GLI ATTORI DEL DIVENIRE URBANO
Facoltà di Ingegneria
Sapienza Università di Roma
Sala del Chiostro 26 NOVEMBRE 2015
a cura di
Alessandro Cutini - Franco Bontempi
Programma del corso di Teoria e Progetto di Ponti
A.A. 2021/22 - Prof. Ing. Franco Bontempi
Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale
Università degli Studi di Roma La Sapienza
Obiettivi
- Il presente corso di alta formazione intende fornire agli allievi i concetti e gli strumenti essenziali, ma efficaci, per caratterizzare la condizione statica di costruzioni esistenti storiche e monumentali, iniziando dalle indagini diagnostiche su materiali e parti strutturali, e procedendo via via sulla base di considerazioni statiche, geotecniche e impiantistiche.
- Gli Allievi a cui si rivolge il corso sono quindi ricercatori e figure professionali che operano prevalentemente dal punto di vista tecnico nel settore delle costruzioni storiche e monumentali, e in senso più ampio sulle costruzioni esistenti. Il corso e’ rivolto altresì a quadri e amministratori di strutture pubbliche e private che vogliano avere competenze su aspetti tecnici per avere maggiore consapevolezza decisionale.
- Questo risvolto è anche sottolineato dai moduli finali del corso che aprono spiragli progettuali con l’illustrazione di interventi a scala urbana (smart regeneration), in termini di sostenibilità energetica e aumento di sicurezza attraverso tecniche di monitoraggio, oltre che a tematiche di sicurezza antincendio e security.
- In conclusione, il corso si rivolge a studiosi, professionisti e amministratori che abbiamo forte attenzione al tema delle costruzioni storiche e monumentali e che vogliano sviluppare un percorso professionale o un’idea imprenditoriale in modo moderno e ampio.
https://dtclazio.it/
https://dtclazio.it/caf13
Programma del corso di Gestione di Ponti e Grandi Strutture
A.A. 2021/22 - Prof. Ing. Franco Bontempi
Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale
Università degli Studi di Roma La Sapienza
Programma del corso di Teoria e Progetto di Ponti
A.A. 2021/22 - Prof. Ing. Franco Bontempi
Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale
Università degli Studi di Roma La Sapienza
Obiettivi
- Il presente corso di alta formazione intende fornire agli allievi i concetti e gli strumenti essenziali, ma efficaci, per caratterizzare la condizione statica di costruzioni esistenti storiche e monumentali, iniziando dalle indagini diagnostiche su materiali e parti strutturali, e procedendo via via sulla base di considerazioni statiche, geotecniche e impiantistiche.
- Gli Allievi a cui si rivolge il corso sono quindi ricercatori e figure professionali che operano prevalentemente dal punto di vista tecnico nel settore delle costruzioni storiche e monumentali, e in senso più ampio sulle costruzioni esistenti. Il corso e’ rivolto altresì a quadri e amministratori di strutture pubbliche e private che vogliano avere competenze su aspetti tecnici per avere maggiore consapevolezza decisionale.
- Questo risvolto è anche sottolineato dai moduli finali del corso che aprono spiragli progettuali con l’illustrazione di interventi a scala urbana (smart regeneration), in termini di sostenibilità energetica e aumento di sicurezza attraverso tecniche di monitoraggio, oltre che a tematiche di sicurezza antincendio e security.
- In conclusione, il corso si rivolge a studiosi, professionisti e amministratori che abbiamo forte attenzione al tema delle costruzioni storiche e monumentali e che vogliano sviluppare un percorso professionale o un’idea imprenditoriale in modo moderno e ampio.
https://dtclazio.it/
https://dtclazio.it/caf13
Programma del corso di Gestione di Ponti e Grandi Strutture
A.A. 2021/22 - Prof. Ing. Franco Bontempi
Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale
Università degli Studi di Roma La Sapienza
Dottorato in Ingegneria Strutturale e Geotecnica
Università degli Studi di Roma La Sapienza
24 maggio 2021 – 03 giugno 2021
Il corso intende fornire un quadro generale delle problematiche relative al comportamento strutturale delle costruzioni murarie esistenti. Il punto di partenza riguarda sia la definizione dei termini scientifici e tecnici implicati, sia anche le necessarie considerazioni di valore storico e artistico. Particolare attenzione sarà rivolta alla modellazione meccanica delle costruzioni in muratura, che costituiscono larga parte del patrimonio storico architettonico italiano e all'acquisizione di una specifica metodologia di calcolo per le analisi strutturali necessarie a verificarne e garantirne il corretto funzionamento meccanico.
Il corso è dedicato alla memoria di un caro e illustre collega del Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica, il prof. Marcello Ciampoli (https://phd.uniroma1.it/web/corso---costruzioni-esistenti-in-muratura-%E2%80%9Cmarcello-ciampoli%E2%80%9D-telematico_nS1774IT_IT.aspx )
Il corso è svolto in forma telematica. La durata totale è di 39 ore e consentirà l'acquisizione di n. 10 Crediti Formativi Universitari (CFU); non è previsto il rilascio di crediti per attività professionale (CFP). Per accedere al corso si potrà utilizzare la piattaforma Google Meet previa iscrizione via email a: phd.disg@uniroma1.it.
Programma del Corso di Tecnica delle Costruzioni
A.A. 2021/22 - Prof. Ing. Franco Bontempi
Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale
Università degli Studi di Roma la Sapienza
Vulnerabilità delle costruzioni ai fenomeni geologici e idrogeologici - Stefa...Franco Bontempi
Giornata di studio in onore di Marcello Ciampoli,
Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale,
Universita' degli Studi di Roma La Sapienza,
9 dicembre 2014.
Ia parte della lezione Ing. Paolo Emidio Sebastiani
al corso di Costruzioni Metalliche del Prof. Ing. Franco Bontempi
Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale
Universita' degli Studi di Roma La Sapienza
Progetto SISMI - WP3 - Miglioramento sismico e ricostruzione antisismica di edifici storici.
Obiettivo:
Fornire, attraverso i metodi e gli strumenti dell’Ingegneria Strutturale e dell’Ingegneria Sismica, - con termini qualitativi e quantitativi – la base scientifica e tecnica ai processi decisionali dell’Amministrazione Pubblica relativamente agli edifici e ai centri storici che sono stati sottoposti a eventi sismici o che comunque esposti al rischio sismico.
Lo stato dell’arte, sicurezza, vision del patrimonio infrastrutturale italianoFranco Bontempi
Webinar: "I Ponti esistenti: la valutazione di sicurezza alla luce delle nuove linee guida" - Maggioli, 27 maggio 2020
https://www.ediltecnico.it/speciale/passaggi-sicuri-ponti-gallerie-infrastrutture/
Tecnica delle Costruzioni A.A. 2013/14 BontempiFranco Bontempi
Il corso ha per oggetto la progettazione strutturale, attraverso la traduzione dei principi e delle teorie della meccanica strutturale in modelli, metodi e criteri adeguati a definire il comportamento strutturale delle costruzioni e a eseguire la verifica della sicurezza e delle capacità prestazionali delle opere e degli elementi in acciaio, in conglomerato armato e in conglomerato armato precompresso. Alla fine del corso, lo Studente: 1) acquisirà le conoscenze teoriche e metodologiche fondamentali per l’analisi strutturale e la progettazione e 2) avrà le competenze per concepire, progettare e verificare costruzioni ordinarie; acquisirà capacità 3) di giudizio e di 4) comunicazione di idee, informazioni, dati, problemi e soluzioni relativi alle costruzioni tipiche dell’Ingegneria Civile, sia singole, come edifici, sia componenti di reti infrastrutturali; 5) potrà successivamente estendere le conoscenze e le competenze su tutti i temi specialistici relativi all’Ingegneria Strutturale.
Intervento alla giornata sulla sicurezza delle strutture nelle costruzioni esistenti.
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma,
20 novembre 2018
Attenzione al clima e al contesto in cui si è sviluppata la progettazione. La concezione strutturale da i geni alla struttura.
Attenzione all’organizzazione come sistema della struttura: quali sono le parti più importanti, quelle critiche, elementi secondari ma che possono cerare danno.
Le crisi strutturali sono conseguenza dell’allineamento di diverse debolezze, da quelle nella concezione, quelle nel calcolo e nel disegno, quelle realizzative, quelle legate all’uso e all’intervento di eventi accidentali / eccezionali, fino alla mancata manutenzione e al monitoraggio inidoneo. L’elefantiasi delle norme è foriera di crisi.
L’analisi è un processo strutturalo, esplorativo, in cui è essenziale valutare la sensibilità della risposta strutturale e la sua delimitazione.
La robustezza garantisce la sopravvivenza della struttura agli eventi e anche agli errori umani.
SEMINARIO DI CONSEGNA DEGLI ATTESTATI DI FREQUENZA
Martedì 5 Novembre 2019, ore 15.00
presso la Biblioteca DISG – Sala Geotecnica, Via Eudossiana 18, Roma
SALUTI
Maria Sabrina Sarto
Coordinatore DTC Lazio - Centro di Eccellenza, Sapienza Università di Roma
INTRODUZIONE
Franco Bontempi
Direttore del Corso di Alta Formazione, Sapienza Università di Roma
I Restauri e la Città: l’esempio del Colosseo e della Casa di AugustoStroNGER2012
GLI ATTORI DEL DIVENIRE URBANO
Facoltà di Ingegneria
Sapienza Università di Roma
Sala del Chiostro 26 NOVEMBRE 2015
a cura di
Alessandro Cutini - Franco Bontempi
INFRASTRUTTURE IN AMBITO URBANO: COMPLESSITA’ DI PROGETTO E DURABILITA’StroNGER2012
GLI ATTORI DEL DIVENIRE URBANO
Facoltà di Ingegneria
Sapienza Università di Roma
Sala del Chiostro 26 NOVEMBRE 2015
a cura di
Alessandro Cutini - Franco Bontempi
Corso di dottorato & Corso di formazione StroNGER2012
Basi di OTTIMIZZAZIONE STRUTTURALE, 6 luglio 2016 (totale di 8 ore)
&
LA PROGETTAZIONE STRUTTURALE ATTRAVERSO L’ANALISI DI CASI CRITICI, 7 e 8 luglio (totale di 16 ore)
SISTEMILA RETE STRADALE URBANA:UN’EMERGENZA DEL QUOTIDIANO O UN’OPPORTUNITA’ ...StroNGER2012
GLI ATTORI DEL DIVENIRE URBANO
Facoltà di Ingegneria
Sapienza Università di Roma
Sala del Chiostro 26 NOVEMBRE 2015
a cura di
Alessandro Cutini - Franco Bontempi
Roma e le sue acque:il punto di vista della Protezione CivileStroNGER2012
GLI ATTORI DEL DIVENIRE URBANO
Facoltà di Ingegneria
Sapienza Università di Roma
Sala del Chiostro 26 NOVEMBRE 2015
a cura di
Alessandro Cutini - Franco Bontempi
Dottorato in Ingegneria Strutturale e Geotecnica
Università degli Studi di Roma La Sapienza
24 maggio 2021 – 03 giugno 2021
Il corso intende fornire un quadro generale delle problematiche relative al comportamento strutturale delle costruzioni murarie esistenti. Il punto di partenza riguarda sia la definizione dei termini scientifici e tecnici implicati, sia anche le necessarie considerazioni di valore storico e artistico. Particolare attenzione sarà rivolta alla modellazione meccanica delle costruzioni in muratura, che costituiscono larga parte del patrimonio storico architettonico italiano e all'acquisizione di una specifica metodologia di calcolo per le analisi strutturali necessarie a verificarne e garantirne il corretto funzionamento meccanico.
Il corso è dedicato alla memoria di un caro e illustre collega del Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica, il prof. Marcello Ciampoli (https://phd.uniroma1.it/web/corso---costruzioni-esistenti-in-muratura-%E2%80%9Cmarcello-ciampoli%E2%80%9D-telematico_nS1774IT_IT.aspx )
Il corso è svolto in forma telematica. La durata totale è di 39 ore e consentirà l'acquisizione di n. 10 Crediti Formativi Universitari (CFU); non è previsto il rilascio di crediti per attività professionale (CFP). Per accedere al corso si potrà utilizzare la piattaforma Google Meet previa iscrizione via email a: phd.disg@uniroma1.it.
Programma del Corso di Tecnica delle Costruzioni
A.A. 2021/22 - Prof. Ing. Franco Bontempi
Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale
Università degli Studi di Roma la Sapienza
Vulnerabilità delle costruzioni ai fenomeni geologici e idrogeologici - Stefa...Franco Bontempi
Giornata di studio in onore di Marcello Ciampoli,
Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale,
Universita' degli Studi di Roma La Sapienza,
9 dicembre 2014.
Ia parte della lezione Ing. Paolo Emidio Sebastiani
al corso di Costruzioni Metalliche del Prof. Ing. Franco Bontempi
Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale
Universita' degli Studi di Roma La Sapienza
Progetto SISMI - WP3 - Miglioramento sismico e ricostruzione antisismica di edifici storici.
Obiettivo:
Fornire, attraverso i metodi e gli strumenti dell’Ingegneria Strutturale e dell’Ingegneria Sismica, - con termini qualitativi e quantitativi – la base scientifica e tecnica ai processi decisionali dell’Amministrazione Pubblica relativamente agli edifici e ai centri storici che sono stati sottoposti a eventi sismici o che comunque esposti al rischio sismico.
Lo stato dell’arte, sicurezza, vision del patrimonio infrastrutturale italianoFranco Bontempi
Webinar: "I Ponti esistenti: la valutazione di sicurezza alla luce delle nuove linee guida" - Maggioli, 27 maggio 2020
https://www.ediltecnico.it/speciale/passaggi-sicuri-ponti-gallerie-infrastrutture/
Tecnica delle Costruzioni A.A. 2013/14 BontempiFranco Bontempi
Il corso ha per oggetto la progettazione strutturale, attraverso la traduzione dei principi e delle teorie della meccanica strutturale in modelli, metodi e criteri adeguati a definire il comportamento strutturale delle costruzioni e a eseguire la verifica della sicurezza e delle capacità prestazionali delle opere e degli elementi in acciaio, in conglomerato armato e in conglomerato armato precompresso. Alla fine del corso, lo Studente: 1) acquisirà le conoscenze teoriche e metodologiche fondamentali per l’analisi strutturale e la progettazione e 2) avrà le competenze per concepire, progettare e verificare costruzioni ordinarie; acquisirà capacità 3) di giudizio e di 4) comunicazione di idee, informazioni, dati, problemi e soluzioni relativi alle costruzioni tipiche dell’Ingegneria Civile, sia singole, come edifici, sia componenti di reti infrastrutturali; 5) potrà successivamente estendere le conoscenze e le competenze su tutti i temi specialistici relativi all’Ingegneria Strutturale.
Intervento alla giornata sulla sicurezza delle strutture nelle costruzioni esistenti.
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma,
20 novembre 2018
Attenzione al clima e al contesto in cui si è sviluppata la progettazione. La concezione strutturale da i geni alla struttura.
Attenzione all’organizzazione come sistema della struttura: quali sono le parti più importanti, quelle critiche, elementi secondari ma che possono cerare danno.
Le crisi strutturali sono conseguenza dell’allineamento di diverse debolezze, da quelle nella concezione, quelle nel calcolo e nel disegno, quelle realizzative, quelle legate all’uso e all’intervento di eventi accidentali / eccezionali, fino alla mancata manutenzione e al monitoraggio inidoneo. L’elefantiasi delle norme è foriera di crisi.
L’analisi è un processo strutturalo, esplorativo, in cui è essenziale valutare la sensibilità della risposta strutturale e la sua delimitazione.
La robustezza garantisce la sopravvivenza della struttura agli eventi e anche agli errori umani.
SEMINARIO DI CONSEGNA DEGLI ATTESTATI DI FREQUENZA
Martedì 5 Novembre 2019, ore 15.00
presso la Biblioteca DISG – Sala Geotecnica, Via Eudossiana 18, Roma
SALUTI
Maria Sabrina Sarto
Coordinatore DTC Lazio - Centro di Eccellenza, Sapienza Università di Roma
INTRODUZIONE
Franco Bontempi
Direttore del Corso di Alta Formazione, Sapienza Università di Roma
I Restauri e la Città: l’esempio del Colosseo e della Casa di AugustoStroNGER2012
GLI ATTORI DEL DIVENIRE URBANO
Facoltà di Ingegneria
Sapienza Università di Roma
Sala del Chiostro 26 NOVEMBRE 2015
a cura di
Alessandro Cutini - Franco Bontempi
INFRASTRUTTURE IN AMBITO URBANO: COMPLESSITA’ DI PROGETTO E DURABILITA’StroNGER2012
GLI ATTORI DEL DIVENIRE URBANO
Facoltà di Ingegneria
Sapienza Università di Roma
Sala del Chiostro 26 NOVEMBRE 2015
a cura di
Alessandro Cutini - Franco Bontempi
Corso di dottorato & Corso di formazione StroNGER2012
Basi di OTTIMIZZAZIONE STRUTTURALE, 6 luglio 2016 (totale di 8 ore)
&
LA PROGETTAZIONE STRUTTURALE ATTRAVERSO L’ANALISI DI CASI CRITICI, 7 e 8 luglio (totale di 16 ore)
SISTEMILA RETE STRADALE URBANA:UN’EMERGENZA DEL QUOTIDIANO O UN’OPPORTUNITA’ ...StroNGER2012
GLI ATTORI DEL DIVENIRE URBANO
Facoltà di Ingegneria
Sapienza Università di Roma
Sala del Chiostro 26 NOVEMBRE 2015
a cura di
Alessandro Cutini - Franco Bontempi
Roma e le sue acque:il punto di vista della Protezione CivileStroNGER2012
GLI ATTORI DEL DIVENIRE URBANO
Facoltà di Ingegneria
Sapienza Università di Roma
Sala del Chiostro 26 NOVEMBRE 2015
a cura di
Alessandro Cutini - Franco Bontempi
Gli spettacoli e gli eventi realizzati in spazi urbani non destinati per loro natura a tale fine come piazze, stadi, impianti sportivi e perfino stazioni delle linee metropolitane e ferroviarie, necessitano di allestimenti temporanei che implicano, sotto il profilo strutturale, attività progettuali ed esecutive di elevata complessità e rischiosità, anche tenuto conto dei ristrettissimi tempi di realizzazione.
Ne sono riprova i purtroppo non infrequenti fatti di cronaca con crolli e sacrificio di vite umane in infortuni mortali durante il montaggio o lo smontaggio di palchi e attrezzature temporanee.
Il seminario - tenuto conto dell’assenza nei normali curricula professionali di specifici corsi - intende illustrare le problematiche connesse con opere che si connotano, a tutti gli effetti, di alta ingegneria strutturale, nonché i connessi aspetti procedimentali.
Il seminario tecnico è gratuito ma la prenotazione è obbligatoria fino a esaurimento dei posti.
Per gli iscritti all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma in regola con le quote associative, l’attestato di partecipazione al seminario, previo controllo delle firme di ingresso e di uscita all’evento, sarà inviato tramite e-mail.
La partecipazione per l’intera durata del seminario rilascia n° 4 CFP. I CFP saranno rilasciati unicamente con la partecipazione all’intera durata dell’evento.
Il materiale didattico - informativo inerente al seminario sarà disponibile per tutti gli iscritti sul sito nei giorni successivi allo svolgimento.
Uso delle fibre di basalto nel risanamento degli edifici storiciStroNGER2012
Intervento di Stefania Arangio a:
Miglioramento e adeguamento sismico di strutture esistenti attraverso l'utilizzo di materiali compisiti in FRP
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma
14 aprile 2015
Una visione ampia dei sistemi: robustezza e resilienza.StroNGER2012
GLI ATTORI DEL DIVENIRE URBANO
Facoltà di Ingegneria
Sapienza Università di Roma
Sala del Chiostro 26 NOVEMBRE 2015
a cura di
Alessandro Cutini - Franco Bontempi
Appunti del corso di dottorato:
INTRODUZIONE ALL'OTTIMIZZAZIONE STRUTTURALE
Ia parte
Lezione del 13 maggio 2014
Lecture of the Ph.D. Course on STRUCTURAL OPTIMIZATION
May, 13, 2014
Lezione su applicazioni dell'ottimizzazione strutturale a casi reali di strutture per l'ingegneria civile tenuta nell'ambito del corso di dottorato sull'ottimizzazione strutturale, Roma, 21 maggio 2015.
29 May 2015 - Rome
Research Meeting with
University of Brasilia–Brazil
University of Nebraska-Lincoln (Omaha Campus)
University of Rome La Sapienza
StroNGER
2° WORKSHOP GRUPPO ITALIANO IABMAS - IABMAS ITALIAN GROUPStroNGER2012
Negli ultimi anni un crescente sviluppo di studi e ricerche ha consentito significativi progressi nell’ambito della modellazione, analisi, progettazione, monitoraggio, manutenzione e riparazione di ponti, viadotti e infrastrutture. Nell’ambito della comunità scientifica e del mondo professionale questi sviluppi sono percepiti come centrali per l’ingegneria civile, per la quale si sta attuando una transizione verso una filosofia di progettazione che considera l’intero ciclo di vita, secondo canoni sostenibili tali da consentire la realizzazione di opere intrinsecamente durevoli, robuste e resilienti.
L’Associazione IABMAS – International Association for Bridge Maintenance And Safety – opera in questo ambito dalla sua fondazione nel 1999 e rappresenta la principale organizzazione internazionale nei settori della progettazione, manutenzione e gestione dei ponti, con oltre 1000 membri individuali e 80 membri collettivi da 55 paesi (http://www.iabmas.org).
Per un migliore coordinamento delle sue attività, l’Associazione IABMAS prevede la possibilità di istituire gruppi nazionali che consentono di meglio interpretare e promuovere le competenze e le potenzialità che ciascun paese desidera esprimere nell’ambito dell’Associazione. Oltre all’Italia, i paesi che ospitano i gruppi nazionali IABMAS sono Portogallo, Giappone, Cina e Brasile.
Il Gruppo Italiano IABMAS è stato costituito nel 2012 con l’intento di istituire un riferimento privilegato per studiosi, ricercatori e progettisti in grado di promuovere una fruttuosa sinergia tra teoria e pratica nel settore dei ponti e viadotti, favorendo il dialogo tra comunità accademica, comunità professionale, operatori del mondo delle costruzioni, produttori di materiali avanzati, enti di gestione e amministrazioni di reti infrastrutturali pubbliche e private (http://www.iabmas-italy.it).
29 May 2015 - Rome
Research Meeting with
University of Brasilia–Brazil
University of Nebraska-Lincoln (Omaha Campus)
University of Rome La Sapienza
StroNGER
Giornata di studio in onore di Marcello Ciampoli,
Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale,
Universita' degli Studi di Roma La Sapienza,
9 dicembre 2014.
Corso di Progettazione Strutturale Antincendio, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza - Franco Bontempi.
Master's Thesis in Civil Engineering at the University of Padua- Nabveer AzharNabveer Azhar
it has been carried out on a North-Est Italian city called 'Conegliano' which is subject to heavy earthquake damages. After estimating the damage levels of every structure present in the city, the effects and variation on the mobility has been carried out.
Intervento alla Conferenza formativa programmata per il 19 ottobre 2022, che si propone l’obbiettivo di focalizzare le tematiche relative alla vasta gamma di prove sui materiali che si possono effettuare con il ricorso ai laboratori e di indagini sulle costruzioni esistenti propedeutiche alla verifica della vulnerabilità sismica (cap. 8 DM 17/01/2018), nonché ai controlli di accettazione sui materiali per uso strutturale (cap. 11 DM 17/01/2018).
Ordine degli Ingegneri della privincia di Roma, 19 novembre 2022
“Le prove sui materiali per la sicurezza e la durabilità delle costruzioni - I LABORATORI”
19 ottobre 2022
Presso l’Hotel Mercure Roma West
viale Eroi di Cefalonia 301- Roma
Per l'urbanistica oltrepassare la soglia è uscire dal riduzionismo, passare dal fatto al diritto.
Per l'urbanistica si tratta di riconoscere gli ambiti in cui finora è stata confinata: ambiti chiusi entro il fatto -in quanto scelta discrezionale dell'uso del suolo nella maggior parte dei casi- e il riduzionismo -in quanto mero strumento amministrativo della politica, tecnica senza scienza, cioè senza processi conoscitivi in grado di interpretare gli impatti e le conseguenze delle scelte e in grado di fare e trasmettere conoscenza.
Oltrepassare la soglia è affrontare in termine di scienza la disciplina, di collocarla nell'ambito dell'ecologia e di derivarne appropriate tecnologie attraverso il diritto, quindi attraverso un processo governabile di scelte e attuazioni.
Le tecnologie di processo e le tecnologie di prodotto nella produzione del territorio antropico sono inquadrate nel contesto disciplinare dell’ecologia applicata all’urbanistica. Come l'apparato definitorio della sostenibilità influenza teoria e prassi dell'urbanistica non solo rispetto a questioni generali come la capacità di carico e sostenibilità, il metabolismo urbano, l’impronta ecologica e la qualità dell'ambiente costruito, ma anche nello specifico dei principali aspetti geologici e fisici dei terremoti. Alcune osservazioni sul terremoto del 6 aprile 2009 a L'Aquila serviranno a mostrare l’interazione con la geologia in situazioni dei grandi fenomeni naturali (i terremoti), mentre in altri casi studio si illustreranno le questioni legati alla stabilità dei versanti e più in generale al concetto di vulnerabilità fisica e sistemica nella valutazione dei rischi naturali a supporto di scelte urbanistiche finalizzate alla prevenzione.
Lo scopo, a partire dalle responsabilità e competenze nel governo del territorio, indaga le potenzialità dell’urbanistica nella protezione ambientale e nella sostenibilità delle trasformazioni territoriali, evidenziando come il territorio e l’ambiente costituiscano un sistemi con specifiche proprietà sistemiche: da qui scaturiscono i diversi ruoli della ricerca, della politica e dell'amministrazione nel governare gli effetti.
Le responsabilità della disciplina urbanistica e della politica a fronte di cambiamenti globali. L'importanza della conoscenza quantitativa, di infrastrutture dei dati territoriali, di protocolli standard e delle certificazioni nell'uso dei dati. Il ruolo delle tecnologie dell'informazione e della conoscenza nelle trasformazioni degli usi del suolo.
The responsibilities of the discipline of urban planning and policy in the face of global change. The importance of quantitative knowledge, spatial data infrastructure, protocol standards and certification in the use of data. The role of information technology and knowledge in the transformation of land uses.
L’investigazione antincendio sugli aspetti strutturali: una proposta di codificaStroNGER2012
I numerosi incendi che si innescano e danneggiano
le strutture hanno rivoluzionato, da una parte,
molte procedure sulla prevenzione definendo metodologie
gestionali più efficaci e stanno, dall’altra,
portando ad affinare procedure investigative
codificate atte a ridurre il rischio di errori/omissioni
durante le indagini.
Lo scopo di questo articolo è quello di esporre
una metodologia codificata di Structural Fire Investigation
(Investigazione sugli aspetti strutturali in
caso di incendio) atta ad individuare le cause scatenanti,
pregresse e latenti, che hanno determinato
l’evento accidentale.
L’iter investigativo, associato a determinate operazioni
strutturali e forensi che partono dalla raccolta
delle informazioni iniziali al repertamento e
controllo documentale per poi completarsi con le
verifiche computazionali, sicuramente aiuta a determinare,
in maniera rigorosa, le cause e l’origine
di un incendio. La modellazione degli incendi con
il software del NIST, Fire Dynamics Simulator
(FDS) e l’analisi strutturale con vari codici di calcolo,
permettono di verificare determinate ipotesi
maturate durante il repertamento e di avvalorare
scientificamente l’analisi semiotica rilevata sulla
scena, fornendo dati forensi utili in fase dibattimentale.
Quindi un’attività investigativa pianificata, permette
a qualsiasi utente, (VV.F., personale delle Forze
dell’Ordine, Consulente, Perito, CTU o Libero
Professionista), di svolgere indagini in maniera appropriata
secondo una linea guida che permette
di non tralasciare controlli a volte rilevanti per la
stesura della documentazione complessiva in forma
di report finale.
29 May 2015 - Rome
Research Meeting with
University of Brasilia–Brazil
University of Nebraska-Lincoln (Omaha Campus)
University of Rome La Sapienza
StroNGER
29 May 2015 - Rome
Research Meeting with
University of Brasilia–Brazil
University of Nebraska-Lincoln (Omaha Campus)
University of Rome La Sapienza
StroNGER
IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE DEL COMPORTAMENTO SPERIMENTALE DI CENTINE INNOVAT...StroNGER2012
Contributo a IF CRASC'15 di Alessandra Castelli e Francesco Petrini.
14-16 maggio 2015.
Universita' degli Studi di Roma La Sapienza
Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale
ifcrasc15@stronger2012.com
Corso Ottimizzazione Strutturale Sapienza 2015StroNGER2012
Il corso vuole introdurre in maniera semplice i concetti, i metodi, gli strumenti necessari all’ottimizzazione di una struttura in termini di capacità prestazionali e sicurezza. L’attenzione è focalizzata sulle idee e sulle applicazioni, nella convinzione che gran parte dei dettagli algoritmici, seppure fondamentali nelle applicazioni più sofisticate, possano essere rimandati a successivi approfondimenti: questo anche alla luce degli strumenti computazionali moderni che permettono di concentrarsi sulla progettazione concettuale dei sistemi strutturali nelle forme più attuali. Gli studenti potranno quindi essere capaci di impostare e comprendere i processi ideativi alla base delle moderne forme strutturali che si presentano per le coperture, i ponti e gli edifici alti.
MIGLIORAMENTO ED ADEGUAMENTO SISMICO DI STRUTTURE ESISTENTI ATTRAVERSO L’UTIL...StroNGER2012
MIGLIORAMENTO ED ADEGUAMENTO SISMICO DI STRUTTURE ESISTENTI ATTRAVERSO L’UTILIZZO DI MATERIALI COMPOSITI IN FRP.
14 e 21 Aprile 2015.
https://www.ording.roma.it/seminario.aspx?id=14727
Design Knowledge Gain by Structural Health MonitoringStroNGER2012
The design of complex structures should be based on advanced approaches able to take into account the behavior of the constructions during their entire life-cycle. Moreover, an effective design method should consider that the modern constructions are usually complex systems, characterized by strong interactions among the single components and with the design environment.
A modern approach, capable of adequately considering these issues, is the so-called performance-based design (PBD). In order to profitably apply this design philosophy, an effective framework for the evaluation of the overall quality of the structure is needed; for this purpose, the concept of dependability can be effectively applied.
In this context, structural health monitoring (SHM)
assumes the essential role to improve the knowledge on the structural system and to allow reliable evaluations of the structural safety in operational conditions. SHM should be planned at the design phase and should be performed during the entire life-cycle of the structure.
In order to deal with the large quantity of data coming from the continuous monitoring various processing techniques exist. In this work different approaches are discussed and in the last part two of them are applied on the same dataset.
It is interesting to notice that, in addition to this first level of knowledge, structural health monitoring allows obtaining a further more general contribution to the design knowledge of the whole sector of structural engineering.
Consequently, SHM leads to two levels of design knowledge gain: locally, on the specific structure, and globally, on the general class of similar structures.
Strutture temporanee crosti ottobre 2014 sapienzaStroNGER2012
Lezione di Chiara Crosti
LA STATICA DEGLI ALLESTIMENTI TEMPORANEI PER EVENTI Quadro normativo e verifiche di sicurezza.
Venerdì 10 ottobre 2014,
Aula del Chiostro, Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale,
Sapienza Università di Roma
Strutture temporanee arangio ottobre 2014 sapienzaStroNGER2012
Lezione di Franco Bontempi
LA STATICA DEGLI ALLESTIMENTI TEMPORANEI PER EVENTI Quadro normativo e verifiche di sicurezza.
Venerdì 10 ottobre 2014,
Aula del Chiostro, Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale,
Sapienza Università di Roma
Strutture temporanee pellegrini ottobre 2014 sapienzaStroNGER2012
Lezione di Fabio Stefano Pellegrini
LA STATICA DEGLI ALLESTIMENTI TEMPORANEI PER EVENTI Quadro normativo e verifiche di sicurezza.
Venerdì 10 ottobre 2014,
Aula del Chiostro, Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale,
Sapienza Università di Roma
Strutture temporanee bontempi ottobre 2014 sapienzaStroNGER2012
Lezione di Franco Bontempi
LA STATICA DEGLI ALLESTIMENTI TEMPORANEI PER EVENTI Quadro normativo e verifiche di sicurezza.
Venerdì 10 ottobre 2014,
Aula del Chiostro, Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale,
Sapienza Università di Roma
VALUTAZIONI CRITICHE DEI MODELLI NUMERICI E DEI RISULTATIStroNGER2012
Lezione di Chiara Crosti
ANALISI STRUTTURALE DI PONTI E DI OPERE COMPLESSE DI INGEGNERIA CIVILI
Roma 10 ottobre 2014,
Facoltà di Ingegneria Civile ed Industriale
Sapienza - Università di Roma
Via Eudossiana, 18 Roma
VALUTAZIONI CRITICHE DEI MODELLI NUMERICI E DEI RISULTATI
61Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile.
1. 1/61
1/61
Resilienza dei centri urbani e
rilievo delle costruzioni:
un binomio indivisibile
Stefania Arangio
StroNGER s.r.l.
GLI ATTORI DEL DIVENIRE URBANO
I CONVEGNO SULL’INTERAZIONE UOMO-SPAZIO-TEMPO
Prof. Franco Bontempi
Sapienza Università di Roma
2. FB org
www.francobontempi.org www.stronger2012.com www.disg.uniroma1.it/bontempi
Pierluigi
OLMATI
Design Engineer
AKT II Consulting
London (UK)
pierluigi.olmati
@akt-uk.com
Filippo
GENTILI
Structural Engineer,
Post-doctoral
fellow, University of
Coimbra ISISE (PT)
filippo.
gentili@uc.pt
Sauro
MANENTI
Hydraulic Engineer
Assistant Professor
University of Pavia
(IT) sauro.
manenti@unipv.it
Francesca
BRANDO
Project Director
Thornton Tomasetti
New York (NY)
FBrando@thornton
tomasetti.com
Luca
SGAMBI
Structural
Engineer,
Research Fellow,
P.E., Politecnico di
Milano (IT)
luca.sgambi@
polimi.it
Prof. of Structural
Analysis and
Design, Sapienza
University of Rome
Franco
BONTEMPI
Chiara
CROSTI
Structural Engineer, PhD, P.E.
chiara.crosti@
{uniroma1.it;stronger2012.com}
Expertise:
• Forensic Engineering
• Fire Safety Engineering
• Nonlinear FEM Analysis
Stefania
ARANGIO
Structural Engineer, PhD, P.E.
stefania.arangio@
{uniroma1.it;stronger2012.com}
Expertise:
• Structural Safety
• Structural Identification
• Metal and Masonry
structures
Konstantinos
GKOUMAS
Francesco
PETRINI
Structural Engineer, PhD, P.E.
francesco.petrini@
{uniroma1.it;stronger2012.com}
Expertise:
• Performance - and
Resilience Based - Design
• Energy Harvesting
• Multi-hazard analysis
Mario
FORLINO
Structural Engineer, P.E. PhD Student
mario.forlino@uniroma1.it
Expertise:
• Forensic Engineering
• Accident analysis
• Masonry Structures
Paolo Emidio
SEBASTIANI
PhD Students StroNGER srl External Group
Structural Engineer, P.E. PhD Student
paolo.sebastiani@uniroma1.it
Expertise:
• Earthquake engineering
• Performance based
seismic design
• Seismic protection
Transportation S. Engineer, PhD, P.E.
konstantinos.gkoumas@
{uniroma1.it;stronger2012.com}
Expertise:
• Urban Transportation
Infrastructures
• Energy Harvesting
• Sustainability and Resilience
Structural Engineer, P.E. PhD Student
Marcello.mangione@uniroma1.it
Expertise:
• Fire Engineering
• Fire investigation
Marcello
MANGIONE
3.
4. 4/61
4/61 StroNGER s.r.l
Start up innovativa ai sensi
del D.L. 179/2012
Str
o N
GER
www.stronger2012.com
(Structures of the Next Generation – Energy harvesting and Resilience)
All’interno dell’incubatore
ITech di BIC Lazio
5. Structure of Next Generation – Energy harvesting and Resilience
Spin-off di Ricerca – www.stronger2012.com
• Progettazione, adeguamento e ottimizzazione di
strutture nuove ed esistenti
Modellazione numerica avanzata
• Approccio ingegneristico alla progettazione di
strutture in caso di incendio
• Ingegneria Forense
• Ricerca e sviluppo
Resilienza
Sostenibilità e recupero energetico
Soluzioni innovative per l’Ingegneria Strutturale
ATTIVITA’
6. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Outline
6
• Resilienza delle aree urbane nei confronti dei fenomeni
geologici e idrogeologici
• Rilievo delle costruzioni in situazioni post-evento
• RILEVIA: «RILievo di Edifici Vulnerabili a fenomeni
geologici, Idrogeologici e Alluvionali»
• Conclusioni
7. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Outline
7
• Resilienza delle aree urbane nei confronti dei fenomeni
geologici e idrogeologici
• Rilievo delle costruzioni in situazioni post-evento
• RILEVIA: «RILievo di Edifici Vulnerabili a fenomeni
geologici, Idrogeologici e Alluvionali»
• Conclusioni
8. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
8
Resilienza di un sistema urbano
Capacità di riorganizzarsi in seguito ad una perturbazione
o a uno shock; le alterazioni possono essere causate sia
da eventi naturali (frane, sismi, etc) sia da attività
antropiche.
9. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
http://www.lastampa.it
COMUNI A RISCHIO IDROGEOLOGICO89%
VITTIME TRA IL 1963 E IL 20126.772
POPOLAZIONE RESIDENTE IN ZONE A
ELEVATO RISCHIO IDROGEOLOGICO
9,6%
COSTO COMPLESSIVO DEI DANNI PER
FRANE E INONDAZIONI DAL 1944 AL 2012
61,5 MLD €
Un tema attuale è la resilienza dei sistemi urbani nei confronti del dissesto idrogeologico
10. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
• Un sistema urbano resiliente necessita di strumenti efficaci per il
rilievo speditivo del territorio urbanizzato in situazioni post-
evento. E’ importante per avere una efficace stima dei danni e
una corretta organizzazione delle risorse e delle tempistiche.
• Un rilievo efficace ed esaustivo deve considerare l’intero sistema
urbanizzato (territorio, edifici, singole abitazioni) con un approccio
multilivello.
Resilienza e rilievo delle costruzioni in situazioni post-evento
11. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Outline
11
• Resilienza delle aree urbane nei confronti dei fenomeni
geologici e idrogeologici
• Rilievo delle costruzioni in situazioni post-evento
• RILEVIA: «RILievo di Edifici Vulnerabili a fenomeni
geologici, Idrogeologici e Alluvionali»
• Conclusioni
12. 12/61
12/61
Generalmente, durante un rilievo speditivo dello stato
di una costruzione, un tecnico registra su schede
cartacee una serie di informazioni sulla costruzione e
dà un giudizio sulla sicurezza
Rilievo delle costruzioni in zone soggette a fenomeni geologici e
idrogeologici
13. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Rilievo dei danni alle costruzioni: Schede AeDES
Esistono schede per il rilevamento
speditivo delle costruzioni ma sono
orientate al rilievo dei danni da sisma
(ad esempio: scheda di 1°livello di
rilevamento danno, pronto intervento e
agibilità per edifici ordinari nell’emergenza
post-sismica - AeDES 5/2000)
Sono strumenti consolidati per i rilievi post-
sisma ma che hanno alcune limitazioni
significative in caso di fenomeni geologici.
14. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
1) Non sono in grado di cogliere le caratteristiche dei
danni legati ai fenomeni geologici
Il danno non interessa la struttura in modo omogeneo: in
genere interessa principalmente il piano terra e, a volte,
parte del primo piano
I danni strutturali gravi sono legati all’impatto violento di
rocce e detriti ingombranti trasportati da un flusso veloce
In caso di movimento lento e trasporto di materiale
leggero, il danno è principalmente non strutturale
Limitazioni degli strumenti esistenti per il rilievo post-evento
15. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
2) Non rilevano le caratteristiche geomorfologiche e i danneggiamenti del
territorio in modo esaustivo
Limitazioni degli strumenti esistenti per il rilievo post-evento
Sprofondamento
Presenza di coltivazioni
Versante in frana
16. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
3) Le categorie di agibilità potrebbero essere non rappresentative della situazione
Limitazioni degli strumenti esistenti per il rilievo post-evento
Edificio considerato
Strada statale a monte dell’edificio
Zona interessata
dal movimento
franoso
Altolia (comune di Messina) – Ottobre 2009
17. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
L’edificio, a parte il terreno franato che insiste sulla parete
posteriore, risulta integro. Con la scheda AeDES viene
considerato
INAGIBILE PER RISCHIO ESTERNO
ma non c’è modo di specificare che il rischio esterno è
legato a un dissesto del territorio (potrebbe anche
essere la vicinanza ad un edificio pericolante).
Non è quindi possibile differenziare gli interventi sulle
costruzioni dagli interventi sul territorio.
Considerazioni sulle categorie di agibilità
18. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
4) Formato cartaceo:
- I risultati dei rilievi devono essere scansionati o sintetizzati su supporti informatici
- Si rischia di rilevare più volte lo stesso stabile se gli inquilini non sono tutti presenti
nello stesso momento
Limitazioni degli strumenti esistenti per il rilievo post-evento
RALLENTAMENTI DELLE OPERAZIONI E PROBLEMI ORGANIZZATIVI:
SISTEMA NON RESILIENTE
19. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Outline
19
• Resilienza delle aree urbane nei confronti dei fenomeni
geologici e idrogeologici
• Rilievo delle costruzioni in situazioni post-evento
• RILEVIA: «RILievo di Edifici Vulnerabili a fenomeni
geologici, Idrogeologici e Alluvionali»
• Conclusioni
20. 20/61
20/61
RILEVIA è un progetto finanziato dalla
Regione Lazio come idea innovativa
di imprenditoria femminile
21. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
RILEVIA
RILEVIA (RILievo di Edifici Vulnerabili a fenomeni geologici,
Idrogeologici e Alluvionali) è una applicazione per smartphone e tablet:
• permette di catalogare i danni e formulare un giudizio in merito all’agibilità
degli edifici a valle di un fenomeno di dissesto (frana, alluvione, ...)
• fornisce il supporto per la redazione di testimoniali di stato, ad esempio nel
caso in cui le costruzioni presenti in una certa zona siano interessate dagli
effetti di scavi per la realizzazione di linee metropolitane, parcheggi interrati, …
• ha valore predittivo se viene compilata in situazioni ordinarie per verificare lo
stato di una costruzione e valutare la possibile attività di un fenomeno di
pericolosità geologica, ancora non palese
22. 22/61
22/61
Approccio multi-livello per la catalogazione delle informazioni
Territorio Confini amministrativi
Fessurazioni locali
Singolo edificio
Singola unità abitativa
RILEVIA
23. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Approccio multi-livello
Ad ogni livello 0 (rilievo del territorio)
sono associati diversi livelli 1 (una
scheda per ogni edificio che si trova
nel territorio considerato)
24. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Contenuti del livello 0 – Rilievo del territorio
1) Identificazione del sopralluogo
2) Cartografia
2.1 informazioni cartografiche
2.2 informazioni sui dissesti idrogeologici
2.3 estratti cartografici
2.4 informazioni sulla geomorfologia desunte dalla cartografia o da altre fonti
3) Rilievo diretto del territorio
3.1 Geologia
3.2 Geomorfologia prevalente
3.3 Idrogeologia
3.4 Processi morfogenetici
3.5 Possibili cause dei processi morfogenetici osservati
3.6 Documentazione fotografica
4) Danni ed interventi
4.1. Danni nell’area di interesse
4.2 Indagini e monitoraggio
4.3 Interventi consigliati sul territorio
5) Valutazione della pericolosità geologica e idrogeologica
25. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Identificazione del rilevatore
Identificazione della zona ed
estratto della mappa catastale
26. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Quando si caricano delle
immagini è possibile sistemare i
settaggi
27. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Dettaglio delle informazioni
cartografiche disponibili sulla
zona
28. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Rilievo diretto del territorio
Classificazione litologica
29. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
E’ possibile specificare la
fonte delle informazioni
30. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
C’è la possibilità di dare
indicazioni sulle cause che
possono aver portato al
dissesto osservato
31. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Alla fine del livello 1 è
possibile valutare la
pericolosità geologica del
territorio considerato
33. 33Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
RILEVIA – Livello 1 – Rilievo di un singolo edificio
La posizione dell’edificio
può essere rilevata
direttamente dal gps del
dispositivo di rilievo
34. 34Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
RILEVIA – Livello 1 – Rilievo di un singolo edificio
Si assegnano le
caratteristiche strutturali
35. 35Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Livello 1: Oggettività nel rilievo del danneggiamento
RILEVIA è uno strumento tecnologico che supporta il tecnico nel
rilievo puntuale del danneggiamento
36. 36Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Livello 1: danni ad elementi strutturali (c.a.)
Per il rilevamento del
danno i piani sono
considerati
separatamente
Per ogni piano è fornita
una check list di
possibili manifestazioni
del danno (modi di
danno)
Strutture verticali in c.a.
Livello di intensità del danno
Estensione
37. 37Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
lesioni longitudinali nei
pilastri
lesioni diagonali nei pilastri lesioni ad andamento
diagonale sulle tamponature
lesioni da distacco della
tamponatura
formazione di cavità nella
tamponatura
lesioni in campata delle travi
con andamento diagonale
lesioni nei solai
lesioni alle estremità
delle travi
lesioni nei pavimenti
37
Livello 1: modi di danno per strutture in c.a.
38. 38Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
lesioni diagonali nei pilastri
Modi di danno per le strutture in c.a.: livelli di intensità
Per ogni modo di danno vengono individuati cinque livelli di intensità
Esempio di danno di livello
4: danno molto grave
1 – Leggero: lesioni minori di 2 mm
distacco dell’Intonaco
2 – Medio: spessore delle lesioni compreso tra 2 e 5 mm
locali distacchi del copriferro con incipiente
instabilizzazione delle barre
3 – Grave: lesioni macroscopiche
instabilizzazione delle barre
4 – Molto Grave: lesioni pronunciate e instabilizzazione delle
barre; nei casi più gravi si verifica la
disgregazione di notevoli porzioni di
calcestruzzo
5 – Gravissimo: incipiente collasso o collasso dell’elemento
strutturale
39. 39Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Flessione nelle travi
Livello 1
Livello 4
Livello 2 Livello 3
Livello 5
Livelli di intensità del danno
Durante il rilievo il tecnico può consultare delle immagini di riferimento che lo
supportano nella corretta assegnazione del livello del danno osservato
40. 40Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Traslazione verticale con
danneggiamento a taglio
Traslazione verticale con
danneggiamento a flessione
Rotazione rigidaTraslazione per
cedimenti differenziali
Livello 1 : meccanismi di danneggiamento per strutture in c.a.
41. 41Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Cedimento alla base di un
pilastro
Collasso di un piano debole
Collasso dei nodiFlessione nelle travi
Livello 1 : meccanismi di danneggiamento per strutture in c.a.
42. Correlazione tra modi di danno e meccanismi di danneggiamento
RILEVIA contiene un algoritmo che suggerisce i meccanismi di
danneggiamento compatibili con i modi di danno osservati
43. Correlazione tra modi di danno e meccanismi di danneggiamento
Le correlazioni sono state validate anche mediante simulazioni agli
elementi finiti
(In collaborazione con Ing. Alessandro Cattaneo)
44. 44Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Livelli di intensità del danno
DANNO 1
Molto lieve
DANNO 2
Lieve
DANNO 3
Moderato
DANNO 4
Grave
(In collaborazione con Ing. Alessandro Cattaneo)
45. 45Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Oggettività del rilievo: giudizio di agibilità
Sono state inserite alcune categorie in più rispetto alla
AeDES:
• è stato separato l’INAGIBILE per danni dovuti all’evento
dall’INAGIBILE per carenze preesistenti (per evitare una stima
falsata dei danneggiamenti)
• è stato separato l’INAGIBILE per rischio esterno dall’INAGIBILE
per rischio geologico e idrogeologico (per avere una stima globale
delle zone che necessitano di interventi sul territorio)
46. Vista frontale dell’edificio
Nella scheda tecnica proposta si considera anche la voce:
INAGIBILE
PER RISCHIO GEOLOGICO E IDROGEOLOGICO
Questa categoria è finalizzata proprio all’individuazione di
zone in cui gli edifici sono ancora integri o poco
danneggiati ma sono necessari interventi sul territorio
Valutazioni di agibilità: confronti con scheda AeDES
47. 47Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
RILEVIA – Livello 2 – Rilievo del singolo appartamento
48. 48Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
RILEVIA – Livello 2 – Rilievo del singolo appartamento
49. 49Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
RILEVIA – Livello 2 – Rilievo del singolo appartamento
50. Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Outline
• Resilienza delle aree urbane nei confronti dei fenomeni
geologici e idrogeologici
• Rilievo delle costruzioni in situazioni post-evento
• RILEVIA: «RILievo di Edifici Vulnerabili a fenomeni
geologici, Idrogeologici e Alluvionali»
• Conclusioni
51. 51Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivisibile
stefania.arangio@stronger2012.com
Conclusioni
• Resilienza e rilievo delle costruzioni costituiscono un binomio
indivisibile ma nel caso di situazioni post-dissesto idrogeologico gli
strumenti esistenti risultano carenti del necessario approccio
sistemico multi-livello.
• RILEVIA è una nuova applicazione per smartphone e tablet
finalizzata al rilievo speditivo delle costruzioni in zone soggette a
fenomeni geologici e idrogeologici.
• L’utilizzo di uno strumento oggettivo, esaustivo e informatizzato
permette di gestire il tempo e le risorse economiche in modo
ottimizzato, in un ottica moderna volta alla resilienza e alla
sostenibilità.
52. 52/61
52/61
INNOVAZIONE
S.I.V.E.S. è il primo sistema di schede
informatizzate per il rilievo speditivo
delle costruzioni in zone soggette a
fenomeni geologici e idrogeologici.
OGGETTIVITA’
S.I.V.E.S. supporta il tecnico
nell’individuazione del tipo di danno e
nella assegnazione della gravità
mediante appositi abachi
informatizzati.
COMPLETEZZA
S.I.V.E.S. utilizza un approccio multi-livello
Livello 0: caratteristiche del territorio
urbanizzato;
Livello 1: rilievo del singolo edificio;
Livello 2: analisi delle fessurazioni e di
danneggiamentilocali.
CONDIVISIONE
I vari esperti coinvolti nel rilievo delle
costruzioni storiche, con S.I.V.E.S.
operano su una stessa piattaforma
condividendo tutte le informazioni.
S.I.V.E.S. permette una valutazione
speditiva della vulnerabilità delle
costruzioni e una funzionale
catalogazione delle informazioni
rilevate.
SEMPLICITA’
Può essere utilizzata per il rilievo delle
costruzioni danneggiate da cedimenti,
frane e alluvioni.
Permette di catalogare i danni sulle
costruzioni e di formulare un giudizio in
merito all’agibilità.
1– Leggero
2– Medio
3– Grave
4– Molto Grave
5– Gravissimo
E’ uno strumento innovativo per la
redazione dei testimonialidi stato.
RILEVIA
53. LA RESILIENZA
DEI SISTEMI
In ecology, resilience is the capacity of an ecosystem
to respond to a perturbation or disturbance by
resisting damage and recovering quickly. Such
perturbations and disturbances can include stochastic
events such as fires, flooding, windstorms, insect
population explosions, and human activities such as
deforestation, fracking of the ground for oil extraction,
pesticide sprayed in soil, and the introduction of
exotic plant or animal species. Disturbances of
sufficient magnitude or duration can profoundly affect
an ecosystem and may force an ecosystem to reach
a threshold beyond which a different regime of
processes and structures predominates.
British Standard, BS65000(2014) defines
"organisational resilience" as "ability of an
organization to anticipate, prepare for, and respond
and adapt to incremental change and sudden
disruptions in order to survive and prosper."[1]
In recent years, a new consensus of the concept of
resilience emerged as a practical response to the
decreasing lifespan of organisations[2] and the from
key stakeholders, including boards, governments,
regulators, shareholders, staff, suppliers and
customers to effectively address the issues of
security, preparedness, risk, and survivability.
www.francobontempi.org
Str
o N
GER