Per chi ha incorporato il modello costruttivista l’apprendimento è caratterizzato: non dall’accumulo di conoscenze e abilità
bensì da trasformazioni qualitative degli schemi interpretativi della realtà (come in quel contesto così oggi, trovate una situazione analoga a quella che stiamo studiando)
da costruzione di significato mediante la negoziazione con altri soggetti (sintesi tramite creazione di domande e nodi)
da progetti di conoscenza che attivano l’intenzionalità ad apprendere (faccio così perché è meglio per me)
Ciclo di Deming, Dmaic e A3_confronto tra framework e strumentiSimone Vecchi
L'approccio scientifico ai problemi richiede prima di tutto una predisposizione culturale, il ciclo di Deming rappresenta l'atteggiamento di base da cui partire.
La prospettiva di una “valutazione alternativa” in sostituzione di quella tradizionale stata proposta da Grant Wiggins (1993) e sta a indicare una valutazione che intende verificare non solo ciò che uno studente “sa”, ma “ciò che sa fare con ciò che sa”, fondata su una prestazione reale e adeguata dell’apprendimento.
La presentazione del Dott. Miguel Salerno affronta il tema delle ricerche qualitative, parte delle ricerche di marketing, esplorandone gli aspetti introduttivi legati all’operatività.
Per chi ha incorporato il modello costruttivista l’apprendimento è caratterizzato: non dall’accumulo di conoscenze e abilità
bensì da trasformazioni qualitative degli schemi interpretativi della realtà (come in quel contesto così oggi, trovate una situazione analoga a quella che stiamo studiando)
da costruzione di significato mediante la negoziazione con altri soggetti (sintesi tramite creazione di domande e nodi)
da progetti di conoscenza che attivano l’intenzionalità ad apprendere (faccio così perché è meglio per me)
Ciclo di Deming, Dmaic e A3_confronto tra framework e strumentiSimone Vecchi
L'approccio scientifico ai problemi richiede prima di tutto una predisposizione culturale, il ciclo di Deming rappresenta l'atteggiamento di base da cui partire.
La prospettiva di una “valutazione alternativa” in sostituzione di quella tradizionale stata proposta da Grant Wiggins (1993) e sta a indicare una valutazione che intende verificare non solo ciò che uno studente “sa”, ma “ciò che sa fare con ciò che sa”, fondata su una prestazione reale e adeguata dell’apprendimento.
La presentazione del Dott. Miguel Salerno affronta il tema delle ricerche qualitative, parte delle ricerche di marketing, esplorandone gli aspetti introduttivi legati all’operatività.
1. Realizzare un
Assessment Center
Cesvor ® sas di Bisio Carlo e C.
Sede legale: Via Umberto I, 20 – 20862 Arcore (MB)
P. IVA 05459350962 – Registro Imprese MB 1824224
Piazza IV Novembre, 4 - 20124 Milano, Italy (MM 2 - 3, Centrale)
Tel.: +39 02 67165 307 - Fax: +39 02 67165 266
Numero verde 800 59 24 20
Cesvor - Communications House - 26 York Street, London W1U 6PZ, UK
Tel.: +442081330910
Cesvor è un'impresa affiliata alla Camera di Commercio e Industria
Italiana per il Regno Unito
Cesvor ® è un marchio comunitario depositato (n 008906661)
2. Di cosa parleremo
• Cos’è un A.C.
• Come si progetta
• Come si realizza:
• I ruoli
• Come è progettato
• Come verrà gestito: le prove e la loro gestione
• Cosa faremo dei dati raccolti: elaborazioni e report
2
3. Cos’è un Assessment Center (AC)
• Un processo di valutazione finalizzato a ridurre l’errore insito
nel processo di valutazione attraverso l’utilizzo di più
osservatori e tecniche di osservazione. Utilizza più tecniche
valutative tra cui i test situazionali, più valutatori ed un metodo
di valutazione che impone il confronto delle osservazioni
(Augugliaro, Majer, 1993)
3
4. Valutare che cosa?
Si valuta il “potenziale”.
Il potenziale si valuta attraverso la “rilevazione” di alcune risorse
a disposizione della persona fra cui:
• conoscenze
• attitudini
• tratti di personalità
• capacità (comportamenti agìti in situazioni)
4
5. Come si progetta
• Individuazione delle dimensioni critiche
• Loro eventuale pesatura
• Definizione della metodologia e degli strumenti di
osservazione (vedi slide successiva)
• Organizzazione dell’evento
5
6. Come si progetta
• Metodo per attività: si costruiscono prove partendo
dall’analisi del lavoro
• Metodo per dimensioni: si costruiscono prove
partendo dalle dimensioni individuate
• Metodo misto
6
7. Il numero di partecipanti/la durata
• Il numero può oscillare fra 5 e 12 partecipanti, con numero
ottimale fra 6 e 8 persone
• La durata di solito è da 1,5 / 2 gg fino a 3 / 4 gg, in ragione del
numero di persone, della complessità delle dimensioni da
osservare, del numero di prove
• Nella pratica si osservano spesso AC di una sola giornata
7
8. Le prove (1)
Leaderless Group Discussion
• Discussione di gruppo caratterizzata dall’assenza di un leader
• Da 6 a 8 partecipanti
• Un problema da risolvere in un tempo determinato (ad es. 1
ora)
• Può avere ruoli assegnati o no
• Può avere carattere cooperativo o competitivo
8
9. Le prove (1)
Leaderless Group Discussion
• Si possono osservare spirito di squadra, assertività, capacità
d’espressione, persuasione, leadership, abilità di relazione,
ecc.
• Vantaggi: comportamenti non osservabili altrimenti;
situazione quasi reale; diversi osservatori
• Svantaggi: influenza del gruppo sull’individuo
9
10. Le prove (2)
In basket
• Il candidato assume il ruolo di un manager e prendere
decisioni su problemi contingenti trovati sul tavolo sotto
forma di posta in arrivo, messaggi telefonici; il tutto in un
tempo limitato.
• Al termine c’è un’intervista per discutere la prova, capire le
strategie utilizzate, le motivazioni delle decisioni
10
11. Le prove (2)
In basket
• Si osservano: abilità di pianificazione, stabilire
priorità, organizzazione e supervisione, delega,
gestione dei rapporti organizzativi
11
12. Le prove (3)
Business game
• Simile alla LGD, ma su contenuti molto più inerente le
tematiche di gestione o sviluppo aziendale, e maggiore
articolazione
• Il gruppo prende decisioni successive in base a dati forniti
• Si osservano capacità di ragionamento in temi di tipo
gestionale, commerciale, imprenditivo, ma anche abilità
relazionali
12
13. Le prove (4)
Interview Simulation
• È un role playing in cui gli assessor giocano un ruolo con un
candidato (ad es. il cliente arrabbiato, il collaboratore, ecc.); è
preceduto dalla lettura di una relazione introduttiva
• Si osserva: abilità di comunicazione, tolleranza allo stress,
energia, persuasione, flessibilità, sensibilità nei rapporti
13
14. Le prove (5)
Presentazione
• Il valutato fa una presentazione su un argomento assegnato di
fronte ad alcuni osservatori
• Spesso viene consegnato del materiale non strutturato e del
tempo per la preparazione; altre volte si fa improvvisare
• Si osserva: capacità di analisi, comunicazione, organizzazione,
tolleranza allo stress, flessibilità, energia
14
15. Le prove (6)
Fact finding
• Al valutato vengono fornite informazioni su un fatto, un
problema; egli deve ricercare le informazioni interrogando un
informatore per prendere una decisione
• Al termine, presenta le decisioni intraprese, motivandole
• Si osserva: stile di apprendimento, ricerca delle informazioni,
decision making
15
16. Le prove (7)
Test attitudinali
• Prove finalizzate alla misura di abilità, capacità di svolgere
potenzialmente compiti definiti e circostanziati
• Di solito negli AC ci si rivolge ad attitudini piuttosto generali
(capacità intellettuale generale o ragionamento astratto,
ragionamento applicato a parole o numeri)
• Es. il Differential Aptitude Test (DAT)
16
17. Le prove (8)
Test di personalità
• Permettono di osservare e valutare aspetti emotivi, sociali e
motivazionali del comportamento
• Di solito si escludono test proiettivi, limitandosi a questionari
di personalità (prove strutturate)
• Ad es. il Gordon Personal Profile Inventory (GPPI)
17
18. L’organizzazione
I ruoli (1)
• Il conduttore:
• Sovrintende all’approntamento del materiale, alle convocazioni
• Dà chiarimenti e informazioni quando necessarie
• Supervisiona il lavoro degli assessor, stimola la corretta e omogenea
compilazione dei materiale da parte loro
• È punto di riferimento per tutti i problemi tecnici ed organizzativi dell’AC
18
19. L’organizzazione
I ruoli (2)
• Gli assessor:
• Partecipano alla produzione dei dati e restituiscono le proprie osservazioni
in modo standardizzato
• Partecipano alla produzione dei report da restituire
• Fanno in modo che sia il gruppo stesso ad elaborare autonomamente un
sistema di relazioni in cui ciascun partecipante si manifesti per quello che è
(non direttività)
• Problemi: il numero degli osservatori, il loro sesso, il loro addestramento
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20. L’organizzazione
Gli spazi
• Ambienti chiusi lontani dalla quotidianità
• Importanza degli spazi per l’attività del gruppo e per le prove
individuali; importanza dei posti occupati dai singoli
partecipanti, da parte degli osservatori
• Necessità quindi di ruotare le posizioni dei partecipanti nelle
diverse prove
20
21. L’organizzazione
La presentazione ai partecipanti
• A livello globale del processo
• A livello particolare sulle sessioni di AC
• A livello specifico su ogni singola prova (cosa è loro richiesto,
quanto tempo hanno a disposizione, ecc.)
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22. L’osservazione
• In base a check list focalizzate su comportamenti, non
sulle dimensioni
• Osservazione di ciò che ognuno fa (non di ciò che è)
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23. La valutazione
• Come passare da una registrazione il più possibile scrupolosa
dei comportamenti alle dimensioni psicologiche dalle quali si
ritengono determinati
• Giudizio valutativo quali-quantitativo
• Metodo within-excercise o within-dimension
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24. La valutazione di sintesi
• Se la persona dispone o meno di un potenziale, con quale
intensità
• Tipo di orientamento (es. manageriale o specialistico)
prevalente del potenziale
• Possibili aree aziendali in cui svilupparlo
• Tempi ed azioni per accompagnare lo sviluppo
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