del patto di collaborazione.
Smart City & Social Building - La città del futuro: oggi e meglio EXITone S.p.A.
Intervento di 2020CityPlus, network di imprese che opera in ambito di smart city.
L'intervento è stato presentato presso lo spazio EXITone all'ultima edizione di EIRE - Expo Italia Real Estate (giugno 2014),
MUOVERE PONTE LAMBRO
Il territorio di Ponte Lambro è stato pressoché totalmente agricolo fino agli inizi del XX secolo, ricco di acque. La sua originaria trasformazione, tra i secoli XII e XIII, da terre paludose in prossimità del Lambro a coltivazioni a marcite, avvenne ad opera dei monaci Umiliati e Cassinesi. I fondi con le
relative cascine del Zerbone (Gerbone) e della Canova, di proprietà di tre ordini monastici, erano attraversati da tre rogge: la Spazzòla, su cui sorgeva
dai tempi remoti un mulino, la Certosa e la roggia delle Quattro Ave Marie con la cascina del Bagutto.
Agli anni intorno al 1905 risale il primo insediamento di tipo urbano, dei lavandai; lungo l'argine del fiume giungono da quartieri centrali della città alcune famiglie che si insediano con le loro attività. Villette con laboratori al piano terra e ampi spazi per gli stenditoi sorsero lungo le attuali vie Camaldoli e Umiliati.
Nei decenni successivi si espande la popolazione operaia, richiamata dalle vicine attività industriali presso i nuclei storici di Morsenchio e Taliedo
(industrie Caproni, Montecatini e Redaelli). Intorno al 1920 vi abitavano circa 500 persone.
L'espansione edilizia fino al dopoguerra gravita intorno alla Paullese (vie Montecassino, Monteoliveto, Parea, Bonfadini, denominata poi Vittorini, e Camaldoli). La via degli Umiliati costituisce l'asse principale del quartiere, su
cui si affacciano le attività commerciali e artigianali. Dal 1925 Ponte Lambro viene a far parte del comune di Milano (in concomitanza con la progettazione del "Porto di Mare", nuovo porto fluviale nel sud-est della città). Tuttavia il suo
sviluppo resta al di fuori di qualsiasi disegno urbanistico; rimane soprattutto residenziale, in prevalenza secondo la tipologia delle villette.
6 Per stendere questa parte di relazione si è fatto riferimento in particolare ai seguenti testi:
Comune di Milano, Quartiere Ponte Lambro, Dossier, gennaio 2002; Comune di Milano,
Laboratorio di quartiere di Ponte Lambro, 1^ fase, novembre 2000; Comune di Milano,
Laboratorio di quartiere di Ponte Lambro, Relazione di progetto, marzo 2002. 24
Negli anni '60 la popolazione si connota per una notevole coesione sociale.
Circa 1000 persone, in prevalenza del ceto operaio, risiedono a Ponte Lambro. La coesione sociale è forte, legata alla diffusa attività associazionistica: nel borgo storico trovano sede sezioni di partito, Arci, Acli, numerose cooperative,
tra cui spicca la storica Cooperativa di Consumo attiva fin dal 1921. http://www.comune.milano.it/portale/wps/wcm/jsp/fibm-cdm/FDWL.jsp?cdm_cid=com.ibm.workplace.wcm.api.WCM_Content/PonteLambro-ProgettiDiQuartiere-StrategiaDiSviluppo/db0c730045434a63a8ceba20d96dd0a2/PUBLISHED&cdm_acid=com.ibm.workplace.wcm.api.WCM_Content/relazione%20programmatica%20Ponte%20Lambro%20-%200712d8804543532fa92fbb20d96dd0a2/0712d8804543532fa92fbb20d96dd0a2/false
Ecco il nostro programma!
Frutto dell’esperienza amministrativa che si sta concludendo e dei contributi arrivati dai cittadini durante i molti incontri sul territorio.
Ciò che vi troverete scritto è aperto a tutte le idee e suggerimenti che vorrete farci arrivare!
Continua a seguirci su #insangiorgiobigarello.
Progettazione ed implementazione, sul territorio della città di Isernia, di un innovativo modello di “Welfare Civile” alimentato, anche finanziariamente, da un circuito di “Economia Civile” al cui interno si pratica la community partecipation, si sostiene la competitività delle imprese, si promuove lo scambio commerciale di prossimità e si stimola un consumo socialmente sostenibile da parte dei cittadini.
Politica di coesione della UE: sesta relazione della Commissione in ItalianoParma Couture
La sesta relazione sulla coesione registra una convergenza verso gli obiettivi di crescita della strategia Europa 2020, perseguiti attraverso la creazione di posti di lavoro e la riduzione delle disparità in tutta Europa. Nel periodo 2014-2020 gli investimenti saranno focalizzati su settori chiave come l'efficienza energetica, l'occupazione, l'inclusione sociale e le PMI, con l'obiettivo di ottenere il massimo degli investimenti a beneficio dei cittadini. La politica di coesione ha attenuato il drastico calo degli investimenti pubblici, dovuto alla persistente crisi economica, iniettando risorse laddove era necessario.
Il voucher PMI di Euro 10.000 per acquisto di hardware, software e consulenze, previsto dal decreto Destinazione Italia, sarà erogato a sportello una volta stabilita con decreto MEF la relativa copertura finanziaria.
E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, in data 27/02/2015, il decreto interministeriale relativo alle nuove reti d'impresa di produzione alimentare.
Diventa operativo un importante strumento di innovazione d'impresa, attuativo del provvedimento "Campolibero", per la concessione di un credito d'imposta fino a 400 mila euro per gli investimenti necessari alla costituzione delle reti d'impresa e per l'innovazione.
Slides presentate da Enrico Cocchi in occasione del convegno, tenutosi a Bologna il 22 Ottobre 2014, sulla programmazione dei fondi europei 2014-2020 da parte della Regione Emilia-Romagna
E' finalmente operativa, a seguito della pubblicazione (sulla GU n. 184 del 9/08/2014) del Decreto Direttoriale MISE del 9/08/2014, la misura di agevolazione - già prevista dall'art. 24 del Decreto "Misure urgenti per la crescita del Paese" (DL n. 83/2012) e le cui prime disposizioni attuative sono state previste con Decreto MiSE del 23 Ottobre 2013 (pubblicato su GU n. 16 del 21/01/2014) - per le imprese che hanno assunto o assumeranno a tempo indeterminato personale per l'attività di Ricerca e Sviluppo.
Prima fase di richiesta (per assunzioni effettuate fra il 26 Giugno ed il 31 Dicembre 2012): dal 15 Settembre al 31 Dicembre 2014
Bando Smart&Start per start-up innovativeParma Couture
La misura Start&Smart, dopo un primo periodo di applicazione limitata alle start-up dei territori del Sud Italia, è stata estesa con Decreto Ministero Sviluppo Economico 24/09/2014 a tutto il territorio nazionale. L'agevolazione, in forma di finanziamento a tasso zero a copertura parziale delle spese di investimento e dei costi di esercizio, è destinata ad imprese da costituire (anche da parte di cittadini stranieri in possesso del "Visto Start-up") o già costituite da non più di 48 mesi ed iscritte nella sezione speciale del Registro Imprese come start-up innovative.
La domanda deve essere corredata da un Piano d'Impresa della start-up, che sarà oggetto di valutazione da parte del soggetto gestore Invitalia. La valutazione sarà effettuata in base all'ordine cronologico di arrivo della domanda. Non sono previste scadenze.
Apertura dello Sportello: 16 Febbraio 2015
Sviluppo dei partenariati nella politica di coesione: se ne parla nel nuovo n...Parma Couture
Nr 49. - Estate 2014 – Sviluppo dei partenariati
Il tema principale dell’edizione estiva della rivista Panorama è l’aggiornamento sui progressi riguardanti l’adozione degli accordi di partenariato con l’analisi in dettaglio del primo accordo adottato, quello della Danimarca, e un’intervista ai responsabili delle autorità di gestione danesi. Inoltre, ripercorre i passati dieci anni di allargamento con una panoramica sull’evoluzione degli Stati membri che hanno fatto ingresso in Unione europea a partire dal 2004 e su come tali stati abbiano tratto benefici dalla politica di coesione.
Questo numero descrive i nuovi e importanti strumenti e linee guida di governance studiati per contrastare le frodi; propone un dietro le quinte del Comitato delle regioni, che festeggia il suo 20° anniversario; mette in rilievo il lavoro svolto dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca a sostegno delle imprese e delle comunità costiere; e, infine, riporta una relazione sul Forum urbano mondiale di quest’anno, svoltosi a Medellin e presenziato dal commissario Hahn.
Come nei numeri precedenti, i nostri lettori danno il proprio contributo al dibattito nella rubrica «Con parole proprie», in cui i rappresentanti degli Stati membri, delle regioni e delle associazioni di tutta Europa condividono le proprie idee sulla riforma e le speranze per il nuovo periodo di finanziamento. La rivista contiene, inoltre, la consueta selezione di notizie e approfondimenti su progetti specifici da tutta l’UE. Questo numero di Panorama sarà disponibile in 23 lingue nel mese di agosto.
Guida ristrutturazioni edilizie - Aggiornata a Gennaio 2015Parma Couture
La legge di stabilità 2015 (legge n. 190 del 23 dicembre 2014) ha prorogato al 31 dicembre 2015 la possibilità di usufruire della maggiore detrazione Irpef (50% rispetto all'ordinario 36%), confermando il limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.
Dal 1° gennaio 2016 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare.
La legge di stabilità 2015 ha inoltre prorogato la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione.
Per questi acquisti sono detraibili le spese documentate e sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2015.
A prescindere dalla somma spesa per i lavori di ristrutturazione, la detrazione va calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro e ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Infine, fino al 31 dicembre 2015 è prevista una detrazione più elevata per le spese sostenute per interventi di adozione di misure antisismiche su costruzioni che si
trovano in zone sismiche ad alta pericolosità, se adibite ad abitazione principale o ad attività produttive.
La detrazione è pari al 65% delle spese effettuate dal 4 agosto 2013 al 31 dicembre 2015.
L’ammontare massimo delle spese ammesse in detrazione non può superare l’importo di 96.000 euro.
Tax credit per imprese turistiche: decreto attuativo di Art BonusParma Couture
Con il Decreto MIBACT - MEF del 12/02/2015 diventano operative le misure introdotte con il decreto Art Bonus per sostenere la competitività del sistema turismo, favorendone la digitalizzazione.
In particolare, le nuove norme prevedono dal 2015 al 2019 il riconoscimento alle imprese di un credito di imposta del 30% dei costi sostenuti per investimenti nella digitalizzazione dell’offerta. Potranno essere dedotte spese per l’acquisto di siti e portali web e la loro ottimizzazione per i sistemi di comunicazione mobile, di programmi per automatizzare i servizi di prenotazione e vendita on line di servizi e pernottamenti, di servizi di comunicazione e marketing digitale, di spazi pubblicitari su piattaforme web specializzate, di progettazione, realizzazione e promozione digitale di proposte di offerta innovativa in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità e di impianti wi-fi.
Accordo quadro e linee guida su TFR in busta pagaParma Couture
E' stato firmato lo scorso 20 marzo l'accordo quadro -previsto dal DPCM n. 29 del 20/02/32015 - tra il Ministero dell'Economia e delle Finanze, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l'Associazione Bancaria Italiana per il finanziamento dei datori di lavoro con meno di 50 dipendenti che non intendano provvedere con risorse proprie all'anticipazione del TFR in busta paga.
Grazie all'accordo, le imprese che dovessero registrare problemi nei flussi finanziari necessari a far fronte al maggiore esborso mensile a seguito delle richieste di erogazione mensile dell'importo altrimenti destinato al trattamento di fine rapporto, potranno accedere a finanziamenti a tasso agevolato.
Circolare Inps n. 82 del 23/04/2015: TFR in busta pagaParma Couture
Con la presente circolare si forniscono le istruzioni operative per la liquidazione della quota integrativa della retribuzione (Qu.I.R.) disposta dall’articolo unico, commi 26 e seguenti della legge 23 dicembre 2014, n. 190, sulla base delle modalità di attuazione fissate dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali 20 febbraio 2015, n. 29.
Decreto MISE 9/08/2014: partenza credito d'imposta ricercatori (domande dal 1...Parma Couture
E' finalmente operativa, a seguito della pubblicazione (sulla GU n. 184 del 9/08/2014) del Decreto Direttoriale MISE del 9/08/2014, la misura di agevolazione - già prevista dall'art. 24 del Decreto "Misure urgenti per la crescita del Paese" (DL n. 83/2012) e le cui prime disposizioni attuative sono state previste con Decreto MiSE del 23 Ottobre 2013 (pubblicato su GU n. 16 del 21/01/2014) - per le imprese che hanno assunto o assumeranno a tempo indeterminato personale per l'attività di Ricerca e Sviluppo.
Prima fase di richiesta (per assunzioni effettuate fra il 26 Giugno ed il 31 Dicembre 2012): dal 15 Settembre al 31 Dicembre 2014
Il turismo nella politica di coesione - Regione Emilia RomagnaParma Couture
Presentazione di Morena Diazzi, Direttore Generale alle attività produttive della Regione Emilia-Romagna. Le slide sono pubblicare sul sito della Regione ad introduzione della piazza virtuale su Città e Territorio nel nuovo POR FESR 2007-2013
Bando ISI 2014 di INAIL: tutorial per consulenteParma Couture
Con il bando ISI 2014, INAIL intende promuovere il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro attraverso la concessione di un contributo in conto capitale, pari al 65% della spesa totale e fino ad un importo massimo di € 130.000, alle imprese che presentano un progetto di investimento mirante a ridurre uno specifico rischio per la sicurezza dei lavoratori - grazie ad interventi di ristrutturazione, acquisto ed eventuale sostituzione di macchine e trattori, installazione di impianti e (fino al 10%) spese tecniche e di consulenza - oppure un progetto di adozione di un modello organizzativo (SGSL) o di un sistema di responsabilità sociale certificato e/o asseverato.
Tra i rischi per la sicurezza, il bando ISI 2014 segnala gli agenti chimici cancerogeni o mutageni, i materiali contenenti amianto, il rumore, i lavori in quota, la vibrazione, le patologie da sovraccarico per movimentazione manuale, l'incendio, le scariche atmosferiche, gli infortuni.
La domanda di partecipazione al bando ISI 2014 va compilata on-line sul sito INAIL entro il 7 Maggio 2015. A partire dal 3 Giugno 2015, INAIL comunicherà il periodi di apertura dello SPORTELLO per l'invio delle domande già compilate. Le graduatorie regionali saranno formate in base all'ordine cronologico di arrivo delle domande, fino ad esaurimento risorse.
Anna Lisa Lelli - Regione Umbria
Prospettive dell’Agenda Digitale dell’Umbria - Roadmap
Stato dell'arte e iniziative 2019-2010 | Workshop #ADUMBRIA2018 #3
Chiesa di Sant'Agostino, Città della Pieve 16 novembre 2018.
http://www.regione.umbria.it/agenda-digitale/adumbria2018
Il percorso verso la smart city: il punto di vista dell'Osservatorio nazional...Mauro Savini
Stato dell'arte delle politiche nazionali e del contesto dei Comuni italiani in ottica smart city e analisi dell'Osservatorio nazionale ANCI sulle azioni intraprese dai Comuni aderenti
Nuove imprese al servizio dei bisogni di Milano in vista di Expo 2015. Crowdsourcing Social Innovation è un percorso che mira a stimolare ed accompagnare la nascita di prodotti-servizi innovativi in vista di Expo Milano 2015 e candidabili per il bando MIUR Smart Cities & Social Innovation. Se siete under 30 e avete delle buone idee, non è proprio il caso di perdere questa occasione.
I servizi su cui si concentrerà il percorso di riflessione e emersione saranno quelli in grado di rispondere a bisogni (sociali e ambientali) emergenti in relazione a grandi eventi (mobilità, ospitalità, pressione sulle risorse naturali, fruizione di beni culturali, etc.).
MeetYoungCities e ComuneMenteGiovane: gli Avvisi ANCI per la social innovatio...Mauro Savini
MeetYoungCities e ComuneMenteGiovane: l'ANCI lancia due Avvisi pubblici - rivolti rispettivamente ai Comuni iscritti all'Osservatorio Nazionale Smart City e a quelli con popolazione da 50.000 a 150.000 abitanti - per la presentazione di proposte di partecipazione e co-progettazione di interventi mirati a innovare servizi e spazi pubblici a livello locale. destinatari e beneficirai principali degli interventi gli under 35.
MeetYoungCities è un'iniziativa avviata in collaborazione con l'Agenzia Nazionale Giovani.
ComuneMenteGiovane è un'iniziativa avviata in collaborazione con il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Piano Urbanistico Generale - Quello che devi sapereComune di Bologna
"Quello che devi sapere” è una semplice guida per scoprire il Piano Urbanistico Generale di Bologna, uno strumento normativo composto da diversi elaborati, che individua le linee strategiche di trasformazione della città sul lungo periodo. Il Piano è stato proposto dalla Giunta del Comune di Bologna alla città a febbraio 2020 e, attraverso diverse fasi di consultazione della cittadinanza e tavoli tecnici, verrà integrato e modificato fino alla sua versione definitiva. Tutte le informazioni su comune.bologna.it/pug
Santarcangelopiù, progetti per la città. La scommessa condivisa tra Comune e privati sul recupero e sulla rigenerazione urbana. Premio Forum PA 2018 - Città, infrastrutture e capitale sociale
“A me piace quello che c’è nel lavoro:
la possibilità di trovare se stessi”
Joseph Conrad
PRESENTAZIONE
In occasione della sottoscrizione del Protocollo fra Comune di Napoli ed Italia Lavoro SpA, il primo in Italia per tipologia e contenuti, intendiamo offrire una veloce panoramica delle principali azioni messe in campo nell’ultima fase a sostegno dell’attuale sviluppo, dell’innovazione, dell’occupazione, in particolare giovanile e femminile, del lavoro in generale.
Non abbiamo messo tutto nelle pagine che seguono.
In diversi casi ci sono percorsi abbozzati, progetti, primi avvii su diversi temi.
Avremo modo di resocontarli alla città quando essi cominceranno a concretizzarsi realmente, nella direzione di rendicontare socialmente l’azione amministrativa.
Ci piace dire che ciò che abbiamo realizzato in questi mesi è sempre stato frutto di un confronto con le rappresentanza del mondo imprenditoriale e del mondo
del lavoro.
Un confronto che non ha mai prospettato soluzioni definite e chiuse ma che si è sempre avviato a partire dall’indicazione dei problemi. Nessuna organizzazione
incontrata si è mai sottratta dal dare il meglio della propria elaborazione.
Così come il coinvolgimento delle Municipalità, dei componenti il Consiglio comunale, l’interlocuzione con la relativa Commissione consigliare hanno arricchito di contributi e valutazioni il percorso individuato.
E’ noto che le competenze istituzionali di un Comune sono poca cosa rispetto ai temi del lavoro.
Ciò non ha mai significato per noi recedere dal mettere in campo il massimo impegno.
Oltre a ciò che leggerete nelle pagine che seguono, noi ci auguriamo che la prossima (speriamo) partenza delle città metropolitane, con il conseguente riordino di alcune competenze fino ad ora assegnate alle Province, consenta di dare una ben altra potestà al soggetto istituzionale – il Comune - più vicino ai cittadini sui temi del lavoro e risorse conseguenti.
Ribadiamo, infine, l’esigenza di stringere un “Patto per Napoli” che veda il Governo e la città protagonisti.
I dati che abbiamo di fronte sul versante della crisi, qui più feroce che altrove, e della disoccupazione, richiedono risposte anche immediate su un tema che mal si presta all’immediatezza ma che non ci permette, sul versante sociale e del futuro del Paese, di rassegnarci ai tempi lunghi ed inafferrabili nell’esperienza di centinaia di migliaia di persone.
Ma perché ciò sia è necessario convenire che partire da Napoli significa aiutare tutto il sud, e sia chiaro che senza Napoli e senza il Sud questo nostro amato Paese non esce dalla crisi.
Enrico Panini
Assessore al Lavoro, Ricerca ed Attività Produttive
Milano Sharing City: tra smart e social le sfide della città metropolitanaFPA
Come si fa un territorio collaborativo? Cosa implica adottare gli occhiali dell'economia collaborativa per un città metropolitana come Milano? Tra piani di smart city e importanti risultati raggiunti, Renato Galliano presenta lo state dell'arte e soprattuto i nuovi ambiti di lavoro e le nuove sfide per Milano Sharing City, il 28 maggio a FPA 2015.
Martedì, 22 Marzo 2016
Dall’insediamento del Ministro Federica Guidi, l’azione complessiva del Ministero dello Sviluppo economico è riconducibile ad un framework unitario, il cui obiettivo principale è di creare le condizioni affinché le imprese possano consolidarsi ed espandersi attraverso il rilancio degli investimenti, una più forte proiezione internazionale e un maggiore accesso ai fattori di produzione quali l’energia e il credito.
Per perseguire queste finalità il Ministero dello sviluppo economico ha adottato, in questi due anni, numerose misure per rafforzare la competitività del sistema produttivo e proiettare l’economia verso una maggiore innovazione tecnologica e organizzativa. In particolare attraverso lo stimolo alla ricerca e all’innovazione, la promozione e la crescita dimensionale di imprese innovative ad alto valore tecnologico, l’accesso alle fonti di finanziamento, il consolidamento patrimoniale, il rafforzamento della proiezione internazionale, l’approvvigionamento energetico a costi più competitivi, la realizzazione e promozione di servizi e infrastrutture digitali, nonché la promozione della concorrenza, la tutela della proprietà intellettuale e dei consumatori.
Con l’obiettivo di rilanciare il protagonismo delle imprese attraverso la crescita e il rafforzamento della competitività del nostro tessuto produttivo, l’Handbook, redatto sia in italiano che in inglese, rappresenta un vademecum di tutte le misure agevolative adottate dal Ministero dello sviluppo economico in un’ottica di modernizzazione e rafforzamento del paradigma imprenditoriale italiano.
L’Handbook raccoglie tutte le agevolazioni attualmente fruibili dalle imprese, suddivise in quattro macro-aree di intervento (sostegno alla competitività, sostegno all’innovazione, efficienza energetica, internazionalizzazione) e un focus speciale sulle startup e PMI innovative.
Decreto MISE-MEF n. 140/2015 - Nuove impreseParma Couture
Il Decreto MISE - MEF 08/07/2015 n. 140 (seguito dalla Circolare MISE 09/10/2015 n. 75445) ha riattivato la misura, gestita da Invitalia, di agevolazione delle nuove imprese prevista dal Decreto Legislativo n. 185/2000 Titolo I (Autoimprenditorialità). La nuova normativa prevede l'erogazione di finanziamenti a tasso zero destinati a società di micro o piccola dimensione costituite in territorio nazionale da non più di 12 mesi da parte di soci in maggioranza giovani (età non superiore a 35 anni) o donne.
La domanda può essere presentata anche da persone fisiche che si impegnano a costituire una società con i suddetti requisiti (l'avvenuta costituzione dovrà essere comunicata entro 45 giorni dall'ammissione). Le nuove imprese possono appartenere a qualsiasi settore di produzione o servizio (anche turismo, cultura e innovazione sociale), ad esclusione della sola produzione agricola primaria che non accede al de minimis. Gli investimenti ammissibili per le nuove imprese sono il suolo aziendale (max 10%), l'acquisto o costruzione di fabbricati e la realizzazione di opere edili e ristrutturazioni (in percentuale sul costo totale, variabile rispetto al settore), i macchinari, le attrezzature e (max 20%) i software e servizi ICT, i brevetti, licenze e marchi (max 20%), la formazione specialistica (max 5%) e le consulenze specialistiche (max 5%).
I finanziamenti a tasso zero per le nuove imprese hanno una durata massima di 8 anni e coprono fino al 75% dei costi totali ammissibili.
Rettifica Circolare MISE Nuove Imprese giovanili e femminiliParma Couture
Il Decreto MISE - MEF 08/07/2015 n. 140 (seguito dalla Circolare MISE 09/10/2015 n. 75445) ha riattivato la misura, gestita da Invitalia, di agevolazione delle nuove imprese prevista dal Decreto Legislativo n. 185/2000 Titolo I (Autoimprenditorialità). La nuova normativa prevede l'erogazione di finanziamenti a tasso zero destinati a società di micro o piccola dimensione costituite in territorio nazionale da non più di 12 mesi da parte di soci in maggioranza giovani (età non superiore a 35 anni) o donne.
La domanda può essere presentata anche da persone fisiche che si impegnano a costituire una società con i suddetti requisiti (l'avvenuta costituzione dovrà essere comunicata entro 45 giorni dall'ammissione). Le nuove imprese possono appartenere a qualsiasi settore di produzione o servizio (anche turismo, cultura e innovazione sociale), ad esclusione della sola produzione agricola primaria che non accede al de minimis. Gli investimenti ammissibili per le nuove imprese sono il suolo aziendale (max 10%), l'acquisto o costruzione di fabbricati e la realizzazione di opere edili e ristrutturazioni (in percentuale sul costo totale, variabile rispetto al settore), i macchinari, le attrezzature e (max 20%) i software e servizi ICT, i brevetti, licenze e marchi (max 20%), la formazione specialistica (max 5%) e le consulenze specialistiche (max 5%).
I finanziamenti a tasso zero per le nuove imprese hanno una durata massima di 8 anni e coprono fino al 75% dei costi totali ammissibili.
Presentazione dei piani d'impresa a sportello a partire dal 13 Gennaio 2016 (fino ad esaurimento risorse)
Circolare MISE Nuove Imprese giovanili e femminiliParma Couture
Il Decreto MISE - MEF 08/07/2015 n. 140 (seguito dalla Circolare MISE 09/10/2015 n. 75445) ha riattivato la misura, gestita da Invitalia, di agevolazione delle nuove imprese prevista dal Decreto Legislativo n. 185/2000 Titolo I (Autoimprenditorialità). La nuova normativa prevede l'erogazione di finanziamenti a tasso zero destinati a società di micro o piccola dimensione costituite in territorio nazionale da non più di 12 mesi da parte di soci in maggioranza giovani (età non superiore a 35 anni) o donne.
La domanda può essere presentata anche da persone fisiche che si impegnano a costituire una società con i suddetti requisiti (l'avvenuta costituzione dovrà essere comunicata entro 45 giorni dall'ammissione). Le nuove imprese possono appartenere a qualsiasi settore di produzione o servizio (anche turismo, cultura e innovazione sociale), ad esclusione della sola produzione agricola primaria che non accede al de minimis. Gli investimenti ammissibili per le nuove imprese sono il suolo aziendale (max 10%), l'acquisto o costruzione di fabbricati e la realizzazione di opere edili e ristrutturazioni (in percentuale sul costo totale, variabile rispetto al settore), i macchinari, le attrezzature e (max 20%) i software e servizi ICT, i brevetti, licenze e marchi (max 20%), la formazione specialistica (max 5%) e le consulenze specialistiche (max 5%).
I finanziamenti a tasso zero per le nuove imprese hanno una durata massima di 8 anni e coprono fino al 75% dei costi totali ammissibili.
Presentazione dei piani d'impresa a sportello a partire dal 13 Gennaio 2016 (fino ad esaurimento risorse)
Bando ambulanze 2015: Domanda di contributo e allegatiParma Couture
E' disponibile il modello per la domanda di contributo, ai sensi dell'art. 96 della legge 342 del 2000 e del D.M. 177 del 2010, corredato dagli allegati e le linee guida, per le associazioni di volontariato ed Onlus che intendono presentare la richiesta di contributo per gli acquisti di ambulanze, beni strumentali e beni da donare a strutture sanitarie pubbliche effettuati nell'anno 2015. SCADENZA 31/12/2015
Ambulanze e beni strumentali: Linee guida 2015Parma Couture
E' disponibile il modello per la domanda di contributo, ai sensi dell'art. 96 della legge 342 del 2000 e del D.M. 177 del 2010, corredato dagli allegati e le linee guida, per le associazioni di volontariato ed Onlus che intendono presentare la richiesta di contributo per gli acquisti di ambulanze, beni strumentali e beni da donare a strutture sanitarie pubbliche effettuati nell'anno 2015. SCADENZA: 31 DICEMBRE 2015
forza motrice del progetto promosso da Parma Couture. Nasce a Parma un prestigioso marchio di abbigliamento maschile di alta qualità artigianale. Unire sotto un unico brand la produzione dei migliori artigiani presenti nel panorama sartoriale di Parma è l’obiettivo dell’iniziativa rivolta all’uomo di oggi che nelle sue scelte privilegia l’originalità delle creazioni ed esige la loro perfetta realizzazione.
Il talento e la maestria che gli artigiani parmensi sono in grado di esprimere, derivati dall’esperienza maturata da ciascuno nella sua personale specializzazione, garantiscono l’alta qualità di una gamma completa di prodotti di sartoria e complementi di abbigliamento maschile: camiceria, maglieria, cravatte, articoli di pelletteria e accessori.
Digital for social: FAQ della Fondazione VodafoneParma Couture
La Fondazione Vodafone Italia persegue, con il bando "Digital for Social. Il digitale al servizio delle buone idee", la digitalizzazione del Terzo Settore. I beneficiari della misura sono, in particolare, le organizzazioni già esistenti - ONLUS, volontariato, cooperative sociali o loro consorzi, APS, fondazioni, associazioni sportive, imprese sociali - che intendono realizzare progetti per l'utilizzo della tecnologia digitale a beneficio dei giovani in situazione di svantaggio. Il contributo a fondo perduto, di misura stabilita a discrezione della Fondazione per ciascun progetto ammesso, è destinabile a diverse attività - realizzazione siti, piattaforme e-commerce, APP, formazione, ecc. - e può coprire spese di personale, consulenza, forniture, marketing ed altri costi funzionali al progetto digitale.
Digital for Social: bando della Fondazione Vodafone Italia Parma Couture
La Fondazione Vodafone Italia persegue, con il bando "Digital for Social. Il digitale al servizio delle buone idee", la digitalizzazione del Terzo Settore. I beneficiari della misura sono, in particolare, le organizzazioni già esistenti - ONLUS, volontariato, cooperative sociali o loro consorzi, APS, fondazioni, associazioni sportive, imprese sociali - che intendono realizzare progetti per l'utilizzo della tecnologia digitale a beneficio dei giovani in situazione di svantaggio. Il contributo a fondo perduto, di misura stabilita a discrezione della Fondazione per ciascun progetto ammesso, è destinabile a diverse attività - realizzazione siti, piattaforme e-commerce, APP, formazione, ecc. - e può coprire spese di personale, consulenza, forniture, marketing ed altri costi funzionali al progetto digitale.
Scadenza per la presentazione delle domande: 20 Dicembre 2015
Scenari industriali CSC: la manifattura riparte da buone basiParma Couture
Scenari industriali N.6 - PRODUZIONE E COMMERCIO: COME CAMBIA LA GLOBALIZZAZIONE - LA MANIFATTURA ITALIANA RIPARTE SU BUONE BASI.
L’industria manifatturiera italiana ha cominciato a risalire la china, con un passo ancora lento e assai
disomogeneo tra i suoi comparti.
Non si tratta di una falsa partenza, simile alle molte che hanno punteggiato la lunga crisi. Le prospettive
rivelate dai dati e garantite dalle condizioni internazionali favorevoli e dalla politica di bilancio non più
restrittiva sono di consolidamento e progressiva diffusione del recupero.
È un nuovo cominciamento impostato su buone fondamenta, non una semplice ripresa congiunturale.
Perché il contesto esterno e la realtà interna sono molto cambiati nell’arco degli ultimi anni e anzi stanno
ulteriormente mutando quasi sotto i nostri occhi.
Di questi mutamenti profondi e continui le imprese e il sistema tutto devono tener conto, modificando
strategie e adottando politiche adeguate, che abbiano al centro l’industria, motore dello sviluppo.
Legge di Stabilità 2016 - Slides agricolturaParma Couture
Legge di stabilità, Mipaaf: le principali misure per l'agricoltura
Martina: via Irap e Imu sui terreni per imprese agricole. Oltre 800 milioni di euro per la crescita
(16/10/2015)
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che, con l'approvazione della Legge di Stabilità 2016, sono state introdotte importanti misure per il comparto agricolo per un totale di oltre 800 milioni di euro. "La legge di stabilità approvata ieri è tra le più agricole degli ultimi anni. - ha affermato il Ministro Maurizio Martina - Abbiamo lavorato per tutelare il reddito delle imprese con sostegni concreti e immediati a partire dall'eliminazione dell'Irap e dell'Imu sui terreni. Meno tasse e più semplificazione e investimenti per sostenere un settore strategico anche per la lotta alla disoccupazione. Le misure messe a punto ci consentono di investire oltre 800 milioni di euro, segnando così una delle azioni più forti che si siano mai fatte negli anni a sostegno del settore primario".
Internazionalizzazione: decreto legislativo attuativo della Delega FiscaleParma Couture
Con il Decreto Legislativo n. 147/2015, attuativo della Delega Fiscale (Legge n. 23/2014), il Governo ha disciplinato una pacchetto di misure per la crescita e l'internazionalizzazione volto a rendere più attrattivo, dal punto di vista fiscale, il nostro Paese per le imprese italiane e straniere che scelgono di insediarvi e/o mantenervi stabili organizzazioni, e a favorire l'abbattimento delle barriere alla loro internazionalizzazione.
La norma introduce, in particolare, una nuova disciplina degli "Accordi fiscali preventivi", vigenti per un periodo di 4 anni, tra le imprese con attività internazionale e l'Agenzia delle Entrate, al fine di promuovere la ricerca del consenso e della partecipazione nei rapporti fra impresa contribuente e fisco italiano. Si prevede, poi, la possibilità per le imprese italiane ed estere decise ad effettuare nuovi e rilevanti investimenti in Italia (minimo Euro 30.000.000) di presentare all'Agenzia delle Entrate, con lo strumento dell' "Interpello", un Piano di investimenti dettagliato (Business plan) al fine di ottenere - entro un massimo di 4 mesi (prorogabili a 7) - un quadro certo del proprio profilo fiscale.
Il Decreto crescita e internazionalizzazione introduce anche la cosiddetta "Branch exemption", ovvero un regime opzionale di esenzione dalle imposte degli utili e delle perdite realizzati nelle stabili organizzazioni all'estero da parte di imprese residenti in Italia. L'ultima misura qui riportata riguarda l'istituzione di un regime fiscale speciale a beneficio dei lavoratori qualificati che, dopo aver vissuto all'estero nei 5 anni precedenti, decidono di trasferirsi in Italia per almeno 2 anni: l'agevolazione consiste in una riduzione della base imponibile pari al 30% del reddito da lavoro dipendente prodotto presso una impresa residente in Italia.
Decreto crescita e internazionalizzazione è entrato in vigore il 7 Ottobre 2015. Tuttavia, la concreta operatività di alcune misure ivi contenute è condizionata all'emanazione di appositi Decreti attuativi da parte del Ministero dell'Economia.
Guida ai finanziamenti dell'Unione Europea 2014-2020Parma Couture
Edizione 2014 (pubblicata nel 2015) della Guida per principianti sui finanziamenti dell'Unione Europea: nuove possibilità di finanziamento dell'UE per il periodo 2014-2020
Il COSME è il programma dell’UE per la competitività delle
piccole e medie imprese (PMI). Una parte significativa del
programma COSME è dedicata agli strumenti finanziari
gestiti dal Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) nell’ambito
di un mandato della Commissione Europea.
Gli strumenti finanziari del programma COSME sono volti
a migliorare l’accesso ai finanziamenti per le PMI e ad
incoraggiare la competitività delle imprese europee. Gli
strumenti finanziari del programma COSME sono operativi
dal 2014 al 2020 con un bilancio previsto di 1,3 miliardi di
EUR. Il FEI intende migliorare l’accesso ai finanziamenti
per le PMI attraverso intermediari finanziari selezionati,
compresi istituti finanziari o fondi di private equity locali
scelti dal FEI attraverso un invito a manifestare interesse. Tali
strumenti sono finanziati dall’Unione Europea nel quadro del
programma COSME.
Progressi sulle 10 priorità della Commissione EuropeaParma Couture
President Juncker's State of the Union speech covered progress in implementing the Commission's ten priorities, and explained where work needs to be done. It presented his political vision for the future of the EU that will guide the preparation of the Commission's Work Programme for 2016 and beyond.
Al fine di promuovere la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale, con decreto ministeriale 3 luglio 2015 è stato istituito un regime di aiuto volto a sostenere la nascita e la crescita delle imprese operanti, in tutto il territorio nazionale, per il perseguimento degli interessi generali e delle finalità di utilità sociale.
I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono le seguenti tipologie di imprese:
imprese sociali costituite in forma di società, di cui al decreto legislativo n. 155/2006;
cooperative sociali e relativi consorzi, di cui alla legge n. 381/1991;
società cooperative aventi qualifica di ONLUS ai sensi del decreto legislativo n. 460/1997.
L’intervento prevede la concessione di aiuti ai sensi dei regolamenti europei “de minimis”, da erogare sotto forma di finanziamenti agevolati per programmi di investimento delle predette imprese in qualunque settore, purché coerenti con le relative finalità istituzionali.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.
La copertura dell’intervento è posta a carico del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI) istituito dalla legge n. 311/2004 presso Cassa depositi e prestiti S.p.a., previa assegnazione delle risorse da parte del CIPE.
E’ prevista inoltre la possibilità di destinare alla misura anche risorse delle regioni o di altri enti pubblici, risorse dei fondi strutturali europei e stanziamenti derivanti da specifiche disposizioni normative, utilizzabili per associare ai predetti finanziamenti agevolati aiuti concessi sotto forma di contributi non rimborsabili.
Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, saranno stabilite le condizioni e modalità per la concessione ed erogazione dei finanziamenti previsti dal nuovo regime di aiuto.
L’apertura dei termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite con provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese successivamente all’adozione degli atti concernenti l’assegnazione delle risorse finanziarie e la regolamentazione delle procedure.
Avviso pubblico disagio giovanile - drogheParma Couture
I Dipartimenti della Gioventù e delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio hanno promosso la pubblicazione di un bando per la prevenzione ed il contrasto all'uso di sostanze psicotrope e stupefacenti da parte di giovani in condizioni di disagio, evitandone il reperimento sul web (soprattutto da parte dei minori), affrontando il problema della connessa incidentalità stradale e ricostruendo un contesto di inclusione sociale.
Il bando sostiene progetti contro il disagio giovanile presentati da organizzazioni del Terzo Settore - associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, fondazioni, altre associazioni -, in forma singola o in Associazione Temporanea di scopo (ATS), con una minima esperienza (3 - 5 anni) di attività negli ambiti di intervento individuati. E' previsto un contributo a fondo perduto, di importo compreso fra Euro 50.000 e 100.000, fino al 75% del costo complessivo necessario alla realizzazione del progetto contro il disagio giovanile (spese di personale, servizi e forniture, materiale informativo, eventi, automezzi, ecc., trasferimenti e soggiorni, spese generali). Il restante 25% del costo totale del progetto può essere coperto, oltre che da risorse finanziarie del proponente, anche da risorse umane e strumentali.
Il progetto contro il disagio giovanile deve essere avviato dopo la stipula di apposita Convenzione con il Dipartimento competente, che a sua volta fa seguito alla approvazione del medesimo progetto.
Scadenza presentazione domande: 16 Novembre 2015
Linee guida Bando disagio giovanile - drogheParma Couture
I Dipartimenti della Gioventù e delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio hanno promosso la pubblicazione di un bando per la prevenzione ed il contrasto all'uso di sostanze psicotrope e stupefacenti da parte di giovani in condizioni di disagio, evitandone il reperimento sul web (soprattutto da parte dei minori), affrontando il problema della connessa incidentalità stradale e ricostruendo un contesto di inclusione sociale.
Il bando sostiene progetti contro il disagio giovanile presentati da organizzazioni del Terzo Settore - associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, fondazioni, altre associazioni -, in forma singola o in Associazione Temporanea di scopo (ATS), con una minima esperienza (3 - 5 anni) di attività negli ambiti di intervento individuati. E' previsto un contributo a fondo perduto, di importo compreso fra Euro 50.000 e 100.000, fino al 75% del costo complessivo necessario alla realizzazione del progetto contro il disagio giovanile (spese di personale, servizi e forniture, materiale informativo, eventi, automezzi, ecc., trasferimenti e soggiorni, spese generali). Il restante 25% del costo totale del progetto può essere coperto, oltre che da risorse finanziarie del proponente, anche da risorse umane e strumentali.
Il progetto contro il disagio giovanile deve essere avviato dopo la stipula di apposita Convenzione con il Dipartimento competente, che a sua volta fa seguito alla approvazione del medesimo progetto.
Bando ANCI ComuneMenteGiovane per innovazione sociale nei Comuni
1. Avviso Pubblico “ComuneMenteGiovane”
per la presentazione di proposte per il finanziamento
di progetti di innovazione sociale a livello comunale
Finanziato dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della
Gioventù e del Servizio civile nazionale
2. ___________________________
Avviso pubblico “ComuneMenteGiovane” per la presentazione di proposte per il finanziamento di progetti di innovazione sociale a
livello comunale.
2
1. Premesse
1.1. La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale
(d’ora in avanti solo il “Dipartimento”) e l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani – ANCI (d’ora in
avanti solo “ANCI”) il 25 settembre 2013 hanno stipulato, in attuazione dell’art. 4, comma 3, dell’Intesa
sancita in sede di Conferenza Unificata in data 07 ottobre 2010, una Convenzione per disciplinare le
modalità di programmazione, realizzazione, monitoraggio e valutazione delle iniziative da realizzare in
favore dei Comuni. L’attuazione di tali iniziative progettuali verrà cofinanziata mediante il “Fondo per
le Politiche Giovanili” - istituito con legge n. 248 del 4 agosto 2006 – a valere sull’esercizio finanziario
2012 – cap. 853.
1.2. Con il presente Avviso pubblico, l’ANCI intende supportare i Comuni nell'identificazione e
realizzazione di servizi, spazi e interventi che sappiano rispondere in forme innovative alle nuove
esigenze dei cittadini. Nello specifico, si intende facilitare, anche attraverso un utilizzo mirato delle
tecnologie digitali, meccanismi di inclusione e partecipazione dei giovani, con particolare riferimento a
quelli appartenenti a categorie che, in termini sociali, economici o fisici, soffrono condizioni di minori
opportunità formative, culturali e professionali, nonché pericoli di esclusione sempre più diffusi, dovuti
alla crisi strutturale di modelli di servizio, non più funzionali a gestire livelli di complessità elevati a
fronte di risorse progressivamente più scarse.
1.3. Il principio ispiratore di dette iniziative è quello dell'innovazione sociale, così come definita dalla
Commissione Europa nella Social Innovation iniziative1, che fa riferimento a nuove idee (prodotti,
servizi e modelli) che incontrano bisogni sociali e allo stesso tempo creano nuove relazioni sociali o
nuove collaborazioni. In altri termini, sono innovazioni positive per la società e in grado di aumentare
la capacità della società stessa di agire2.
1.4. Ai fini di cui sopra il presente Avviso pubblico pone le regole per l’ammissione e la successiva
selezione di proposte progettuali presentate per il finanziamento di progetti di innovazione sociale a
livello comunale.
1.5 Ai sensi del presente Avviso pubblico, si intende per:
- Proposta progettuale: il documento di proposta per l’ammissione al finanziamento, da redigere
utilizzando il Format di cui all’allegato B dell’Avviso;
- Progetto: l’insieme delle attività da realizzare a cura dei partenariati ammessi a finanziamento;
- Piano esecutivo: il documento che sono chiamati a produrre i partenariati ammessi a
finanziamento successivamente alle macro-fasi di partecipazione e co-progettazione.
2. Caratteristiche delle proposte progettuali
2.1. Al fine di stimolare la creazione di nuove soluzioni e paradigmi di intervento a livello locale, ANCI
intende selezionare le proposte progettuali presentate dai Comuni che, puntando all’integrazione fra gli
1 http://ec.europa.eu/enterprise/policies/innovation/policy/social-innovation/index_en.htm
2
Open Book of Social Innovation, Murray, Calulier-Grice and Mulgan, March 2010
3. ambiti di intervento delle politiche giovanili e dell’innovazione sociale, individuano i giovani under 35
quali beneficiari attivi di processi di partecipazione e co-progettazione diffusa, attraverso un loro
coinvolgimento nell’individuazione e realizzazione di interventi mirati al soddisfacimento di bisogni delle
rispettive comunità di riferimento.
2.2. L'obiettivo è quello di attivare iniziative territoriali di coinvolgimento dei giovani, nel co-design di
spazi e servizi, in dinamiche virtuose di integrazione e inclusione sociale, anche al fine di modellizzare
interventi da replicare in futuro in altre realtà. Pertanto verranno finanziate iniziative mirate a:
- progettare servizi – relativi al welfare, alla cultura, alla mobilità, all’ambiente– attualmente non
disponibili o erogati in forma inefficiente e specificamente rivolti ai giovani dai 16 ai 35 anni;
- mettere a disposizione spazi e beni comuni, con particolare attenzione alla loro possibile
funzione di contaminazione creativa fra diverse professionalità e talenti, anche al fine di
facilitare lo start up di micro-iniziative imprenditoriali;
- facilitare, in ottica di inclusione, l’accesso ai servizi da parte di categorie di popolazione giovanile
svantaggiate e l’integrazione delle stesse nella vita cittadina.
2.3. Le proposte progettuali, che dovranno essere redatte utilizzando il format di cui all’Allegato B al
presente Avviso pubblico, dovranno avere le seguenti caratteristiche di base:
a) essere presentate da partenariati aventi quale soggetto capofila un Comune con popolazione
compresa fra i 50.000 e i 150.000 abitanti e quali partners associazioni, con particolare
riferimento a quelle giovanili, e/o privati operanti nei settori di intervento progettuale, con
particolare riferimento alle imprese sociali, e/o altri partner pubblici ad esclusione dei Comuni;
b) avere come principali attuatori e beneficiari giovani di età compresa fra i 16 e 35 anni, in forma
___________________________
Avviso pubblico “ComuneMenteGiovane” per la presentazione di proposte per il finanziamento di progetti di innovazione sociale a
livello comunale.
3
singola o associata;
c) prevedere un cofinanziamento del Comune capofila e/o dei propri partners in misura non
inferiore al 20% del costo totale del progetto. Tale quota potrà essere garantita anche dal costo
del personale dipendente impiegato per lo svolgimento delle attività progettuali ;
d) prevedere la conclusione delle attività, così come definite al successivo punto e), entro il 31
dicembre 2015;
e) descrivere le seguenti tre macro-fasi:
1. lo svolgimento di un percorso di partecipazione rivolto a giovani under 35, da coinvolgere in
forma singola o associata, mirato ad individuare possibili soluzioni a una o più specifiche
aree-problema di ambito cittadino;
2. le modalità di definizione del piano esecutivo dell’intervento, da realizzarsi tramite un
processo di co-progettazione, conseguente alle scelte di indirizzo individuate mediante il
processo di partecipazione di cui al precedente punto 1;
3. le modalità di avvio delle attività, così come definite nel piano esecutivo di cui al precedente
punto 2.
Il finanziamento messo a disposizione tramite il presente Avviso pubblico, copre le tre macro-fasi sopra
elencate, che vanno concluse entro il 31 dicembre 2015. Il completamento delle attività previste dal
4. piano esecutivo e la conseguente entrata a regime dell’innovazione introdotta saranno successive a
tale data.
2.4. L’oggetto del processo di partecipazione e della successiva macro-fase di co-progettazione
esecutiva dovrà essere l’innovazione, o in termini di aggiuntività o in termini di trasformazione –
gestionale, tecnologica, economica - di servizi, spazi e beni pubblici.
2.5. Alla conclusione del processo di partecipazione di cui alla macro-fase 1, la macro-fase 2 di co-progettazione
verrà svolta in collaborazione con l’ANCI, che metterà a disposizione un servizio di
accompagnamento mirato ai Comuni capofila vincitori.
2.6. Costituiranno elementi di valutazione ai fini del finanziamento: la qualità del processo di
partecipazione da attivare, la rilevanza dell’area-problema individuata e la sua analisi all’interno del
contesto locale, il numero e le modalità di coinvolgimento dei beneficiari della fascia di età 16-35 anni, la
realizzabilità e la sostenibilità dell’intervento nel breve-medio periodo, le modalità organizzative
previste dal Comune capofila per la gestione delle tre macro-fasi sopra descritte.
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Avviso pubblico “ComuneMenteGiovane” per la presentazione di proposte per il finanziamento di progetti di innovazione sociale a
livello comunale.
4
3. Aree di Intervento
3.1. Le aree d’intervento e relative azioni esemplificative delle proposte progettuali che possono essere
ammesse a finanziamento sono:
a) Welfare: nuove modalità di erogazione di servizi individuali, coinvolgimento dei beneficiari nei
processi di erogazione delle prestazioni, interventi mirati all’inclusione di categorie di cittadini
svantaggiate, ampliamento della platea dei beneficiari mediante l’utilizzo di tecnologie digitali,
nuovi modelli di housing sociale ecc.
b) Spazi e beni pubblici: spazi di co-working e fab-lab ospitati all’interno di immobili pubblici, nuove
destinazioni d’uso collettivo di beni comuni, innovazioni nelle modalità di gestione degli spazi,
ecc.
c) Mobilità collettiva e individuale: condivisione di mezzi di trasporto, riorientamento dell’offerta di
trasporto pubblico locale, nuove condizioni di mobilità per particolari categorie di cittadini, ecc.
d) Cultura e turismo: aumento e diversificazione dell’offerta turistico-culturale, supporto alla
creatività giovanile, riqualificazione di attrattori culturali locali, azioni innovative di marketing
territoriale ecc.
e) Sostenibilità ambientale: interventi mirati alla riduzione della produzione di rifiuti, azioni di
salvaguardia del territorio, monitoraggio ambientale partecipato, educazione e sensibilizzazione
ambientale, ecc.
4. Soggetti Proponenti e Partners
4.1. La domanda di partecipazione alla presente procedura può essere presentata da partenariati aventi
quale soggetto capofila un Comune, che in base ai dati ISTAT relativi al 2013, abbia popolazione
residente compresa fra i 50.000 e i 150.000 abitanti.
5. 4.2. I Comuni proponenti devono presentare proposte progettuali in partenariato con associazioni, in
particolare quelle giovanili, e/o con privati operanti nei settori di intervento progettuale, con particolare
riferimento alle imprese sociali, e/o con altri partners pubblici ad esclusione dei Comuni, assumendo la
veste di Capofila.
4.3. La collaborazione con i partners andrà dimostrata mediante invio, unitamente alla domanda di
partecipazione, dell’accordo/convenzione/lettera di intenti/contratto ecc. sottoscritto con i partners nel
rispetto delle norme nazionali e regolamentari vigenti in materia.
4.4. Ciascun Comune capofila potrà, indipendentemente dal numero di proposte progettuali presentate,
beneficiare del finanziamento relativamente ad un sola proposta progettuale nell'ambito della presente
procedura, specificando nel caso nel modello di istanza di partecipazione l’ordine di preferenza.
4.5. Poiché è stata avviata contemporaneamente dalla Fondazione Istituto per la Finanza Locale (d’ora
in avanti “IFEL”) - Fondazione istituita dall’ANCI in attuazione del Decreto del Ministero dell’Economia e
delle Finanze del 22 novembre 2005 - analoga procedura di Avviso pubblico a presentare proposte per il
finanziamento di progetti nell’ambito del programma di azione “MeetYoungCities: Social innovation e
partecipazione per i giovani dei Comuni italiani”, avviato in collaborazione con l’ANCI e l’Agenzia
Nazionale per i Giovani - ANG, nel caso in cui un Comune partecipasse a entrambe le procedure e fosse
utilmente posizionato in entrambe le graduatorie per il finanziamento, lo stesso sarà chiamato ad
esprimere l’ordine di preferenza, potendo beneficiare del finanziamento relativamente ad una sola
procedura.
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Avviso pubblico “ComuneMenteGiovane” per la presentazione di proposte per il finanziamento di progetti di innovazione sociale a
livello comunale.
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5. Modalità della selezione
5.1. La documentazione trasmessa dai Comuni capofila, ai sensi del successivo punto 6, sarà valutata da
una Commissione Tecnica, all’uopo nominata, composta da tre componenti, di cui uno nominato da
ANCI (con funzione di Presidente) e due dal Dipartimento, scelti esclusivamente tra professionisti e
tecnici di comprovata fama ed esperienza nelle materie oggetto del presente Avviso pubblico.
5.2. La Commissione Tecnica procederà, per le sole domande pervenute entro il termine temporale
previsto, dapprima in seduta pubblica, alla verifica della regolarità e completezza delle domande e della
documentazione trasmessa. Le date delle sedute pubbliche in cui la Commissione Tecnica provvederà
all’apertura delle domande pervenute entro il termine stabilito, saranno rese note mediante
pubblicazione di un avviso sul sito web di ANCI (www.anci.it). Ciascun Comune capofila potrà assistere
alla seduta pubblica a mezzo di un proprio rappresentante munito di apposita delega e copia del
documento di identità del delegante e del delegato.
5.3. La Commissione comunicherà ad ANCI l’elenco delle proposte progettuali ammesse alla valutazione
di merito e l’elenco delle domande dichiarate inammissibili e/o irricevibili, quest’ultimo con le relative
motivazioni. ANCI provvederà a comunicare tali elenchi, con valore di notifica ai soggetti interessati,
mediante pubblicazione sul proprio sito web (www.anci.it).
5.4. La Commissione procederà poi in seduta riservata alla valutazione delle domande ammesse sulla
base dei seguenti criteri:
6. N. Criterio Punteggio
massimo
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livello comunale.
6
Sottocriteri Punteggio
1. Qualità del processo di
partecipazione
30
Metodologia di svolgimento
del processo di
partecipazione utilizzato
20
Modalità di coinvolgimento
dei beneficiari
5
Numero di soggetti coinvolti
in relazione al tema
5
2. Qualità del processo di co-progettazione
15 Metodologia di svolgimento
del processo di co-progettazione
e meccanismi
di individuazione dei soggetti
coinvolti nello stesso
15
3. Efficacia ed estensione del
partenariato locale, con
particolare riferimento alle
associazioni ed agli altri soggetti
pubblici e privati impegnati nelle
tematiche previste dal bando
10 Qualità dei partners in
relazione all'’ambito
d’intervento individuato
5
Presenza di associazioni
giovanili e imprese sociali
all'interno del partenariato
5
4. Rilevanza dell'ambito di intervento
individuato e relativa capacità di
produrre impatto sociale
15 % di beneficiari rispetto al
totale della popolazione
3
Analisi di contesto e di
rilevazione della domanda
12
5. Modalità di realizzazione del
progetto
20 Meccanismi di individuazione
dei soggetti responsabili
dell'attuazione
10
Risorse messe a disposizione
dal Comune capofila e
modalità di coordinamento
delle attività, anche
relativamente alla successiva
messa a regime
dell’innovazione
10
6. Incidenza del cofinanziamento
locale (garantito dai Comuni
capofila e dai partners) sul costo
totale del progetto
10
Rispetto al cofinanziamento
minimo richiesto:
- minore o uguale a 10%
- da maggiore del 10% a
uguale a 30%
- da maggiore del 30% a
uguale a 50%
- maggiore del 50%
2
4
7
10
7. 5.5. In caso di parità di punteggio fra due o più delle domande pervenute, verrà scelto il Comune capofila
che avrà ottenuto il punteggio maggiore relativamente ai criteri 1 e 2. In caso di ulteriore parità di
punteggio si procederà a sorteggio.
5.6. La graduatoria redatta dalla Commissione Tecnica sarà pubblicata, con valore di notifica, sul sito
web di ANCI (www.anci.it). La suddetta pubblicazione della graduatoria assolve a qualsiasi obbligo di
comunicazione ai soggetti direttamente interessati.
5.7. Fermo restando quanto indicato al precedente punto 5.4. risulteranno assegnatari del contributo ed
ammessi al finanziamento i Comuni proponenti utilmente collocati in graduatoria fino all’esaurimento
dell’ammontare complessivo delle risorse stanziate ai sensi del successivo punto 8.1. Laddove, per
esaurimento delle risorse stanziate, l’ultimo dei progetti in graduatoria non possa essere finanziato per
l’intero importo, la Commissione valuterà la possibilità di assegnare il contributo disponibile unicamente
nel caso in cui il progetto possa essere rimodulato senza che ne vengano alterati la valenza tecnica e gli
obiettivi programmati.
5.8. Resta comunque inteso che, fino alla stipula della Convenzione di cui al successivo punto 9.1, i
Comuni proponenti, ancorché utilmente collocati in graduatoria, non possono avanzare alcuna pretesa,
nemmeno a titolo di responsabilità precontrattuale, espressamente rinunciando fin d’ora a ogni azione
nei confronti di ANCI che potrà, in qualunque momento, annullare la procedura e/o ridurne gli importi,
totali o singoli, e/o modificarne gli esiti e/o i termini.
6. Modalità e termine di presentazione delle proposte progettuali
6.1. Per partecipare alla selezione i Comuni che, in base ai dati ISTAT relativi al 2013, abbiano popolazione
residente compresa fra i 50.000 e i 150.000 abitanti dovranno predisporre e inviare, a pena di
esclusione, la seguente documentazione:
1. Domanda di partecipazione, Allegato A dell’Avviso, compilata e firmata digitalmente dal
Sindaco o da soggetto dallo stesso appositamente delegato alla sottoscrizione (in tale
ultimo caso occorre allegare specifica delega/procura);
2. Proposta progettuale, Allegato B dell’Avviso – compilata e firmata digitalmente dal Sindaco
o da soggetto da esso appositamente delegato (in tale ultimo caso occorre allegare
specifica delega/procura);
3. Piano finanziario, Allegato C dell’Avviso, compilato e firmato digitalmente dal Sindaco o da
soggetto da esso appositamente delegato (in tale ultimo caso occorre allegare specifica
delega/procura);
4. Accordo/convenzione/lettera di intenti/contratto ecc. sottoscritto con i partners nel rispetto
delle norme nazionali e regolamentari vigenti in materia;
5. Delibera di Giunta contenente l’approvazione della domanda di partecipazione alla presente
procedura, con tutti i suoi allegati, e l’impegno al cofinanziamento da parte del Comune
capofila in caso di ammissione al contributo.
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Avviso pubblico “ComuneMenteGiovane” per la presentazione di proposte per il finanziamento di progetti di innovazione sociale a
livello comunale.
7
8. 6.2. A pena di irricevibilità, tutta la documentazione sopra indicata dovrà essere inviata esclusivamente
all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata – PEC bandigiovani@pec.anci.it entro le ore 24,00 del
01/12/2014. Verrà esclusa ogni domanda successiva, anche se integrativa di una precedente.
6.3. L’oggetto della PEC deve contenere la seguente dicitura: “Domanda di partecipazione per il
finanziamento di progetti nell’ambito dell’Avviso ComuneMenteGiovane”.
6.4. Le domande provenienti da caselle di posta non certificata non potranno essere prese in
considerazione.
6.5. Il Comune capofila, con la partecipazione alla presente procedura, autorizza ANCI ad utilizzare, per
ogni comunicazione, il medesimo mezzo utilizzato per l’invio della domanda con piena efficacia e
garanzia di conoscibilità degli atti trasmessi da parte del Comune.
6.6. È fatta salva la facoltà della Commissione Tecnica di cui al precedente punto 5.1 di invitare i Comuni
proponenti a chiarire o completare il contenuto dei certificati, documenti e dichiarazioni presentati.
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7. Motivi di esclusione delle proposte progettuali
7.1. Saranno escluse le domande:
a) pervenute oltre il termine di scadenza e con modalità diverse da quelle previste al precedente
punto 6.2. del presente Avviso;
b) presentate da soggetti diversi da quelli indicati al precedente punto 4.1. del presente Avviso;
c) che prevedano una quota complessiva di cofinanziamento locale inferiore al 20% (ventipercento)
del costo totale del progetto;
d) mancanti di tutte o parte delle informazioni richieste dal presente Avviso e/o non corredate da
tutta la documentazione di cui al precedente punto 6.1.
8. Risorse programmate
8.1. L’ammontare delle risorse destinate alla presente procedura è di € 800.800,00
(ottocentomilaottocento/00) da ripartire tra i diversi progetti beneficiari del contributo.
8.2. Indipendentemente dal costo complessivo di ogni singolo Progetto il contributo richiesto dai
Comuni proponenti non potrà essere superiore ad € 80.000,00 (ottantamila/00).
8.3. La quota di cofinanziamento locale garantita dai Comuni proponenti e/o dai partners per la
realizzazione delle attività non può essere inferiore al 20% del valore complessivo del singolo progetto
(esempio: in caso di costo complessivo di progetto pari ad € 90.000,00 il cofinanziamento locale dovrà
essere almeno di € 18.000,00).
8.4. La quota di cofinanziamento locale assunta dal Comune capofila potrà comprendere finanziamenti
provenienti anche dai partners del progetto, ma, in ogni caso, non potrà derivare in alcun modo da
contributi o finanziamenti erogati, anche a diverso titolo, dal Dipartimento in favore del soggetto
capofila ovvero degli altri soggetti impegnati in qualità di partners del progetto.
9. 8.5. Alla Commissione Tecnica di cui al precedente punto 5.1 è riservata la facoltà di proporre ai Comuni
capofila, laddove lo ritenesse opportuno, una rimodulazione della quota di finanziamento richiesta al
momento della presentazione della proposta progettuale.
9. Stipula convenzione e modalità di erogazione del contributo
9.1. L’erogazione del finanziamento a favore degli ammessi al contributo, è subordinata alla stipula di
una Convenzione con ANCI da parte del Comune capofila.
9.2. A pena di revoca del contributo, il Comune capofila è tenuto:
a) a sottoscrivere la Convenzione, secondo il format allegato sub. E), trasmettendo a tal fine ad
ANCI, entro e non oltre 10 giorni dalla comunicazione di assegnazione del contributo, i dati
necessari alla compilazione del format;
b) ad avviare le attività progettuali entro e non oltre 15 (quindici) giorni dalla stipula della
Convenzione, dandone formale comunicazione ad ANCI.
9.3. In caso di revoca del contributo si procederà a scorrimento della graduatoria.
9.4. L’erogazione del contributo in favore dei Comuni beneficiari verrà disposta con le seguenti
modalità:
a. 20 % entro 30 gg dalla sottoscrizione della Convenzione con ANCI;
b. 40 % ad avvenuta presentazione di un primo rapporto periodico delle attività svolte al 30.06.2015
e del piano esecutivo di cui alla lettera e) n.2 del precedente punto 2.3;
c. 40 % ad avvenuta presentazione della relazione e del rendiconto finale al 31.12.2015.
9.5. In ogni caso, il diritto alla liquidazione delle somme in favore dei beneficiari è espressamente
subordinato e condizionato all’effettiva erogazione, da parte del Dipartimento in favore di ANCI, delle
risorse programmate ai sensi del precedente punto 8.1. a valere sulla Convenzione ANCI/Dipartimento
citata in premessa. I beneficiari del contributo, con la partecipazione alla presente procedura e la stipula
della Convenzione, rinunciano espressamente e irrevocabilmente a ogni pretesa e/o diritto nei confronti
di ANCI per l’ipotesi di ritardata o mancata erogazione del contributo medesimo.
10. Obblighi dei Comuni e revoca del finanziamento
10.1. I Soggetti destinatari del cofinanziamento sono tenuti, pena la revoca totale o parziale del
contributo, a:
a) realizzare puntualmente le attività e gli interventi secondo le specifiche stabilite in Convenzione
e nella Proposta progettuale presentata, secondo la relativa tempistica e nel rispetto delle
normative comunitarie, nazionali e regionali in materia, garantendo altresì la copertura e la
spesa della quota di cofinanziamento indicata in sede di domanda;
b) favorire, in ogni modo, l’attività di rendicontazione, vigilanza e monitoraggio da parte di ANCI
(garantire l’accesso a documenti, informazioni e luoghi, fornire, ove richiesti, documenti e/o
informazioni necessari al migliore espletamento delle attività di verifica, predisporre nei termini
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10. ogni documento richiesto ai fini della rendicontazione delle spese ammissibili);
c) partecipare agli eventuali incontri convocati da ANCI e Dipartimento;
d) comunicare tempestivamente qualunque evento che possa in ogni modo incidere rispetto al
normale sviluppo del Progetto, considerando che eventuali variazioni sono da concordare con
ANCI;
e) procedere agli adeguamenti del Progetto che fossero ritenuti necessari da ANCI.
10.2. Oltre che nei casi espressamente previsti dal presente Avviso pubblico, ANCI potrà disporre la
revoca, totale o parziale, del contributo, in tutti i casi di irregolare, incompleta o tardiva esecuzione del
Progetto e/o degli obblighi discendenti dalla Convenzione e/o dalle direttive impartite da ANCI.
10.3. In ogni caso di revoca totale del contributo, il beneficiario si impegna a restituire, entro e non oltre
30 (trenta) giorni dalla semplice richiesta formulata da ANCI, la quota di contributo eventualmente già
ricevuta.
10.4. Prima di disporre la revoca, totale o parziale del contributo, ANCI inoltrerà apposito avviso al
soggetto interessato, indicando ove possibile le misure correttive che potrebbero evitare l’adozione del
provvedimento finale. Entro 5 (cinque) giorni dal ricevimento dell’avviso, il soggetto interessato potrà
formulare proprie osservazioni, di cui darà conto il provvedimento finale.
10.5. In ogni caso, i beneficiari del contributo si impegnano a tenere espressamente indenne ANCI da
tutte le pretese di terzi, di qualunque natura o ragione, discendenti e/o comunque connesse alla
presente procedura e/o alla Convenzione.
11. Produzione di materiali e divulgazione dei risultati
11.1. ANCI può pubblicizzare le iniziative e i progetti finanziati con la presente procedura attraverso la
pubblicazione di informazioni riguardanti, tra l'altro, il Comune capofila, gli obiettivi, il costo totale e il
finanziamento concesso. I beneficiari del finanziamento sono tenuti a dare la massima informazione e
diffusione dei risultati del progetto finanziato.
11.2. Tutti i prodotti, i materiali e le iniziative informative concernenti il progetto finanziato devono
evidenziare la fonte del finanziamento e il logo dell’ANCI e del Dipartimento, secondo le modalità che
verranno comunicate al Responsabile di progetto indicato dal Comune capofila beneficiario del
finanziamento.
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livello comunale.
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12. Pubblicità
12.1. Il presente Avviso pubblico e tutti i suoi Allegati, sono pubblicati sui siti web di ANCI (www.anci.it) e
del Dipartimento (www.gioventu.gov.it), che si impegnano a promuoverne la massima diffusione.
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13. Informazioni finali
13.1. La presente procedura è gestita dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani – ANCI, con sede in
Roma (00186), Via dei Prefetti n. 46.
Tel.: 06680091
Sito web: www.anci.it
13.2. Il Responsabile del procedimento avviato con la presente selezione è la dott.ssa Antonella Galdi -
Vice Segretario Generale ANCI.
13.3. A partire da lunedì 3 novembre 2014 e fino alle ore 18 di mercoledì 27 novembre 2014 sarà possibile
inviare eventuali richieste di chiarimento sulle modalità di partecipazione scrivendo all’indirizzo email
bandigiovani@anci.it. Le relative risposte verranno pubblicate entro il 28 novembre 2014 sul sito web
ANCI, www.anci.it.
13.4. Tutti gli allegati all’Avviso ne costituiscono parte integrante.
ALLEGATI:
Allegato A : FORMAT– “Domanda di partecipazione”
Allegato B : FORMAT– “Proposta progettuale”
Allegato C: Piano finanziario
Allegato D: Linee Guida alla rendicontazione
Allegato E: FORMAT Convenzione ANCI- Comune capofila
Roma, 31 ottobre 2014
Il Segretario Generale
Veronica Nicotra