Una presentazione dell'articolo di Karl Tomm del 1988, in cui attua una distinzione tra i vari tipi di domande che si possono fare in una seduta di psicoterapia; la sua distinzione si basa su 2 concetti principali, il destinatario del cambiamento e le premesse che ci sono alla base!
Alla fine viene proposta un'esercitazione per mettere in pratica il suo pensiero.
Una presentazione dell'articolo di Karl Tomm del 1988, in cui attua una distinzione tra i vari tipi di domande che si possono fare in una seduta di psicoterapia; la sua distinzione si basa su 2 concetti principali, il destinatario del cambiamento e le premesse che ci sono alla base!
Alla fine viene proposta un'esercitazione per mettere in pratica il suo pensiero.
Cialdini è noto a livello internazionale per essere uno dei principali studiosi della psicologia sociale della persuasione. I suoi studi e le sue pubblicazioni sono considerate una delle più rilevanti matrici teorico-concettuali di settore, da cui si è poi articolata la ricerca sui processi cognitivi e relazionali della persuasione interpersonale [1].
Le regole della comunicazione persuasiva per Cialdini, che si rifà ad un approccio teorico di social cognition, sono riconducibili a sei "euristiche", o strategie cognitive fondamentali, che vengono implementate nella comunicazione interpersonale orientata ad una modifica dell'atteggiamento e del comportamento della controparte.
La presentazione offre un'esposizione della relazione tra pensieri ed emozioni alla luce della Mindfulness. Sottolinea inoltre elementi rilevanti del protocollo clinico MBCT (Mindfulness based Cognitive Therapy)
Esistenze borderline e mondo tossicomane: modelli relazionali nella comunità ...Nicolò Terminio
In una comunità terapeutica per tossicodipendenti la questione clinica del borderline si pone innanzitutto come una questione pratica che deve essere gestita soprattutto dagli operatori. Gli operatori sperimentano quotidianamente, nel corso delle varie attività psicoeducative, la possibilità di fare una cosiddetta “diagnosi doubleface” (Rossi Monti, Foresti). Se prendiamo infatti come vertice di osservazione la relazione tra operatori e pazienti di una comunità possiamo facilmente catalogare i vissuti degli uni e degli altri seguendo passo per passo i criteri della diagnosi del disturbo borderline di personalità. Quindi possiamo notare, prendendo come riferimento la quarta versione del DSM, come a ogni caratteristica clinica del paziente borderline risponda un particolare vissuto dell’operatore. E non è detto tale vissuto sia riconducibile essenzialmente a dinamiche o contenuti controtransferali. Nella mia esperienza tali vissuti emergono piuttosto come effetto della psicopatologia dei pazienti tossicomani sugli operatori. Per tal motivo mi sembra opportuno recuperare la riflessione di Foresti e Rossi Monti su una diagnosi doubleface al fine di contestualizzare alcuni snodi relazionali tipici e ricorrenti nella clinica del borderline così come la sperimentiamo in una comunità terapeutica per tossicodipendenti.
Il webinar si propone di fornire indicazioni cliniche e operative su come condurre un intervento di sostegno nell'elaborazione del lutto e della perdita.
I colori del cuore sono delle slide presentate a un corso di formazione della FISM di Mestre sullo sviluppo delle emozioni.
Queste slide sono la prima parte di questo corso e sono state realizzate dalla dott.ssa Maria Silvia Guglielmin (3485411367 Treviso)
Nicolò Terminio - Lezione su Generazione borderline e mondo tossicomane - Cor...Nicolò Terminio
“I pazienti borderline sono costantemente in crisi. I pazienti borderline ci mettono costantemente in crisi”. Queste due frasi riassumono i temi e i problemi che ci troviamo ad affrontare nel trattamento dei pazienti borderline.
Parlo di generazione borderline per dare maggiore evidenza alle trame del “famigliare” (Scabini e Cigoli, 2000) nella storia dei pazienti borderline. Il riferimento ai legami familiari ci consente di prestare attenzione alla radice evolutiva della compromissione “relazionale-simbolica” tipica del funzionamento del borderline.
Quando mi riferisco al mondo tossicomane intendo allora considerare la complessità psicopatologica della tossicodipendenza, per non ridurre la clinica degli stati tossicomanici all’esperienza dello sballo (Di Petta, 2004), rintracciando piuttosto le caratteristiche salienti della struttura psicopatologica nella relazione con l’Altro.
Citazioni di costruttivismo di George Kelly, Franz Epting, Trevor Butt, Tobie Nathan, Rollo May, Massimo Giliberto
L'obiettivo della Psicoterapia Costruttivista è quello di accompagnare la persona in un processo di cambiamento lungo direzioni nuove ma percorribili dal suo punto di vista.
La psicoterapia costruttivista è un percorso attraverso cui l’individuo,
la coppia o la famiglia vengono aiutati a ridare un senso alle proprie esperienze cercando nuovi modi per affrontare i problemi.
Scopo della psicoterapia costruttivista è quello di aiutare una persona a ri-costruire la propria vita senza che essa rimanga vittima del proprio passato. (George Kelly)
La psicoterapia dovrebbe far sentire alla persona che sta tornando a vivere. (George Kelly)
Sogno una psicoterapia che non sia più paralizzata davanti alla psicoanalisi,
che accetterebbe di pensare a delle parole scomparse: ‘dimenticare’, per esempio... Che saprebbe descrivere la sua azione in termini di ‘concertazione’, di ‘negoziazione’ e di ‘diplomazia’… una psicoterapia, infine, che non faccia più finta di ignorare che è terapeutica, proprio perché è sociale, proprio perché è politica. (Tobie Nathan)
Nessuno abbandona alla leggera il suo attuale contatto con la realtà: è una scelta costellata di minacce e difficoltà. L’incoraggiamento di nuove costruzioni è un esercizio creativo che rappresenta chiaramente la forma più radicale che la psicoterapia può prendere. (Trevor Butt)
Secondo la Teoria dei Costrutti Personali, la psicoterapia è quella relazione tra due persone che consente a una delle due (definita cliente), di utilizzare attivamente l'abilità e la conoscenza dell'altra (definita terapeuta), per poter gestire la sua vita in maniera più efficace e creativa. Lo scopo di questa terapia è insieme la comprensione e l'azione efficace. (Franz Epting)
La terapia è bene che cominci non fornendo risposte, ma generando domande migliori via via che si considerano costruzioni alternative. (Massimo Giliberto)
Nella psicoterapia costruttivista lo scopo della psicoterapia non è quello di risolvere i problemi del paziente, ma aiutarlo ad acquisire un nuovo modo di farvi fronte. (Massimo Giliberto)
Ansia, paura, solitudine… sono esperienze umane sempre e comunque connesse a profonde ragioni personali, a storie di cui siamo contemporaneamente ascoltatori e interpreti. Ridurre queste esperienze a puri sintomi da trattare secondo protocolli prestabiliti ne tradisce la natura, deumanizzandole. E una psicologia deumanizzata è una contraddizione, un ossimoro cui è lecito ribellarsi. (Massimo Giliberto)
Educazione, Psicoanalisi e Osservazione Diretta: TERRE CONTIGUE, nuove scoperteNicola Piccinini
Proviamo a percorrere i territori della psicoanalisi, dell'educazione e dell'osservazione diretta cogliendo le affinità e le distanze.
Si tratta di una contiguità che oggi conduce ad una nuova pratica educativa e psicoterapeutica.
L'osservazione diretta è un metodo formativo sia per gli educatori che per gli psicoterapeuti, professioni dove è in primo piano il proprio stile di presenza . Educazione all'ascolto e sospensione del giudizio sono l'humus di una conoscenza in continua evoluzione.
Cialdini è noto a livello internazionale per essere uno dei principali studiosi della psicologia sociale della persuasione. I suoi studi e le sue pubblicazioni sono considerate una delle più rilevanti matrici teorico-concettuali di settore, da cui si è poi articolata la ricerca sui processi cognitivi e relazionali della persuasione interpersonale [1].
Le regole della comunicazione persuasiva per Cialdini, che si rifà ad un approccio teorico di social cognition, sono riconducibili a sei "euristiche", o strategie cognitive fondamentali, che vengono implementate nella comunicazione interpersonale orientata ad una modifica dell'atteggiamento e del comportamento della controparte.
La presentazione offre un'esposizione della relazione tra pensieri ed emozioni alla luce della Mindfulness. Sottolinea inoltre elementi rilevanti del protocollo clinico MBCT (Mindfulness based Cognitive Therapy)
Esistenze borderline e mondo tossicomane: modelli relazionali nella comunità ...Nicolò Terminio
In una comunità terapeutica per tossicodipendenti la questione clinica del borderline si pone innanzitutto come una questione pratica che deve essere gestita soprattutto dagli operatori. Gli operatori sperimentano quotidianamente, nel corso delle varie attività psicoeducative, la possibilità di fare una cosiddetta “diagnosi doubleface” (Rossi Monti, Foresti). Se prendiamo infatti come vertice di osservazione la relazione tra operatori e pazienti di una comunità possiamo facilmente catalogare i vissuti degli uni e degli altri seguendo passo per passo i criteri della diagnosi del disturbo borderline di personalità. Quindi possiamo notare, prendendo come riferimento la quarta versione del DSM, come a ogni caratteristica clinica del paziente borderline risponda un particolare vissuto dell’operatore. E non è detto tale vissuto sia riconducibile essenzialmente a dinamiche o contenuti controtransferali. Nella mia esperienza tali vissuti emergono piuttosto come effetto della psicopatologia dei pazienti tossicomani sugli operatori. Per tal motivo mi sembra opportuno recuperare la riflessione di Foresti e Rossi Monti su una diagnosi doubleface al fine di contestualizzare alcuni snodi relazionali tipici e ricorrenti nella clinica del borderline così come la sperimentiamo in una comunità terapeutica per tossicodipendenti.
Il webinar si propone di fornire indicazioni cliniche e operative su come condurre un intervento di sostegno nell'elaborazione del lutto e della perdita.
I colori del cuore sono delle slide presentate a un corso di formazione della FISM di Mestre sullo sviluppo delle emozioni.
Queste slide sono la prima parte di questo corso e sono state realizzate dalla dott.ssa Maria Silvia Guglielmin (3485411367 Treviso)
Nicolò Terminio - Lezione su Generazione borderline e mondo tossicomane - Cor...Nicolò Terminio
“I pazienti borderline sono costantemente in crisi. I pazienti borderline ci mettono costantemente in crisi”. Queste due frasi riassumono i temi e i problemi che ci troviamo ad affrontare nel trattamento dei pazienti borderline.
Parlo di generazione borderline per dare maggiore evidenza alle trame del “famigliare” (Scabini e Cigoli, 2000) nella storia dei pazienti borderline. Il riferimento ai legami familiari ci consente di prestare attenzione alla radice evolutiva della compromissione “relazionale-simbolica” tipica del funzionamento del borderline.
Quando mi riferisco al mondo tossicomane intendo allora considerare la complessità psicopatologica della tossicodipendenza, per non ridurre la clinica degli stati tossicomanici all’esperienza dello sballo (Di Petta, 2004), rintracciando piuttosto le caratteristiche salienti della struttura psicopatologica nella relazione con l’Altro.
Citazioni di costruttivismo di George Kelly, Franz Epting, Trevor Butt, Tobie Nathan, Rollo May, Massimo Giliberto
L'obiettivo della Psicoterapia Costruttivista è quello di accompagnare la persona in un processo di cambiamento lungo direzioni nuove ma percorribili dal suo punto di vista.
La psicoterapia costruttivista è un percorso attraverso cui l’individuo,
la coppia o la famiglia vengono aiutati a ridare un senso alle proprie esperienze cercando nuovi modi per affrontare i problemi.
Scopo della psicoterapia costruttivista è quello di aiutare una persona a ri-costruire la propria vita senza che essa rimanga vittima del proprio passato. (George Kelly)
La psicoterapia dovrebbe far sentire alla persona che sta tornando a vivere. (George Kelly)
Sogno una psicoterapia che non sia più paralizzata davanti alla psicoanalisi,
che accetterebbe di pensare a delle parole scomparse: ‘dimenticare’, per esempio... Che saprebbe descrivere la sua azione in termini di ‘concertazione’, di ‘negoziazione’ e di ‘diplomazia’… una psicoterapia, infine, che non faccia più finta di ignorare che è terapeutica, proprio perché è sociale, proprio perché è politica. (Tobie Nathan)
Nessuno abbandona alla leggera il suo attuale contatto con la realtà: è una scelta costellata di minacce e difficoltà. L’incoraggiamento di nuove costruzioni è un esercizio creativo che rappresenta chiaramente la forma più radicale che la psicoterapia può prendere. (Trevor Butt)
Secondo la Teoria dei Costrutti Personali, la psicoterapia è quella relazione tra due persone che consente a una delle due (definita cliente), di utilizzare attivamente l'abilità e la conoscenza dell'altra (definita terapeuta), per poter gestire la sua vita in maniera più efficace e creativa. Lo scopo di questa terapia è insieme la comprensione e l'azione efficace. (Franz Epting)
La terapia è bene che cominci non fornendo risposte, ma generando domande migliori via via che si considerano costruzioni alternative. (Massimo Giliberto)
Nella psicoterapia costruttivista lo scopo della psicoterapia non è quello di risolvere i problemi del paziente, ma aiutarlo ad acquisire un nuovo modo di farvi fronte. (Massimo Giliberto)
Ansia, paura, solitudine… sono esperienze umane sempre e comunque connesse a profonde ragioni personali, a storie di cui siamo contemporaneamente ascoltatori e interpreti. Ridurre queste esperienze a puri sintomi da trattare secondo protocolli prestabiliti ne tradisce la natura, deumanizzandole. E una psicologia deumanizzata è una contraddizione, un ossimoro cui è lecito ribellarsi. (Massimo Giliberto)
Educazione, Psicoanalisi e Osservazione Diretta: TERRE CONTIGUE, nuove scoperteNicola Piccinini
Proviamo a percorrere i territori della psicoanalisi, dell'educazione e dell'osservazione diretta cogliendo le affinità e le distanze.
Si tratta di una contiguità che oggi conduce ad una nuova pratica educativa e psicoterapeutica.
L'osservazione diretta è un metodo formativo sia per gli educatori che per gli psicoterapeuti, professioni dove è in primo piano il proprio stile di presenza . Educazione all'ascolto e sospensione del giudizio sono l'humus di una conoscenza in continua evoluzione.
Psicopatologia: Empatia Zero e Crudeltà di Raffaele BaroneRaffaele Barone
La costruzione di una persona non richiede solamente dati biologici, culturali, sociali, professionali. La costruzione di una persona passa necessariamente dal sentire l'altro, dal pensare l'altro, dall'essere con l'altro. Da qui era iniziato il discorso sull'empatia continuato poi con l'approfondimento della tesi sulla funzione riflessiva. La cura è il paradigma che ha come cardini empatia e mentalizzazione/riflessività che, infatti, è possibile ritrovare come atti centrali in ogni pratica di cura e disposizione etica alla cura. Alcuni sentimenti morali sono particolarmente importanti per questo percorso: la fiducia, la speranza, la tenerezza, l'accettazione, la serenità.
Crisi lavoro psicopatologia mobbing - a cura di Rosalba GerliDrughe .it
Come psicoterapeuta non posso che tentare di dar voce alla sofferenza che deriva dalle difficoltà di questo momento storico e in modo particolare a quella che deriva dalle trasformazioni del lavoro. Un lavoro che potremmo definire oggi maltrattato come sempre più spesso sono maltrattate le persone al lavoro. Io mi occupo da tempo di disagio lavorativo e da circa dieci anni conduco gruppi con persone che presentano problemi legati alle varie forme del disagio sul lavoro compreso il mobbing, che è solo un aspetto di tale disagio, ma che ha avuto il merito di aprire una finestra sull’ampio panorama della sofferenza che scaturisce dalle condizioni di lavoro. Il termine mobbing infatti è spesso abusato, forse anche a causa della sovraesposizione mediatica, ed è utilizzato erroneamente per descrivere qualsiasi forma di conflitto sul lavoro, ma per molte persone questo è l’unico modo di poter dar voce e attribuire un senso alla propria sofferenza altrimenti incomprensibile e indicibile. La crisi ha incrementato questa sofferenza. Tengo a sottolineare che in questo momento il disagio psicologico legato al lavoro ha assunto delle dimensioni di emergenza sociale, ma rischia di passare sotto traccia, se ne parla poco e si fa troppo poco, così come avviene in generale sul tema del lavoro.
I primi colloqui col minore....Quando un minore inizia un percorso terapeutico, come terapeuti come dobbiamo muoverci e cosa considerare ? spunti di riflessione secondo l'approccio dell' analisi transazionale
presentazione nell' ambito del Master in counselling socio-educativo organizzato dall' Associazione Argo in partnership con L' Ifrep di Roma e l' Ateneo Salesiano di Roma
Slide presentate alla termine del Master in counselling socio-educativo per riflettere sul processo relazionale nella fase di chiusura del gruppo coinvolto in un'esperienza formativa.
presentazione nell' ambito del modulo di psicologia generale della formazione per psicoterapeuti organizzata dalla Scuola Romana di Terapia Familiare di Crotone
14. i livelli di osservazione
• Analisi del contesto
• Livello psicologico-relazionale
15. A livello sociale il terapeuta e il paziente svolgono quel lavoro di indagine
anamnestica e di raccolta di informazioni reciproca che porterà a stabilire un
contratto terapeutico; a livello psicologico i due giocano le prime schermaglie
transferali e controtransferali che porteranno ad un’accettazione oppure a un
rifiuto della “coppia”terapeutica. (M.Novellino)
Per realizzare un’alleanza terapeutica, al di là delle ricette
tecniche, il metodo consiste essenzialmente nel riconoscere e
rispondere al messaggio psicologico del paziente, quindi nel non
lasciare il Bambino inascoltato. Il terapeuta deve mantenersi in una
zona di equilibrio per affrontare il livello psicologico in modo da
evitare di cadere in giochi finendo per recitare il ruolo che il pz
vorrebbe assegnargli all’interno del proprio copione, ma anche
evitando di ignorare quanto il livello ulteriore gli comunica.
(M.Novellino)
L’alleanza terapeutica
16. S. Minuchin
Associazione e accomodamento sono due
modi per descrivere lo stesso processo.
Associazione…allo scopo di stabilire un
rapporto con il sistema familiare
Accomodamento…gli adattamenti compiuti dal
terapeuta per conseguire l’associazione
…il terapeuta deve sentire il dolore provato da uno dei componenti che è escluso…e il
suo piacere nel sentirsi amato…o in altro modo apprezzato dalla famiglia…il terapeuta
partecipa con la famiglia all’esplorazione di alcuni temi. Deve seguire i loro canali e
scoprire quali sono aperti, chiusi in parte o bloccati. Deve essere conscio dei contro-
meccanismi. Le pressioni fatte dalla famiglia sono elementi che gli permettono di
conoscerla. …come il terapeuta si «accomoda», anche la famiglia deve accomodarsi a
lui…
17. diagnosi
il contesto del disagiocosa osservare?
•modo in cui l’individuo o la famiglia o un sottosistema si
collegano al sistema terapeutico(chi telefona,chi è informato della
tel e del probl, chi è disponibile alla T o alla consultazione, chi non
si presenta al primo incontro benchè convocato, la dinamica
dell’invio=livello di differenziazione e tolleranza dell’autonomia)
•La definizione del problema: il problema visto da ciascuno e il
peso che ciascuno ha nel problema, esplicita percezione che il
problema è nelle relazioni e c’è una difficoltà collettiva a superarlo
•Aspettative (richieste esplicite e implicite) verso la terapia e
riconoscimento del proprio potere di cambiamento
•Funzionamento relazionale del sistema
•Lo stato del sistema (fase del ciclo vitale, famiglie d’origine,
ipotesi diagnostica, eventi vitali drammatici e lutti in sospeso,
miti)
18. e…come mi trovo a ballare con lui???
Ovvero: osservo me in relazione col Pz
…e contemporaneamente
mostro il mio modo di
ballare…
19. …qualche trucco
• IO so’ malato …che ne so io??? Gli altri
non c’entrano
• lei è l’esperto…o il giudice
• MI DICA LEI…MI GUARISCA
20. Eric Berne: “il gioco psicologico è una serie
di transazioni ulteriori ripetitive a cui fa
seguito un colpo di scena con uno
scambio di ruoli, un senso di confusione
accompagnato da uno stato d’animo
spiacevole come tornaconto finale, in
termini di rinforzo di convinzioni negative su
di sé, sugli altri, sul mondo.
21. Transazioni ulteriori ripetitive: scambi con
doppio livello di comunicazione, uno sociale
manifesto e uno psicologico nascosto e
inconsapevole
Colpo di scena: quando il messaggio psicologico
nascosto viene a galla al punto da determinare uno
scambio di ruoli, con conseguente senso di
confusione e stati d’animo negativi che rinforzano
precise convinzioni, altrettanto negative, su di
sé, gli altri e il mondo (tornaconto del gioco).
Il Gioco Psicologico
22. Il gioco psicologico è come il gioco con gli scacchi: è fatto di mosse
nascoste,di bluff!
G= Gancio chi attiva la prima mossa
A=Anello punto debole dell’altro
R= Risposte serie di scambi sociali
S= Scambio capovolgimento dei ruoli
X= Confusione smarrimento in entrambi i giocatori
TC= Tornaconto stato d’animo negativo e pensiero
negativo su di sé, gli altri e il mondo.
La formula G: G+A= R S X TC
23. Il Gioco Psicologico
Ponte con l'intrapsichico:offre il
vantaggio di poter tenere conto di ciò che
egli effettivamente agisce e del tipo di
relazioni sociali che è solito instaurare
Costituente fondamentale di
alcune relazioni interpersonali: AT
come teoria della comunicazione e del
contatto sociale
24. ridefinizione
• della relazione terapeuta-paziente
• della funzione del sintomo nel contesto delle
relazioni familiari
• della responsabilità nel cambiamento
25. Il Contratto
A partire dalla diagnosi e dalla richiesta del paziente, terapeuta e paziente
concordano un obiettivo di cambiamento, formulando insieme un contratto
terapeutico
Il processo di definizione del contratto è già un
modo per promuovere il cambiamento. Stabilire in
modo esplicito la direzione del lavoro consente di
coinvolgere il paziente nel processo di
chiariarificazione del problema e di
responsabilizzazione rispetto ad esso e al
cambiamento.