Tutorial: How to work with app “3D Molecules Edit & Test” Mikhail Morozov
http://bit.ly/1D2H4Gc ( iOS Mac apps)
“3D Molecules Edit & Test” allows one to build and manipulate 3D molecular models of organic and inorganic compounds. The key features of “3D Molecules Edit & Test” are 3D printing support and the "Test yourself" mode that allows learners to check their knowledge of the 3D structure of molecules. This is a valuable tool for chemistry students when learning about molecular bonding and orbitals with the aid of 3D visualisation. The app is great for any high school or college student in chemistry courses.
Are you looking for apps that allow students to construct molecules with 3D visualization?
“3D Molecules Edit & Test” is a very effective app for this purpose as it allows organic and inorganic molecular structures to be built with single, double and triple bonds, as well as cyclic compounds. The molecules can be visualised in 3D using stick, ball and stick and space-filling (CPK) models.
Important information about the molecule can be displayed. For example, it is possible to visualise the atomic orbitals, see electronic effects using arrows and identify bond lengths and element symbols.
3D printing offers a unique and straightforward approach to fabricate plastic 3D models of molecules and extended solids. "3D Molecules Edit & Test" has option to directly export the model as an STL file (most 3D printers recognize this format).
In building these molecules, guidance is initially needed to show how to use the software. There is a help button that provides clear and concise screen shots demonstrating how to use the app.
Pedagogical agents in educational multimedia for children 2003Mikhail Morozov
Natural Sciences for Children
e-Leaning content:game-like virtual environments
(add motivational value to learning ),
pedagogical agents – real time 3D animated characters.
компания ГиперМетод, Нижегородский государственный технический университет имени Р. Е. Алексеева (НГТУ) и крупный фармацевтический холдинг STADA : совместный семинар «Практики электронного обучения».
На семинаре рассмотрены передовые практики организации систем электронного обучения в вузах и компаниях и представлены современные инструменты эффективного дистанционного обучения.
Семинар полезен компаниям, высшим учебным заведениям и учебным центрам, которые планируют организацию или развитие системы дистанционного обучения, управления учебным процессом и создание информационно-образовательной среды.
Migliorare il cash flow della propria azienda e dei propri clienti: i benefic...festival ICT 2016
Il cash flow è la ricostruzione dei flussi monetari (differenza tra tutte le entrate e le uscite monetarie) di una azienda nell’arco del periodo di analisi e rappresenta una misura dell’autofinanziamento aziendale. Può essere calcolato a partire dal conto economico e dai dati di bilancio dell’impresa; l’insieme dei flussi di cassa è importante per stabilire in che misura ed in che maniera possono essere remunerati i centri di costo.
Partendo dall’analisi dei bilanci di alcune PMI italiane, cercheremo di analizzare le eventuali criticità emerse nella gestione del proprio cash flow e metteremo in evidenza l’importanza e i vantaggi di un flusso di cassa positivo, identificando quali strumenti utilizzare per creare liquidità, con particolare riferimento al procurement di prodotti ICT.
Al centro della dinamica monetaria aziendale si pone la liquidità: l’insieme di valori monetari che entrano ed escono dall’impresa a seguito dell’effettuazione di scambi con l’esterno.
IPE Project Work BCG - MFA 2013 - Migliorare il rischio attraverso la gestio...IPE Business School
Le recenti dinamiche dei mercati finanziari hanno evidenziato la necessità di studiare e implementare idonee operazioni di valorizzazione e smobilizzo delle attività detenute nei bilanci bancari a garanzia dei crediti non performing. Il presente lavoro vuole contribuire a tale percorso di ricerca andando ad analizzare le azioni implementabili ai fini di una gestione “attiva” del Real Estate, con un focus particolare sulle best practice internazionali. La parte sperimentale del lavoro di ricerca si incentra sulla valorizzazione dei distressed asset detenuti dal Gruppo Unicredit ponendo in essere sugli immobili di natura industriale a garanzia di crediti non performing la forma contrattuale del lease back immobiliare, misurandone gli impatti in termini di assorbimento di capitale secondo le previsioni di Basilea 2 e di convenienza economica. Ai fini di un’analisi più puntuale, vengono simulati degli scenari alternativi all’adozione della modalità del leasing, combinando tale opzione con l’ipotesi di vendita anticipata degli immobili.
2. L’ANALISI DI BILANCIO: I FLUSSI FINANZIARI
L’analisi dei flussi finanziari ha la finalità di
evidenziare e interpretare le variazioni
intervenute nella situazione patrimoniale e
finanziaria di un’azienda, ponendo a confronto i
valori assunti dal Capitale Circolante Netto o
dalla Liquidità (immediata) in due momenti
diversi.
3. Il capitale circolante netto
Il capitale circolante netto è dato dalla differenza tra
le attività correnti e le passività correnti ricavabili
dallo Stato patrimoniale riclassificato secondo criteri
finanziari.
4. Stato patrimoniale sintetico riclassificato secondo criteri finanziari
Impieghi Fonti
Attivo corrente Ac Debiti a breve Pb
Attivo immobilizzato Im Debiti a medio lungo Pc
Patrimonio netto:
Capitale proprio Cp
Utile
Rn
Totale impieghi Ci Totale fonti Tf
5. Il capitale circolante netto
Totale impieghi = Totale fonti
Ac + Im = Pb + Pc + Cp + Rn
da cui otteniamo:
Ccn = Ac - Pb = Pc + Cp + Rn - Im
6. Il capitale circolante netto
Ac - Pb = Pc + Cp + Rn - Im
Il capitale circolante netto è influenzato dalle
operazioni che comportano variazioni in uno o più
elementi posti a destra dell’equazione.
7. Flussi finanziari di Ccn
PASSIVITA’
ATTIVO CONSOLIDATE CAPITALE DI
PROPRIETA’
IMMOBILIZZATO
• Aumenti di capitale GESTIONE
• Accensione di
proprio con apporto REDDITUALE
• Acquisti di finanziamenti
di denaro
• Ricavi monetari
immobilizzazioni • Rimborso di • Costi monetari
finanziamenti • Diminuzione di
capitale con
• Vendite di • Utilizzo di fondi rimborso
immobilizzazioni rischi e oneri
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO
8. LA GESTIONE REDDITUALE
Determinazione del flusso di Ccn prodotto dalla gestione
reddituale
Procedimento
Rm - Cm
analitico
Ccn generato
dalla gestione
reddituale
Procedimento
Rn + Cnm - Rnm
sintetico
9. Conto Economico
(a sezioni divise)
COSTI RICAVI
Acquisto materie Vendite prodotti
Decrementi Proventi finanziari
rimanenze Incrementi
Salari e stipendi rimanenze
Servizi Plusvalenze
Ammortamenti Costruzioni in
Oneri finanziari economia
…… ……..
10. Conto Economico finanziario
COSTI RICAVI
COSTI MONETARI RICAVI MONETARI
Acquisti materie prime Vendite beni e servizi
Costi per servizi Incrementi rimanenze
Oneri finanziari Proventi vari
Oneri straordinari Proventi finanziari
Oneri tributari Proventi straordinari
COSTI NON MONETARI RICAVI NON MONETARI
Ammortamento Plusvalenze
Quote TFR Capitalizzazione costi (es. Costruzioni
Minusvalenze interne)
UTILE D’ESERCIZIO (PERDITA D’ESERCIZIO)
11. I componenti di reddito monetari
I componenti di reddito monetari sono rappresentati da costi e ricavi misurati da
variazioni di liquidità o da variazioni nei debiti e nei crediti a breve
Acquisto materie
Salari e stipendi
Consulenze, trasporti, leasing
Interessi passivi Costi monetari
Oneri sociali
Imposte
Vendita prodotti
Prestazioni servizi
Fitti attivi
Interessi attivi
Ricavi monetari
12. Esempi di costi monetari
Materie c/acquisti a Fornitori
Interessi passivi a Banca c/c
Oneri sociali a Banca c/c
Si tratta di costi monetari perché hanno come contropartita una uscita di
liquidità o un aumento di debiti a breve
13. Esempi di ricavi monetari
Clienti a Prodotti c/vendite
Cassa a Fitti attivi
Banca c/c a Interessi attivi
Si tratta di ricavi monetari perché hanno come contropartita una entrata di
liquidità o un aumento di crediti a breve
14. Componenti di reddito non monetari
I componenti di reddito non monetari sono i costi e i ricavi che non danno luogo a
variazioni di liquidità o a variazioni nei debiti e nei crediti a breve
Ammortamenti
Tfr Costi non monetari
Minusvalenze
Lavori interni
Costruzioni in economia Ricavi non monetari
Plusvalenze
15. Esempi di costi non monetari
Ammortamento a Fondo Amm.to
TFR a Debiti per TFR
Nel primo caso non si ha movimentazione di valori finanziari;
nel secondo caso sorge un debito non a breve ma a medio-lungo
termine.
16. Esempi di ricavi non monetari
Immobili a Costr. in economia
Macchinari a Plusvalenze
In questi casi si movimentano esclusivamente valori economici
17. IL RENDICONTO FINANZIARIO
Il Rendiconto Finanziario è un prospetto che riporta le variazioni
finanziarie originate dalla gestione dell’azienda.
I modelli di Rendiconto Finanziario che risultano maggiormente
utilizzati nella realtà operativa sono:
il rendiconto delle variazioni di capitale circolante netto;
il rendiconto delle variazioni di liquidità.
18. IL RENDICONTO FINANZIARIO DELLE VARIAZIONI DI CCN
Redazione del documento
Per la predisposizione del Rendiconto finanziario del
CCN è necessario disporre del bilancio di esercizio
nelle sue tre parti:
Stato patrimoniale, a stati comparati;
Conto economico;
Nota integrativa.
19. IL RENDICONTO FINANZIARIO DELLE VARIAZIONI DI CCN
I flussi finanziari di capitale circolante netto possono
costituire:
fonti (flussi positivi): sono rappresentate, ad
esempio, da vendite di immobilizzazioni, aumento di
debiti di finanziamento a medio-lungo termine, ecc.;
impieghi (flussi negativi): sono originati, ad
esempio, da acquisti di immobilizzazioni, riduzioni di
debiti per TFR, pagamento utili ai soci, ecc.
20. IL RENDICONTO FINANZIARIO DELLE VARIAZIONI DI CCN
L’analisi dei flussi specifica:
qual è l’origine delle fonti di finanziamento e qual’è
l’entità dei mezzi finanziari raccolti;
come i mezzi finanziari raccolti sono stati utilizzati;
quali relazioni legano le fonti e gli impieghi.
21. IL RENDICONTO FINANZIARIO DELLE VARIAZIONI DI CCN
Metodologia di analisi
Le fasi operative del processo di formazione del rendiconto
delle variazioni di Ccn sono le seguenti:
1. determinazione della variazione globale di Ccn e delle
variazioni intervenute nelle voci che lo compongono;
2. riclassificazione in termini finanziari del conto economico,
separando i costi e i ricavi monetari dai componenti di reddito
non monetari;
3. determinazione del flusso di Ccn prodotto dalla gestione
reddituale con il procedimento analitico o con quello sintetico;
4. individuazione delle variazioni finanziarie patrimoniali,
connesse a movimenti di attività immobilizzate, di passività
consolidate e di capitale proprio.
22. RENDICONTO FINANZIARIO DELLE VARIAZIONI DI CAPITALE
CIRCOLANTE NETTO
SEZIONE I – Dimostrazione delle fonti e degli impieghi
Fonti Impieghi
Gestione reddituale: Aumenti di immobilizzazioni:
Utile esercizio acquisto di mobili e arredi
acquisto brevetti
+ costi non monetari
- ricavi non monetari
Diminuzioni di immobilizzazioni: Diminuzioni di passività consolidate:
vendita macchinari rimborso mutui
rimborso obbligazioni
vendita automezzi
storno debiti TFR
Aumenti di passività consolidate: Diminuzioni di capitale proprio:
emissione prestito obbligazionario distribuzione dividendi
Aumenti di capitale proprio:
emissioni di azioni con sovrapprezzo
TOTALE FONTI TOTALE IMPIEGHI
Diminuzione di Ccn Aumento di Ccn
Tot. a pareggio Tot. a pareggio
23. RENDICONTO FINANZIARIO DELLE VARIAZIONI DI CAPITALE
CIRCOLANTE NETTO
SEZIONE II – Variazioni negli elementi del CCN
Variazioni positive Variazioni negative
Aumenti di attività correnti Aumenti di passività correnti
(es. +banca, cassa, magazzino) (es. + debiti v/fornitori, tributari, ratei passivi)
Diminuzioni di passività correnti Diminuzioni di attività correnti
(es. – debiti v/fornitori) (es. – cassa e banca, - crediti)
Totale variazioni positive Totale variazioni negative
Totale delle variazioni positive - Totale delle variazioni
negative = Aumento/diminuzione CCN