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Dalla “Città ideale” di Leonardo da Vinci
al “Quartiere Ideale” dei ragazzi della II B
Verso il 1486, in seguito alla pestilenza che ucciderà a Milano 50.000 persone (la metà della
popolazione), il Duca Ludovico Sforza incaricò Leonardo di presentare un programma di
rinnovamento urbanistico della città.
La causa determinante del progetto di riqualificazione della città di Milano sta quindi negli
effetti della terribile pestilenza, che aveva posto con urgenza la necessità di un miglioramento
delle condizioni igieniche e di una razionalizzazione dello sfruttamento delle risorse idriche.
L’attività di Leonardo si inserisce però in un contesto più generale che vede come protagoniste
importanti Corti che promuovono interventi di riordinamento degli spazi urbani come a Firenze,
Milano, Napoli e Roma.
Si vuole rendere perfetto il luogo entro cui abita, si muove, lavora e opera l’Uomo nuovo del
Rinascimento, artefice del proprio destino e principale motore dell’attività economica, politica,
sociale e culturale.
Nel Rinascimento si pensa l’essere umano come specchio dell’armonia che pervade tutto
l’Universo creato da Dio, pensiero ben esplicitato dall’Uomo di Vitruvio riprodotto da Leonardo.
Vitruvio infatti aveva illustrato come un Uomo dalle proporzioni armoniose, con braccia e gambe
allargate, si iscrivesse nelle due figure perfette del cerchio e del quadrato. La rappresentazione di
Leonardo è diventata, a posteriori, simbolo dell'umanesimo o per meglio dire, della centralità
dell'uomo all'interno della natura razionale o dell'armonia dell'universo espressa dalla
geometria.
Risulta così facile comprendere come, cambiando la concezione dell’Uomo, cambia anche quella
del luogo in cui l’Uomo vive.
La Città diviene quindi protagonista di interventi, progettati e solo a volte realizzati, che mirano
alla riqualificazione dei suoi spazi in vista di un maggior decoro e funzione degli stessi.
A differenza dei suoi contemporanei, però, Leonardo ricerca un'organizzazione dello spazio non
tanto esclusivamente estetica e formale quanto funzionale, in modo da dar soluzione ai diversi
problemi della vita quotidiana: dal traffico, agli approvvigionamenti, alle esigenze igienico-
sanitarie.
http://www.museoscienza.org/video/video.asp?video=59
Gli studi di Leonardo sulla Città ideale partono quindi da due motivazioni in apparenza molto
diverse:
● la nuova cultura del Rinascimento
● la peste
Questo ci insegna che :
- il vero cambiamento e la profonda innovazione possono nascere unendo tra loro esigenze
differenti - anche opposte - ma capaci di creare una sintesi valida, reale, solida.
- un risultato che sia strumento di comprensione del passato e del presente fa da sentiero per il
futuro.
La figura di Leonardo da Vinci e i suoi studi sulla natura - a partire dall’aria, dal volo, dall’acqua,
dalla meccanica, dalle macchine, dall’ingegneria militare e dall’architettura - sono un modello di
straordinaria attualità nonostante i loro 500 anni di "età".
Infatti è prima di tutto con un’attenta osservazione
che possiamo capire come muoverci.
… e, allora, guardiamoci intorno …
Il nostro quartiere
I ragazzi della II B si sono divisi in
piccoli gruppi e si sono trasformati in
fotoreporter per documentare la realtà
del quartiere in cui vivono
Nota: le immagini in cui sono
state inquadrate persone e le
video interviste, veramente
interessanti, non sono state
riportate in questo sito perché,
non immaginando lo sviluppo
del lavoro, non abbiamo chiesto
il nulla osta per la
pubblicazione.
Nota: le immagini che
ritraggono persone sono quindi
tratte da altri siti, pertanto già
pubblicate sul web, e sono
puramente indicative degli
aspetti che i ragazzi volevano
mettere in evidenza
Il bello del quartiere
Il quartiere sorge su rilievi collinari, limitati a nord-est da una vallata percorsa dalla linea ferroviaria adriatica, a nord e a
nord-ovest dal tessuto urbano, nato nel primo dopoguerra fino a tutti gli anni ’60, e a sud da un ampio territorio naturale
(incontro dei limiti di due aree protette).
La particolare orografia del terreno fa si che, anche se il quartiere sorge lontano dal mare, sono molti i punti panoramici dai
quali si gode la bellezza dell’Adriatico.
Uno dei primi aspetti positivi rilevato da tutti i ragazzi è la presenza di
numerosi parchi e giardini.
Interessante anche l’esperienza degli orti urbani che ha visto nascere
una vera e propria comunità intorno a questa attività in comune.
Sia nei parchi sia distribuite nel tessuto urbano sono
molte le aree per il gioco e lo sport dedicate sopratutto
ai più giovani
Il quartiere multietnico
Un altro aspetto vissuto come occasione di
arricchimento è la multietnicità del quartiere.
Finora gli aspetti positivi del quartiere…
...ora i problemi: il traffico
Il traffico è congestionato solo nelle ore
di punta e quindi, tutto sommato, non
presenta grandi problemi. I ragazzi
hanno notato però che troppo spesso è il
comportamento scorretto degli
automobilisti a provocare rallentamenti
o situazioni di pericolo, soprattutto a
persone con mobilità limitata
Le barriere
architettoniche
La manutenzione delle strade
… servono commenti?
Le “scritte” sui muri
I ragazzi hanno fatto un reportage, quasi sistematico (qui sono riportati solo alcuni esempi), dei
muri del quartiere invasi da scritte e graffiti percepiti da loro stessi come deturpanti.
La sporcizia nei luoghi pubblici
Purtroppo la sporcizia dei luoghi pubblici non è tanto dovuta a una
cattiva organizzazione da parte degli organi preposti quanto da
mancanza di
civiltà di alcuni cittadini.
E’ necessaria un’incisiva opera di educazione!
La manutenzione degli spazi verdi
Come per la manutenzione delle strade e dei marciapiedi, anche la manutenzione dei giardini soffre della
mancanza di finanziamenti da parte del Comune.
Purtroppo questo fa si che si verifichino situazioni anche molto pericolose,
soprattutto per i giovani fruitori di questi spazi.
Dal reportage a dalle interviste agli abitanti del quartiere sono nati
diversi spunti di riflessione:
● L’esigenza forse più forte dei ragazzi è quella di avere un luogo a loro
disposizione per riunirsi e dedicarsi ad attività particolarmente
interessanti: musica, teatro, attività ludiche, hot spot WiFi free per
navigare su internet, incontri di tipo culturale ed educativo da
condividere con gli abitanti del quartiere …
● L’esigenza di un luogo dedicato ai momenti di riunione e di preghiera
di persone di ogni religione. Più di un intervistato ha infatti lamentato
la lontananza o addirittura la mancanza di luoghi di incontro per
persone praticanti la stessa religione, soprattutto musulmani e induisti.
● Una più accurata manutenzione per il decoro e la pulizia del
quartiere
● Il desiderio di organizzare uno Street Art Festival in modo da
dedicare muri, spesso grigi e squallidi, a ospitare manufatti artistici e
non più scritte deturpanti.
• le differenze sociali sono sempre più profonde
I problemi del quartiere sono lo specchio delle problematiche del nostro paese e quindi abbiamo cercato di
comprendere il momento storico-sociale in cui stiamo vivendo per poter individuare, in modo realistico, come
muoverci
• la crisi economica non solo crea grandi difficoltà, a volte anche di sopravvivenza, ai singoli e
alle famiglie, ma fa si che non ci sia più la possibilità di gestire adeguatamente il bene
pubblico da chi è preposto a questo compito (Comune, Provincia, Regione)
• le persone, soprattutto i ragazzi, sembrano non avere più punti di riferimento: da una parte sono prese
da una sorta di lotta per la sopravvivenza, dall’altra sono cariche di rabbia e di indignazione o
completamente disinteressate, se non sprezzanti , nei confronti di ciò che li circonda e del bene comune.
Questo porta a una similitudine con i tempi di Leonardo:
●
la necessità di un passaggio culturale che da
un’epoca “buia” passi a una nuova visione
che ci permetta di vivere in armonia tra esseri
umani e tra esseri umani e ambiente
●
la ricerca di nuove regole che ci conducano
fuori dalla crisi economica
Si potrebbe parlare di
Nuovo Rinascimento
fondato sulla cooperazione e condivisione tra le persone che si prendono la responsabilità e
quindi la cura del bene pubblico, partendo dalla comprensione e dal rispetto per la Diversità, per
la Natura e per l’Ambiente
Il cambiamento è già cominciato!!!
“ L’essenza di una rivoluzione positiva è credere che il dare un’idea, un contributo, un
incoraggiamento, può prendere un po’ alla volta il sopravvento sulle forze negative”
Edward De Bono
Così, con l’aiuto di Internet, siamo andati in giro
per l’Italia e per il Mondo per vedere come altri hanno già affrontato
problemi simili ai nostri …
La casa dei giovani … non siamo soli …
Per l’incontro, la musica, l’informazione, la biblioteca, i giochi, gli sport e tutte le
attività ludiche di nicchia e, soprattutto, per veicolare
cultura ed educazione
San Ferdinando - Puglia
Ipotesi per una casa dei ragazzi
del nostro quartiere
Confinante con l’attuale Scuola Elementare Maggini e
prospiciente la Scuola Media Marconi c’è l’edificio, di
proprietà del Comune e ora in stato di abbandono, che una
volta ospitava la Scuola Maggini stessa.
I ragazzi hanno individuato questo come il contenitore ideale
per ospitare il loro centro, principalmente per tre motivi:
- restituire dignità a un edificio che da sempre, anche nella
memoria collettiva, ha la funzione di ospitare “giovani in
cammino”
- l’edificio è confinante con gli spazi verdi e con quelli
dedicati allo sport dell’attuale scuola elementare con la
quale si potrebbe ipotizzare una collaborazione per la
fruizione degli stessi
- è in una posizione strategica sia rispetto al quartiere sia
rispetto al polo scolastico
I manifesti informativi
I ragazzi hanno notato che il Comune ha individuato porzioni di muri su cui affiggere manifesti informativi
per la popolazione e hanno espresso l’esigenza di avere uno di questi spazi, vicino alla ‘casa dei giovani’,
dedicato esclusivamente a loro e alle attività che li possono interessare.
La casa delle Religioni
Sorge a Berna la
Casa delle Religioni
Oikomenopolis - Casa comune delle
Religioni e delle Culture
architetto Mauro Paolo Wolfler Calvo
“Unico è lo scopo e medesima è l’intenzione, ma
pregheremo secondo forme diverse, rispettando le
altrui tradizioni religiose” (Giovanni Paolo II, 24
gennaio 2002)
ditta Halter Unternehmungen di Zurigo
http://www.europaplatz-bern.ch/
http://www.immodurabilite.info/article-3776473.html
http://www.architetturaecosostenibile.it/architettura/in-europa/bjarke-ingels-group-parco-integrazione-mult
SuperkilenI: il parco per l’integrazione multietnica a
Copenhagen
Grande entusiasmo ha suscitato nei ragazzi il parco per l’integrazione multietnica a Copenhagen.
L’idea proposta e messa in atto nella capitale danese è stata infatti quella di realizzare un percorso per attraversare 60
nazioni durante una passeggiata nel parco, per riprendere appunto quel senso di “multietnicità” che permea il quartiere e
per ridefinire le funzioni dello spazio urbano intorno alle diverse culture.
Lo scivolo-piovra giapponese
La fontana maiolicata marocchina
L’idea che i ragazzi hanno sposato è quella di uno spazio pubblico ricco di significato inclusivo senza divisioni
culturali. Idea che potrebbe essere proposta con successo anche nel loro quartiere. Il progetto danese è inoltre nato
da una collaborazione di contenuti e forme tra i progettisti e gli utenti stessi e ogni etnia ha dato un contributo
tangibile, donando a una precisa area del parco, un accessorio o un allestimento, proveniente dal proprio paese
d’appartenenza.
Gli Angeli del bello di Firenze
http://www.angelidelbello.org/
E’ un progetto di volontariato urbano per la cura e il decoro della città
di Firenze nato nel 2010. Attualmente i volontari sono 1.500 fra privati,
scuole, università per stranieri e associazioni e operano, suddivisi in
gruppi, non solo per ripulire dalle scritte vandaliche i muri dei palazzi
fiorentini, ma anche per curare i giardini e gli spazi di verde pubblico
Gli esempi citati hanno confermato l’intuizione dei ragazzi che, in questo periodo di forte crisi
non solo economica, il futuro delle nostre comunità e dei luoghi in cui viviamo è nelle nostre
mani, nella voglia di collaborare, di condividere e di prenderci la responsabilità della bellezza e
del funzionamento del bene pubblico.
A questo proposito, cosa si muove nella nostra città?
● Due nuovi Social Street nella nostra città:
quello del “Riò della fettina” e quello di “Porta Santo Stefano”
L’idea del “social street” ha origine dall’esperienza
del gruppo facebook “Residenti in Via Fondazza –
Bologna” iniziata nel settembre 2013. L’obiettivo del
Social Street è quello di socializzare con i vicini della
propria strada di residenza al fine di instaurare un
legame, condividere necessità, scambiarsi
professionalità, conoscenze, portare avanti progetti
collettivi di interesse comune e trarre quindi tutti i
benefici derivanti da una maggiore interazione
sociale.
http://www.socialstreet.it/social-street/ancona/porta-santo-stefano/
http://www.socialstreet.it/social-street/ancona/rione-adriatico
/
● Organizzazione Ragazzi per Ancona:
“L'idea da cui è nato questo nuovo raggruppamento - a metà strada tra
l'associazione culturale, del tempo libero e "politica" nel senso di attenzione al
territorio, alla vita cittadina e alla condivisione - è quella di "cambiare
atteggiamento" nei confronti dell'offerta sociale e culturale di Ancona e al
contempo di mettere la faccia e la propria energia per cambiare insieme le
cose che non vanno.”
www.youtube.com/watch?v=MoZEUUdxsa0
www.organizzazioneragazziperancona.it
● L’associazione “Il parchetto”
Nasce dall’idea di Maurizio di prendersi cura di
un’area verde comunale trascurata e mal
frequentata facendo si che torni a essere non più
solo un luogo di transito ma un piacevole punto
di incontro, di scambio, di collaborazione tra gli
abitanti del quartiere.
Tutto in nome di uno spirito di volontariato al
servizio del “vicino”.
Ritornando al desiderio di organizzare uno Street Art Festival nella nostra città, abbiamo infine fatto un
viaggio virtuale che ci ha condotto dai murales di Orgosolo alla Street Arte contemporanea in giro per il
mondo…
Blu
… per arrivare alla nostra città …
http://www.blublu.org
I pescherecci
Di Pinta
http://streetartancona.altervista.org
Gezi Ozmo e Run
Il Muro di
Largo Oberdan
I piloni della rotatoria di Via Einaudi
http://popup2008.blogspot.it
“I murales per migliorare la città: il bando sulla street art di A20”
“Presentato il concorso di idee il quale riqualificherà le murate di piazzale Michelangelo e via Sacripanti. Se nella nostra città qualcosa si era
già cominciato a muovere con i murales sui silos e sui pescherecci, il concorso di idee dedicato alla street art si preannuncia una grande
occasione per riqualificare la città. Le opere di arte muraria potrebbero addirittura divenire il carattere distintivo del capoluogo dorico, si
potrebbe arrivare anche a creare una mappa”
… per scoprire che proprio nella nostra città, come già in molte altre città italiane, si
è appena bandito un concorso:
… il prossimo, magari, nel nostro quartiere …

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Dalla città ideale al quartiere ideale

  • 1. Dalla “Città ideale” di Leonardo da Vinci al “Quartiere Ideale” dei ragazzi della II B
  • 2. Verso il 1486, in seguito alla pestilenza che ucciderà a Milano 50.000 persone (la metà della popolazione), il Duca Ludovico Sforza incaricò Leonardo di presentare un programma di rinnovamento urbanistico della città. La causa determinante del progetto di riqualificazione della città di Milano sta quindi negli effetti della terribile pestilenza, che aveva posto con urgenza la necessità di un miglioramento delle condizioni igieniche e di una razionalizzazione dello sfruttamento delle risorse idriche.
  • 3. L’attività di Leonardo si inserisce però in un contesto più generale che vede come protagoniste importanti Corti che promuovono interventi di riordinamento degli spazi urbani come a Firenze, Milano, Napoli e Roma. Si vuole rendere perfetto il luogo entro cui abita, si muove, lavora e opera l’Uomo nuovo del Rinascimento, artefice del proprio destino e principale motore dell’attività economica, politica, sociale e culturale.
  • 4. Nel Rinascimento si pensa l’essere umano come specchio dell’armonia che pervade tutto l’Universo creato da Dio, pensiero ben esplicitato dall’Uomo di Vitruvio riprodotto da Leonardo. Vitruvio infatti aveva illustrato come un Uomo dalle proporzioni armoniose, con braccia e gambe allargate, si iscrivesse nelle due figure perfette del cerchio e del quadrato. La rappresentazione di Leonardo è diventata, a posteriori, simbolo dell'umanesimo o per meglio dire, della centralità dell'uomo all'interno della natura razionale o dell'armonia dell'universo espressa dalla geometria.
  • 5. Risulta così facile comprendere come, cambiando la concezione dell’Uomo, cambia anche quella del luogo in cui l’Uomo vive. La Città diviene quindi protagonista di interventi, progettati e solo a volte realizzati, che mirano alla riqualificazione dei suoi spazi in vista di un maggior decoro e funzione degli stessi.
  • 6. A differenza dei suoi contemporanei, però, Leonardo ricerca un'organizzazione dello spazio non tanto esclusivamente estetica e formale quanto funzionale, in modo da dar soluzione ai diversi problemi della vita quotidiana: dal traffico, agli approvvigionamenti, alle esigenze igienico- sanitarie. http://www.museoscienza.org/video/video.asp?video=59
  • 7. Gli studi di Leonardo sulla Città ideale partono quindi da due motivazioni in apparenza molto diverse: ● la nuova cultura del Rinascimento ● la peste Questo ci insegna che : - il vero cambiamento e la profonda innovazione possono nascere unendo tra loro esigenze differenti - anche opposte - ma capaci di creare una sintesi valida, reale, solida. - un risultato che sia strumento di comprensione del passato e del presente fa da sentiero per il futuro.
  • 8. La figura di Leonardo da Vinci e i suoi studi sulla natura - a partire dall’aria, dal volo, dall’acqua, dalla meccanica, dalle macchine, dall’ingegneria militare e dall’architettura - sono un modello di straordinaria attualità nonostante i loro 500 anni di "età". Infatti è prima di tutto con un’attenta osservazione che possiamo capire come muoverci.
  • 9. … e, allora, guardiamoci intorno … Il nostro quartiere I ragazzi della II B si sono divisi in piccoli gruppi e si sono trasformati in fotoreporter per documentare la realtà del quartiere in cui vivono Nota: le immagini in cui sono state inquadrate persone e le video interviste, veramente interessanti, non sono state riportate in questo sito perché, non immaginando lo sviluppo del lavoro, non abbiamo chiesto il nulla osta per la pubblicazione. Nota: le immagini che ritraggono persone sono quindi tratte da altri siti, pertanto già pubblicate sul web, e sono puramente indicative degli aspetti che i ragazzi volevano mettere in evidenza
  • 10. Il bello del quartiere Il quartiere sorge su rilievi collinari, limitati a nord-est da una vallata percorsa dalla linea ferroviaria adriatica, a nord e a nord-ovest dal tessuto urbano, nato nel primo dopoguerra fino a tutti gli anni ’60, e a sud da un ampio territorio naturale (incontro dei limiti di due aree protette). La particolare orografia del terreno fa si che, anche se il quartiere sorge lontano dal mare, sono molti i punti panoramici dai quali si gode la bellezza dell’Adriatico.
  • 11. Uno dei primi aspetti positivi rilevato da tutti i ragazzi è la presenza di numerosi parchi e giardini. Interessante anche l’esperienza degli orti urbani che ha visto nascere una vera e propria comunità intorno a questa attività in comune.
  • 12. Sia nei parchi sia distribuite nel tessuto urbano sono molte le aree per il gioco e lo sport dedicate sopratutto ai più giovani
  • 13. Il quartiere multietnico Un altro aspetto vissuto come occasione di arricchimento è la multietnicità del quartiere.
  • 14. Finora gli aspetti positivi del quartiere… ...ora i problemi: il traffico Il traffico è congestionato solo nelle ore di punta e quindi, tutto sommato, non presenta grandi problemi. I ragazzi hanno notato però che troppo spesso è il comportamento scorretto degli automobilisti a provocare rallentamenti o situazioni di pericolo, soprattutto a persone con mobilità limitata
  • 16. La manutenzione delle strade … servono commenti?
  • 18. I ragazzi hanno fatto un reportage, quasi sistematico (qui sono riportati solo alcuni esempi), dei muri del quartiere invasi da scritte e graffiti percepiti da loro stessi come deturpanti.
  • 19. La sporcizia nei luoghi pubblici
  • 20. Purtroppo la sporcizia dei luoghi pubblici non è tanto dovuta a una cattiva organizzazione da parte degli organi preposti quanto da mancanza di civiltà di alcuni cittadini. E’ necessaria un’incisiva opera di educazione!
  • 21. La manutenzione degli spazi verdi Come per la manutenzione delle strade e dei marciapiedi, anche la manutenzione dei giardini soffre della mancanza di finanziamenti da parte del Comune. Purtroppo questo fa si che si verifichino situazioni anche molto pericolose, soprattutto per i giovani fruitori di questi spazi.
  • 22. Dal reportage a dalle interviste agli abitanti del quartiere sono nati diversi spunti di riflessione: ● L’esigenza forse più forte dei ragazzi è quella di avere un luogo a loro disposizione per riunirsi e dedicarsi ad attività particolarmente interessanti: musica, teatro, attività ludiche, hot spot WiFi free per navigare su internet, incontri di tipo culturale ed educativo da condividere con gli abitanti del quartiere … ● L’esigenza di un luogo dedicato ai momenti di riunione e di preghiera di persone di ogni religione. Più di un intervistato ha infatti lamentato la lontananza o addirittura la mancanza di luoghi di incontro per persone praticanti la stessa religione, soprattutto musulmani e induisti. ● Una più accurata manutenzione per il decoro e la pulizia del quartiere ● Il desiderio di organizzare uno Street Art Festival in modo da dedicare muri, spesso grigi e squallidi, a ospitare manufatti artistici e non più scritte deturpanti.
  • 23. • le differenze sociali sono sempre più profonde I problemi del quartiere sono lo specchio delle problematiche del nostro paese e quindi abbiamo cercato di comprendere il momento storico-sociale in cui stiamo vivendo per poter individuare, in modo realistico, come muoverci
  • 24. • la crisi economica non solo crea grandi difficoltà, a volte anche di sopravvivenza, ai singoli e alle famiglie, ma fa si che non ci sia più la possibilità di gestire adeguatamente il bene pubblico da chi è preposto a questo compito (Comune, Provincia, Regione)
  • 25. • le persone, soprattutto i ragazzi, sembrano non avere più punti di riferimento: da una parte sono prese da una sorta di lotta per la sopravvivenza, dall’altra sono cariche di rabbia e di indignazione o completamente disinteressate, se non sprezzanti , nei confronti di ciò che li circonda e del bene comune.
  • 26. Questo porta a una similitudine con i tempi di Leonardo: ● la necessità di un passaggio culturale che da un’epoca “buia” passi a una nuova visione che ci permetta di vivere in armonia tra esseri umani e tra esseri umani e ambiente ● la ricerca di nuove regole che ci conducano fuori dalla crisi economica Si potrebbe parlare di Nuovo Rinascimento fondato sulla cooperazione e condivisione tra le persone che si prendono la responsabilità e quindi la cura del bene pubblico, partendo dalla comprensione e dal rispetto per la Diversità, per la Natura e per l’Ambiente
  • 27.
  • 28. Il cambiamento è già cominciato!!! “ L’essenza di una rivoluzione positiva è credere che il dare un’idea, un contributo, un incoraggiamento, può prendere un po’ alla volta il sopravvento sulle forze negative” Edward De Bono
  • 29. Così, con l’aiuto di Internet, siamo andati in giro per l’Italia e per il Mondo per vedere come altri hanno già affrontato problemi simili ai nostri …
  • 30. La casa dei giovani … non siamo soli … Per l’incontro, la musica, l’informazione, la biblioteca, i giochi, gli sport e tutte le attività ludiche di nicchia e, soprattutto, per veicolare cultura ed educazione San Ferdinando - Puglia
  • 31. Ipotesi per una casa dei ragazzi del nostro quartiere Confinante con l’attuale Scuola Elementare Maggini e prospiciente la Scuola Media Marconi c’è l’edificio, di proprietà del Comune e ora in stato di abbandono, che una volta ospitava la Scuola Maggini stessa. I ragazzi hanno individuato questo come il contenitore ideale per ospitare il loro centro, principalmente per tre motivi: - restituire dignità a un edificio che da sempre, anche nella memoria collettiva, ha la funzione di ospitare “giovani in cammino” - l’edificio è confinante con gli spazi verdi e con quelli dedicati allo sport dell’attuale scuola elementare con la quale si potrebbe ipotizzare una collaborazione per la fruizione degli stessi - è in una posizione strategica sia rispetto al quartiere sia rispetto al polo scolastico
  • 32. I manifesti informativi I ragazzi hanno notato che il Comune ha individuato porzioni di muri su cui affiggere manifesti informativi per la popolazione e hanno espresso l’esigenza di avere uno di questi spazi, vicino alla ‘casa dei giovani’, dedicato esclusivamente a loro e alle attività che li possono interessare.
  • 33. La casa delle Religioni Sorge a Berna la Casa delle Religioni Oikomenopolis - Casa comune delle Religioni e delle Culture architetto Mauro Paolo Wolfler Calvo “Unico è lo scopo e medesima è l’intenzione, ma pregheremo secondo forme diverse, rispettando le altrui tradizioni religiose” (Giovanni Paolo II, 24 gennaio 2002) ditta Halter Unternehmungen di Zurigo http://www.europaplatz-bern.ch/ http://www.immodurabilite.info/article-3776473.html
  • 34. http://www.architetturaecosostenibile.it/architettura/in-europa/bjarke-ingels-group-parco-integrazione-mult SuperkilenI: il parco per l’integrazione multietnica a Copenhagen Grande entusiasmo ha suscitato nei ragazzi il parco per l’integrazione multietnica a Copenhagen. L’idea proposta e messa in atto nella capitale danese è stata infatti quella di realizzare un percorso per attraversare 60 nazioni durante una passeggiata nel parco, per riprendere appunto quel senso di “multietnicità” che permea il quartiere e per ridefinire le funzioni dello spazio urbano intorno alle diverse culture. Lo scivolo-piovra giapponese La fontana maiolicata marocchina
  • 35. L’idea che i ragazzi hanno sposato è quella di uno spazio pubblico ricco di significato inclusivo senza divisioni culturali. Idea che potrebbe essere proposta con successo anche nel loro quartiere. Il progetto danese è inoltre nato da una collaborazione di contenuti e forme tra i progettisti e gli utenti stessi e ogni etnia ha dato un contributo tangibile, donando a una precisa area del parco, un accessorio o un allestimento, proveniente dal proprio paese d’appartenenza.
  • 36. Gli Angeli del bello di Firenze http://www.angelidelbello.org/ E’ un progetto di volontariato urbano per la cura e il decoro della città di Firenze nato nel 2010. Attualmente i volontari sono 1.500 fra privati, scuole, università per stranieri e associazioni e operano, suddivisi in gruppi, non solo per ripulire dalle scritte vandaliche i muri dei palazzi fiorentini, ma anche per curare i giardini e gli spazi di verde pubblico
  • 37. Gli esempi citati hanno confermato l’intuizione dei ragazzi che, in questo periodo di forte crisi non solo economica, il futuro delle nostre comunità e dei luoghi in cui viviamo è nelle nostre mani, nella voglia di collaborare, di condividere e di prenderci la responsabilità della bellezza e del funzionamento del bene pubblico. A questo proposito, cosa si muove nella nostra città?
  • 38. ● Due nuovi Social Street nella nostra città: quello del “Riò della fettina” e quello di “Porta Santo Stefano” L’idea del “social street” ha origine dall’esperienza del gruppo facebook “Residenti in Via Fondazza – Bologna” iniziata nel settembre 2013. L’obiettivo del Social Street è quello di socializzare con i vicini della propria strada di residenza al fine di instaurare un legame, condividere necessità, scambiarsi professionalità, conoscenze, portare avanti progetti collettivi di interesse comune e trarre quindi tutti i benefici derivanti da una maggiore interazione sociale. http://www.socialstreet.it/social-street/ancona/porta-santo-stefano/ http://www.socialstreet.it/social-street/ancona/rione-adriatico /
  • 39. ● Organizzazione Ragazzi per Ancona: “L'idea da cui è nato questo nuovo raggruppamento - a metà strada tra l'associazione culturale, del tempo libero e "politica" nel senso di attenzione al territorio, alla vita cittadina e alla condivisione - è quella di "cambiare atteggiamento" nei confronti dell'offerta sociale e culturale di Ancona e al contempo di mettere la faccia e la propria energia per cambiare insieme le cose che non vanno.” www.youtube.com/watch?v=MoZEUUdxsa0 www.organizzazioneragazziperancona.it ● L’associazione “Il parchetto” Nasce dall’idea di Maurizio di prendersi cura di un’area verde comunale trascurata e mal frequentata facendo si che torni a essere non più solo un luogo di transito ma un piacevole punto di incontro, di scambio, di collaborazione tra gli abitanti del quartiere. Tutto in nome di uno spirito di volontariato al servizio del “vicino”.
  • 40. Ritornando al desiderio di organizzare uno Street Art Festival nella nostra città, abbiamo infine fatto un viaggio virtuale che ci ha condotto dai murales di Orgosolo alla Street Arte contemporanea in giro per il mondo…
  • 41. Blu … per arrivare alla nostra città … http://www.blublu.org
  • 43. Gezi Ozmo e Run Il Muro di Largo Oberdan
  • 44. I piloni della rotatoria di Via Einaudi http://popup2008.blogspot.it
  • 45. “I murales per migliorare la città: il bando sulla street art di A20” “Presentato il concorso di idee il quale riqualificherà le murate di piazzale Michelangelo e via Sacripanti. Se nella nostra città qualcosa si era già cominciato a muovere con i murales sui silos e sui pescherecci, il concorso di idee dedicato alla street art si preannuncia una grande occasione per riqualificare la città. Le opere di arte muraria potrebbero addirittura divenire il carattere distintivo del capoluogo dorico, si potrebbe arrivare anche a creare una mappa” … per scoprire che proprio nella nostra città, come già in molte altre città italiane, si è appena bandito un concorso: … il prossimo, magari, nel nostro quartiere …

Editor's Notes

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