La Gestione degli effetti collaterali delle terapie mediche in oncologia: il ...Wega Formazione
La Gestione degli effetti collaterali delle terapie mediche in oncologia: il punto di vista dell'infermiere - Beatrice Venanzetti Coordinatrice Infermieristica Oncologia Macerata
La Gestione degli effetti collaterali delle terapie mediche in oncologia: il ...Wega Formazione
La Gestione degli effetti collaterali delle terapie mediche in oncologia: il punto di vista dell'infermiere - Beatrice Venanzetti Coordinatrice Infermieristica Oncologia Macerata
Vespa
E se Vespa decidesse di realizzare una brand extension?
È questo il punto di partenza del lavoro di ricerca realizzato da Laura Ingrid Maria Colm, Paola Maria Galli, Grazia Pasqualicchio.
Che tipo di prodotti, quali colori, a che prezzo e come distribuirli. Sono questi i principali interrogativi a cui, attraverso l’uso di diverse metodologie statistiche, il team di lavoro ha cercato di dare una risposta.
Lampada o sedia? Non saremo noi a svelarvelo, vi lasciamo alla lettura di questo interessante lavoro!
Are you a nurse? Do you really know where you come from? Do you exactelly know where are you going to? A little reflection of what an italian young nurse should think about while doing his/her universitary studies.
Flussi migratori: la salute ai tempi dell'intercultura.Paolo Tentori
Slide degli esempi pratici negli interventi alla giornata di aggiornamento ECM per infermieri professionali.
Trento, Ospedale San Camillo, 27 novembre 2015.
Innovazioni tecnologiche che hanno avuto un impatto organizzativo sulla cura ...Free Your Talent
L'elaborato di Maria Cannalire vincitrice della borsa di studio ISTUD per il miglior elaborato sul tema "Descrivere un’innovazione tecnologica che ha avuto un impatto organizzativo sulla cura delle persone" per la partecipazione alla XV edizione del Programma Scienziati in Azienda
Morte o danno da errato codice triage: Cosa dice il Ministero?Emergency Live
La presente Raccomandazione vuole incoraggiare l'adozione di appropriate misure organizzative, formative e assistenziali per prevenire l'insorgenza di eventi avversi o minimizzare gli effetti conseguenti a una non corretta identificazione del grado di criticità e complessità dell’evento segnalato alla Centrale Operativa 118 e ad una non corretta attribuzione del codice triage da parte dall’équipe di soccorso 118 e/o in Pronto Soccorso.
2014 orthopea milano - rondinelli - preparazione del paziente chirurgico pro...anemo_site
2014 orthopea milano - rondinelli - preparazione del paziente chirurgico protesico predepostio e terapia marziale quale ruolo e modello di strategia operativa
18. R. Villano “La gestione della sicurezza in Farmacia” con presentazione del Dr. Piero Renzulli, già Consulente per la Sicurezza presso le Nazioni Unite. Opera apprezzata dal Capo dello Stato e da numerose autorità e istituzioni tecniche, scientifiche, giuridiche e professionali. Avvalendosi di un’ottica senza precedenti, la materia della sicurezza viene trasformata da fonte di preoccupazioni e di costi, spesso considerati superflui e senza ritorno, in un sostegno fondamentale della validità e dell’efficienza professionali. L’argomento della sicurezza si snoda dalla definizione di ruoli, obblighi e responsabilità individuali, per esempio quelli titolare, dei responsabili del servizio di prevenzione e protezione, e di prevenzione incendio. Non manca un supporto legislativo, con il richiamo alle informative e agli articoli dei decreti di legge che interessano l’argomento preso in esame. Vengono poi affrontati numerosi altri aspetti. Ogni rischio è valutato con attenzione, identificandone i vari elementi e programmando e attuando le misure di prevenzione. Non si tralascia l’attenzione per la sistemazione e l’allestimento dei laboratori farmaceutici, il sistema di controllo alimentare aziendale, lo smaltimento dei rifiuti e dei medicinali scaduti, la tutela della privacy, e la farmacovigilanza. Il volume è corredato di una modulistica e di schede tecniche, che forniscono un valido aiuto nella prevenzione e nella valutazione di eventuali rischi e pericoli, sia che si tratti di tipologie di rifiuti sanitari, che di farmaci tossici, o statistiche di segnalazione. Il presentatore invita tutti coloro che amano la scienza e la sua divulgazione in abiti sobri e raffinati di unirsi a lui nel ringraziare l’Autore del suo generoso sforzo teso soltanto all’appagamento di una tensione mentale e spirituale che trova nel sociale la sua prima realizzazione. È in prestigiose Istituzioni e in molte Biblioteche specialistiche, tra cui: Quirinale; Ministero della Salute; Carabinieri NAS; Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL; Centrale giuridica - Roma; Medica statale; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis; varie Università italiane ed estere e Facoltà di Farmacia. (Small Business, Longobardi Ed., pp. 222, aprile 2004 - presentata al Congresso Nazionale della Federazione Nazionale dei Farmacisti Italiani - maggio 2004; Standard Edition, Led Web International, (ISBN) pp. 264, Torino, ottobre 2004 - presentata alla Fiera del Libro di Francoforte - Buchmesse - del 6/10 ottobre 2004);
ABS da: R. Villano “La gestione della sicurezza in Farmacia” con presentazione del Dr. Piero Renzulli, già Consulente per la Sicurezza presso le Nazioni Unite (Small Business, Longobardi Ed., pag. 222, aprile 2004 - presentata al Congresso Nazionale della Federazione Nazionale dei Farmacisti Italiani - maggio 2004; Standard Edition, Led Web International, (ISBN) pag. 264, Torino, ottobre 2004 - presentata alla Fiera del Libro di Francoforte - Buchmesse - del 6/10 ottobre 2004);
Raimondo Villano - I laboratori galenico e cosmeticoRaimondo Villano
Abstract da: Raimondo Villano “La gestione della sicurezza in Farmacia” con presentazione del Dr. Piero Renzulli, già Consulente per la Sicurezza presso le Nazioni Unite (Small Business, Longobardi Ed., pag. 222, aprile 2004 - presentata al Congresso Nazionale della Federazione Nazionale dei Farmacisti Italiani - maggio 2004; Standard Edition, Led Web International, (ISBN) pag. 264, Torino, ottobre 2004 - presentata alla Fiera del Libro di Francoforte - Buchmesse - del 6/10 ottobre 2004).
Abstract da: 18. R. Villano “La gestione della sicurezza in Farmacia” con presentazione del Dr. Piero Renzulli, già Consulente per la Sicurezza presso le Nazioni Unite (Small Business, Longobardi Ed., pag. 222, aprile 2004 - presentata al Congresso Nazionale della Federazione Nazionale dei Farmacisti Italiani - maggio 2004; Standard Edition, Led Web International, (ISBN) pag. 264, Torino, ottobre 2004 - presentata alla Fiera del Libro di Francoforte - Buchmesse - del 6/10 ottobre 2004).
Abstract da: 18. R. Villano “La gestione della sicurezza in Farmacia” con presentazione del Dr. Piero Renzulli, già Consulente per la Sicurezza presso le Nazioni Unite (Small Business, Longobardi Ed., pag. 222, aprile 2004 - presentata al Congresso Nazionale della Federazione Nazionale dei Farmacisti Italiani - maggio 2004; Standard Edition, Led Web International, (ISBN) pag. 264, Torino, ottobre 2004 - presentata alla Fiera del Libro di Francoforte - Buchmesse - del 6/10 ottobre 2004).
R. Villano-Protocolli di sorveglianza sanitaria attivaRaimondo Villano
Abs. da: 18. R. Villano “La gestione della sicurezza in Farmacia” con presentazione del Dr. Piero Renzulli, già Consulente per la Sicurezza presso le Nazioni Unite (Small Business, Longobardi Ed., pag. 222, aprile 2004 - presentata al Congresso Nazionale della Federazione Nazionale dei Farmacisti Italiani - maggio 2004; Standard Edition, Led Web International, (ISBN) pag. 264, Torino, ottobre 2004 - presentata alla Fiera del Libro di Francoforte - Buchmesse - del 6/10 ottobre 2004);
18. R. Villano “La gestione della sicurezza in Farmacia” con presentazione del Dr. Piero Renzulli, già Consulente per la Sicurezza presso le Nazioni Unite. Opera apprezzata dal Capo dello Stato e da numerose autorità e istituzioni tecniche, scientifiche, giuridiche e professionali. Avvalendosi di un’ottica senza precedenti, la materia della sicurezza viene trasformata da fonte di preoccupazioni e di costi, spesso considerati superflui e senza ritorno, in un sostegno fondamentale della validità e dell’efficienza professionali. (Small Business, Longobardi Ed., pp. 222, aprile 2004 - presentata al Congresso Nazionale della Federazione Nazionale dei Farmacisti Italiani - maggio 2004; Standard Edition, Led Web International, (ISBN) pp. 264, Torino, ottobre 2004 - presentata alla Fiera del Libro di Francoforte - Buchmesse - del 6/10 ottobre 2004).
Raimondo Villano - Piante salutistiche e premiscele veterinarieRaimondo Villano
abs da: 18. R. Villano “La gestione della sicurezza in Farmacia” con presentazione del Dr. Piero Renzulli, già Consulente per la Sicurezza presso le Nazioni Unite (Small Business, Longobardi Ed., pag. 222, aprile 2004 - presentata al Congresso Nazionale della Federazione Nazionale dei Farmacisti Italiani - maggio 2004; Standard Edition, Led Web International, (ISBN) pag. 264, Torino, ottobre 2004 - presentata alla Fiera del Libro di Francoforte - Buchmesse - del 6/10 ottobre 2004);
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2013 anemo nurse - ferrari - metodiche e strategie per ridurre i rischi di errore
1. METODICHE E STRATEGIE
PER RIDURRE
I RISCHI DI ERRORE
Ferrari Antonia
Coordinatore Infermieri
Centro Trasfusionale - Lodi
2. TIPI DI ERRORE
FUORI DAL CENTRO TRASFUSIONALE:
- ERRORE DI PRELIEVO (SCAMBIO DI PAZIENTE)
- RICHIESTA NON CORRETTA ( anagrafica errata)
- SOMMINISTRAZIONE TRASFUSIONE AD ALTRO PAZIENTE
NEL CENTRO TRASFUSIONALE:
- SCAMBIO DI CAMPIONI CON ATTRIBUZIONE DI GRUPPO SANGUIGNO
ERRATO
- ERRORE TECNICO DI DETERMINAZIONE GRUPPO
- ASSEGNAZIONE DELL’UNITA’ SBAGLIATA
- CONSEGNA DELL’UNITA’ SBAGLIATA
3. La trasfusione di sangue, di
emocomponenti e di emoderivati
costituisce
una pratica terapeutica non esente da
rischi
Per ridurre i rischi ed evitare errori,
il sangue va utilizzato solo quando
ne esiste precisa indicazione
ricorrendo all’emocomponente specifico
per il difetto che si vuole correggere.
4. Per la sicurezza del paziente e degli operatori
è importante e necessario definire i passaggi
critici e seguire correttamente le procedure
relative al processo trasfusionale
5. FASI DEL PERCORSO
TRASFUSIONALE
NELL’UNITA’ OPERATIVA
PRELIEVO
IDENTIFICAZIONE
RITIRO E TRASPORTO
SOMMINISTRAZIONE
6. Richieste non urgenti
- è il modello organizzativo di elezione
- fornisce le maggiori garanzie di sicurezza
- è la modalità di richiesta per interventi
programmati
7. PRELIEVO
La determinazione del gruppo
ABO/Rh del ricevente
deve essere eseguita su apposito
campione in un
tempo diverso da quello in cui la
trasfusione è
richiesta (art. 13 DM 03/03/2005)
8. PRELIEVO
> PRIMA DETERMINAZIONE GRUPPO
> SECONDA DETERMINAZIONE GRUPPO
da inviare al CT con la richiesta di trasfusione
9. IDENTIFICAZIONE CAMPIONE
prima determinazione
l’etichetta contiene dati anagrafici (cognome, nome,
data di nascita), il reparto,
la data del prelievo, firma del prelevatore
DA EFFETTARSI AL MOMENTO DEL PRELIEVO
10. IDENTIFICAZIONE DEL
PAZIENTE
il paziente va identificato chiedendo
nome cognome e data di nascita
CCOONN DDOOMMAANNDDAA DDIIRREETTTTAA
((ddooccuummeennttoo dd’’iiddeennttiittàà))
ee ccoonn lleettttuurraa bbaarrccooddee bbrraacccciiaalleettttoo
ppaazziieennttee eedd eettiicchheettttee pprroovveettttaa
11. La fase di identificazione del paziente
deve essere effettuata da due
operatori.
- Solo a questo punto si procede al prelievo
12. IDENTIFICAZIONE CAMPIONE
seconda determinazione
l’etichetta contiene dati anagrafici (cognome, nome,
data di nascita), il reparto, la data del prelievo,
firma del prelevatore e medico.
La provetta deve essere accompagnata
dalla richiesta trasfusionale
(firma dell’ infermiere e del medico).
DA EFFETTUARSI AL LETTO DEL PAZIENTE
13. IDENTIFICAZIONE DEL
PAZIENTE
il paziente va identificato chiedendo
nome cognome e data di nascita
CCOONN DDOOMMAANNDDAA DDIIRREETTTTAA
((ddooccuummeennttoo dd’’iiddeennttiittàà))
ee ccoonn lleettttuurraa bbaarrccooddee bbrraacccciiaalleettttoo
ppaazziieennttee eedd eettiicchheettttee pprroovveettttaa
La fase di identificazione del paziente deve essere
effettuata da due operatori.
- Solo a questo punto si procede al
prelievo
14. CONSEGNA EMOCOMPONENTE
Il tecnico del Servizio Trasfusionale e l’operatore che
ritira devono controllare :
- la corrispondenza tra i dati riportati sulla sacca
(nome, cognome, data di nascita, numero
identificativo donazione) e quelli sul modulo di ritiro
- data di scadenza
15. IL TRASPORTO DELLE UNITA’
Il trasporto deve avvenire con un contenitore
chiuso, rigido e termoisolante a 4°C per il
trasporto di unità di emazie e di plasma,
a temperatura 22°C (ambiente) per i pool di
piastrine.
L’intervallo tra la consegna della sacca e la
somministrazione.non deve superarare le due
ore
16. Le unità ritirate dall’emoteca vanno
trasfuse al più presto e comunque non
possono rimanere a temperatura
ambiente per più di due ore. Qualora si
decidesse di non trasfondere, l’unità va
riportata immediatamente in emoteca.
17. SOMMINISTRAZIONE UNITA’
AL LETTO DEL PAZIENTE
- CONTROLLO caratteristiche fisiche dell’unità
- CONTROLLO IDENTITA’ :
- CORRISPONDENZA DATI ANAGRAFICI
- utilizzo del braccialetto identificativo del paziente
- CONTROLLO GRUPPO PZ/EMOCOMPONENTE
18. Emocomponente Caratteristica Risultato atteso
GRC
Aspetto del plasma surnatante
residuo Assenza di emolisi e coaguli
Consistenza del concentrato al
tatto Assenza di coaguli macroscopici
Aspetto del rilevatore termico Colorazione compatibile con l’utilizzo
PLT Aspetto del concentrato al tatto Presenza di “swirling” (turbinio
pulviscolare alla digitopressione)
PFC
Integrità del contenitore Assenza di perdite liquide
Aspetto del contenuto Assenza di coaguli o colorazioni
anomale
TUTTI Data di scadenza Scadenza successiva alla data attuale
19. Corrispondenza dati
anagrafici e controllo
identità
- in doppio (da INFERMIERE e MEDICO)
- al letto del paziente
- attiva, intervistando il paziente e/o leggendo il
braccialetto identificativo
20. Verifica della
compatibilità ABO
- deve essere effettuata al letto del paziente in
doppio
- verifica corrispondenza gruppo
sacca/documentazione/richiesta
- costituisce l’ultima verifica per garantire una
trasfusione sicura
- si effettua con appositi cartoncini di cartone
(raccomandata anche se non costituisce
vincolo normativo)
21.
22. Prevenzione della reazione trasfusionale da
incompatibilità ABO
Raccomandazione n. 5, marzo 2007
• verifica da parte di due operatori
• nome e cognome, gruppo sanguigno del ricevente
• chiedere al paziente nome e cognome
immediatamente prima di effettuare la trasfusione
• particolare attenzione in condizioni di urgenza ed
emergenza
• nuove tecnologie per ridurre il rischio di errore
trasfusionale (bar-code, braccialetti identificativi,
sistemi di identificazione a radio-frequenza)
23. Si ricorda che il controllo delle sacche
e l’identificazione del paziente deve
essere effettuata per ciascuna unità da
trasfondere con la stessa modalità.
Solo allora si potrà trasfondere la
sacca di sangue
24. Sorveglianza clinica
- rilevazione e registrazione dei dati e parametri
- monitoraggio clinico durante tutta la
somministrazione
- compilazione cartella trasfusionale
- segnalazione tempestiva al Servizio Trasfusionale
delle eventuali reazioni avverse
- controllo dell’efficacia
25. FAVORIRE UNA CULTURA DELLA
SICUREZZA
• Corsi aggiornamento al personale
(continui nel tempo)
• Progettazione ed attivazione delle
procedure per la gestione del rischio
• Promuovere la segnalazione degli eventi
avversi
26. CRONACA
Careggi, scambio di malato
la trasfusione lo uccide
Il paziente era un cardiopatico grave. Il drammatico
errore è stato commesso nel reparto di chirurgia
vascolare. L'uomo non aveva bisogno della trasfusione,
fatta con un sangue di un gruppo diverso dal suo e per
questo fatale.
Il presidente della Regione Rossi:
“Fare subito chiarezza”
(25 luglio 2012)