Legge 69/09 e Nuovi Servizi in Farmacia: La TeledermatologiaGianpiero Riva
La legge 69/2009 e successivo decreto legislativo n. 153 del 2009 definiscono nuove linee guida ampliando di fatto la gamma di servizi erogabili in farmacia. Analizziamo la Teledermatoogia.
Slow medicine palermo per internet , medicina difensivaAlberto Ferrando
slow medicine, choosing wisely, fare di più non significa fare meglio, medicina difensiva, disease mongering, Disturi, APEL, ferrando, www.ferrandoalberto.blogspot.it, www.apel-pediatri.it,
Innovazioni tecnologiche che hanno avuto un impatto organizzativo sulla cura ...Free Your Talent
L'elaborato di Maria Cannalire vincitrice della borsa di studio ISTUD per il miglior elaborato sul tema "Descrivere un’innovazione tecnologica che ha avuto un impatto organizzativo sulla cura delle persone" per la partecipazione alla XV edizione del Programma Scienziati in Azienda
Applicazione web multilingue per il monitoraggio sanitario dell’assistito, ovunque si trovi, che aiuti nella scelta della terapia e percorso assistenziale
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This study analyzed 45 observational studies including over 272,000 patients to determine the association between red blood cell transfusion and morbidity and mortality in high-risk hospitalized patients. The analysis found that in 42 of the 45 studies, the risks of red blood cell transfusion outweighed the benefits, with transfusion associated with increased risk of death, infections, multi-organ dysfunction syndrome, and acute respiratory distress syndrome. A meta-analysis found that transfusion was associated with 70% higher odds of death and 80% higher odds of developing an infectious complication. The study suggests current transfusion practices may need reevaluation given the risks appear to outweigh the benefits in most patients.
The document discusses the results of a study on the effects of a new drug on memory and cognitive function in older adults. The double-blind study involved 100 participants aged 65-80 who were given either the drug or a placebo daily for 6 months. Researchers found that those who received the drug performed significantly better on memory and problem-solving tests at the end of the study compared to those who received the placebo.
2013 anemo nurse - nardella - sicurezza per gli operatori e per il paziente dalla richiesta la garanzia di un percorso sicuro
1. SICUREZZA PER GLI OPERATORI
E PER IL PAZIENTE
Dalla richiesta la garanzia di un percorso
sicuro
Dott.ssa Marisa Nardella
Servizio di Immunoematologia e Medicina
Trasfuzionale, A.O di Lodi
2. La trasfusione è un atto medico e pertanto necessita
della dovuta attenzione non solo per il rischio residuo
infettivo ma soprattutto per l’ERRORE DI
IDENTIFICAZIONE
3. “La trasfusione più sicura è quella che
non viene somministrata”
Dott.F.A.Zanolli
4. PER UN CORRETTO UTILIZZO DEGLI
EMOCOMPONENTI E DEI PLASMADERIVATI
OCCORRE DEFINIRE
competenze e ruoli
percorsi condivisi e strutturati secondo le normative vigenti
OCCORRE EVITARE
sovrapposizione di competenze e ruoli
percorsi non chiaramente definiti e confusi
5. IL RUOLO DEL MEDICO
La “richiesta” trasfusionale
E’ un processo decisionale clinico che prevede:
1) Capacità
2) Competenza
3) Responsabilità
4) Valutazione dei rischi/benefici
6. COMPILAZIONE DELLA RICHIESTA
TRASFUSIONALE
COMPITI DEL MEDICO
Firma il consenso informato DM 3/3/2005 Art 4
Inserisce la diagnosi quindi l’ indicazione alla richiesta (R__)
Inserisce i parametri pretrasfusionali (Hb,HCT,PLT,PT/INR) e clinici
(rilevamento anamnestico di pregresse terapie trasfusionali o di gravidanze o
interruzioni di gravidanze e di eventuali pregresse reazioni trasfusionali, se presenti)
Richiede gli emocomponenti appropriati e il numero adeguato
Firma leggibile e timbro sulla richiesta
Firma il prelievo
7. COMPILAZIONE DELLA RICHIESTA
TRASFUSIONALE
COMPITI DELL’INFERMIERE
Controlla l’identità del paziente verificando la corrispondenza dei dati anagrafici
che riferisce (nome cognome e data di nascita) con quelli riportati sul frontespizio
della cartella clinica
Inserisce i dati anagrafici del paziente a mezzo di barcode identificativo (in
assenza di barcode applicare le etichette prodotte al momento dell’accettazione)
Firma la richiesta,
Esegue e firma il prelievo di sangue insieme al medico
8. IL RUOLO DELL’INFERMIERE
Identificazione del paziente
Paziente collaborante
chiedere nome, cognome e data di nascita, controllare
identificazione in cartella clinica, eventuale etichette prestampate e
corrispondenza al documento di identità
Paziente non collaborante
controllo dati in cartella clinica e controllo documento di identità
in assenza di dati e/o documento, utilizzare codice univoco
(es. sconosciuto 01/sconosciuto 02 ecc..) ogni struttura ha una procedura interna
aziendale
9.
10.
11.
12. CONTROLLI PRETRASFUSIONALI
RICHIESTA NON URGENTE
I° DETERMINAZIONE prelievo associato alla richiesta di gruppo al momento del
ricovero o prericovero
II° DETERMINAZIONE di gruppo si esegue sul prelievo associato alla richiesta di
emocomponenti eseguito in un secondo momento da un differente operatore
RICHIESTA URGENTE
I° prelievo di richiesta gruppo associato direttamente alla richiesta trasfusionale
II° prelievo (se il paziente non è noto in EMONET) al momento del ritiro
dell’emocomponente
RICHIESTA URGENTISSIMA
Richiesta accompagnata da prelievo assegnazione di unità 0 con Rh compatibile
Richiesta NON accompagnata dal prelievo assegnazione di unità 0 NEG
13. ESEGUIRE SEMPRE I DUE PRELIEVI PER LA
DETERMINAZIONE DEL GRUPPO SANGUIGNO IN
MOMENTI DIVERSI POSSIBILMENTE DA
OPERATORI DIVERSI
14. Prelievo del campione
1) E’ il momento più critico e quello più a rischio di errore.
2) Prima dell’invio, controllo dei dati riportati sull’etichetta.
3) Chi firma la provetta ne attesta il contenuto (a volta si firmano provette vuote)
(D.M. 3-3-2005, art 13)
Il campione deve essere raccolto in provetta sterile entro 72 ore precedenti la
trasfusione, contrassegnato in modo da consentire l'identità del soggetto cui
appartiene e firmato dal responsabile del prelievo e ripetuto ad ogni nuova richiesta
trasfusionale
(D.M. 3-3-2005, art 14)
Tutti campioni di sangue diretti alla tipizzazione eritrocitaria, alla ricerca di
alloanticorpi irregolari, alla esecuzione delle prove di compatibilità, devono essere
perfettamente identificabili e firmati dal responsabile del prelievo.
15. TRASFUSIONE DELL’EMOCOMPONENTE
Il medico che ne è professionalmente responsabile
(prescrizione, identificazione del paziente in ogni fase,
gestione eventi avversi, valutazione di efficacia)
Chi tecnicamente innesta la trasfusione di
emocomponenti?
Il medico o l’infermiere in sua presenza dopo
l’identificazione del paziente e del controllo del gruppo
sanguigno al letto
Chi ha il compito della sorveglianza e della
prevenzione/gestione degli eventi avversi?
L’infermiere per le competenze di sorveglianza
infermieristica e il medico che deve essere facilmente e
rapidamente rintracciabile in caso di reazioni avverse
16. Effettuare l’emotrasfusione in presenza del medico,
che deve essere presente nell’unità operativa per
l’intera durata e prontamente disponibile. Eventi
avversi alla trasfusione e il loro trattamento devono
essere riportati in cartella clinica e segnalati al Centro
Trasfusionale di riferimento, ugualmente l’avvenuta
trasfusione.
17. L’ERRORE TRASFUSIONALE
Richiesta trasfusionale
•Errore di identificazione del paziente
•Errore nella trascrizione dei dati
Prelievo
•Errore di identificazione del paziente
•Errore di trascrizione sull’etichetta o su richiesta
Laboratorio
•Errore di assegnazione (scambio campioni o registrazioni)
•Errore test pretrasfusionali
•Errore consegna unità
Somministrazione
•Trasfusione unità destinata ad altro paziente
•Trasfusione a paziente a cui non è stata richiesta
18. Legge 21 ottobre 2005 n. 219
Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale
degli emoderivati
Capo VIII art. 21 comma 6
Disposizioni relative alla qualità e sicurezza del sangue e dei suoi prodotti
“Ai fini della prevenzione dell’errore trasfusionale deve essere adottata ogni
misura di sicurezza anche attraverso strumenti informatici, ove possibile, per
l’identificazione del paziente, dei suoi campioni di sangue e unità assegnate, sia
nel Servizio Trasfusionale che nel reparto clinico”.
19. LE TEGNOLOGIE DISPONIBILI PER
L’IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE
BRACCIALE BARCODE
TAG RFID
IMPRONTA
DIGITALE
20. VANTAGGI
1) Creazione di un percorso “costrittivo” e obbligato che aiuta a non
commettere errori
2) Completa tracciabilità del processo trasfusionale
3) Identificazione degli operatori, quindi maggiore assunzione di responsabilità
4) Interfacciamento con il sistema gestionale
5) Possibilità di controllo del sistema in remoto
21. Trasfusione al paziente sbagliato:
"C'era l'infermiere ma non il medico"
“L'infermiera e' accusata di aver commesso l'errore:
avrebbe
eseguito la trasfusione al paziente che non doveva
riceverla”.
22. CONCLUSIONI
La trasfusione di sangue ed emocomponenti è da considerarsi, nel suo complesso, un
atto medico L’atto medico non è arbitrariamente delegabile. Il ruolo del medico e
dell’infermiere, descritto nei propri profili professionali, deve essere esplicitato nel
manuale aziendale per il buon uso del sangue e/o in specifiche procedure/istruzioni
operative (req. O74 Accordo Stato Regioni 16-12-2010)
Il rispetto delle procedure costituisce il primo elemento di
responsabilità di ciascun operatore
23. Se “La trasfusione più sicura è quella che non viene
somministrata”
….eseguire l’ultimo controllo del gruppo al letto
(quando mancano i sistemi di rintracciabilità
informatici) prima della inevitabile trasfusione, è
fondamentale per evitare il mortale errore di gruppo !