Astronomo e matematico tedesco, Giovanni Keplero ha formulato le 3 leggi che regolano il moto dei pianeti del Sistema solare.
Keplero nasce il 27 dicembre 1571 a Weil der Stadt, nel Sud‐Ovest della Germania. Viene destinato dai genitori alla carriera ecclesiastica, e presso il seminario dell’università di Tubinga, studia teologia e matematica.
Un suo docente, l’astronomo Michael Mästlin, lo introduce alle nuove teorie astronomiche dello scienziato polacco Niccolò Copernico.
Di recente, infatti, Copernico ha affermato che la Terra non è al centro dell'universo, come da sempre si ritiene.
Secondo lo studioso, invece, al centro dell’universo c’è il Sole, e la Terra, insieme agli altri pianeti, gli gira intorno.
Il giovane Keplero abbraccia con convinzione la teoria eliocentrica di Copernico, e inizia a studiare astronomia.
Nel 1596 viene pubblicato il suo primo saggio, il Mysterium cosmographicum. In quest’opera, espone un’interpretazione dell’eliocentrismo profondamente intrisa di religiosità. Keplero afferma che, poiché è creato da Dio, l’universo è ordinato earmonico, e questa armonia si traduce in leggi matematiche. La missione dello scienziato, quindi, è trovare queste leggi.
Nel 1600 il matematico danese Tycho Brahe, astronomo ufficiale del Sacro romano impero, lo chiama in Boemia come suo assistente. L’anno seguente Brahe muore, e Keplero viene nominato matematico imperiale al suo posto.
Da Brahe, Keplero eredita un’enorme mole di calcoli e misurazioni astronomiche. Mette ordine tra i dati in suo possesso, cercando analogie e rapporti da cui far discendere leggi matematiche. Giunge, infine, in circa 25 anni di lavori, a dimostrare che il moto dei pianeti intorno al Sole è regolato da leggi che sono uguali per ogni pianeta.
Keplero comprende innanzitutto che i pianeti si muovono seguendo un’orbita ellittica, e non circolare, come pensano i suoi contemporanei.
Dimostra, inoltre, che la velocità con cui un pianeta percorre la propria orbita non è costante: infatti, più il pianeta si trova in un punto dell’orbita lontano dal Sole, e più procede lentamente.
Infine, confronta le velocità dei pianeti, e comprende che più un pianeta è vicino al Sole, minore sarà il tempo necessario per completare un’orbita.
Keplero dimostra tutto ciò mediante rigorose leggi fisiche che costituiscono le cosiddette “tre leggi sul moto dei pianeti”.
Le leggi di Keplero sono ancora oggi alla base della scienza astronomica.
Giovanni Keplero muore a Ratisbona il 15 novembre 1630, a 58 anni.
Pochi anni dopo la sua morte, viene pubblicato un suo manoscritto intitolato Somnium lunae, in cui Keplero immagina un viaggio sulla Luna. È ritenuto il primo racconto di fantascienza.
Maturità 08'/09': la distanza Terra-Luna ieri e oggiguestdf53edb
Metto a disposizione la mia tesina della maturità scientifica 08'/09' con cui ho preso il massimo dei voti all'orale (30/30); si parla della distanza terra-luna dal punto di vista fisico-matematico, dei mezzi con cui calcolarla e degli influssi che la luna ha avuto in filosofia, nella letteratura italiana e latina, in arte...
Astronomo e matematico tedesco, Giovanni Keplero ha formulato le 3 leggi che regolano il moto dei pianeti del Sistema solare.
Keplero nasce il 27 dicembre 1571 a Weil der Stadt, nel Sud‐Ovest della Germania. Viene destinato dai genitori alla carriera ecclesiastica, e presso il seminario dell’università di Tubinga, studia teologia e matematica.
Un suo docente, l’astronomo Michael Mästlin, lo introduce alle nuove teorie astronomiche dello scienziato polacco Niccolò Copernico.
Di recente, infatti, Copernico ha affermato che la Terra non è al centro dell'universo, come da sempre si ritiene.
Secondo lo studioso, invece, al centro dell’universo c’è il Sole, e la Terra, insieme agli altri pianeti, gli gira intorno.
Il giovane Keplero abbraccia con convinzione la teoria eliocentrica di Copernico, e inizia a studiare astronomia.
Nel 1596 viene pubblicato il suo primo saggio, il Mysterium cosmographicum. In quest’opera, espone un’interpretazione dell’eliocentrismo profondamente intrisa di religiosità. Keplero afferma che, poiché è creato da Dio, l’universo è ordinato earmonico, e questa armonia si traduce in leggi matematiche. La missione dello scienziato, quindi, è trovare queste leggi.
Nel 1600 il matematico danese Tycho Brahe, astronomo ufficiale del Sacro romano impero, lo chiama in Boemia come suo assistente. L’anno seguente Brahe muore, e Keplero viene nominato matematico imperiale al suo posto.
Da Brahe, Keplero eredita un’enorme mole di calcoli e misurazioni astronomiche. Mette ordine tra i dati in suo possesso, cercando analogie e rapporti da cui far discendere leggi matematiche. Giunge, infine, in circa 25 anni di lavori, a dimostrare che il moto dei pianeti intorno al Sole è regolato da leggi che sono uguali per ogni pianeta.
Keplero comprende innanzitutto che i pianeti si muovono seguendo un’orbita ellittica, e non circolare, come pensano i suoi contemporanei.
Dimostra, inoltre, che la velocità con cui un pianeta percorre la propria orbita non è costante: infatti, più il pianeta si trova in un punto dell’orbita lontano dal Sole, e più procede lentamente.
Infine, confronta le velocità dei pianeti, e comprende che più un pianeta è vicino al Sole, minore sarà il tempo necessario per completare un’orbita.
Keplero dimostra tutto ciò mediante rigorose leggi fisiche che costituiscono le cosiddette “tre leggi sul moto dei pianeti”.
Le leggi di Keplero sono ancora oggi alla base della scienza astronomica.
Giovanni Keplero muore a Ratisbona il 15 novembre 1630, a 58 anni.
Pochi anni dopo la sua morte, viene pubblicato un suo manoscritto intitolato Somnium lunae, in cui Keplero immagina un viaggio sulla Luna. È ritenuto il primo racconto di fantascienza.
Maturità 08'/09': la distanza Terra-Luna ieri e oggiguestdf53edb
Metto a disposizione la mia tesina della maturità scientifica 08'/09' con cui ho preso il massimo dei voti all'orale (30/30); si parla della distanza terra-luna dal punto di vista fisico-matematico, dei mezzi con cui calcolarla e degli influssi che la luna ha avuto in filosofia, nella letteratura italiana e latina, in arte...
Vi sono alcune domande fondamentali a cui vorremmo un giorno poter rispondere: siamo soli nell’universo? Ci sono altre forme di vita, eventualmente intelligenti, su altri mondi? E’ possibile, o sarà mai possibile, entrare in contatto con esse?
Nel corso dei millenni queste domande hanno affascinato grandi pensatori, filosofi, mistici e uomini di scienza. Gli strumenti adottati per cercare risposte erano la pura speculazione e l’immaginazione. In mancanza di dati certi, la soluzione non poteva che dipendere dal modo di pensare di chi si poneva la questione. Così, accanto ad Epicuro e Giordano Bruno, convinti dell’esistenza di altri mondi abitati da esseri simili a noi, altri come Aristotele negavano tale possibilità.
Galassie, sfera celeste, costellazioni, luce, spettroscopia e leggi del corpo...Roberto Gregoratti
Powerpoint su sfera celeste sistema solare, galassie, costellazioni, luce, spettri, coordinate astronomiche, spettroscopia, spettri e leggi del corpo nero
Cercare pianeti extrasolari attorno a una stella diversa dal Sole è come pensare di individuare un granellino di sabbia di fronte a un’arancia a migliaia di chilometri di distanza. I pianeti, infatti, sono piccoli, poco luminosi e riflettono la luce della loro stella.
Vi sono diversi metodi per rilevare esopianeti, alcuni dei quali diretti (Parte 1) nel senso che si può riuscire a isolare il segnale proveniente dal pianeta stesso. Altri metodi invece si dicono indiretti (Parte 2) che permettono , cioè di rilevare la presenza di esopianeti dall’effetto che essi hanno sulla stella ospite.
Similar to Stage astrofisica 2010- 2. Il moto dei Pianeti, la Luna - G. D'Abramo (20)
N.28 di martino-impact-and-non-impact-craters-in-eastern-sahIAPS
The document describes a crater field in the Eastern Sahara that was previously thought to be impact craters but was found through field work and analysis to actually be formed by endogenous processes related to volcanic activity. It also describes two circular structures in Libya called the Arkenu craters that were determined to likely be formed by subvolcanic intrusions and hydrothermal alteration, not meteorite impacts. Additionally, it summarizes the discovery of a new giant impact crater found in Egypt's western desert through satellite image analysis.
8. Isaac Newton (1643-1727) Isaac Newton (1643-1727) Circa un secolo dopo Keplero, il grande fisico e matematico inglese Isaac Netwon mostrò come le tre leggi empiriche viste prima potessero essere derivate matematicamente dalle tre leggi della dinamica e della legge di gravitazione universale , introdotte dallo stesso Newton….. Nasce la Scienza Astronomica!
9. La Legge di Gravitazione Universale “ Ogni corpo dotato di massa m 1 attrae ogni altro corpo dotato di massa m 2 con una forza direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza r . ”
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12. Tutte le orbite possibili del problema a 2 corpi Come si può notare la soluzione del problema a 2 corpi di Newton contempla anche la possibilità di orbite “aperte” (parabola e iperbole) che nelle leggi di Keplero non erano incluse (si parlava solo di ellissi!!) La Legge di Gravitazione Universale è potente!! Essa descrive il moto dei pianeti e asteroidi (orbite circolari o ellittiche) ma anche quello delle comete (orbite paraboliche o iperboliche).
13. Il Sistema Solare Il comportamento dinamico e cinematico dell’ intero Sistema Solare è governato dalla Legge di Gravitazione Universale
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16. Risonanze di Moto Medio e Secolari Risonanze di Moto Medio ( Esempio dell’Altalena ) Risonanze Secolari
24. La Luna Caratteristciche fisiche e orbitali: a = 384.405 km, e = 0.054 T o = 27 d 7 h 43 min . (periodo orbitale) T sy = 29 d 12 h 44 min. (periodo sinodico, stessa posizione rispetto alla linea Sole-Terra ) velocità orb. media = 1022 km/s raggio = 1737 km, massa = 0.02 masse terrestri T r = 27 d 7 h 43 min . (periodo di rotazione) Circa uguale al periodo di rivoluzione: cosa comporta?
25. Le Fasi Lunari La manifestanzione del moto della Luna intorno alla Terra