Accadrà presto “L’illuminazione della coscienza” predetta dalla Madonna a Garabandal nel 1961, per salvare il mondo. Gesù all'umanità, Seconda Venuta di Gesù, Libro della Verità, Avvertimento, Maria della Divina Misericordia.
https://tinyurl.com/videoesplicativi
http://messaggidivinamisericordia.blogspot.it
Gesù all'umanità- gruppo di Preghiera- Italia
http://messaggidivinamisericordia.blogspot.it/
Contatto Mail: gesuallumanitaitalia@yahoo.it
Il libro della Verità on line: http://illibrodellaverita.blogspot.it/
Accadrà presto “L’illuminazione della coscienza” predetta dalla Madonna a Garabandal nel 1961, per salvare il mondo. Gesù all'umanità, Seconda Venuta di Gesù, Libro della Verità, Avvertimento, Maria della Divina Misericordia.
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Auguri Di Natale 2011 da Don Nicola Belli Don Giampietro e Don Ducciolubette
Carissimi parrocchiani,
è uno strano Natale questo del 2011. Il desiderio di festa e di gioia è
molto forte, ma ci sono tanti segnali che ci richiamano alla “dura realtà”..... Leggi tutto
2. 13uon;lnnol
Per le giornate grigie
Possiamo...
Scrivere pagine e pagine
di auguri da formulare per il nuovo anno,
lamentarci ogni giorno
del vecchio mondo che non cambia mai.
Riempire di lacrime i nostri fazzoletti
pensando alle speranze crollate.
Rimpiangere di anno in anno
tutti i desideri che sono stati dimenticati. ..
e fare giuramenti e promesse
su tutte le cose da cambiare...
Possiamo...
Per le giornate luminose...
Possiamo...
Scrivere pagine e pagine
per raccontare le opere della pace
e spendere tutte le nostre forze
per salvare la fraternità dalla morte già annunciata.
Possiamo...
Sprofondare nella bontà fino ad essere gli ultimi
pur di lasciare il primo posto a chi è piccolo
e, nella tenerezza e nell'amore,
diventare la terra in cui Dio pianterà i suoi giorni.
Possiamo...
Pieni di gioia
Partire dal nulla e arrivare fino al Credo
e condurre verso /'eternità
tutta questa mLlsica di luce
che ha fatto danzare le nostre anime.
Da una stagione all'altra...
Possiamo...
amarci in tutta semplicità
e dirci che, qualunque cosa
capiti,
questo sarà sempre il nostro
tempo!
Cathy
Con le parole giovani scritte per noi da Cathy, noi rivolgiamo ai nostri lettori l'augurio di un Buon 1998. Molti usano dire: "soprattutto una
buona salute!". Ma per gli amici di Dio quello che conta veramente per affrontare una nuova carovana di giorni sono la luce e la Pace
che vengono da lui!
père Fronçois ARNOLD e soc. Roberto LAURITA
4. • • • r GENNAiO 1998
'lmmagzn'lper le nostre parrocchie
ANNO C MARIA, MADRE DI DIO - CAPODANNO
MARIA
MADRE DI DIO
CAPODANNO
l benedica il Signore e ti protegga.
Il Signore faccia brillare il suo lIoNo su di
te e ti conceda pace.
Nm 6,24-26
......~ Giornata
mondiale
della pace
Nulla
cambierà...
...in questo
nuovo anno,
se l'«uomo vecchio»
non è disposto
. .a rinnovarsI.
Un cuore
grosso così!
Come dev'essere
grande
un cuore che conserva
ognz cosa:
la gioia dell'arnore,
la vita della speranza,
il dubbio del dolore,
la disperazione della
morte,
fino al compimento
della fede.
Per il 1998
•I~" h~l'~ore
=-===CIfaccia
vibrare,
la libertà ci faccia
correre,
l'ingiustizia fremere,
la tenerezza agire,
il piccolo ci faccia
crescere,
il passante sorridere,
la sofferenza gemere,
in poche parole...
che la vita ci faccia
divenire.
Cathy
J
5. • • •
tmmagtnt ANNO C 4 GENNAIO 1998
per le nostre parrocchie
2a DOMENICA DOPO NATALE
4 gennaio 1998
2a domenica dopo Natale
Anno di Luca
RIVELAZIONE Dio si fa vicino,
2a lettura
prende un corpo di uomo,
Dio è parola.
Dio accetta di correre dei rischi,
compie dei gesti.
Dio è parola.
Dio non fa discorsi,
viene,
Dio è parola.
Dio prende la parola.
Dio non spiega,
non dice:
"tu devi...bisogna...".
Dice: "Guarda!".
levate i vostri sguardi
stanchi e tristi:
Egli è qui.
Abbassate i vostri sguardi
mitici e sognatori:
Egli è qui.
Guardate bene:
Egli è qui
~:>J~I.!..."_;<W<~-~-f;$·~".-.,.--;',:'->-o"",,-- ad altezza d'uomo!
- '"'-->. ~ -,'--
Benedetto $ia Dio, Padre del Signore
no$lro Ce$ù Cri$fo, che ci ha benedeHi con
ogni benedizione $/lirifuale nei cieli, in
Cri$lo.
.'- ', -. Pierre HMG
~~~~~~~~~~~~ '-. '- 1'--'.
E( 1,3
Parola di Dio
Non cercate più
Dio nella
grandezza
del cielo.
Egli ha traslocato:
vive tra
gli uomini.
Signore, ti
preghiamo:
Donaci il desiderio
di cercare la tua
Parola.
Donaci la luce
per trovare la tua
Parola.
Donaci il tuo Spirito
per credere nella tua
Parola.
Donaci il coraggio
di vivere secondo la
tua Parola.
PAROLA!
Non perdiamoci in chiacchiere inutili o in lunghe spiega-
zioni testuali.
Là dove viveva la Parola noi abbiamo sviluppato un di-
scorso, là dov'era nato il Libro noi abbiamo cercato
l'esegesi.
Fin dalle origini Dio non ha avuto che una Parola,
manifestata nella sua Alleanza e rinnovata nel suo Figlio.
Èquesta Parola che oggi ci interpella, attraverso il suo
Figlio che ci raduna nell'Eucaristia.
Questa Parola è una Bella
Notizia: noi dobbiamo
farle festa, proclama-
rla e ringraziare per
essa, dobbiamo t/o... --- J ,
esserne testimoni, ,: '
andando incontro ai {;'
nostri fratelli. /'.'
Èquesta Parola
che ci farà vivere
l'oggi di Dio.
Nicolas GILLIG
~ 'i '
~,;) "
, ,:~. '--
6. • • •
zmmagznz ANNO C 6 GENNAIO 1998
EPIFANIA
per le nostre parrocchie
6 gennaio 1998
Festa dell'Epifania
A'zati, Cerusalemme, rivesfiti di luce,
perché viene la fua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di fe,
Is, 60, t
Aprite gli occhi
Tutti
l'attendevano,
tutti lo sapevano,
Molti avevano
riposto in lui
la loro speranza
e alcuni si
erano
addirittura
impegnati per lui.
Ora egli è qui. Sono stati awisati.
Ma in loro nasce uno strano sentimento: la gioia diventa amara;
l'Attesa smorzata dalla loro immaginazione, è ora frustrata; gli
interessi, nati da quell'Attesa, sono sconvolti.
Allora, per non perdere la faccia, preferiscono fare a meno di
credere, di vedere,
UANDO IL TUO FIGLIO HA ASSUNTO
LA CONDIZIONE UMANA,
LA NOSTRA NATURA HA RICEVUTO
UN'INCOMPARABILE DIGNITÀ;
EGLI DIVIENE TALMENTE UNO DI NOI
CHE NOI DIVENTIAMO ETERNI.
Ben
ADATTAMENTO DEL PREFAZIO DELL'EPIFANIA
Dio invia
t.:Epifania è veramente la
festa della "missione" della Chiesa. La
parola latina "missio" significa invio e
all'origine designa un duplice invio da
parte del Padre: quello del Figlio e quello
dello Spirito Santo. La missione della Chie-
sa ha proprio qui la sua origine; al di fuori
di questo, essa non può che rinnegarsi.
Ch. Wacl<enheim
7. • • •
zmmagznl, ANNO C 11 GENNAIO 1998
BATTESIMO DI GESÙper le nostre parrocchie
11 gennaio 1998
lo, il Signore, ti ho $fabilifo come
luce delle nazioni, perché fu apra gli
occhi ai ciechi e faccia u$cire dal car-
cere i prigionieri.
1$ 42,6-1
Non vi basta
questo racconto
del battesimo di Gesù
per credere
in questo Dio
che è Trinità:
Padre, Figlio e
Spirito Santo?
Una nostalgia
Oh, se tu squarciassi i cieli e
discendessi, sospira, esausto, il profeta
Isaia.
Nell'Apocalisse di Giovanni, è lo nuova
Gerusalemme che scende dal cielo. In
ogni tempo l'uomo ha desiderato di
vedere il cielo sulla terra, talvolta ha
voluto addirittura stabilirlo con lo forza.
Si tratta di una specie di nostalgia del paradiso perduto, come
se nel profondo della natura umana restassero i ricordi di un
passato paradisiaco.
All'inizio del suo ministero Gesù si fa battezzare e il cielo si
apre.
La lunga attesa è terminata; Dio è venuto a raggiungere l'uomo
sulla terra. Il battesimo ristabilisce lo comunicazione tra il cielo
e lo terra. AI di là delle nostre paure ancestrali e dei sensi di
colpa che dividono, il battesimo ci fa nascere a Dio, ci fa entrare
in una nuova relazione con Dio, che si rivela come Padre, e con
Gesù nostro fratello.
Così in ogni battezzato si realizza lo promessa di Gesù ai
discepoli:"ln verità, in verità vi dico, voi vedrete aprirsi il cielo".
Bernord ZIMPFER
l momento del battesimo
di Gesù, lo Spirito Santo
discende su di lui
come una colomba.
Vedere con gli occhi della fede
Giovanni il Ballista, che Gesù chiamerà ""il più grande tra i
nati di donna", era un uomo che si era fallo piccolo. È per
questo che
ha potuto
vedere la
rivelazione
dell'amore
di Dio nel
cielo aper-
to, mentre
gli altri ri-
manevano
ciechi.
}. DIRNBECK
8. • • •
zmmagznz ANNO C 18 GENNAIO 1998
2a DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIOper le nostre parrocchie
18gennaio 1998
2a domenica
del tempo ordinario
Anno di Luca
Come uno sposo gioisce per la giovane
sposa, così il tuo Dio gioirà per te.
C'È TUTTO QUEllO
CHE SERVE PER FAR )
FESTA AllA VITA! r--
ls 62,5
Cana
continua
perché Gesù
riemPie
i vasi della vita
fino all'orlo.
Se non c'è più vino la festa sarà rovinata.
Ma è attenta, Maria,
come Wla padrona di casa
che si occupa anche dei minimi dettagli.
Il vino non mancherà'
Però, da sola, non può fare nulla.
Allora non resta che la fiducia,
la fiducia in questo Figlio
che continua a stupirla.
Sarebbe ben strano un Dio
che si lascia sorprendere
dagli avvenimenti.
Al di là del miracolo dell'acqua
cambiata in vino,
Dio mostra un volto umano,
che somiglia eccezionalmente
al nostro...
Il nostro Dio ama la festa,
Gli piace vedere gli uomini felici...
Il nostro Dio ama la festa.
Sa che essa illumina la nostra vita...
LucSTEIN
a fiducia in Dio consiste neWaccettare di
passare di stupore in stupore! consiste nel
sapere! fin daWinizio! che qualunque cosa
accada non si resterà delusi.
Simbolica nuziale
Per molti secoli i teologi hanno posto
una questione: tra matrimonio e celibato
quale dei due è superiore al/'altro?
Oggi dovremmo forse dichiarare la
superiorità del matrimonio sul celiba-
to?
Abbiamo ben altro da fare che espri-
merci su un falso problema: secondo il dono che
ognuno ha ricevuto (2a lettura), ci si lasci inva-
dere dal/a tenerezza di Dio e se ne dia testimo-
nianza nel mondo.
eh. Wackenheim
9. • • •
zmmagznz ANNO C 25 GENNAIO 1998
3a DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIOper le nostre parrocchie
I
25 gennaio 1998
3a domenica
del tempo ordinario
Anno di Luca
Andale a far fefla, ma mandale porzioni
aquelli che non hanno nulla.
Ne 8, IO
Agli evangelisti vengono
attribuiti dei simboli che si
trovano nell'Apocalisse di
san Giovanni. Il toro, che è
il simbolo di Luca, allude al
sacrificio di Gesù sulla
croce, ma ricorda anche
/'inizio del vangelo di Luca:
il sacrificio compiuto da
Zaccaria.
:Differenti, 1110 insiel11e
Sesei capace di accogliere, 0110-
m accogli, apri lo tuo 111{/f10,
le tue bmcda, il tuo spirito e
il tuo cuore. 111fT sopmttutto
110/1 dil11ellticare cne 110/1 sei il
solo o far/o.
Se Imi il dO/1o dell'a/1i111aziolle,
allom a/1ima CO/1 saggezza. ,No/1
preNdere il posto di /1eSSUNO:
se c'è UN posto per das-
CUltO, Ogl11/l10 avrò il
suo posto.
Se sai presiedere, all(,m
presiedi COlI ùltelligellza.
.NO/1 sei tu cne vieNi celebmto, Né
le tue idee, I1fa è l'uomo di IVo
cne vieNe o/1omt('. /(oberl RH/E/(
e dici: Ognuno per sé e Dio per tutti,
allora Dio è per tutti. Ma tu perché
lavori da solo?
t.a ~i66ia nella li~u"(Jia
I~ ne/Ii!. "l'a i tJ",stJ'i "ce/ti p",s,s"n" tJeJeJ'e
r il SaLtJatMe, 'lui, in 'Iue,sta n",stJ'a
a,s,sem6Lea. Se tu c"n,sacJ'i La più 1'1'''-
6"nJa aUen:li"ne JeL tu" cU"J'e a
c"ntempLaJ'e La ,sapien:la, La tJeJ'Uà e il
<g:.ifili" unifienU" Ji 7)i", aUMa i
tu"i "cchi tJeJ"n" t1e,sù. C="me
tJ"J'J'ei che fili "uhi Ji tut-
ti, catecumeni, 6eJeli,
J"nne, u"mini e
6am6ini, tJeJe,s,seJ'''
"fifi i t1e,sù -
n"n c"n fili
"uhi JeL CMP",
ma c"n 'IueLLi
'lo "
CleU" ,spiJ'U"!
Robert RIBER
10. • • •
'tmmag'tn'tper le nostre parrocchie
GENNAIO 1998
IMMAGINI DOMENICALI
Maria, da parte sua, serbava tutte queste
cose, meditandole nel suo cuore.
10 gennaio - Maria, Madre di Dio
'--
Samo venuti ad adorare il Signore.
6 gennaio - Epifania
z ~
A tutte le nazioni
dite i suoi prodigi
18 gennaio - 2a domenica del tempo ordinario
~
Eil Verbo si fece carne e venne ad abitare
. .In mezzo a nolo
4 gennaio - 2a domenica dopo Natale
Alza lo voce con forza
11 gennaio - Battesimo di Gesù
SignOre, mia rupe e mio redentore
25 gennaio - 3a domenica del tempo ordinario
11. • • •
tmmagtntper le nostre parrocchie IGENNAIO 1998
PREGARE IL ROSARIO
Jmisteri gaudiosi
'ca visita a
salfta 81isabetta
L;'alflflllfciaziolfe
ajUaria
L;a Ifascita di (leslÌ
L;a preselftaziolfe al tempio
e la pllrificaziolfe
11 ritrovamelfto Ifel tempio
12. • • •
'tmmag'tn'tper le nostre parrocchie
Dopo il divorzio
IGENNAIO 1998
TEMA: LE FAMIGLIE ivIONOPARENTALI
Famiglie monoparentali,
Non siete rifiutati.
La Chiesa
apre per voi le sue porte!
non siete sole.
Venite
ai nostri
incontri...
. Non è affatto facile portare
tutto il peso da soli!
A loro viene domandato molto.
15. immaginiper le nostre parrocchie
LA PACE
GENNAIO 1998
GIORNO DOPO GIORNO
Giornata
mondiale
a favore
dei lebbrosi
18-25 GENNAIO
SETTIMANA DI PREGHIERE
PER L'UNITÀ DEI CRISTIANI
E tuttavia...
Uniti nella croce
CHIESA
RIFORMATA
•
Sl muovono
17. A PROPOSITO DI ILLUSTRAZIONE RELIGIOSA.
SI PUÒ PARLARE DI ARTE SACRA?
La maggior parte delle illustrazioni del XV e XVI secolo
sono state realizzate con la tecnica della incisione su
legno. Per alcune illustrazioni, invece, si tratta di incisioni su
metallo. Per realizzare l'incisione su legno si disegna
l'immagine a rovescio su una lastra di legno perfettamente
pulita e piatta. Con differenti scalpelli si scava nel legno nella
zona intermedia tra i tratti del disegno, in modo che solo
questi tratti restino intatti e permangano sotto forma di linee.
A questo punto tali linee vengono inchiostrate con un
tampone, quindi la lastra di legno viene schiacciata (con un
torchio) su un foglio di carta. Come in un timbro, così anche
qui solo le linee emergenti entrano in contatto con il foglio.
Il disegnatore non è necessariamente anche l'incisore.
Verso la metà del XV secolo , però, appare una nuova
tecnica, che proviene dai laboratori degli orafi: è l'incisione su
rame. In questo procedimento, utilizzato poi per molti secoli, il
disegno viene graffiato sulla lastra di metallo con un bulino e
l'inchiostro viene a fissarsi nella zona incisa.
Questa tecnica permette di realizzare dei tratti molto più fini:
in tal modo l'artista può passare attraverso tutti gli stadi
intermedi che vanno dal nero più scuro fino al bianco perfetto.
Così gli incisori più provetti riescono a riprodurre, in bianco e
nero, anche i dipinti dei grandi pittori. E questo, talvolta, a
detrimento della specificità dell'incisione.
Uno dei grandi maestri di quest'arte fu Martin Schongauer, di
Colmar. Albrecht DOrer, di cui parleremo, fu un suo allievo.
C. Una tipica incisione di Martin Schongauer.
B. "L'arresto del Cristo",
opera del Maestro delle
carte da gioco.
La molteplicità dei tratti
non favorisce necessa-
riamente la leggibilità
dell'immagine e si viene a
perdere un po' di quella
rude bellezza che costitui-
va il fascino della xilogra-
fia (incisione su legno).
Ecco qui innanzitu-
tto alcuni dei loro
predecessori di cui
non conosciamo il
nome e che pertan-
to vengono designa-
ti semplicemente
attraverso una data
o con riferimento ad
una delle loro opere
più significative.
A. Una "Flagellazione",
opera del Maestro del
1466.
.Le pieghe dell'abito di questa Vergine nel giardinetto ci
permettono di cogliere le sfumature rese possibili dall'in-
cisione su metallo. L'incisore, che in questo caso è lo stes-
so artista che ha realizzato il disegno, padroneggia
perfettamente questa tecnica. Si osservi come si passa
dalle ombre molto marcate - tratti scavati molto energi-
camente - alle parti più luminose, passando attraverso delle
linee curve con un'ombreggiatura meno carica e un insieme
di piccolissimi punti.
LA COPERTINA DI QUESTO NUMERO
È lo stesso Pierre TALEC a commentarci le sue parole, che costituiscono il
testo di un canto:
Questo canto può farci sobbalzare, anche perché sembra piuttosto disin-
volto. Infatti sembra ignorare quello che pesa di più nella vita di tanti
uomini d'oggi, sembra cantare una speranza eterea, allo stesso modo in
cui anche l'Eucaristia può parere disincarnata quando pretende di essere il
pane che estingue ogni fame: "Colui che mangia di me non avrà più fame",
dice Gesù. Ma questa speranza è quella che emana dalle Beatitudini.
Speranza nella fede.
"Che importa se c'è buio?" Per avere il coraggio di esaltare la notte nella
fede rischiarata dalle stelle, bisogna forse ignorare l'angoscia del prigio-
niero nella sua cella o la solitudine della donna anziana nella sua cucina?
Bisogna evitare di conoscere la disperazione di tante persone che vivono
tutti i fallimenti possibili e immaginabili?
"Dieu vienI de l'avenir", Cenlurion - Disco SM Aube nouvelle.
18. • • •
zmmagznz ANNO C
l° FEBBRAIO 1998
4a DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
per le nostre parrocchie
l° febbraio 1998
4a domenica
del tempo ordinario
Anno di Luca
l muoveranno guerra
ma non li vince-ranno,
perché io $ono con te per
$alvarti.
Cer l, 19
SENZA DI LUI?
SONO SMARRITO
ELA SUA VENUTA
MI OFFRE UN SOSTEGNO,
LA SUA PAROLA
UN CAMMINO.
ÈPER ME COME LA PARTE
DI UN PUllLE.
SENlA DI LUI
LA MIA VITA RESTA
SCONNESSA.
Altrove
Guwda
cosa si fa contro di me:
vengo cacciato
come un impostore,
vengo gettato fuori dalla città
perché le mie f)(/,Tole
e il mio atteggiamenlo
disturbano!
Lascio il mio fJaese
e la mia gente,
fJarlo verso altri orizzonti,
vado altrove là dove altri
mi accoglieranno
a braccia afJerte.
Vuoi seguirmi?
Vieni, ti porlo con 'me,
Romi)i con le tue abitudini,
esci dalla tiepidezzo, abbi il coraggio
di vivere in piena luce!
Vuoi seguinni?
Vieni, ti porto con me,
Lasciati alle spalle i tuoi giudizi,
non vollarli indietro:
la mta è davanti a te, li attende.
Non piange1e suL passato;
volla pagina e rallegrati per ogni
nuovo giorno che ti è donalo,
ViWl seguirmi?
Vieni, ti fJorlo con me,
Bisogna semfJre andare
altrove Ixr trovare
il guslo di rinascere
e il coraggio di andare awmli.
Chris/ine REINBOLT
er gustare il nuovo
giorno bisogna avere
il coraggio di uscire
ACCOGLIERE LA
NOVITÀ DI DIO
Il Vangelo chiama ad una
rottura che deve costituire
un autentico cambiamento
di mentalità. Ora una men-
talità si costruisce attraver-
so il contatto con le persone
che incontriamo quotidiana-
mente. Convertirsi vuoI di-
re perdere le abitudini di un
tempo per accogliere la
novità di Dio. Nel suo "inno
all'amore fraterno" Paolo ci
ricorda che non si può ama-
re secondo verità se non ci
si sbarazza di se stessi.
Ch, WACKENHEIM
di casa. Christine RElNBOLT
19. • • •
zmmagznz ANNO C
8 FEBBRAIO 1998
Sa DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
per le nostre pm-rocchie
8 febbraio 1998
5a domenica
del tempo ordinario
Anno di Luca
Egli mi foccò la bocca e mi disse:: ((Ecco,
quesfo ha foccafo le fue labbra, perciò è
scomparsa la fua iniquità e il fuo peccafo è
espiafo)).
~
2~~mi~
io- mm M- ~ de ti~.
'PeuM~~
~.
2~~mi~io-
mmM-~de~
~.
'PeuM ~ ««4~.
7Ita~io-ti~
M- ~ ~ ~ mi Uttedi.
~teaU.
'lit.7
Il battello di salvataggio
R
iPescare uomini è il compito
di chi partecipa ad opera-
zioni di salvataggio, raccogli-
endo i naufraghi sul proprio bat-
tello. Quando Gesù manda Simo-
ne e i suoi compagni, con le loro
barche, è proprio a questo che
pensa: strappare l'umanità, che
ha fatto naufragio, alle onde e
alle tempeste continue, grandi e
piccole, dei conflitti di ogni ge-
nere, delle ingiustizie e delle
miserie e issarla
sul proprio battel-
lo, che naviga
verso un mondo
nuovo. Ogni as-
semblea dome-
nicale può essere paragonata ad
una barca, e non solo a causa
della "nave" delle chiese e della
sua copertura simile ad uno
scafo rovesciato, ma a causa
della solidarietà che esiste tra
tutti i passeggeri ed i membri
dell'equipaggio. Ogni domenica
ci ripesca e ci fa salire sulla
barca in cui il maestro della
pesca ci rimette in sesto e ci in-
via, a nostra volta, a portare il suo
i,
Spirito che rianima
lo nostra terra di
una vitalità
nuova.
Marcel
METZGER
SAlA CI INSEGNA CHE QUELLO CHE PROCLAMIA-
MO NELLE NOSTRE CELEBRAZIONI, CON I NOSTRI
MEZZI LIMITATI, AVVIENE ANCHE IN CIELO, CON
UNO SPLENDORE MOLTO MAGGIORE (E UN NU-
C=:t MERO MAG~IORE DI DECIBEL, NATURALMEN-
TE). LA STESSA ACCLAMAZIONE UNISCE LE ASSEM-
"-_........-- BLEE DEL CIELO E QUELLE DELLA TERRA: "SANTO,
SANTO, SANTO È IL SIGNORE•••".
Dov'è oggi il terrore del sacro?
Tra gli idoli che regnano attualmente, citiamo i canoni deJrestetica
e della dietetica, il successo sociale, il comfort deJrauto e deJrabi-
tazione, l'armonia sessuale, la coscientizzazione politica. Si tratta di
assoluti che sarebbe sconveniente mettere in discussione. Una certa
/ ' valorizzazione sacrale riguarda
anche le mode intellettuali e le
ideologie dominanti. Certo, i soste-
nitori di questi sistemi di idee
invocano il patrocinio della scien-
za. Ma in realtà il loro atteg-
giamento di obbedienza a
questi idoli contraddice
chiaramente le esigenze
,==;;;..,/;"'). elementari dello spirito
• V @ scientifico.
<h. Wacl<enhelm
20. • • •
zmmagznz ANNO C
15 FEBBRAIO 1998
6a DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
per le nostre parrocchie
15febbraio 1998
6a domenica
del tempo ordinario
Anno di Luca
Benedeffo fuomo che confida nel Signore
e il Signore è sua fiducia. Egli è come un
albero piantato lungo l'acqua, lIerso la
corrente stende le radici.
Cer , l, 1-8
Grazie,
tutto bene!
Chi si occupa solo
dei propri interessi
e non si cura dei
poveri. potrà
approfittarne
finché ha denaro.
Chi spinge gli altri
ai margini della vita
finirà ben presto
col trovarsi solo.
Beate le ragazze.
Beate le donne.
Beate uoi. pouere.
Nei paesi in cui imperversa
la povertà. le neonate
vengono uccise
alla nascita.
perché non
pesino sulla loro
famiglia.
Beate uoi.
che auete fame.
In molti paesi le bambine
da I a 5 anni soffrono
maggiormente di
sottonutrizione e sono
più esposte alle malattie
dei bambini della
stessa età.
Beate uoi che piangete.
Molte ragazze dai 6 ai
12 anni devono
aiutare le madri in
alcuni lavori faticosi .
tempo per giocare.
Beate uoi che siete
escluse dalla comunità.
Ci sono giovani ragazze che
vengono date in spose
1110lto presto a stranieri. in
1110do che la famiglia non
debba più pensare al loro
sostentamento.
Il Vangelo non è neutrale
Le discussioni tra liberali, rifornlisti e rivoluzionari
dimenticano ciò che è essenziale, e cioè l'esigenza per-
lnanente di una conversione. Non quella, puramente
interiore, dell'individuo, né quella degli altri, decisa da
qualche "collettivo", lna la conversione della persona,
in quanto lnenlbro di una città e responsabile delle sue
scelte sociali e politiche.
21. • • •
'lmmag'lnZ ANNO C
22 FEBBRAIO 1998
7a DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
per le nostre parrocchie
22 febbraio 1998
7a domenica
del tempo ordinario
Anno di Luca
Oggi il Signore li allella mello nelle mie
mani e non ho lIolulo Ilendere la mano luI
CDnlacralo del Signore.
, Sam 26, 21
Dio di tenerezza e di
misericordia,
Dio che doni
e perdoni,
colmaci
del tuo
Spirito!
Metti in noi
i medesimi
sentimenti
del tuo
Figlio:
fa' ri-
splendere
. .'ln no'l
l'immagine di Colui
che ci ha amati sino
alla fine.
CRweQaSlolile deQQ'aYl~o!te
Q[(Olldo oQcull l tno 1I01 II108tll01l0 lillO dlillesso
. lllbQessiblQe, bu::ogllo dOll1olldOlISL se 11011110
(1101 speilllllelltoto Qo telle!less O e
Q' (UI1O/le. U~OIl SOIlObO/lse dWI[ pno-
pnlO pe/lcllé cllIclle biSlCOlllellte
Qo lilto è stoto du/lCl pen
QOlto? 9 11boHi liLVelte ili UII
COi1pO clte dopo Q'illbOIl-
Sia 11011 è stuto II101
tellehOll1ellte coccoQo-
to, Olllo/lelioQllIellte
occCln essoto, 11011
può che bQoccolie
Qo sellsiblQlteì,
clilude/le iQCliO/le
e Qo SpUtlto, lnl-
pedUle dl copL1e COSO
slglllblclil COIlC/letOll1ell te
Qo jJOIIOQO"Oll1o/le". CPe/1/lllieQO/lCl Cl IIOl stessl, pelI bCl/lCl toccone COli 1110110 Qo IleoQtò deQ8UO
omOhe. COLO 110 uoQuto cOlldllildehe QO 1l0SthO Ulto I1ledlolltegesù, lQ suO CZJlgQlO.
perché slete rlco[ml de[ mlo
amore che 10 Vl mando.
Amatevl come 10...
L'utopia, motore della storia
Le utopie risollevano con una speranza folle popoli che, all'improvviso,
prendono coscienza della loro forza di rinnovamento. Oh, se il vangelo
potesse essere, in questa fine ~,
'.
del XX secolo, quello che fu ''.i
all'origine, cioè la più formida- . !
hile utopia di tuffi i tempi. Da 1-
questo punto di vista Gesù è
veramente un sognatore.
Annuncia un regno che non
sarà mai realizzato sulla terra,
ma che fa appello a quella
capacità di sperare che ogni
uomo porla in sé.
Ch. WacKenheim
22. • • •
zmmagzntper le nostre parrocchie
I
ANNO C FEBBRAIO 1998
PER LE VOSTRE DIA
IMMAGINI E DIAPOSITIVE
DALLA QUARESIMA ALLA TRASFIGURAZIONE (6 agosto)
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23. • • •
zmmag'ln'lper le nost1'e parrocchie IFEBBRAIO 1998
IMMAGINI DOMENICALI: SALMI
Dirò le meraviglie del Signore,
ricorderò che tu solo sei giusto
10
febbraio - 4a domenica ordinario C
Ma lo via degli empi andrà in rovina
15 febbraio - 6a domenica ordinario C ·
Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato
25 febbraio - Mercoledì delle Ceneri
Mi prostro verso il tuo tempio santo
8 febbraio - Sa domenica ordinario C
IlSignore ha pietà di quanti lo temono
22 febbraio - 7a domenica ordinario C
40 domenica ordinario C
in rovina
15 febbraio
60 domenica ordinario C
50 domenica ordinario C
~2~tr
~Il Signore ha pietà di quonti
lo temono
22 febbraio
70 domenica ordinario C
24. • • •
zmmagznzper le nostre parrocchie IFEBBRAIO 1998 -
IMMAGINI DOMENICALI: 2a LETTURA E VANGELI _
Se non avessi lo carità, non sono nulla.
10
febbraio - 4a domenica ordinario C
Beati voi che ora piangete, perché riderete.
15 febbraio - 6a domenica ordinario C
cuore?
dlk
Se non avessi lo carità,
non sana nulla.
10 febbraio
40 domenica ordinaria C
Si mise ad ammaestrare
le falle dalla barca ...
8 febbraio
50 domenica ordinaria C
,
J
Si mise ad ammaestrare le folle dalla barca...
8 febbraio - 5a domenica ordinario C
Amate i vostri nemici.
22 febbraio - 7a domenica ordinario C
:~(
~~'"
Beati vai che ara piangete,
perché riderete.
15 febbraio
60 domenica ordinaria C
Amate i vostri nemici.
22 febbraio
70 domenica ordinaria C
25. • • •
tmmagznzper le nost1'e parrocchie
Agonia
eoronazione di spine
IFEBBRAIO 1998
PREGARE IL ROSARIO
Il
Jmisteri
dolorosi
glagellazione
(fesit porta la croce
erocifissione
Il nostro disegnatore si è ispirato
ai ..Misteri del Rosario" di Franris Jammes.
26. • • •
zmmagznzper le nostre parrocchie
Quel buco perenne
nel portafoglio!
~ utcpia J'iccnc.suJ'e in
1ue.st'UCfflC .scLc che chieJe t'eLe-
fflc.sina, J'iccnc.suJ'e in 1ue.stc
6affl6inc che ccnJi()iJe
Le .sue gicie e Le .sue pene,
JietJ'c 1ue.ste fflani te.se... Le ffleffl-
6J'a Ji un unicc pcpcLc e i ffle.s-
.saggeJ'i Ji un fflcnJc che .sta
na.sunJc? /Vci CJ'eJiafflc Ji nc.
L) più pc()eJ'i ncn hannc JeUc
anccJ'a t'uLUffla paJ'cLa, e.s.si
.scnc in Ji()eniJ'e. ]>Mtanc ccn .si
La 6M::a nece.s.saJ'ia peJ' J'eali::-
::aJ'.si, 6a.sta che nci .sappiafflc
intenJeJ'e e a66eJ'J'aJ'e il LMC
ffle.s.saggic peJ' cafflfflinaJ'e aHie-
ffle a LMC eJ entJ'aJ'e JCfflani ccn
LMC neL nuc()c .seccLc.
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IFEBBRAIO 1998
TEMA: LE NUOVE POVERTÀ
La povertà...
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~
" " j
- / 1 1-
è 'Ò -
...è molto più dura da sopportare
quando si ècircondati da gente che
fa sfoggio della propria ricchezza.
Tipico...
"Ipoveri ~ono ~empre malve~fifi, fra~andati..."
"Hanno dei figli maleducati che recano di~furbo ai no~fri e impedi~cono un vero progre~~o a~cuola..."
Visti questi pregiudizi, non meralligliamoci dunque se quelli che hanno bisogno dell'assistenza sociale
non partecipano alle riunioni scolastiche per i genitori.
28. • • •
tmmagtntpe1' le n ostre parrocchie
2 febbraio
Presentazione.
Maria,
messaggera
di saluezza,
tu porti Dio
a coloro
che l'attendono.
25 febbraio
M encoledlJì delle cen eri
Le cen eri...
dei no§trR
entU§Rcal§mR
appa§§Rti.
IFEBBRAIO 1998
GIORN O DOPO GIORN O
CARNEVALE
//C'.~ Y~
~ ",:;.:, C'-/ ~L. , _ ' 1,,_/ /
"~o'/'i .nffi.ì n.~.-( ~/, li' VI~- II
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Noi siamo contrari al carnevale perché
rifiutiamo ogni specie di Dtaschera!
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Segnati
col segno
della fede
nella
Buona
Novella.
3 febbraio
San Biagio
29. • • •
tmmagzntper le nostre parrocchie IFEBBRAIO 1998
VARIAZIONI
Signore, il tuo Vangelo è un tesoro
pericoloso: invita a distribuire tutto!
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Davanti alla nuova povertà
tutti sono uguali.
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PREGHIERA
PER LA PACE
Pronunciata dal capo indiano
Pretty on the Top all'incontro di
Assisi del 27 ottobre 1986.
" II calumet della pace è stato
donato al mio popolo dal crea-
tore, e ora io qui lo fumo in
vostro onore".
o Grande Spirito, con questo
calumet simbolo della pace,
della saggezza e della
fraternità, noi ti preghiamo di essere oggi con noi e di
benedirci.
O Grande Spirito dei nostri padri ecco lo mia preghiera :
Aiutami ad intuire quello che ti anima e quello che
annunci ...
O Grande Spirito io domando lo tua benedizione
e ti prego di donare lo pace a tutti i nostri fratelli e sorelle
che sono sulla terra .
Insegnaci a vivere come fratelli e sorelle
e ad amarci gli uni gli altri.
O Grande Spirito, io levo il mio calumet verso di te,
verso i tuoi messaggeri, i quattro venti
e verso lo terra, nostra madre.
Benedici tutti quelli che oggi sono qui con me. A. ho.
hi si istruisce
senza poi agire,
ara senza
seminare.
Proverbio arabo
...La Tenere%%a,
dò che vi rE: di p:iÌlL
umano in Dio
Stan R ougier
31. A PROPOSITO DI ILLUSTRAZIONE RELIGIOSA.
Martin Schongauer :
SI PUÒ PARLARE DI ARTE SACRA?
(segue)
In questo numero di Quaresima vi proponiamo una crocifis-
sione di M. Schongauer, di cui vi abbiamo parlato nel numero
precedente.
Tra le crocifissioni ideate da Martin Schongauer, questa è la
più importante quanto a dimensioni (29 x 19,6), ma anche la
più elaborata. Vi ritroviamo l'albero spoglio, che sembra essere
un tratto distintivo del secondo periodo e che qui viene colloca-
to alla sinistra di Cristo, cioè dalla parte del ladrone cattivo e
quindi potrebbe rappresentare il segno del male, opposto a
quello costituito dagli alberi con molto fogliame che tuttavia non
sono tutti raggruppati a sinistra, come sembrerebbe richiedere
una simbolica del genere. La composizione si ispira ad un
esempio fiammingo di Roger van der Weyden.
Sembra infatti che molti elementi vi siano stati direttamente
ripresi: la rappresentazione del corpo di Cristo, il perizoma che
forma delle volute decorative, gli angeli che volano sotto la
Croce, il paesaggio sullo sfondo in cui compare una città cir-
condata da colline.
Martin Schongauer, tuttavia, vi ha aggiunto il motivo aneddoti-
co del cranio e del femore, giustificato sia dal nome del luogo,
dal momento che Golgota dovrebbe significare "luogo del
cranio", sia dalla leggenda secondo la quale la croce è stata
piantata sul luogo della tomba di Adamo. Ma egli ha soprattutto
cambiato il significato della raffigurazione perché ha mostrato
gli angeli che raccolgono il sangue di Cristo nei calici. In tal
modo viene posto direttamente l'accento sul dono del sangue
e si viene rinviati alla devozione al Preziosissimo Sangue.
Contrariamente al Cristo torturato che appare nelle crocifissioni
più tarde, si pensi a quella di M. GrOnewald, Schongauer qui ci
presenta una celebrazione quasi festosa e serena della Pas-
sione.
Cristo in croce con i quattro angeli - Colmar, Museo Unterlinden
Particolare: un angelo
a grandezza reale.
Particolare: la Vergine.
L'ingrandimento
permette di cogliere
l'eleganza dettagliata dei
tratti incisi sul metallo.
"...Non ci si può accostare
ad una società, compren-
derla, spiegarla, se non si
tiene conto delle immagini e
delle opere d'arte che essa
ha prodotte (. ..)...
Per lungo tempo le immagi-
ni sono state considerate
un'illustrazione. Ma questa
interpretazione delle imma-
gini è un controsenso che
ne maschera la natura e il
significato. L'immagine non
è una illustrazione. È un do-
cumento storico a pieno tito-
lo".
Jacques Le Golf
(Una vita per la storia)
32. • • •
zmmagznz ANNO C
10 marzo 1998
la DOMENICA DI QUARESIMA
per le nostre parrocchie
1° marzo 1998
la domenica di Quaresima
Anno di Luca
Allora gridammo al Signore, al Dio dei
nO$lri padri, e il Signore a$colfò la nO$lra
voce, vide la nO$lra umiliazione, la nO$lra
mi$eria e la nO$lra oppre$$ione. /I Signore
ci fece u$cire dalfEgiffo con la forza della
$ua mano e il vigore del $UO braccio.
DI 26,1-8
t .
UareSlma~
Evasione dall'agitazione
verso il silenzio;
dall'io verso il tu.
~~,/ no nuova sfida
da raccogliere,
una nuova
avventura
spirituale
davivere!
Giorno X
Andate a cercare
un passo del Vangelo
in cui Gesù si manifesta
come uomo e come Dio...
Vi fermerete al capitolo 4
del Vangelo secondo Luca.
Gesù si trova nel deserto
per quaranta giorni.
Le sue tentazioni sono umane,
ma le sue reazioni sono divine!
Anche lui, come noi,
ha voglia di mangiare, ma la
sua fame non si limita al corpo.
Anche lui, come noi,
conosceva la forza del potere,
ma ha preferito esercitare l'amore.
Anche lui, come noi,
si im.batteva nelle prove,
ma le superava con coraggio.
Oggi per i cristiani
comincia il temjJo della Quaresima.
TemjJo di preghiera e di
contemplazione.
Tempo di solidarietà e di azione.
Quaranta giorni
per avvicinarci a Dio, al suo Figlio
e al suo SjJirito.
Quaranta giorni jJer convincerci
dell'urgenza della nostra conversione.
È oggi il giorno X.
Domani sarà già troppo tardi!
Alràn DONIUS
Quale liberazione?
Non si conquista la pro-
pria autonomia gonfiando
in modo unilaterale ed
esagerato il proprio avere.
In questo caso, infatti,
l'individuo o il gruppo
corrono il serio pericolo di
asservirsi alla tirannia delle
cose. Si può tradire la
causa della vera liberazio-
ne proprio soccombendo
alle seduzioni del potere.
Un'autentica liberazione,
invece, si compie ogni
volta che un popolo rinun-
cia alle facilità offerte dal
magico e dal meraviglioso.
I miracoli non hanno mai
risolto in modo durevole
nessun problema umano.
Ch. WACKENHEIM
33. • • •
zmmagznt ANNO C 8 MARZO 98
2a DOMENICA DI QUARESIMA
per le nostre parrocchie
8 marzo 1998
2a domenica di Quaresima
Anno di Luca
"eonla le tlelle, te rietci a conIar-
le...Tale tarà la lua t/itcent/enza". Abramo
cret/elle al Signore, e il Signore lo tlimò
come un giu$lo.
Cn IS S-6
1e ;DaMe
deu~
~a ?Ito4é
Hd~~,
fJ99iu~
ai~
Ut~~,
TRASFIGURATI
Come Abramo e come Mosè,
come gli apostoli,
anche noi camminiamo nella fede,
una fede oscura che spesso si scontra
con il fallimento e con la morte...
Etuttavia non abbiamo anche
sperimentato, almeno per una volta,
una breccia aperta nei nostri limiti:
una preghiera che ci ha subito
rivelato una presenza,
un'esperienza, anche dolorosa,
che ci ha subito mostrato una luce,
una dolcezza che poteva venire
solo da Dio?
Noi non vogliamo
rinnegare le tenebre,
"È bello per noi stare qui".
Ho conosciuto un'insegnante che,
illuminata dal vangelo di questa
domenica, è morta serenamente
qualche settimana più tardi,
trasfigurata, nonostante le sue
sofferenze, da questa certezza:
ma c'è stato un giorno di luce
in cui abbiamo visto tutto
con chiarezza!
Gesù Cristo è lo stesso
ieri, oggi e domani,
è lui che ci conduce alla fede
"oggi e nell'ora della nostra morte".
"È bello stare accanto a Dio".
,
PIU BIANCO DELLA NEVE
Nessun detersivo, nessuno
lavandaia ci potranno mai dare
su questo terra questo veste
di g/oria.
S% Dio potrà
cambiarci
in questo modo.
~a il mio volto brucia veramente
di questo fuoco che è capace di tra-
sfigurare la più umile realtà e il più
piccolo dei miei gesti? In effetti è la
testimonianza della vita che accredita
il testimone, oggi più che mai, senza
dubbio. L'aveva capito molto bene
Paolo, quando scriveva ai Filippesi:
"Guardate a quelli che si comportano
secondo l'esempio che avete in noi".
J.M. Bedez
34. • • •
tmmagznz ANNO C 15 MARZO 98
3a DOMENICA DI QUARESIMA
Ilper le nostre parrocchie
15 marzo 1998
3a domenica di Quaresima
Anno di Luca
/Ilogono colui che gono. Dirai agli Igrae-
liti: lo-$ono mi ha mantlato a I/oi".
Eg. 3,14
8is~gna l;uscire altrimenti...
Le tappe progressive che noi
fissiamo ai nostri giovani non
sono eccessive? Se essi non
corrispondono alle nostre attese,
non abbattiamoli come se fossero
alberi che non portano frutto.
Ditemi..
...quale di questi uomini uale di più? Quest'uomo
apprezzato come 9ran lauoratore e "benefatto-
re" o questo qui che è conosciuto per il suo
e90ismo? Questa donna che cresce i suoi
bambini o quest'altra che si prende cura dei
malati dimenticati da tutti?
Questa reli9iosa o questa
prostituta? Dio non sa fa-
re para90ni. Perché ha
detto ad 09nuno di
noi: "Tu sei prezio-
so ai miei occhi".
Per Dio siamo tutti
e9uali e tutti
fratelli.
Ben
-
he la tua diver§ità
rappre§enti una ricchezza
per gli altri e che e§§i
l?accolgano come tale!
La peste
Gesù lascia aperta la dif-
ficile questione riguardan-
te il rapporto tra disgrazia
e peccato. Sarebbe dun-
que falso sia dichiarare
che la fede non ha niente
a che vedere con gli avve-
nimenti come anche pre-
tendere di riconoscere in
essi una volontà espressa
da parte di Dio. La ri-
sposta di Gesù è un invito
a cambiar vita.
Ch. WACKENHEIM
35. • • •
tmmagznz ANNO C
22 MARZO 98
4a DOMENICA DI QUARESIMAper le nostre parrocchie
22 marzo 1998
4a domenica di Quaresima
Anno di Luca
Dopo il passaggio del Ciordano i figli di
Israele si accamparono in Càlgala e cele-
brarono la Pasqua al quaHordici del mese,
alla sera, nella sfeppa di Cerico.
Cs 5, IO
Il ritorno
Risalire
ilfiume
significa sempre
remare
contro corrente.
II
I"': 1/ 1,, 1
:,.1, I
flLCO/J1ClQlofle
CO/J1 CDlof
I ,! liii
!Iili Il '~Illlllilli « I
2., lQ IllessoggiO ilioudito cile COLO Cl Ili,,'lllll !:I,~~.III I
IlluoQge. g:oscloteul hlcollClQlohe COli I
~lIe, COLO, cl1e SOflO UOSthO CPodlle. Il I
gl0l110 COpOCl di uoQutolle Qo beQQeB- I '111/ I I
BO di questo lnUlto cile Ulene doQ Il' 11111111'1 i
glgllohe? ..YQ glgl10he Cl suppQlCO: I IIli. "
"COhOgglO, hltohl1ote OIlIe, COnte lQ blgQiD deQQo pOhOboQo è Illtohnoto doQ pod/le SUO".
..YQ glgnohe U1bOW Cl attende come lQ podl'!e deQQo pOhOboQo, cile sc/wto costalitemente Q'OhlB-
Bonte lleQQ'atteso deQ suO bl9QlO. Cile coso UOgQlOil1O dl più? g:o pOBlel1Bo deQ glgno/le è lllbllll-
to, Qo suo compassione è ghonde più del HOSth[ tOllmellh. 8gQl conosce l seg/leh e Qe ebbuslOlli
deQ CUOhe; conosce l UlcoQl cieclll eQe deuloBlOfll deQQo 1I0Stw UltO. g:e 1I0sthe boQQle plù gl'tOlldl
eQe 110sthe thlsteBBe più nehe 11011 pOSSO110 dlstogQlehQO: egQl Ci attende pehcllé Cl CHìlO COSt COllie
SlWlIO, cloè "deQ tutto scopehh" douol1h o Qul.
Cile 1I0l posslOnlO wccogQlehe oggl lQ suO lflUltO! S)Q glgllolle 110 toQfllellte blsogno dl nOl come
OIlIbosclotohl dl hlCOHelQlOBloHe pel'! lncohOgglo/le queQQl cile eSltono 0I1COhO o bah hltOhl10 doQ
CPodhe. ctle,wo,~d '25l1lp!e,~
~ienij dice Dioj
f (6- era proprio te che aspettavo.
Un amore smisurato
lA lAA...
IO SONO IL GlusnZlERE
DEL CIELO..
~.
Queste riflessioni sono vera-
mente ragionevoli. Ma Dio non
è un giustiziere esi affende una
cosa ben diversa da un'esisten-
za governata dalla fredda ragio-
ne. Egli prova pietà quando un
suo figlio scopre, dal profondo
della sua miseria, il suo amore
smisurato. Allora quello che
sembrava impensabile, si realiz-
za immediatamente, senza che
peraltro la giustizia venga in
qualche modo ferita.
Ch. Wackenheim
36. • • •
tmmagtnt ANNO C
29 MARZO 98
Sa DOMENICA DI QUARESIMAper le nostre parrocchie
29 marzo 1998
Sa domenica di Quaresima
Anno di Luca
Ecco, faccio una cosa nuova:
proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?
Aprirò anche neldeserto una strada,
immetterò fiumi nella steppa.
Is 41,19
Definite, Monsignore!
Bisogna definire!
Offrire una nuova possibilità...
lo, che ho l'abitudine di scagliare la prima pietra,
sarebbe bene che prendessi la testa fra le mani e stessi zitto.
È cosìfacile denigrare e distruggere.
Ma Dio non ha niente a che fare con tutte queste critiche, con tutte
queste calunnie. Quello che l'interessa è il Piccolo angolo di ciélo blu
che rischiara il cuore dell'uomo. Quello che /'interessa è l'amore por-
tato in palmo di mano.
Non si può costruire un mondo nuovo
quando si prova piacere a danzare
sulle ceneri di coloro che sono stati eli-
minati. Agli occhi di Dio ogni
uomo trova grazia! lo, che ho
l'abitudine di scagliare la
prima pietra, sarebbe ora che
comprendessi che il Più gran-
de e il Più forte è colui che sa
offrire una nuova possibilità,
colui che crede che l'avveni-
re si può ancora inventare...
Con i n09tri cuori
di pietra...
uanao
fuomo
]p1t'ovoca la tem]pe~ì1tat Dio
tace. Dio ama H §Hell1lzio
delll.a b1t'ezza legge1t'a e
fravo1t'n§ce lo §bocda1t'e
delila Pa1t'ola..
Abbiamo colto lo prodigiosa novità
dell'atteggiamento di Gesù?
~ Nella seconda lettura
~ . ~"'ì Paolo lo qualifica a
~ . modo suo opponendo
~~ ~ ~ lo giustizia procurata
..... - / ~~~ dalla legge a quella che si
'- ' ~ fonda sulla fede in Cristo. Le relazioni
2 tra le persone e le stesse strutture
sociali sarebbero profondamente
cambiate se i cristiani accettassero di metter-
si in causa loro stessi, invece di sottomet-
tere gli altri al rigore di un sistema di leggi.
37. • • • MARZO 98
tmmag'ln'tper le nostre parrocchie
IMMAGINI DOMENICALI: SALMI
Il
Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido
10
marzo 98 - 1a Quaresima C
Egli guarisce tutte le tue malattie
15 marzo 98 - 3a Quaresima C
Grandi cose ha fatto il Signore per noi!
29 marzo - 5a Quaresima C
Il Signore è mia luce e mia salvezza
8 marzo 98 - 2a Quaresima C
Guardate a lui e sarete raggianti
22 marzo 98 - 4a Quaresima C
Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido
10 marzo 98 - l a Quaresima C
15 marzo 98 - 30 Quaresima C
Il Signore è mia luce e
mia salvezza
8 marzo 98 - 20 Quaresima C
~ :-
Guardate a lui e sarete
raggianti
22 marzo 98 - 40 Quaresima C
38. • • •
tmmagtntper le nostre parrocchie IMARZ098
IMMAGINI DOMENICALI: VANGELI
/IV
Sta scritto: "Non di solo pone
vivrà l'uomo".
10
marzo 98 - 1a Quaresima C
ÈcOlì buono...
Quella volta ce la metterò
/UHa!~
edremo se porterà frutto per l'avvenire..."
15 marzo 98 - 3a Quaresima C
/IVa' e d'ora in poi non peccare più"
29 marzo - Sa Quaresima C
Edecco due uomini parlavano con lui:
erano Mosè ed Elia.
8 marzo 98 - 2a Quaresima C
"Padre, ho peccato contro il Cielo
e contro di te"
22 marzo 98 - 4a Quaresima C
10 marzo 98 - l a Quaresima C
it.J~/IIJ''''... ~
j
Q"'I',:;:I~. ~•.:,m" .7
:~t"
~'. -=-- - la~.
~ -.
Egli guarisce tutte le tue
malattie
15 marzo 98 - 3a Quaresima C
n Q , , /
/~(t(/ì
/~( l o?)
~~
Ed ecco due uomini par-
lavano con lui:
erano Mosè ed Elia.
8 marzo 98 - 2a Quaresima C
,~ ~
"Padee, ha ~eoo-
tro il Cielo e contro di te"
22 marzo 98 - 4a Quaresima C
39. • • •
zmmagznzper le nostre parrocchie
Questa Via Crucis è stata
realizzata dall'artista
olandese Pieter van de
Cuylen. Al centro di
ogni quadro si trovano
dei volti umani e
soprattutto l'immagine
di Cristo. Nei suoi tratti
si riflette tutto il dram-
ma della passione.
4. SarCilsl110 e fierezza
B. Sil11bolo e abbaNdoNo
J2 . Morte e redenzioNe
IMARZ098
CELEBRAZIONE: VIA CRUCIS
J. :Dubbio e solitudiNe
5. JNgùIstizia e libertà
9. (;ristezza e cONsolazioNe
J 3. ParteNza
e ritorNo a casa
2. Al11icizia
e tradil11ento
6. .Al11ore e cOl11passioNe
JO. VergogNa e digNità
J4. (;el11po ed etemità
Il
3. ONestà ed il1giustizia
7. Solidarietà e obbligo
J J. VioleNza ed ul11iltà
J5. SperaNza e (lita
40. • • •
I,mmagl,nl,per le nostre parrocchie
Segnati
per la missione
'ncrociare
lo strada di Gesù
Mettere
dei freni
MARZO 98
TEMA: LA QUARESIMA
Il
Purificare
il corpo e
lo spirito
- -~ -_............ -
----:~---...I ____ -
...
E un
metodo
che si è
rivelato
efficace
da
secoli.
Non
cerca-
tene
altri!
- ... :-"-
~ --
- --
- - -
Condividere
42. • • •
tmmagznzper le nostre parrocchie
MARZO 98
LA PAGINA DEI GIOVANI
Immaginate di essere invitati ad una
grande festa, un compleanno o un
matrimonio. Già molto tempo prima
decidete cosa vi metterete, come ci
andrete, cosa potreste regalare a
chi vi ha invitato...
La Quaresima serve proprio a
prepararsi ad una grande fe-
sta. Cosa statefacendo per prepararvi?
Per vivere l'uomo non ha solo biso-
gno di pane, ma anche di giocare,
di raccon-
tare,
leggere,
:f;_)~:-~~~ ridere,
domandare e ringraziare.
imparare,
lodare,
amare,
Tocca anche a noi, però, fare
qualcosa perché ogni uomo abbia
il pane sufficiente per vivere.
·i~F~de.ti~~
atdta llU<J#t4 ~ di. 2~?"
_-:.~'~~~'----~~-.., . '...', '.. .. r·.:: ,.. " . ~ . . . .. " ' .
. ..'. ; ~ .'.:-' , ":. .'.'
. " ..~
. ~~..~ ..
. o, :: .
È all'inizio della primavera che di solito si consacra un week-
end alla pulizia dell'ambiente. È importante partecipare a
quest'iniziativa, ma è ancor più importante lo sforzo di non
buttare per terra tutto ciò che rovina il paesaggio.
Chicco di grano
Per vivere, il chicco di grano
deve morire - ha detto Gesù.
I chicchi vengono
sepolti nell'oscurità,
ma la spiga cresce verso il sole.
Per noi questo significa che solo
condividendo diventiamo ricchi.
Ricchi della felicità
che doniamo agli altri.
Le api volano di nuovo e le formiche
si danno da fare, i ragni tessono una
nuova tela che deve essere pronta il
20 marzo per festeggiare l'inizio
della ..........................................
43. • • •
tmmagtntper le nostre parrocchie
'9 marzo
San Giuseppe
Secondo alcuni,
deuo ripudiarla.
Secondo altri,
è di facili
costumi.
Tu mi dici di
prenderla
con me.
Mi dici che
è OK.
Allora
che fare?
IMARZ098
GIORNO DOPO GIORNO
o D io h a lt'livf:rsa1to su M aria b sua grazna perch é
diven1tasse una graZlÌa per noi. D io cerca u omlÌni e
donne da poiterClÌ offrire in dono.
8 marzo
San Giovanni
di Dio
Nato in Portogallo
nel 1495, fa dappri-
ma il pastore, poi il
libraio e il soldato. Si
converte nel 1539 e
gli ultimi 12 anni
della sua vita li
consacra alla cura dei malati. A causa della sua
abnegazione, il suo vescovo gli aggiunge l'appella-
tivo "di Dio". Poco prima di m01ire riesce a fon-
dare un ospedale a Granada. Nascono qui i
fratelli di San Giovanni di Dio (1530)
IJauto <e ]1 p<e§c<e
Vi caphelt'à di vedelt'e §emplt'e più §pe§§o il §egno dd pe§ce §u alcune autIQJ, n pe§ce tè un
antico §imlbolo clt'i§tiano, In effetti la palt'ob greca ch e de§igna il pe§ce, ICHTHYS tè ClGlm"
po§ta dane iniziaH di : Ge§ù, Clt'i§to, FigHo
di D io, Salvatolt'e.
Quanti e§]pongono d u nque que§to §egno -
§Ul.Ue lolt'o auto vogHono te§tim onialt'e b Rolt'o
fede in Clt'i§tIQJ, Se lo facciamo anche noi,
lt'icono§ce u n albelt'o". In qUl.e§to ca§o, moRto
ron clt'etam ente, dal no§Ìlt'o m odo di guidan,
.._- -- - - --.- - - --- _.- ._ -- "
46. A PROPOSITO DI ILLUSTRAZIONE RELIGIOSA.
SI PUÒ PARLARE DI ARTE SACRA?
(segue)
Albrecht OURER
Un maestro dell'incisione
Si è arrivati a definire Albrecht Durer come il corrispondente tedesco di Leonardo da Vinci. Incisore e disegnatore,
egli è stato anche geometra, urbanista, appassionato di astronomia, di scienze naturali e di matematica. Per quanto
ci riguarda, tuttavia, noi ci interesseremo soprattutto alla sua opera di incisore. Vissuto nel trapasso tra Medioevo e
Rinascimento, egli arriva al momento opportuno, quando la stampa, che sta muovendo i suoi primi passi, ha un
bisogno enorme di illustrazioni.
Durer ha appena 26 anni quando le sue grandi incisioni
sull'Apocalisse, realizzate su legno, lo rendono improvvisa-
mente celebre. Le sue immagini di angoscia e di spavento
irrompono in un universo inquieto. Il Medioevo che sta per
terminare lascia dietro di sé la sensazione che il mondo stia
per finire.
Durer cerca di raggiungere il popolo. Le sue tavole si rivolgono
ad un pubblico fervente a cui i misteri rivelati dall'Evangelista
ispireranno delle emozioni profonde. In uno spazio che resta a
due dimensioni, si delinea un movimento stupefacente, carat-
terizzato in parte dalle linee che prolungano o che inquadrano
i personaggi, dalle nuvole, dalle fiamme o dai flutti.
Le quindici incisioni dell'Apocalisse costituiranno un volume che i mercanti andranno a vendere fino in Italia.
l a maggior parte delle incisioni
su legno che hanno per tema la
Grande Passione appartengono
pressapoco allo stesso perio-
do. Il carattere primitivo che ha
ancora l'immagine rafforza an-
cora una volta il suo potere di
impatto. E la lunga sagoma
bianca del Cristo, nella scena
dell'Arresto, non avrebbe de-
stato una così grande emozione
se fossero state rispettate le
leggi della prospettiva.
Nel 1504 con la serie, su legno,
della vita di Maria, l'atmosfera
diventa più serena, più ridente,
e anche più familiare. È stupen-
do osservare il modo in cui
Durer sa servirsi egregiamente
della prospettiva dopo aver
altrettanto bene sfruttato la sua
assenza.
L'incisione su legno è molto adatta alla
gente semplice che non chiede tanto la ragio-
ne d'essere delle cose, ma solo la descri-
zione di ciò che è accaduto.
L'incisione su rame, grazie alla finezza dei
tratti e alla possibilità quasi infinita di sfu-
mature, permette invece di descrivere l'am-
biente, l'atmosfera, l'aspetto minuto delle
cose, proprio come fa la famosa incisione su
san Girolamo, di cui vedete qui accanto un
particolare. (continua)
47. • • •
f,mmagf,nf, ANNO C
5 APRILE 98
DOMENICA DELLE PALME
per le nostre parrocchie
5 aprile 1998
Domenica delle Palme
Anno di Luca
Hoprefentato il lor-
fO ai lIagel/atori, la
guancia acoloro che
mi d18ppallano la
barba; non ho
fO"18"O la fac-
cia agli infulfi
eagli fpUti.
In quel gionw, a dorso di un asino,
Di<J Iw reso manifesto il suo invito:
se Lui, Dio e Signore,
si è avvicinato senza clamore
agli abitanti della terra,
è perché noifacciamo la stessa cosa
e stiamo accanto ai poveri della terra
e perché noi stessi siamo poveri ed
umili, cioè in attesa di essere rialzati.
I n effetti c'erano
sogni di potenza
che venivano coltivati
nei cuori di alcuni.
C'era l'attesa
di un messia
vendicatore.
Ma Gesù ha fatto la
LA SCELTA
sua scelta,
la scelta della pace.
E anche su di lui,
Gesù,
non si perdona mai
ad uno
di non corrispondere
al sognz
è caduta una scelta.
Luomo che avanza
tra le acclamazioni
della folla
ègià un uomo morto:
che si facevano
su di lui!
Gesù ha fatto la sua
scelta e sa che dovrà
pagarne il prezzo!
enedetto collli che viene
nelnome del Signore!
Passaggio angusto
Corridoio di sicurezza.
Il fumo e poi il fuoco.
Nella sala immersa nell'oscurità
c'è il panico.
Bisogna trovare
un'uscita di sicurezza.
Corridoio del treno.
Èsaltata sul treno
che la conduce verso il sole.
Ora avanza con difficoltà
nei corridoi strapieni.
Deve trovare un posto.
Corridoio di scalata.
Èlui che conduce la cordata.
Il passaggio è difficile.
In testa c'è lui e gli altri seguono.
Deve trovare il passo giusto.
Settimana santa una settimana
per trovare un'uscita,
il proprio posto, il proprio passo.
48. • • •
'tmmag'tn't ANNO C
12 APRILE 98
PASQUA DIRISURREZIONEper le nostre parrocchie
12 aprile 1998
Pasqua di
Risurrezione
r;
Voiliefe
morii ela
IIOlfra IIifa è
ormai
nalcolfa con
Crilfo in f)iol
Quando li
manifelferà
Crido, la
IIodra IIifa,
al/ora anche
liDi larefe
manifelfafi
con lui nel/a
gloria.
Coll, 1-4
~ieU
it~eut~
e~,
()99i~~:
~t4fdt<:t,
Oltrepassare lo mortel
Èancora notte,
e la tomba è vuota!
) La pietra è rotolata via
e il corpo del Signore
non è più là!
Il Cristo è uscito dalla
notte: ha oltrepassato la
morte per sgorgare nel sole
della Vita!
Vedi, amico, nostro Signore
è un Dio nomade,
un Dio errante,
che nessuno può catturare.
Vedi, amico, nostro Signore
è un Dio vivo:
il suo posto non è una tomba,
il suo posto è accanto a te, a me, a noi,
ogni giorno e per sempre.
Vedi, amico, nostro Signore è un Dio d'amore:
egli è qui, si dona e ci offre la Vita.
Amico, insieme oltrepassiamo la morte
e andiamo verso Dio nella più piena fiducia!
Chrisfine REIN80LT
é la notte, né il male, né la morte
impediranno al nostro Dio
di offrirei la Vita!
"Giorno della risurrezione: che inizio! Abbracciamoci allora.
Chiamiamo fratelli anche quelli che ci detestano e, beninteso,
/ " .< -
---- .
quelli che hanno lavorato e sof-
ferto per amore. Perdoniamoci
gli uni gli altri. Ieri ero crocifisso
con Cristo, oggi sono glorificato
con lui. Ieri ero messo a morte
con lui, oggi assieme a lui io
sono chiamato alla vita. Offriamo
sacrifici a colui che ha sofferto ed
è risuscitato per noi! Voi forse
pensate a dell'oro o a dell'argen-
to, o a morbidi tessuti o a pietre
brillanti e preziose. No, è noi
- stessi che dobbiamo offrire, per-
ché è ciò che Dio gradisce mag-
giormente. Diveniamo simili a
Cristo, perché il Cristo si è reso
simile a noi". Gregorio di Nazianzo
49. • • •
'tmmag'tn't ANNO C
19 APRILE 98
2a DOMENICA DI PASQUA
per le nostre parrocchie
19 aprile 1998
2a domenica di Pasqua
Anno di Luca
ilA'
IVon temere! lo tono il Primo e
fU/timo e i/ Vivente. lo ero morto, ma
ora vivo per tempre e ho potere topra /a
morte etopra gli inferi".
Ap t, t9
Non c'è alcuna
certezza che resista
allo sguardo di fuoco
dell'uomo che soffre.
Robert RIBER
I,Cristo ha fatto salta-
re le catene e le bar-
riere. Ora lo strada è
stata
aperta;
ormai
dovremo
assumerci
il rischio
della
libertà.
F.A.
Certezze
Non c'è una parola assolutamente uera.
Non c'è nemmeno una parola totalmente
sicura.
Non c'è una uerità unica e piena.
non u'è certezza assoluta.
Perché, tu lo sai, è in nome delle certezze
pure, in nome delle uerità implacabili.
che è stato messo l'uomo in ginocchio
e che si sono accesi i roghi sulla terra.
Così in nome di Dio si è ucciso,
e si continua ancora ad uccidere.
Tu non auer paura di parlare dal profondo
della tua fragilità o della tua miseria.
Forse è proprio qui che tu sei più uero, perché sei più uicino ai piccoli, agli
umili, ai deboli, a tutti coloro che sono feriti, feriti nel corpo e nel cuore.
Gesù ti inuita, come Tommaso, a toccare le sue piaghe.
Èproprio grazie ad esse che Gesù ti è uicino.
Anche tu puoi parlare della tua ferita.
Così impari che qualche uolta è ai piedi della croce
che si può dire o uiuere una uerità.
Robert Riber
Il giorno in cui ti leverai
la ma§chera della paurar
allora potrai vivere
la tua ri§urre%ione~
Guarigioni sorprendenti
I cristiani, se non sono
medici, non devono affatto
trasformarsi in guaritori.
Hanno un'altra vocazione,
più esigente e più bene-
fica: è quella di essere pre-
senti amichevolmente nella
solitudine, nella miseria,
nel dolore di tanti loro fra-
telli. È cosÌ che "con le
loro mani" realizzeranno
guarigioni sorprendenti.
Ch. WACKENHE1M
1
Per guarire ha
bisogno di uno
shockl
50. • • •
'lmmag'ln'l ANNO C 26 APRILE 98
3a DOMENICA DIPASQUAper le nostre parrocchie
26 aprile 1998
3a domenica di Pasqua
Anno di Luca
/';elro IMleme agII apo$loll rl$po$e:
"BI$ogna obbedire aDio plullo$lo che
agII uomini",
AI S, 29
Gesù ci insegna
ad essere pescatori
di uomini.
Noi vi invitiamo
ad aver fiducia
in lui e a costruire
insieme a lui
la Chiesa.
Tre occasioni
Pietro aveva rinnegato tre volte il suo Maestro. "Non lo conosco", aveva affermato, lui
che poco prima aveva promesso che lo avrebbe seguito
dovunque. Ma qualche giorno
dopo Gesù, risorto, offre a Pietro
l'occasione di riscattarsi: "Pietro,
mi ami?" . EPietro potrà risponde,
re per tre volte: "Sì ", mentre
quando aveva rinnegato aveva
detto tre volte "No". Gesù aveva
insegnato il perdono non solo con
le parole, ma anche con l'esempio.
. Edel resto ebbe spesso l'occasione
di farlo. Quante offese dovette per,
donare! Ogni volta egli ci rivela
come il suo perdono sia una risurrezione;
ha ripescato Pietro, che era annegato e l'ha
rimesso in piedi fino al punto di costituirlo come
guida per gli altri. Fino ad allora si credeva che Dio
fosse un vendicatore, ma Gesù ei obbliga a ricrederei per,
ché realizza la promessa trasmessa dal profeta: "lo non
voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva" (Ez 33, I I) Marcel METZGER
Apocalisse non si riduce ad un film di catastrofi;
anzi è tutto il contrario; perché indica l;uscita sicu·
ra; quella che permette di sopravvivere e ancor di
più; di entrare in una nuova vita; rico[ma di gioia;
una grande festa; che echeggia di canti di [ode.
Un altro ti condurrà
"Un altro ti condurrà...".
Queste quattro parole mi piacciono, ma mi fanno anche un po'
paura..• (•••) Questa frase mi stupirà sempre: dice
tutto, ma senza insistere, con pudore, con tenerezza,
con forza. L'umiltà, cioè una dipendenza. / (
~ualcosa c~e si.impa~a, gi~rno ~opo. n/1 giorno, a p~cco,h ~a~sl, a pl,ccoh tratti. l l /J l/
Una cosa di CUI CI SI meravl- (/ V
glia, ~
con una specie di riconoscenza: ·· .v , (-
la vita può essere _ .' .. .. '. ~ .
, d I -~~'=--· TI -~ "
:,:~:,::,:,y~,,::;::s;,..." . . ~~::~.~~~~
51. • • •
tmmagtnt ANNO C APRILE 98
SEITIMANA SANTA
Ilper le nostre parrocchie
Giovedì
Santo
Sabato
Santo
Pasqua
I
Venerdì
Santo
Notte
di Pasqua
Via Crucis
Strade che si incrociano. Strade dei poveri, dei drogati,
dei senzatetto, dei disperati.
Ecco il legno della Croce
che ha portato
il Salvatore del mondo.
Venite, adoriamo il Signore.
Venite a passare qualche
ora per unirvi con Cristo alle
angosce e alle sofferenze che
oggi continuano la sua Passio-
ne.
Nene case &i ripo§o,
nelle diniche geria1triche..,
è ogni giorno Giove&i Santo,
FUOCO DI GIOIA
Noi accenderemo ilfuoco
di Pasqua,
Sabato ............. alle ..............
52. • • •
'lmmagtntper le n ostre parrocchie IAPRILE98
SETTIMANA SANTA
Il
~____G_i_o_v_e_d_I_'_s_a_n__to____~11~_____~_e_n_e_r__d_ì_S_a__n_t_o____~
Chi sente vicina lo sua fine
talvolta scrive un testamento
perché il meglio di sé
possa giovare ai suoi figli.
E coloro che l'hanno conosciuto ed amato
conservano nella memoria il suo ricordo
e fanno di tutto per non dimenticare
il suo messaggio portatore di futuro.
Ma Cristo non ha lasciato solamente un messaggio.
Egli dò speronza ad ogni uomo.
E a coloro che fanno memoria di lui
lascia una troccia del suo passaggio.
Egli si è donato come nutrimento
perché il debole sia più forte
e possa proseguire l'awentura
della vita che vince lo morte.
Bemard HUBLER
In quel Venerdì tragico, Gesù è andato
fino in fondo...
Fino in fondo a se stesso, fino in
fondo all'amore! Era "necessario" -
ci dice lo Scrittura, che egli salisse
a Gerusalemme perché lì soffrisse e
morisse... Dopo aver tanto detto e
fatto, ora non poteva rinunciare a
completare l'opera intrapresa.
Ecco perché, dopo essere
entrato nella storia e nella vita
degli uomini, Gesù è entrato
liberamente anche nella loro
sofferenza e nella loro morte. È
disceso nel profondo delle
forze del male per spezzare lo
fatalitò mortale che stritolava i
viventi nell'assurditò di una vita
senza speranza e senza awenire...
Nessuno potrò più dire che Dio è
"fuori g ioco", lontano ed insensibile. In
quel Venerdì tragico egli è andato
fino in fondo, fino in fondo all'amore...perché
in ogni uomo possano trionfare lo vita e lo
gioia. Coraggio! Presto sarò Pasqua.. .
Christian KRATZ
DIAPOSITIVE PER lJNA VIA CRUCIS
'l
7
II 12 13 14
53. • • •
zmmagzntper le nostre parrocchie IAPRILE98
IMMAGINI DOMENICALI
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
5 aprile 98 - Palme C
Mio Signore e mio Dio!
19 aprile 98 - 2a Pasqua C
Benedetto colui che viene
nel nome del Signore.
5 aprile 98 - Palme C
dfl<
Non è qui, è risuscitato.
12 aprile 98 - Pasqua C
Non è qui, è risuscitato.
12 aprile 98 - Pasqua C
"
Eil Signore
26 aprile 98 - 3a Pasqua C
Mio Signore e mio Dio!
19 aprile 98 - 2a Pasqua C
,
Eil Signore
26 aprile 98 - 3a Pasqua C
54. • • •
zmmagznzper le nostre parrocchie
APRILE 98
TEMA: VOCAZIONI
"Diventar prete?
Una scelta veramente esotica!"
Siete atteso douunque. Non resta che provare!
opolo scelto per annunciare una
speranza, mostra il Cristo: egli ti
ha colmato della sua presenza!
K64
Un 'funerale
presieduto da un
laico non è affatto
un funerale
di serie B!
56. • • •
tmmag1,n1,per le nostre parrocchie
APRILE 98
LA PAGINA DEI GIOVANI
Il
Lo porterete con voi 2lJla veglia pa§lCJluale
e raccenderete gioio§amente
al grande cero pa§lCJluale della chie§ao .
Dell'acelo, del "ino,
del prolumo ed un a8ino
giocano un loro ruolo
nella Seffimana Sanla.
Collega ogni C08a
con ilgiorno giu810.
Palme
Ciovedì Santo
Venerdì Santo
Palqua
57. • • •
zmmagznzper le nostre parrocchie IAPRILE98
GIORNO DOPO GIORNO
LUCE NELLA
NOTTE
Signol'e Ge:l;ì1ÌÌL Cl'is1to,
dlaU'<lJ)SCUl'id dldiat m OI'tie
tu hai fa uo sgol'gal'e la
luce, e ol'a nel!' abis§o
dldb peggiol'e solitudline ~
Il
si uova pel' sempl'e la .~~~~~~
"_'_1"':
p01tenza pl'ouul'ice del
tuo amon~, neR cuol'e ~~
dldb tua invisibile ]pl'esen za noi possiamo cantare
FAUdu]a dlei saRva1ti. J. Ral:zinger
19 aprile:
SANT'EMMA
Contessa di Sanngau (Carinzia),
dopo aver perduto il marito e il
figlio, donò la maggior parte dei
suoi beni ai conventi e alle parroc-
chie (1045).
5 aprile:
SAN VINCENZO
FERRER
Nato a Valenza (Spagna) e morto a
Vannes (Bretagna), questo domenica-
no disseminò in ogni luogo alcune
decine di migliaia di sermoni e 873
miracoli riconosciuti autentici (14 I9).
Comunione
solenne
GERME DI VJ[TA
L'uovo, ch e trova considera"
zione in tutte le culture,
nel cristianes imo è di ,
ventato il simbolo della
Risurrezione di Cristo.
A partire dall'epoca ba-
rocca le uova sono state
riccamente decorate e d onate
come segno di gioia e di pace.
58. • • •
tmmagtntper le nostre parrocchie
"~.l..utto
ciò che accade
nella Chiesa è se-
gno di vitalità: le
foglie cadono perché
sono morte... non
vorrete mobilita-
re delle persone
per appenderle
con del filo e
dell'ago....Cos'è
che fa cadere
le foglie? È la
prima v era.
IAPRILE98 .
VARIAZIONI
Il
Inno al sole di Amenofis IV
Tu crei tutto secondo giustizia,
perché tu avanzi sulla terra
come il Disco del Giorno.
Tu avanzi verso gli esseri che hai creati e tu dai
loro un volto fatto in modo tale che
non possano vederti.
Tu sei il mio cuore.
. Nessuno ti conosce,
,"".,.,...'...........,..-
solo il tuo figlio.
Fa' che egli sia temuto,
nella tua duplice potenza,
secondo i tuoi piani.
Grazie all'opera
delle tue mani
Apparentemente c'è solo qualcosa che
cade, ma è la vita che è presente".
è stata fatta lo sua terra.
Poiché tu sei il loro creatore,
gli uomini vivono se tu
splendi, muoiono se tu ti
distendi per riposarti.
In te viene vissuto ogni tempo,
. e le azioni sono compiute
G
I
U
S
T
I
ZI
A
~
A
L
L
E
L
I
U
A
Quello che vi $i dice
all'orecchio....
Jean SULIVAN , davanti alla tua bellezza...
~ Signore può
perdonarei
i nostri peccati,
ma i nostri
nervi non ne
sono capaei.
Saggezza indiano
61. • • •
tmmagznz ANNO C
3 MAGGIO 98
4a DOMENICA DI PASQUAper le nostre parrocchie
3 maggio 1998
4a Domenica di Pasqua
Anno di Luca
SCiolta rassemblea, molti Ciudei e con-
I/ertiti al giudaismo seguirono Paolo e
Barnaba ed essi, intraHenendosi con loro,
li esortaI/ano a restare fedeli alfa grazia di
Dio.
At. 11,41
lo sono...
il maestro d'orchestra
Il maestro d'orchestra sa
quali sono gli strumentisti
da moderare e quelli che
hanno bisogno di essere
incoraggiati, perché
l'orchestra sia più fedele
allo spartito.
Ma noi
siamo pecore?
Nessuno ha voglia di essere preso
per una pecora e noi ci rifiutiamo,
giustamente, di belare assieme al
gregge.
Non abbiamo alcuna intenzione
di rinunciare alla nostra libertà e di
lasciarci guidare dal primo
(o dall'ultimo) arrivato!
Siamo abituati ad assumerci le
nostre responsabilità e a decidere
ciò che è più opportuno...
Etuttavia Gesù non è un pastore
qualsiasi!
E per lui noi non siamo dei numeri
anonimi, delle cifre senz'anima,
delle statistiche fredde.
Egli conosce per nome ciascuno e
ciascuna di noi e ci invita
continuamente a diventare
sempre di più noi stessi...
Non decide al nostro posto,
stimola la nostra libertà
e ci invita a trovare assieme a lui
e in lui la via della felicità!
Una via che non si confonde con il
piacere egoista, ma offre a tutti la
felicità e ci porta a crescere nell'ac-
coglienza e nel servizio agli altri...
AI seguito di Gesù, il Buon Pastore
che dona la sua vita per le pecore,
anche noi abbiamo un posto
particolare, un ruolo da svolgere,
una missione da compiere, un
amore da offrire, una speranza da
condividere...
Nella diversità delle vocazioni e
delle chiamate, noi non siamo delle
pecore servili e senza iniziativa, ma i
collaboratori attivi e responsabili di
un amore che ci supera, per la gioia
del pastore e la sua maggiore
ricchezza ...
Christian KRATZ
Il BUON PASTORE ÈCOLUI
CHE IMPEDISCE Al SUO
GREGGE DI ANNEGARE, ANCHE
SE lUI NON SA NUOTARE
Ebreo, fratello mio
Perché noi conosciamo così
poco gli ebrei e l'ebraismo di
oggi? Quando parliamo di
ebrei e di ebraismo pensiamo
sempre all'Antico Testamento,
agli "avversari" di Gesù
oppure al moderno Stato
d'Israele. Il paragrafo della
dichiarazione conciliare
"Nostra Aetate", dedicato
all'ebraismo, reagisce a
questa abitudine mentale.
Ma ci resta ancora da
percorrere un lungo
cammino per realizzarlo.
62. • • •
tmmagtnt ANNO C
10 MAGGIO 98
Sa DOMENICA DI PASQUAper le nostre parrocchie
10 maggio 1998
5a Domenica di Pasqua
Anno di Luca
Co$fifuirDno quindi in ogni comunità
alcuni anziani e dopo avere pregalo e digiu-
nalo affidarono que$li uomini al Signore,
nel quale avevano credulo..
AI. 14,21
AMORE SEMPRE
Nella pubblicità gli
innamorati sono sempre
giovani e belli. Ma la realtà
è ben diversa. Ogni essere
umano, per quanto brutto,
ingrato e falso, merita
truttavia di essere amato e
in questo modo diventerà il
principe azzurro o la
principessa dei sogni...
In assenza di Giuda...
"
Ecluaro che Gesù conta sulla comunione,
la comunione totale tra i suoi apostoli.
Senza questa unità visibile e reale,
cile tiene insieme gli uni con gli altri
attraverso una stessa fede,
il Fig~o di Dio non può fare nulla!
Giuda incarna, in qualche modo, tutti quelli
che non condividono la stessa opinione.
Finché è presente i ponti restano tag~ati,
la famiglia del Signore non è veramente
unita.
Eg~ crea disturbo in Gesù e nei suoi anUci.
Nel momento stesso in cui Giuda lascia
la sala,
il cba sem.bra cambiare completamente.
Gesù ritrova la pace attorno a sé,
sa che hltti g~ altri gli offrono la loro fedeltà.
E allora comincia ad aprire il suo cuore.
La nUa dipartita è vicina, ma voi amatevi di
cuore.
La mia missione non è conclusa, a voi di
portarla a ternUne.
Essere uUo discepolo significa prima di. tutto
dimostrare di amare.
Anmmciate Dio, il Padre nUo, attraverso il
vostro cuore.
Lasciate parlare i vostri sentimenti e
manifesterete Dio!
Alain DONlUS
asqua era ieri, ma oggi
com'è che io annuncio
la Risurrezione di Cristo? AlCIi" DONIUS
t-a p)'alica ~tU'aHlc),t 6)'alt)'nc tsi(Jt c/'t, p)'ulc c la)'~i,
i ~isctpcli si )'i6t)'iscanc up)'usaHltnlt al lc)'c jI1,atsl)'c,
t'inocc/'inc ntUa p),t(J/'it)'a, ctlt6)'inc il suc Hlislt)'c
BUONGIORNOI aU'inlt)'nc ~tUa lc)'c
uisUn~a. ..an t66tUi
l'aHlc)'t Hlc6Uila luUt lt
)'isc)'st ~i una pt)'scna, t in
pa)'liccla)'t la sua capa-
cilà ~i ),tla~icni t la sua
ccncsctn~a ~t(Jli aU)'i. Si
aHla ot)'aHltnlt sclc cclc)'c
c/'t si ccncsct.
Ch. WACKENHEIM
63. • • •
zmmag'ln'l ANNO C
17MAGGI098
6a DOMENICA DI PASQUA
Ilper le nostre parrocchie
17maggio 1998
6a domenica di Pasqua
Anno di Luca
ECfJn$egnarono loro la $eguente leHera:
((Gli a/lo$toli e gli anziani ulutano
fraternamente i /lagani converfifi, loro
fratelli, ehe ri$ierlono ari Antiochia, in
Siria e in Cilicia".
At 15,23
La pace di Cristo.
I cristiani che la
ricevono, si
impegnano anche
a donarla?
Lo Spirito
e [a fedeltà
Come possiamo essere
fedeli, oggi, a Gesù Cristo,
dal momento che il suo
messaggio si è espresso in
una lingua e in un mondo
così diversi dai nostri?
Prendere tutte le sue parole
alla lettera?
Non è possibile, anche se i
fondamentalisti voglio
convincerci di questo e ci accusano di essere infedeli.
Allora? Ebbene noi ricordiamo che il Padre ci ha donato
anche lo Spirito Santo, come "difensore" e "maestro". Lo
Spirito ci fa ricordare, comprendere e ci aiuta a credere
oggI.
E allora pace ai credenti di buona volontà.
o Spirito Santo e noi,
diceva il lO Concilio di
Gerusalemme.
Non l'uomo senza Dio,
non Dio senza l'uomo!
Jean-Marie BEDEZ
La verifica conciliare
L'i§1tR1tuzione conciliallre è, 1tra i cri§dani, li'unica
i§1tanza effeuivamen1te dlirimen1te. Era que§1ta l'in",
1tuizione di papa Giovanni XXIH quando convocava H
Concilio E cumenico
Va1ticano IL Ai nO§tri
giorni §i 1traHa di ve",
dere a quali condi",
zioni 1tuHe le Chie§e
cri§1tian e ]po1tranno
riunill"§i in un concilio
au1ten1ticamen1te ecu",
menico. Ma non §ia",
mo ancora pron1ti a
que§to... Ch.WACKENHElM
~_ .
64. • • •
'tmmag'tn't ANNO C
24 MAGGIO 98
ASCENSIONE
per le nostre parrocchie ,
24 maggio 1998
Ascensione del Signore Gesù
Anno di Luca
«Amlate in tuHo il mondo e predicate
il vangelo ad ogni creaturall.
Mc 16,15
Sarete
• •
rntet
testi-
•
mOnte
VEDERE INTENDERE ANNUNCIARE
quello che altri
forse
quello che altri
forse
quello che abbiamo
visto e inteso.
non vedono non comprendono
Non cercate
tra i morti,
Colui che è
vivo!
Ma Dio, allora,
sarebbe assente?
La risurrezione-esaltazione di
Gesù significa che, dopo la
sua Inorle, ci viene donato lo
Spirito Santo che cambierà J
Inondo trasformando i nostri
cuori. In un certo senso gli
atei hanno ragione quando
dicono che Dio è assente dal
cantiere della storia. Ma ci
dispiace che essi non vedano
di più le tracce dello Spirito
di Dio nelle nostre iniziative
di pace e di giustizia.
Ch. WackenJ",im
o Figlio di Dio,
che sei risorto,
perché cerchiamo
il tuo volto tra le nubi?
Tu ci precedi su ogni lido d'umanità.
65. • • •
zmmag'tn't ANNO C 31 MAGGIO 98
PENTECOSTE
Ilper le nostre parrocchie
31 maggio 1998
Pentecoste
Anno di Luca
Erano fuHi aggit/ui e concortli nella pre-
ghiera, ingieme con alcune tlonne e con
Maria, la matlre tli Cegù e con i frafelli tli
lui. Af 1,14
LA TUA PAROLA
è la mia grammatica
il mio libro di lettura
il mio dizionario.
LA TUA PAROLA
è una lettera
d'
amc-tb
che tu mi scrivi
ognl glorno.
Spirito Santo,
spezza
le nostre catene!
"...Venne all'improwiso dal
cielo un rombo, come di
vento che si abbatte gagli-
ardo, e riempì tutta la casa
dove si trovavano... " At 2,2
Doveva essere spaventoso
il Soffio di Dio per coloro
che erano ancora dei fifoni.
Ma non era necessario per
scuoterli dai loro dubbi, o meglio, dalle loro vecchie certezze?
Non era necessario per spingerli fuori dalle pareti delle loro paure, o
della loro troppo facile sicurezza? E la cosa è riuscita!
Lo Spirito di Dio soffierà anche su di noi in questa Pentecoste del
1998?
Non abbiamo forse anche noi bisogno, come i discepoli, di essere
liberati dal nostro "vecchiume" di ogni genere?
Spirito, Soffio, Corrente d'aria, Respiro di Dio nella nostra vita di bat-
tezzati, rinnovaci, desta in noi lo stupore e poi disperdici ai quattro
angoli del mondo, per portare dovunque la tua aria pura.
come il sole
per ifiori
Pentecoste è...
come l'acqua. .per IpescI
la liberazione
da o,ni
paura
Dio è Spirito
François Arnold
come mille mani
ricolme
d'amore
Nella lingua corrente il termine "spirito" indica contem-
poraneamente l'assenza e la presenza di qualcuno.
L'assenza, perché non si fa attenzione alla prossimità spaziale;
la presenza, perché lo
spirito designa l'intenzione
profonda, il progetto es-
senziale della persona. Lo
spirito è la persona stessa
in quanto entra in rela- ----
zione con le ~ltre, presenti
o assenti. E in questo
senso che la Bibbia parla
dello "Spirito" di Dio.
66. • • •
'lmmag'ln'lper le nostre parrocchie IMAGGI098
IMMAGINI DOMENICALI: VANGELI
Il
"Le mie pecore ascoltano lo mio voce"
3 maggio 98 - 4a Pasqua C
C
ih0
v;-"5e uno mi orno, osserverà lo mio
Parola..."
17 maggio 98 - 6a Pasqua C
~
ilE il Padre vi darà un altro Consolatore..."
31 maggio 98 - Pentecoste C
jfk
"0o questo sapranno che siete miei
discepoli, se avrete amore..."
10 maggio 98 - Sa Pasqua C
24 maggio 98 - Ascensione C
~L-~t~i~~e mie pecore
ascoltano lo mio voce"
3 maggio 98
4a Pasqua C
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"s ~~e uno mi amo, osser-
verò lo mio Parola ..."
17 maggio 98
6a Pasqua C
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"D ~o questo sapranno che
siete miei discepoli,
se avrete amore..."
10 maggio 98
5a Pasqua C
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il Padre vi dorò un altro
Consolatore..."
31 maggio 98
Pentecoste C
67. • • •
tmmagtnl,per le nostre parrocchie IMAGGI098
IMMAGINI DOMENICALI: SALMI E INNO
Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida
3 maggio 98 - 40 Pasqua C
Dio abbia pietà di noi e ci benedica...
17 maggio 98 - 6a Pasqua C
~ J
i~~ ~) ~~
~ ~ )
~
~eni Spirito Santo,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo
31 maggio 98 - Pentecoste
Dio è
amore•••
Benedirò il tuo nome per sempre, Signore
10 maggio 98 - 5a Pasqua C
Regrande su tutta lo terra ...
24 maggio 98 - Ascensione
d?~
~~<:~
c-- _((1
Noi sia~~uo popolo,
gregge che egli guida
3 maggio 98
4a Pasqua C
Dio abbia pietà di noi
e ci benedica...
17 maggio 98
6a Pasqua C
,ç)
~(C)~(c~'~
Benedirò il tuo nome per
sempre, Signore
10 maggio 98
Sa Pasqua C
~
"" 0°~ '1'
Re grande su tutta lo terra...
24 maggio 98
Ascensione
68. • • •
tmmagtntper le nostre parrocchie
Solo
35 ore?
IMAGGI098
TEMA:LAVORO-PROBLEMISOCIALI
Le percentuali
non sono solo
dei numeri,
ma delle
persone.
Le tue mani sono incomparabili. .
Nel profondo delle loro rughe, · .
nella durezza
dei loro calli,
è scritta
tutta
lo
fatica
che hai
affrontato
per continuare
lo creazione.
L'equità delle risorse
e la condivisione dei beni
sono solo un sogno?
E allora il politico disse:
"Colui che vuole veramente trovare
un lavoro lo troverà..."
70. • • •
zmmagznzper le nostre parrocchie
La mia
• •
invenZione
~iù bella,
dice Dio,
, .e mia
Madre.
Michel Quoisf
Il tempo libero è la scala
lungo la quale scende il divino
(~.
IMAGGI098
GIORNO DOPO GIORNO
Il
Festa della Mamma
Nel mondo le donne
• sono il 50% della popolazione
• svolgono il 65% del lavoro
• ricevono iiI0% dei salari
• posseggono l'l%delle proprietà
• costituiscono i2/3 degli analfabeti
eil 70% dei poveri
1/ canto deposto nel cuore di una
madre, trova espressione
sulle labbra del suo bambino.
Khalil Cibran
75. • • •
zmmagznz ANNO C
7 GIUGNO 98
SANTISSIMA TRINITÀper le nostre parrocchie
7giugno 1998
Santissima Trinità
Dio non è un eterno 90litario che fa
9foggio della 9ua im/1mibile dignità, ma è
dono di 9é, comunione, 90rgente ine9auri-
bile di vifa edi gioia.
QJ (:'
~~ P
AlO" ~
0' ~
~ ~',-, O
Qo gpUllto gOYlto
Figli del Padre,
che camminano
secondo
il Vangelo,
animati
dallo Spirito,
• •
nOI siamo
segni
della Trinità!
Dio soffre
Come si fa a credere che Dio è
Amore se bisogna ritenere che
la nostra sofferenza non lo rag-
giunga nel suo essere eterno?
Ma quando io piango o mi de-
grado, Dio è come un "marmo
inattaccabile"? Lamore è vulne-
rabile, ma una natura no. Ora
Dio è perfetto, altrimenti non sa-
rebbe veramente Dio. Così mol-
te immagini di un Essere che non
può essere ferito da nulla si giu-
stappongono, non senza suscita-
re una sorda rivolta, alla realtà vere non solo dal dolore delle
storica di un Cristo fraterno che creature, ma neppure da colui
ha sofferto e che è morto su una che il Padre stesso ha inviato, il
croce. La sofferenza di Cristo, Figlio fatto uomo, che avrebbe
lungi dall'attenuare lo scandalo potuto agonizzare fino a sudare
dell'impassibilità del Padre e sangue senza che l'Assoluto, nel
dello Spirito, sembrerebbe piut- suo essere costantemente felice,
tosto accrescerla . Perché l'Eter- potesse vibrare dolorosamente.
no non si lascerebbe commuo- Fronçois Vori/lon
NOI TI ADORIAMO, DIO
TI PROCLAMIAMO SIGNORE
OETERNO PADRE
TUTTA LA TERRA TI ADORA,
ADORA Il TUO UNICO FIGLIO
ElO SPIRITO SANTO PARAClITO TE DEUM