SlideShare a Scribd company logo
7
Con il profilo di riferimento, 12 C1/40 C50, si ha uno spessore del 20% superiore a quello base, ottenendo
i valori di tabella 1.2.
% Corda Semi-spessore profilo (% corda)
0 0
1.25 1.650
2.5 2.328
5.0 3.210
7.5 3.870
10 4.320
15 5.010
20 5.460
30 5.940
40 5.772
50 5.244
60 4.500
70 3.516
80 2.460
90 1.344
95 0.780
100 0
Tabella 1.2: Tabella con la geometria del profilo di studio
Partendo dalla denominazione tecnica del profilo, si nota che la linea media appartiene ad un arco di
circonferenza.
A causa della simmetria della linea media rispetto al suo punto medio, `e lecito considerare i due angoli
geometrici α1
′
e α2
′
uguali tra di loro; inoltre, dalla scheda tecnica del profilo, si conosce l’angolo di
inarcamento θ.
Si giunge cos`ı al sistema di equazioni:
{
α1
′
− ( − α2
′
) = α1
′
+ α2
′
= θ = 40○
α1
′
= α2
′
→ {
α1
′
= 20○
α2
′
= 20○
Ponendo il centro del sistema di riferimento cartesiano coincidente con il bordo di attacco del profilo, si ha,
per simmetria dell’arco di cerchio, che l’ascissa del centro della circonferenza di base si trova esattamente
alla met`a della corda del profilo; conoscendo l’ascissa del centro, se ne trova anche l’ordinata da semplici
relazioni trigonometriche:
⎧⎪⎪⎪
⎨
⎪⎪⎪⎩
x0 =
c
2
y0 = −
x0
tan(α1
′)
Lo spessore `e distribuito ortogonalmente alla linea media; si pu`o quindi scrivere il seguente sistema di
equazioni per il dorso ed il ventre del profilo:
{
xdorso = xl.m. − t
2 sin(φ)
ydorso = yl.m. + t
2 cos(φ)
{
xventre = xl.m. + t
2 sin(φ)
yventre = yl.m. − t
2 cos(φ)
dove l’angolo φ si ricava da considerazioni trigonometriche:
tan(φ) =
xl.m. − x0
yl.m. − y0
9
Si ottiene infine il seguente profilo:
Figura 1.3: Profilo base e relativa rotazione
Utilizzando infine l’ultimo dato del problema, quello relativo alla solidit`a σ, si riesce a disegnare la schiera
della turbomacchina nel 2D e nel 3D.
Figura 1.4: Schiera 2D della turbomacchina
10
Figura 1.5: Schiera 3D della turbomacchina
14
2.2 Derivazione delle curve del coefficiente di pressione
Il campo di moto principale `e dovuto dalla corrente a monte della pala, corrente inclinata dell’angolo α
rispetto alla pala stessa. A questo campo di moto `e associato il potenziale complesso W1, cos`ı definito:
W1 =
q∞d
2π
[e−i(α+γ)
ln(
ζ + 1
k
ζ − 1
k
) + ei(α+γ)
ln(
ζ + k
ζ − k
)]
Questo potenziale tuttavia presenta il problema di avere velocit`a complessa infinita al bordo di fuga.
dW1
dz A
=
dW1
dζ
1
dz
dζ
=
≠ 0
0
= ∞
Per evitare il problema si introduce una distribuzione di vortici che porta un nuovo potenziale complesso
W2, cos`ı definito:
W2 =
iK
2π
{ln[(ζ + k)(ζ − k)] − ln[(ζ +
1
k
)(ζ −
1
k
)]}
Il nuovo potenziale del problema, W, `e adesso dato dalla somma dei due potenziali, W1 e W2.
Per determinare l’intensit`a dei vortici presenti nel secondo potenziale complesso, si impone la condizione
di Kutta al bordo di fuga della lamina:
dW
dz A
= (
dW1
dζ
+
dW2
dζ
)
1
dz
dζ A
=
0
0
ricavando il valore di K:
K
d
=
2kq∞ cos(θA)
cos(γ)(1 + k2) sin(α)
A questo punto `e possibile ricavare la velocit`a complessa del campo di moto:
dW
dz
= (
dW1
dζ
+
dW2
dζ
)
1
dz
dζ
dove:
⎧⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪
⎨
⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎩
dW1
dζ
=
dq∞
2π
[e−i(γ+α)
(
1
ζ + 1
k
−
1
ζ − 1
k
) + ei(γ+α)
(
1
ζ + k
−
1
ζ − k
)]
dW2
dζ
=
iK
2π
[
1
ζ + k
+
1
ζ − k
−
1
ζ + 1
k
−
1
ζ − 1
k
]
dz
dζ
=
d
2π
[
1
ζ + 1
k
−
1
ζ − 1
k
+ ei2γ
(
1
ζ + k
−
1
ζ − k
)]
Le derivate parziali in ζ sono numeri complessi; si pu`o allora andare a rappresentare le velocit`a complesse
come somma di una componente reale, u, e una componente immaginaria, v.
dW
dz
=
R(dW1
dζ
) + iI(dW1
dζ
) + R(dW2
dζ
) + iI(dW2
dζ
)
R(dz
dζ
) + iI(dz
dζ
)
= u − iv
Si riesce infine, partendo dalla sua definizione e assumendo flusso incompressibile, a ricavare il CP in
funzione della velocit`a:
CP =
p − p∞
1
2ρq∞
2
=
1
2ρ(q∞
2 − q2)
1
2ρq∞
2
= 1 −
q2
q∞
2
= 1 −
u2 + v2
q∞
2
18
Figura 2.9: Curva del coefficiente di pressione per α = +8○
Figura 2.10: Curva del coefficiente di pressione per α = +12○
22
Figura 3.3: Evoluzione del triangolo delle velocit`a
Rimandandosi alla geometria della figura 3.1, si possono ricavare le seguenti relazioni:
⎧⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪
⎨
⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎩
cx1 = cm cos(αm) = cm cos(γ + im)
cx2 = cm cos(αm) = cm cos(γ + im)
cy1 = cm sin(αm) +
K
d
= cm sin(γ + im) +
K
d
cy2 = cm sin(αm) −
K
d
= cm sin(γ + im) −
K
d
ottenendo di conseguenza le velocit`a a monte e a valle:
c1 =
√
cx1
2 + cy1
2 c2 =
√
cx2
2 + cy2
2
Rifacendosi sempre della figura 3.1, si possono notare le seguenti relazioni geometriche:
⎧⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪
⎨
⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎩
tan(αm) =
1
2
[tan(α1) + tan(α2)]
tan(α1) =
cy1
cx1
tan(α2) =
cy2
cx2
e
⎧⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪
⎨
⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎩
i = α1 − γ
δ = α2 − γ
im = αm − γ
Per la costruzione dei diagrammi, si usano i seguenti dati cinematici e geometrici:
ˆ cm = 1;
ˆ γ = 30○
ˆ k = [0 0.2 0.4 0.6 0.8 1]
Esercitazione 4:
Studio preliminare del coefficiente di
diffusione e dell’angolo di deviazione
per mezzo delle correlazioni di Howell
Lo scopo di quest’esercitazione `e quello di ricavare gli andamenti del coefficiente di diffusione CDiff e
dell’angolo di deflessione δ mediante le correlazioni sperimentali di Howell.
Nell’ipotesi di un fluido incomprimibile, si ha che la pressione totale p○
`e data dalla seguente relazione:
p○
= p +
1
2
ρc2
Mettendo a sistema la pressione totale a monte e a valle della schiera e ipotizzando perdite sulla paletta,
si ottiene:
⎧⎪⎪⎪⎪⎪⎪
⎨
⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎩
p1
○
= p1 +
1
2
ρc1
2
p2
○
= p2 +
1
2
ρc2
2
⇒ p2 − p1 =
1
2
ρ(c1
2
− c2
2
) − (p1
○
− p2
○
)
∆p○
⇒ p2 − p1 =
1
2
ρ(c1
2
− c2
2
) − ∆p○
Si pu`o quindi andare a definire il coefficiente di diffusione CDiff :
CDiff =
p2 − p1
1
2ρc1
2
=
1
2ρ(c1
2 − c2
2)
1
2ρc1
2
−
∆p○
1
2ρc1
2
= 1 − (
c2
c1
)
2
−
∆p○
1
2ρc1
2
Quindi vengono definiti gli altri parametri fluidodinamici di riferimento del problema:
⎧⎪⎪⎪⎪⎪⎪
⎨
⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎩
D = ∆p○
cos(αm)d
CD =
D
1
2
ρcm
2l
CD =
∆p○ cos(αm)d
1
2ρcm
2l
=
∆p○ cos(αm)
(1
2ρc1
2) (cm
2
c1
2 ) ( l
d
)
Facendo sempre riferimento alla figura 3.1, valgono le seguenti relazioni:
⎧⎪⎪⎪⎪
⎨
⎪⎪⎪⎪⎩
cx1 = c1 cos(α1)
cxm = cm cos(αm)
⇒
cm
c1
=
cos(α1)
cos(αm)
⎧⎪⎪⎪⎪
⎨
⎪⎪⎪⎪⎩
cx1 = c1 cos(α1)
cx2 = c2 cos(αm)
⇒
c2
c1
=
cos(α1)
cos(α2)
25
29
Figura 4.5: ε∗
ΦΨ
in funzione di α2
∗
, con annessa derivazione dei valori
Figura 4.6: Ψ in funzione di 1
σ
, con annessa derivazione dei valori
Ricavato il valore di ε∗
, si pu`o trovare α1
∗
dalla relazione:
ε∗
= α1
∗
− α2
∗
e da α1
∗
si ricava il valore dell’incidenza i∗
:
i∗
= α1
∗
− α1
′
34
Dopo aver posto le basi della geometria, il passo successivo prevede la definizione del numero di stadi:
β○
= βst
n
⇒ n =
β○
βst
Si `e ora in possesso dei dati necessari per calcolare l’evoluzione delle grandezze termodinamiche:
ηc =
Lis
Lc
⇒ Lc =
Lis
ηc
=
he,is
○
− hi
○
ηc
=
CP
ηc
(Te,is
○
− Ti
○
)
Lc =
CP Ti
○
ηc
(
Te,is
○
Ti
○ − 1) =
CP Ti
○
ηc
[(
pe
○
pi
○
)
γ−1
γ
− 1] =
CP Ti
○
ηc
[(β○
)
γ−1
γ
− 1]
Da questa relazione ricavo il lavoro totale del compressore; girandola, posso ricavare la temperatura totale
d’uscita:
Lc = ∆h○
= he
○
− hi
○
= CP (Te
○
− Ti
○
) ⇒ Te
○
=
Lc
CP
+ Ti
○
Conoscendo quindi il salto di temperatura totali e la temperatura statica di ingresso, si pu`o trovare la
temperatura statica di uscita:
∆h○
= he
○
− hi
○
= he +
ce
2
2
− hi −
ci
2
2
= he − hi = ∆h ⇒ ∆T○
= ∆T
∆T = Te − Ti ⇒ Te = Ti + ∆T○
Per definire la corretta suddivisione delle temperature, si ricorre alla definizione del fattore di carico Ψ:
Ψ =
Lc
u2
=
CP ∆T○
u2
Nel progetto conviene Ψ maggiori negli stadi centrali e pi`u bassi a monte e a valle.
Allora, a fronte di un ∆T○
= 196K, si introduce la divisione proposta in tabella:
IGV 1○
stadio 2○
stadio 3○
stadio 4○
stadio 5○
stadio 6○
stadio 7○
stadio
∆T○
0 25 25 32 32 32 25 25
il cui andamento `e proposto in figura:
Figura 5.5: Profilo di temperatura nel compressore
37
Per valutare i triangoli di velocit`a all’hub e al tip, si ricorre all’equazione della teoria dell’equilibrio radiale
semplice:
cx
dcx
dr
+
cθ
r
d
dr
(rcθ) =


dh○
dr
lavoro costante
lungo il raggio,
dh○=0
−
 
 
 
T
ds
dr
perdite costanti
lungo il raggio,
ds=0
cx
dcx
dr
+
cθ
r
d
dr
(rcθ) = 0
Inoltre, vale che:
ψh =
Cp∆T○
uh
2

Cp∆T○
um
2
= ψm
essendo rh  rm → uh  um. Si usa come criterio di svergolamento delle pale il criterio di tipo esponen-
ziale, che prevede una legge della famiglia:
⎧⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪
⎨
⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎩
cθ1 = a −
b
r
cθ2 = a +
b
r
Con questa legge, si pu`o procedere alla risoluzione della differenziale:
d
dr
(
cx
2
2
) + (a
b
r
)
1
r
d
dr
[(a
b
r
)r] = 0
d
dr
(
cx
2
2
) + (a
b
r
)
1
r
d
dr
(ar b) = 0
d
dr
(
cx
2
2
) + (a
b
r
)
a
r
= 0
d
dr
(
cx
2
2
) + (
a2
r
ab
r2
) = 0
d(
cx
2
2
) + (
a2
r
ab
r2
)dr = 0
cx
2
2
+ [a2
lnr ±
ab
r
+ K] = 0
cx
2
= −2[a2
lnr ±
ab
r
+ K]
Per definire cx = cx (r), servono a, b e K:
⎧⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪
⎨
⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎩
cθ1m = a −
b
rm
cθ2m = a +
b
rm
→ trovo a e b
⎧⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪
⎨
⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎩
cx1m
2
= −2[a2
lnrm +
ab
rm
] + K1
cx2m
2
= −2[a2
lnrm −
ab
rm
] + K2
→ trovo K1 e K2
Con tutti questi dati, `e possibile trovare l’evoluzione del triangolo delle velocit`a lungo il raggio.
38
Figura 5.8: Triangolo delle velocit`a all’hub
Figura 5.9: Triangolo delle velocit`a al tip
45
5.4.2 Statore
Per il statore si hanno i seguenti angoli notevoli:
β1 β2
angolo al tip [○] 25.115 49.644
angolo al mid [○] 20 45.867
angolo all’hub [○] 12.579 43.483
Si ottiene cos`ı la seguente geometria:
Figura 5.17: Profili dello statore

More Related Content

What's hot

Topog4qgis tech documentation
Topog4qgis tech documentationTopog4qgis tech documentation
Topog4qgis tech documentation
Giuliano Curti
 
Quesiti matematica(indirizzo ordinario)
Quesiti matematica(indirizzo ordinario)Quesiti matematica(indirizzo ordinario)
Quesiti matematica(indirizzo ordinario)Deiesy
 
Fg esercizi 4
Fg esercizi 4Fg esercizi 4
Fg esercizi 4
Giovanni Della Lunga
 
Parallel Sparse Matrix Vector Multiplication Using CSB
Parallel Sparse Matrix Vector Multiplication Using CSBParallel Sparse Matrix Vector Multiplication Using CSB
Parallel Sparse Matrix Vector Multiplication Using CSB
David Santucci
 
Analisi del telaio di una Bicicletta
Analisi del telaio di una BiciclettaAnalisi del telaio di una Bicicletta
Analisi del telaio di una Bicicletta
Federico Bresciani
 
Funciones trigonometricas con num reales
Funciones trigonometricas con num realesFunciones trigonometricas con num reales
Funciones trigonometricas con num realesDiannette Molinary
 
Appunti sugli-integrali-definiti
Appunti sugli-integrali-definitiAppunti sugli-integrali-definiti
Appunti sugli-integrali-definiti
mvivabr
 
Stringhe Relativistiche Classiche
Stringhe Relativistiche Classiche Stringhe Relativistiche Classiche
Stringhe Relativistiche Classiche
Gabriele Pompa, PhD
 
Elettromagnetismo - Elettrostatica
Elettromagnetismo - ElettrostaticaElettromagnetismo - Elettrostatica
Elettromagnetismo - Elettrostatica
Maurizio Zani
 
Integrale indefinito
Integrale indefinitoIntegrale indefinito
Minimiemassimi
MinimiemassimiMinimiemassimi
Minimiemassimialecellini
 
Trigonometri
TrigonometriTrigonometri
Trigonometri
Qurrati A'yun
 
Soluzioni simulazione
Soluzioni simulazioneSoluzioni simulazione
Soluzioni simulazione
Marcello Pedone
 
Elliptic Curve Method di Lenstra
Elliptic Curve Method di LenstraElliptic Curve Method di Lenstra
Elliptic Curve Method di Lenstra
peppespe
 
Progetto dimensionamentoalbero
Progetto dimensionamentoalberoProgetto dimensionamentoalbero
Progetto dimensionamentoalbero
Andrea Malesani
 
Ruffini Esercizi
Ruffini EserciziRuffini Esercizi
Ruffini Eserciziguest80c8c3
 
Fondamenti di algebra lineare, parte 2: sistemi lineari, autovalori e autovet...
Fondamenti di algebra lineare, parte 2: sistemi lineari, autovalori e autovet...Fondamenti di algebra lineare, parte 2: sistemi lineari, autovalori e autovet...
Fondamenti di algebra lineare, parte 2: sistemi lineari, autovalori e autovet...
Nicola Iantomasi
 
Integrale definito
Integrale definitoIntegrale definito
05.s.pl2.ppt [sola lettura]
05.s.pl2.ppt [sola lettura]05.s.pl2.ppt [sola lettura]
05.s.pl2.ppt [sola lettura]Luca Ferrari
 

What's hot (20)

Topog4qgis tech documentation
Topog4qgis tech documentationTopog4qgis tech documentation
Topog4qgis tech documentation
 
Quesiti matematica(indirizzo ordinario)
Quesiti matematica(indirizzo ordinario)Quesiti matematica(indirizzo ordinario)
Quesiti matematica(indirizzo ordinario)
 
Fg esercizi 4
Fg esercizi 4Fg esercizi 4
Fg esercizi 4
 
Parallel Sparse Matrix Vector Multiplication Using CSB
Parallel Sparse Matrix Vector Multiplication Using CSBParallel Sparse Matrix Vector Multiplication Using CSB
Parallel Sparse Matrix Vector Multiplication Using CSB
 
Analisi del telaio di una Bicicletta
Analisi del telaio di una BiciclettaAnalisi del telaio di una Bicicletta
Analisi del telaio di una Bicicletta
 
Funciones trigonometricas con num reales
Funciones trigonometricas con num realesFunciones trigonometricas con num reales
Funciones trigonometricas con num reales
 
Appunti sugli-integrali-definiti
Appunti sugli-integrali-definitiAppunti sugli-integrali-definiti
Appunti sugli-integrali-definiti
 
Stringhe Relativistiche Classiche
Stringhe Relativistiche Classiche Stringhe Relativistiche Classiche
Stringhe Relativistiche Classiche
 
Elettromagnetismo - Elettrostatica
Elettromagnetismo - ElettrostaticaElettromagnetismo - Elettrostatica
Elettromagnetismo - Elettrostatica
 
Integrale indefinito
Integrale indefinitoIntegrale indefinito
Integrale indefinito
 
Minimiemassimi
MinimiemassimiMinimiemassimi
Minimiemassimi
 
Trigonometri
TrigonometriTrigonometri
Trigonometri
 
Soluzioni simulazione
Soluzioni simulazioneSoluzioni simulazione
Soluzioni simulazione
 
Elliptic Curve Method di Lenstra
Elliptic Curve Method di LenstraElliptic Curve Method di Lenstra
Elliptic Curve Method di Lenstra
 
Progetto dimensionamentoalbero
Progetto dimensionamentoalberoProgetto dimensionamentoalbero
Progetto dimensionamentoalbero
 
Ruffini Esercizi
Ruffini EserciziRuffini Esercizi
Ruffini Esercizi
 
Fondamenti di algebra lineare, parte 2: sistemi lineari, autovalori e autovet...
Fondamenti di algebra lineare, parte 2: sistemi lineari, autovalori e autovet...Fondamenti di algebra lineare, parte 2: sistemi lineari, autovalori e autovet...
Fondamenti di algebra lineare, parte 2: sistemi lineari, autovalori e autovet...
 
Integrale definito
Integrale definitoIntegrale definito
Integrale definito
 
05.s.pl2.ppt [sola lettura]
05.s.pl2.ppt [sola lettura]05.s.pl2.ppt [sola lettura]
05.s.pl2.ppt [sola lettura]
 
Gruppo conforme
Gruppo conformeGruppo conforme
Gruppo conforme
 

Similar to Anteprima Fluidodinamica delle Turbomacchine

Vibrazioni di una Poltrona reclinabile
Vibrazioni di una Poltrona reclinabileVibrazioni di una Poltrona reclinabile
Vibrazioni di una Poltrona reclinabile
Federico Bresciani
 
Geographic vs geocentric coordinates-2015-02-03-ita
Geographic vs geocentric coordinates-2015-02-03-itaGeographic vs geocentric coordinates-2015-02-03-ita
Geographic vs geocentric coordinates-2015-02-03-ita
Giuliano Curti
 
DinamicaSistemi_ProfNappi.pdf
DinamicaSistemi_ProfNappi.pdfDinamicaSistemi_ProfNappi.pdf
DinamicaSistemi_ProfNappi.pdf
fedfred
 
Presentazione Tesi Dottorato 2007
Presentazione Tesi Dottorato 2007Presentazione Tesi Dottorato 2007
Presentazione Tesi Dottorato 2007
Claudio Gambelli
 
Calcoli reti lineari stazionarie in regime periodico mediante numeri compless...
Calcoli reti lineari stazionarie in regime periodico mediante numeri compless...Calcoli reti lineari stazionarie in regime periodico mediante numeri compless...
Calcoli reti lineari stazionarie in regime periodico mediante numeri compless...
Pasquale Alba
 
Il teorema di pitagora
Il teorema di pitagoraIl teorema di pitagora
Il teorema di pitagora
Giuseppe
 
E Esercizi Routing
E Esercizi RoutingE Esercizi Routing
E Esercizi Routingacapone
 
Equazione dell'iperbole
Equazione dell'iperboleEquazione dell'iperbole
Equazione dell'iperbole
RedoocSlide2
 
Localizzazione delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici a Roma
Localizzazione delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici a RomaLocalizzazione delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici a Roma
Localizzazione delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici a Roma
Alessandro Sepiacci
 
Grafico della circonferenza
Grafico della circonferenzaGrafico della circonferenza
Grafico della circonferenza
Redooc
 
Reti lineari RLC in regime periodico con numeri complessi v.2
Reti lineari RLC in regime periodico con numeri complessi v.2Reti lineari RLC in regime periodico con numeri complessi v.2
Reti lineari RLC in regime periodico con numeri complessi v.2
Pasquale Alba
 
Pres talia tesi_pdf
Pres talia tesi_pdfPres talia tesi_pdf
Pres talia tesi_pdf
Massimo Talia
 
Permanent Magnet Synchronous Motors (PMSM) Strategies, analysis and compariso...
Permanent Magnet Synchronous Motors (PMSM) Strategies, analysis and compariso...Permanent Magnet Synchronous Motors (PMSM) Strategies, analysis and compariso...
Permanent Magnet Synchronous Motors (PMSM) Strategies, analysis and compariso...Daniel Cervini
 
B la funzione di trasferimento
B  la funzione di trasferimentoB  la funzione di trasferimento
B la funzione di trasferimentoAlessandro Bolo
 
B la funzione di trasferimento
B  la funzione di trasferimentoB  la funzione di trasferimento
B la funzione di trasferimentoAlessandro Bolo
 
La circonferenza
La circonferenzaLa circonferenza
La circonferenza
santi caltabiano
 

Similar to Anteprima Fluidodinamica delle Turbomacchine (20)

Vibrazioni di una Poltrona reclinabile
Vibrazioni di una Poltrona reclinabileVibrazioni di una Poltrona reclinabile
Vibrazioni di una Poltrona reclinabile
 
Diagrammi di Bode
Diagrammi di BodeDiagrammi di Bode
Diagrammi di Bode
 
Geographic vs geocentric coordinates-2015-02-03-ita
Geographic vs geocentric coordinates-2015-02-03-itaGeographic vs geocentric coordinates-2015-02-03-ita
Geographic vs geocentric coordinates-2015-02-03-ita
 
DinamicaSistemi_ProfNappi.pdf
DinamicaSistemi_ProfNappi.pdfDinamicaSistemi_ProfNappi.pdf
DinamicaSistemi_ProfNappi.pdf
 
Circonferenza e cerchio
Circonferenza e cerchioCirconferenza e cerchio
Circonferenza e cerchio
 
Presentazione Tesi Dottorato 2007
Presentazione Tesi Dottorato 2007Presentazione Tesi Dottorato 2007
Presentazione Tesi Dottorato 2007
 
Calcoli reti lineari stazionarie in regime periodico mediante numeri compless...
Calcoli reti lineari stazionarie in regime periodico mediante numeri compless...Calcoli reti lineari stazionarie in regime periodico mediante numeri compless...
Calcoli reti lineari stazionarie in regime periodico mediante numeri compless...
 
Il teorema di pitagora
Il teorema di pitagoraIl teorema di pitagora
Il teorema di pitagora
 
E Esercizi Routing
E Esercizi RoutingE Esercizi Routing
E Esercizi Routing
 
Equazione dell'iperbole
Equazione dell'iperboleEquazione dell'iperbole
Equazione dell'iperbole
 
Localizzazione delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici a Roma
Localizzazione delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici a RomaLocalizzazione delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici a Roma
Localizzazione delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici a Roma
 
Allineamento 3 c
Allineamento 3 cAllineamento 3 c
Allineamento 3 c
 
Grafico della circonferenza
Grafico della circonferenzaGrafico della circonferenza
Grafico della circonferenza
 
Reti lineari RLC in regime periodico con numeri complessi v.2
Reti lineari RLC in regime periodico con numeri complessi v.2Reti lineari RLC in regime periodico con numeri complessi v.2
Reti lineari RLC in regime periodico con numeri complessi v.2
 
Pres talia tesi_pdf
Pres talia tesi_pdfPres talia tesi_pdf
Pres talia tesi_pdf
 
Permanent Magnet Synchronous Motors (PMSM) Strategies, analysis and compariso...
Permanent Magnet Synchronous Motors (PMSM) Strategies, analysis and compariso...Permanent Magnet Synchronous Motors (PMSM) Strategies, analysis and compariso...
Permanent Magnet Synchronous Motors (PMSM) Strategies, analysis and compariso...
 
B la funzione di trasferimento
B  la funzione di trasferimentoB  la funzione di trasferimento
B la funzione di trasferimento
 
B la funzione di trasferimento
B  la funzione di trasferimentoB  la funzione di trasferimento
B la funzione di trasferimento
 
Circonferenza
CirconferenzaCirconferenza
Circonferenza
 
La circonferenza
La circonferenzaLa circonferenza
La circonferenza
 

Anteprima Fluidodinamica delle Turbomacchine

  • 1. 7 Con il profilo di riferimento, 12 C1/40 C50, si ha uno spessore del 20% superiore a quello base, ottenendo i valori di tabella 1.2. % Corda Semi-spessore profilo (% corda) 0 0 1.25 1.650 2.5 2.328 5.0 3.210 7.5 3.870 10 4.320 15 5.010 20 5.460 30 5.940 40 5.772 50 5.244 60 4.500 70 3.516 80 2.460 90 1.344 95 0.780 100 0 Tabella 1.2: Tabella con la geometria del profilo di studio Partendo dalla denominazione tecnica del profilo, si nota che la linea media appartiene ad un arco di circonferenza. A causa della simmetria della linea media rispetto al suo punto medio, `e lecito considerare i due angoli geometrici α1 ′ e α2 ′ uguali tra di loro; inoltre, dalla scheda tecnica del profilo, si conosce l’angolo di inarcamento θ. Si giunge cos`ı al sistema di equazioni: { α1 ′ − ( − α2 ′ ) = α1 ′ + α2 ′ = θ = 40○ α1 ′ = α2 ′ → { α1 ′ = 20○ α2 ′ = 20○ Ponendo il centro del sistema di riferimento cartesiano coincidente con il bordo di attacco del profilo, si ha, per simmetria dell’arco di cerchio, che l’ascissa del centro della circonferenza di base si trova esattamente alla met`a della corda del profilo; conoscendo l’ascissa del centro, se ne trova anche l’ordinata da semplici relazioni trigonometriche: ⎧⎪⎪⎪ ⎨ ⎪⎪⎪⎩ x0 = c 2 y0 = − x0 tan(α1 ′) Lo spessore `e distribuito ortogonalmente alla linea media; si pu`o quindi scrivere il seguente sistema di equazioni per il dorso ed il ventre del profilo: { xdorso = xl.m. − t 2 sin(φ) ydorso = yl.m. + t 2 cos(φ) { xventre = xl.m. + t 2 sin(φ) yventre = yl.m. − t 2 cos(φ) dove l’angolo φ si ricava da considerazioni trigonometriche: tan(φ) = xl.m. − x0 yl.m. − y0
  • 2. 9 Si ottiene infine il seguente profilo: Figura 1.3: Profilo base e relativa rotazione Utilizzando infine l’ultimo dato del problema, quello relativo alla solidit`a σ, si riesce a disegnare la schiera della turbomacchina nel 2D e nel 3D. Figura 1.4: Schiera 2D della turbomacchina
  • 3. 10 Figura 1.5: Schiera 3D della turbomacchina
  • 4. 14 2.2 Derivazione delle curve del coefficiente di pressione Il campo di moto principale `e dovuto dalla corrente a monte della pala, corrente inclinata dell’angolo α rispetto alla pala stessa. A questo campo di moto `e associato il potenziale complesso W1, cos`ı definito: W1 = q∞d 2π [e−i(α+γ) ln( ζ + 1 k ζ − 1 k ) + ei(α+γ) ln( ζ + k ζ − k )] Questo potenziale tuttavia presenta il problema di avere velocit`a complessa infinita al bordo di fuga. dW1 dz A = dW1 dζ 1 dz dζ = ≠ 0 0 = ∞ Per evitare il problema si introduce una distribuzione di vortici che porta un nuovo potenziale complesso W2, cos`ı definito: W2 = iK 2π {ln[(ζ + k)(ζ − k)] − ln[(ζ + 1 k )(ζ − 1 k )]} Il nuovo potenziale del problema, W, `e adesso dato dalla somma dei due potenziali, W1 e W2. Per determinare l’intensit`a dei vortici presenti nel secondo potenziale complesso, si impone la condizione di Kutta al bordo di fuga della lamina: dW dz A = ( dW1 dζ + dW2 dζ ) 1 dz dζ A = 0 0 ricavando il valore di K: K d = 2kq∞ cos(θA) cos(γ)(1 + k2) sin(α) A questo punto `e possibile ricavare la velocit`a complessa del campo di moto: dW dz = ( dW1 dζ + dW2 dζ ) 1 dz dζ dove: ⎧⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪ ⎨ ⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎩ dW1 dζ = dq∞ 2π [e−i(γ+α) ( 1 ζ + 1 k − 1 ζ − 1 k ) + ei(γ+α) ( 1 ζ + k − 1 ζ − k )] dW2 dζ = iK 2π [ 1 ζ + k + 1 ζ − k − 1 ζ + 1 k − 1 ζ − 1 k ] dz dζ = d 2π [ 1 ζ + 1 k − 1 ζ − 1 k + ei2γ ( 1 ζ + k − 1 ζ − k )] Le derivate parziali in ζ sono numeri complessi; si pu`o allora andare a rappresentare le velocit`a complesse come somma di una componente reale, u, e una componente immaginaria, v. dW dz = R(dW1 dζ ) + iI(dW1 dζ ) + R(dW2 dζ ) + iI(dW2 dζ ) R(dz dζ ) + iI(dz dζ ) = u − iv Si riesce infine, partendo dalla sua definizione e assumendo flusso incompressibile, a ricavare il CP in funzione della velocit`a: CP = p − p∞ 1 2ρq∞ 2 = 1 2ρ(q∞ 2 − q2) 1 2ρq∞ 2 = 1 − q2 q∞ 2 = 1 − u2 + v2 q∞ 2
  • 5. 18 Figura 2.9: Curva del coefficiente di pressione per α = +8○ Figura 2.10: Curva del coefficiente di pressione per α = +12○
  • 6. 22 Figura 3.3: Evoluzione del triangolo delle velocit`a Rimandandosi alla geometria della figura 3.1, si possono ricavare le seguenti relazioni: ⎧⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪ ⎨ ⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎩ cx1 = cm cos(αm) = cm cos(γ + im) cx2 = cm cos(αm) = cm cos(γ + im) cy1 = cm sin(αm) + K d = cm sin(γ + im) + K d cy2 = cm sin(αm) − K d = cm sin(γ + im) − K d ottenendo di conseguenza le velocit`a a monte e a valle: c1 = √ cx1 2 + cy1 2 c2 = √ cx2 2 + cy2 2 Rifacendosi sempre della figura 3.1, si possono notare le seguenti relazioni geometriche: ⎧⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪ ⎨ ⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎩ tan(αm) = 1 2 [tan(α1) + tan(α2)] tan(α1) = cy1 cx1 tan(α2) = cy2 cx2 e ⎧⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪ ⎨ ⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎩ i = α1 − γ δ = α2 − γ im = αm − γ Per la costruzione dei diagrammi, si usano i seguenti dati cinematici e geometrici: ˆ cm = 1; ˆ γ = 30○ ˆ k = [0 0.2 0.4 0.6 0.8 1]
  • 7. Esercitazione 4: Studio preliminare del coefficiente di diffusione e dell’angolo di deviazione per mezzo delle correlazioni di Howell Lo scopo di quest’esercitazione `e quello di ricavare gli andamenti del coefficiente di diffusione CDiff e dell’angolo di deflessione δ mediante le correlazioni sperimentali di Howell. Nell’ipotesi di un fluido incomprimibile, si ha che la pressione totale p○ `e data dalla seguente relazione: p○ = p + 1 2 ρc2 Mettendo a sistema la pressione totale a monte e a valle della schiera e ipotizzando perdite sulla paletta, si ottiene: ⎧⎪⎪⎪⎪⎪⎪ ⎨ ⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎩ p1 ○ = p1 + 1 2 ρc1 2 p2 ○ = p2 + 1 2 ρc2 2 ⇒ p2 − p1 = 1 2 ρ(c1 2 − c2 2 ) − (p1 ○ − p2 ○ ) ∆p○ ⇒ p2 − p1 = 1 2 ρ(c1 2 − c2 2 ) − ∆p○ Si pu`o quindi andare a definire il coefficiente di diffusione CDiff : CDiff = p2 − p1 1 2ρc1 2 = 1 2ρ(c1 2 − c2 2) 1 2ρc1 2 − ∆p○ 1 2ρc1 2 = 1 − ( c2 c1 ) 2 − ∆p○ 1 2ρc1 2 Quindi vengono definiti gli altri parametri fluidodinamici di riferimento del problema: ⎧⎪⎪⎪⎪⎪⎪ ⎨ ⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎩ D = ∆p○ cos(αm)d CD = D 1 2 ρcm 2l CD = ∆p○ cos(αm)d 1 2ρcm 2l = ∆p○ cos(αm) (1 2ρc1 2) (cm 2 c1 2 ) ( l d ) Facendo sempre riferimento alla figura 3.1, valgono le seguenti relazioni: ⎧⎪⎪⎪⎪ ⎨ ⎪⎪⎪⎪⎩ cx1 = c1 cos(α1) cxm = cm cos(αm) ⇒ cm c1 = cos(α1) cos(αm) ⎧⎪⎪⎪⎪ ⎨ ⎪⎪⎪⎪⎩ cx1 = c1 cos(α1) cx2 = c2 cos(αm) ⇒ c2 c1 = cos(α1) cos(α2) 25
  • 8. 29 Figura 4.5: ε∗ ΦΨ in funzione di α2 ∗ , con annessa derivazione dei valori Figura 4.6: Ψ in funzione di 1 σ , con annessa derivazione dei valori Ricavato il valore di ε∗ , si pu`o trovare α1 ∗ dalla relazione: ε∗ = α1 ∗ − α2 ∗ e da α1 ∗ si ricava il valore dell’incidenza i∗ : i∗ = α1 ∗ − α1 ′
  • 9. 34 Dopo aver posto le basi della geometria, il passo successivo prevede la definizione del numero di stadi: β○ = βst n ⇒ n = β○ βst Si `e ora in possesso dei dati necessari per calcolare l’evoluzione delle grandezze termodinamiche: ηc = Lis Lc ⇒ Lc = Lis ηc = he,is ○ − hi ○ ηc = CP ηc (Te,is ○ − Ti ○ ) Lc = CP Ti ○ ηc ( Te,is ○ Ti ○ − 1) = CP Ti ○ ηc [( pe ○ pi ○ ) γ−1 γ − 1] = CP Ti ○ ηc [(β○ ) γ−1 γ − 1] Da questa relazione ricavo il lavoro totale del compressore; girandola, posso ricavare la temperatura totale d’uscita: Lc = ∆h○ = he ○ − hi ○ = CP (Te ○ − Ti ○ ) ⇒ Te ○ = Lc CP + Ti ○ Conoscendo quindi il salto di temperatura totali e la temperatura statica di ingresso, si pu`o trovare la temperatura statica di uscita: ∆h○ = he ○ − hi ○ = he + ce 2 2 − hi − ci 2 2 = he − hi = ∆h ⇒ ∆T○ = ∆T ∆T = Te − Ti ⇒ Te = Ti + ∆T○ Per definire la corretta suddivisione delle temperature, si ricorre alla definizione del fattore di carico Ψ: Ψ = Lc u2 = CP ∆T○ u2 Nel progetto conviene Ψ maggiori negli stadi centrali e pi`u bassi a monte e a valle. Allora, a fronte di un ∆T○ = 196K, si introduce la divisione proposta in tabella: IGV 1○ stadio 2○ stadio 3○ stadio 4○ stadio 5○ stadio 6○ stadio 7○ stadio ∆T○ 0 25 25 32 32 32 25 25 il cui andamento `e proposto in figura: Figura 5.5: Profilo di temperatura nel compressore
  • 10. 37 Per valutare i triangoli di velocit`a all’hub e al tip, si ricorre all’equazione della teoria dell’equilibrio radiale semplice: cx dcx dr + cθ r d dr (rcθ) = dh○ dr lavoro costante lungo il raggio, dh○=0 −       T ds dr perdite costanti lungo il raggio, ds=0 cx dcx dr + cθ r d dr (rcθ) = 0 Inoltre, vale che: ψh = Cp∆T○ uh 2 Cp∆T○ um 2 = ψm essendo rh rm → uh um. Si usa come criterio di svergolamento delle pale il criterio di tipo esponen- ziale, che prevede una legge della famiglia: ⎧⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪ ⎨ ⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎩ cθ1 = a − b r cθ2 = a + b r Con questa legge, si pu`o procedere alla risoluzione della differenziale: d dr ( cx 2 2 ) + (a b r ) 1 r d dr [(a b r )r] = 0 d dr ( cx 2 2 ) + (a b r ) 1 r d dr (ar b) = 0 d dr ( cx 2 2 ) + (a b r ) a r = 0 d dr ( cx 2 2 ) + ( a2 r ab r2 ) = 0 d( cx 2 2 ) + ( a2 r ab r2 )dr = 0 cx 2 2 + [a2 lnr ± ab r + K] = 0 cx 2 = −2[a2 lnr ± ab r + K] Per definire cx = cx (r), servono a, b e K: ⎧⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪ ⎨ ⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎩ cθ1m = a − b rm cθ2m = a + b rm → trovo a e b ⎧⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪ ⎨ ⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎪⎩ cx1m 2 = −2[a2 lnrm + ab rm ] + K1 cx2m 2 = −2[a2 lnrm − ab rm ] + K2 → trovo K1 e K2 Con tutti questi dati, `e possibile trovare l’evoluzione del triangolo delle velocit`a lungo il raggio.
  • 11. 38 Figura 5.8: Triangolo delle velocit`a all’hub Figura 5.9: Triangolo delle velocit`a al tip
  • 12. 45 5.4.2 Statore Per il statore si hanno i seguenti angoli notevoli: β1 β2 angolo al tip [○] 25.115 49.644 angolo al mid [○] 20 45.867 angolo all’hub [○] 12.579 43.483 Si ottiene cos`ı la seguente geometria: Figura 5.17: Profili dello statore