61Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivi...StroNGER2012
GLI ATTORI DEL DIVENIRE URBANO
Facoltà di Ingegneria
Sapienza Università di Roma
Sala del Chiostro 26 NOVEMBRE 2015
a cura di
Alessandro Cutini - Franco Bontempi
Vulnerabilità delle costruzioni ai fenomeni geologici e idrogeologici - Stefa...Franco Bontempi
Giornata di studio in onore di Marcello Ciampoli,
Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale,
Universita' degli Studi di Roma La Sapienza,
9 dicembre 2014.
Corso Ischia Sicura - 09 approfondimento n7- aedesArchLiving
Corso ISCHIA SICURA, Associazione Ingegneri Ischia: ORDINANZE POST SISMA (SABATO 27 Aprile 2019)
INTERVENTI
Apparato Normativo Post sisma: introduzione generale;
Le ordinanze post sisma l’esperienza di L’Aquila;
Le ordinanze post sisma l’esperienza Emiliana;
Le ordinanze post sisma in centro Italia;
Ricostruzione Pubblica post sisma;
Applicazione pratica delle ordinanze: determinazione del livello operativo;
Presentazione di richiesta di contributo: requisiti di ammissibilità, difformità, costo convenzionale;
Casi reali presentati agli uffici ricostruzione : esempi di progetti in Emilia 2012 e Italia centrale 2016.
RELATORI:
Arch. Giovanni Di Mambro – Dirigente Ministero Infrastrutture. Dirigente struttura di missione progetto C.A.S.E., Direttore Settore Ricostruzione del Commissario per la Ricostruzione Sisma 2016.
Ing. Gianluca Loffredo – Amministratore unico Archliving srl.
Ing. PIERLUIGI PASCALE – Responsabile Centro Italia Archliving srl
Corso Ischia Sicura - 04 approfondimento n2- livello operativoArchLiving
Corso ISCHIA SICURA, Associazione Ingegneri Ischia: ORDINANZE POST SISMA (SABATO 27 Aprile 2019)
INTERVENTI
Apparato Normativo Post sisma: introduzione generale;
Le ordinanze post sisma l’esperienza di L’Aquila;
Le ordinanze post sisma l’esperienza Emiliana;
Le ordinanze post sisma in centro Italia;
Ricostruzione Pubblica post sisma;
Applicazione pratica delle ordinanze: determinazione del livello operativo;
Presentazione di richiesta di contributo: requisiti di ammissibilità, difformità, costo convenzionale;
Casi reali presentati agli uffici ricostruzione : esempi di progetti in Emilia 2012 e Italia centrale 2016.
RELATORI:
Arch. Giovanni Di Mambro – Dirigente Ministero Infrastrutture. Dirigente struttura di missione progetto C.A.S.E., Direttore Settore Ricostruzione del Commissario per la Ricostruzione Sisma 2016.
Ing. Gianluca Loffredo – Amministratore unico Archliving srl.
Ing. PIERLUIGI PASCALE – Responsabile Centro Italia Archliving srl
61Resilienza dei centri urbani e rilievo delle costruzioni: un binomio indivi...StroNGER2012
GLI ATTORI DEL DIVENIRE URBANO
Facoltà di Ingegneria
Sapienza Università di Roma
Sala del Chiostro 26 NOVEMBRE 2015
a cura di
Alessandro Cutini - Franco Bontempi
Vulnerabilità delle costruzioni ai fenomeni geologici e idrogeologici - Stefa...Franco Bontempi
Giornata di studio in onore di Marcello Ciampoli,
Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale,
Universita' degli Studi di Roma La Sapienza,
9 dicembre 2014.
Corso Ischia Sicura - 09 approfondimento n7- aedesArchLiving
Corso ISCHIA SICURA, Associazione Ingegneri Ischia: ORDINANZE POST SISMA (SABATO 27 Aprile 2019)
INTERVENTI
Apparato Normativo Post sisma: introduzione generale;
Le ordinanze post sisma l’esperienza di L’Aquila;
Le ordinanze post sisma l’esperienza Emiliana;
Le ordinanze post sisma in centro Italia;
Ricostruzione Pubblica post sisma;
Applicazione pratica delle ordinanze: determinazione del livello operativo;
Presentazione di richiesta di contributo: requisiti di ammissibilità, difformità, costo convenzionale;
Casi reali presentati agli uffici ricostruzione : esempi di progetti in Emilia 2012 e Italia centrale 2016.
RELATORI:
Arch. Giovanni Di Mambro – Dirigente Ministero Infrastrutture. Dirigente struttura di missione progetto C.A.S.E., Direttore Settore Ricostruzione del Commissario per la Ricostruzione Sisma 2016.
Ing. Gianluca Loffredo – Amministratore unico Archliving srl.
Ing. PIERLUIGI PASCALE – Responsabile Centro Italia Archliving srl
Corso Ischia Sicura - 04 approfondimento n2- livello operativoArchLiving
Corso ISCHIA SICURA, Associazione Ingegneri Ischia: ORDINANZE POST SISMA (SABATO 27 Aprile 2019)
INTERVENTI
Apparato Normativo Post sisma: introduzione generale;
Le ordinanze post sisma l’esperienza di L’Aquila;
Le ordinanze post sisma l’esperienza Emiliana;
Le ordinanze post sisma in centro Italia;
Ricostruzione Pubblica post sisma;
Applicazione pratica delle ordinanze: determinazione del livello operativo;
Presentazione di richiesta di contributo: requisiti di ammissibilità, difformità, costo convenzionale;
Casi reali presentati agli uffici ricostruzione : esempi di progetti in Emilia 2012 e Italia centrale 2016.
RELATORI:
Arch. Giovanni Di Mambro – Dirigente Ministero Infrastrutture. Dirigente struttura di missione progetto C.A.S.E., Direttore Settore Ricostruzione del Commissario per la Ricostruzione Sisma 2016.
Ing. Gianluca Loffredo – Amministratore unico Archliving srl.
Ing. PIERLUIGI PASCALE – Responsabile Centro Italia Archliving srl
SISMABONUS & ECOBONUS Gli aspetti tecnici ingegneristici degli interventi di ...ArchLiving
Convegno "La vulnerabilità sismica degli edifici esistenti. Sismabonus. Criteri di intervento con materiali compositi innovativi" organizzato dagli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti di Frosinone, con la collaborazione dell'Università di Cassino. Frosinone, 10 Maggio 2019
Seminario Area Tecnica su "DEMOLIZIONI E SICUREZZA" Studio Amati Architetti_M...Marco Lucidi
Panoramica su come la normativa sulla sicurezza interviene in un comparto rischioso quale quello delle demolizioni.
Questo per fornire a tutti i collaboratori dello Studio che si trovano ad operare all'interno dei cantieri di varie dimensioni e tipologie, gli strumenti normativi e tecnici adeguati.
IL FATTORE ESPOSIZIONE IN UNA DEMOLIZIONE CONTROLLATAFranco Bontempi
Contributo di Marco Lucici a IF CRASC'15,
Universita' degli Studi di Roma La Sapienza
Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale
14-16 maggio 2015.
Lo studio analizza l’andamento nel tempo del rischio, a partire dalla necessità di demolizione di una struttura per motivi di interesse o di sicurezza pubblica, passando per le configurazioni via via più deboli che porteranno fino al suo crollo, con la possibilità in itinere di crolli improvvisi totali o parziali. Nel caso dell’impiego di esplosivi, in aggiunta viene preso in considerazione un collasso parziale instabile a seguito di un’esplosione probabilmente non avvenuta completamente, con la rapidità di indagine che ne consegue almeno nel determinare se la motivazione è proprio legata ad un colpo mancato, ovvero ad una carica
esplosiva non scoppiata, o ad un errore di progettazione della linea di tiro. Il fattore tempo che caratterizza l’esposizione di persone e di beni non interessati alla demolizione, è determinante fin dalla decisione che la struttura esistente va abbattuta. Tutte le configurazioni strutturali, a partire da quel tempo zero, sono maggiormente a rischio per i tempi di ritorno legati ad eventi naturali rari. Il rischio è legato ad una variazione studiata dei percorsi di carico, che in ogni momento devono rientrare in una combinazione dei carichi verificata ai vari stati limite, in funzione della durata di tale configurazione provvisoria, e almeno fino a quando sono presenti degli operatori che potrebbero essere investiti dal crollo.
Compatibilità tra Sismabonus e Ordinanza 60ArchLiving
Nei casi di immobili danneggiati dal sisma2016, come si possono combinare i contributi erogati ai sensi del DL189/2016 e il sismabonus?
Cosa prevede l'Ordinanza 60?
Una breve presentazione. Per tutti i quesiti sismacentroitalia@archliving.it
Giornata di studio in onore di Marcello Ciampoli,
Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale,
Universita' degli Studi di Roma La Sapienza,
9 dicembre 2014.
Master's Thesis in Civil Engineering at the University of Padua- Nabveer AzharNabveer Azhar
it has been carried out on a North-Est Italian city called 'Conegliano' which is subject to heavy earthquake damages. After estimating the damage levels of every structure present in the city, the effects and variation on the mobility has been carried out.
Intervento al workshop "Incontro sui risultati tecnico-scientifici dei progetti ADAMO e SISMI nell’ambito del DTC Lazio" si terrà il giorno 22 gennaio 2020 presso l’Aula Pianterreno dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M. Picone”, via dei
Taurini 19 Roma.
SISMABONUS & ECOBONUS Gli aspetti tecnici ingegneristici degli interventi di ...ArchLiving
Convegno "La vulnerabilità sismica degli edifici esistenti. Sismabonus. Criteri di intervento con materiali compositi innovativi" organizzato dagli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti di Frosinone, con la collaborazione dell'Università di Cassino. Frosinone, 10 Maggio 2019
Seminario Area Tecnica su "DEMOLIZIONI E SICUREZZA" Studio Amati Architetti_M...Marco Lucidi
Panoramica su come la normativa sulla sicurezza interviene in un comparto rischioso quale quello delle demolizioni.
Questo per fornire a tutti i collaboratori dello Studio che si trovano ad operare all'interno dei cantieri di varie dimensioni e tipologie, gli strumenti normativi e tecnici adeguati.
IL FATTORE ESPOSIZIONE IN UNA DEMOLIZIONE CONTROLLATAFranco Bontempi
Contributo di Marco Lucici a IF CRASC'15,
Universita' degli Studi di Roma La Sapienza
Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale
14-16 maggio 2015.
Lo studio analizza l’andamento nel tempo del rischio, a partire dalla necessità di demolizione di una struttura per motivi di interesse o di sicurezza pubblica, passando per le configurazioni via via più deboli che porteranno fino al suo crollo, con la possibilità in itinere di crolli improvvisi totali o parziali. Nel caso dell’impiego di esplosivi, in aggiunta viene preso in considerazione un collasso parziale instabile a seguito di un’esplosione probabilmente non avvenuta completamente, con la rapidità di indagine che ne consegue almeno nel determinare se la motivazione è proprio legata ad un colpo mancato, ovvero ad una carica
esplosiva non scoppiata, o ad un errore di progettazione della linea di tiro. Il fattore tempo che caratterizza l’esposizione di persone e di beni non interessati alla demolizione, è determinante fin dalla decisione che la struttura esistente va abbattuta. Tutte le configurazioni strutturali, a partire da quel tempo zero, sono maggiormente a rischio per i tempi di ritorno legati ad eventi naturali rari. Il rischio è legato ad una variazione studiata dei percorsi di carico, che in ogni momento devono rientrare in una combinazione dei carichi verificata ai vari stati limite, in funzione della durata di tale configurazione provvisoria, e almeno fino a quando sono presenti degli operatori che potrebbero essere investiti dal crollo.
Compatibilità tra Sismabonus e Ordinanza 60ArchLiving
Nei casi di immobili danneggiati dal sisma2016, come si possono combinare i contributi erogati ai sensi del DL189/2016 e il sismabonus?
Cosa prevede l'Ordinanza 60?
Una breve presentazione. Per tutti i quesiti sismacentroitalia@archliving.it
Giornata di studio in onore di Marcello Ciampoli,
Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale,
Universita' degli Studi di Roma La Sapienza,
9 dicembre 2014.
Master's Thesis in Civil Engineering at the University of Padua- Nabveer AzharNabveer Azhar
it has been carried out on a North-Est Italian city called 'Conegliano' which is subject to heavy earthquake damages. After estimating the damage levels of every structure present in the city, the effects and variation on the mobility has been carried out.
Intervento al workshop "Incontro sui risultati tecnico-scientifici dei progetti ADAMO e SISMI nell’ambito del DTC Lazio" si terrà il giorno 22 gennaio 2020 presso l’Aula Pianterreno dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M. Picone”, via dei
Taurini 19 Roma.
Corso di Progettazione Strutturale Antincendio, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza - Franco Bontempi.
Fireside chat SGx Pavia - Techfly Andrea Lunghi - 12 maggio 2021Salvo Trotta
Usati da decenni in ambito militare invadono ora l’ambito civile in diversi campi di applicazione. Amazon (con Prime Air) si prepara a fare consegne in ore attraverso una flotta di questi velivoli. Ma quanto siamo ancora nella fantascienza e quanto invece "il futuro è già qui" (solo che non è equamente distribuito - W .Gibson). Con Andrea Lunghi CEO & Founder di Techfly ne andremo alla scoperta.
COSA?
Attraverso l'esperienza di Andrea vedremo diversi ambiti ed applicazioni di questi velivoli, lo farà usando esempi in prima persona che riguardano le sue professioni come pilota, ingegnerie ed imprenditore:
- Agricoltura di Precisione (precision farming);
- Settore ambientale;
- Settore edilizio, civile ed impiantistico;
- Archeologico;
- Monitoraggio;
- Fotogrammetria;
- Termografia;
- Geomatica
Presentazione Tesi di Laurea Magistrale - LM 26Marco Lucidi
Esposizione della Tesi di Laurea Magistrale in Ingegneria della Sicurezza e della Protezione Civile - LM 26, dal titolo "Demolizione Controllata con l'Esplosivo"
Causal models for the forensic investigation of structural failuresFranco Bontempi
The structural collapses are rare events that are characterized by complex dynamics: the identification
of their causes and the explanation of their developments are not straightforward processes and depend on numerous different factors. A fundamental aspect is that, even if sometimes it is possible to identify the trigger
that have materially caused the collapse, usually there is a complex background of situations that have made the
event possible and that need to be accurately analyzed. The investigation of the interrelated aspects and concurrent
causes is a fundamental task to assign conveniently the civil and criminal responsibilities. Starting from these considerations, the aim of this paper is to present some concepts that, in the Authors’ opinion, constitute a basis for the framework of the investigation activities. In the first part of thework two concepts are discussed.The first one is the concept of structural complexity, which is an attribute of the civil constructions that are characterized
by significant interactions, strong nonlinearities, and large uncertainties. The second concept regards the extension to the Civil Engineering field of a model for the development of failures proposed by Reason (Swiss Cheese Model, 1990). In the second part of the paper some operational approaches are briefly introduced: the breakdown of the problem and the analysis of the timeline; they are essential tools for the assignment of the various responsibility profiles. At the end of the contribution, the concept of structural dependability is recalled as an antidote to avoid failures providing high-quality structural design.
Lezione del 12 febbraio 2020 nell'ambito dell'11° corso di formazione per vice direttori - modulo 19 (Fire engineering) - Istituto Superiore Antincendi, 10 - 14 febbraio 2020, ROMA
ANALISI DEL RISCHIO PER LA SICUREZZA NELLE GALLERIE STRADALI.Franco Bontempi
SOMMARIO
Il tema della sicurezza, quando si parla di gallerie stradali, assume ancora più importanza, dato che un banale incidente o un guasto di un veicolo possono degenerare in uno scenario che causa un elevato numero di vittime. Ad esempio, il 24 marzo 1999, 39 persone sono rimaste uccise quando un mezzo pesante che trasportava farina e margarina prese fuoco all’interno del Tunnel del Monte Bianco. Nella prima parte dell’articolo vengono spiegate le fasi logiche che un modello messo a disposizione dalla PIARC/OECD, il Quantitative Risk Assessment Model (QRAM) [1-2], segue nel processo di Assegnazione del Rischio, e come esso ricava i valori dei relativi indicatori. Nella seconda parte dell’articolo, invece, viene mostrata un’applicazione di tale modello su una galleria esistente che si trova nel sud Italia, accompagnata da un’analisi di sensitività sui parametri che influenzano maggiormente il livello di rischio.
RISK ANALYSIS FOR SEVERE TRAFFIC ACCIDENTS IN ROAD TUNNELSFranco Bontempi
IF CRASC’15
III THIRD CONGRESS ON FORENSIC ENGINEERING
VI CONGRESS ON COLLAPSES, RELIABILITY AND RETROFIT OF STRUCTURES
SAPIENZA UNIVERSITY OF ROME, 14-16 MAY 2015
Appunti sulle modellazioni discrete per ponti e viadotti.
Corso di GESTIONE DI PONTI E GRANDI STRUTTURE, prof. ing. Franco Bontempi, Sapienza Universita' di Roma
PGS - lezione 03 - IMPALCATO DA PONTE E PIASTRE.pdfFranco Bontempi
Appunti su piastre per impalcati di ponti e viadotti.
Corso di GESTIONE DI PONTI E GRANDO STRUTTRE, prof. ing. Franco Bontempi, Sapienza Universita' di Roma
BIM obblighi e opportunità (nicolafurcolo.it) R.pdfNicola Furcolo
Slide BIM: una grande opportunità per gli operatori delle costruzioni.
Il BIM rappresenta una grandissima opportunità per chiunque operi nel settore delle costruzioni:
architetti
ingegneri
geometri
periti
topografi
imprese di costruzioni
pubbliche amministrazioni
RUP
dirigenti PA
A breve il BIM diventa obbligatorio di fatto per ogni appalto pubblico, ma una grande opportunità anche per i lavori privati.
Ti metto a disposizione qui sotto le SLIDE introduttive sul BIM che puoi scaricare gratuitamente.
Se hai bisogno di una consulenza tecnica sul BIM, contattami subito! www.nicolafurcolo.it
BIM obblighi e opportunità (nicolafurcolo.it) R.pdf
VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI Parte I
1. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
PORDENONE
VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
Parte I
Ing. StefaniaArangio
stefania.arangio@stronger2012.com
ROMA –17 Ottobre2014
www.stronger2012.com
Master di II livello in
Analisi e mitigazione del rischio idrogeologico
2. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
2/61
2/61
FRANCO BONTEMPI
STEFANIA ARANGIO
FRANCESCO PETRINI
KONSTANTINOS GKOUMAS
CHIARA CROSTI
Gruppodi ricercaa cui appartengo
3. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
3/61
3/61
StroNGERs.r.l.
Spin off di ricercae consulenza
www.stronger2012.com
4. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
Structure of Next Generation – Energy harvesting and Resilience
Spin-off di Ricerca – www.stronger2012.com
ATTIVITA’
• Progettazione, adeguamento e ottimizzazione di
strutture nuove ed esistenti
Modellazione numerica avanzata
Valutazione delle vulnerabilità di costruzioni esistenti
• Approccio ingegneristico alla progettazione di
strutture in caso di incendio
• Ingegneria Forense
• Ricerca e sviluppo
Resilienza
Sostenibilità e recupero energetico
Soluzioni innovative per l’Ingegneria Strutturale
Multi-hazard sulle costruzioni
5. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
La commissione “Strutture tipologiche”
dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma
Temi
•Problematiche legate alle strutture temporanee per lo spettacolo
•Vulnerabilità delle costruzioni ai fenomeni geologici e idrogeologici
•Modellazione a elementi finiti di strutture civili
•Norme tecniche e problemi applicativi
•Strutture speciali
•Materiali innovativi
•Life Cycle Engineering
•…
6. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
Introduzione
Danni alle costruzioni da fenomeni geologici e idrogeologici
Parte I
Scheda tecnica per il rilevamento speditivo di costruzioni in zone soggette a fenomeni geologici e idrogeologici
Parte II
Valutazione del danneggiamento
•Modellazione strutturale
•Utilizzo della interferometria satellitare
•Effetti delle colate rapide sulle costruzioni
La progettazione in zone a rischio frana
Conclusioni
OUTLINE
7. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
OUTLINE
Introduzione
Danni alle costruzioni da fenomeni geologici e idrogeologici
Parte I
Scheda tecnica per il rilevamento speditivo di costruzioni in zone soggette a fenomeni geologici e idrogeologici
Parte II
Valutazione del danneggiamento
•Modellazione strutturale
•Utilizzo della interferometria satellitare
•Effetti delle colate rapide sulle costruzioni
La progettazione in zone a rischio frana
Conclusioni
8. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
PERICOLOSITÀ GEOLOGICHE
Legate a eventi naturali
(frane, alluvioni, cedimenti fondali)
Legate a interventi antropici
(per esempio cedimenti dovuti a scavi)
Pagina 8
8
9. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
DANNI ALLE COSTRUZIONI DOVUTI A FRANE E ALLUVIONI
Ildannononinteressalastrutturainmodoomogeneo:ingenereinteressaprincipalmenteilpianoterrae,avolte,partedelprimopiano
Idannistrutturaligravisonolegatiall’impattoviolentodirocceedetritiingombrantitrasportatidaunflussoveloce
Incasodimovimentolentoetrasportodimaterialeleggero,ildannoèprincipalmentenonstrutturale
9
10. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
Rimozione di fango all’ingresso del paese
Il danneggiamento e’ concentrato principalmente nel piano terra degli edifici
Zona maggiormente danneggiata
DANNI DOVUTI A FRANE E ALLUVIONI
11. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
Ildannoingenereinteressaprincipalmenteilpianoterra
DANNI DOVUTI A FRANE E ALLUVIONI
12. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
I danni strutturali gravi sono legati all’impatto violentodi rocce e detriti ingombranti trasportati da un flusso veloce
DANNI DOVUTI A FRANE E ALLUVIONI
13. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
DANNI DOVUTI A FRANE E ALLUVIONI
14. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
In caso di movimento lento e trasporto di materiale leggero, il dannoè principalmente non strutturale
DANNI DOVUTI A FRANE E ALLUVIONI
15. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
Il danno non interessa la struttura in modo omogeneo:
è legato alla distribuzione dei cedimenti
I danni strutturali più gravi sono legati alle
traslazioni differenziali
L’osservazione del quadro fessurativo può fornire
informazioni sull’andamento dei cedimenti
DANNI ALLE COSTRUZIONI DOVUTI A CEDIMENTI DEL TERRENO
Pagina 15
15
16. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
OUTLINE
Introduzione
Danni alle costruzioni da fenomeni geologici e idrogeologici
Parte I
Scheda tecnica per il rilevamento speditivo di costruzioni in zone soggette a fenomeni geologici e idrogeologici
Parte II
Valutazione del danneggiamento
•Modellazione strutturale
•Utilizzo della interferometria satellitare
•Effetti delle colate rapide sulle costruzioni
La progettazione in zone a rischio frana
Conclusioni
17. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
Dipartimento di Ingegneria
Strutturale e Geotecnica
La scheda tecnica e’ stata elaborata nell’ambito del progetto UrbiSIT
WP1 - Banca dati geologico-tecnica (IGAG)
WP2 - Modello integrato del sottosuolo per la valutazione di pericolosità geologica
(IGAG)
WP3 - Classificazione del territorio urbano in relazione ai fattori di pericolosità
geologica (DiSG) (Prof. Marcello Ciampoli, Ing. Stefania Arangio)
WP4 - Criteri e indirizzi per la realizzazione di modelli geologico-tecnici finalizzati alla
microzonazione sismica (DSG)
WP5 - Criteri e indirizzi per il monitoraggio dei movimenti di massa in aree urbane.
WP6 - Sistema Informativo Territoriale con interfaccia WebGIS. (IGAG)
Progetto UrbiSIT
18. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
RILIEVO DEI DANNI ALLE COSTRUZIONI: SCHEDE AeDES
Esistono schede per il rilevamento speditivo delle costruzioni ma sono orientate al
rilievo dei danni da sisma (ad esempio: scheda di 1 °l
ivello di rilevamento danno,
pronto intervento e agibilità per edifici ordinari nell’emergenza post-sismica -
AeDES 5/2000)
Pagina 18
18
19. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
•Le versioni della scheda AeDESnon permettono di cogliere tutte le problematiche legate ai dissesti geologici:
-distribuzione non uniforme del danno
-necessità di rilevamento e catalogazione delle informazioni sulla geomorfologia del sito (esiste una AeDES“modificata” ma le informazioni che include sono insufficienti)
-adeguatezza delle categorie di agibilità previste, che devono descrivere tutte le situazioni significative in caso di danni da fenomeni geologici
•È necessario uno strumento che sia in grado di valutare in modo oggettivo lo stato di una costruzioni anche in situazioni pre-evento(testimoniali di stato –analisi di vulnerabilità di costruzioni in zone che saranno interessate da scavi, etc.)
RILIEVO DELLE COSTRUZIONI IN ZONE CON PERICOLOSITÀ GEOLOGICHE
Pagina 19
19
20. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
SCHEDA TECNICA PER IL RILIEVO DELLE COSTRUZIONI
È stata sviluppata una scheda tecnica che:
•permettedicatalogareidannieformulareungiudizioinmeritoall’agibilitàdegliedificiavallediunfenomenodidissesto(frana,alluvione,...)
•havalorepredittivosevienecompilatainsituazioniordinarieperverificarelostatodiunacostruzioneevalutarelapossibileattivitàdiunfenomenodipericolositàgeologica,ancoranonpalese
•fornisceilsupportoperlaredazioneditestimonialidistato,adesempionelcasoincuilecostruzionipresentiinunacertazonasianointeressatedaglieffettidiscaviperlarealizzazionedilineemetropolitane,parcheggiinterrati,…
Pagina 20
20
21. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
Laschedaèarticolatasutrelivelli:
LIVELLO0
SchedaT0:contieneinformazionigeneralichepermettonodiinquadrarelecaratteristichedelterritorioinesameevalutarnelapericolosità(confiniterritoriali)
Scheda C0:contiene informazioni sulle costruzioniche si trovano all’interno della zona identificata (confini amministrativi)
LIVELLO 1
Scheda C1: serve per il rilevamento del singolo edificio
LIVELLO 2
Scheda C2: contiene la descrizione dei quadri fessurativi
DESCRIZIONE GENERALE DELLA SCHEDA
T0
C0
C2
C1
Pagina 21
21
22. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
SCHEDA TECNICA: LIVELLO T0
Livello T0
Scheda per il rilievo del territorio
Pagina 22
22
23. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
23
SCHEDA TECNICA DI LIVELLO 0 PER IL TERRITORIO: CONTENUTI
•sezione1:identificazionedelsopralluogo
•sezione2:identificazionedell’area
2.1Informazionicartografiche
2.2Identificativodelleareeedificate
•sezione3:identificazionegeomorfologicadell’area
3.1cartografiaesistente
3.2informazionidesuntedalrilievodiretto(geologia,geomorfologia,usodelsuolo,idrologia)
3.3Processimorfogenetici
3.4Documentazionefotografica
•sezione4:danni
•sezione5:interventiconsigliati
•sezione6:valutazionedellapericolositàidrogeologica
24. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
24
SCHEDA T0 : SEZ. 1 e 2 –IDENTIFICATIVO SOPRALLUOGO E AREA
Codice univoco che permette di correlare le schede dei diversi livelli che vengono redatte in momenti diversi
Catalogazione delle informazioni cartografiche esistenti
Informazioni obbligatorie
Informazioni facoltative
25. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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25
SCHEDA T0 : SEZ. 3 –CARATTERIZZAZIONE GEOMORFOLOGICA (1)
Informazioni desunte dalla cartografia
Si considerano informazioni provenienti da diversi tipi di fonte
26. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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26
SELEZIONE DELLE INFORMAZIONE RELATIVE AL RILIEVO GEOMORFOLOGICO
PerilrilievogeomorfologicosonostatepresecomeriferimentomolteinformazionicontenutenelleschedeIFFIperfareinmodochesipotesserosfruttareleinformazionigiàesistenti
27. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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27
SCHEDA T0 : SEZ. 3 –CARATTERIZZAZIONE GEOMORFOLOGICA (2)
Informazioni desunte dal rilievo diretto: geologia
Si può inserire una valutazione dell’affidabilità dell’informazione inserita
scelta multipla
unica scelta
28. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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28
SCHEDA T0 : SEZ. 3 –CARATTERIZZAZIONE GEOMORFOLOGICA (3)
Informazioni desunte dal rilievo diretto: geomorfologia
29. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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29
SCHEDA T0 : SEZ. 3 –CARATTERIZZAZIONE GEOMORFOLOGICA (4)
Si catalogano informazioni relative ai processi morfogenetici esistenti
Processi morfogenetici
30. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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30
SCHEDA T0 : SEZ. 6 –VALUTAZIONE DELLA PERICOLOSITA’
E’ importante valutare la pericolosità del territorio a livello globale e valutare la vulnerabilità di strutture e infrastrutture
31. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Nel rilievo del territorio e’ importante anche considerare le condizioni delle strade e verificare l’accessibilita’ dei luoghi
RILIEVO DEL TERRITORIO
32. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Livello C0
Scheda per il rilievo delle costruzioni localizzate nel territorio considerato dalla scheda T0
SCHEDA TECNICA: LIVELLO C0
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33. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Fornisceunostrumentoutileperl’organizzazionedeirilievidimoltiedifici(predittivoepost-evento)
VieneredattaunaschedaC0perognifogliocatastaleconsiderato(all’internodelterritoriodellaschedaT0possonoesisterediverseschedeC0)
E’unostrumentoimportanteduranteleverifichediagibilitàperorientareeottimizzareillavorodeitecnici
SCHEDA TECNICA DI LIVELLO 0 PER LE COSTRUZIONI: SCHEDA C0
34. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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34
SCHEDA TECNICA DI LIVELLO 0 PER LE COSTRUZIONI C0: CONTENUTI
•sezione1:identificazionedellacompilazione
•sezione2:identificativodellazona
•sezione3:elencodegliedifici
3.1elencocompletodegliedificidarilevare
3.2risultatidellaverificadiagibilità:sintesi
•sezione4:sintesideldanno
•elencosinteticodeidannirelativiatuttalazona
35. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Aeolian
SCHEDA C0 : Sezione 3 –ELENCO DEGLI EDIFICI (1 –pre-rilievo)
Elenco degli edifici e riferimenti catastali
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36. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Aeolian
SCHEDA C0 : Sezione 3 –ELENCO DEGLI EDIFICI (2 –post-rilievo)
Risultati della verifica di agibilità: sintesi
Viene aggiornata mano a mano che vengono effettuati i rilievi
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37. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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SCHEDA TECNICA: LIVELLO C1
Livello C1
Scheda per il rilievo del danno e la valutazione della vulnerabilità del singolo edificio
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38. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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SCHEDA TECNICA DI LIVELLO 1 PER LE COSTRUZIONI C1: CONTENUTI (1)
•sezione1:identificazionedelsopralluogo
•sezione2:identificazionedell’edificio
•sezione3:descrizionedell’edificio
3.1caratteristichegeometriche
3.2posizioneesviluppovolumetrico
3.3periododicostruzioneeinterventi
3.4destinazioned’usoeutilizzazione
•sezione4:tipologiaediliziaecaratterizzazionestrutturale
4.1identificazionedeltipoedilizio
4.2struttureverticaliinmuratura(pianoterra-pianisuperiori)
4.3struttureverticaliincementoarmato(pianoterra-pianisuperiori)
4.4struttureverticaliinacciaio(pianoterra-pianisuperiori)
4.5struttureverticalimiste
4.6copertura
4.7orizzontamenti
4.8fondazioni
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39. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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SCHEDA C1 : SEZ. 2 –IDENTIFICAZIONE DELL’EDIFICIO
Si richiedono le coordinate cartografiche pensando a una possibile georeferenziazione dei risultati
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40. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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SCHEDA C1 : SEZ. 3 –DESCRIZIONE DELL’EDIFICIO
Si inseriscono informazioni relative alla progettazione ma anche alla presenza di interventi successivi (conformi e non conformi al progetto)
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41. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Scelta del tipo edilizio
SCHEDA C1 : SEZ. 4 –TIPOLOGIA EDILIZIA
Il piano terra e i piani superiori vengono considerati separatamente
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42. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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SCHEDA TECNICA DI LIVELLO 1 PER LE COSTRUZIONI C1: CONTENUTI (2)
•sezione5:danniadelementistrutturali
5.1struttureinelevazione(c.a.–muratura)
5.2meccanismidicollasso/danneggiamento(struttureinc.aemuratura)
•sezione6:danniadelementinonstrutturali
6.1statodellefiniture
6.2statodegliimpianti
•sezione7:terrenodifondazione
7.1litologiaaffiorante
7.2litologiainfondazione
7.3idrografiadelsito
7.4dissestiidrogeologiciinattonelsitodiedificazione
•sezione8:pericoloesterno
•sezione9:segnisulterrenocircostantel’edificio
•sezione10:giudiziodiagibilità
•sezione11:provvedimentidiprontointerventodirapidarealizzazione
•sezione12:altreosservazioni
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43. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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lesioni longitudinali sul
pilastro
lesioni diagonali sul pilastro lesioni ad andamento
diagonale da cedimento
fondazioni
lesioni da distacco della
tamponatura
danno da impatto alla
tamponatura
lesioni in campata con
andamento diagonale
lesioni sui solai
lesioni alle estremità
delle travi
lesioni nei pavimenti
SCHEDA C1 : SEZ. 5 – MODI DI DANNO DELLE STRUTTURE IN C.A.
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44. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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SCHEDA C1 : Sezione 5 –danni ad elementi strutturali (c.a.)
Per il rilevamento del danno i pianisono considerati separatamente
Per ogni piano è fornita una checklistdi possibili manifestazioni del danno (modi di danno)
Strutture verticali in c.a.
Livello di intensità del danno
Estensione
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45. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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lesioni diagonali nei pilastri
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Modi di danno per le strutture in c.a.: livelli di intensità
Per ogni modo di danno vengono individuati cinque livelli di intensità
Esempio di danno di livello 4: danno molto grave
1–Leggero:lesioniminoridi2mm
distaccodell’Intonaco
2–Medio:spessoredellelesionicompresotra2e5mm
localidistacchidelcopriferroconincipienteinstabilizzazionedellebarre
3–Grave:lesionimacroscopiche
instabilizzazionedellebarre
4–MoltoGrave:lesionipronunciateeinstabilizzazionedellebarre;neicasipiùgravisiverificaladisgregazionedinotevoliporzionidicalcestruzzo
5–Gravissimo:incipientecollassoocollassodell’elementostrutturale
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46. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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lesioni ad andamento
diagonale da cedimento
lesioni ad andamento
diagonale diffuse sulla struttura
lesioni a separare l’angolo
in basso
lesioni ad individuare una
superficie di distacco
lesioni verticali in
corrispondenza degli incroci
lesioni verticali per fuori
piombo
lesioni in corrispondenza
degli architravi
lesioni orizzontali
danni localizzati alle
pareti da impatto
SCHEDA C1 : SEZ. 5 – MODI DI DANNO DELLE STRUTTURE IN MURATURA
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47. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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SCHEDA C1 : sezione 5 –danni ad elementi strutturali (muratura)
Anche per il rilevamento del danno delle strutture in muratura i piani sono considerati separatamente
Strutture verticali in muratura
Per ogni piano è fornita una checklistdi possibili manifestazioni del danno (modi di danno)
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48. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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MODI DI DANNO E MECCANISMI DI DANNEGGIAMENTO
• sezione 5: danni agli elementi strutturali
5.1 Danni alle strutture (c.a. – muratura)
5.2 Derivazione dei meccanismi di danneggiamento
Catalogazione delle possibili manifestazioni del danno (“modi
di danno”) con relativa rappresentazione schematica.
Elaborazione di una check list dei possibili modi di danno per
ogni elemento strutturale.
I modi di danno solo le manifestazioni dei meccanismi di
danneggiamento/collasso legati ai fenomeni geologici.
CORRELAZIONE TRA MODI DI DANNO E
MECCANISMI DI DANNEGGIAMENTO
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48
49. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
Traslazione verticale con
danneggiamento a taglio
Traslazione verticale con
danneggiamento a flessione
Traslazione per Rotazione rigida
cedimenti differenziali
SCHEDA C1 : sezione 5 – meccanismi di danneggiamento per strutture in c.a.
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50. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
Cedimento alla base di un
pilastro
Collasso di un piano debole
Flessione nelle travi Collasso dei nodi
SCHEDA C1 : sezione 5 – meccanismi di danneggiamento per strutture in c.a.
50
51. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
Traslazione verticale con
danneggiamento a taglio
Traslazione verticale con
danneggiamento a flessione
Traslazione differenziale Traslazione di strutture
adiacenti
SCHEDA C1 : sez. 5 – meccanismi di danneggiamento – strutture in muratura
52. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
Rottura a flessione della
parete
Ribaltamento della
parete
Rotazione delle spalle di
archi e volte
Scorrimento di un piano
orizzontale
SCHEDA C1 : sez. 5 – meccanismi di danneggiamento – strutture in muratura
52
53. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
SCHEDA C1 : SEZ. 5 –MECCANISMI DI DANNEGGIAMENTO/COLLASSO
MECCANISMI DICOLLASSO
5.3.1)Strutture in cemento armato
Globale
Locale
Traslazione verticale con comportamento a taglio
○
○
Traslazione verticale con comportamento a flessione
○
○
Rotazione rigida
○
○
Traslazione e rotazione per cedimenti differenziali
○
○
Cedimento del vincolo di base di un pilastro
○
○
Collasso di un piano debole
○
○
Flessione nelle travi
○
○
Collasso dei nodi
○
○
Livello di danno globale 0 ○1○2○3○4○5○
5.3.2)Strutture in muratura
Globale
Locale
Traslazione verticale con comportamento a taglio
○
○
Traslazione verticale con comportamento a flessione
○
○
Traslazione verticale localizzata nelle zone di estremità
○
○
Traslazione differenziale di strutture adiacenti
○
○
Ribaltamento della parete
○
○
Rottura a flessione della parete
○
○
Cedimento di architravi e piattabande
○
○
Rotazione delle spalle di volte ed archi
○
○
Scorrimento di piano orizzontale
○
○
Livello di danno globale 0 ○1○2○3○4○5○
Imodididannosonolemanifestazionididiversimeccanismididanneggiamento/ collassolegatiaidiversifenomenigeologici
Sono considerati 5 livelli di danno globale
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54. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Livello 1
Livello 4
Livello 2 Livello 3
Livello 5
Traslazione verticale differenziale
LIVELLI DI DANNO GLOBALE
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55. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Flessione nelle travi
Livello 1
Livello 4
Livello 2
Livello 3
Livello 5
LIVELLI DI DANNO GLOBALE
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56. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Correlazionetramodididannoe meccanismididanneggiamento
Sonostateredattedelleschedesintetichechefornisconodellecorrelazionitraimodididannoosservatieimeccanismididanneggiamentocompatibili.
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57. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Meccanismo di collasso:
TRASLAZIONE VERTICALE DIFFERENZIALE
Modi di danno correlati
Sono state redatte delle schede sintetiche
che forniscono delle correlazioni tra i modi
di danno osservati e i potenziali
meccanismi di collasso/danneggiamento
compatibili
CORRELAZIONE MODI DI DANNO - MECCANISMI DI DANNEGGIAMENTO
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58. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Meccanismo di collasso:
FLESSIONE DELLE TRAVI
Modi di danno compatibili
Meccanismo legato all’incremento
delle sollecitazioni nelle travi.
Può essere dovuto all’accumulo
sul solaio di materiale trasportato
da un movimento franoso.
Schede sintetiche con le correlazioni tra i modi
di danno osservati e i potenziali meccanismi di
collasso compatibili
CORRELAZIONE MODI DI DANNEGGIAMENTO - MECCANISMI DI COLLASSO
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59. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Sez. 10 -GIUDIZIO DI AGIBILITÀ
Sono state inserite alcune categorie in più rispetto alla AeDES:
•è stato separato l’INAGIBILE per danni dovuti all’evento dall’INAGIBILE per carenze preesistenti(per evitare una stima falsata dei danneggiamenti)
•è stato separato l’INAGIBILE per rischio esterno dall’INAGIBILE per rischio geologico e idrogeologico(per avere una stima globale delle zone che necessitano di interventi sul territorio)
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Giudizio di agibilità delle AeDES
60. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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GIUDIZIO DI AGIBILITÀ
Il tecnico che compila la scheda –a partire dalle valutazioni date nelle apposite sezioni - assegna i livelli di rischio delle varie categorie (per esempio un livello di danno totale di livello 1 -2 corrisponde a un rischio strutturale basso)
Se il rischioè bassoper tutte le categorie la struttura è agibile
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61. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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GIUDIZIO DI AGIBILITÀ
Se il rischioè basso con provvedimenti anche in una sola categoria la struttura è temporaneamente inagibile
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62. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
GIUDIZIO DI AGIBILITÀ
Se il rischioè alto anche per una sola categoria la struttura è inagibile
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63. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
ESEMPIO DELLE CLASSI DI AGIBILITÀ DEFINITE NELLA SCHEDA TECNICA
La costruzione non presenta danni strutturali gravi ma viene classificata
NON AGIBILE PER RISCHIO IDROGEOLOGICO
a causa della frana attiva presente sul versante a monte della costruzione
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64. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Livello C2
Scheda per il rilievo del quadro fessurativo dell’edificio
SCHEDA TECNICA: LIVELLO C2
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65. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
Rilievo del quadro fessurativo
Viene redatta una scheda C2 per ogni lesione significativa.
SCHEDA TECNICA: LIVELLO C2
65
66. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
Esempi di applicazione della scheda tecnica
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67. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Aeolian
•Applicazione 1: Caso post-evento: verifiche di agibilità post-frana nel comune di Messina in località Giampilieri
•Applicazione 2: Caso post-evento: cedimenti del terreno nel quartiere Ostiense (via Giustiniano Imperatore)
•Applicazione 3: Caso pre-evento: piazza di Roma in cui è prevista la realizzazione di un parcheggio sotterraneo
ESEMPI DI APPLICAZIONE DELLA SCHEDA TECNICA
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68. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Aeolian
ESEMPI DI APPLICAZIONE DELLA SCHEDA TECNICA (1)
•Applicazione 1: Caso post-evento: verifiche di agibilità post-frana nel comune di Messina in località Giampilieri
•Applicazione 2: Caso post-evento: cedimenti del terreno nel quartiere Ostiense (via Giustiniano Imperatore)
•Applicazione 3: Caso pre-evento: piazza di Roma in cui è prevista la realizzazione di un parcheggio sotterraneo
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69. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
69
Aeolian
APPLICAZIONE 1: VERIFICHE DI AGIBILITA’ POST-FRANA –MESSINA
Inquadramento dell’evento –1 Ottobre 2009
Area in cui sono stati effettuati i rilievi
70. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Aeolian
INQUADRAMENTO DELL’EVENTO –1 OTTOBRE 2009
Ubicazione dell’alveo del Torrente Racinazzopercorso dalla colata di fango e detriti
(Da Zancle.it)
71. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
Aeolian
Inquadramento dell’evento –1 Ottobre 2009
(Da Zancle.it)
71
INQUADRAMENTO DELL’EVENTO –1 OTTOBRE 2009
72. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
Aeolian
Parte terminale del Torrente Racinazzo
(Da Zancle.it)
INQUADRAMENTO DELL’EVENTO –1 OTTOBRE 2009
73. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
Aeolian
Inquadramento dell’evento – 1 Ottobre 2009
INQUADRAMENTO DELL’EVENTO – 1 OTTOBRE 2009
74. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
(Da Zancle.it)
A: fronte della colata
A1: parte bassa con roccia e detriti
A2: parte alta fangosa
B: parte centrale della colata
Aeolian
INQUADRAMENTO DELL’EVENTO –1 OTTOBRE 2009
75. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
Aeolian
Ricostruzione schematica della morfologia della colata nella zona di impatto con i
piloni dell’autostrada
INQUADRAMENTO DELL’EVENTO – 1 OTTOBRE 2009
76. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
INQUADRAMENTO DELL’EVENTO – 1 OTTOBRAEe o2l0ia0n9
77. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
INQUADRAMENTO DELL’EVENTO – 1 OTTOBRAEe o2l0ia0n9
78. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
Aeolian
APPLICAZIONE 1: VERIFICHE DI AGIBILITA’ POST-FRANA –GIAMPILIERI (ME)
Giampilieri superiore
Territorio scheda T0
Zone delle schede C0 (in rosso)
78
79. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Aeolian
APPLICAZIONE 1: VERIFICHE DI AGIBILITA’ POST-FRANA –GIAMPILIERI (ME)
Sono state identificate tre zone caratterizzate da diversi livelli di pericolosità
Zona rossa: investita direttamente dal flusso dei detriti
Zona viola: flusso costituito da fango e detriti di piccole dimensioni
Zona gialla: non investita dal flusso di detriti
79
80. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Aeolian
Zona rossa Zona viola Zona gialla
APPLICAZIONE 1: VERIFICHE DI AGIBILITA’ POST-FRANA –GIAMPILIERI (ME)
80
81. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
VERIFICHE DI AGIBILITA’ GIAMPILIERI (ME): edificio in zonAae roolisasna
L’edificio è stato considerato
INAGIBILE PER DANNI STRUTTURALI
DOVUTI ALL’EVENTO
81
82. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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VERIFICHE DI AGIBILITÀ A GIAMPILIERI (ME): edificio in zonAae ovliioalna
L’edificio è stato considerato
INAGIBILE PER DANNI STRUTTURALI
DOVUTI ALL’EVENTO
Il solaio del primo piano è crollato a
seguito dell’aumento di carico
dovuto all’accumulo di fango
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83. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
Aeolian
VERIFICHE DI AGIBILITÀ A GIAMPILIERI (ME): edificio in zona gialla
L’edificio non è stato interessato dall’evento, risulta quindi
AGIBILE
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84. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
stefania.arangio@stronger2012.com
Aeolian
VERIFICHE DI AGIBILITA’ GIAMPILIERI (ME): edificio in zona gialla (2)
L’edificio non è stato interessato dall’evento, ma risulta molto danneggiato per danni preesistenti
Viene quindi classificato:
INAGIBILE PER CARENZE PREESISTENTI
85. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Edificio schedato –scheda N –particella 71
Edificio considerato
Strada statale a monte dell’edificio
Zona interessata dal movimento franoso
VALUTAZIONI DI AGIBILITA’: CONFRONTI CON SCHEDA AEDES
Altolia(comune di Messina) –Ottobre 2009
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86. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Particolare dell’accumulo di detriti alle spalle dell’edificio
(vista dalla strada statale)
L’edificiohabloccatoilfrontedifrana
VALUTAZIONI DI AGIBILITA’: CONFRONTI CON SCHEDA AEDES
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87. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Accumulo di detriti alle spalle dell’edificio
88. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Vista frontale dell’edificio
Particolare dell’accumulo di fango che insiste sulla parete sul retro
VALUTAZIONI DI AGIBILITA’: CONFRONTI CON SCHEDA AEDES
89. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Particolare dell’accumulo detritico che insiste sulla parete sul retro
Intercapedine piena di detriti e fango
VALUTAZIONI DI AGIBILITA’: CONFRONTI CON SCHEDA AEDES
90. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Muro in pietrame di appoggio
Muro in cemento armato a valle della strada statale
Zona interessata dal movimento franoso alle spalle dell’edificio
91. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Vista frontale dell’edificio
Particolare dell’accumulo di fango che insiste sulla parete sul retro
VALUTAZIONI DI AGIBILITÀ: CONFRONTI CON SCHEDA AEDES (3)
L’edificio,aparteilterrenofranatocheinsistesullapareteposteriore, risultaintegro.Ilproblemaèdatodalversantedissestatoallespalledellacostruzione.ConschedeAeDESvieneconsiderato
INAGIBILE PER RISCHIO ESTERNO
manonc’èmodo-oltreallenote-dispecificarecheilrischioesternoèlegatoaundissestodelterritorio(potrebbeancheesserelavicinanzaadunedificiopericolante).
Inquestomodoquandovienefattoilconteggiosinteticodegliedificiinagibilinonèpossibilesepararegliedificieffettivamentedanneggiatida quelliinagibiliperrischiofrana.
Nonèquindipossibiledifferenziaregliinterventisullecostruzionidagliinterventisulterritorio.
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92. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Vista frontale dell’edificio
Particolare dell’accumulo di fango che insiste sulla parete sul retro
VALUTAZIONI DI AGIBILITÀ: CONFRONTI CON SCHEDA AEDES (4)
Nellaschedatecnicapropostasiconsideraanchelavoce:
INAGIBILE PER RISCHIO GEOLOGICO E IDROGEOLOGICO
Questacategoriaèfinalizzataproprioall’individuazionedizoneincuigliedificisonoancoraintegriopocodanneggiatimasononecessariinterventisulterritorio
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93. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Aeolian
ESEMPI DI APPLICAZIONE DELLA SCHEDA TECNICA (2)
•Applicazione 1: Caso post-evento: verifiche di agibilità post- frana nel comune di Messina in località Giampilieri
•Applicazione 2: Caso post-evento: cedimenti del terreno nel quartiere Ostiense –San Paolo a Roma (via Giustiniano Imperatore)
•Applicazione 3: Caso pre-evento: piazza di Roma in cui è prevista la realizzazione di un parcheggio sotterraneo
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94. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Aeolian
Inquadramento della zona
APPLICAZIONE 2: EDIFICI SITI IN ZONA VIA GIUSTINIANO IMPERATORE (RM)
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95. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Aeolian
Mappa degli edifici
APPLICAZIONE 2: EDIFICI SITI IN ZONA VIA GIUSTINIANO IMPERATORE (RM)
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96. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Aeolian
Inquadramento dei dissesti in atto nella zona considerata
(Da Campolunghi et al. 2008)
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APPLICAZIONE 2: EDIFICI SITI IN ZONA VIA GIUSTINIANO IMPERATORE (RM)
97. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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APPLICAZIONE 2: EDIFICI SITI IN VIA GIUSTINIANO IMPERATORAEe (oRliMan)
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98. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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APPLICAZIONE 2: SCHAEDeoAli aCn1
MECCANISMI DI COLLASSO
5.3.1)Strutture in cemento armato
Globale Locale
Traslazione verticale con comportamento a taglio ○ ○
Traslazione verticale con comportamento a flessione ○ ○
Rotazione rigida ○ ○
Traslazione e rotazione per cedimenti differenziali ○ ○
Cedimento del vincolo di base di un pilastro ○ ○
Collasso di un piano debole ○ ○
Flessione nelle travi ○ ○
Collasso dei nodi ○ ○
Livello di danno globale 0 ○ 1 ○ 2 ○ 3 ○ 4 ○ 5 ○
Meccanismo di collasso
TRASLAZIONE E ROTAZIONE PER
CEDIMENTI DIFFERENZIALI
99. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Aeolian
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APPLICAZIONE 2: EDIFICIO N.4
100. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Aeolian
100
APPLICAZIONE 2: SCHEDA C1
MECCANISMI DI COLLASSO
5.3.1)Strutture in cemento armato
Globale Locale
Traslazione verticale con comportamento a taglio ○ ○
Traslazione verticale con comportamento a flessione ○ ○
Rotazione rigida ○ ○
Traslazione e rotazione per cedimenti differenziali ○ ○
Cedimento del vincolo di base di un pilastro ○ ○
Collasso di un piano debole ○ ○
Flessione nelle travi ○ ○
Collasso dei nodi ○ ○
Livello di danno globale 0 ○ 1 ○ 2 ○ 3 ○ 4 ○ 5 ○
Meccanismo di collasso per
TRASLAZIONE E ROTAZIONE PER
CEDIMENTI DIFFERENZIALI
101. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Aeolian
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APPLICAZIONE 2: SCHEDA C2
102. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Aeolian
ESEMPI DI APPLICAZIONE DELLA SCHEDA TECNICA (3)
•Applicazione 1: Caso post-evento: verifiche di agibilità post-frana nel comune di Messina in località Giampilieri
•Applicazione 2: Caso post-evento: cedimenti del terreno nel quartiere Ostiense (via Giustiniano Imperatore)
•Applicazione 3: Caso pre-evento: piazza di Roma in cui è prevista la realizzazione di un parcheggio sotterraneo
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103. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Aeolian
APPLICAZIONE 3: TESTIMONIALI DI STATO
È possibile usare la scheda per testimoniare lo stato di una costruzione.
Nel caso esaminato Il livello di danno globale è pari a 0.
104. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Conclusioni sulla scheda tecnica peril rilievo speditivo delle costruzioni
105. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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PRINCIPALI INNOVAZIONI DELLA SCHEDA TECNICA (1)
Approccio multilivello con schede a livello di dettaglio crescente
Aspettipeculiaridellevarieschede
Scheda T0
Descrizionedelterritorioalargascalautilizzandovariefontidiinformazione(cartografia,IFFI,ETC.)insiemeconilrilievodiretto
Orientataacreareundatabasecontenteleinformazionirelativeallezoneconsideratepericolosedaaggiornareneltempo,cheaiutiadefiniregliinterventisulterritorioechesiaprontodautilizzareincasodinecessità
Scheda C0
Permetteunaorganizzazioneamontedeirilevamentievitandosovrapposizionieottimizzandoillavorodeitecnici
106. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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PRINCIPALI INNOVAZIONI DELLA SCHEDA TECNICA (2)
Scheda C1
•Rilievodellacostruzioneeffettuatoinsiemealrilievodelterritoriocircostante.Incasodidannidafenomenigeologicieidrogeologicinonsipuòinfattiprescinderedall’interazioneterritorio-struttura
•Descrizionedellastrutturaedeldanneggiamentoconsiderandoivaripianiseparatamenteperchéincasodidissestigeologicieidrogeologiciildannononèuniformementedistribuito
•Rilievodeidannicoadiuvatodaunacheck-listdettagliatadeipossibilidanneggiamentidaconsiderareinmodotaledafornireunavalutazioneilpiùpossibileoggettivadelpotenzialemeccanismodicollasso
•Valutazionedell’agibilitàcheseparagliinterventisulterritoriodagliinterventisullecostruzioni(utileincasodivalutazioneeconomicadeidanneggiamenti)
107. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Glistrumentiesistentiperilrilievodiedificiinteressatidafenomenigeologicinonrisultavanoadeguati.
Èstatapropostaunaschedatecnicamultilivelloperilrilievospeditivodellecostruzionicheconsideragliaspettitipicideldanneggiamentoindottodadissestigeologicieidrogeologici.
Laschedapuòessereutilizzatacomestrumentopredittivooperleverifichediagibilitàinsituazionipost-evento.E’unostrumentoutileperraccogliereallostessotempoinformazionisiasulterritoriochesulpatrimonioedilizio.
Inparticolare,attraversol’analisideimodididannoedeimeccanismididanneggiamentocorrelatièpossibileformulareipotesisultipodidissestogeologicoinatto.
Pagina 107
108. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Possibili sviluppi futuri
Laschedapresentataèunprimoprototipo.Sipotrebberomigliorarediversiaspetti.Peresempio:
•Analisidellecorrelazionitramodididannoemeccanismididanneggiamentoconilsussidiodicodicidicalcoloaelementifiniti;
•Redazionediabachidiimmaginiconsultabiliinformatoelettronicocheaiutinoiltecniconellaassegnazionedeilivellididannoenellasceltadeimeccanismididanneggiamento;
•Selezionedelleinformazionirilevate(possibiledifferenziazionetrailrilievofinalizzatoallevalutazionidiagibilitàeilrilievodettagliato)
•Informatizzazionedellascheda(possibilitàdiutilizzocomeapp)
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109. VULNERABILITA’ DELLE COSTRUZIONI AI FENOMENI GEOLOGICI E IDROGEOLOGICI
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Pagina 109
L’argomentodiricercaèattualeestudiatoinnumeroseuniversitàecentridiricercaintuttoilmondo
Collaborazione tra la Sapienza e la Leigh University (USA)
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Pagina 110
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Research Spin-off for Structures of the Next Generation:
Energy Harvesting and Resilience
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