Il voucher PMI di Euro 10.000 per acquisto di hardware, software e consulenze, previsto dal decreto Destinazione Italia, sarà erogato a sportello una volta stabilita con decreto MEF la relativa copertura finanziaria.
Circolare 10/02/2014 Nuova Sabatini: DOMANDE DAL 31/03/2014Parma Couture
Con circolare del Direttore generale per gli incentivi alle imprese in data 10 febbraio 2014, n. 4567, sono fornite le istruzioni utili alla migliore attuazione dell’intervento "NUOVA SABATINI" e definiti gli schemi di domanda, nonché l’ulteriore documentazione da presentare per la concessione ed erogazione del contributo pubblico.
A partire dalle ore 9.00 del 31 marzo 2014 le imprese richiedenti potranno presentare le domande per la richiesta dei finanziamenti e dei contributi alle banche e agli intermediari finanziari aderenti alla convenzione tra Ministero dello sviluppo economico, Cassa Depositi e Prestiti e Associazione Bancaria Italiana (il cui elenco sarà prossimamente disponibile sul sito www.mise.gov.it e sul sito www.cassaddpp.it).
I moduli saranno disponibili per la compilazione entro il 10 marzo 2014 nella sezione “Beni strumentali (Nuova Sabatini)” del sito MISE.
Decreto direttoriale 11 maggio 2015: apertura sportello artigianato digitaleParma Couture
Il Decreto del Ministro Sviluppo Economico del 17/02/2015 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 82 del 9/04/2015) stabilisce le prime disposizioni applicative dell'articolo 1 comma 56 della Legge n. 147/2013 (Stabilità 2014) relativo al nuovo fondo per il sostegno alle reti di imprese (ATI, RTI, contratti di rete, consorzi) per investimenti innovativi in manifattura sostenibile ed artigianato digitale. Il Decreto direttoriale 11 Maggio 2015 - QUI RIPORTATO AL NETTO DEGLI ALLEGATI - completa il quadro attuativo prevedendo un periodo di apertura dello sportello per la presentazione delle domande e stabilendo i criteri di valutazione delle stesse.
Le reti di imprese e i consorzi, anche costituendi, per l'artigianato digitale potranno candidare ad un finanziamento parzialmente rimborsabile i loro programmi - di valore totale compreso fra Euro 100.000 ed Euro 1.400.000 - di creazione di centri per la ricerca e lo sviluppo di software e hardware in modalità open e per l'incubazione di imprese dell'artigianato digitale, di messa a disposizione di tecnologie di fabbricazione digitale e di creazione di reti manifatturiere in tale ambito. La sovvenzione è solo in parte a fondo perduto (15%), mentre il restante 85% del finanziamento va restituito secondo un piano di ammortamento a tasso zero.
Le reti di imprese per l'artigianato digitale devono stabilire, al fine della presentazione della domanda, un accordo di collaborazione con soggetti del mondo della ricerca pubblica e della scuola e/o con enti rappresentativi del tessuto produttivo (Camera di Commercio, associazioni di categoria, ecc.).
NEW! Presentazione delle domande a partire dalle ore 10,00 del 1 Luglio 2015 e fino alle ore 12,00 del 25 Settembre 2015
Circolare 10/02/2014 Nuova Sabatini: DOMANDE DAL 31/03/2014Parma Couture
Con circolare del Direttore generale per gli incentivi alle imprese in data 10 febbraio 2014, n. 4567, sono fornite le istruzioni utili alla migliore attuazione dell’intervento "NUOVA SABATINI" e definiti gli schemi di domanda, nonché l’ulteriore documentazione da presentare per la concessione ed erogazione del contributo pubblico.
A partire dalle ore 9.00 del 31 marzo 2014 le imprese richiedenti potranno presentare le domande per la richiesta dei finanziamenti e dei contributi alle banche e agli intermediari finanziari aderenti alla convenzione tra Ministero dello sviluppo economico, Cassa Depositi e Prestiti e Associazione Bancaria Italiana (il cui elenco sarà prossimamente disponibile sul sito www.mise.gov.it e sul sito www.cassaddpp.it).
I moduli saranno disponibili per la compilazione entro il 10 marzo 2014 nella sezione “Beni strumentali (Nuova Sabatini)” del sito MISE.
Decreto direttoriale 11 maggio 2015: apertura sportello artigianato digitaleParma Couture
Il Decreto del Ministro Sviluppo Economico del 17/02/2015 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 82 del 9/04/2015) stabilisce le prime disposizioni applicative dell'articolo 1 comma 56 della Legge n. 147/2013 (Stabilità 2014) relativo al nuovo fondo per il sostegno alle reti di imprese (ATI, RTI, contratti di rete, consorzi) per investimenti innovativi in manifattura sostenibile ed artigianato digitale. Il Decreto direttoriale 11 Maggio 2015 - QUI RIPORTATO AL NETTO DEGLI ALLEGATI - completa il quadro attuativo prevedendo un periodo di apertura dello sportello per la presentazione delle domande e stabilendo i criteri di valutazione delle stesse.
Le reti di imprese e i consorzi, anche costituendi, per l'artigianato digitale potranno candidare ad un finanziamento parzialmente rimborsabile i loro programmi - di valore totale compreso fra Euro 100.000 ed Euro 1.400.000 - di creazione di centri per la ricerca e lo sviluppo di software e hardware in modalità open e per l'incubazione di imprese dell'artigianato digitale, di messa a disposizione di tecnologie di fabbricazione digitale e di creazione di reti manifatturiere in tale ambito. La sovvenzione è solo in parte a fondo perduto (15%), mentre il restante 85% del finanziamento va restituito secondo un piano di ammortamento a tasso zero.
Le reti di imprese per l'artigianato digitale devono stabilire, al fine della presentazione della domanda, un accordo di collaborazione con soggetti del mondo della ricerca pubblica e della scuola e/o con enti rappresentativi del tessuto produttivo (Camera di Commercio, associazioni di categoria, ecc.).
NEW! Presentazione delle domande a partire dalle ore 10,00 del 1 Luglio 2015 e fino alle ore 12,00 del 25 Settembre 2015
Trasmettiamo la circolare INPS n.35 del 14-03-12 che al punto 11.1 conferma la possibilità per il personale viaggiante di accedere al pensionamento ad anni 60 (55 per le donne).
Fattura elettronica: circolare agenzia delle entrateAntonio Palmieri
L'agenzia delle entrate riepiloga la disciplina della fattura elettronica soffermandosi sulle caratteristiche e gli elementi caratterizzanti del documento informatico
Comunicazione inps lavoro accessorio: chiarimenti operativi dal 2014Antonio Palmieri
Semplificate le modalità di comunicazione per le prestazioni di lavoro accessorio. I buoni lavoro comunicati direttamente all'INPS via web o call center
Trasmettiamo la circolare INPS n.35 del 14-03-12 che al punto 11.1 conferma la possibilità per il personale viaggiante di accedere al pensionamento ad anni 60 (55 per le donne).
Fattura elettronica: circolare agenzia delle entrateAntonio Palmieri
L'agenzia delle entrate riepiloga la disciplina della fattura elettronica soffermandosi sulle caratteristiche e gli elementi caratterizzanti del documento informatico
Comunicazione inps lavoro accessorio: chiarimenti operativi dal 2014Antonio Palmieri
Semplificate le modalità di comunicazione per le prestazioni di lavoro accessorio. I buoni lavoro comunicati direttamente all'INPS via web o call center
Wedding rings with various designs about 15000 designer collections for the most happen wedding from the house of Aurus that is Wedding and Diamond Rings.
Infographic: The Project Management Hall of ShameWorkfront
While project failure is nothing new, some projects fail so spectacularly they deserve to have an infographic produced in their (dis)honor. This infographic showcases some of the most disastrous project management failures in recorded history.
Decreto MISE 9/08/2014: partenza credito d'imposta ricercatori (domande dal 1...Parma Couture
E' finalmente operativa, a seguito della pubblicazione (sulla GU n. 184 del 9/08/2014) del Decreto Direttoriale MISE del 9/08/2014, la misura di agevolazione - già prevista dall'art. 24 del Decreto "Misure urgenti per la crescita del Paese" (DL n. 83/2012) e le cui prime disposizioni attuative sono state previste con Decreto MiSE del 23 Ottobre 2013 (pubblicato su GU n. 16 del 21/01/2014) - per le imprese che hanno assunto o assumeranno a tempo indeterminato personale per l'attività di Ricerca e Sviluppo.
Prima fase di richiesta (per assunzioni effettuate fra il 26 Giugno ed il 31 Dicembre 2012): dal 15 Settembre al 31 Dicembre 2014
Art Bonus Decreto Legge 31 maggio 2014 83
Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo
sviluppo della cultura e il rilancio del turismo
Artigianato Digitale: Decreto Ministro Sviluppo Economico 17_febbraio_2015Parma Couture
Il Decreto del Ministro Sviluppo Economico del 17/02/2015 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 82 del 9/04/2015) stabilisce le prime disposizioni applicative dell'articolo 1 comma 56 della Legge n. 147/2013 (Stabilità 2014) relativo al nuovo fondo per il sostegno alle reti di imprese (ATI, RTI, contratti di rete, consorzi) per investimenti innovativi in manifattura sostenibile ed artigianato digitale.
Le reti di imprese e i consorzi, anche costituendi, per l'artigianato digitale potranno candidare ad un finanziamento parzialmente rimborsabile i loro programmi di creazione di centri per la ricerca e lo sviluppo di software e hardware in modalità open e per l'incubazione di imprese dell'artigianato digitale, di messa a disposizione di tecnologie di fabbricazione digitale e di creazione di reti manifatturiere in tale ambito. La sovvenzione è solo in parte a fondo perduto (15%), mentre il restante 85% del finanziamento va restituito secondo un piano di ammortamento a tasso zero.
Le reti di imprese per l'artigianato digitale devono stabilire, al fine della presentazione della domanda, un accordo di collaborazione con soggetti del mondo della ricerca pubblica e della scuola e/o con enti rappresentativi del tessuto produttivo (Camera di Commercio, associazioni di categoria, ecc.).
I termini e le modalità di presentazione delle domande per l'artigianato digitale saranno oggetto di Decreto Direttoriale da emanarsi entro l'8 Luglio 2015.
Decreto Modalità Attuative Bando FSC - Horizon 2020 per ricerca e sviluppoParma Couture
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso operativo il Decreto MISE 20 Giugno 2013 (modificato dal Decreto MISE 4 Dicembre 2013) pubblicandone le modalità attuative (Decreto MISE 25 Luglio 2014). Il bando - che attinge al Fondo per la Crescita Sostenibile (FCS) istituito con l'articolo 23 del Decreto Legge n. 83/2012 - fa riferimento al programma europeo Horizon 2020 e finanzia a tasso agevolato progetti, presentati da imprese, inerenti la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale, di rilevanza strategica per il sistema produttivo e per la competitività delle PMI.
Decreto MiSE 27/11/2013: Bando Nuova SabatiniParma Couture
Il decreto interministeriale MiSE e MEF del 27 novembre 2013 "Attuazione dell'articolo 2 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98 in materia di finanziamenti per l'acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte di piccole e medie imprese", pubblicato sulla GU Serie Generale n.19 del 24-1-2014, ha finalmente stabilito le caratteristiche del Bonus Macchinari (o "Nuova Sabatini") previsto dal Decreto del Fare del 2013.
Decreto direttoriale MiSE 20/11/2013 - Scadenze e modalità di candidatura al ...Parma Couture
E' stato firmato in data 20 novembre 2013 il Decreto direttoriale con il quale vengono fissati i termini di presentazione delle domande per l’accesso alle agevolazioni, previste dal Decreto ministeriale del 29 luglio 2013 che stanzia 150 milioni di euro.
Il provvedimento contiene, inoltre, chiarimenti in merito alle modalità di istruttoria delle domande e ai successivi adempimenti a carico delle imprese.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 27 febbraio 2014.
Tra i provvedimenti immediatamente operativi a seguito dell'entrata in vigore del Decreto-Legge 24 Giugno 2014, n. 91 (GU n. 144 del 24 Giugno 2014) convertito con Legge n. 116/2014 (GU n. 192 del 20/08/2014 - Suppl. ordinario n. 42) - cd. "Decreto Crescita" o "Decreto Competitività" -, ovvero a partire dal 25 giugno 2014, figura il credito d'imposta per l'acquisto di nuovi beni strumentali, il cui funzionamento ricorda le passate agevolazioni cosiddette "Tremonti" per favorire gli investimenti produttivi.
Scadenza acquisto beni strumentali: 30 Giugno 2015
Bando Smart&Start per start-up innovativeParma Couture
La misura Start&Smart, dopo un primo periodo di applicazione limitata alle start-up dei territori del Sud Italia, è stata estesa con Decreto Ministero Sviluppo Economico 24/09/2014 a tutto il territorio nazionale. L'agevolazione, in forma di finanziamento a tasso zero a copertura parziale delle spese di investimento e dei costi di esercizio, è destinata ad imprese da costituire (anche da parte di cittadini stranieri in possesso del "Visto Start-up") o già costituite da non più di 48 mesi ed iscritte nella sezione speciale del Registro Imprese come start-up innovative.
La domanda deve essere corredata da un Piano d'Impresa della start-up, che sarà oggetto di valutazione da parte del soggetto gestore Invitalia. La valutazione sarà effettuata in base all'ordine cronologico di arrivo della domanda. Non sono previste scadenze.
Apertura dello Sportello: 16 Febbraio 2015
2020 04-08-Decreto Legge credito (Governo Italiano)Pietro Vultaggio
Decreto Legge con misure urgenti in materia di accesso al credito e rinvio di adempimenti per le imprese.
l decreto-legge interviene in sostegno alle imprese in difficoltà con misure specifiche su cinque principali ambiti.
1. Accesso al credito, sostegno alla liquidità, all’esportazione, all’internazionalizzazione e agli investimenti
2. Misure per garantire la continuità delle aziende
3. Rafforzamento dei poteri speciali nei settori di rilevanza strategica e degli obblighi di trasparenza in materia finanziaria
4. Misure fiscali e contabili
5. Ulteriori disposizioni
Martedì, 22 Marzo 2016
Dall’insediamento del Ministro Federica Guidi, l’azione complessiva del Ministero dello Sviluppo economico è riconducibile ad un framework unitario, il cui obiettivo principale è di creare le condizioni affinché le imprese possano consolidarsi ed espandersi attraverso il rilancio degli investimenti, una più forte proiezione internazionale e un maggiore accesso ai fattori di produzione quali l’energia e il credito.
Per perseguire queste finalità il Ministero dello sviluppo economico ha adottato, in questi due anni, numerose misure per rafforzare la competitività del sistema produttivo e proiettare l’economia verso una maggiore innovazione tecnologica e organizzativa. In particolare attraverso lo stimolo alla ricerca e all’innovazione, la promozione e la crescita dimensionale di imprese innovative ad alto valore tecnologico, l’accesso alle fonti di finanziamento, il consolidamento patrimoniale, il rafforzamento della proiezione internazionale, l’approvvigionamento energetico a costi più competitivi, la realizzazione e promozione di servizi e infrastrutture digitali, nonché la promozione della concorrenza, la tutela della proprietà intellettuale e dei consumatori.
Con l’obiettivo di rilanciare il protagonismo delle imprese attraverso la crescita e il rafforzamento della competitività del nostro tessuto produttivo, l’Handbook, redatto sia in italiano che in inglese, rappresenta un vademecum di tutte le misure agevolative adottate dal Ministero dello sviluppo economico in un’ottica di modernizzazione e rafforzamento del paradigma imprenditoriale italiano.
L’Handbook raccoglie tutte le agevolazioni attualmente fruibili dalle imprese, suddivise in quattro macro-aree di intervento (sostegno alla competitività, sostegno all’innovazione, efficienza energetica, internazionalizzazione) e un focus speciale sulle startup e PMI innovative.
Decreto MISE-MEF n. 140/2015 - Nuove impreseParma Couture
Il Decreto MISE - MEF 08/07/2015 n. 140 (seguito dalla Circolare MISE 09/10/2015 n. 75445) ha riattivato la misura, gestita da Invitalia, di agevolazione delle nuove imprese prevista dal Decreto Legislativo n. 185/2000 Titolo I (Autoimprenditorialità). La nuova normativa prevede l'erogazione di finanziamenti a tasso zero destinati a società di micro o piccola dimensione costituite in territorio nazionale da non più di 12 mesi da parte di soci in maggioranza giovani (età non superiore a 35 anni) o donne.
La domanda può essere presentata anche da persone fisiche che si impegnano a costituire una società con i suddetti requisiti (l'avvenuta costituzione dovrà essere comunicata entro 45 giorni dall'ammissione). Le nuove imprese possono appartenere a qualsiasi settore di produzione o servizio (anche turismo, cultura e innovazione sociale), ad esclusione della sola produzione agricola primaria che non accede al de minimis. Gli investimenti ammissibili per le nuove imprese sono il suolo aziendale (max 10%), l'acquisto o costruzione di fabbricati e la realizzazione di opere edili e ristrutturazioni (in percentuale sul costo totale, variabile rispetto al settore), i macchinari, le attrezzature e (max 20%) i software e servizi ICT, i brevetti, licenze e marchi (max 20%), la formazione specialistica (max 5%) e le consulenze specialistiche (max 5%).
I finanziamenti a tasso zero per le nuove imprese hanno una durata massima di 8 anni e coprono fino al 75% dei costi totali ammissibili.
Rettifica Circolare MISE Nuove Imprese giovanili e femminiliParma Couture
Il Decreto MISE - MEF 08/07/2015 n. 140 (seguito dalla Circolare MISE 09/10/2015 n. 75445) ha riattivato la misura, gestita da Invitalia, di agevolazione delle nuove imprese prevista dal Decreto Legislativo n. 185/2000 Titolo I (Autoimprenditorialità). La nuova normativa prevede l'erogazione di finanziamenti a tasso zero destinati a società di micro o piccola dimensione costituite in territorio nazionale da non più di 12 mesi da parte di soci in maggioranza giovani (età non superiore a 35 anni) o donne.
La domanda può essere presentata anche da persone fisiche che si impegnano a costituire una società con i suddetti requisiti (l'avvenuta costituzione dovrà essere comunicata entro 45 giorni dall'ammissione). Le nuove imprese possono appartenere a qualsiasi settore di produzione o servizio (anche turismo, cultura e innovazione sociale), ad esclusione della sola produzione agricola primaria che non accede al de minimis. Gli investimenti ammissibili per le nuove imprese sono il suolo aziendale (max 10%), l'acquisto o costruzione di fabbricati e la realizzazione di opere edili e ristrutturazioni (in percentuale sul costo totale, variabile rispetto al settore), i macchinari, le attrezzature e (max 20%) i software e servizi ICT, i brevetti, licenze e marchi (max 20%), la formazione specialistica (max 5%) e le consulenze specialistiche (max 5%).
I finanziamenti a tasso zero per le nuove imprese hanno una durata massima di 8 anni e coprono fino al 75% dei costi totali ammissibili.
Presentazione dei piani d'impresa a sportello a partire dal 13 Gennaio 2016 (fino ad esaurimento risorse)
Circolare MISE Nuove Imprese giovanili e femminiliParma Couture
Il Decreto MISE - MEF 08/07/2015 n. 140 (seguito dalla Circolare MISE 09/10/2015 n. 75445) ha riattivato la misura, gestita da Invitalia, di agevolazione delle nuove imprese prevista dal Decreto Legislativo n. 185/2000 Titolo I (Autoimprenditorialità). La nuova normativa prevede l'erogazione di finanziamenti a tasso zero destinati a società di micro o piccola dimensione costituite in territorio nazionale da non più di 12 mesi da parte di soci in maggioranza giovani (età non superiore a 35 anni) o donne.
La domanda può essere presentata anche da persone fisiche che si impegnano a costituire una società con i suddetti requisiti (l'avvenuta costituzione dovrà essere comunicata entro 45 giorni dall'ammissione). Le nuove imprese possono appartenere a qualsiasi settore di produzione o servizio (anche turismo, cultura e innovazione sociale), ad esclusione della sola produzione agricola primaria che non accede al de minimis. Gli investimenti ammissibili per le nuove imprese sono il suolo aziendale (max 10%), l'acquisto o costruzione di fabbricati e la realizzazione di opere edili e ristrutturazioni (in percentuale sul costo totale, variabile rispetto al settore), i macchinari, le attrezzature e (max 20%) i software e servizi ICT, i brevetti, licenze e marchi (max 20%), la formazione specialistica (max 5%) e le consulenze specialistiche (max 5%).
I finanziamenti a tasso zero per le nuove imprese hanno una durata massima di 8 anni e coprono fino al 75% dei costi totali ammissibili.
Presentazione dei piani d'impresa a sportello a partire dal 13 Gennaio 2016 (fino ad esaurimento risorse)
Bando ambulanze 2015: Domanda di contributo e allegatiParma Couture
E' disponibile il modello per la domanda di contributo, ai sensi dell'art. 96 della legge 342 del 2000 e del D.M. 177 del 2010, corredato dagli allegati e le linee guida, per le associazioni di volontariato ed Onlus che intendono presentare la richiesta di contributo per gli acquisti di ambulanze, beni strumentali e beni da donare a strutture sanitarie pubbliche effettuati nell'anno 2015. SCADENZA 31/12/2015
Ambulanze e beni strumentali: Linee guida 2015Parma Couture
E' disponibile il modello per la domanda di contributo, ai sensi dell'art. 96 della legge 342 del 2000 e del D.M. 177 del 2010, corredato dagli allegati e le linee guida, per le associazioni di volontariato ed Onlus che intendono presentare la richiesta di contributo per gli acquisti di ambulanze, beni strumentali e beni da donare a strutture sanitarie pubbliche effettuati nell'anno 2015. SCADENZA: 31 DICEMBRE 2015
forza motrice del progetto promosso da Parma Couture. Nasce a Parma un prestigioso marchio di abbigliamento maschile di alta qualità artigianale. Unire sotto un unico brand la produzione dei migliori artigiani presenti nel panorama sartoriale di Parma è l’obiettivo dell’iniziativa rivolta all’uomo di oggi che nelle sue scelte privilegia l’originalità delle creazioni ed esige la loro perfetta realizzazione.
Il talento e la maestria che gli artigiani parmensi sono in grado di esprimere, derivati dall’esperienza maturata da ciascuno nella sua personale specializzazione, garantiscono l’alta qualità di una gamma completa di prodotti di sartoria e complementi di abbigliamento maschile: camiceria, maglieria, cravatte, articoli di pelletteria e accessori.
Digital for social: FAQ della Fondazione VodafoneParma Couture
La Fondazione Vodafone Italia persegue, con il bando "Digital for Social. Il digitale al servizio delle buone idee", la digitalizzazione del Terzo Settore. I beneficiari della misura sono, in particolare, le organizzazioni già esistenti - ONLUS, volontariato, cooperative sociali o loro consorzi, APS, fondazioni, associazioni sportive, imprese sociali - che intendono realizzare progetti per l'utilizzo della tecnologia digitale a beneficio dei giovani in situazione di svantaggio. Il contributo a fondo perduto, di misura stabilita a discrezione della Fondazione per ciascun progetto ammesso, è destinabile a diverse attività - realizzazione siti, piattaforme e-commerce, APP, formazione, ecc. - e può coprire spese di personale, consulenza, forniture, marketing ed altri costi funzionali al progetto digitale.
Digital for Social: bando della Fondazione Vodafone Italia Parma Couture
La Fondazione Vodafone Italia persegue, con il bando "Digital for Social. Il digitale al servizio delle buone idee", la digitalizzazione del Terzo Settore. I beneficiari della misura sono, in particolare, le organizzazioni già esistenti - ONLUS, volontariato, cooperative sociali o loro consorzi, APS, fondazioni, associazioni sportive, imprese sociali - che intendono realizzare progetti per l'utilizzo della tecnologia digitale a beneficio dei giovani in situazione di svantaggio. Il contributo a fondo perduto, di misura stabilita a discrezione della Fondazione per ciascun progetto ammesso, è destinabile a diverse attività - realizzazione siti, piattaforme e-commerce, APP, formazione, ecc. - e può coprire spese di personale, consulenza, forniture, marketing ed altri costi funzionali al progetto digitale.
Scadenza per la presentazione delle domande: 20 Dicembre 2015
Scenari industriali CSC: la manifattura riparte da buone basiParma Couture
Scenari industriali N.6 - PRODUZIONE E COMMERCIO: COME CAMBIA LA GLOBALIZZAZIONE - LA MANIFATTURA ITALIANA RIPARTE SU BUONE BASI.
L’industria manifatturiera italiana ha cominciato a risalire la china, con un passo ancora lento e assai
disomogeneo tra i suoi comparti.
Non si tratta di una falsa partenza, simile alle molte che hanno punteggiato la lunga crisi. Le prospettive
rivelate dai dati e garantite dalle condizioni internazionali favorevoli e dalla politica di bilancio non più
restrittiva sono di consolidamento e progressiva diffusione del recupero.
È un nuovo cominciamento impostato su buone fondamenta, non una semplice ripresa congiunturale.
Perché il contesto esterno e la realtà interna sono molto cambiati nell’arco degli ultimi anni e anzi stanno
ulteriormente mutando quasi sotto i nostri occhi.
Di questi mutamenti profondi e continui le imprese e il sistema tutto devono tener conto, modificando
strategie e adottando politiche adeguate, che abbiano al centro l’industria, motore dello sviluppo.
Legge di Stabilità 2016 - Slides agricolturaParma Couture
Legge di stabilità, Mipaaf: le principali misure per l'agricoltura
Martina: via Irap e Imu sui terreni per imprese agricole. Oltre 800 milioni di euro per la crescita
(16/10/2015)
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che, con l'approvazione della Legge di Stabilità 2016, sono state introdotte importanti misure per il comparto agricolo per un totale di oltre 800 milioni di euro. "La legge di stabilità approvata ieri è tra le più agricole degli ultimi anni. - ha affermato il Ministro Maurizio Martina - Abbiamo lavorato per tutelare il reddito delle imprese con sostegni concreti e immediati a partire dall'eliminazione dell'Irap e dell'Imu sui terreni. Meno tasse e più semplificazione e investimenti per sostenere un settore strategico anche per la lotta alla disoccupazione. Le misure messe a punto ci consentono di investire oltre 800 milioni di euro, segnando così una delle azioni più forti che si siano mai fatte negli anni a sostegno del settore primario".
Internazionalizzazione: decreto legislativo attuativo della Delega FiscaleParma Couture
Con il Decreto Legislativo n. 147/2015, attuativo della Delega Fiscale (Legge n. 23/2014), il Governo ha disciplinato una pacchetto di misure per la crescita e l'internazionalizzazione volto a rendere più attrattivo, dal punto di vista fiscale, il nostro Paese per le imprese italiane e straniere che scelgono di insediarvi e/o mantenervi stabili organizzazioni, e a favorire l'abbattimento delle barriere alla loro internazionalizzazione.
La norma introduce, in particolare, una nuova disciplina degli "Accordi fiscali preventivi", vigenti per un periodo di 4 anni, tra le imprese con attività internazionale e l'Agenzia delle Entrate, al fine di promuovere la ricerca del consenso e della partecipazione nei rapporti fra impresa contribuente e fisco italiano. Si prevede, poi, la possibilità per le imprese italiane ed estere decise ad effettuare nuovi e rilevanti investimenti in Italia (minimo Euro 30.000.000) di presentare all'Agenzia delle Entrate, con lo strumento dell' "Interpello", un Piano di investimenti dettagliato (Business plan) al fine di ottenere - entro un massimo di 4 mesi (prorogabili a 7) - un quadro certo del proprio profilo fiscale.
Il Decreto crescita e internazionalizzazione introduce anche la cosiddetta "Branch exemption", ovvero un regime opzionale di esenzione dalle imposte degli utili e delle perdite realizzati nelle stabili organizzazioni all'estero da parte di imprese residenti in Italia. L'ultima misura qui riportata riguarda l'istituzione di un regime fiscale speciale a beneficio dei lavoratori qualificati che, dopo aver vissuto all'estero nei 5 anni precedenti, decidono di trasferirsi in Italia per almeno 2 anni: l'agevolazione consiste in una riduzione della base imponibile pari al 30% del reddito da lavoro dipendente prodotto presso una impresa residente in Italia.
Decreto crescita e internazionalizzazione è entrato in vigore il 7 Ottobre 2015. Tuttavia, la concreta operatività di alcune misure ivi contenute è condizionata all'emanazione di appositi Decreti attuativi da parte del Ministero dell'Economia.
Guida ai finanziamenti dell'Unione Europea 2014-2020Parma Couture
Edizione 2014 (pubblicata nel 2015) della Guida per principianti sui finanziamenti dell'Unione Europea: nuove possibilità di finanziamento dell'UE per il periodo 2014-2020
Il COSME è il programma dell’UE per la competitività delle
piccole e medie imprese (PMI). Una parte significativa del
programma COSME è dedicata agli strumenti finanziari
gestiti dal Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) nell’ambito
di un mandato della Commissione Europea.
Gli strumenti finanziari del programma COSME sono volti
a migliorare l’accesso ai finanziamenti per le PMI e ad
incoraggiare la competitività delle imprese europee. Gli
strumenti finanziari del programma COSME sono operativi
dal 2014 al 2020 con un bilancio previsto di 1,3 miliardi di
EUR. Il FEI intende migliorare l’accesso ai finanziamenti
per le PMI attraverso intermediari finanziari selezionati,
compresi istituti finanziari o fondi di private equity locali
scelti dal FEI attraverso un invito a manifestare interesse. Tali
strumenti sono finanziati dall’Unione Europea nel quadro del
programma COSME.
Progressi sulle 10 priorità della Commissione EuropeaParma Couture
President Juncker's State of the Union speech covered progress in implementing the Commission's ten priorities, and explained where work needs to be done. It presented his political vision for the future of the EU that will guide the preparation of the Commission's Work Programme for 2016 and beyond.
Al fine di promuovere la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale, con decreto ministeriale 3 luglio 2015 è stato istituito un regime di aiuto volto a sostenere la nascita e la crescita delle imprese operanti, in tutto il territorio nazionale, per il perseguimento degli interessi generali e delle finalità di utilità sociale.
I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono le seguenti tipologie di imprese:
imprese sociali costituite in forma di società, di cui al decreto legislativo n. 155/2006;
cooperative sociali e relativi consorzi, di cui alla legge n. 381/1991;
società cooperative aventi qualifica di ONLUS ai sensi del decreto legislativo n. 460/1997.
L’intervento prevede la concessione di aiuti ai sensi dei regolamenti europei “de minimis”, da erogare sotto forma di finanziamenti agevolati per programmi di investimento delle predette imprese in qualunque settore, purché coerenti con le relative finalità istituzionali.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.
La copertura dell’intervento è posta a carico del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI) istituito dalla legge n. 311/2004 presso Cassa depositi e prestiti S.p.a., previa assegnazione delle risorse da parte del CIPE.
E’ prevista inoltre la possibilità di destinare alla misura anche risorse delle regioni o di altri enti pubblici, risorse dei fondi strutturali europei e stanziamenti derivanti da specifiche disposizioni normative, utilizzabili per associare ai predetti finanziamenti agevolati aiuti concessi sotto forma di contributi non rimborsabili.
Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, saranno stabilite le condizioni e modalità per la concessione ed erogazione dei finanziamenti previsti dal nuovo regime di aiuto.
L’apertura dei termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite con provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese successivamente all’adozione degli atti concernenti l’assegnazione delle risorse finanziarie e la regolamentazione delle procedure.
Avviso pubblico disagio giovanile - drogheParma Couture
I Dipartimenti della Gioventù e delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio hanno promosso la pubblicazione di un bando per la prevenzione ed il contrasto all'uso di sostanze psicotrope e stupefacenti da parte di giovani in condizioni di disagio, evitandone il reperimento sul web (soprattutto da parte dei minori), affrontando il problema della connessa incidentalità stradale e ricostruendo un contesto di inclusione sociale.
Il bando sostiene progetti contro il disagio giovanile presentati da organizzazioni del Terzo Settore - associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, fondazioni, altre associazioni -, in forma singola o in Associazione Temporanea di scopo (ATS), con una minima esperienza (3 - 5 anni) di attività negli ambiti di intervento individuati. E' previsto un contributo a fondo perduto, di importo compreso fra Euro 50.000 e 100.000, fino al 75% del costo complessivo necessario alla realizzazione del progetto contro il disagio giovanile (spese di personale, servizi e forniture, materiale informativo, eventi, automezzi, ecc., trasferimenti e soggiorni, spese generali). Il restante 25% del costo totale del progetto può essere coperto, oltre che da risorse finanziarie del proponente, anche da risorse umane e strumentali.
Il progetto contro il disagio giovanile deve essere avviato dopo la stipula di apposita Convenzione con il Dipartimento competente, che a sua volta fa seguito alla approvazione del medesimo progetto.
Scadenza presentazione domande: 16 Novembre 2015
Linee guida Bando disagio giovanile - drogheParma Couture
I Dipartimenti della Gioventù e delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio hanno promosso la pubblicazione di un bando per la prevenzione ed il contrasto all'uso di sostanze psicotrope e stupefacenti da parte di giovani in condizioni di disagio, evitandone il reperimento sul web (soprattutto da parte dei minori), affrontando il problema della connessa incidentalità stradale e ricostruendo un contesto di inclusione sociale.
Il bando sostiene progetti contro il disagio giovanile presentati da organizzazioni del Terzo Settore - associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, fondazioni, altre associazioni -, in forma singola o in Associazione Temporanea di scopo (ATS), con una minima esperienza (3 - 5 anni) di attività negli ambiti di intervento individuati. E' previsto un contributo a fondo perduto, di importo compreso fra Euro 50.000 e 100.000, fino al 75% del costo complessivo necessario alla realizzazione del progetto contro il disagio giovanile (spese di personale, servizi e forniture, materiale informativo, eventi, automezzi, ecc., trasferimenti e soggiorni, spese generali). Il restante 25% del costo totale del progetto può essere coperto, oltre che da risorse finanziarie del proponente, anche da risorse umane e strumentali.
Il progetto contro il disagio giovanile deve essere avviato dopo la stipula di apposita Convenzione con il Dipartimento competente, che a sua volta fa seguito alla approvazione del medesimo progetto.
Voucher PMI per digitalizzazione processi aziendali: Decreto MSE 23 settembre 2014
1.
Il Ministro dello Sviluppo Economico
di concerto con
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze
1
Visto il decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 21
febbraio 2014, n. 9, recante “Interventi urgenti di avvio del piano ‘Destinazione Italia’, per il
contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per l'internazionalizzazione, lo sviluppo e la
digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO
2015” e, in particolare, l’articolo 6, che istituisce misure atte a favorire la digitalizzazione e la
connettività delle piccole e medie imprese, ed in materia di frequenze per il servizio televisivo
digitale terrestre, comunicazioni ed agenda digitale;
Visto il comma 1 del predetto articolo 6, il quale prevede, a beneficio di micro, piccole e medie
imprese, l’adozione di interventi per il finanziamento a fondo perduto, tramite Voucher di importo
non superiore a 10.000,00 euro da concedere conformemente al regolamento (CE) n. 1998/2006
della Commissione, del 15 dicembre 2006, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del
Trattato agli aiuti d’importanza minore (“de minimis”), per l’acquisto di software, hardware o
servizi, finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali e all’ammodernamento tecnologico;
Considerato che il predetto regolamento (CE) n. 1998/2006, in vigore sino al 31 dicembre
2013, è stato sostituito dal regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre
2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione
Europea agli aiuti “de minimis”;
Visto il comma 2 dell’articolo 6 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, che prevede che
con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per la coesione
territoriale e il Ministro per gli affari regionali e le autonomie e con il Ministro dello sviluppo
economico, è stabilito l'ammontare dell'intervento nella misura massima complessiva di 100 milioni
di euro a valere sulla proposta nazionale relativa alla programmazione 2014-2020 dei fondi
strutturali comunitari o sulla collegata pianificazione degli interventi nazionali finanziati dal Fondo
per lo sviluppo e la coesione e dal Fondo di rotazione di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987,
n. 183, e che la somma così individuata è ripartita tra le regioni in misura proporzionale al numero
delle imprese registrate presso le Camere di commercio operanti nelle singole regioni;
Visto il comma 3 dell’articolo 6 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, il quale dispone
che, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e
delle finanze, sono stabiliti lo schema standard di bando e le modalità di erogazione dei contributi;
2.
2
Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123 e successive modificazioni e integrazioni,
recante “Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, a
norma dell’articolo 4, comma 4, lettera c), della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
Visto il comma 2 dell’articolo 2 del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze e del
Ministro dello sviluppo economico 20 febbraio 2014, n. 57, il quale prevede che le pubbliche
amministrazioni, in sede di concessione di finanziamenti, tengano conto del rating di legalità delle
imprese secondo quanto previsto all'articolo 3 del medesimo decreto;
DECRETA:
Art. 1.
(Definizioni)
1. Ai fini del presente decreto sono adottate le seguenti definizioni:
a) “Ministero”: il Ministero dello sviluppo economico;
b) “Decreto-legge”: il decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni,
dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9.
Art. 2.
(Ambito e finalità di applicazione)
1. Al fine di favorire la digitalizzazione dei processi aziendali e l'ammodernamento tecnologico
delle micro, piccole e medie imprese, il presente decreto stabilisce, ai sensi dell’articolo 6, comma
3, del Decreto-legge, lo schema standard di bando e le modalità di erogazione dei contributi di cui
all’articolo 6, comma 1, del medesimo Decreto-legge.
2. L’intervento previsto dal presente decreto è finalizzato a sostenere, tramite contributi in
forma di Voucher di valore non superiore a 10.000,00 euro, l’acquisto di software, hardware o
servizi che consentano:
a) il miglioramento dell'efficienza aziendale;
b) la modernizzazione dell'organizzazione del lavoro, tale da favorire l'utilizzo di strumenti
tecnologici e forme di flessibilità, tra cui il telelavoro;
c) lo sviluppo di soluzioni di e-commerce;
d) la connettività a banda larga e ultralarga;
e) il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare, attraverso l'acquisto e
l'attivazione di decoder e parabole, nelle aree dove le condizioni geomorfologiche non consentano
l'accesso a soluzioni adeguate attraverso le reti terrestri o laddove gli interventi infrastrutturali
risultino scarsamente sostenibili economicamente o non realizzabili;
f) la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle suddette piccole e medie
imprese.
3.
3
3. I servizi e le soluzioni informatiche di cui al comma 2 devono essere acquisiti
successivamente all’assegnazione del Voucher.
Art. 3.
(Risorse finanziarie)
1. Le agevolazioni di cui al presente decreto sono concesse a valere sulle risorse di cui
all’articolo 6, comma 2, del Decreto legge, determinate nell’ammontare con successivo decreto
ministeriale previsto dal medesimo articolo 6, comma 2, sulla base del Regolamento (UE) n.
1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e
108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis».
2. Le imprese devono dichiarare, in sede di presentazione della domanda, che l’importo del
Voucher richiesto non è tale da determinare il superamento del massimale “de minimis” di loro
spettanza.
3. Nell’ambito della dotazione finanziaria di cui al comma 1 è istituita, ai sensi dell’articolo 3,
comma 3, lettera c), del decreto interministeriale 20 febbraio 2014, n. 57, citato nelle premesse, una
riserva, in misura pari al 5 per cento delle risorse complessivamente disponibili, destinata alla
concessione dei Voucher a beneficio delle micro, piccole e medie imprese che hanno conseguito il
rating di legalità di cui all'articolo 5-ter del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con
modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, e che pertanto rientrano nell’elenco di cui
all’articolo 8 della delibera dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato n. 24075 del 14
novembre 2012.
4. I contributi di cui al presente decreto non sono cumulabili con altri contributi pubblici a
valere sui costi ammessi all’agevolazione di cui all’articolo 2, comma 2.
Art. 4.
(Gestione della misura)
1. Alla gestione dell’intervento di cui al presente decreto provvede la Direzione generale per
gli incentivi alle imprese del Ministero.
Art. 5.
(Soggetti beneficiari)
1. Possono presentare domanda per la concessione del Voucher di cui all’articolo 2, comma 2,
le imprese in possesso dei seguenti requisiti:
a) qualificarsi come micro, piccola o media impresa (MPMI) ai sensi della raccomandazione
2003/361/CE, del 6 maggio 2003, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea L 124
del 20 maggio 2003, recepita con decreto ministeriale 18 aprile 2005, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana n. 238 del 18 ottobre 2005, indipendentemente dalla loro forma
giuridica, nonché dal regime contabile adottato;
b) non rientrare tra le imprese attive nei settori esclusi dall’articolo 1 del regolamento (UE) n.
1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013;
c) avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale ed essere iscritte al Registro
delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
4.
4
d) non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di
liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in
qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
e) non aver ricevuto altri contributi pubblici per le spese oggetto della concessione del
Voucher;
f) non trovarsi nella situazione di aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato
in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente
decisione della Commissione europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato
comune.
Art. 6.
(Agevolazione concedibile)
1. Alle imprese di cui all’articolo 5 può essere riconosciuto un Voucher, di importo non
superiore a 10.000,00 euro per ciascun soggetto beneficiario e nel limite delle risorse finanziarie
disponibili, così come ripartite ai sensi del successivo decreto ministeriale di attuazione dell’articolo
6, comma 2, del Decreto-legge. I Voucher sono concessi nella misura massima del 50 per cento del
totale delle spese ammissibili di cui all’articolo 7.
Art. 7.
(Attività e spese ammissibili)
1. Con riferimento agli ambiti di attività di cui all’articolo 2, comma 2, lettera a), sono ritenute
ammissibili le spese per l’acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialistica
strettamente finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali.
2. Con riferimento agli ambiti di attività di cui all’articolo 2, comma 2, lettera b), sono ritenute
ammissibili le spese per l’acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialistica
strettamente finalizzati alla modernizzazione dell'organizzazione del lavoro, con particolare
riferimento all'utilizzo di strumenti tecnologici e all’introduzione di forme di flessibilità del lavoro,
tra cui il telelavoro.
3. Con riferimento agli ambiti di attività di cui all’articolo 2, comma 2, lettera c), sono ritenute
ammissibili le spese per l’acquisto di hardware, software, inclusi software specifici per la gestione
delle transazioni on-line e per i sistemi di sicurezza della connessione di rete, e servizi di
consulenza specialistica strettamente finalizzati allo sviluppo di soluzioni di e-commerce.
4. Con riferimento agli ambiti di attività di cui all’articolo 2, comma 2, lettera d), sono ritenute
ammissibili, purché strettamente correlate agli ambiti di attività di cui alle lettere a), b) e c) del
medesimo articolo 2, comma 2, le spese di attivazione del servizio sostenute una tantum, con
esclusivo riferimento ai costi di realizzazione delle opere infrastrutturali e tecniche, quali lavori di
fornitura, posa, attestazione, collaudo dei cavi, e ai costi di dotazione e installazione degli apparati
necessari alla connettività a banda larga e ultralarga.
5. Con riferimento agli ambiti di attività di cui all’articolo 2, comma 2, lettera e), sono ritenute
ammissibili, purché strettamente correlate agli ambiti di attività di cui alle lettere a), b) e c) del
medesimo articolo 2, comma 2, le spese relative all’acquisto e all'attivazione di decoder e parabole
per il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare.
5.
5
6. Con riferimento agli ambiti di attività di cui all’articolo 2, comma 2, lettera f), sono ritenute
ammissibili le spese per la partecipazione a corsi e per l’acquisizione di servizi di formazione
qualificata, purché attinenti fabbisogni formativi strettamente correlati agli ambiti di attività di cui
alle lettere a), b), c), d) ed e) del medesimo articolo 2, comma 2. Gli interventi formativi dovranno
essere rivolti al personale delle imprese beneficiarie (titolari, legali rappresentanti, amministratori,
soci, dipendenti) risultante dal registro delle imprese o dal libro unico del lavoro.
Art. 8.
(Presentazione delle istanze)
1. Le istanze di accesso all’agevolazione di cui all’articolo 6, corredate di una dichiarazione
sostitutiva di atto notorio attestante il possesso dei requisiti di cui all’articolo 5 e riportanti l’elenco
e la quantificazione complessiva delle spese da sostenere di cui all’articolo 7, nonché l’importo del
Voucher richiesto, devono essere presentate, nel periodo di apertura dello sportello fissato con il
provvedimento di cui al comma 3, esclusivamente per via telematica, attraverso l’apposita
procedura informatica resa disponibile sul sito Internet del Ministero (www.mise.gov.it).
2. Per presentare la domanda l’impresa deve disporre:
a) di un indirizzo di posta elettronica certificata valido e funzionante;
b) della firma digitale del legale rappresentante o di un suo delegato all’interno della sua
organizzazione.
3. I contenuti del modello di domanda, le modalità e i termini, iniziale e finale, di
presentazione della medesima istanza, le modalità di concessione del Voucher e gli schemi specifici
per la presentazione delle richieste di erogazione e la gestione delle stesse, sono definiti dal
Ministero, sulla base dello schema standard di bando per la presentazione delle domande e l’accesso
alle agevolazioni di cui all’allegato 1 al presente decreto, con successivo provvedimento a firma del
Direttore generale per gli incentivi alle imprese. Il medesimo provvedimento direttoriale riporta
altresì il riparto su base regionale delle risorse finanziarie previsto dall’articolo 6, comma 2, del
Decreto-legge e l’indicazione delle regioni nel cui territorio devono essere ubicate le unità
produttive delle imprese beneficiarie, nonché, in ottemperanza all’articolo 7 della legge 11
novembre 2011, n. 180 e all’articolo 34 del decreto-legislativo 14 marzo 2013, n. 33, l’elenco degli
oneri informativi introdotti ai fini della fruizione dell’agevolazione prevista dal presente decreto.
4. Il Ministero, trascorso il termine finale per la presentazione delle istanze di agevolazione, a
seguito della verifica dei requisiti soggettivi di ammissibilità dell’impresa richiedente, della
completezza della domanda, effettuata sulla base delle informazioni e dei dati forniti dal richiedente
e delle dichiarazioni rese dallo stesso, e dell’ammissibilità delle spese esposte in domanda,
determina l’importo delle spese ammissibili e del Voucher concedibile per ciascuna impresa
beneficiaria.
5. Nel caso in cui l’importo complessivo dei Voucher concedibili alle imprese istanti sia
superiore all’ammontare delle risorse disponibili, tenuto conto dell’articolazione e ripartizione della
dotazione finanziaria di cui al successivo decreto ministeriale di attuazione dell’articolo 6, comma
2, del Decreto-legge e di quanto previsto al comma 6 del presente articolo, il Ministero procede al
riparto delle risorse disponibili in proporzione al fabbisogno derivante dalla concessione del
Voucher da assegnare a ciascun beneficiario.
6. Il Ministero, al fine di assicurare il pieno utilizzo delle risorse finanziarie complessivamente
disponibili e di massimizzare il beneficio per le imprese e qualora in una o più regioni il fabbisogno
6.
6
finanziario risulti inferiore al limite di spesa di cui al successivo decreto ministeriale di attuazione
dell’articolo 6, comma 2, del Decreto-legge, procede al riparto delle risorse eccedenti tra le restanti
regioni in proporzione ai rispettivi fabbisogni non coperti per la concessione dei Voucher, tenuto
conto dei vincoli correlati alle diverse fonti finanziarie di cui all’articolo 6, comma 1, del Decreto-
legge.
7. Nel caso in cui siano destinate ulteriori risorse finanziarie alla concessione dell’agevolazione
di cui al presente decreto, il Ministero, con decreto a firma del Direttore generale per gli incentivi
alle imprese, provvede alla riapertura dei termini per la presentazione delle domande di
agevolazioni.
8. Il Ministero comunica l’avvenuta assegnazione del Voucher mediante l’adozione di un
provvedimento, anche cumulativo per più imprese, di concessione del beneficio.
Art. 9.
(Erogazione del contributo)
1. L’erogazione del contributo è effettuata dal Ministero in un’unica soluzione, sulla base della
documentazione di spesa inerente all’acquisizione da parte dei beneficiari dei servizi e delle
soluzioni informatiche di cui all’articolo 2, comma 2, e secondo le disposizioni operative fissate con
il provvedimento di cui all’articolo 8, comma 3.
2. Per l’erogazione del contributo di cui al comma 1, il Ministero può avvalersi della procedura
prevista, in attuazione del decreto del Ministro dello sviluppo economico 29 luglio 2013, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 236 dell’8 ottobre 2013, dalla convenzione
stipulata in data 12 febbraio 2014 con l’Associazione Bancaria Italiana, previa estensione della
suddetta convenzione alle finalità di cui al presente decreto.
Art. 10.
(Monitoraggio, ispezioni e controlli)
1. In ogni fase del procedimento il Ministero può effettuare controlli e ispezioni, anche a
campione e presso la sede del beneficiario, sulle iniziative agevolate, al fine di verificare l’effettiva
acquisizione dei beni ovvero dei servizi oggetto del Voucher, il rispetto delle condizioni per la
fruizione e il mantenimento dell’agevolazione concessa, la veridicità delle dichiarazioni e
informazioni fornite dall’impresa beneficiaria, nonché la sussistenza e la regolarità della
documentazione dalla stessa prodotta.
Art. 11.
(Revoca delle agevolazioni)
1. Le agevolazioni di cui al presente decreto sono revocate, in misura totale o parziale, qualora:
a) sia accertato il mancato possesso di uno o più requisiti di ammissibilità, ovvero il venir
meno delle condizioni per la fruizione e il mantenimento dell’agevolazione concessa;
b) risulti essere irregolare la documentazione prodotta per fatti comunque imputabili
all’impresa beneficiaria e non sanabili;
c) risultino false le dichiarazioni rese e sottoscritte dall’impresa beneficiaria;
d) non siano rispettati i termini e le modalità per la presentazione delle richieste di erogazione
di cui all’articolo 9;
7.
7
e) intervenga il fallimento dell’impresa beneficiaria ovvero l’apertura nei confronti della
medesima di procedura concorsuale;
f) sia riscontrato il mancato rispetto del divieto di cumulo delle agevolazioni di cui all’articolo
3, comma 4.
Art. 12
(Disposizioni finali)
1. Il provvedimento di cui all’articolo 8, comma 3, è adottato successivamente al
perfezionamento degli atti di individuazione, ai sensi dell’articolo 6, comma 2, del Decreto-legge,
della copertura finanziaria degli interventi di cui al presente decreto.
Il presente decreto sarà trasmesso ai competenti organi di controllo e pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 23 settembre 2014
IL MINISTRO
DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Firmato Guidi
IL MINISTRO
DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
Firmato Padoan
8.
8
Allegato 1
(Articolo 8, comma 3)
ART. 6, COMMA 1, DEL D.L. N. 145/2013 PER LA CONCESSIONE DI VOUCHER PER LA
DIGITALIZZAZIONE DEI PROCESSI AZIENDALI E L'AMMODERNAMENTO TECNOLOGICO
DELLE MICRO, PICCOLE E MEDIE IMPRESE
SCHEMA STANDARD DI BANDO
1. DOTAZIONE FINANZIARIA E RIPARTIZIONE REGIONALE
1.1 Dotazione finanziaria (così come individuata dal decreto ministeriale di cui all’articolo 6, comma 2,
del decreto-legge n. 145 del 2013)
1.2 Articolazione regionale delle risorse finanziarie disponibili (così come individuata dal decreto
ministeriale di cui all’articolo 6, comma 2, del decreto-legge n. 145 del 2013)
2. MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
2.1 Termini di apertura dello sportello
2.2 Procedura informatica e modalità di presentazione delle domande
2.3 Documentazione a corredo dell’istanza
3. ISTRUTTORIA E VALUTAZIONE DELLA DOMANDA
3.1 Verifica requisiti di ammissibilità e completezza della domanda
3.2 Modalità di concessione del Voucher (determinazione importi concedibili ed eventuale riparto degli
stessi in caso di insufficienza delle risorse, ovvero di fabbisogni finanziari inferiori al limite di spesa
previsto per una o più regioni)
4. REALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO ED EROGAZIONE DEL VOUCHER
4.1 Obblighi del beneficiario
4.2 Modalità e termini per la rendicontazione delle spese ammissibili
4.3 Termini e disposizioni operative per l’erogazione del contributo
5. CONTROLLI E REVOCHE
5.1 Monitoraggio, controlli e ispezioni
5.2 Decadenza dal beneficio
5.3 Revoca e recupero del contributo
6. DISPOSIZIONI FINALI
6.1 Oneri informativi
6.2 Disposizioni finali
ALLEGATI
A) Modulo di domanda
B) Modulistica per la presentazione della richiesta di erogazione