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zmmagznz ANNOB 2 MARZO 1997
3a DOMENICA DI QUARESIMA
Ilper le J/ostre parrocchie
2 marzo 1997
3a domenica
di Quaresima
Anno di Marco
2a lettura
Fralelli, menlre i Giudei chiedono i
legni del Mellia, e i Greci cercano
la lapienza, noi predichiamo un
Mellia crocifillo, Icandalo per i
Giudei, Ilollezza per i pagani.
, Cor ',22-23
"Non è ti sacrificio
che domando,
ma la misericordia".
firmato: DIO
GESÙ QUEL GIORNO HA PICCHIATO
Ha picchiato forte.
Con un po' di corde in mano
e a calci...
I quattro evangelisti riportano la scena.
Ma perché questa violenza inaudita?
lui che non l'aveva mai usata
né contro i peccatori
né contro i pagani
né contro i suoi nemici?
Perché affrontava la corruzione
del sacro:
"Ia Gloria del Padre suo
e la salvezza del mondo!".
Coloro che dovevano favorire l'incontro
tra Dio e gli uomini
l'impedivano con le loro
attività mercantili
e con bastioni di denaro. 9acrileghi!
Allora Gesù rimpiazza il coro inaccessibile
con il suo di carne, un cuore aperto
per riconciliare il Cielo e la Terra!
la Chiesa oggi, nei suoi membri,
è il Tempio nuovo
se è il luogo
dell'incontro affettuoso tra il padre e i suoi figli.
Jean-Marie BEDEZ
Quali lotte sialllo disposti ad affrontare
perché in nessun UOlllO sia insozzato
il Telllpio di Dio?
CASA DEL PADRE
Non ingombrate
questo luogo
originario
dell'incontro
con Dio
che è il vostro cuore.
• • •
zmmagznz ANNOB 9 MARZO 1997
4a DOMENICA DI QUARESIMA
Ilper le nostre parrocchie
9 marzo 1997
4a domenica
di Quaresima
Anno di Marco
2a leUura
-" " ,,, : " ", . .,"
Fralelli, Dio è ricco di miGericordia; a
caUGa del grande amore con il quale ci
ha amali, noi che eral/amo morii per i
peccali, ci ha falfi rMl/ere con CriGlo:
per grazia infatti Giele Glali Gall/ali. Con
lui ci ha anche riGuGcilali e ci ha fatto
regnare nei cieli, in CriGlo CeGù.
Ef2,4-6
LA CROCE •••
strumento di tortura.
LA CROCE •••
si leva nel mondo.
LA CROCE •••
segno di un incontro
tra l'uomo e Dio!
IN PIEDI
(ome ci si può accorgere di un uomo
disteso a terra?
(ome riconoscere un uomo
perduto tra la folla?
(ome raggiungere un uomo
molto lontano?
(ome comunicare con una famiglia
frantumata?
(ome sopravvivere in un deserto?
(ome mantenere una promessa?
(ome fare per andare fino in fondo?
(ome rischiare per raccogliere la sfida?
Gesù è quest'uomo che guida la folla
e che ci mostra la strada del Regno!
Gesù è vicino a noi,
perché Dio è in mezzo agli uomini!
Gesù raduna quelli che incontra
per far di loro un popolo in azione!
Gesù è nutrimento quotidiano.
Gesù è Parola viva.
Gesù è al di là della morte.
Gesù accetta i rischi umani.
Gesù mi aiuta a fare di questa Quaresima
un tempo di grazia per ogni giorno!
Alain DONIUS
Quaranta giorni per raggiungere Puomo Gesù.
Il tempo necessario per scoprire Gesù~
Fi Ho di Dio!
Anche in pieno sole
si può vivere nell' oscurità, quando,
per una
ragione
o per
l'altra,
ci si na-
sconde
davanti
alla sua
luce.
• • •
zmmagznz ANNOB 16 MARZO 1997
5a DOMENICA DI QUARESIMA
Ilper le nostre parrocchie
16 marzo 1997
5a domenica
di Quaresima
Anno di Marco
2a lettura
Pur ellendo il Figlio, Celù ha imparafo
l'obbedienza attral/erlO le lollerenze
della lua pallione; e cOli, relo perleflo,
è dil/enufo caula di lall/ezza eferna per
fuffi coloro che gli obbedilcono.
SeiJdi grJUDlO
porta
frutto
Eb 5,8-9
ch.icco
muore
molto
Vangelo
GERMINAZIONE
Se il chicco di grano, caduto in terra, non TIluore...
COTIle spiegare al baTIlbino che questo cl"licco, sen"linato in autunno,
durante tutto l'inverno si trasforITlerà, per far nascere, a priTIlavera, una
nuova pianta?
Mistero della lenta gerTIlinazione, che si rinnova ogni anno...
Perché dovrebbe andare diversaTIlente nei lavori dei caTIlpi e in quelli
degli uOTIlini?
Se non ci fosse la nosh"a iTIlpazienza nel veder rifiorire tutto, la nostra
fretta nel vole1· raccogliere quello che abbiaTIlo seTIlinato, perché preoccu-
parci tanto?
GuardiaTIlo gli uccelli del cielo che non seTIlinano e non raccolgono.
AbbiaTIlo l'uTIliltà di scoTIlparire davanti al lavoro realizzato; altri dopo di
noi proseguiranno l'opera iniziata e saranno presenti alla TIlietitura.
Noi siaTIlo solo un anello della catena, solidali, TIla non seTIlpre indispen-
sabili; utili, TIla non al punto di essere insostituibili.
È la virtù dell'uTIliltà, che consiste nello scoTIlparire davanti
agli uOTIlini.
Da questo Dio riconoscerà seTIlpre i suoi.
Nicolas GIlLIG
,In principio Dio creò il cielo e la terra.
Fu sera epoi mattino...
Se non cifossero letenebre,
certo non ci sarebbe
la luce;
se non cifossela terra,
non ci sarebbe il cielo;
se non ci fosseilsud,
non ci sarebbe il nord;
se non cifosse la penuria,
non ci sarebbel'abbondanza;
se non cifossela sofferenza,
non ci sarebbe la gioia.
E se non cifosse il dubbio,
come sarebbe la fede?
Se non cifosse l'uomo,
Dio per chi sarebbe?
• • •
zmmagznz ANNOB 23 MARZO 1997
DOMENICA DELLE PALMEper le nostre parrocchie
23 marzo 1997
Domenica
delle Palme
Anno di Marco
2a lettura
Cristo Cesù, pur essendo di natura
divina, non ha ritenuto di dover riven-
dicare il diritto di essere trattato
come Dioi al contrario, spogliò se
stesso, assumendo la condizione di
servo.
NON
AVER
PAURA
Il tuo re viene,
cavalcando
un puledro
di asma.
Cuore rrllO
Fi/2,6-7a
non aver paura perché
il tuo re viene!
Arte popolare polacca
UNA FOLLA MUTEVOLE
,
E entrato da trionfatore,
come un eroe vincitore.
I suoi compagni
gli han creato un passaggio
tra la folla in delirio.
Giornata memorabile,
presto dimenticata.
Qualche giorno Più tardi
avrebbero condannato
quello che avevano
adorato.
Quando appare
una vita nuova
Cl Sl
entusiasma subito
per essa.
Ma quando la verità disturba
sifa sempre di tutto
per soffocarla.
Come un'onda mutevole
che cambia secondo il
vento,
la folla molto spesso
cambia secondo
il tempo.
Bernard
HUBLER
Sono solo gli stupidi che non
cambiano parere.
Ma cambiare troppo spesso
può rovinare la vita.
Sensazionale!
Uno scoop per i
media: Gesù
entrerà nella nostra
città su un asino.
Questo
attirerà l'attenzione
di tutti i
giornali.
Ma oggi,
egli viene
ancor più
discretamente
e banalmente.
• • •
tmmagtnt ANNOB 27 MARZO 1997
GIOVEDI SANTOper le nostre parrocchie
UNA CENA D'ADDIO EUNA CENA PASQUALE
Quel giovedì, attorno alla tavola, ivolti erano seri. Gesù spezzava il pane,versava il
vino, annunciava la sua morte, la morte violenta di un martire che viene assassinato.
Gesù viveva già la sua Passione,la sua agonia cominciava atavola. I convitati erano
seri eGesù si mostrava risoluto.
Dove lo avrebbe condotto questa morte?
Sarebbe stato il passaggio
di un altro Mar Rosso, el'ingresso in
una terra promessa, come
annunciava quest'agnello pasqua-
le che avevano appena mangiato? _
Il corpo spezzato eil sangue ver-
sato sono stati per Gesù un pas-
saggio: l'ingresso nella
risurrezione. Era
l'ultima Cena di Gesù con il suo
corpo fisico, enello stesso tempo la
I prima cena con il suo corpo pa-
squale, pane evino che fanno di
noi un corpo ecclesiale.
Marcel METZGER
;;fa litotte~te~~o llit CUl ~re33ò lQ raM COlit l ~UOl omWL
egQl bU tttOdltO eobbolitdolitoto da Qotto.
Vignette
per
le vostre celebrazioni
della
Settimana Santa
Il
PiÙ DEL GRANO
E DEL GRAPPOLO D'UVA
È IL FIGLIO DEL DIO
DELLA VITA CHE È STATO
MACINATO E SCHIACCIATO
MEDIANTE
IL SUO CORPO
SPEZZATO
E
IL SUO SANGUE
VERSATO,
,
GESU
FA
COMUNICARE
ALLA SUA MORTE
EALLA SUA
RISURREZIONE
• • •
zmmagznz ANNOB 28 MARZO 1997
VENERDI SANTO
Ilper le nostre parrocchie
Anche tll...
Anche tu sei sulla Croce...
quando il tuo sogno scompare,
quando i tuoi progetti infranti
coprono il suolo delle illusioni,
tu sei crocifisso accanto a Lui.
Anche tu sei sulla Croce...
quando la tua vita all'improvviso
si yuota d'amore,
quando se ne ya colei o colui
che tu amavi,
quando ti dici: la mia vita è finita!
tu sei crocifisso accanto a Llù.
Anche tu sei sulla Croce...
quando la sofferenza, la malattia,
affonda i suoi denti
nella carne viva,
e l'angoscia
affena il tuo cuore,
tu sei crocifisso accanto a Llù.
Anche tu sei slùla Croce...
quando porti fino alla terra,
l'essere che più amavi.
In quel momento non dimenticarlo:
assieme a Lui tu risorgerai.
Robert Riber
'PeIt d ~ de m«fJIte ~ a a«a madu",
Pelti~~ datt~ de~",
Pelt i ~ ft«dt dett~ de ~ d ~'"
Pelt trdU ~ de ~ ~ Hdt4 UlIUte e ~' "
Per chi la affendere
al fermine
delle nOlfre nofti
c'è lempre
una Iperanza che nalce.
Marehiata~
segnata~
salvata...
Una cristiana copta
porta, tatuata sulla
fronte,
la croce della
Salvezza.
Fiera di manifestare
la sua fede.
7~~
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie
30 marzo 1997
Domenica
di Pasqua
Anno di Marco
2a lettura
Fratelli, I/oi $Spete che batta un po' di
liel/ito per far fermentare tuffa la
patta. Purificatel/i, dunque, dai I/ecchi
fermenti e dil/enterete una patta nUDI/a,
I/oi che tiete una paGla nUDI/a come il
pane azzimo della Patqua, che non ha
liel/itato.
, Cor 5,6-1
La risurrezione di Cristo
ci "rialza" dalla morte.
Ogni volta che noi "riai-
ziamo" quaIcuno1 Ia
risurrezione si realizza.
30 MARZO 1997
DOMENICA DI PASQUA
Gioia
Natale è una gioia grande
perché quella notte,
sulla paglia,
Dio è entrato
nella condizione
umana.
La Croce è una gioia
più grande
perché quel pomeriggio,
su quel legno,
Dio ha assunto,
in altezza e in larghezza,
tutta lo dimensione umana.
Ma lo Risurrezione è lo gioia
più grande di tutte,
perché quel mattino
Dio ha sradicato
lo condizione
umana
dal paese della morte
per piantarla
nel giardino della vita!
Alleluia
è una sfida,
un grido
che attraversa
la notte:
"Grazie
a Cristo
ha vinto
la vita!"
Il
Charles Singer
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie IMARZ0 1997
IMMAGINI DOMENICALI
Il
Si fece una sferza di cordicelle
e li cacciò dal Tempio
2 marzo 97 - 3a Quaresima B
Dove sono io,
là sarà anche il mio servo
16 marzo 97 - 5a Quaresima B
La tomba era vuota
30 marzo 97 - Pasqua B
Chi opera la verità
viene alla luce
9 marzo 97 - 4a Quaresima B
Qualche giorno
prima della Pasqua...
23 marzo 97 - Palme B
Chi opera la verità
viene alla luce
9 marzo 97 - 4a Quaresima B
Q ualche giorno
prima della Pasqua...
23 marzo 97 - Palme B
D ove sono io,
là sarà anche il mio servo
16 marzo 97 - 5a Quaresima B
L a tomba era vuota
30 marzo 97 - Pasqua B
• • •
zmmagznzper le IlOstre parrocchie
Tu O lei?
D are fiducia, essere
fedele; parole di cui non
si può fare a meno, anche
se sembrano di un'altra,
epoca. E proprio necessa-
rio cambiare partner ogni
settimana? Ci sono altre
vie che non portano diret-
tamente dal bar al letto.
IMARZO 1997
VIVERE LA VITA: L AIDS
Il
MOVIMENTI DI POPOLAZIONE
Nei prossimi dieci anni la popolazione africana diminuirà del
20%. Così, invece dei 60 milioni che ci si aspettava, in Kenya
ci saranno solo 35 milioni di abitanti. Il virus dell'AIDS sta
facendo strage. Gli Africani non sono abituati ai preservativi.
Per essi la sterilità è una realtà più vergognosa del contagio
dell'AIDS. Le Chiese devono già far i conti con il problema
dei numerosi bambini lasciati orfani da genitori che sono
stati decimati. L'Europa non è garantita da questo flagello.
Quando muoiono i giovani...
Ci saranno sempre più giovani che parleranno
della morte del loro compagno.
Arriva allora la grande domanda:
EDOPO?
La fede sarà forse
l'ultima risposta.
c&DsJ
L/AtOS non è la peste. Non c/è alcun pericolo di contagio in
una stretta di mano; ne[[lutilizzare la stessa tavola; nella co[[a-
borazione con un sieropositivo.
"Durante le luie visite io
constato che i
lualati di AIDS
soffrono IUOltO di
solitudine. Molti
sono stati separati dai
loro cari e non hanno
nessuno con cui
parlare..."
Un cappellano di ospedale
• • •
zmmagzn'lper le nostre parrocchie
19 MARZO
SAN GIUSEPPE
S;;iuseppe 11011 era un L:eCcil io
cadente: nè ~11l0 sempre
addorJvLentato . che bronto/c{
per la /!lascita di [;jesù:
e necl11che l'eterno
fidoll::w to di l1Laria.
[;jillseppe era lll1 cwrpel1tiere.
1111 1101110 illtraprevLdente.
Sen:za colliproillessi.
Iw assunto
le responsabilità di Uli/ pc/dI'e.
ll on aveva a/wl1 coJ1!lplesso
llell'essere "solo" il padre
legole di [;jesLÌ.
Sen:za qulesto educatore soli-
do . il Salvatol'e
nOll sarebbe stato
qllello ciI/e fui.
IMARZO 1997
GIORN O DOPO GIORN O
Il
UANNUNCIAZIONE
trasferita al 7 aprile
"
EGLI RESTO
PRIMAVERA
Dio ti ha inviato
il suo angelo,
il suo messaggero,
il suo progetto di
amore.
Non lo ha mandato
perché venisse
subito via
lasciandoti sola
a sbrogliartela.
Inviò il suo angelo
perché restasse con te per
darti forza e consiglio duran-
te tutta
una lunga e dura vita.
• • •
'lmmag'ln'lper le Jlostre parrocchie
La sofferenza delle
madri che perdono un
figlio non è la stessa
sofferenza del cuore
materno di Dio?
la sofferenza e le lacrime di Dio
che vede i suoi figli che si distrug-
Disegno di un ragazzo bosniaco
MARIO
GIULIA
E
GLI
ALTRI
IMARZO 1997
GIORN O DOPO GIORN O
Il
Ricordati~
è Pasqua!
.. E i cristiani festeggiano
la Risurrezione di Cristo e la loro.
Non stare a casa tua, yieni ad unirti alla nostra gioia.
lo sono
risorto e
ormai resto
accanto avoi
erenderò
ivostri cuori
di pietra
ardenti
come
il sole.
ALLELUJA
CRISTO,
E
VIVO
ÈUN SIMBOLO DELLA RISURREZIONE CHE SPEZZA
LA MORTE ELA PIETRA DEL SEPOLCRO COME ·
,IL PULCINO ANCORt'AIN:.:..;.;VI=SIB-;,.ILE...SP;;;;:;EZ~ZA~L'UIt-0VO...
TU LO SAI? ~
MA NON SPIEGA NIENTE:
IL MIO UOVO È DI CIOCCOLATO E DENTRO
C'ÈUNA BELLA
S~
o o~
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie IMARZO 1997
IMMAGINI PER DIRLO
III
lA MORTE DI GESÙ
1-3 risposte giuste: rileggete il testo.
4-6 risposte giuste: buone conoscenze religiose.
La morte di Gesù
Per comprendere l'immagine leggete il racconto della
Passione come figura in Matteo 27,45-52; Luca 23,44-49 e
Giovanni 19,31-34.
Mettete poi in ordine, accanto ad ogni lettera, gli avvenimenti
raccontati dagli evangelisti
A
B
C
D
E
F
G
H
I
K
L
M
N
Soluzione:
A.II Cristo lancia il suo ultimo grido e muore.
B.Le tenebre che coprono la terra si ritirano.
C.Nel Tempio il velo del santuario si spezza in due.
D.La terra trema.
E.Le pietre si spezzano.
F.Molte tombe si aprono.
G.II centurione rende gloria a Dio
H. Quelli che erano venuti a vedere lo spettacolo, se ne tornano
a casa battendosi il petto.
I.Gli ebrei vogliono che si spezzino le gambe ai condannati.
K.Vanno a domandarlo a Pilato.
L.Si spezzano le gambe dei briganti.
M.Uno dei cavalieri apre il costato di Cristo con la sua lancia.
N.La madre di Gesù, i suoi amici e le donne si tengono a distanza.
Risultati:
7-9 risposte giuste: buone conoscenze e fantasia.
10-13 risposte giuste: meritate la licenza in teologia.
NON SEI COSì
CATIlVO '
DA NON POTER
ENTRARE NÈ
TANTO BUONO
CHE PUOI
RESTAR FUORI
• ENTRA
...Avrebbe per caso una croce con diamanti?
Quando si fa da padrini non si può essere
avari...
~~
fwtdéf4~
~fte'tcVU4
Uwea
di~4Mdeè
4 ~ di piede.
COME FARE ...
un programma della Settimana santa
,
E
proprio il cubnine dell'anno liturgico, questa gran-
de Settimana che ci porta verso la cima che è la
notte di Pasqua. Proprio perché ne riconoscian1O
l'importanza, essa lnerita molta preparazione.
Un testo, dei foglietti, un piccolo quaderno forse, permette-
rarmo ai fedeli non solo di conoscere gli orari delle celebra-
-;.ioni, n'la anche di entrare, attraverso qualche frase, nel
mistero di questi giorni.
Le vignette saranno importanti per rendere più ariose le
pagine o per scandire i mOlnenti importanti. Una certa unità
di stile darà un tono più "professionale". Trovate le ùnmagi-
ni qui sotto ed accanto.
PALME GIOVEDI SANTO
NOTTE DI PASQUA
=
goto
pe~ Qe
vogt~e
pubbQlcaSlo~l
1/97
Materiale
per i fogli
parrocchiali
o
'; • Aprile 97 < . Anno ~
CoVlteVluto
1
2a domenica di Pasqua
2
3a domenica di Pasqua
3
4a domenica di Pasqua
4
5a domenica dì Pasqua
5
Immagini domenicali
6
Vivere la vita:
portatori di handicap
7
Immagini per dirlo
8
Simboli: Karin l
9
Simboli: Karin 2
10
Pagind biblica
11
Una pagina di scrittura
12
Gesti: fiori in chiesa
"
"Il fuoco è violento.
Il fuoco pasquale non ha niente a che vedere
con la fiamma sentimentale di un cero;
è combustibile affidato a degli incendiari"
o
La croce del Risorto.
Sull'altare della chiesa di Saint Germain-des-Prés, a
Parigi, possiamo vedere questa croce che alza le
braccia, prende il volo e risorge.
Questa croce, patibolo grossolano e pesante, così
solido e duro che vi si poteva inchiodare un uomo nel
fior degli anni, ecco che diventa quasi aerea, trasfigu-
rata dalla risurrezione.
Questa croce, follia degli uomini per eliminare un
perturbatore, ecco che per Dio diventa follia di pas-
sione e di amore.
Ecco fin dove Dio ha voluto arrivare, per parlare agli
uomini dal profondo della sua miseria e della sua
impotenza.
Poiché non vuole schiacciarli con la sua onnipotenza,
sarà questo tipo di potenza che ormai gli farà da
trono!
Ma Dio non sarebbe più Dio se abbandonasse
l'uomo alla morte e alla pesantezza causate dal suo
peccato.
Dio non sarebbe più Dio se al di là di questa croce
non si levasse la speranza del mattino di Pasqua.
Ed ecco allora la croce trasfigurata in albero di vita: i
rami diventano ali, vibrazione di una danza di gioia,
esplosione di un grido di liberazione.
Viva Dio e viva l'Uomo risorto!
François Arnold e Sac. Roberto Laurita
IMMAGINI
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Redazione:
Sac. Roberto LAURITA, Italia
Direttore della pubblicazione:
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Deposito legale: l °trimestre 1997
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Se desidera abbonarsi:
1. Scriva alle Edizioni Obelia o, se
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• • •
zmmagznz ANNOB 6 APRILE 97
2a DOMENICA DI PASQUA ANNO B
Ilper le nostre parrocchie
6 aprile 1997
2a domenica
di Pasqua
Anno di Marco
2a lettura
In questo consiste l'amore di Dio,
nelfosservare i suoi comandamenti.
E i suoi comandamenti non sono
gravosi. Poiché tutto ciò che è nato
da Dio vince il mondoi e questa è la
vittoria che ha sconfitto il mondo: la
noslra fede.
, CII $,3-4
"Nessuno si considerava
proprietario di quel che
possedeva; ma si metteva
• 11
tutto m comune...
la lettura
FIDUCIA NELLA PAROLA
C'è ben ragione di essere increduli... quando la croce ha spazzato via tutte
le speranze nate negli ultimi tre anni. Ah, Tommaso, come ti somigliamo!
Non c'è posto oggi per il pressapochismo. Ci vogliono prove visibili.
Essere credenti vuoi dire essere diversi: bisogna accettare una parte di
mistero nella propria fede. Ed è forse la cosa più diffìcile. Accettare i nostri
limiti. In un universo in cui l'uomo vive da autosuffìciente, bisogna imparare
di nuovo la dipendenza.
Gli apostoli hanno visto il Cristo, hanno visto il volto di Dio. Ce lo dicono
nelle Scritture. E hanno pagato con la vita. A noi resta il meno evidente: la
fìducia nella Parola... Non prova niente, ma permette di andare avanti. Il
messaggio della sera di Pasqua è proprio questo:
"Continua la strada, sono
accanto a te, abbi fìducia..."
luc 9tein I ;1 /
AVANTI, CAMMINA, IO SONO ACCANTO ATE•••
;l /
Bisogna imparare a vincere ogni no-
stra paura. La paura allontana da Dio.
La sua Risurrezione non deve essere
vana...
Non è
necessario
vedere
per credere,,
mae
necessario
aprire le porte
a doppia
mandata
del nostro cuore.
• • •
zmmagzn'l ANNOB 13 APRILE 97
3a DOMENICA DI PASQUA ANNO B
Ilper le nostre parrocchie
13 Aprile1997
3a domenica
di Pasqua
Anno di Marco
2a lettura
Figlioli miei, scrivo queste cose perché
evitiate il peccato; ma se qualcuno ha pec-
cato, abbiamo un difensore pruso il
Padre: Oesù Cristo, il Oiusto. Egli è la vit-
tima ollerta per i nostri peccati; e non
soltanto per i nostri, ma anche per quelli
di tuffo il mondo.
, Ov 2, '-2
La Chiesa vive perché caITl-
mina sulle tracce del
Risorto, che l'accoITlpagna
in modo invisibile.
Parole vive che nutrono
Poiché idiscepoli continuano ad essere increduli, Gesù risorto fa una richiesta:
"Avete qualcosa da mangiare?"(Lc 24(41)
Èvero che tutto il capitolo 24 di Luca - per non
dire tutto il Vangelo -
esprime questa realtà:
"lo fede ècredere nonostante..."
Osserviamo come il Signore fatica a suscitare il
consenso che conduce alla fede:
-le donne vengono accusate didelirare
- i discepoli di Emmaus fanno sfoggio
della loro intelligenza
- gli undici prendono Gesù per un fan-
tasma.
Ammirevole, ma pericolosa costanza
dell'incredulità.
Noi che abbiamo appena vibrato
all'annuncio dell'evento pasquale che ci
attesta lo morte della morte, continuiamo a
"credere nonostante" e cerchiamo di cogliere lo
sua presenza umile eforte nei segni.
- Presenza nel pane spezzato e mangiato insieme alla
comunità, presenza nel pane condiviso con coloro che ce
lo domandano.
- Presenza nell'umanità sofferente esfruttata, ad immagine delle mani edei piedi del Crocifisso.
- Presenza dovunque ci sarà qualcuno che darà vita alla sua Parola.
Charles Péguy aveva proprio ragione: "Ci ha donato delle parole vive che nutrono"enon conservedi
parole da custodire.
Bernard Zimpfer
Come posso accogliere il Signore~
se sono tutto preoccupato di me stesso?
Se il tuo cuore brucia dentro di te
non pensare all'illusione o alla follia.
Il Signore ti fa la grazia della Sua Presenza.
• • •
zmmagznz ANNOB 20 APRILE 97
4a DOMENICA DI PASQUA ANNO B
Ilper le n ostre parrocchie
20 Aprile 1997
4a domenica
di Pasqua
Anno di Marco
2a lettura
Carissimi, guardate di quale grande
amore il Padre ci ha colmati : ha I/oluto
che fOllimo chiamati figli di Dio, e lo
liamo realmente!
f Cd, f
artecipare,
Ilon lasciarsi
disperdere, VlIOI
dire già vivere
la vita nllova.
DARE LA VITA...
Nel vangelo, così corto, di questa domenica
troviamo cinque volte quest'espressione.
Come distinguere il vero Dio dagli idoli?
Allo stesso modo in cui si distingue
il vero pastore dal mercenario:
dal fatto che dona la sua vita per le pecore!
Davanti a Gesù crocifisso
il cristiano capisce bene:
Dio si awicina all'uomo solo per
donargli lavita.
fin dall'inizio chiama alla vita;
dona il suo nome, il suo essere, la sua eternità...
Econsidera preziosa la vita del più piccolo.
Se viene minacciata
Dio, come un vero pastore
interviene, e si schiera dalla parte dell'oppresso.
All'ombra delle sue ali
noi troviamo rifugio.
Anche dalle sue ferite sgorga la vita...
Noi allora esprimiamo la nostra fede:
"Tu sei il nostro Dio e noi il gregge
che tu guidi come un pastore
Enoi il popolo che trasformi
in pastori".
Jean-Marie Bedez -=~~~~~~~~;!;;;::
Smarriti~
come pecore
senza pastore~
errano nelle
l." ,~~/ir _ nostre città e nelle
j::-e;~. ,~~~" periferie.
•~-(;' •• 0 0 0
~ :!1
Chi è pronto
a dare un senso
alla loro vita~ a donar
loro una parte della sua?
• • •
zmmagznz ANNOB 27APRILE 1997
Sa DOMENICA DI PASQUA ANNO Bper le nostre parrocchie
27 aprile1997
5a domenica
di Pasqua
Anno di Marco
2a leUura
Cari$$imi, noi dobbiamo amare: non a
parole ocon di$cor$i, ma con azioni e
$econdo lIerità. Agendo cO$i ricono$ce-
remo di appartenere alla lIerità, e
dallanti a Dio allremo il cuore in pace.
t Cv1,tS-t9
D io ci offre sempre
l •
un occaSIone:
attaccarci,
riattaccarci
a lui
IO SONO LA VITE
l o sono la vile,
sono il prediletto di Dio!
Voi siete i tralci,
siete 81i amali di D io!
Voi av Le in voi la sua viLa,
vivete di quesLa sOI(;enle!
Il tralcio porta delle 8emme,
delle possibilità ancora chiuse.
Come la Lomba che s'apre,
anch'esse escono dalle protezioni,
i teneri 8erm08li si liberano
ed anmUlciano i u'utti!
La vile è là, diriLLa,
tra la Lerra e il cielo,
i lralci si levano con la loro vita
c insieme stanno ben rilti!
La vile e i tralci
hanno un se8reto in comlUle,
uno slesso respiro,
la stessa viLa!
PiCIl'C t1JiG
Por-tare :fru-t-to
vuoI dire po-ter
c on-tinuare la creazione
col prop.rio lavoro.
In un mondo
secondo
•
1
desideri
di Dio
la sola
legge è
l'amore
• • •
zmmagznz IMARZ097
IMMAGINI DOMENICALI
Ilper le nostre parrocchie
E i discepoli gioirono
al vedere il Signore
6 aprile 97 - 2a Pasqua B
Ediventeranno un solo gregge
e un solo pastore
20 aprile 97 - 4a Pasqua B
6 aprile 97 - 2a Pasqua B
E i discepoli gioirono
al vedere il Signore
13 aprile 97 - 3a Pasqua B
Allora aprì loro la mente
all'intelligenza delle Scritture
Allora aprì loro la mente
all'intelligenza delle Scritture
13 aprile 97 - 3a Pasqua B
In questo è glorificato il Padre mio:
che portiate molto frutto
27 aprile 97 - 5a Pasqua B
20 aprile 97 - 4a Pasqua
Diventeranno un solo gregge
e un solo pastore
27 aprile 97 - 5a Pasqua B
In questo è glorificato il Padre
mio: che portiate molto frutto
• • •
zmmag1,nZ ANNOB APRILE 97
VIVERE LA VITA: PORTATORI DI HANDICAP
Ilper le n ostre parrocchie
LA DISCRIMINAZIONE
COMINCIAAPARTIREDA3CM.
Marciapiedi troppo alti, porte
troppo strette: cosÌ mettiamo
davanti alle sedie a rotelle
ostacoli insormontabili.
G li handicappati sono persone
come voi e possono partecipare
normalmente alla vita sociale
a condizione che se ne offra
loro la possibilità
Sono commosso
dalla pietà
che avete verso di noi,
ma non sarebbe
meglio
imparare a vivere
~nSLeme
del tutto
naturalmente?
Un
handicappato
eentane sete
ti!, e~i!, in eul
tu !tal amate.
FUORI NORMA
La bellezza attira,
la deformità allontana.
E tuttavia del Servitore
di Yahvé si dice:
't'abbiamo visto
senza bellezza né
splendore...
oggetto di disprezzo e
rifiuto dell'umanità..."
15 53,3
• • •
zmmagznz IAPRILE97
IMMAGINI PER DIRLO
Ilper le nostre parrocchie
L'ANNUNCIAZIONE
Risultati:
Leggete attentamente il Vangelo secondo
Luca 1,26-38.
Mettete poi in ordine, accanto ad ogni lette-
ra, gli avvenimenti raccontati dagli evangelisti
Soluzione:
A. Dio annuncia agli angeli che il suo Figlio
diventerà uomo. Egli mandi. come messag-
gero Gabriele (un raggio parte dalla sua
mano verso l'angelo in alto a sinistra).
B. Rivestito della Gloria di Dio, Gabriele arri-
va a Nazaret, tenendo in mano il giglio della
purezza verginale.
C. La nube celeste (simbolo della presenza
nascosta di Dio) si trasforma in raggi di luce
per avvicinarsi a Maria.
D. La camera di Maria che, secondo la leg-
genda, fu trasportata a Loreto.
E. L'angelo entra da Maria e la saluta. Maria
accetta la sua proposta. Dio si fa uomo e
Maria diventa la madre di Dio.
F. La creazione del primo uomo ricorda che
Gesù sarà il nuovo Adamo, primogenito di
una nuova umanità.
G. A questo punto, allora, Dio ha accettato di
abbassarsi fino alla morte, perché l'uomo
viva.
H. Si può supporre che Dio, nella sua bontà,
abbia mandato un angelo per annunciare ai
giusti , morti prima della Redenzione, la
buona novella dell'Incarnazione di Cristo.
1-2 risposte giuste: rileggete il testo.
3-4 risposte giuste: buone conoscenze religiose
5-6 risposte giuste: buone conoscenze e fantasia.
7-8 risposte giuste: meritate la licenza in teologia.
1111 Cristo ha spalancato
la tomba
ma la chiesa
-d J resta chiusa!1I
v ~-r~
~
IIHo pensato innanzituHo di espelle-
re dalla chiesa tutti i foto~rafi e i
cameramenlll
•
• • •
zmmagznzpe1' le n ostre parrocchie
ANNOB APRILE 97
SIMBOLI: KARIN l
Il
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie
ANNOB APRILE 97
SIMBOLI: KARIN 2
• • •
'tmmag'tn'tper le nostre parrocchie IAPRILE97
PAGINA BIBLICA
I loro occhi si aprirono
Quando furon vicini al villaggio
dove erano diretti,
Gesù fece come se dovesse
andare più lontano.
Ma essi insistettero:
"Resta con noi perché si fa sera
e il giorno già volge al declino".
Egli entrò per rimanere con loro.
Il
uando fu a tavola con loro,
prese il pane,
Allora
i loro occhi
si aprirono
e lo riconobbero.
Ma lui sparì
dalla loro vista.
disse la benedizione,
lo spezzò e lo diede loro.
Luca 24,28-32
Vangelo del 13 aprile 1997
3a domenica di Pasqua
• • •
'tmmag'tn'tper le nostre parrocchie IAPRILE97
UNA PAGINA DI SCRITTURA
Il
Senza opere, la fede è morta
che giova, fratelli miei,
se uno dice di avere la fede
ma non ha le opere?
Forse che quella fede può salvarlo?
Se un fratello o una sorella sono nudi
e mancano del cibo
e uno di voi dice loro:
"Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi",
ma non date loro il necessario per il corpo,
a che giova?
Così anche la fede:
se non ha le opere, è completamente morta.
n ualcuno potrebbe dire:
lI~ai la fede ed io ho le opere;
mostrami la tua fede senza le opere,
ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fedeli.
Lettera di san Giacomo 2,14-18
Lettura della 24a domenica
del tempo Ordinario B
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie IAPRILE97
GESTI: FIORI IN CHIESA
Un mazzo di fiori per una omelia domenicale... un po'
esagerato, forse, ma voi potete far parlare i testi del giorno
attraverso i fiori! Esistono anche dei corsi per avere fami-
liarità con quest'arte! Cosa fare? Da dove partire? lo pro-
porrei quattro tappe: imparare innanzitutto il linguaggio
simbolico dei fiori e soprattutto dei colori; prendere il tempo
necessario per lasciar parlare in noi, assieme al predicatore
del giorno, i testi della celebrazione; dare corso alle immagi-
ni, alle forme e ai colori che nascono ,;
nella nostra immaginazione; solo a
questo punto potremo ela-
borare un progetto di
decorazione floreale e rea-
lizzarlo.
Emmanuelle Bjerkem-Hirtz
&tu l<WiJII{, i p'CiMi{lUMi 4ullaWura
r. _o "AA _ D_ Il
riP.t titJItt, 4(!, W, 11 atlvtCiJft: /VI'é11l1L 4caaO' .
Dw i pmW/;.
tcewft ~dii11b udgiJJJrdwy riP11ihY~,
1iuxta 1dpolJO' aet!IJJi1iy alla 4rYrgW/; riP14ilenW,
~ 'Ci4~ di ~ il wiJ1P!UY
{'ffif; fa -ma ~a.
P'UJ41frti1L.
Ragazzo e1bbm di gioia
donna fiore
1l.WmO in piena vTI.taH1tà
intendi i pa§§i
dd giardiniere:
§ogna pmprio te
al cemltm dd §u.o giardino.
Questi due testi sono di Didier
Mouvet, monaco di Tamié
e sono tratti dal libro "La liturgia dei
fiori"
che propone una cinquantina di com-
posizioni floreali per l'anno liturgico.
Per avere il libro (in lingua francese),
scrivete a:
Monastère SAlphonse 68440 LANDSER
Te!. 0033-3-89813010
BAZAR
I
Si domandano dei santi!
Sono abbonato a "bmnagini per le nostre parrocchie" da qualche anno e apprezzo la vostra rivista
di cui mi servo praticamente ogni settimana, perché preparo un foglio parrocchiale.
Ma vorrei domandarvi ancora una volta se non potete far figurare ogni mese una serie dei santi del
n'lese!...
Mi sarebbe oltremodo utile perché io tengo moltissimo ai nomi cristiani, mentre oggi si affibbiano ai
bambini ogni tipo di nomi! Delle vignette su questo tema mi risulterebbero gradite...e ritengo di non
essere il solo a pensarlo.
PB.
E' vero, a causa della mancanza di materiale noi avevamo fermato la pubblicazione dei santi di ogni mese. Ma poiché
ci sono giunte molte richieste dello stesso genere, riprendiamo fin d'ora questa "galleria".
Ecco subito
3 Santi del mese di
aprile
Vi facciamo apparire anche "San Giorgio
e il dragone", anche se gli studiosi
rigorosi mettono in dubbio la sua
leggenda, e addirittura la sua esistenza.
Ci sono molti "Giorgio" che nella loro
vita hanno combattuto coraggiosamente
dragoni di ogni specie, per essere ora i
"San Giorgio" del cielo!
SAN
MARCO
25 aprile
SAN
GIORGIO
23 aprile
SANTA
CATERINA
DA SIENA
29 aprile
BAZAR
I
Si domandano dei santi!
Sono abbonato a "Immagini per le nostre parrocchie" da qualche anno e apprezzo la vostra rivista
di cui mi servo praticamente ogni settimana, perché preparo un foglio parrocchiale.
Ma vorrei domandarvi ancora una volta se non potete far figurare ogni mese una serie dei santi del
mese!...
Mi sarebbe oltremodo utile perché io tengo moltissimo ai nomi cristiani, mentre oggi si affibbiano ai
bambini ogni tipo di nomi! Delle vignette su questo tema mi risulterebbero gradite...e ritengo di non
essere il solo a pensarlo.
PB.
E' vero, a causa della mancanza di materiale noi avevamo fermato la pubblicazione dei santi di ogni mese. Ma poiché
ci sono giunte molte richieste dello stesso genere, riprendiamo fin d 'ora questa "galleria".
Ecco subito
3 Santi del mese di
aprile
Vi facciamo apparire anche "San Giorgio
e il dragone", anche se gli studiosi
rigorosi mettono in dubbio la sua
leggenda, e addirittura la sua esistenza.
Ci sono molti "Giorgio" che nella loro
vita hanno combattuto coraggiosamente
dragoni di ogni specie, per essere ora i
"San Giorgio" del cielo!
SAN
MARCO
25 aprile
SAN
GIORGIO
23 aprile
SANTA
CATERINA
DA SIENA
29 aprile
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Materiale
per i fogli
parrocchiali
o o
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per le nostre parfifcchie
• Maggio 1997 • Anno B
CoVtteVtuto
1
60 domenica di Pasqua B
2
Ascensione B
3
Pentecoste B
4
Festa della SS.ma Trinità B
5
Immagini domenicali
6
Vita di parrocchia
7
Giorno dopo giorno
8
Giorno dopo giorno
9
Vivere lo vita: Sanità
10
Una pagina di Scrittura
11
Celebrare : La vita cantando
12
Immagini per dirlo
''Vieni,
Spirito, -- -
Soffio di Dio che spazza via le nostre paure,
Respiro di Dio dentro la nostra umanità che
rischia di soffocare"
Rivestiti di
Dio.
Questo mese
di maggio è
un mese di
feste. Feste
civili e feste
religiose.
Una festa
potrebbe farci
dimenticare
la dura realtà
della vita
quotidiana,
ma può anche
se ben
vissuta - darle
senso, costituire una "benedizione".
Quando sfogliamo gli antichi rituali restiamo colpiti dal
gran numero di benedizioni che vi si trovano.
In quel modo gli antichi volevano porre la realtà quoti-
diana sotto la protezione di Dio, sotto la sua salvaguar-
dia. Si tracciava sulle persone, sugli animali, sulle cose
il segno della croce come per vestirli a festa, per rive-
stirli di Dio.
Noi abbiamo inventato un altro termine, che alla fine
vuoI dire la stessa cosa: "evangelizzarli", cioè far in
modo che parlino di Dio.
Quando facciamo il segno della croce su noi stessi,
non è proprio questo che vogliamo esprimere?
Dio, il Padre, ci doni la sua intelligenza per poter conti-
nuare la sua creazione, il Figlio ci doni cuore e abba-
stanza amore per salvarla, lo Spirito ci doni la sua forza
per realizzare questo compito.
Così anche tutto quello che diciamo e scriviamo dovrà
"parlare" di Dio, essere "rivestito" di Dio.
François Arnold e Sac. Roberto Laurita
IMMAGINI
PER LE NOSTRE
PARROCCHIE
© EDIZIONIMARGUERITE
Amministrazione:
EDIZIONIOBELIA
4, rue Gutenberg -B.P 15.
F - 67610 La Wantzenau (Francia)
Tei.: 0033-3-88969338
Fax: 0033-3-8896 7096
Redazione:
Sac. Roberto LAURlTA, Italia
Direttore della pubblicazione:
B.JUNKER
Commissione paritaria: 68782
Deposito legale: ]O trimestre1997
Prezzo dell'abbonamento
annuale: 85.000 lire
Se desidera abbonarsi:
1. Scriva alle Edizioni Obelia o, se
vuoleguadagnare tempo, spedisca
unfax al numero seguente:
0033-3-8896 7096.
2. Una volta richiesto l'abbonamento,
riceverà a casa unafattura. Non
spedisca denaro prima di averla
ricevuta!
3. Ricevuta lafattura, può effettuare
il versamento sul conto corrente
postale delle Edizioni Obelia:
CCP Torino n°35855105 in Italia.
Il nostro servizio
è stato ideato e sviluppato
per ogni attività pastorale
a tiratura limitata.
• • •
zmmagznz ANNOB 4 MAGGIO 1997
6a DOMENICA DI PASQUA
Ilper le n ostre parrocchie
4 maggio 1997
6a domenica
di Pasqua
Anno di Marco
2a lettura
In questo si è manifestato l'amore
di Dio per noi : Dio ha mandato il
suo unigenito Figlio nel mondo, per-
ché noi avessimo la vita per lui. Da
questo si riconosce l'amore: non
siamo stati noi ad amare Dio, ma è
lui che ci ha amati per primo.
Apri
oeehi~
•
I
l Gv 4,9-10
nostri
le nostre oree-
ehie e le nostre
• • •
manl~ apri I no-
stri euori perehé
•
possiamo eo-
struire la paee.
TI
AMO
Cft .
Non l'abbiamo proprio capito questo messaggio centrale del Vangelo di Gesù?
L'abbiamo perso nei meandri delle nostre chiese? Abbiamo forse paura dell'avven-
tura in cui rischia di condurci ?
Bisogna essere abbastanza pazzi per credere che solo lui è capace di spostare le
montagne e di rivoluzionare il mondo. Bisogna essere abbastanza saggi per ritenere
che senza di lui la nostra vita rischia di essere solo il riflesso scialbo di ciò a cui
siamo chiamati
È una necessità che si coniuga con tutti i tempi e ad ogni latitudine ; io ne sono re-
sponsabile e tutti noi vi partecipiamo. Lo si offre e non lo si comanda. Anche se
nasce da un'esigenza profonda, non sopporta ordini.
Da quando ne abbiamo parlato, è diventato l'argomento dei nostri discorsi, il ritornel-
lo delle nostre prediche e un pretesto per la nostra carità; noi ce lo siamo accaparra-
to e così si è sclerotizzato e noi abbiamo dimenticato di viverne.
Dobbiamo reinventare le parole e i gesti dell'amore!
Nicolas GILLIG
Ti amo...
Parole cosÌ semplici~
. "-
pronuncIate COSI spesso
e cosÌ cariche di promesse!
Amore
Il
mondo
ne ha
tanto
bisogno
e ne
ha cosi
poco.
e fraternità
• • •
tmmagtnt ANNOB 11 MAGGIO 1997
ASCENSIONE
Ilper le nostre parrocchie
11 maggio 1997
Ascensione
Anno di Marco
2a leUura
E poiché essi stavano fissando il
cielo mentre egli se n'andava, ecco
due uomini in bianche vesti si pre-
sentarono a loro e dissero: "Uomini
di Galilea, perché restate a guardare
il cielo? ".
At l ,IO-Il a
Presenza nascosta
ma reale "finché
egli ritorni".
ASCENSIONE
Quel giorno egli è salito al cielo.
E scomparso per sempre ai nostri occhi.
E tuttavia è presente mediante lo Spirito
e attraverso coloro che yiyono della sua Yita.
"Lo uiclem elerarsi al cielo" dice la Scrittura.
È a questo che deye tendere l'uomo:
rialzarsi e mettersi in piedi,
eleyarsi, superarsi, anelare oltre.
È il contrario di quel che spesso si yiye.
L'uomo si annienta o yiene annientato.
Lo si affonda o sprofonda da solo.
Lo si fa strisciare ed egli si lascia
sfruttare.
.:Ia il cristiano è anche illYitato
a tenere i piedi bene per tena
per annunciare a tutti i suoi
fratelli
che tutti gli uomini sono
salyati.
Bernanl Hl'BLER
Tendere verso l'alto
e tenere i piedi per terra:
ecco una ginnastica fantastica.
Non è al di sopra
delle nubi
che dobbiamo
cercare
Gesù "salito al cielo"
ma con
un semplice sguardo
a sinistra ea destra.
• • •
tmmagtnt ANNOB 18 MAGGIO 1997
PENTECOSTE
Ilper le nostre parrocchie
18 maggio 1997
Pentecoste
Anno di Marco
2a lettura
E cco cosa produce lo Spirito:
amore, gioia, pace, pazienza, benevo-
lenza, bontà, fedeltà, mitezza, domi-
nio di sé. Davanti a queste cose non
c'è legge che tenga. Poiché lo Spirito
ci fa vivere, lasciamoci condurre dallo
Spirito.
Gal 5,22-23.25
"Sembra che Dio
dorma. Ma se tendessi-
mo l'orecchio e il cuore
per intendere il suo
. "respiro...
MEDIANTE IL TUO SPIRITO, SIGNORE...
Tu ce l'hai prOITWSSO, Signore,
non ci lascerai orfani.
Ci doni il tuo Spirito
perché noi sialTIo con te
da selTIpre e per selTIpre.
Mediante il tuo Spirito, Signore,
apri i nostri occhi:
il nostro sguardo
si volga verso i nostri fratelli,
uno sguardo che accoglie
senza giudicare.
Mediante il tuo Spirito, Signore,
apri le nostre lTIani:
fa' che sappialTIo donare
senza calcoli lTIeschini.
Mediante il tuo Spil'ito,
Signore,
apri i nostri cuori:
fa' che trovialTIo il gesto
o la parola
che trasfigura la vita di
ogni giorno.
Tu ce l'hai prOlTIesso, Signore,
tu non ci lascerai orfani.
Ci doni il tuo Spirito
perché noi sialTIo con t e
da selTIpre e per selTIpre. Christine REIITBOLT
LoSpirito di Dio è come una
promessa che mette radice nel
mondo; è come una germinazione.
(Amado Velensi)
Signore, manda il tuo
• • •
zmmagznz ANNOB 25 MAGGIO 1997
TRINITÀper le nostre parrocchie
25 maggio 1997
Trinità
Anno di Marco
2a lettura
L o Spirito che avete ricevuto
non fa di voi degli schiavi, delle
persone che hanno ancora paura.
È LIno Spirito che fa di voi dei
figli. Mossi da questo Spirito, noi
gridiamo verso Dio, chiamandolo:
"Abbà!" .
io SOltO solo
:Dioèa!11ore
c~e siespande.
8 per questoche
per lui Imità
11011 significa
so/itudiJ1e. JVOl1
ha creatotU0!110
CO!11e 1m 11eces-
sariodiri!11pettaio,
o
Rm 8. l5
/11a gratuita!11eJ1te, pera!11ore.
ANDATE DUNQUE!
FATE MIE DISCEPOLE TUTTE LE NAZIONI
Anche a te il Signore dice: Vai!
Non restare 1"1 a guardare il cielo
con le mani giunte.
Certo, è bene pregare e invocare il mio nome.
Ma credi che basti...
Via, rimboccati le maniche e guarda
lo terra.
La missione è una
cosa che riguarda
anche te.
Smettila di dire
che tocca ad altri,
alla Chiesa o al
clero.
Sei tu lo
Chiesa.
Tu, perché sei
battezzato.
Tu , perché
hai ricevuto
lo Spirito.
Tu, perché sei inviato.
Guardati attorno, aspettano.
Quelli che hanno fame e sete non solo di parole o di sermoni,
ma di attenzione e di amore.
Nella tua parrocchia, nella tua scuola,
nel tuo posto di lavoro, ti attendono.
A te il Signore dice: Va'! Parla loro di Me, Padre, Figlio e Spirito Santo.
Èlo Spirito che ti manda. Va'! Non sei solo.
Robert RIBER
LaParola è viva quando passa
dall'uno all'altro.
Dio è
•
glOCO e
movimento
Il nostro
Dio
"'non e
né
fossilizzato
• • • MAGGIO 1997
zmmagznzper le nostre parrocchie
ANNOB IMMAGINI DOMENICALI
Il
~ Rimanete nel mio amore...
perché la mia gioia sia in voi!
4 maggio 97 - 6a Pasqua B
2~R0>j?F'l
dFi/~OCY
Anche voi
mi renderete testimonianza!
18 maggio 97 - Pentecoste B
Rimanete nel mio
amore... perché la mia
gioia sia in voi !
4 maggio 97
6a Pasqua B
Detto questo fu elevato
in alto
sotto i loro occhi.
11 maggio 97
Ascensione B
Detto questo fu elevato in alto
sotto i loro occhi.
11 maggio 97 - Ascensione B
25 maggio 97 - SS.ma Trinità B
Anche voi
mi renderete
testimonianza!
18 maggio 97
Pentecoste B
Andate e ammaestrate
tutte le nazioni.
25 maggio 97
SS.ma Trinità B
• • • MAGGIO 97
ANNOB IIItmmagtntper le nostre pan'occhie
VITA DI PARROCCHIA: MESSA-OFFERTORIO
OFFERTA
"
E]'offertorio.
Un chierichetto porla il pane e il vino;
un altro fa la questua.
Questa per pagare quello.
E tante altre cose...
Il servizio di Dio e degli uomin i
- noi non siamo degli angeli -
ha bisogno di materiale, di personale, di persone.
Mi si domanda del denaro, ma anche
il mio tempo, il mio aiuto.
Mi torna alla mente l'immagine
della povera vedova del Vangelo:
"gl i altri hanno donato il superfluo,
lei , invece, ha donato quello che aveva per vivere".
lo mi sento in colpa, sono così lontano da questo!
Ma lei, giustamente, non conta neppure,
è a Dio che dona
e quindi dona "al modo di Dio",
gratuitamente, magnificamente, gioiosamente.
Là dove la ragione misura,
l'amore è smisurato.
L'amore... '
Jean-Marie Bedez
$e non avele
nulla, donale
almeno
il vo$lro amore.
FRUTTO DELLA TERRA E DEL LAVORO DELL'UOMO
Portiamo questa terra
nelle nostre mani unite
per renderla al Padre tuo
carica di raccolto.
• • •
tmmagtnt ANNOB MAGGIO 97 - GIORNO DOPO GIORNO
per le nostre parrocchie
FESTA
DELLA
MAMMA
MARIA NEL MESE DI
MAGGIO
Devozione
del
mese
di
~~~~Maggio
jUiajUadre
Attraverso di te SOltO arrivato agli altri.
?:tI hai edllcato il mio cllore
a traversare sempre le appareNze
e a guardare
Nella vita del mio vicùto, del mio fratello,
ciò che è IlImùtoso.
?:tI mi hai ÙtSegNato
che il paNe NON si getta mai
perchéporta todore della terra
e del la{I(Jro degli lIomùti
e aNche perchégrida
la fame degli lIomiNi
che NON haNNO Neppure
IINa briciola
sllila tavola di ogNi giorNO.
Madre mia, tu mi ha ÙtsegNato
la CONdivisioNe,
e la lotta cONtro la miseria!
Attraverso di te io SONO
giUNto al dONO.
?:tI NON ti sei servita
di NeSSUN libro.
-C'ho imparato guardaNdo
le tlle malti tese
e il sorriso offerto
quotidiaNameNte, fùto altllitimo. eltarlcs SiJtfJcr
Alpeffa, carDI
Sto Itendendo
la biancheria...
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie
1° maggio:
FESTA DEL lAVORO
Dimmi, papà...
...spie~ami perché...
Anche Gesù deve aver posfo fanfe
domande a suo padre. Giuseppe, il
carpenHere, deve aver~li spie~afo la
vifa para~onandola alle~no.
Lo si può lavorare,
mettere insieme...
ma talvolfa ~eme e si spacca,
senza che si sappia il perché.
Così Gesù era preparato alla vita.
MAGGIO
MARIO
GIULIA
e
gli
altri
MI CHIEDO PERCHE ...
SI RAPPRESENTA LO
SPIRITO SANTO CON
IMAGGI097
GIORNO DOPO GIORNO
Alcuni si ammazzano nel lavoro,
altri a cercarlo.
Il
Non c'è il modo
di spartirsi i compiti?
"Negli incontri parrocchiali io non ho il coraggio di prendere la parola.
Ci sono tante persone intelligenti che parlano così bene, mentre io
devo cercare le parole". Un magazziniere (41 anni)
La vera devozione a Maria
non è nient'altro che lo stu-
pore davanti alla grazia di
Dio. Ogn i venerazione di
Maria deve essere messa in
relazione con Gesù. La
Chiesa rifiuta ogni altro culto.
11 MAGGIO
FESTA DEllA MAMMA
• • •
zmmagzn'lpe1' le nostre parrocchie
La §alute'
è un bene troppo
o
prezJlo§o
perché ce lo
giochiamo?
§oprattutto
quando §i tratta
della §alute
di un e§§ere che
IMAGGI097
VIVERE LA VITA: SANITÀ
Il mondo dei malati
è un altro mondo.
Il tempo si misura in un
altro modo,
non c'è più pioggia
o bel tempo.
Chi è dentro quel mondo
non sa più nulla dell'altro.
Ma coloro che sono fuori
conoscono la vita
di quelli che
sono dentro?
Andare da loro
significa farli
un poco USCIre.
DENTRO
O FUORI
UN'ARTE
Curare i malati non è un'atti-
vità per dilettanti, è un'arte e,
come ogni arte, richiede
impegno e seria preparazione,
come l'opera di un pittore o di
uno scultore.
/
/
<-~ -.', '.-._-- -
Florence Nightingale
..~- ;~' ~ ~Tb: '
La cura del malato non consiste in una scatola
di pillole, nella prescrizione di pastiglie, nel
dosaggio di confetti , si esprime invece in un
ascolto rispettoso, in un dialogo delicato e, se il
malato lo vuole, in una comune preghiera,
• • •
'lmmag'ln'lper le nostre parrocchie IMAGGI097
UNA PAGINA DI SCRITTURA
eco i frutti
dello Spirito
gIoIa,
pace,
paZIenza,
bontà,
benevolenza,
fedeltà,
dolcezza,
dominio di sé.
Di fronte a tutto questo non c'è legge
che tenga.
Coloro che sono di Cristo
hanno crocifisso la carne
con le sue passioni e i suoi desideri.
Se viviamo dello Spirito,
camminiamo anche secondo lo Spirito.
Lettera ai Galati 5,22-25
Seconda lettura dell'11 maggio 1997, domenica di Pentecoste
(Traduzione di Albert HARI)
Il
• • •
'lmmag'ln'l IMAGGI097
CELEBRARE: CANTARE LA VITA
Ilper le nostre pm-rocchie
LA VITA CANTANDO
I nostri bambini non si stancano
mai di chiedere e di continuare a
chiedere LA canzone che piace
loro; dietro questa insistenza si
indovina un bisogno vitale di QUEL
testo e di QUELLA melodia. Non si
può affatto cantarne un'altra con il
pretesto che avete dimenticato le
parole o la musica.
Una canzone che piace è magica:
ritmi e sonorità si fondono per
creare un ambiente, suscitare un
sogno o rawivare le immagini dei
ricordi associate a questa canzone.
I nostri piccoli non si sbagliano
mai, e neanche l'artista, quando
canta "la vita è più bella e meno
triste, quando si canta".
Emmanuelle B]ERKEM-HIRTZ
CANTO NUOVO
Misura dopo misura
nota dopo nota
far suonare altre corde,
unire le voci.
Sillaba dopo sillaba
togliere il lato oscuro della paura.
Parola dopo parola,
chiamare per nome la speranza.
Mai forse
l'uomo ha avuto
una missione
più urgente e nobile
di questa:
far cantare le cose...
L. Aragon
Canto perché
la tempesta
non è così forte
da coprire il mio canto.
L. Aragon
• • •
zmmagzn'tper le nostre parrocchie IMAGGIO 1997
IMMAGINI PER DIRLO
III
lA PENTECOSTE
Leggete gli Atti degli Apostoli 1, 12-14 e
2, 1-11.
Mettete poi in ordine, accanto ad ogni
lettera, gli avvenimenti raccontati dagli
evangelisti.
RISULTATI:
SOLUZIONE:
A. Gerusalemme, un luogo del monte
Sion in cui sono accaduti questi av-
venimenti.
B. La "stanza alta" in cui si sono riuniti i
discepoli.
C. Sono tutti seduti, in modo ordinato.
D. La madre di Gesù è in mezzo a loro.
E. Dal cielo arriva un rombo simile a
quello di un forte vento che riempie
tutta la casa.
F. Appaiono allora delle lingue di fuoco
che si posano su ognuno, ed essi
vengono riempiti di Spirito Santo.
G. Cominciano a lodare Dio in lingue di-
verse.
H. La gente, attirata dal rumore, arriva
davanti alla casa: alcuni sono stupiti,
altri si fanno beffe.
lo Pietro prende la parola e annuncia
Gesù morto e risorto.
1-2 risposte giuste: rileggete il testo. 6-7 risposte giuste: buone conoscenze e fantasia.
3-5 risposte giuste: buone conoscenze religiose. 8-9 risposte giuste: meritate la licenza in teologia.
4MODI SICURI PER GARANTIRSI CONTRO LO SPIRITO SANTO
;4NALIZZARE A LUNGO
SE QUESTA "SPECIE" È
VERAMENTE LO SPIRITO.
S EVUOLE AGIRE
OBBLIGARLO A RISPETTARE
TUTTE LE NOSTRE REGOLE.
/~ J Ì':::
f- A r-
l'
I-
~p
-I
1-- )-..t',.
~ (
-- .-" .
SPECIE .~
... RARISSIMA ~
CHIUDERLO
NELLE NOSTRE ISTITUZIONI
PER ASSICURARSENE
L'ESCLUSIVA.
LJNVOCARLO MA
SPERANDO CHE NON CI
PRENDA SUL SERIO.
BAZAR
PRIME COMUNIONI
Una lettera tra le tante
Ogni mese riceviamo con molta gioia le immagini che
riguardano le diverse domeniche efeste.
Nella nostra parroc-
chia io mi occupo del
foglio parrocchiale
che viene pubblicato
due volte al mese.
Preparo anche i libret-
ti dei canti per la cele-
brazione dei sacra-
menti ed è soprattutto
a questo proposito che
Questa spiga può
essere ingrandita
tanto da permettere
ad ogni ragazzo di
scrivere il proprio
nome dentro un
chicco di grano.
mi trovo piuttosto sguarnita !
Prima Riconciliazione - Prima Comunione - Cresima -
Battesimo - Matrimonio - Funerale (Parola di speranza).
Se poteste di tanto in tanto includere qualcosa su questi
temi, ve ne saremmo veramente grati.
Grazie per il lavoro che svolgete.
Elisabeth T
Veniamo subito incontro Cl questo desiderio publicCindo alcune imma-
gini per la Prima Comunione.
). ~.
goto
petr Qe
vogttre
pubbQicaSiOtli
• •
per le nostre parroc_4c_,h/-_ie~----..I
• Giugno 1997 • Anno B
CoVlte VllltO
1
Solennità del Corpo e Sangue
di Cristo B
2
100 Domenica B
3
11 a Domenica B
4
120 Domenica B
5
Santi Pietro e Paolo
6
Per le vostre dia
7
Immagini domenicali
8
Vivere lo vita: lo festa
9
Temi l
10
Celebrare: Cantare in chiesa
11
Giorno dopo giorno
12
Immagini per dirlo
Davanti ad ogni vita che oggi
germoglierà, crescerà, fiorirà e
maturerà, ripetete:
"Questo è il mio
corpo".
E davanti ad ogni
morte che
s'appresta a
corrodere,
a sciupare,
a stroncare,
comandate:
"Questo è
il mio
sangue!".
P. T eilhard
de Chardin
o
o
;> o
Il disegno che vedete qui sopra riprende il manifesto
realizzato alcuni anni fa dall'artista palestinese Sliman
Manzur per la giornata mondiale di preghiera per le
donne, che ha luogo ogni anno in marzo.
Il tema della preghiera era: ANDARE - VEDERE -
AGIRE. Un grido di pace, questa donna che circonda
con le sue braccia un bambino in pericolo; un grido di
solidarietà, questa donna sola; un invito ad un senso da
dare alla loro vita, attraverso queste donne che cercano
una strada attraverso il deserto.
Possa ognuno di noi, con i poveri mezzi che ha a dispo-
sizione, rispondere a queste grida, a questi appelli, a
queste speranze.
François Arnold e Sac. Roberto Laurita
IMMAGINI
PER LE NOSTRE
PARROCCHIE
© EDIZIONIMARGUERITE
Amministrazione:
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4, rue Gutenberg -B.P.15.
F - 67610 La Wantzenau (Francia)
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Redazione:
Sac. Roberto LAURITA, Italia
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• • •
ANNOB Iltmmag'tnt l GIUGNO 97
SOLENNITÀ DEL CORPO E SANGUE DI CRISTO
per le nostre parrocchie
1 giugno 1997
Il Corpo e
il Sangue di Cristo
Anno di Marco
2a lettura
Cristo è il sommo sacerdote dei
beni futuri. Il tempio del suo corpo è
più grande e più perfetto del tempio
dell ' antica Alleanza; infatti non è
stato costruito da mano d' uomo e
quindi non apparti ene a questo
mondo.
Eb 9,11
",UANDO IL PANE È
~NGIATO, DIVEN-
TA NUTRIMENTO.
Q UANDO IL PANE È
(ONDIVISO, DIVEN-
TA AMORE.
QUANDO BISOGNA
SJPEZZARSIooo
Quella sera, Gesù
ha spezzato il pane.
Ed ha aggiunto:
"Questo è il mio corpo,
offerto per IIoi•••".
Ora tutto dillenta chiaro:
Gesù ci ama
fino a farsi lacerare!
Per amare, per donarsi,
per offrire il suo amore,
per far percepire
la tenerezza di Dio,
per manifestarla
e distribuirla a tutti,
Gesù è pronto ad entrare
con la sua dillinità
in una umanità infranta,
stritolata da un sistema giudiziario ipocrita,
frantumata sotto la tortura,
inchiodata sul legno della croce,
spezzata nella sua dignità,
sporcata nella sua innocenza.
Per amare,
perché si stabilisca la giustizia e la dignità
di ogni essere umano,
c'è forse una strada dillersa
da quella intrapresa dal Figlio,
che si lascia spezzare? Charles SINGER
Spezzare il pane
è un gesto bruta-
le.
Si rompe ciò che
prima era intero.
Si frantuma ciò
che era unito.
Si divide ciò che
stava insieme.
Spezzare il pane
evoca una vera e
propria violenza
perché si lacera.
Ma c'è forse un
altro modo per
scoprire ciò che vi
è dentro il pane?
• • •
zmmagznz ANNOB 8 GIUGNO 97
lOa DOMENICA
per le nostre parrocchie
8 giugno 1997
lOa Domenica
del Tempo Ordinario
Anno di Marco
2a lettura
Ciò che si vede è provvisorio, ciò
che non si vede è eterno. Noi lo sap-
piamo: il corpo che è nostra abitazio-
ne sulla terra, deve essere distrutto.
Ma Dio costruisce per noi nei cieli
una dimora eterna, che non è opera
dell'uomo.
2Cor4,18-S,1
Là dove cresce
l'egoismo,
fa' che io porti la frater-
nità.
,
E MIO FRATELLO...
Quando ho bisogno di lui
aCCOlTe.
È sempre pronto ad aiutar-
mi.
È lUl collega di lavoro.
Xoi lottiamo insieme
per una condizione migliore.
Condividiamo la stessa fede.
È come un fratello per me.
Yive solo
in una grande casa.
Ma la sua vicina veglia su di
lui.
Ha subito un incidente
e lei trova il tempo
per andare a h'ovarlo
in ospedale
e sollevargli il morale.
È come una sorella per lui.
È la "nonna"
dei ragazzi di quella strada.
:xon li ha mai ignorati:
si è sempre fermata
a salutarli e ad ascoltarli.
Qualche volta regala un dol-
ciUIne,
altre volte li rimprovera
se hanno fatto una stupidag-
gine.
È come una madre per loro...
Dice Gesù:
"Chi fa la volontà di Dio,
è mio fratello, mia sorella,
mia madre" (Marco 3,35)
In Gesù, il tuo Figlio, noi
diventiamo fratelli e sorelle.
Tu sei il nostro Dio e noi siamo
il tuo popolo.
DJ.
"Se una famiglia è
divisa,
non può resistere
alle difficoltà"
Mc 3,26
Commento di oggi:
"Non era questo
che sognavo.
-r=::::::~:=:::::!=~~~====~~_.3IliiI5--..i.--";'--- lo in cantina a lavare.
Tu a lavorare in
soffitta. Enel giardino
nostro figlio che
piange...".
• • •
tmmagtnt ANNOB 15 GIUGNO 97
lla DOMENICA
Ilper le nostre parrocchie
15 giugno 1997
Ila Domenica
del Tempo Ordinario
Anno di Marco
2a lettura
F ratelli, noi siamo sempre pieni di
fiducia, anche se sappiamo che, fin-
ché abitiamo questo corpo, siamo in
esilio lontano dal Signore. Infatti
camminiamo nella fede, senza ancora
vedere. Sì, abbiamo fiducia.
2 Cor 5,6-7
U n granello di
senape!
E' poca cosa.
Ma non basta una scintilla
per far nascere un fuoco?
LA MANO
DI DIO
ALEOPERA
Non ci sono paragoni llliglio-
ri di quelli tratti dalla vita
quotidiana. Gesù conosceva bene
i lllestieri del suo telllpo. Aveva
osservato gli uOlllini al lavoro e
conosceva i ritllli della natura. Nel
lllondo d'oggi, però, alcune parabole di
Gesù sono llleno incisive di quanto lo
erano uno o due secoli fa. LUOlllO della città
ha sostituito infatti l'uolllo della call1pagna.
Ma non è l 'occasione per andare a riscoprire
questi lllestieri di un telllpo? E poi, se la gente
della terra non esistesse più, COllle farebbe
l'ulllanità a nutrirsi? Linvito di Gesù è dunque
duplice: aprire gli occhi sulle cose che ci circon-
dano, aprire gli occhi sul lavoro dell'uolllo, sui diversi lllestieri,
anche quelli che stanno scolllparendo. Così Gesù ci spinge a consi-
derare con stupore e llleraviglia questo lllondo. Da dove viene J
pane che llli nutre ogni giorno? Che cos'è che peTlllette agli uccelli
e agli anilllaii selvaggi di sopravvivere? Chi è che rende possibile la
vita degli uOlllini? Al di là delle parabole c'è selllpre un'esortazione:
guarda, osserva attorno a te. La lllano di Dio è all'opera ovunque:
lo sai?
Lue STEIN
Laparabola esce dalla
bocca di Dio, ma è ricolma
della vita degli uomini.
Tutto ciò che è grande inizia
fY-'""~~
in modo discreto.
• • •
zmmagznz ANNOB 22 GIUGNO 1997
12a DOMENICAper le nostre parrocchie
22 giugno 1997
12a Domenica
del Tempo Ordinario
Anno di Marco
2a lettura
Se uno è in Cristo, è una creatu-
ra nuova. Il mondo vecchio è
scomparso: ecco , è nato un
mondo nuovo.
2 Cor 5, 17
ÀÌun sunu le nustre
paure che sorprel1dol1o il
Sigl1ore; èpiuttosto la
l10stra mal1cal1za di
fiducia il1 lui.
ESSILO
SVEGLIA-
NO
"Essi lo sve&ano". Doveva
essere LanLo forLe la Lem-
pesla, se E)i aposLoli si
deCisero a chiedere aiuLo
a Cesù. 0i imma8Jna faCil-
menLe la scena. Dopo aver
IoLLalo con LuLLe le IorD forze conlro la furia de& elemenU, persuasI che ormél! è 8JunLa la
101'0 ultima ora, essi si rivoit)ono a colw che rappresenLa la loro ulUma él!1COra di salvezza. [
allora SVe&él!10 il ~laesLrD NessW1 OIt'P&O e nessW1 yo di pmde il risve&O è bruLale
come le loro espressioni!
Ciò che accade dopo, nessun letlore del Vane,elo può iEflol'él!'Io. [ LuLLavia non si riuscirà
mél! a capu'e [mo In fondo. ~, infaLU, si compenelrano divino e wnano. AI fit!iO 0alvaLore
risponde il Padi'e CreaLore. ~ando i fiwni di palde e la schiwna dei EJorni sommerepno
LuLLo, solo la Parola creaLrice può pacificare e l'iporlél!'e la calma.
0oLloposU aUe LLu'bolenze e aUe lempesle della viLa, spesso coslreLU a remél!'e conLro
correnLe, speLla a noi di invocare il 0i8J1ore.
AposLrofando Gesù in quel modo, LuLLavia, i discepoli mosU'avano di mancare di buona
creanza. tvloriamo LuLli per mél!1canza di buona creanza, diceva W1 umorisLaI
~'Ia la buona creanza è una cosa e vivere in relazione con il 0i8J1ore è un'alLra. ILU'averso
Gesù, Dio fa Irruzione nei nosLn modi wnani di vivere, di IolLare, di sperare.
il 0i8J1ore SI laSCia voienUel'i nsve&él!'e dalla preE)1iera di lode e di supplica dell'uno, dalle
8J'lda e dai 8emiU di un alLro; dal silenzio di adorazione di Lm Lerzo. [ quindi, W1a beUa
lezione di umiltà da parLe del discepoli! Bcrnard ZIÌ'IPI1Q
Dio si fa uomo:
il suo mistero risplende
nell'infinitamente piccolo
Perché
aver paura'!
Conre lI1lIi è
accaduiDche
non abbiate
lafede'! (Vcmgelo)
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie
ANNOB
29 GIUGNO
PtErrçO E P40LO
L~ ~t,~..~ tt1""f~
"Dio sa scrivere diritto anche se le
righe sono curve", dice un proverbio
portoghese. Quale prova migliore di
quella offerta dalla Chiesa primitiva?
Come colonne della nuova comunità,
Gesù ha scelto due uomini che non
avevano alcuna somiglianza o legame
tra loro. Pietro, il conservatore. la roc-
cia, conservò fedelmente ciò che aveva
ricevuto. Paolo, l'appassionato, portò le
idee nuove. I due trasmisero la fede in
Cristo fino ai confini del mondo.
29 GIUGNO 97
SANTI PIETRO E PAOLO
29 GIUGNO
SANTI PIETRO
E PAOLO
Pietro e Paolo
sono l'uno
davanti all'altro,
funzione e grazia,
autorità
e carisma,
oggettività
e soggettività,
lo Chiesa del diritto
e lo Chiesa
dell'amore.
Ma Pietro e Paolo
indicano una
tensione
fruttuosa,
non una
opposizione
29 GIUGNO
Perché Dio scommette sulla collabora-
zione, vuole la comunità. Santi Pietro e Paolo
Il
"II mulino di San Paolo",
è così che viene chiamato questo capitello
di Vezelay. Vi si sco r ge un uomo che
versa del grano nel mulino e un altro che
raccoglie la farina. Paolo non h a forse
macinato , rim acinato e ri espresso le
parole del Signore per le giovani comu-
nità? E Pietro non ha proprio il compito
di raccogliere questa Parola m aci nata ,
per nu trire coloro che gli sono affidati)
O ggi avviene la stessa cosa grazie alla
complementarietà che può esistere tra i
teologi e i guardiani dell'Istituzione.
29 GIUGNO
SANTI PIETRO
E PAOLO
*PETRV
ASEt tvBrNEMBER.E
NTIQVIVICXlTANNV
SEXMESISOCTODIES
Xx<rH
29 GIUGNO
0anti Pietro e Paolo
• • •
zmmagznzpel' le nostre parrocchie
ANNOB PER LE VOSTRE DIA
IMMAGINI PER LE VOSTRE DIAPOSITIVE DA LUGLIO AD OTTOBRE
IMMAGINI DI CRISTO
• • •
'tmmag'tn't ANNOB IMMAGINI DOMENICALI
per le nostre parrocchie
Vi mostrerà una grande sala
già pronta
l giugno 97 - CORPO E SANGUE DI CRISTO
Jfk
Gli uccelli del cielo possono ripararsi
alla sua ombra.
15 giugno 97 - 110 DOMENICA B
Vi mostrerà
una grande sala
già pronta
l giugno 97 - CORPO
E SANGUE DI CRISTO
Poiché dicevano:
"È fuori di sé"
8 giugno 97
100 DOMENICA B
Poiché diceva no: "È fuori di sé"
8 giugno 97 - 100 DOMENICA B
P erché siete così paurosi?
22 giugno 97 - 120 DOMENICA B
Gli uccelli del cielo
. .
possono npararsl
alla sua ombra.
15 giugno 97
110 DOMENICA B
Perché siete così paurosi?
22 giugno 97
120 DOMENICA B
• • •
'tmmag'tnzper le nostre parrocchie
Poiché spesso dovete annunciare delle
feste, noi vi proponiamo alcuni titoli
scritti in modo diverso, cosÌ potrete
facilmente inserirli nei vostri disegni,
sostituendo quelli che già esistono.
PaLJt'Jt'OJlClchial
in fe§taL
9/0fÙt0();~ C041; ruJi;!
9e&Uv~
~
IGIUGN097
VIVERE LA VITA: LA FESTA
~ESTA PARROCCHIALE
~ESTA DELL'ORATORIO
~ESTA DEI RAGAZZI
~ESTA DEL PATRONO
Condividiamo la nostra fioia.
Parrocchia in festa.
FESTA POPOLARE
Pasticcieriepasticciere,
l11etteteviai
fornelli.
II nostro
standattende
i vostri capolavori.
Vi stiamo
preparando
una sorpresa!
Il
• • •
'lmmag'lnZper le nostre parrocchie IGIUGN097
TEMI
*Acco·
g1ienza
*Acquisti
*Annuncio
*Attesa
• • •
'lmmag'ln'lper le nostre parrocchie IGIUGN097
CELEBRARE: CANTARE IN CHIESA
Il
71clmto è sempre StlltO 1111 modo per esprimere III fede
" delle cO/I1tll1itIÌ cristill/1e.
(lli scritti biblici S0/10 ll/1c/t'essi 1111 CllIltO d'amore edi fede
III Vio creatore, Illill forzll del StiO Spirito e Illill spera/1ZIl
c/te cidO/11l il suo 'lifllio. elllltllresifl/lificll ritrovllreilfervore
delle /1ostre Ilssemblee e celebrare quelill CO/l1ll11io/le c/te ci
ritll1isce. ell/1tllre sifl/1ificll costituire 1111 coroper esprimerlll e
mettere le wci 1lII'III1iso/10, sifJ/1ificll sostmere III prefl/tiera
COlt III musicll. ell/1tllre siflllificll cOlldividere l 'aIIÙI10 del
poetll, vibrare Illl'ispirllzio/1e del l11/1sicistll, cOldividere III
prefl/tiera di /I/11l Ilssemblell. elllltllre siflllificll proclllmllreIII
melodill c/tepercorre il mio
c/lore eproclllmllre :- ..,
----IIIfede c/te
1l/1i1111l il
mio SOfl110.
;Vicolfls
{jJJ:.CJ{j
Amare, pregare,
cantare,
ecco tutta la miavita.
questi doni del tuo
Per
amore, ti rendiamo ,rade, o
Padre, e, uniti a,1i an,eli e ai santi,
cantiamo insieme la tua ,Ioria.
(Pre~hiera eucaristica dei fanciulli II)
Alphonse de Lamartine
Accogliete in voi la melodia di Dio.
Ignazio di Loyola
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie
es GIUGNO
CUORE DEL
In Gesù abbiamo potuto
capire che il rapporto di Dio
con il mondo non è astrat-
to, esteriore.
24 GIUGNO
SAN GIOVANNI
BATTISTA
,
Ecolui che uede arriuare,
colui che desta,
colui che prepara,
colui che scompare.
IGIUGN097
GIORN O DOPO GIORNO
IL CUORE DI
CRISTO
Dio è presente in modo
intimo, profondo. È il cuore
amorevole del mondo, la
misericordia che diventa
carne e sangue.
Giovanni
Battista
Il
Sacro Cuore
.J. 'IK I ~
La più bella immagine del
Sacro Cuore nel nostro secolo è
forse questa scritta che dobbia-
mo alla mano di Charles de
Foucauld.
Il nome , la croce , il cuore,
l'amore. Sono segni che Charles
de Foucauld ha t racc iat o con
tutta la sua vita.
CON TUTTO IL CUORE
La fella del Cuore di Crislo
meffe il dilo sul cuore della
Chiesa:
il dono lolale del Figlio di Dio
altraverso la sua vila e la sua
morle.
• • •
zmmagznzper le n ostre parrocchie IGIUGN097
IMMAGINI PER DIRLO
GIUGNO
~ULTIMA CENA
Per comprendere l'immagine, leggete il racconto
di questo avvenimento in Luca 22,7.
IL DESIDERIO DI ESSERE PERFETTI
I I Il; I
l'II,l,
RENDE ALCUNE PERSONE PERFETTA-
MENTE INSOPPORTABILI.
PEARl BUCK
DO
I Dio & lo
costituiamo
sempre
la maggioranza.
Mettete poi in ordine, accanto ad ogni lettera, gli
avvenimenti raccontati dall'evangelista.
A
B
c
D
E
Soluzione:
A. Gesù manda Pietro e Giovanni in città a pre-
parare la cena pasquale.
B. Essi arrivano alle porte della città.
C. Seguono l'uomo che porta una brocca ed en-
trano con lui nella casa.
D. ~agnello è arrostito e la cena è pronta.
E. Essi mangiano l'agnello pasquale secondo le
prescrizioni del rito.
BAZAR
UNA RICHIESTA
Abbiamo trovato nella rivista l'immagine di un diamante intagliato, deposto su un cuscino.
Vorremmo rivederla, dal momento che una volta l'avevamo utilizzata per far capire che la Messa
presenta diverse sfaccettature.
Ecco il nostro tentativo di risposta:
:::":~:.~;~:~;~:1; ::~~~:~;::~~~:,;~~'.~", o
si ~g1"al-iapiO
offerta del sacrificio
della croce
il Cristo, nostro cibo
raduno dei Cristiani
4le4lOl'iale de"
..f...la Cella
I lettori ci scrivono:
Ancora una volta grazie per il lavoro che state
facendo!
Vi inviterei in particolare ad offrire dei disegni che
possono essere utilizzati, una volta ingranditi, nella
catechesi.
Ci piacerebbe che continuaste a presentare la
pagina consacrata ad un passo biblico, presentato
ogni volta con una lettera d'inizio originale e
sontuosa che dà risalto ad un testo che, in questo
modo, ha l'opportunità di sfuggire alla
banalizzazione. Ma vorremmo soprattutto dirvi una
cosa: continuate!
Sono molto apprezzate anche quelle pagine che
contengono solo dei disegni (simboli). lo lo dico
sempre: "Quando siete troppo stanchi per leggere,
guardate questi disegni e le vostre riflessioni
diventano già un accostamento alla preghiera".
Ci sarebbero molte altre cose da dire...in bene.
Grazie.
J.A.F.
Grazie, innanzitutto, per il vostro incoraggiamento.
Non sapevamo più se dovevamo continuare la
"pagina di Scrittura": ora siamo stati convinti a
farlo.
Anche in questo numero troverete la pagina
"Temi". Per facilitarne l'utilizzazione la
classificheremo per temi e in ordine alfabetico.
Sperando di esservi utili.
1;-
i
goto
petl Qe ~
vogttle ~
pubbQicavio~i
4/97
Materiale
per i fogli
• •
parrocchiali I per le nostre parrocchie
Co~te~Llto
1
140 Domenica B
2
150 Domenica B
3
160 Domenica B
4
170 Domenica B
5
Immagini domenicali
6
Vivere lo vita : Pregare
7
Temi 2
8
Una pagina di Scrittura
9
Gesti: La lettura
10
Celebrare: Leggere in chiesa
11
Giorno dopo giorno
12
Immagini per dirlo
• Luglio 97 • Anno B
.,
' "
~ l ~
'~.< ~.·h
~'"
" (. "
;i· .,.
Siibenedetto, tu' che sei la sorgente
di tutto ciò che esiste.
Noi abbiamo sete di te, sorgente di
ogni sete.
Il nostro cuore è inquieto finché non
trova in te il suo riposo. H.Oosterhuis
Ritrovare
la leggerezza
dell'essenziale
Abbiamo pensato a
questo, mentre sce-
glievamo quest' immagi-
ne. Ce rto: è rid otta
all'essenziale ! Ma non è
proprio a causa di questa
leggerezza che la libellu-
la può danzare nel sole
dell'estate?
Accade la stessa cosa
alle nostre agende. Dopo
essere state cosÌ sovrac-
cariche durante l'anno,
ora si sfolti scono, ed è
una cosa buo na. G es ù
stesso ha detto ai suoi
apostoli: Ve nite in di-
sparte, in un luogo deserto e riposatevi un poco...
Si tratta di un invito rivolto a tutti, ma forse in particolare a noi pasto-
ri un po' stressati.
Durante le vacanze anche le nostre comunicazioni pastorali diventano
leggere leggere...come se fossero state condite con un certo olio!
Leggerezza in questo caso non significa insignificanza ma digeribi-
lità.
E la leggerezza dell'essenziale non è cosÌ facile da trovare. Esige una
certa ascesi. E, se questo vale per la nostra esistenza personale, è vero
anche per le nostre lettere e comunicazioni pastorali.
Volendo dire tutto, noi spesso finiamo coll' appesantire le nostre pub-
blicazioni, e cosÌ le rendiamo indigeste ai nostri lettori. È per questo
che imporsi un determinato spazio, un certo numero di righe da non
superare, è molto salutare. Spesso dovremo tagliare, togliere, elimi-
nare - ancora la pubblicità! - ed è tanto meglio per i nostri lettori.
Nella ricerca della leggerezza, la scelta di un' illustrazione gioca un
grande ruolo. Nelle nostre pagine spesso cosÌ ingombre e sovracca-
riche, un' immagine permette un respiro. E poi l'immagine stessa è un
messaggio, talvolta ricco tanto quanto un lungo testo. Essa attira lo
sguardo e si ricorda facilmente. Non abbiamo dunque paura di utiliz-
zarle spesso.
Noi ammiriamo gli artisti del Medioevo che non esitavano a miniare i
loro testi con delle splendide iniziali. I mezzi moderni - che tuttavia
ci rendono ancora difficile e costoso l'accesso al colore - ci permet-
tono però di realizzare delle belle pagine leggere, luminose, che invi-
tano al respiro, e perché no?, anche alla preghiera.
Père François ARNOLD e Sac. Roberto LAURITA
IMMAGINI
PER LE NOSTRE
PARROCCHIE
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• • •
'tmmag'tn't ANNOB 6 LUGLIO 97
14a DOMENICA
Ilper le nostre parrocchie
6 luglio 1997
14a Domenica
del Tempo Ordinario
Anno di Marco
2a lettura
loaccetto volentieri le infermità,
gli oltraggi, la prigionia, le persecu-
zioni, le situazioni angosciose soffer-
te per Cristo. Perché quando sono
debole, è allora che sono forte.
2 Cor 12, 9-10
OlLando Dio
era sulla terra
aveva un nome
e un indirizzo.
SCONCERTATIoH
Detto tra noi, possiamo
volergliene --=".
se restan sor-
presi dall'inse-
gnamento di
Gesù?
-~ ~-:::::?
- ~~~
~~..:e::~l"'"
Detto fra noi, non siamo anche
~
_ .~~..
~ - . .
~~~l~::~i~~~~a~~~~:~:~s~~~~~~;:~~~nimenti e - -: C>
dagli esseri che incontriamo sul nostro cammino?.. D ~
"Come può essere accaduto? Eppure avevo previsto tutto!" . " .
"Da dove gli è venuta quest'espressione? E io che credevo
di conoscerlo!"
"Non capisco la reazione che ha avuto!
Ero così sicuro di quello che avrebbe fatto!".
Allora, perché meravigliarsi tanto della fatica che fanno i nostri occhi
nel riconoscere tutte le piccole perle di miracoli sconcertanti, disse-
minate sulle nostre strade, come altrettante tracce dello spirito
nuovo?
Emmanuelle Bjerkem-Hirtz
D
OV~è il miracolo? Nella gua-
rigione o nella capacità di
capire che si è guariti?
...
E dei nostri"
ma sconcerta.
Abbiamo
tante
scuse
per
non
la-
• •
sClarcl
"afferrare""
da lui.
• • •
zmmagznz ANNOB 13LUGLIO 97
15a DOMENICA
Ilper le nostre parrocchie
13 luglio 1997
15a Domenica
del Tempo Ordinario
Anno di Marco
2a leUura
Dio ci ha predestinati a diventare
per lui dei figli per opera di
Gesù Cristo:
ecco quello che egli ha voluto nella
sua benevolenza, a lode e gloria della
sua grazia, che ci ha dato nel suo
Figlio diletto.
Ef 1,5-6
Prima della risposta
c/è sempre
una chiamata!
e /è dunque qualcuno
che miinterpe[[a?
C~È SEMPRE UNA PRIMA VOLTA!
Ilprimo giomo all'asilo,
alle elementari,
alle medie,
alle superiori,
all'università...
Il primo giorno di lavoro,
di una gara sportiya,
di un incont ro d'amore,
di un progetto comune,
di un mat rimonio,
di una nascita,
di una famiglia...
Il primo giomo del battesimo,
del perdono,
della prima comunione,
della cresima,
e dopo?
E perché no anche
il primo giorno
di un impegno cristiano,
come catechist a,
come membro
di lU1 movimento,
come lettore o animatore,
come corista o direttore?
il primo giomo
come seminarist a,
come prete,
come religioso o religiosa...
C'è sempre lU1a
prima volta,
e se oggi
toccasse pro-
prio a me?
Alain DOKIUS
Consolare tutti quelli che
sono provati dalla vita...
ecco un segno fantastico
dell'umanità del nostro Dio
Partire
senza niente
in tasca...
ecco
una vera
prova di
fiducia!
• • •
zmmagznz ANNOB 20 LUGLIO 97
16a DOMENICA
Ilper le nostre parrocchie
20 luglio 1997
16a Domenica
del Tempo Ordinario
Anno di Marco
2a lettura
Fratelli, voi che un tempo eravate
lontani dal Dio dell' Alleanza, ora
invece siete diventati i vicini, grazie al
sangue di Cristo.
È lui, il Cristo, che è la nostra pace:
colui che ha fatto dei due, Israele e i
pagani, un popolo solo.
Ef2,13-14
Noi cerchiamo sempre
di decifrare il signifi-
cato della nostra vita. Ma
solo una persona ha la
chiave giusta.
"EraNo come de/le pecore seNZfl pflstore"
.Mc 6 , 34
»eIbel mezzo della zona industriale,
sulla strada da poco asfaltata,
un pastore avanza lentamente_
:Dietro di lui cammina, urtan- ~
dosi, il suo gregge belante.
Un 'immagine insolita
e inimmaginabile.
Oggi l 'allevamento
è diventato industriale
e lagnello lo si trova
più facilmente in promozione
sui banchidi 11ft supermercato.
8 tuttavia l'immagine evangelica
conserva la sua freschezza e la sua
verità: in tutti i paesidel mondo
quante pecore disperse,
perdute e spaventate,
abbandonate,
prostrate!
Per essere radunate e sfamate,
per poter passare la notte al sicur(J.
per trovare da mangiare, ~
per aver garantita la pace, i ()per ritrovare la dignità,
esse attendono ancora
dei veripastori.
I1emardJ(UEJ;81e
Felice colui che raduna
invece di disperdere.
Felice colui che consola
invece di spaventare.
Non dei pecoroni
dallo spirito
gregario,
ma
pecore
docili
alla
saggezza
del
pastore.
• • •
tmmagtnt ANNOB 27 LUGLIO 1997
17a DOMENICAper le nostre parrocchie
27 luglio 1997
17a Domenica
del Tempo Ordinario
Anno di Marco
2a lettura
F ratelli, io, in prigione a causa
del Signore, vi esorto a compor-
tarvi in maniera degna della voca-
zione che avete ricevuto: abbiate
umiltà, mansuetudine e pazienza,
sopportatevi a vicenda con amore.
Ef4, 1-2
!lonon so che cosa
sia un miracolo, ma
penso che se tutti
condividono qualco-
sa, allora il miracolo
diventa possibile...
UN PANE PER IL CAMMINO
S
edersi sull'erba per un picnic familiare, o tra amici, e offrire qual-
cosa anche a quelli che passano di n, fermandosi a conversare
con loro: ecco una cosa da fare in piena estate, in questa sta-
gione.
Ci è facile così immaginare questa sosta di Gesù sulla montagna,
seguito dalla folla che sfama. Ma questa folla è la nostra assemblea
della domenica: assieme a Gesù noi rendiamo grazie, riceviamo il
pane spezzato e condiviso, che ricorda il mistero della Pasqua.
E poi eccoci di nuovo in piedi, pronti a camminare per le strade degli
uomini. Non come prima, da soli, ma trasformati dal pane ricevuto,
abitati dalla presenza del Risorto, formando un solo corpo con i fra-
telli, per portare la Pace sulla nostra terra.
Marcel METZGER
.' . : " . , . ' .. -, '
L'apostolo Paolo non ci domanda di
"sopportarci", ma di sostenerci gli
uni gli altri con amore.
Le nostre
eucaristie:
un pasto,
una sosta,
una
condivisione,
una festa
della libertà.
• • • LUGLIO 97
'tmmag'tn'tpe1' le nostre parrocchie
ANNOB IMMAGINI DOMENICALI
Il
~
Donde gli vengono queste cose?
Non è costui il carpentiere?
6 luglio 97 - 140 Domenica B
rr
Venite in disparte
20 luglio 97 - 160 Domenica B
Donde gli vengono
queste cose?
Non è costui il carpentiere?
6 luglio 97
140 Domenica B
Incominciò a mandorli a
due a due.
13 luglio 97
150 Domenica B
Jfk
Incominciò a mandorli a due a due.
13 luglio 97 - 150 Domenica B
@@(Y@@
+r~
+
dfKCinque pani d'orzo e due pesci:
ma che cos'è questo per tanta gente?
27 luglio 97 - 170 Domenica B
Venite in disparte
20 luglio 97
160 Domenica B
@@(Y@@
+.p~
Cinque pani d'orzo e due
pesci: ma che cos'è questo
per tanta gente?
27 luglio 97
170 Domenica B
• • •
tmmagtnt ANNOB LUGLIO 97
VIVERE LA VITA: PREGARE
Ilper le nostre parrocchie
PREGARE REGOLARMENTE
La preghiera che sgorga spontanea
da un desiderio interiore sembra
essere un'eccezione. Infatti costruire
la propria vita spirituale solamente
su questo desiderio spontaneo ci
condurrebbe ben presto a non prega-
re più.
Un credente di questo genere somi-
glia ad un uomo intenzionato a co-
struire la sua vita unicamente
sull'ispirazione del momento, lascian-
do da parte la disciplina, il rigore e il
lavoro. Una vita simile sarebbe lascia-
ta interamente al caso, abbandonata
all'arbitrario, all'umore del momen-
to, nel disprezzo della fedeltà, della
serietà, della solidità.
PREGARE PER CREDERE
Nella nostra vita ci possono essere
dei momenti in cui la preghiera
langue, in cui non sgorga più sponta-
nea. E tuttavia, alla lunga, non si può
credere senza pregare, come non si
può vivere senza respirare.
RACCOGliERSI
L'uomo è un essere agitato, e questa
agitazione del cuore si manifesta
innanzitutto nell'ambito religioso.
UNA SCUOLA DI
PREGHIERA
Di tanto in tanto è opportu-
no rifare il punto su quel
"resPiro dell'anima" che è la
preghiera. E perché non
approfittare proprio di
questo tempo di vacanze?
Per elaborare questo sussi-
dio ci siamo ispirati ad alcu-
ni testi di Romano Guardini.
I disegni sono invece di J.G.
Cornélius. Potete utilizzare
questa pagina così com'è,
oppure dividerla in tanti
"pezzi" da pubblicare sepa-
rati.
Così, quando cominciamo a pregare,
ben presto si presenta, richiamata
dalla nostra agitazione interiore,
qualche cosa che ci sembra impor-
tante fare. Qualsiasi cosa: un lavoro,
una conversazione , un acquisto,
un'informazione da cercare, un libro,
un giornale da leggere ... tutto ciò
sembra più importante della preghie-
ra che, invece, appare come una per-
dita di tempo...
Raccogliersi vuoI dire proprio supera-
re questa agitazione febbrile ed
ingannatrice, calmarsi, liberarsi di
tutto ciò che non è essenziale e met-
tersi a disposizione di Colui che in
questo momento è il più importante:
Dio.
PREGARE ATIRAVERSO UN
AITEGGIAMENTO DEL CORPO
Nei tempi antichi si sapeva bene che
gli atteggiamenti e i gesti non sono
per nulla superficiali. Il gesto della
mano raggiunge il cuore e l'atteggia-
mento del corpo si radica nel profon-
do del pensiero.
Atteggiamenti e gesti esprimono ciò
che si vive nell'intimo, ciò che prova
il cuore e ciò che vuole l'intelligenza.
E nello stesso tempo essi agiscono
sul profondo dell'animo, gli danno
consistenza, lo formano e lo educa-
no. Così l'atteggiamento del corpo
che adottiamo non è per nulla indif-
ferente alla preghiera.
APRIRE E CHIUDERE
LA GIORNATA
CON LA PREGHIERA
Una giornata è come il riassunto
della vita. Tutto comincia con la
novità del mattino e si compie nella
pace della sera. Tra i due momenti si
collocano il lavoro, la lotta, la cresci-
ta, la fecondità e i pericoli che li
minacciano. Tutto ciò trova espres-
sione nella preghiera del mattino e
della sera. Senza questa preghiera la
giornata ritornerebbe allo stato sel-
vaggio.
CIMENTARSI
NELL'ADORAZIONE
Raccogliersi, prendere coscienza
della grandezza di Dio nel raccogli-
mento. Davanti a questa grandezza
prostrarsi nel rispetto, nella venera-
zione , in una completa libertà di
cuore. Nel realizzare ciò la verità
entrerà in noi, la verità e il senso
della vita. Le cose dell'esistenza tro-
veranno il loro vero posto e appari-
ranno nella loro giusta dimensione.
Questa verità delle cose ci farà bene,
rimetterà in ordine tutto ciò che è
stato complicato e contorto dalle illu-
sioni ingannatrici della vita.
Ritroveremo una salute spirituale
necessaria per una nuova partenza.
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie
 I /
ANNOB LUGLIO 97
TEMI 2
ASCENSIONE
ATTEGGIAMENTI
ATTESA
• • •
tmmagtntper le nostre parrocchie ILUGLI097
UNA PAGINA DI SCRITTURA
Il
DIO NELLA TUA VITA
uesto
Non è nel cielo,
perché tu dica:
comando
che oggi io (Yahvé)
ti ordino non è al
di sopra delle
tue forze,
né fuori della
tua portata.
"Chi salirà per noi in cielo,
per prendercelo
e farcelo udire
cosÌ che lo possiamo eseguire?"
Non è di là dal mare,
perché tu dica:
"Chi attraverserà per noi il mare
per prendercelo
e farcelo udire
cosÌ che lo possiamo eseguire?"
Questa parola
è molto vicina a te,
è nella tua bocca
e nel tuo cuore,
perché tu la metta in pratica.
Deuteronomio 30,11-14
Lettura del 13 luglio 1997
15a domenica del Tempo Ordinario
(Tr aduzione di Albert HARI)
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie ILUGLI097
GESTI: LA LETTURA
1.1
F
are una lettura...leggere...trovare il tempo, la sera, prima che la
giornata sia terminata, per condividere un momento affettuoso e
appassionato. Far scoprire, attraverso la magia delle parole e la bel-
lezza delle immagini, il sogno, l'avventura, la tenerezza, la realtà che tal-
volta è dura o triste, ma anche un mondo pieno di calore che domanda di
essere scoperto. Restare ancora un poco, semplicemente per il piacere di
essere insieme, anche quando il bambino sarà cresciuto, e saprà leggere
da solo: per il piacere di condividere questo momento di intimità e di
.JT
"Vi' ~
-y
IL
LIBRO
DEL
MESE
Conunbuon libro
si va
più lontano.
condivisione, preludio alla notte che arriva. Fare la lettura non solo per
necessità, anche se questo dovrebbe essere un dovere nei confronti di
ogni figlio, ma anche per passione. Fare la lettura a scuola, in ufficio, della
posta , di un rapporto, di un giornale...acquisire un'autonomia di pensiero
e di azione, conservare la facoltà di riflettere per comprendere meglio,
per aprirci meglio al mondo che ci circonda.
Nicolas GILLIG
Tu1t1to può com.n.nciaure
daUa le1t1tura.
• • •
zmmagznz ILUGLI097
CELEBRARE: LEGGERE IN CHIESA
Ilper le nostre parrocchie
Leggere in chiesa: proclamare...
Leggere in chiesa.. .proclamare...condividere...Nessuna lettura è mai
insignificante per chi prende il tempo necessario per appropriarsene.
Leggere in chiesa, leggere in pubblico davanti od un uditorio attento, mi
impegno davanti o coloro che mi ascoltano. Se il
testo mi interpello, se lo vito dello Chiesa non mi
è estraneo, alloro posso condividere solo quello
che io stesso ho percepito attraverso lo mio let-
tura: le mie convinzioni e le mie esitazioni, lo
mio speranza, lo mio fede . Leggere significo
aprire il proprio cuore e condividere lo proprio
fede, ma anche scomparire davanti 01 mes-
saggio di colui che parlo. Leggere in chiesa
significo aprire delle porte, tracciare dei
percorsi o cui sono invitati tutti quelli
che si sono messi in ascolto di
uno Parola . Leggere significo
condividere, prendere porte o
questo dinamismo di fede che ci
raduno come Chiesa, perché
noi ne viviamo e perché, attra-
verso di esso, altri possono viver-
ne assieme o noi.
Nicolas GILLIG
La Parola di Dio non è un fiume di chiacchiere
e non è neppure un insieme di parole comuni,
magari pronunciate con arte.
La Parola di Dio si comunica attraverso uomini e donne
abitati da questa stessa Parola e che vivono di essa.
CONVERSIONE
CAPOVOLGIMENTO
P~iHta ~i lJtJlt!.~
inst!.flna~t!. aflli all~i~
lasciaHttJci
ctJnlJt!.~ti~t!.
~a '1ut!.lltJ
che le(J(JiaHttJ.
'cettori,
/a Paro/a di :Dio
Ha bisogNO
de/la vostra voce, ,
per raggluNgercl.
S ~enza -
dello
Spirito,
tutto
il nostro
sapere
...
non e
che
vana
za.
• • •
tmmagtntper le nostre par1'Occhie
LUGLIO
,",uando e'è un in-
'tcontro nessuno
porta più motivi di
discussione di colui
che non e'è.
(Audrey Hepburn)
ILUGLI097
GIORNO DOPO GIORNO
Eavventura
bussa
alla vostra
porta
Appuntamento
ttltti i .......... él ............. .
alla piscina ...................
DOTAZIONE DI VIAGGIO
Il
Cari cresimandi,
Chi parte per un lungo itinerario prepara con cura il suo
zaino: una cartina, delle buone scarpe,
una borraccia, una pila tascabile ...Voi,
che cosa metterete nel vostro zaino per
il percorso della vostra vita? Che
significano a questo proposito lo
cartina, le scarpe, una pila ... ?
Scriveteci, noi presenteremo il
r!)1~~~~ contenuto del vostro "zaino".
Ci siamo, amici, parto
per l'Algeria, vado a
lfario
Giulia
e
gli
altri
• • •
zmmagznzper le n ostre pa1'1'occhie ILUGLI097
IMMAGINI PER DIRLO
Dal campo estivo:
LA MOLTIPLICAZIONE
DEI PANI
Per comprendere l'immagine, leggete il racconto di
Giovanni 6, 1-15.
Mettete poi in ordine , accanto ad ogni lettera, gli
avvenimenti raccontati dall'evangelista.
A
B
c
D
E
Soluzione:
A. Gesù, dopo aver reso grazie, fa distribuire ai
discepoli i pani e i pesci.
B. Gli apostoli danno da mangiare alla folla.
C. I pezzi rimasti riempiono 12 ceste.
D. Gesù domanda ai suoi apostoli di attraversa-
re il lago.
E. Egli si allontana per pregare, da solo, sulla
montagna.
Guarda questi preti, sono proprio
degli specialisti nei "contatti"!
Portate con voi in vacanza
un buon libro.
Sarete garantiti dalla noia.
I~NnNNV 181S0A IV VZ80~ IO ,Od Nn H8VO 8Hd
goto
peh Qe
VOgthe
pubbQicoBiOtli
5/97
Materiale
per i fogli
parrocchiali
Co~te~uto
1
180 Domenica B
2
190 Domenica B
3
Assunzione
4
200 Domenica B
5
21 a Domenica B
6
220 Domenica B
7
Immagini Domenicali
8
Vivere lo vita:
Servire all'altare
9
Temi 3
10
Una pagina di Scrittura
11
Giorno dopo giorno
12
Immagini per dirlo
• •
nz
per le nostre parrocchie
• Agosto 97 • Anno B
Troverò
il tempo...
per
lasciarmi
sorpren-
dere
ancora e
sempre
da coloro
che amo...
e anche
tu,
mio Dio,
mi
sorpren-
derai. ..
Robert RIBER
~--~"""'fF
A servizio
dei poveri
Da quella sera in cui Gesù si è chinato ai piedi dei suoi discepoli
per essere tra loro come un servo, da quella sera gli stivaletti nobili,
le scarpe da ginnastica sciupate e le ballerine allegre, le calzature di
lusso e gli scarponi logori hanno tutti lo stesso valore nella Chiesa.
Appartengono tutti ad un popolo di Dio in cammino, e , senza alcuna
discriminazione, noi siamo umilmente al loro servizio.
"Una Chiesa che non si fa serva, non serve a nulla! " - ha potuto
affermare qualcuno.
Noi, a che cosa serviamo? Ecco una questione che dobbiamo porci
ogni volta che prepariamo una pubblicazione per questo popolo.
Come risponderemo alle richieste che gli uomini, le donne, i giovani
rivolgono alla Chiesa di oggi?
- E non è stupendo, meraviglioso che essi le pongano ancora delle
domande? -
Come terremo conto delle diverse sensibilità? Quale cibo forniremo
per accompagnarli sulla loro strada, che forse incrocerà di nuovo la
nostra solo fra molto tempo? ..
Un compito difficile, ma proprio per esso verremo di tanto in tanto
ricompensati, quando ci diranno, per esempio: "Ho letto nel suo
foglio qualcosa che mi ha fatto riflettere..."
Père François ARNOLD e Sac. Roberto LAURITA
IMMAGINI
PER LE NOSTRE
PARROCCHIE
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F - 67610 La Wantzenau (Francia)
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Redazione:
Sac. Roberto LAURITA, Italia
Direttore della pubblicazione:
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Deposito legale: 2°trimestre 1997
Prezzo dell'abbonamento
annuale: 85.000 lire
Se desidera abbonarsi:
1. Scriva alle Edizioni Obelia o, se
vuole guadagnare tempo, spedisca
unfax al numero seguente:
0033-3-8896 7096.
2. Una volta richiesto l'abbonamento,
riceverà acasa unafattura. Non
spedisca denaro prima di averla
ricevuta!
3. Ricevuta lafattura, può effettuare
il versamento sul conto corrente
postale delle Edizioni Obelia:
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Il nostro servizio
è stato ideato e sviluppato
per ogni attività pastorale
a tiratura limitata.
• • •
zmmagznz ANNOB 3 AGOSTO 97
18a DOMENICA
Ilpe1' le nostre pa1'1'occhie
3 agosto 1997
18a Domenica
del Tempo Ordinario
Anno di Marco
2a leUura
Si tratta di disfarvi dell'uomo
vecchio che è in voi, corrotto dalle
passioni ingannatrici. Lasciatevi
guidare interiormente da uno spirito
rinnovato. Adottate il comportamen-
to dell'uomo nuovo, creato ad imma-
gine di Dio.
Ef 4, 22-24
Corpo e
Sangue di
Cristo: cibo per
chi annuncia
il Vangelo.
FAME E SETE
SignOre, io ho spesso fame e
sete!
Ma che cos'è dunque
questa fame
che mi afferra?
E che cos'è questo pane
di cui mi piace saziarmi?
È forse fame di potere e di
autorità?
E' il pane della notorietà e del
successo, a qualsiasi prezzo?
E' fame di essere riconosciuti,
considerati, amati, con in
fondo, ben radicato, un
desiderio di apparire?
E che cos'è questa
sete che abita il
mio essere?
È forse la
sete del
mio egoi-
smo,a
cui at-
tingo
per dissetarmi?
O la sete di paragonarmi
continuamente agli altri, di
invidiarli, di imitarli?
La sete di denigrazione, di
maldicenza e di critica
continua?
O Signore,
Tu sei il Pane della Vita:
fa' crescere in me la vera fame.
O Signore,
Tu sei la Sorgente d'acqua viva:
donami di aver sete di Te.
Fa' che io scopra
che sei Tu il Pane
della Vita,
il Pane che mi
nutre e mi fa
vivere.
Christine
REIN-
BOLT
D io si dona a noi nel suo
Corpo e nel suo Sangue.
E noi~ che cosa gli doniamo?
LA MANNA, UN PANE PER IL VIAGGIO
a manna non
I •
crea ne pover1,
.......... né ricchi,
ma solo dei fratelli;
tutto è di tutti
e 08nuno
riceve il .
necessar10.
• • •
'lmmag'lnZ ANNOB 10AGOSTO 97
19a DOMENICA
Ilper le nostre parrocchie
la agosto 1997
19a Domenica
del Tempo Ordinario
Anno di Marco
2a tenura
Fate scomparire dalla vostra vita
ogni asprezza, sdegno, ira, clamore e
maldicenza, e anche ogni sorta di
malignità. Siate invece benevoli gli
uni verso gli altri, misericordiosi.
Perdonatevi a vicenda, come Dio ha
perdonato a voi in Cristo.
Ef4, 31-32
Ne[ momento Plù
duro delle no-
stre sO[ltudlnl c/è
sempre una Parola
che veg[la; come un
angelo; per aprlrcl a
tutte [e posslbl[ltà.
Elia ne aveva abbastanza, anche lui.
TropPi tiri mancini, troppe vessazioni,
come è accaduto anche a te,forse.
Ne aveva abbastanza della paura:per la
sua famiglia, per i figli, per ilfuturo,
per la sua situazione e la sua carriera.
Allora si è detto: basta, lascio perdere
le riunioni e i contatti,
le domeniche e le sere di veglia.
Dopo tutto, a che serve?
Nulla cambia.
Allora l'angelo gli disse:
alzati e mangia,la strada è
ancora lunga, devi essere in
forza per andare Più lontano.
C'è sempre un angelo sul nostro
cammino, cioè una Parola di Dio.
Una parola nel tempo del grande abbattimento
quando sembra che nulla vada Più bene.
La Parola è lì, come un angelo di Dio,
con della brace, del pane e dell'acqua.
La brace per conservare ilfuoco della passione,
il pane per ritrovare le forze
e l'acqua per resistere alla sete fino all'estremo.
Robert RlBER
l,pal1e della vita che ci dOl1a Gesù
è un fermento dj unità che ci aiuta a
uiuere insieme. Eanche il pane del nostro
uiaggio che ci fa camminare insieme.
Giorno del Signore, giorno di lode e di preghiera!
Giorno del Signore, riposo di Dio e pace dei cuori!
• • •
zmmagznz ANNOB 15 AGOSTO 97
ASSUNZIONEper le nostre parrocchie
15 agosto 1997
Assunzione della
B. Vergine Maria
IMMAGINI DI MARIA
altla
CO~geltVaVa
Og~l coga
~eQ gUO cuolte.
IL GIORNO DELLA
DONNA
ll5agosto le dOl1l1e romal1e
" iesteggiavm10 la dea Vial1a. J
clistial1i adottarol1o questo giorl1o
delle dOl1l1e per festeggiare
l;Asslll1ziol1e diMalia. JJ1 quella
occasiol1e vel1ival1o raccolte delfe
erbe medicil1ali perch~ secol1do la
leggel1da, 11e1la tomba della
Vergil1e eral10 limasti solo fioli e
pial1te che guariscol1o. Ul1a
promessa di salute, di vita...
Ju s% 11e1 1950 che l;Assul1-
ziol1e fu ufficialmel1te dichiarata
come dogma. Ma già da secoli
essa faceva parte de/fa fede dei
clistim1i.
(jioval1l1i Vamascel10 (morto 11e1
749) fece tutto UI1 cic/o di sermo-
11i sulla ((Vormiziol1e della
Vergil1eJJ.
Il
Martin Schongauer
Aiutami, dolce Sifnora, per
quella ,rande ,ioia che
provasfi quando lo senfisfi
muoversi nel fuo pre1ioso
,rembo.
Dolce Si,nora, pre,alo di
smuovere il mio cuore perché
possa amarlo.
Ave MariaPoema anonimo (XV secolo)
• • •
'tmmag'tn't ANNOB 17AGOSTO 1997
20a DOMENICAper le nostre parrocchie
17 agosto 1997
20a Domenica
del Tempo Ordinario
Anno di Marco
2a lettura
Approfittate del tempo presen-
te, perché attraversiamo tempi cat-
tivi. Non siate perciò sconsiderati,
ma sappiate comprendere la
volontà di Dio. Non ubriacatevi,
perché il vino porta alla sfrenatez-
za. Lasciatevi colmare, invece,
della presenza dello Spirito Santo.
Ef s, 16-18
(
ome chi entra in un garage
non diventa un'automobile,
così chi passa per la chiesa non
diventa magicamente un cristiano.
Del pane, Signore! PANE VIVO
Che io sia del pane:
i miei vicini vengano
- senza mai essere scacciati -
a prendere ciò di cui hanno bisogno,
ciò che è loro necessario
per resistere alle fatiche
che intaccano l'esistenza
e tolgono il coraggio
quotidiano!
Del pane, Signore!
Che io sia del pane:
i miei vicini vengano
- senza alcun imbarazzo -
a servirsi per ritrovare
il gusto di vivere ancora
nonostante le paure e le lacrime
che si ripetono ogni giorno!
Del pane, Signore!
Che io sia del pane
offerto sulla tavola degli uomini
per far crescere la vita del mio prossimo!
"
Charles 91NGER
Eun pane vivo colui o colei che
trasmette all'altro qualcosa
che gli permette di vivere
meglio!
Il pane
ha
forme
diverse
Può essere parola di consolaz ione, gesto di amore,
atteggiamento di rispetto...tutto ciò che permette ad uno
di rimanere un essere umano.
• • •
zmmagznz ANNOB 24 AGOSTO 97
21a DOMENICA
Ilper le nostre pal'rocchie
24 agosto 1997
21a Domenica
del Tempo Ordinario
Anno di Marco
2a lettura
V Oi, mariti, amate le vostre mogli,
come Cristo ha amato la Chiesa e ha
dato se stesso per lei. Egli voleva ren-
derla santa, purificandola per mezzo
del bagno battesimale e della Parola
di vita. Egli voleva far comparire
davanti a sé la sua Chiesa tutta glo-
riosa.
Ef 5,25-27
Spetta a coloro
che amano la
Chiesa
alimentare
la fiamma della
Passione.
PASSIONE PER LA CHIESA
"'
Evero: il mistero è proprio grande e
riguarda " l' unione coniugale che
esiste tra Cristo e lo Chiesa ". Paolo
immaginava lo Chiesa come una sposa
" splendida, senza macchia, né ruga ,
senza nessun difetto" . Chi non
condividerebbe un simile desiderio? Ma
di quale Chiesa si tratta? Della "Chiesa
pove retta" (Calvino) che dà spesso
l' impressione di essere invecchiata?
Questa Chiesa è ancora desiderabile
agli occhi di Cristo e ai nostri occhi?
Oppure si tratta di una Chiesa
possente e imponente , ricca e
sfarzoso? Ma questa sposa non è
forse un po' troppo bella?
Èproprio grande il mistero che
riguarda lo
relazione tra
Cristo e lo
Chiesa, che egli
ha voluto "santa e
irreprensibile" .
Paolo apre uno
spiraglio su
q u e s t o ,...-l'-7!~~-I
mistero,
mostran-
do come
il matrimo -
nio sia un segno
di questa unione
tra Cristo e lo Chiesa. Si tratta di una
relazione d ' amore , fatta di una
passione contenuta, ma insondabile,
rispettosa ma indefettibile.
Questo mistero è vera-
mente grande:
questa pas-
sione di Cristo per lo
sua Chiesa , ieri, ogg i,
I
domani e sotto tutte le
latitudini . Non potendo
comprendere tutto , noi
I
Il possiamo però vivere
'I questa realtà, amando
I anche noi lo Chiesa con
passione.
È lo nostra passione che lo
conserverà
" splend i da ,
senza mac-
chia, né ruga ,
né difetto alcuno,
santa ed irreprensi-
bile" .
Allora, amiamo-
H~'f't!r....... lo smoderata-
mente questa
Chiesa, amata
da Cristo!
Bernard ZIMPFER
La ~assioneeil mistero sono le due facce
della medaglia coniata dal Creatore e
affidata acolui che s'abbandona alla vita.
Volete andarvene anche voi?
Restare, oggi, diventa difficile, quando
non capiamo più la nostra
Chiesa, quando
talvolta essa ci fa
soffrire. Non è
facile
dire:
"Tu hai
le parole
della vita..."
• • •
tmmagtnt ANNOB 31 AGOSTO 1997
22a DOMENICA
Ilper le nostre parrocchie
31 agosto 1997
22a Domenica
del Tempo Ordinario
Anno di Marco
2a lettura
Davanti a Dio nostro Padre questo
è il modo puro ed irreprensibile di
praticare la religione: soccorrere gli
orfani e le vedove nelle loro afflizioni
e conservarsi puri in questo mondo.
t~,
po/JeMiofft,
Gc 1,27
e4o'l.ei.&ud-. ••
Ese tutto ciò fosse
solo un alibi
per non vedere ciò che
viene dal nostro cuore
ed esonerarci dalla
conversione?
L'AMORE DAL CUORE
Lamore, l'amore "al modo di Dio":
ecco il sentimento
che deve ispirare continuamente
la vita e la missione "
dei discepoli di Gesù.
Allora questa vita diventa felice
e il messaggio è una buona novella. 1.
Allora ogni uomo può intendere I(
quello che desidera intendere
nel più profondo dell'animo:
'Tu sei amato!
Nato dall'amore,
sei fatto per amare".
È grande la tentazione di sostituire
"l'amore al modo di Dio" con "l'ordine"
stabilito a vantaggio di coloro
che hanno il potere.
Allora la vita se ne va e muore ~~~§~~=5~~
anche se, come in un coma profondo,
l'apporto delle macchine dà l'illusione del respiro.
La Parola non dice più nulla. Essa non è più
né buona né nuova.
La "cattiveria" e la diffamazione
prendono il posto dell'accoglienza
e del servizio.
La meravigliosa trasmissione della Vita
diventa /'inutile trasmissione di un deposito...
O Signore, manda il tuo Spirito!
L'amore s~orca le mani
epurifica il cuore.
Jean-Marie BEDEZ
L'ipocrisia sporca il cuore
econserva le mani pulite.
lI$e ollerllerele
i miei decreli,
allora liDi lIillrelell
(Deuferonomio)
Ciò che lIiene da Dio
non è un peIo inulile,
ma la lIillere!
1997
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  • 2. • • • zmmagznz ANNOB 2 MARZO 1997 3a DOMENICA DI QUARESIMA Ilper le J/ostre parrocchie 2 marzo 1997 3a domenica di Quaresima Anno di Marco 2a lettura Fralelli, menlre i Giudei chiedono i legni del Mellia, e i Greci cercano la lapienza, noi predichiamo un Mellia crocifillo, Icandalo per i Giudei, Ilollezza per i pagani. , Cor ',22-23 "Non è ti sacrificio che domando, ma la misericordia". firmato: DIO GESÙ QUEL GIORNO HA PICCHIATO Ha picchiato forte. Con un po' di corde in mano e a calci... I quattro evangelisti riportano la scena. Ma perché questa violenza inaudita? lui che non l'aveva mai usata né contro i peccatori né contro i pagani né contro i suoi nemici? Perché affrontava la corruzione del sacro: "Ia Gloria del Padre suo e la salvezza del mondo!". Coloro che dovevano favorire l'incontro tra Dio e gli uomini l'impedivano con le loro attività mercantili e con bastioni di denaro. 9acrileghi! Allora Gesù rimpiazza il coro inaccessibile con il suo di carne, un cuore aperto per riconciliare il Cielo e la Terra! la Chiesa oggi, nei suoi membri, è il Tempio nuovo se è il luogo dell'incontro affettuoso tra il padre e i suoi figli. Jean-Marie BEDEZ Quali lotte sialllo disposti ad affrontare perché in nessun UOlllO sia insozzato il Telllpio di Dio? CASA DEL PADRE Non ingombrate questo luogo originario dell'incontro con Dio che è il vostro cuore.
  • 3. • • • zmmagznz ANNOB 9 MARZO 1997 4a DOMENICA DI QUARESIMA Ilper le nostre parrocchie 9 marzo 1997 4a domenica di Quaresima Anno di Marco 2a leUura -" " ,,, : " ", . .," Fralelli, Dio è ricco di miGericordia; a caUGa del grande amore con il quale ci ha amali, noi che eral/amo morii per i peccali, ci ha falfi rMl/ere con CriGlo: per grazia infatti Giele Glali Gall/ali. Con lui ci ha anche riGuGcilali e ci ha fatto regnare nei cieli, in CriGlo CeGù. Ef2,4-6 LA CROCE ••• strumento di tortura. LA CROCE ••• si leva nel mondo. LA CROCE ••• segno di un incontro tra l'uomo e Dio! IN PIEDI (ome ci si può accorgere di un uomo disteso a terra? (ome riconoscere un uomo perduto tra la folla? (ome raggiungere un uomo molto lontano? (ome comunicare con una famiglia frantumata? (ome sopravvivere in un deserto? (ome mantenere una promessa? (ome fare per andare fino in fondo? (ome rischiare per raccogliere la sfida? Gesù è quest'uomo che guida la folla e che ci mostra la strada del Regno! Gesù è vicino a noi, perché Dio è in mezzo agli uomini! Gesù raduna quelli che incontra per far di loro un popolo in azione! Gesù è nutrimento quotidiano. Gesù è Parola viva. Gesù è al di là della morte. Gesù accetta i rischi umani. Gesù mi aiuta a fare di questa Quaresima un tempo di grazia per ogni giorno! Alain DONIUS Quaranta giorni per raggiungere Puomo Gesù. Il tempo necessario per scoprire Gesù~ Fi Ho di Dio! Anche in pieno sole si può vivere nell' oscurità, quando, per una ragione o per l'altra, ci si na- sconde davanti alla sua luce.
  • 4. • • • zmmagznz ANNOB 16 MARZO 1997 5a DOMENICA DI QUARESIMA Ilper le nostre parrocchie 16 marzo 1997 5a domenica di Quaresima Anno di Marco 2a lettura Pur ellendo il Figlio, Celù ha imparafo l'obbedienza attral/erlO le lollerenze della lua pallione; e cOli, relo perleflo, è dil/enufo caula di lall/ezza eferna per fuffi coloro che gli obbedilcono. SeiJdi grJUDlO porta frutto Eb 5,8-9 ch.icco muore molto Vangelo GERMINAZIONE Se il chicco di grano, caduto in terra, non TIluore... COTIle spiegare al baTIlbino che questo cl"licco, sen"linato in autunno, durante tutto l'inverno si trasforITlerà, per far nascere, a priTIlavera, una nuova pianta? Mistero della lenta gerTIlinazione, che si rinnova ogni anno... Perché dovrebbe andare diversaTIlente nei lavori dei caTIlpi e in quelli degli uOTIlini? Se non ci fosse la nosh"a iTIlpazienza nel veder rifiorire tutto, la nostra fretta nel vole1· raccogliere quello che abbiaTIlo seTIlinato, perché preoccu- parci tanto? GuardiaTIlo gli uccelli del cielo che non seTIlinano e non raccolgono. AbbiaTIlo l'uTIliltà di scoTIlparire davanti al lavoro realizzato; altri dopo di noi proseguiranno l'opera iniziata e saranno presenti alla TIlietitura. Noi siaTIlo solo un anello della catena, solidali, TIla non seTIlpre indispen- sabili; utili, TIla non al punto di essere insostituibili. È la virtù dell'uTIliltà, che consiste nello scoTIlparire davanti agli uOTIlini. Da questo Dio riconoscerà seTIlpre i suoi. Nicolas GIlLIG ,In principio Dio creò il cielo e la terra. Fu sera epoi mattino... Se non cifossero letenebre, certo non ci sarebbe la luce; se non cifossela terra, non ci sarebbe il cielo; se non ci fosseilsud, non ci sarebbe il nord; se non cifosse la penuria, non ci sarebbel'abbondanza; se non cifossela sofferenza, non ci sarebbe la gioia. E se non cifosse il dubbio, come sarebbe la fede? Se non cifosse l'uomo, Dio per chi sarebbe?
  • 5. • • • zmmagznz ANNOB 23 MARZO 1997 DOMENICA DELLE PALMEper le nostre parrocchie 23 marzo 1997 Domenica delle Palme Anno di Marco 2a lettura Cristo Cesù, pur essendo di natura divina, non ha ritenuto di dover riven- dicare il diritto di essere trattato come Dioi al contrario, spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo. NON AVER PAURA Il tuo re viene, cavalcando un puledro di asma. Cuore rrllO Fi/2,6-7a non aver paura perché il tuo re viene! Arte popolare polacca UNA FOLLA MUTEVOLE , E entrato da trionfatore, come un eroe vincitore. I suoi compagni gli han creato un passaggio tra la folla in delirio. Giornata memorabile, presto dimenticata. Qualche giorno Più tardi avrebbero condannato quello che avevano adorato. Quando appare una vita nuova Cl Sl entusiasma subito per essa. Ma quando la verità disturba sifa sempre di tutto per soffocarla. Come un'onda mutevole che cambia secondo il vento, la folla molto spesso cambia secondo il tempo. Bernard HUBLER Sono solo gli stupidi che non cambiano parere. Ma cambiare troppo spesso può rovinare la vita. Sensazionale! Uno scoop per i media: Gesù entrerà nella nostra città su un asino. Questo attirerà l'attenzione di tutti i giornali. Ma oggi, egli viene ancor più discretamente e banalmente.
  • 6. • • • tmmagtnt ANNOB 27 MARZO 1997 GIOVEDI SANTOper le nostre parrocchie UNA CENA D'ADDIO EUNA CENA PASQUALE Quel giovedì, attorno alla tavola, ivolti erano seri. Gesù spezzava il pane,versava il vino, annunciava la sua morte, la morte violenta di un martire che viene assassinato. Gesù viveva già la sua Passione,la sua agonia cominciava atavola. I convitati erano seri eGesù si mostrava risoluto. Dove lo avrebbe condotto questa morte? Sarebbe stato il passaggio di un altro Mar Rosso, el'ingresso in una terra promessa, come annunciava quest'agnello pasqua- le che avevano appena mangiato? _ Il corpo spezzato eil sangue ver- sato sono stati per Gesù un pas- saggio: l'ingresso nella risurrezione. Era l'ultima Cena di Gesù con il suo corpo fisico, enello stesso tempo la I prima cena con il suo corpo pa- squale, pane evino che fanno di noi un corpo ecclesiale. Marcel METZGER ;;fa litotte~te~~o llit CUl ~re33ò lQ raM COlit l ~UOl omWL egQl bU tttOdltO eobbolitdolitoto da Qotto. Vignette per le vostre celebrazioni della Settimana Santa Il PiÙ DEL GRANO E DEL GRAPPOLO D'UVA È IL FIGLIO DEL DIO DELLA VITA CHE È STATO MACINATO E SCHIACCIATO MEDIANTE IL SUO CORPO SPEZZATO E IL SUO SANGUE VERSATO, , GESU FA COMUNICARE ALLA SUA MORTE EALLA SUA RISURREZIONE
  • 7. • • • zmmagznz ANNOB 28 MARZO 1997 VENERDI SANTO Ilper le nostre parrocchie Anche tll... Anche tu sei sulla Croce... quando il tuo sogno scompare, quando i tuoi progetti infranti coprono il suolo delle illusioni, tu sei crocifisso accanto a Lui. Anche tu sei sulla Croce... quando la tua vita all'improvviso si yuota d'amore, quando se ne ya colei o colui che tu amavi, quando ti dici: la mia vita è finita! tu sei crocifisso accanto a Llù. Anche tu sei sulla Croce... quando la sofferenza, la malattia, affonda i suoi denti nella carne viva, e l'angoscia affena il tuo cuore, tu sei crocifisso accanto a Llù. Anche tu sei slùla Croce... quando porti fino alla terra, l'essere che più amavi. In quel momento non dimenticarlo: assieme a Lui tu risorgerai. Robert Riber 'PeIt d ~ de m«fJIte ~ a a«a madu", Pelti~~ datt~ de~", Pelt i ~ ft«dt dett~ de ~ d ~'" Pelt trdU ~ de ~ ~ Hdt4 UlIUte e ~' " Per chi la affendere al fermine delle nOlfre nofti c'è lempre una Iperanza che nalce. Marehiata~ segnata~ salvata... Una cristiana copta porta, tatuata sulla fronte, la croce della Salvezza. Fiera di manifestare la sua fede. 7~~
  • 8. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie 30 marzo 1997 Domenica di Pasqua Anno di Marco 2a lettura Fratelli, I/oi $Spete che batta un po' di liel/ito per far fermentare tuffa la patta. Purificatel/i, dunque, dai I/ecchi fermenti e dil/enterete una patta nUDI/a, I/oi che tiete una paGla nUDI/a come il pane azzimo della Patqua, che non ha liel/itato. , Cor 5,6-1 La risurrezione di Cristo ci "rialza" dalla morte. Ogni volta che noi "riai- ziamo" quaIcuno1 Ia risurrezione si realizza. 30 MARZO 1997 DOMENICA DI PASQUA Gioia Natale è una gioia grande perché quella notte, sulla paglia, Dio è entrato nella condizione umana. La Croce è una gioia più grande perché quel pomeriggio, su quel legno, Dio ha assunto, in altezza e in larghezza, tutta lo dimensione umana. Ma lo Risurrezione è lo gioia più grande di tutte, perché quel mattino Dio ha sradicato lo condizione umana dal paese della morte per piantarla nel giardino della vita! Alleluia è una sfida, un grido che attraversa la notte: "Grazie a Cristo ha vinto la vita!" Il Charles Singer
  • 9. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie IMARZ0 1997 IMMAGINI DOMENICALI Il Si fece una sferza di cordicelle e li cacciò dal Tempio 2 marzo 97 - 3a Quaresima B Dove sono io, là sarà anche il mio servo 16 marzo 97 - 5a Quaresima B La tomba era vuota 30 marzo 97 - Pasqua B Chi opera la verità viene alla luce 9 marzo 97 - 4a Quaresima B Qualche giorno prima della Pasqua... 23 marzo 97 - Palme B Chi opera la verità viene alla luce 9 marzo 97 - 4a Quaresima B Q ualche giorno prima della Pasqua... 23 marzo 97 - Palme B D ove sono io, là sarà anche il mio servo 16 marzo 97 - 5a Quaresima B L a tomba era vuota 30 marzo 97 - Pasqua B
  • 10. • • • zmmagznzper le IlOstre parrocchie Tu O lei? D are fiducia, essere fedele; parole di cui non si può fare a meno, anche se sembrano di un'altra, epoca. E proprio necessa- rio cambiare partner ogni settimana? Ci sono altre vie che non portano diret- tamente dal bar al letto. IMARZO 1997 VIVERE LA VITA: L AIDS Il MOVIMENTI DI POPOLAZIONE Nei prossimi dieci anni la popolazione africana diminuirà del 20%. Così, invece dei 60 milioni che ci si aspettava, in Kenya ci saranno solo 35 milioni di abitanti. Il virus dell'AIDS sta facendo strage. Gli Africani non sono abituati ai preservativi. Per essi la sterilità è una realtà più vergognosa del contagio dell'AIDS. Le Chiese devono già far i conti con il problema dei numerosi bambini lasciati orfani da genitori che sono stati decimati. L'Europa non è garantita da questo flagello. Quando muoiono i giovani... Ci saranno sempre più giovani che parleranno della morte del loro compagno. Arriva allora la grande domanda: EDOPO? La fede sarà forse l'ultima risposta. c&DsJ L/AtOS non è la peste. Non c/è alcun pericolo di contagio in una stretta di mano; ne[[lutilizzare la stessa tavola; nella co[[a- borazione con un sieropositivo. "Durante le luie visite io constato che i lualati di AIDS soffrono IUOltO di solitudine. Molti sono stati separati dai loro cari e non hanno nessuno con cui parlare..." Un cappellano di ospedale
  • 11. • • • zmmagzn'lper le nostre parrocchie 19 MARZO SAN GIUSEPPE S;;iuseppe 11011 era un L:eCcil io cadente: nè ~11l0 sempre addorJvLentato . che bronto/c{ per la /!lascita di [;jesù: e necl11che l'eterno fidoll::w to di l1Laria. [;jillseppe era lll1 cwrpel1tiere. 1111 1101110 illtraprevLdente. Sen:za colliproillessi. Iw assunto le responsabilità di Uli/ pc/dI'e. ll on aveva a/wl1 coJ1!lplesso llell'essere "solo" il padre legole di [;jesLÌ. Sen:za qulesto educatore soli- do . il Salvatol'e nOll sarebbe stato qllello ciI/e fui. IMARZO 1997 GIORN O DOPO GIORN O Il UANNUNCIAZIONE trasferita al 7 aprile " EGLI RESTO PRIMAVERA Dio ti ha inviato il suo angelo, il suo messaggero, il suo progetto di amore. Non lo ha mandato perché venisse subito via lasciandoti sola a sbrogliartela. Inviò il suo angelo perché restasse con te per darti forza e consiglio duran- te tutta una lunga e dura vita.
  • 12. • • • 'lmmag'ln'lper le Jlostre parrocchie La sofferenza delle madri che perdono un figlio non è la stessa sofferenza del cuore materno di Dio? la sofferenza e le lacrime di Dio che vede i suoi figli che si distrug- Disegno di un ragazzo bosniaco MARIO GIULIA E GLI ALTRI IMARZO 1997 GIORN O DOPO GIORN O Il Ricordati~ è Pasqua! .. E i cristiani festeggiano la Risurrezione di Cristo e la loro. Non stare a casa tua, yieni ad unirti alla nostra gioia. lo sono risorto e ormai resto accanto avoi erenderò ivostri cuori di pietra ardenti come il sole. ALLELUJA CRISTO, E VIVO ÈUN SIMBOLO DELLA RISURREZIONE CHE SPEZZA LA MORTE ELA PIETRA DEL SEPOLCRO COME · ,IL PULCINO ANCORt'AIN:.:..;.;VI=SIB-;,.ILE...SP;;;;:;EZ~ZA~L'UIt-0VO... TU LO SAI? ~ MA NON SPIEGA NIENTE: IL MIO UOVO È DI CIOCCOLATO E DENTRO C'ÈUNA BELLA S~ o o~
  • 13. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie IMARZO 1997 IMMAGINI PER DIRLO III lA MORTE DI GESÙ 1-3 risposte giuste: rileggete il testo. 4-6 risposte giuste: buone conoscenze religiose. La morte di Gesù Per comprendere l'immagine leggete il racconto della Passione come figura in Matteo 27,45-52; Luca 23,44-49 e Giovanni 19,31-34. Mettete poi in ordine, accanto ad ogni lettera, gli avvenimenti raccontati dagli evangelisti A B C D E F G H I K L M N Soluzione: A.II Cristo lancia il suo ultimo grido e muore. B.Le tenebre che coprono la terra si ritirano. C.Nel Tempio il velo del santuario si spezza in due. D.La terra trema. E.Le pietre si spezzano. F.Molte tombe si aprono. G.II centurione rende gloria a Dio H. Quelli che erano venuti a vedere lo spettacolo, se ne tornano a casa battendosi il petto. I.Gli ebrei vogliono che si spezzino le gambe ai condannati. K.Vanno a domandarlo a Pilato. L.Si spezzano le gambe dei briganti. M.Uno dei cavalieri apre il costato di Cristo con la sua lancia. N.La madre di Gesù, i suoi amici e le donne si tengono a distanza. Risultati: 7-9 risposte giuste: buone conoscenze e fantasia. 10-13 risposte giuste: meritate la licenza in teologia. NON SEI COSì CATIlVO ' DA NON POTER ENTRARE NÈ TANTO BUONO CHE PUOI RESTAR FUORI • ENTRA ...Avrebbe per caso una croce con diamanti? Quando si fa da padrini non si può essere avari... ~~ fwtdéf4~ ~fte'tcVU4 Uwea di~4Mdeè 4 ~ di piede.
  • 14. COME FARE ... un programma della Settimana santa , E proprio il cubnine dell'anno liturgico, questa gran- de Settimana che ci porta verso la cima che è la notte di Pasqua. Proprio perché ne riconoscian1O l'importanza, essa lnerita molta preparazione. Un testo, dei foglietti, un piccolo quaderno forse, permette- rarmo ai fedeli non solo di conoscere gli orari delle celebra- -;.ioni, n'la anche di entrare, attraverso qualche frase, nel mistero di questi giorni. Le vignette saranno importanti per rendere più ariose le pagine o per scandire i mOlnenti importanti. Una certa unità di stile darà un tono più "professionale". Trovate le ùnmagi- ni qui sotto ed accanto. PALME GIOVEDI SANTO NOTTE DI PASQUA =
  • 16. 1/97 Materiale per i fogli parrocchiali o '; • Aprile 97 < . Anno ~ CoVlteVluto 1 2a domenica di Pasqua 2 3a domenica di Pasqua 3 4a domenica di Pasqua 4 5a domenica dì Pasqua 5 Immagini domenicali 6 Vivere la vita: portatori di handicap 7 Immagini per dirlo 8 Simboli: Karin l 9 Simboli: Karin 2 10 Pagind biblica 11 Una pagina di scrittura 12 Gesti: fiori in chiesa " "Il fuoco è violento. Il fuoco pasquale non ha niente a che vedere con la fiamma sentimentale di un cero; è combustibile affidato a degli incendiari" o
  • 17. La croce del Risorto. Sull'altare della chiesa di Saint Germain-des-Prés, a Parigi, possiamo vedere questa croce che alza le braccia, prende il volo e risorge. Questa croce, patibolo grossolano e pesante, così solido e duro che vi si poteva inchiodare un uomo nel fior degli anni, ecco che diventa quasi aerea, trasfigu- rata dalla risurrezione. Questa croce, follia degli uomini per eliminare un perturbatore, ecco che per Dio diventa follia di pas- sione e di amore. Ecco fin dove Dio ha voluto arrivare, per parlare agli uomini dal profondo della sua miseria e della sua impotenza. Poiché non vuole schiacciarli con la sua onnipotenza, sarà questo tipo di potenza che ormai gli farà da trono! Ma Dio non sarebbe più Dio se abbandonasse l'uomo alla morte e alla pesantezza causate dal suo peccato. Dio non sarebbe più Dio se al di là di questa croce non si levasse la speranza del mattino di Pasqua. Ed ecco allora la croce trasfigurata in albero di vita: i rami diventano ali, vibrazione di una danza di gioia, esplosione di un grido di liberazione. Viva Dio e viva l'Uomo risorto! François Arnold e Sac. Roberto Laurita IMMAGINI PER LE NOSTRE PARROCCHIE © EDIZIONIMARGUERITE Amministrazione: EDIZIONIOBELIA 4, rue Gutenberg -B.P15. F - 67610 La Wantzenau (Francia) Tel.: 0033-3-88969338 Fax: 0033-3-8896 7096 Redazione: Sac. Roberto LAURITA, Italia Direttore della pubblicazione: B.JUNKER Commissione paritaria: 68782 Deposito legale: l °trimestre 1997 Prezzo dell'abbonamento annuale: 85.000 lire Se desidera abbonarsi: 1. Scriva alle Edizioni Obelia o, se vuole guadagnare tempo, spedisca unfax al numero seguente: 0033-3-8896 7096. 2. Una volta richiesto l'abbonamento, riceverà acasa unafattura. Non spedisca denaro prima di averla ricevuta! 3. Ricevuta lafattura, può effettuare il versamento sul conto corrente postale delle Edizioni Obelia: CCP Torino n°35855105 in Italia. Il nostro servizio è stato ideato e sviluppato per ogni attività pastorale a tiratura limitata.
  • 18. • • • zmmagznz ANNOB 6 APRILE 97 2a DOMENICA DI PASQUA ANNO B Ilper le nostre parrocchie 6 aprile 1997 2a domenica di Pasqua Anno di Marco 2a lettura In questo consiste l'amore di Dio, nelfosservare i suoi comandamenti. E i suoi comandamenti non sono gravosi. Poiché tutto ciò che è nato da Dio vince il mondoi e questa è la vittoria che ha sconfitto il mondo: la noslra fede. , CII $,3-4 "Nessuno si considerava proprietario di quel che possedeva; ma si metteva • 11 tutto m comune... la lettura FIDUCIA NELLA PAROLA C'è ben ragione di essere increduli... quando la croce ha spazzato via tutte le speranze nate negli ultimi tre anni. Ah, Tommaso, come ti somigliamo! Non c'è posto oggi per il pressapochismo. Ci vogliono prove visibili. Essere credenti vuoi dire essere diversi: bisogna accettare una parte di mistero nella propria fede. Ed è forse la cosa più diffìcile. Accettare i nostri limiti. In un universo in cui l'uomo vive da autosuffìciente, bisogna imparare di nuovo la dipendenza. Gli apostoli hanno visto il Cristo, hanno visto il volto di Dio. Ce lo dicono nelle Scritture. E hanno pagato con la vita. A noi resta il meno evidente: la fìducia nella Parola... Non prova niente, ma permette di andare avanti. Il messaggio della sera di Pasqua è proprio questo: "Continua la strada, sono accanto a te, abbi fìducia..." luc 9tein I ;1 / AVANTI, CAMMINA, IO SONO ACCANTO ATE••• ;l / Bisogna imparare a vincere ogni no- stra paura. La paura allontana da Dio. La sua Risurrezione non deve essere vana... Non è necessario vedere per credere,, mae necessario aprire le porte a doppia mandata del nostro cuore.
  • 19. • • • zmmagzn'l ANNOB 13 APRILE 97 3a DOMENICA DI PASQUA ANNO B Ilper le nostre parrocchie 13 Aprile1997 3a domenica di Pasqua Anno di Marco 2a lettura Figlioli miei, scrivo queste cose perché evitiate il peccato; ma se qualcuno ha pec- cato, abbiamo un difensore pruso il Padre: Oesù Cristo, il Oiusto. Egli è la vit- tima ollerta per i nostri peccati; e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tuffo il mondo. , Ov 2, '-2 La Chiesa vive perché caITl- mina sulle tracce del Risorto, che l'accoITlpagna in modo invisibile. Parole vive che nutrono Poiché idiscepoli continuano ad essere increduli, Gesù risorto fa una richiesta: "Avete qualcosa da mangiare?"(Lc 24(41) Èvero che tutto il capitolo 24 di Luca - per non dire tutto il Vangelo - esprime questa realtà: "lo fede ècredere nonostante..." Osserviamo come il Signore fatica a suscitare il consenso che conduce alla fede: -le donne vengono accusate didelirare - i discepoli di Emmaus fanno sfoggio della loro intelligenza - gli undici prendono Gesù per un fan- tasma. Ammirevole, ma pericolosa costanza dell'incredulità. Noi che abbiamo appena vibrato all'annuncio dell'evento pasquale che ci attesta lo morte della morte, continuiamo a "credere nonostante" e cerchiamo di cogliere lo sua presenza umile eforte nei segni. - Presenza nel pane spezzato e mangiato insieme alla comunità, presenza nel pane condiviso con coloro che ce lo domandano. - Presenza nell'umanità sofferente esfruttata, ad immagine delle mani edei piedi del Crocifisso. - Presenza dovunque ci sarà qualcuno che darà vita alla sua Parola. Charles Péguy aveva proprio ragione: "Ci ha donato delle parole vive che nutrono"enon conservedi parole da custodire. Bernard Zimpfer Come posso accogliere il Signore~ se sono tutto preoccupato di me stesso? Se il tuo cuore brucia dentro di te non pensare all'illusione o alla follia. Il Signore ti fa la grazia della Sua Presenza.
  • 20. • • • zmmagznz ANNOB 20 APRILE 97 4a DOMENICA DI PASQUA ANNO B Ilper le n ostre parrocchie 20 Aprile 1997 4a domenica di Pasqua Anno di Marco 2a lettura Carissimi, guardate di quale grande amore il Padre ci ha colmati : ha I/oluto che fOllimo chiamati figli di Dio, e lo liamo realmente! f Cd, f artecipare, Ilon lasciarsi disperdere, VlIOI dire già vivere la vita nllova. DARE LA VITA... Nel vangelo, così corto, di questa domenica troviamo cinque volte quest'espressione. Come distinguere il vero Dio dagli idoli? Allo stesso modo in cui si distingue il vero pastore dal mercenario: dal fatto che dona la sua vita per le pecore! Davanti a Gesù crocifisso il cristiano capisce bene: Dio si awicina all'uomo solo per donargli lavita. fin dall'inizio chiama alla vita; dona il suo nome, il suo essere, la sua eternità... Econsidera preziosa la vita del più piccolo. Se viene minacciata Dio, come un vero pastore interviene, e si schiera dalla parte dell'oppresso. All'ombra delle sue ali noi troviamo rifugio. Anche dalle sue ferite sgorga la vita... Noi allora esprimiamo la nostra fede: "Tu sei il nostro Dio e noi il gregge che tu guidi come un pastore Enoi il popolo che trasformi in pastori". Jean-Marie Bedez -=~~~~~~~~;!;;;:: Smarriti~ come pecore senza pastore~ errano nelle l." ,~~/ir _ nostre città e nelle j::-e;~. ,~~~" periferie. •~-(;' •• 0 0 0 ~ :!1 Chi è pronto a dare un senso alla loro vita~ a donar loro una parte della sua?
  • 21. • • • zmmagznz ANNOB 27APRILE 1997 Sa DOMENICA DI PASQUA ANNO Bper le nostre parrocchie 27 aprile1997 5a domenica di Pasqua Anno di Marco 2a leUura Cari$$imi, noi dobbiamo amare: non a parole ocon di$cor$i, ma con azioni e $econdo lIerità. Agendo cO$i ricono$ce- remo di appartenere alla lIerità, e dallanti a Dio allremo il cuore in pace. t Cv1,tS-t9 D io ci offre sempre l • un occaSIone: attaccarci, riattaccarci a lui IO SONO LA VITE l o sono la vile, sono il prediletto di Dio! Voi siete i tralci, siete 81i amali di D io! Voi av Le in voi la sua viLa, vivete di quesLa sOI(;enle! Il tralcio porta delle 8emme, delle possibilità ancora chiuse. Come la Lomba che s'apre, anch'esse escono dalle protezioni, i teneri 8erm08li si liberano ed anmUlciano i u'utti! La vile è là, diriLLa, tra la Lerra e il cielo, i lralci si levano con la loro vita c insieme stanno ben rilti! La vile e i tralci hanno un se8reto in comlUle, uno slesso respiro, la stessa viLa! PiCIl'C t1JiG Por-tare :fru-t-to vuoI dire po-ter c on-tinuare la creazione col prop.rio lavoro. In un mondo secondo • 1 desideri di Dio la sola legge è l'amore
  • 22. • • • zmmagznz IMARZ097 IMMAGINI DOMENICALI Ilper le nostre parrocchie E i discepoli gioirono al vedere il Signore 6 aprile 97 - 2a Pasqua B Ediventeranno un solo gregge e un solo pastore 20 aprile 97 - 4a Pasqua B 6 aprile 97 - 2a Pasqua B E i discepoli gioirono al vedere il Signore 13 aprile 97 - 3a Pasqua B Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture 13 aprile 97 - 3a Pasqua B In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto 27 aprile 97 - 5a Pasqua B 20 aprile 97 - 4a Pasqua Diventeranno un solo gregge e un solo pastore 27 aprile 97 - 5a Pasqua B In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto
  • 23. • • • zmmag1,nZ ANNOB APRILE 97 VIVERE LA VITA: PORTATORI DI HANDICAP Ilper le n ostre parrocchie LA DISCRIMINAZIONE COMINCIAAPARTIREDA3CM. Marciapiedi troppo alti, porte troppo strette: cosÌ mettiamo davanti alle sedie a rotelle ostacoli insormontabili. G li handicappati sono persone come voi e possono partecipare normalmente alla vita sociale a condizione che se ne offra loro la possibilità Sono commosso dalla pietà che avete verso di noi, ma non sarebbe meglio imparare a vivere ~nSLeme del tutto naturalmente? Un handicappato eentane sete ti!, e~i!, in eul tu !tal amate. FUORI NORMA La bellezza attira, la deformità allontana. E tuttavia del Servitore di Yahvé si dice: 't'abbiamo visto senza bellezza né splendore... oggetto di disprezzo e rifiuto dell'umanità..." 15 53,3
  • 24. • • • zmmagznz IAPRILE97 IMMAGINI PER DIRLO Ilper le nostre parrocchie L'ANNUNCIAZIONE Risultati: Leggete attentamente il Vangelo secondo Luca 1,26-38. Mettete poi in ordine, accanto ad ogni lette- ra, gli avvenimenti raccontati dagli evangelisti Soluzione: A. Dio annuncia agli angeli che il suo Figlio diventerà uomo. Egli mandi. come messag- gero Gabriele (un raggio parte dalla sua mano verso l'angelo in alto a sinistra). B. Rivestito della Gloria di Dio, Gabriele arri- va a Nazaret, tenendo in mano il giglio della purezza verginale. C. La nube celeste (simbolo della presenza nascosta di Dio) si trasforma in raggi di luce per avvicinarsi a Maria. D. La camera di Maria che, secondo la leg- genda, fu trasportata a Loreto. E. L'angelo entra da Maria e la saluta. Maria accetta la sua proposta. Dio si fa uomo e Maria diventa la madre di Dio. F. La creazione del primo uomo ricorda che Gesù sarà il nuovo Adamo, primogenito di una nuova umanità. G. A questo punto, allora, Dio ha accettato di abbassarsi fino alla morte, perché l'uomo viva. H. Si può supporre che Dio, nella sua bontà, abbia mandato un angelo per annunciare ai giusti , morti prima della Redenzione, la buona novella dell'Incarnazione di Cristo. 1-2 risposte giuste: rileggete il testo. 3-4 risposte giuste: buone conoscenze religiose 5-6 risposte giuste: buone conoscenze e fantasia. 7-8 risposte giuste: meritate la licenza in teologia. 1111 Cristo ha spalancato la tomba ma la chiesa -d J resta chiusa!1I v ~-r~ ~ IIHo pensato innanzituHo di espelle- re dalla chiesa tutti i foto~rafi e i cameramenlll •
  • 25. • • • zmmagznzpe1' le n ostre parrocchie ANNOB APRILE 97 SIMBOLI: KARIN l Il
  • 26. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie ANNOB APRILE 97 SIMBOLI: KARIN 2
  • 27. • • • 'tmmag'tn'tper le nostre parrocchie IAPRILE97 PAGINA BIBLICA I loro occhi si aprirono Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, Gesù fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: "Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino". Egli entrò per rimanere con loro. Il uando fu a tavola con loro, prese il pane, Allora i loro occhi si aprirono e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Luca 24,28-32 Vangelo del 13 aprile 1997 3a domenica di Pasqua
  • 28. • • • 'tmmag'tn'tper le nostre parrocchie IAPRILE97 UNA PAGINA DI SCRITTURA Il Senza opere, la fede è morta che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? Se un fratello o una sorella sono nudi e mancano del cibo e uno di voi dice loro: "Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi", ma non date loro il necessario per il corpo, a che giova? Così anche la fede: se non ha le opere, è completamente morta. n ualcuno potrebbe dire: lI~ai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fedeli. Lettera di san Giacomo 2,14-18 Lettura della 24a domenica del tempo Ordinario B
  • 29. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie IAPRILE97 GESTI: FIORI IN CHIESA Un mazzo di fiori per una omelia domenicale... un po' esagerato, forse, ma voi potete far parlare i testi del giorno attraverso i fiori! Esistono anche dei corsi per avere fami- liarità con quest'arte! Cosa fare? Da dove partire? lo pro- porrei quattro tappe: imparare innanzitutto il linguaggio simbolico dei fiori e soprattutto dei colori; prendere il tempo necessario per lasciar parlare in noi, assieme al predicatore del giorno, i testi della celebrazione; dare corso alle immagi- ni, alle forme e ai colori che nascono ,; nella nostra immaginazione; solo a questo punto potremo ela- borare un progetto di decorazione floreale e rea- lizzarlo. Emmanuelle Bjerkem-Hirtz &tu l<WiJII{, i p'CiMi{lUMi 4ullaWura r. _o "AA _ D_ Il riP.t titJItt, 4(!, W, 11 atlvtCiJft: /VI'é11l1L 4caaO' . Dw i pmW/;. tcewft ~dii11b udgiJJJrdwy riP11ihY~, 1iuxta 1dpolJO' aet!IJJi1iy alla 4rYrgW/; riP14ilenW, ~ 'Ci4~ di ~ il wiJ1P!UY {'ffif; fa -ma ~a. P'UJ41frti1L. Ragazzo e1bbm di gioia donna fiore 1l.WmO in piena vTI.taH1tà intendi i pa§§i dd giardiniere: §ogna pmprio te al cemltm dd §u.o giardino. Questi due testi sono di Didier Mouvet, monaco di Tamié e sono tratti dal libro "La liturgia dei fiori" che propone una cinquantina di com- posizioni floreali per l'anno liturgico. Per avere il libro (in lingua francese), scrivete a: Monastère SAlphonse 68440 LANDSER Te!. 0033-3-89813010
  • 30. BAZAR I Si domandano dei santi! Sono abbonato a "bmnagini per le nostre parrocchie" da qualche anno e apprezzo la vostra rivista di cui mi servo praticamente ogni settimana, perché preparo un foglio parrocchiale. Ma vorrei domandarvi ancora una volta se non potete far figurare ogni mese una serie dei santi del n'lese!... Mi sarebbe oltremodo utile perché io tengo moltissimo ai nomi cristiani, mentre oggi si affibbiano ai bambini ogni tipo di nomi! Delle vignette su questo tema mi risulterebbero gradite...e ritengo di non essere il solo a pensarlo. PB. E' vero, a causa della mancanza di materiale noi avevamo fermato la pubblicazione dei santi di ogni mese. Ma poiché ci sono giunte molte richieste dello stesso genere, riprendiamo fin d'ora questa "galleria". Ecco subito 3 Santi del mese di aprile Vi facciamo apparire anche "San Giorgio e il dragone", anche se gli studiosi rigorosi mettono in dubbio la sua leggenda, e addirittura la sua esistenza. Ci sono molti "Giorgio" che nella loro vita hanno combattuto coraggiosamente dragoni di ogni specie, per essere ora i "San Giorgio" del cielo! SAN MARCO 25 aprile SAN GIORGIO 23 aprile SANTA CATERINA DA SIENA 29 aprile
  • 31. BAZAR I Si domandano dei santi! Sono abbonato a "Immagini per le nostre parrocchie" da qualche anno e apprezzo la vostra rivista di cui mi servo praticamente ogni settimana, perché preparo un foglio parrocchiale. Ma vorrei domandarvi ancora una volta se non potete far figurare ogni mese una serie dei santi del mese!... Mi sarebbe oltremodo utile perché io tengo moltissimo ai nomi cristiani, mentre oggi si affibbiano ai bambini ogni tipo di nomi! Delle vignette su questo tema mi risulterebbero gradite...e ritengo di non essere il solo a pensarlo. PB. E' vero, a causa della mancanza di materiale noi avevamo fermato la pubblicazione dei santi di ogni mese. Ma poiché ci sono giunte molte richieste dello stesso genere, riprendiamo fin d 'ora questa "galleria". Ecco subito 3 Santi del mese di aprile Vi facciamo apparire anche "San Giorgio e il dragone", anche se gli studiosi rigorosi mettono in dubbio la sua leggenda, e addirittura la sua esistenza. Ci sono molti "Giorgio" che nella loro vita hanno combattuto coraggiosamente dragoni di ogni specie, per essere ora i "San Giorgio" del cielo! SAN MARCO 25 aprile SAN GIORGIO 23 aprile SANTA CATERINA DA SIENA 29 aprile
  • 33. 2/97 Materiale per i fogli parrocchiali o o mm(OJu~n~ per le nostre parfifcchie • Maggio 1997 • Anno B CoVtteVtuto 1 60 domenica di Pasqua B 2 Ascensione B 3 Pentecoste B 4 Festa della SS.ma Trinità B 5 Immagini domenicali 6 Vita di parrocchia 7 Giorno dopo giorno 8 Giorno dopo giorno 9 Vivere lo vita: Sanità 10 Una pagina di Scrittura 11 Celebrare : La vita cantando 12 Immagini per dirlo ''Vieni, Spirito, -- - Soffio di Dio che spazza via le nostre paure, Respiro di Dio dentro la nostra umanità che rischia di soffocare"
  • 34. Rivestiti di Dio. Questo mese di maggio è un mese di feste. Feste civili e feste religiose. Una festa potrebbe farci dimenticare la dura realtà della vita quotidiana, ma può anche se ben vissuta - darle senso, costituire una "benedizione". Quando sfogliamo gli antichi rituali restiamo colpiti dal gran numero di benedizioni che vi si trovano. In quel modo gli antichi volevano porre la realtà quoti- diana sotto la protezione di Dio, sotto la sua salvaguar- dia. Si tracciava sulle persone, sugli animali, sulle cose il segno della croce come per vestirli a festa, per rive- stirli di Dio. Noi abbiamo inventato un altro termine, che alla fine vuoI dire la stessa cosa: "evangelizzarli", cioè far in modo che parlino di Dio. Quando facciamo il segno della croce su noi stessi, non è proprio questo che vogliamo esprimere? Dio, il Padre, ci doni la sua intelligenza per poter conti- nuare la sua creazione, il Figlio ci doni cuore e abba- stanza amore per salvarla, lo Spirito ci doni la sua forza per realizzare questo compito. Così anche tutto quello che diciamo e scriviamo dovrà "parlare" di Dio, essere "rivestito" di Dio. François Arnold e Sac. Roberto Laurita IMMAGINI PER LE NOSTRE PARROCCHIE © EDIZIONIMARGUERITE Amministrazione: EDIZIONIOBELIA 4, rue Gutenberg -B.P 15. F - 67610 La Wantzenau (Francia) Tei.: 0033-3-88969338 Fax: 0033-3-8896 7096 Redazione: Sac. Roberto LAURlTA, Italia Direttore della pubblicazione: B.JUNKER Commissione paritaria: 68782 Deposito legale: ]O trimestre1997 Prezzo dell'abbonamento annuale: 85.000 lire Se desidera abbonarsi: 1. Scriva alle Edizioni Obelia o, se vuoleguadagnare tempo, spedisca unfax al numero seguente: 0033-3-8896 7096. 2. Una volta richiesto l'abbonamento, riceverà a casa unafattura. Non spedisca denaro prima di averla ricevuta! 3. Ricevuta lafattura, può effettuare il versamento sul conto corrente postale delle Edizioni Obelia: CCP Torino n°35855105 in Italia. Il nostro servizio è stato ideato e sviluppato per ogni attività pastorale a tiratura limitata.
  • 35. • • • zmmagznz ANNOB 4 MAGGIO 1997 6a DOMENICA DI PASQUA Ilper le n ostre parrocchie 4 maggio 1997 6a domenica di Pasqua Anno di Marco 2a lettura In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi : Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, per- ché noi avessimo la vita per lui. Da questo si riconosce l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ci ha amati per primo. Apri oeehi~ • I l Gv 4,9-10 nostri le nostre oree- ehie e le nostre • • • manl~ apri I no- stri euori perehé • possiamo eo- struire la paee. TI AMO Cft . Non l'abbiamo proprio capito questo messaggio centrale del Vangelo di Gesù? L'abbiamo perso nei meandri delle nostre chiese? Abbiamo forse paura dell'avven- tura in cui rischia di condurci ? Bisogna essere abbastanza pazzi per credere che solo lui è capace di spostare le montagne e di rivoluzionare il mondo. Bisogna essere abbastanza saggi per ritenere che senza di lui la nostra vita rischia di essere solo il riflesso scialbo di ciò a cui siamo chiamati È una necessità che si coniuga con tutti i tempi e ad ogni latitudine ; io ne sono re- sponsabile e tutti noi vi partecipiamo. Lo si offre e non lo si comanda. Anche se nasce da un'esigenza profonda, non sopporta ordini. Da quando ne abbiamo parlato, è diventato l'argomento dei nostri discorsi, il ritornel- lo delle nostre prediche e un pretesto per la nostra carità; noi ce lo siamo accaparra- to e così si è sclerotizzato e noi abbiamo dimenticato di viverne. Dobbiamo reinventare le parole e i gesti dell'amore! Nicolas GILLIG Ti amo... Parole cosÌ semplici~ . "- pronuncIate COSI spesso e cosÌ cariche di promesse! Amore Il mondo ne ha tanto bisogno e ne ha cosi poco. e fraternità
  • 36. • • • tmmagtnt ANNOB 11 MAGGIO 1997 ASCENSIONE Ilper le nostre parrocchie 11 maggio 1997 Ascensione Anno di Marco 2a leUura E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se n'andava, ecco due uomini in bianche vesti si pre- sentarono a loro e dissero: "Uomini di Galilea, perché restate a guardare il cielo? ". At l ,IO-Il a Presenza nascosta ma reale "finché egli ritorni". ASCENSIONE Quel giorno egli è salito al cielo. E scomparso per sempre ai nostri occhi. E tuttavia è presente mediante lo Spirito e attraverso coloro che yiyono della sua Yita. "Lo uiclem elerarsi al cielo" dice la Scrittura. È a questo che deye tendere l'uomo: rialzarsi e mettersi in piedi, eleyarsi, superarsi, anelare oltre. È il contrario di quel che spesso si yiye. L'uomo si annienta o yiene annientato. Lo si affonda o sprofonda da solo. Lo si fa strisciare ed egli si lascia sfruttare. .:Ia il cristiano è anche illYitato a tenere i piedi bene per tena per annunciare a tutti i suoi fratelli che tutti gli uomini sono salyati. Bernanl Hl'BLER Tendere verso l'alto e tenere i piedi per terra: ecco una ginnastica fantastica. Non è al di sopra delle nubi che dobbiamo cercare Gesù "salito al cielo" ma con un semplice sguardo a sinistra ea destra.
  • 37. • • • tmmagtnt ANNOB 18 MAGGIO 1997 PENTECOSTE Ilper le nostre parrocchie 18 maggio 1997 Pentecoste Anno di Marco 2a lettura E cco cosa produce lo Spirito: amore, gioia, pace, pazienza, benevo- lenza, bontà, fedeltà, mitezza, domi- nio di sé. Davanti a queste cose non c'è legge che tenga. Poiché lo Spirito ci fa vivere, lasciamoci condurre dallo Spirito. Gal 5,22-23.25 "Sembra che Dio dorma. Ma se tendessi- mo l'orecchio e il cuore per intendere il suo . "respiro... MEDIANTE IL TUO SPIRITO, SIGNORE... Tu ce l'hai prOITWSSO, Signore, non ci lascerai orfani. Ci doni il tuo Spirito perché noi sialTIo con te da selTIpre e per selTIpre. Mediante il tuo Spirito, Signore, apri i nostri occhi: il nostro sguardo si volga verso i nostri fratelli, uno sguardo che accoglie senza giudicare. Mediante il tuo Spirito, Signore, apri le nostre lTIani: fa' che sappialTIo donare senza calcoli lTIeschini. Mediante il tuo Spil'ito, Signore, apri i nostri cuori: fa' che trovialTIo il gesto o la parola che trasfigura la vita di ogni giorno. Tu ce l'hai prOlTIesso, Signore, tu non ci lascerai orfani. Ci doni il tuo Spirito perché noi sialTIo con t e da selTIpre e per selTIpre. Christine REIITBOLT LoSpirito di Dio è come una promessa che mette radice nel mondo; è come una germinazione. (Amado Velensi) Signore, manda il tuo
  • 38. • • • zmmagznz ANNOB 25 MAGGIO 1997 TRINITÀper le nostre parrocchie 25 maggio 1997 Trinità Anno di Marco 2a lettura L o Spirito che avete ricevuto non fa di voi degli schiavi, delle persone che hanno ancora paura. È LIno Spirito che fa di voi dei figli. Mossi da questo Spirito, noi gridiamo verso Dio, chiamandolo: "Abbà!" . io SOltO solo :Dioèa!11ore c~e siespande. 8 per questoche per lui Imità 11011 significa so/itudiJ1e. JVOl1 ha creatotU0!110 CO!11e 1m 11eces- sariodiri!11pettaio, o Rm 8. l5 /11a gratuita!11eJ1te, pera!11ore. ANDATE DUNQUE! FATE MIE DISCEPOLE TUTTE LE NAZIONI Anche a te il Signore dice: Vai! Non restare 1"1 a guardare il cielo con le mani giunte. Certo, è bene pregare e invocare il mio nome. Ma credi che basti... Via, rimboccati le maniche e guarda lo terra. La missione è una cosa che riguarda anche te. Smettila di dire che tocca ad altri, alla Chiesa o al clero. Sei tu lo Chiesa. Tu, perché sei battezzato. Tu , perché hai ricevuto lo Spirito. Tu, perché sei inviato. Guardati attorno, aspettano. Quelli che hanno fame e sete non solo di parole o di sermoni, ma di attenzione e di amore. Nella tua parrocchia, nella tua scuola, nel tuo posto di lavoro, ti attendono. A te il Signore dice: Va'! Parla loro di Me, Padre, Figlio e Spirito Santo. Èlo Spirito che ti manda. Va'! Non sei solo. Robert RIBER LaParola è viva quando passa dall'uno all'altro. Dio è • glOCO e movimento Il nostro Dio "'non e né fossilizzato
  • 39. • • • MAGGIO 1997 zmmagznzper le nostre parrocchie ANNOB IMMAGINI DOMENICALI Il ~ Rimanete nel mio amore... perché la mia gioia sia in voi! 4 maggio 97 - 6a Pasqua B 2~R0>j?F'l dFi/~OCY Anche voi mi renderete testimonianza! 18 maggio 97 - Pentecoste B Rimanete nel mio amore... perché la mia gioia sia in voi ! 4 maggio 97 6a Pasqua B Detto questo fu elevato in alto sotto i loro occhi. 11 maggio 97 Ascensione B Detto questo fu elevato in alto sotto i loro occhi. 11 maggio 97 - Ascensione B 25 maggio 97 - SS.ma Trinità B Anche voi mi renderete testimonianza! 18 maggio 97 Pentecoste B Andate e ammaestrate tutte le nazioni. 25 maggio 97 SS.ma Trinità B
  • 40. • • • MAGGIO 97 ANNOB IIItmmagtntper le nostre pan'occhie VITA DI PARROCCHIA: MESSA-OFFERTORIO OFFERTA " E]'offertorio. Un chierichetto porla il pane e il vino; un altro fa la questua. Questa per pagare quello. E tante altre cose... Il servizio di Dio e degli uomin i - noi non siamo degli angeli - ha bisogno di materiale, di personale, di persone. Mi si domanda del denaro, ma anche il mio tempo, il mio aiuto. Mi torna alla mente l'immagine della povera vedova del Vangelo: "gl i altri hanno donato il superfluo, lei , invece, ha donato quello che aveva per vivere". lo mi sento in colpa, sono così lontano da questo! Ma lei, giustamente, non conta neppure, è a Dio che dona e quindi dona "al modo di Dio", gratuitamente, magnificamente, gioiosamente. Là dove la ragione misura, l'amore è smisurato. L'amore... ' Jean-Marie Bedez $e non avele nulla, donale almeno il vo$lro amore. FRUTTO DELLA TERRA E DEL LAVORO DELL'UOMO Portiamo questa terra nelle nostre mani unite per renderla al Padre tuo carica di raccolto.
  • 41. • • • tmmagtnt ANNOB MAGGIO 97 - GIORNO DOPO GIORNO per le nostre parrocchie FESTA DELLA MAMMA MARIA NEL MESE DI MAGGIO Devozione del mese di ~~~~Maggio jUiajUadre Attraverso di te SOltO arrivato agli altri. ?:tI hai edllcato il mio cllore a traversare sempre le appareNze e a guardare Nella vita del mio vicùto, del mio fratello, ciò che è IlImùtoso. ?:tI mi hai ÙtSegNato che il paNe NON si getta mai perchéporta todore della terra e del la{I(Jro degli lIomùti e aNche perchégrida la fame degli lIomiNi che NON haNNO Neppure IINa briciola sllila tavola di ogNi giorNO. Madre mia, tu mi ha ÙtsegNato la CONdivisioNe, e la lotta cONtro la miseria! Attraverso di te io SONO giUNto al dONO. ?:tI NON ti sei servita di NeSSUN libro. -C'ho imparato guardaNdo le tlle malti tese e il sorriso offerto quotidiaNameNte, fùto altllitimo. eltarlcs SiJtfJcr Alpeffa, carDI Sto Itendendo la biancheria...
  • 42. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie 1° maggio: FESTA DEL lAVORO Dimmi, papà... ...spie~ami perché... Anche Gesù deve aver posfo fanfe domande a suo padre. Giuseppe, il carpenHere, deve aver~li spie~afo la vifa para~onandola alle~no. Lo si può lavorare, mettere insieme... ma talvolfa ~eme e si spacca, senza che si sappia il perché. Così Gesù era preparato alla vita. MAGGIO MARIO GIULIA e gli altri MI CHIEDO PERCHE ... SI RAPPRESENTA LO SPIRITO SANTO CON IMAGGI097 GIORNO DOPO GIORNO Alcuni si ammazzano nel lavoro, altri a cercarlo. Il Non c'è il modo di spartirsi i compiti? "Negli incontri parrocchiali io non ho il coraggio di prendere la parola. Ci sono tante persone intelligenti che parlano così bene, mentre io devo cercare le parole". Un magazziniere (41 anni) La vera devozione a Maria non è nient'altro che lo stu- pore davanti alla grazia di Dio. Ogn i venerazione di Maria deve essere messa in relazione con Gesù. La Chiesa rifiuta ogni altro culto. 11 MAGGIO FESTA DEllA MAMMA
  • 43. • • • zmmagzn'lpe1' le nostre parrocchie La §alute' è un bene troppo o prezJlo§o perché ce lo giochiamo? §oprattutto quando §i tratta della §alute di un e§§ere che IMAGGI097 VIVERE LA VITA: SANITÀ Il mondo dei malati è un altro mondo. Il tempo si misura in un altro modo, non c'è più pioggia o bel tempo. Chi è dentro quel mondo non sa più nulla dell'altro. Ma coloro che sono fuori conoscono la vita di quelli che sono dentro? Andare da loro significa farli un poco USCIre. DENTRO O FUORI UN'ARTE Curare i malati non è un'atti- vità per dilettanti, è un'arte e, come ogni arte, richiede impegno e seria preparazione, come l'opera di un pittore o di uno scultore. / / <-~ -.', '.-._-- - Florence Nightingale ..~- ;~' ~ ~Tb: ' La cura del malato non consiste in una scatola di pillole, nella prescrizione di pastiglie, nel dosaggio di confetti , si esprime invece in un ascolto rispettoso, in un dialogo delicato e, se il malato lo vuole, in una comune preghiera,
  • 44. • • • 'lmmag'ln'lper le nostre parrocchie IMAGGI097 UNA PAGINA DI SCRITTURA eco i frutti dello Spirito gIoIa, pace, paZIenza, bontà, benevolenza, fedeltà, dolcezza, dominio di sé. Di fronte a tutto questo non c'è legge che tenga. Coloro che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Lettera ai Galati 5,22-25 Seconda lettura dell'11 maggio 1997, domenica di Pentecoste (Traduzione di Albert HARI) Il
  • 45. • • • 'lmmag'ln'l IMAGGI097 CELEBRARE: CANTARE LA VITA Ilper le nostre pm-rocchie LA VITA CANTANDO I nostri bambini non si stancano mai di chiedere e di continuare a chiedere LA canzone che piace loro; dietro questa insistenza si indovina un bisogno vitale di QUEL testo e di QUELLA melodia. Non si può affatto cantarne un'altra con il pretesto che avete dimenticato le parole o la musica. Una canzone che piace è magica: ritmi e sonorità si fondono per creare un ambiente, suscitare un sogno o rawivare le immagini dei ricordi associate a questa canzone. I nostri piccoli non si sbagliano mai, e neanche l'artista, quando canta "la vita è più bella e meno triste, quando si canta". Emmanuelle B]ERKEM-HIRTZ CANTO NUOVO Misura dopo misura nota dopo nota far suonare altre corde, unire le voci. Sillaba dopo sillaba togliere il lato oscuro della paura. Parola dopo parola, chiamare per nome la speranza. Mai forse l'uomo ha avuto una missione più urgente e nobile di questa: far cantare le cose... L. Aragon Canto perché la tempesta non è così forte da coprire il mio canto. L. Aragon
  • 46. • • • zmmagzn'tper le nostre parrocchie IMAGGIO 1997 IMMAGINI PER DIRLO III lA PENTECOSTE Leggete gli Atti degli Apostoli 1, 12-14 e 2, 1-11. Mettete poi in ordine, accanto ad ogni lettera, gli avvenimenti raccontati dagli evangelisti. RISULTATI: SOLUZIONE: A. Gerusalemme, un luogo del monte Sion in cui sono accaduti questi av- venimenti. B. La "stanza alta" in cui si sono riuniti i discepoli. C. Sono tutti seduti, in modo ordinato. D. La madre di Gesù è in mezzo a loro. E. Dal cielo arriva un rombo simile a quello di un forte vento che riempie tutta la casa. F. Appaiono allora delle lingue di fuoco che si posano su ognuno, ed essi vengono riempiti di Spirito Santo. G. Cominciano a lodare Dio in lingue di- verse. H. La gente, attirata dal rumore, arriva davanti alla casa: alcuni sono stupiti, altri si fanno beffe. lo Pietro prende la parola e annuncia Gesù morto e risorto. 1-2 risposte giuste: rileggete il testo. 6-7 risposte giuste: buone conoscenze e fantasia. 3-5 risposte giuste: buone conoscenze religiose. 8-9 risposte giuste: meritate la licenza in teologia. 4MODI SICURI PER GARANTIRSI CONTRO LO SPIRITO SANTO ;4NALIZZARE A LUNGO SE QUESTA "SPECIE" È VERAMENTE LO SPIRITO. S EVUOLE AGIRE OBBLIGARLO A RISPETTARE TUTTE LE NOSTRE REGOLE. /~ J Ì'::: f- A r- l' I- ~p -I 1-- )-..t',. ~ ( -- .-" . SPECIE .~ ... RARISSIMA ~ CHIUDERLO NELLE NOSTRE ISTITUZIONI PER ASSICURARSENE L'ESCLUSIVA. LJNVOCARLO MA SPERANDO CHE NON CI PRENDA SUL SERIO.
  • 47. BAZAR PRIME COMUNIONI Una lettera tra le tante Ogni mese riceviamo con molta gioia le immagini che riguardano le diverse domeniche efeste. Nella nostra parroc- chia io mi occupo del foglio parrocchiale che viene pubblicato due volte al mese. Preparo anche i libret- ti dei canti per la cele- brazione dei sacra- menti ed è soprattutto a questo proposito che Questa spiga può essere ingrandita tanto da permettere ad ogni ragazzo di scrivere il proprio nome dentro un chicco di grano. mi trovo piuttosto sguarnita ! Prima Riconciliazione - Prima Comunione - Cresima - Battesimo - Matrimonio - Funerale (Parola di speranza). Se poteste di tanto in tanto includere qualcosa su questi temi, ve ne saremmo veramente grati. Grazie per il lavoro che svolgete. Elisabeth T Veniamo subito incontro Cl questo desiderio publicCindo alcune imma- gini per la Prima Comunione. ). ~.
  • 49. • • per le nostre parroc_4c_,h/-_ie~----..I • Giugno 1997 • Anno B CoVlte VllltO 1 Solennità del Corpo e Sangue di Cristo B 2 100 Domenica B 3 11 a Domenica B 4 120 Domenica B 5 Santi Pietro e Paolo 6 Per le vostre dia 7 Immagini domenicali 8 Vivere lo vita: lo festa 9 Temi l 10 Celebrare: Cantare in chiesa 11 Giorno dopo giorno 12 Immagini per dirlo Davanti ad ogni vita che oggi germoglierà, crescerà, fiorirà e maturerà, ripetete: "Questo è il mio corpo". E davanti ad ogni morte che s'appresta a corrodere, a sciupare, a stroncare, comandate: "Questo è il mio sangue!". P. T eilhard de Chardin
  • 50. o o ;> o Il disegno che vedete qui sopra riprende il manifesto realizzato alcuni anni fa dall'artista palestinese Sliman Manzur per la giornata mondiale di preghiera per le donne, che ha luogo ogni anno in marzo. Il tema della preghiera era: ANDARE - VEDERE - AGIRE. Un grido di pace, questa donna che circonda con le sue braccia un bambino in pericolo; un grido di solidarietà, questa donna sola; un invito ad un senso da dare alla loro vita, attraverso queste donne che cercano una strada attraverso il deserto. Possa ognuno di noi, con i poveri mezzi che ha a dispo- sizione, rispondere a queste grida, a questi appelli, a queste speranze. François Arnold e Sac. Roberto Laurita IMMAGINI PER LE NOSTRE PARROCCHIE © EDIZIONIMARGUERITE Amministrazione: EDIZIONIOBELIA 4, rue Gutenberg -B.P.15. F - 67610 La Wantzenau (Francia) Tei.: 0033-3-88969338 Fax: 0033-3-8896 7096 Redazione: Sac. Roberto LAURITA, Italia Direttore della pubblicazione: B.JUNKER Commissione paritaria: 68782 Deposito legale: 10trimestre1997 Prezzo dell'abbonamento annuale: 85.000 lire Se desidera abbonarsi: 1. Scriva alle Edizioni Obelia o, se vuoleguadagnare tempo, spedisca unfax al numero seguente: 0033-3-8896 7096. 2. Una volta richiesto l'abbonamento, riceverà acasa unafattura. Non spedisca denaro prima di averla ricevuta! 3. Ricevuta lafattura, può effettuare il versamento sul conto corrente postale delle Edizioni Obelia: CCP Torino n°35855105 in Italia. Il nostro servizio è stato ideato e sviluppato per ogni attività pastorale a tiratura limitata.
  • 51. • • • ANNOB Iltmmag'tnt l GIUGNO 97 SOLENNITÀ DEL CORPO E SANGUE DI CRISTO per le nostre parrocchie 1 giugno 1997 Il Corpo e il Sangue di Cristo Anno di Marco 2a lettura Cristo è il sommo sacerdote dei beni futuri. Il tempio del suo corpo è più grande e più perfetto del tempio dell ' antica Alleanza; infatti non è stato costruito da mano d' uomo e quindi non apparti ene a questo mondo. Eb 9,11 ",UANDO IL PANE È ~NGIATO, DIVEN- TA NUTRIMENTO. Q UANDO IL PANE È (ONDIVISO, DIVEN- TA AMORE. QUANDO BISOGNA SJPEZZARSIooo Quella sera, Gesù ha spezzato il pane. Ed ha aggiunto: "Questo è il mio corpo, offerto per IIoi•••". Ora tutto dillenta chiaro: Gesù ci ama fino a farsi lacerare! Per amare, per donarsi, per offrire il suo amore, per far percepire la tenerezza di Dio, per manifestarla e distribuirla a tutti, Gesù è pronto ad entrare con la sua dillinità in una umanità infranta, stritolata da un sistema giudiziario ipocrita, frantumata sotto la tortura, inchiodata sul legno della croce, spezzata nella sua dignità, sporcata nella sua innocenza. Per amare, perché si stabilisca la giustizia e la dignità di ogni essere umano, c'è forse una strada dillersa da quella intrapresa dal Figlio, che si lascia spezzare? Charles SINGER Spezzare il pane è un gesto bruta- le. Si rompe ciò che prima era intero. Si frantuma ciò che era unito. Si divide ciò che stava insieme. Spezzare il pane evoca una vera e propria violenza perché si lacera. Ma c'è forse un altro modo per scoprire ciò che vi è dentro il pane?
  • 52. • • • zmmagznz ANNOB 8 GIUGNO 97 lOa DOMENICA per le nostre parrocchie 8 giugno 1997 lOa Domenica del Tempo Ordinario Anno di Marco 2a lettura Ciò che si vede è provvisorio, ciò che non si vede è eterno. Noi lo sap- piamo: il corpo che è nostra abitazio- ne sulla terra, deve essere distrutto. Ma Dio costruisce per noi nei cieli una dimora eterna, che non è opera dell'uomo. 2Cor4,18-S,1 Là dove cresce l'egoismo, fa' che io porti la frater- nità. , E MIO FRATELLO... Quando ho bisogno di lui aCCOlTe. È sempre pronto ad aiutar- mi. È lUl collega di lavoro. Xoi lottiamo insieme per una condizione migliore. Condividiamo la stessa fede. È come un fratello per me. Yive solo in una grande casa. Ma la sua vicina veglia su di lui. Ha subito un incidente e lei trova il tempo per andare a h'ovarlo in ospedale e sollevargli il morale. È come una sorella per lui. È la "nonna" dei ragazzi di quella strada. :xon li ha mai ignorati: si è sempre fermata a salutarli e ad ascoltarli. Qualche volta regala un dol- ciUIne, altre volte li rimprovera se hanno fatto una stupidag- gine. È come una madre per loro... Dice Gesù: "Chi fa la volontà di Dio, è mio fratello, mia sorella, mia madre" (Marco 3,35) In Gesù, il tuo Figlio, noi diventiamo fratelli e sorelle. Tu sei il nostro Dio e noi siamo il tuo popolo. DJ. "Se una famiglia è divisa, non può resistere alle difficoltà" Mc 3,26 Commento di oggi: "Non era questo che sognavo. -r=::::::~:=:::::!=~~~====~~_.3IliiI5--..i.--";'--- lo in cantina a lavare. Tu a lavorare in soffitta. Enel giardino nostro figlio che piange...".
  • 53. • • • tmmagtnt ANNOB 15 GIUGNO 97 lla DOMENICA Ilper le nostre parrocchie 15 giugno 1997 Ila Domenica del Tempo Ordinario Anno di Marco 2a lettura F ratelli, noi siamo sempre pieni di fiducia, anche se sappiamo che, fin- ché abitiamo questo corpo, siamo in esilio lontano dal Signore. Infatti camminiamo nella fede, senza ancora vedere. Sì, abbiamo fiducia. 2 Cor 5,6-7 U n granello di senape! E' poca cosa. Ma non basta una scintilla per far nascere un fuoco? LA MANO DI DIO ALEOPERA Non ci sono paragoni llliglio- ri di quelli tratti dalla vita quotidiana. Gesù conosceva bene i lllestieri del suo telllpo. Aveva osservato gli uOlllini al lavoro e conosceva i ritllli della natura. Nel lllondo d'oggi, però, alcune parabole di Gesù sono llleno incisive di quanto lo erano uno o due secoli fa. LUOlllO della città ha sostituito infatti l'uolllo della call1pagna. Ma non è l 'occasione per andare a riscoprire questi lllestieri di un telllpo? E poi, se la gente della terra non esistesse più, COllle farebbe l'ulllanità a nutrirsi? Linvito di Gesù è dunque duplice: aprire gli occhi sulle cose che ci circon- dano, aprire gli occhi sul lavoro dell'uolllo, sui diversi lllestieri, anche quelli che stanno scolllparendo. Così Gesù ci spinge a consi- derare con stupore e llleraviglia questo lllondo. Da dove viene J pane che llli nutre ogni giorno? Che cos'è che peTlllette agli uccelli e agli anilllaii selvaggi di sopravvivere? Chi è che rende possibile la vita degli uOlllini? Al di là delle parabole c'è selllpre un'esortazione: guarda, osserva attorno a te. La lllano di Dio è all'opera ovunque: lo sai? Lue STEIN Laparabola esce dalla bocca di Dio, ma è ricolma della vita degli uomini. Tutto ciò che è grande inizia fY-'""~~ in modo discreto.
  • 54. • • • zmmagznz ANNOB 22 GIUGNO 1997 12a DOMENICAper le nostre parrocchie 22 giugno 1997 12a Domenica del Tempo Ordinario Anno di Marco 2a lettura Se uno è in Cristo, è una creatu- ra nuova. Il mondo vecchio è scomparso: ecco , è nato un mondo nuovo. 2 Cor 5, 17 ÀÌun sunu le nustre paure che sorprel1dol1o il Sigl1ore; èpiuttosto la l10stra mal1cal1za di fiducia il1 lui. ESSILO SVEGLIA- NO "Essi lo sve&ano". Doveva essere LanLo forLe la Lem- pesla, se E)i aposLoli si deCisero a chiedere aiuLo a Cesù. 0i imma8Jna faCil- menLe la scena. Dopo aver IoLLalo con LuLLe le IorD forze conlro la furia de& elemenU, persuasI che ormél! è 8JunLa la 101'0 ultima ora, essi si rivoit)ono a colw che rappresenLa la loro ulUma él!1COra di salvezza. [ allora SVe&él!10 il ~laesLrD NessW1 OIt'P&O e nessW1 yo di pmde il risve&O è bruLale come le loro espressioni! Ciò che accade dopo, nessun letlore del Vane,elo può iEflol'él!'Io. [ LuLLavia non si riuscirà mél! a capu'e [mo In fondo. ~, infaLU, si compenelrano divino e wnano. AI fit!iO 0alvaLore risponde il Padi'e CreaLore. ~ando i fiwni di palde e la schiwna dei EJorni sommerepno LuLLo, solo la Parola creaLrice può pacificare e l'iporlél!'e la calma. 0oLloposU aUe LLu'bolenze e aUe lempesle della viLa, spesso coslreLU a remél!'e conLro correnLe, speLla a noi di invocare il 0i8J1ore. AposLrofando Gesù in quel modo, LuLLavia, i discepoli mosU'avano di mancare di buona creanza. tvloriamo LuLli per mél!1canza di buona creanza, diceva W1 umorisLaI ~'Ia la buona creanza è una cosa e vivere in relazione con il 0i8J1ore è un'alLra. ILU'averso Gesù, Dio fa Irruzione nei nosLn modi wnani di vivere, di IolLare, di sperare. il 0i8J1ore SI laSCia voienUel'i nsve&él!'e dalla preE)1iera di lode e di supplica dell'uno, dalle 8J'lda e dai 8emiU di un alLro; dal silenzio di adorazione di Lm Lerzo. [ quindi, W1a beUa lezione di umiltà da parLe del discepoli! Bcrnard ZIÌ'IPI1Q Dio si fa uomo: il suo mistero risplende nell'infinitamente piccolo Perché aver paura'! Conre lI1lIi è accaduiDche non abbiate lafede'! (Vcmgelo)
  • 55. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie ANNOB 29 GIUGNO PtErrçO E P40LO L~ ~t,~..~ tt1""f~ "Dio sa scrivere diritto anche se le righe sono curve", dice un proverbio portoghese. Quale prova migliore di quella offerta dalla Chiesa primitiva? Come colonne della nuova comunità, Gesù ha scelto due uomini che non avevano alcuna somiglianza o legame tra loro. Pietro, il conservatore. la roc- cia, conservò fedelmente ciò che aveva ricevuto. Paolo, l'appassionato, portò le idee nuove. I due trasmisero la fede in Cristo fino ai confini del mondo. 29 GIUGNO 97 SANTI PIETRO E PAOLO 29 GIUGNO SANTI PIETRO E PAOLO Pietro e Paolo sono l'uno davanti all'altro, funzione e grazia, autorità e carisma, oggettività e soggettività, lo Chiesa del diritto e lo Chiesa dell'amore. Ma Pietro e Paolo indicano una tensione fruttuosa, non una opposizione 29 GIUGNO Perché Dio scommette sulla collabora- zione, vuole la comunità. Santi Pietro e Paolo Il "II mulino di San Paolo", è così che viene chiamato questo capitello di Vezelay. Vi si sco r ge un uomo che versa del grano nel mulino e un altro che raccoglie la farina. Paolo non h a forse macinato , rim acinato e ri espresso le parole del Signore per le giovani comu- nità? E Pietro non ha proprio il compito di raccogliere questa Parola m aci nata , per nu trire coloro che gli sono affidati) O ggi avviene la stessa cosa grazie alla complementarietà che può esistere tra i teologi e i guardiani dell'Istituzione. 29 GIUGNO SANTI PIETRO E PAOLO *PETRV ASEt tvBrNEMBER.E NTIQVIVICXlTANNV SEXMESISOCTODIES Xx<rH 29 GIUGNO 0anti Pietro e Paolo
  • 56. • • • zmmagznzpel' le nostre parrocchie ANNOB PER LE VOSTRE DIA IMMAGINI PER LE VOSTRE DIAPOSITIVE DA LUGLIO AD OTTOBRE IMMAGINI DI CRISTO
  • 57. • • • 'tmmag'tn't ANNOB IMMAGINI DOMENICALI per le nostre parrocchie Vi mostrerà una grande sala già pronta l giugno 97 - CORPO E SANGUE DI CRISTO Jfk Gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra. 15 giugno 97 - 110 DOMENICA B Vi mostrerà una grande sala già pronta l giugno 97 - CORPO E SANGUE DI CRISTO Poiché dicevano: "È fuori di sé" 8 giugno 97 100 DOMENICA B Poiché diceva no: "È fuori di sé" 8 giugno 97 - 100 DOMENICA B P erché siete così paurosi? 22 giugno 97 - 120 DOMENICA B Gli uccelli del cielo . . possono npararsl alla sua ombra. 15 giugno 97 110 DOMENICA B Perché siete così paurosi? 22 giugno 97 120 DOMENICA B
  • 58. • • • 'tmmag'tnzper le nostre parrocchie Poiché spesso dovete annunciare delle feste, noi vi proponiamo alcuni titoli scritti in modo diverso, cosÌ potrete facilmente inserirli nei vostri disegni, sostituendo quelli che già esistono. PaLJt'Jt'OJlClchial in fe§taL 9/0fÙt0();~ C041; ruJi;! 9e&Uv~ ~ IGIUGN097 VIVERE LA VITA: LA FESTA ~ESTA PARROCCHIALE ~ESTA DELL'ORATORIO ~ESTA DEI RAGAZZI ~ESTA DEL PATRONO Condividiamo la nostra fioia. Parrocchia in festa. FESTA POPOLARE Pasticcieriepasticciere, l11etteteviai fornelli. II nostro standattende i vostri capolavori. Vi stiamo preparando una sorpresa! Il
  • 59. • • • 'lmmag'lnZper le nostre parrocchie IGIUGN097 TEMI *Acco· g1ienza *Acquisti *Annuncio *Attesa
  • 60. • • • 'lmmag'ln'lper le nostre parrocchie IGIUGN097 CELEBRARE: CANTARE IN CHIESA Il 71clmto è sempre StlltO 1111 modo per esprimere III fede " delle cO/I1tll1itIÌ cristill/1e. (lli scritti biblici S0/10 ll/1c/t'essi 1111 CllIltO d'amore edi fede III Vio creatore, Illill forzll del StiO Spirito e Illill spera/1ZIl c/te cidO/11l il suo 'lifllio. elllltllresifl/lificll ritrovllreilfervore delle /1ostre Ilssemblee e celebrare quelill CO/l1ll11io/le c/te ci ritll1isce. ell/1tllre sifl/1ificll costituire 1111 coroper esprimerlll e mettere le wci 1lII'III1iso/10, sifJ/1ificll sostmere III prefl/tiera COlt III musicll. ell/1tllre siflllificll cOlldividere l 'aIIÙI10 del poetll, vibrare Illl'ispirllzio/1e del l11/1sicistll, cOldividere III prefl/tiera di /I/11l Ilssemblell. elllltllre siflllificll proclllmllreIII melodill c/tepercorre il mio c/lore eproclllmllre :- .., ----IIIfede c/te 1l/1i1111l il mio SOfl110. ;Vicolfls {jJJ:.CJ{j Amare, pregare, cantare, ecco tutta la miavita. questi doni del tuo Per amore, ti rendiamo ,rade, o Padre, e, uniti a,1i an,eli e ai santi, cantiamo insieme la tua ,Ioria. (Pre~hiera eucaristica dei fanciulli II) Alphonse de Lamartine Accogliete in voi la melodia di Dio. Ignazio di Loyola
  • 61. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie es GIUGNO CUORE DEL In Gesù abbiamo potuto capire che il rapporto di Dio con il mondo non è astrat- to, esteriore. 24 GIUGNO SAN GIOVANNI BATTISTA , Ecolui che uede arriuare, colui che desta, colui che prepara, colui che scompare. IGIUGN097 GIORN O DOPO GIORNO IL CUORE DI CRISTO Dio è presente in modo intimo, profondo. È il cuore amorevole del mondo, la misericordia che diventa carne e sangue. Giovanni Battista Il Sacro Cuore .J. 'IK I ~ La più bella immagine del Sacro Cuore nel nostro secolo è forse questa scritta che dobbia- mo alla mano di Charles de Foucauld. Il nome , la croce , il cuore, l'amore. Sono segni che Charles de Foucauld ha t racc iat o con tutta la sua vita. CON TUTTO IL CUORE La fella del Cuore di Crislo meffe il dilo sul cuore della Chiesa: il dono lolale del Figlio di Dio altraverso la sua vila e la sua morle.
  • 62. • • • zmmagznzper le n ostre parrocchie IGIUGN097 IMMAGINI PER DIRLO GIUGNO ~ULTIMA CENA Per comprendere l'immagine, leggete il racconto di questo avvenimento in Luca 22,7. IL DESIDERIO DI ESSERE PERFETTI I I Il; I l'II,l, RENDE ALCUNE PERSONE PERFETTA- MENTE INSOPPORTABILI. PEARl BUCK DO I Dio & lo costituiamo sempre la maggioranza. Mettete poi in ordine, accanto ad ogni lettera, gli avvenimenti raccontati dall'evangelista. A B c D E Soluzione: A. Gesù manda Pietro e Giovanni in città a pre- parare la cena pasquale. B. Essi arrivano alle porte della città. C. Seguono l'uomo che porta una brocca ed en- trano con lui nella casa. D. ~agnello è arrostito e la cena è pronta. E. Essi mangiano l'agnello pasquale secondo le prescrizioni del rito.
  • 63. BAZAR UNA RICHIESTA Abbiamo trovato nella rivista l'immagine di un diamante intagliato, deposto su un cuscino. Vorremmo rivederla, dal momento che una volta l'avevamo utilizzata per far capire che la Messa presenta diverse sfaccettature. Ecco il nostro tentativo di risposta: :::":~:.~;~:~;~:1; ::~~~:~;::~~~:,;~~'.~", o si ~g1"al-iapiO offerta del sacrificio della croce il Cristo, nostro cibo raduno dei Cristiani 4le4lOl'iale de" ..f...la Cella I lettori ci scrivono: Ancora una volta grazie per il lavoro che state facendo! Vi inviterei in particolare ad offrire dei disegni che possono essere utilizzati, una volta ingranditi, nella catechesi. Ci piacerebbe che continuaste a presentare la pagina consacrata ad un passo biblico, presentato ogni volta con una lettera d'inizio originale e sontuosa che dà risalto ad un testo che, in questo modo, ha l'opportunità di sfuggire alla banalizzazione. Ma vorremmo soprattutto dirvi una cosa: continuate! Sono molto apprezzate anche quelle pagine che contengono solo dei disegni (simboli). lo lo dico sempre: "Quando siete troppo stanchi per leggere, guardate questi disegni e le vostre riflessioni diventano già un accostamento alla preghiera". Ci sarebbero molte altre cose da dire...in bene. Grazie. J.A.F. Grazie, innanzitutto, per il vostro incoraggiamento. Non sapevamo più se dovevamo continuare la "pagina di Scrittura": ora siamo stati convinti a farlo. Anche in questo numero troverete la pagina "Temi". Per facilitarne l'utilizzazione la classificheremo per temi e in ordine alfabetico. Sperando di esservi utili.
  • 64. 1;- i goto petl Qe ~ vogttle ~ pubbQicavio~i
  • 65. 4/97 Materiale per i fogli • • parrocchiali I per le nostre parrocchie Co~te~Llto 1 140 Domenica B 2 150 Domenica B 3 160 Domenica B 4 170 Domenica B 5 Immagini domenicali 6 Vivere lo vita : Pregare 7 Temi 2 8 Una pagina di Scrittura 9 Gesti: La lettura 10 Celebrare: Leggere in chiesa 11 Giorno dopo giorno 12 Immagini per dirlo • Luglio 97 • Anno B ., ' " ~ l ~ '~.< ~.·h ~'" " (. " ;i· .,. Siibenedetto, tu' che sei la sorgente di tutto ciò che esiste. Noi abbiamo sete di te, sorgente di ogni sete. Il nostro cuore è inquieto finché non trova in te il suo riposo. H.Oosterhuis
  • 66. Ritrovare la leggerezza dell'essenziale Abbiamo pensato a questo, mentre sce- glievamo quest' immagi- ne. Ce rto: è rid otta all'essenziale ! Ma non è proprio a causa di questa leggerezza che la libellu- la può danzare nel sole dell'estate? Accade la stessa cosa alle nostre agende. Dopo essere state cosÌ sovrac- cariche durante l'anno, ora si sfolti scono, ed è una cosa buo na. G es ù stesso ha detto ai suoi apostoli: Ve nite in di- sparte, in un luogo deserto e riposatevi un poco... Si tratta di un invito rivolto a tutti, ma forse in particolare a noi pasto- ri un po' stressati. Durante le vacanze anche le nostre comunicazioni pastorali diventano leggere leggere...come se fossero state condite con un certo olio! Leggerezza in questo caso non significa insignificanza ma digeribi- lità. E la leggerezza dell'essenziale non è cosÌ facile da trovare. Esige una certa ascesi. E, se questo vale per la nostra esistenza personale, è vero anche per le nostre lettere e comunicazioni pastorali. Volendo dire tutto, noi spesso finiamo coll' appesantire le nostre pub- blicazioni, e cosÌ le rendiamo indigeste ai nostri lettori. È per questo che imporsi un determinato spazio, un certo numero di righe da non superare, è molto salutare. Spesso dovremo tagliare, togliere, elimi- nare - ancora la pubblicità! - ed è tanto meglio per i nostri lettori. Nella ricerca della leggerezza, la scelta di un' illustrazione gioca un grande ruolo. Nelle nostre pagine spesso cosÌ ingombre e sovracca- riche, un' immagine permette un respiro. E poi l'immagine stessa è un messaggio, talvolta ricco tanto quanto un lungo testo. Essa attira lo sguardo e si ricorda facilmente. Non abbiamo dunque paura di utiliz- zarle spesso. Noi ammiriamo gli artisti del Medioevo che non esitavano a miniare i loro testi con delle splendide iniziali. I mezzi moderni - che tuttavia ci rendono ancora difficile e costoso l'accesso al colore - ci permet- tono però di realizzare delle belle pagine leggere, luminose, che invi- tano al respiro, e perché no?, anche alla preghiera. Père François ARNOLD e Sac. Roberto LAURITA IMMAGINI PER LE NOSTRE PARROCCHIE © EDIZIONIMARGUERITE Amministrazione: EDIZIONIOBELIA 4, rueGutenberg -B.P15. F - 67610 La Wantzenau (Francia) Tel.: 0033-3-88969338 Fax: 0033-3-8896 7096 Redazione: Sac. Roberto LAURITA, Italia Direttore della pubblicazione: B.JUNKER Commissione paritaria: 68782 Deposito legale: ]O trimestre 1997 Prezzo dell'abbonamento annuale: 85.000 lire Se desidera abbonarsi: 1. Scriva alleEdizioni Obelia o, se vuoleguadagnare tempo, spedisca unfax al numero seguente: 0033-3-8896 7096. 2. Una volta richiesto l'abbonamento, riceverà a casa unafattura. Non spedisca denaro prima di averla ricevuta! 3. Ricevuta lafattura, può effettuare il versamento sul conto corrente postale delle Edizioni Obelia: CCP Torino n°35855105 in Italia. Il nostro servizio è stato ideato e sviluppato per ogni attività pastorale a tiratura limitata.
  • 67. • • • 'tmmag'tn't ANNOB 6 LUGLIO 97 14a DOMENICA Ilper le nostre parrocchie 6 luglio 1997 14a Domenica del Tempo Ordinario Anno di Marco 2a lettura loaccetto volentieri le infermità, gli oltraggi, la prigionia, le persecu- zioni, le situazioni angosciose soffer- te per Cristo. Perché quando sono debole, è allora che sono forte. 2 Cor 12, 9-10 OlLando Dio era sulla terra aveva un nome e un indirizzo. SCONCERTATIoH Detto tra noi, possiamo volergliene --=". se restan sor- presi dall'inse- gnamento di Gesù? -~ ~-:::::? - ~~~ ~~..:e::~l"'" Detto fra noi, non siamo anche ~ _ .~~.. ~ - . . ~~~l~::~i~~~~a~~~~:~:~s~~~~~~;:~~~nimenti e - -: C> dagli esseri che incontriamo sul nostro cammino?.. D ~ "Come può essere accaduto? Eppure avevo previsto tutto!" . " . "Da dove gli è venuta quest'espressione? E io che credevo di conoscerlo!" "Non capisco la reazione che ha avuto! Ero così sicuro di quello che avrebbe fatto!". Allora, perché meravigliarsi tanto della fatica che fanno i nostri occhi nel riconoscere tutte le piccole perle di miracoli sconcertanti, disse- minate sulle nostre strade, come altrettante tracce dello spirito nuovo? Emmanuelle Bjerkem-Hirtz D OV~è il miracolo? Nella gua- rigione o nella capacità di capire che si è guariti? ... E dei nostri" ma sconcerta. Abbiamo tante scuse per non la- • • sClarcl "afferrare"" da lui.
  • 68. • • • zmmagznz ANNOB 13LUGLIO 97 15a DOMENICA Ilper le nostre parrocchie 13 luglio 1997 15a Domenica del Tempo Ordinario Anno di Marco 2a leUura Dio ci ha predestinati a diventare per lui dei figli per opera di Gesù Cristo: ecco quello che egli ha voluto nella sua benevolenza, a lode e gloria della sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto. Ef 1,5-6 Prima della risposta c/è sempre una chiamata! e /è dunque qualcuno che miinterpe[[a? C~È SEMPRE UNA PRIMA VOLTA! Ilprimo giomo all'asilo, alle elementari, alle medie, alle superiori, all'università... Il primo giorno di lavoro, di una gara sportiya, di un incont ro d'amore, di un progetto comune, di un mat rimonio, di una nascita, di una famiglia... Il primo giomo del battesimo, del perdono, della prima comunione, della cresima, e dopo? E perché no anche il primo giorno di un impegno cristiano, come catechist a, come membro di lU1 movimento, come lettore o animatore, come corista o direttore? il primo giomo come seminarist a, come prete, come religioso o religiosa... C'è sempre lU1a prima volta, e se oggi toccasse pro- prio a me? Alain DOKIUS Consolare tutti quelli che sono provati dalla vita... ecco un segno fantastico dell'umanità del nostro Dio Partire senza niente in tasca... ecco una vera prova di fiducia!
  • 69. • • • zmmagznz ANNOB 20 LUGLIO 97 16a DOMENICA Ilper le nostre parrocchie 20 luglio 1997 16a Domenica del Tempo Ordinario Anno di Marco 2a lettura Fratelli, voi che un tempo eravate lontani dal Dio dell' Alleanza, ora invece siete diventati i vicini, grazie al sangue di Cristo. È lui, il Cristo, che è la nostra pace: colui che ha fatto dei due, Israele e i pagani, un popolo solo. Ef2,13-14 Noi cerchiamo sempre di decifrare il signifi- cato della nostra vita. Ma solo una persona ha la chiave giusta. "EraNo come de/le pecore seNZfl pflstore" .Mc 6 , 34 »eIbel mezzo della zona industriale, sulla strada da poco asfaltata, un pastore avanza lentamente_ :Dietro di lui cammina, urtan- ~ dosi, il suo gregge belante. Un 'immagine insolita e inimmaginabile. Oggi l 'allevamento è diventato industriale e lagnello lo si trova più facilmente in promozione sui banchidi 11ft supermercato. 8 tuttavia l'immagine evangelica conserva la sua freschezza e la sua verità: in tutti i paesidel mondo quante pecore disperse, perdute e spaventate, abbandonate, prostrate! Per essere radunate e sfamate, per poter passare la notte al sicur(J. per trovare da mangiare, ~ per aver garantita la pace, i ()per ritrovare la dignità, esse attendono ancora dei veripastori. I1emardJ(UEJ;81e Felice colui che raduna invece di disperdere. Felice colui che consola invece di spaventare. Non dei pecoroni dallo spirito gregario, ma pecore docili alla saggezza del pastore.
  • 70. • • • tmmagtnt ANNOB 27 LUGLIO 1997 17a DOMENICAper le nostre parrocchie 27 luglio 1997 17a Domenica del Tempo Ordinario Anno di Marco 2a lettura F ratelli, io, in prigione a causa del Signore, vi esorto a compor- tarvi in maniera degna della voca- zione che avete ricevuto: abbiate umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportatevi a vicenda con amore. Ef4, 1-2 !lonon so che cosa sia un miracolo, ma penso che se tutti condividono qualco- sa, allora il miracolo diventa possibile... UN PANE PER IL CAMMINO S edersi sull'erba per un picnic familiare, o tra amici, e offrire qual- cosa anche a quelli che passano di n, fermandosi a conversare con loro: ecco una cosa da fare in piena estate, in questa sta- gione. Ci è facile così immaginare questa sosta di Gesù sulla montagna, seguito dalla folla che sfama. Ma questa folla è la nostra assemblea della domenica: assieme a Gesù noi rendiamo grazie, riceviamo il pane spezzato e condiviso, che ricorda il mistero della Pasqua. E poi eccoci di nuovo in piedi, pronti a camminare per le strade degli uomini. Non come prima, da soli, ma trasformati dal pane ricevuto, abitati dalla presenza del Risorto, formando un solo corpo con i fra- telli, per portare la Pace sulla nostra terra. Marcel METZGER .' . : " . , . ' .. -, ' L'apostolo Paolo non ci domanda di "sopportarci", ma di sostenerci gli uni gli altri con amore. Le nostre eucaristie: un pasto, una sosta, una condivisione, una festa della libertà.
  • 71. • • • LUGLIO 97 'tmmag'tn'tpe1' le nostre parrocchie ANNOB IMMAGINI DOMENICALI Il ~ Donde gli vengono queste cose? Non è costui il carpentiere? 6 luglio 97 - 140 Domenica B rr Venite in disparte 20 luglio 97 - 160 Domenica B Donde gli vengono queste cose? Non è costui il carpentiere? 6 luglio 97 140 Domenica B Incominciò a mandorli a due a due. 13 luglio 97 150 Domenica B Jfk Incominciò a mandorli a due a due. 13 luglio 97 - 150 Domenica B @@(Y@@ +r~ + dfKCinque pani d'orzo e due pesci: ma che cos'è questo per tanta gente? 27 luglio 97 - 170 Domenica B Venite in disparte 20 luglio 97 160 Domenica B @@(Y@@ +.p~ Cinque pani d'orzo e due pesci: ma che cos'è questo per tanta gente? 27 luglio 97 170 Domenica B
  • 72. • • • tmmagtnt ANNOB LUGLIO 97 VIVERE LA VITA: PREGARE Ilper le nostre parrocchie PREGARE REGOLARMENTE La preghiera che sgorga spontanea da un desiderio interiore sembra essere un'eccezione. Infatti costruire la propria vita spirituale solamente su questo desiderio spontaneo ci condurrebbe ben presto a non prega- re più. Un credente di questo genere somi- glia ad un uomo intenzionato a co- struire la sua vita unicamente sull'ispirazione del momento, lascian- do da parte la disciplina, il rigore e il lavoro. Una vita simile sarebbe lascia- ta interamente al caso, abbandonata all'arbitrario, all'umore del momen- to, nel disprezzo della fedeltà, della serietà, della solidità. PREGARE PER CREDERE Nella nostra vita ci possono essere dei momenti in cui la preghiera langue, in cui non sgorga più sponta- nea. E tuttavia, alla lunga, non si può credere senza pregare, come non si può vivere senza respirare. RACCOGliERSI L'uomo è un essere agitato, e questa agitazione del cuore si manifesta innanzitutto nell'ambito religioso. UNA SCUOLA DI PREGHIERA Di tanto in tanto è opportu- no rifare il punto su quel "resPiro dell'anima" che è la preghiera. E perché non approfittare proprio di questo tempo di vacanze? Per elaborare questo sussi- dio ci siamo ispirati ad alcu- ni testi di Romano Guardini. I disegni sono invece di J.G. Cornélius. Potete utilizzare questa pagina così com'è, oppure dividerla in tanti "pezzi" da pubblicare sepa- rati. Così, quando cominciamo a pregare, ben presto si presenta, richiamata dalla nostra agitazione interiore, qualche cosa che ci sembra impor- tante fare. Qualsiasi cosa: un lavoro, una conversazione , un acquisto, un'informazione da cercare, un libro, un giornale da leggere ... tutto ciò sembra più importante della preghie- ra che, invece, appare come una per- dita di tempo... Raccogliersi vuoI dire proprio supera- re questa agitazione febbrile ed ingannatrice, calmarsi, liberarsi di tutto ciò che non è essenziale e met- tersi a disposizione di Colui che in questo momento è il più importante: Dio. PREGARE ATIRAVERSO UN AITEGGIAMENTO DEL CORPO Nei tempi antichi si sapeva bene che gli atteggiamenti e i gesti non sono per nulla superficiali. Il gesto della mano raggiunge il cuore e l'atteggia- mento del corpo si radica nel profon- do del pensiero. Atteggiamenti e gesti esprimono ciò che si vive nell'intimo, ciò che prova il cuore e ciò che vuole l'intelligenza. E nello stesso tempo essi agiscono sul profondo dell'animo, gli danno consistenza, lo formano e lo educa- no. Così l'atteggiamento del corpo che adottiamo non è per nulla indif- ferente alla preghiera. APRIRE E CHIUDERE LA GIORNATA CON LA PREGHIERA Una giornata è come il riassunto della vita. Tutto comincia con la novità del mattino e si compie nella pace della sera. Tra i due momenti si collocano il lavoro, la lotta, la cresci- ta, la fecondità e i pericoli che li minacciano. Tutto ciò trova espres- sione nella preghiera del mattino e della sera. Senza questa preghiera la giornata ritornerebbe allo stato sel- vaggio. CIMENTARSI NELL'ADORAZIONE Raccogliersi, prendere coscienza della grandezza di Dio nel raccogli- mento. Davanti a questa grandezza prostrarsi nel rispetto, nella venera- zione , in una completa libertà di cuore. Nel realizzare ciò la verità entrerà in noi, la verità e il senso della vita. Le cose dell'esistenza tro- veranno il loro vero posto e appari- ranno nella loro giusta dimensione. Questa verità delle cose ci farà bene, rimetterà in ordine tutto ciò che è stato complicato e contorto dalle illu- sioni ingannatrici della vita. Ritroveremo una salute spirituale necessaria per una nuova partenza.
  • 73. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie I / ANNOB LUGLIO 97 TEMI 2 ASCENSIONE ATTEGGIAMENTI ATTESA
  • 74. • • • tmmagtntper le nostre parrocchie ILUGLI097 UNA PAGINA DI SCRITTURA Il DIO NELLA TUA VITA uesto Non è nel cielo, perché tu dica: comando che oggi io (Yahvé) ti ordino non è al di sopra delle tue forze, né fuori della tua portata. "Chi salirà per noi in cielo, per prendercelo e farcelo udire cosÌ che lo possiamo eseguire?" Non è di là dal mare, perché tu dica: "Chi attraverserà per noi il mare per prendercelo e farcelo udire cosÌ che lo possiamo eseguire?" Questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica. Deuteronomio 30,11-14 Lettura del 13 luglio 1997 15a domenica del Tempo Ordinario (Tr aduzione di Albert HARI)
  • 75. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie ILUGLI097 GESTI: LA LETTURA 1.1 F are una lettura...leggere...trovare il tempo, la sera, prima che la giornata sia terminata, per condividere un momento affettuoso e appassionato. Far scoprire, attraverso la magia delle parole e la bel- lezza delle immagini, il sogno, l'avventura, la tenerezza, la realtà che tal- volta è dura o triste, ma anche un mondo pieno di calore che domanda di essere scoperto. Restare ancora un poco, semplicemente per il piacere di essere insieme, anche quando il bambino sarà cresciuto, e saprà leggere da solo: per il piacere di condividere questo momento di intimità e di .JT "Vi' ~ -y IL LIBRO DEL MESE Conunbuon libro si va più lontano. condivisione, preludio alla notte che arriva. Fare la lettura non solo per necessità, anche se questo dovrebbe essere un dovere nei confronti di ogni figlio, ma anche per passione. Fare la lettura a scuola, in ufficio, della posta , di un rapporto, di un giornale...acquisire un'autonomia di pensiero e di azione, conservare la facoltà di riflettere per comprendere meglio, per aprirci meglio al mondo che ci circonda. Nicolas GILLIG Tu1t1to può com.n.nciaure daUa le1t1tura.
  • 76. • • • zmmagznz ILUGLI097 CELEBRARE: LEGGERE IN CHIESA Ilper le nostre parrocchie Leggere in chiesa: proclamare... Leggere in chiesa.. .proclamare...condividere...Nessuna lettura è mai insignificante per chi prende il tempo necessario per appropriarsene. Leggere in chiesa, leggere in pubblico davanti od un uditorio attento, mi impegno davanti o coloro che mi ascoltano. Se il testo mi interpello, se lo vito dello Chiesa non mi è estraneo, alloro posso condividere solo quello che io stesso ho percepito attraverso lo mio let- tura: le mie convinzioni e le mie esitazioni, lo mio speranza, lo mio fede . Leggere significo aprire il proprio cuore e condividere lo proprio fede, ma anche scomparire davanti 01 mes- saggio di colui che parlo. Leggere in chiesa significo aprire delle porte, tracciare dei percorsi o cui sono invitati tutti quelli che si sono messi in ascolto di uno Parola . Leggere significo condividere, prendere porte o questo dinamismo di fede che ci raduno come Chiesa, perché noi ne viviamo e perché, attra- verso di esso, altri possono viver- ne assieme o noi. Nicolas GILLIG La Parola di Dio non è un fiume di chiacchiere e non è neppure un insieme di parole comuni, magari pronunciate con arte. La Parola di Dio si comunica attraverso uomini e donne abitati da questa stessa Parola e che vivono di essa. CONVERSIONE CAPOVOLGIMENTO P~iHta ~i lJtJlt!.~ inst!.flna~t!. aflli all~i~ lasciaHttJci ctJnlJt!.~ti~t!. ~a '1ut!.lltJ che le(J(JiaHttJ. 'cettori, /a Paro/a di :Dio Ha bisogNO de/la vostra voce, , per raggluNgercl. S ~enza - dello Spirito, tutto il nostro sapere ... non e che vana za.
  • 77. • • • tmmagtntper le nostre par1'Occhie LUGLIO ,",uando e'è un in- 'tcontro nessuno porta più motivi di discussione di colui che non e'è. (Audrey Hepburn) ILUGLI097 GIORNO DOPO GIORNO Eavventura bussa alla vostra porta Appuntamento ttltti i .......... él ............. . alla piscina ................... DOTAZIONE DI VIAGGIO Il Cari cresimandi, Chi parte per un lungo itinerario prepara con cura il suo zaino: una cartina, delle buone scarpe, una borraccia, una pila tascabile ...Voi, che cosa metterete nel vostro zaino per il percorso della vostra vita? Che significano a questo proposito lo cartina, le scarpe, una pila ... ? Scriveteci, noi presenteremo il r!)1~~~~ contenuto del vostro "zaino". Ci siamo, amici, parto per l'Algeria, vado a lfario Giulia e gli altri
  • 78. • • • zmmagznzper le n ostre pa1'1'occhie ILUGLI097 IMMAGINI PER DIRLO Dal campo estivo: LA MOLTIPLICAZIONE DEI PANI Per comprendere l'immagine, leggete il racconto di Giovanni 6, 1-15. Mettete poi in ordine , accanto ad ogni lettera, gli avvenimenti raccontati dall'evangelista. A B c D E Soluzione: A. Gesù, dopo aver reso grazie, fa distribuire ai discepoli i pani e i pesci. B. Gli apostoli danno da mangiare alla folla. C. I pezzi rimasti riempiono 12 ceste. D. Gesù domanda ai suoi apostoli di attraversa- re il lago. E. Egli si allontana per pregare, da solo, sulla montagna. Guarda questi preti, sono proprio degli specialisti nei "contatti"! Portate con voi in vacanza un buon libro. Sarete garantiti dalla noia.
  • 79. I~NnNNV 181S0A IV VZ80~ IO ,Od Nn H8VO 8Hd
  • 81. 5/97 Materiale per i fogli parrocchiali Co~te~uto 1 180 Domenica B 2 190 Domenica B 3 Assunzione 4 200 Domenica B 5 21 a Domenica B 6 220 Domenica B 7 Immagini Domenicali 8 Vivere lo vita: Servire all'altare 9 Temi 3 10 Una pagina di Scrittura 11 Giorno dopo giorno 12 Immagini per dirlo • • nz per le nostre parrocchie • Agosto 97 • Anno B Troverò il tempo... per lasciarmi sorpren- dere ancora e sempre da coloro che amo... e anche tu, mio Dio, mi sorpren- derai. .. Robert RIBER ~--~"""'fF
  • 82. A servizio dei poveri Da quella sera in cui Gesù si è chinato ai piedi dei suoi discepoli per essere tra loro come un servo, da quella sera gli stivaletti nobili, le scarpe da ginnastica sciupate e le ballerine allegre, le calzature di lusso e gli scarponi logori hanno tutti lo stesso valore nella Chiesa. Appartengono tutti ad un popolo di Dio in cammino, e , senza alcuna discriminazione, noi siamo umilmente al loro servizio. "Una Chiesa che non si fa serva, non serve a nulla! " - ha potuto affermare qualcuno. Noi, a che cosa serviamo? Ecco una questione che dobbiamo porci ogni volta che prepariamo una pubblicazione per questo popolo. Come risponderemo alle richieste che gli uomini, le donne, i giovani rivolgono alla Chiesa di oggi? - E non è stupendo, meraviglioso che essi le pongano ancora delle domande? - Come terremo conto delle diverse sensibilità? Quale cibo forniremo per accompagnarli sulla loro strada, che forse incrocerà di nuovo la nostra solo fra molto tempo? .. Un compito difficile, ma proprio per esso verremo di tanto in tanto ricompensati, quando ci diranno, per esempio: "Ho letto nel suo foglio qualcosa che mi ha fatto riflettere..." Père François ARNOLD e Sac. Roberto LAURITA IMMAGINI PER LE NOSTRE PARROCCHIE © EDIZIONIMARGUERITE Amministrazione: EDIZIONIOBELIA 4, rue Gutenberg -B.E15. F - 67610 La Wantzenau (Francia) Te!.: 0033-3-88969338 Fax: 0033-3-8896 7096 Redazione: Sac. Roberto LAURITA, Italia Direttore della pubblicazione: B.JUNKER Commissione paritaria: 68782 Deposito legale: 2°trimestre 1997 Prezzo dell'abbonamento annuale: 85.000 lire Se desidera abbonarsi: 1. Scriva alle Edizioni Obelia o, se vuole guadagnare tempo, spedisca unfax al numero seguente: 0033-3-8896 7096. 2. Una volta richiesto l'abbonamento, riceverà acasa unafattura. Non spedisca denaro prima di averla ricevuta! 3. Ricevuta lafattura, può effettuare il versamento sul conto corrente postale delle Edizioni Obelia: CCP Torino n°35855105 in Italia. Il nostro servizio è stato ideato e sviluppato per ogni attività pastorale a tiratura limitata.
  • 83. • • • zmmagznz ANNOB 3 AGOSTO 97 18a DOMENICA Ilpe1' le nostre pa1'1'occhie 3 agosto 1997 18a Domenica del Tempo Ordinario Anno di Marco 2a leUura Si tratta di disfarvi dell'uomo vecchio che è in voi, corrotto dalle passioni ingannatrici. Lasciatevi guidare interiormente da uno spirito rinnovato. Adottate il comportamen- to dell'uomo nuovo, creato ad imma- gine di Dio. Ef 4, 22-24 Corpo e Sangue di Cristo: cibo per chi annuncia il Vangelo. FAME E SETE SignOre, io ho spesso fame e sete! Ma che cos'è dunque questa fame che mi afferra? E che cos'è questo pane di cui mi piace saziarmi? È forse fame di potere e di autorità? E' il pane della notorietà e del successo, a qualsiasi prezzo? E' fame di essere riconosciuti, considerati, amati, con in fondo, ben radicato, un desiderio di apparire? E che cos'è questa sete che abita il mio essere? È forse la sete del mio egoi- smo,a cui at- tingo per dissetarmi? O la sete di paragonarmi continuamente agli altri, di invidiarli, di imitarli? La sete di denigrazione, di maldicenza e di critica continua? O Signore, Tu sei il Pane della Vita: fa' crescere in me la vera fame. O Signore, Tu sei la Sorgente d'acqua viva: donami di aver sete di Te. Fa' che io scopra che sei Tu il Pane della Vita, il Pane che mi nutre e mi fa vivere. Christine REIN- BOLT D io si dona a noi nel suo Corpo e nel suo Sangue. E noi~ che cosa gli doniamo? LA MANNA, UN PANE PER IL VIAGGIO a manna non I • crea ne pover1, .......... né ricchi, ma solo dei fratelli; tutto è di tutti e 08nuno riceve il . necessar10.
  • 84. • • • 'lmmag'lnZ ANNOB 10AGOSTO 97 19a DOMENICA Ilper le nostre parrocchie la agosto 1997 19a Domenica del Tempo Ordinario Anno di Marco 2a tenura Fate scomparire dalla vostra vita ogni asprezza, sdegno, ira, clamore e maldicenza, e anche ogni sorta di malignità. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi. Perdonatevi a vicenda, come Dio ha perdonato a voi in Cristo. Ef4, 31-32 Ne[ momento Plù duro delle no- stre sO[ltudlnl c/è sempre una Parola che veg[la; come un angelo; per aprlrcl a tutte [e posslbl[ltà. Elia ne aveva abbastanza, anche lui. TropPi tiri mancini, troppe vessazioni, come è accaduto anche a te,forse. Ne aveva abbastanza della paura:per la sua famiglia, per i figli, per ilfuturo, per la sua situazione e la sua carriera. Allora si è detto: basta, lascio perdere le riunioni e i contatti, le domeniche e le sere di veglia. Dopo tutto, a che serve? Nulla cambia. Allora l'angelo gli disse: alzati e mangia,la strada è ancora lunga, devi essere in forza per andare Più lontano. C'è sempre un angelo sul nostro cammino, cioè una Parola di Dio. Una parola nel tempo del grande abbattimento quando sembra che nulla vada Più bene. La Parola è lì, come un angelo di Dio, con della brace, del pane e dell'acqua. La brace per conservare ilfuoco della passione, il pane per ritrovare le forze e l'acqua per resistere alla sete fino all'estremo. Robert RlBER l,pal1e della vita che ci dOl1a Gesù è un fermento dj unità che ci aiuta a uiuere insieme. Eanche il pane del nostro uiaggio che ci fa camminare insieme. Giorno del Signore, giorno di lode e di preghiera! Giorno del Signore, riposo di Dio e pace dei cuori!
  • 85. • • • zmmagznz ANNOB 15 AGOSTO 97 ASSUNZIONEper le nostre parrocchie 15 agosto 1997 Assunzione della B. Vergine Maria IMMAGINI DI MARIA altla CO~geltVaVa Og~l coga ~eQ gUO cuolte. IL GIORNO DELLA DONNA ll5agosto le dOl1l1e romal1e " iesteggiavm10 la dea Vial1a. J clistial1i adottarol1o questo giorl1o delle dOl1l1e per festeggiare l;Asslll1ziol1e diMalia. JJ1 quella occasiol1e vel1ival1o raccolte delfe erbe medicil1ali perch~ secol1do la leggel1da, 11e1la tomba della Vergil1e eral10 limasti solo fioli e pial1te che guariscol1o. Ul1a promessa di salute, di vita... Ju s% 11e1 1950 che l;Assul1- ziol1e fu ufficialmel1te dichiarata come dogma. Ma già da secoli essa faceva parte de/fa fede dei clistim1i. (jioval1l1i Vamascel10 (morto 11e1 749) fece tutto UI1 cic/o di sermo- 11i sulla ((Vormiziol1e della Vergil1eJJ. Il Martin Schongauer Aiutami, dolce Sifnora, per quella ,rande ,ioia che provasfi quando lo senfisfi muoversi nel fuo pre1ioso ,rembo. Dolce Si,nora, pre,alo di smuovere il mio cuore perché possa amarlo. Ave MariaPoema anonimo (XV secolo)
  • 86. • • • 'tmmag'tn't ANNOB 17AGOSTO 1997 20a DOMENICAper le nostre parrocchie 17 agosto 1997 20a Domenica del Tempo Ordinario Anno di Marco 2a lettura Approfittate del tempo presen- te, perché attraversiamo tempi cat- tivi. Non siate perciò sconsiderati, ma sappiate comprendere la volontà di Dio. Non ubriacatevi, perché il vino porta alla sfrenatez- za. Lasciatevi colmare, invece, della presenza dello Spirito Santo. Ef s, 16-18 ( ome chi entra in un garage non diventa un'automobile, così chi passa per la chiesa non diventa magicamente un cristiano. Del pane, Signore! PANE VIVO Che io sia del pane: i miei vicini vengano - senza mai essere scacciati - a prendere ciò di cui hanno bisogno, ciò che è loro necessario per resistere alle fatiche che intaccano l'esistenza e tolgono il coraggio quotidiano! Del pane, Signore! Che io sia del pane: i miei vicini vengano - senza alcun imbarazzo - a servirsi per ritrovare il gusto di vivere ancora nonostante le paure e le lacrime che si ripetono ogni giorno! Del pane, Signore! Che io sia del pane offerto sulla tavola degli uomini per far crescere la vita del mio prossimo! " Charles 91NGER Eun pane vivo colui o colei che trasmette all'altro qualcosa che gli permette di vivere meglio! Il pane ha forme diverse Può essere parola di consolaz ione, gesto di amore, atteggiamento di rispetto...tutto ciò che permette ad uno di rimanere un essere umano.
  • 87. • • • zmmagznz ANNOB 24 AGOSTO 97 21a DOMENICA Ilper le nostre pal'rocchie 24 agosto 1997 21a Domenica del Tempo Ordinario Anno di Marco 2a lettura V Oi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei. Egli voleva ren- derla santa, purificandola per mezzo del bagno battesimale e della Parola di vita. Egli voleva far comparire davanti a sé la sua Chiesa tutta glo- riosa. Ef 5,25-27 Spetta a coloro che amano la Chiesa alimentare la fiamma della Passione. PASSIONE PER LA CHIESA "' Evero: il mistero è proprio grande e riguarda " l' unione coniugale che esiste tra Cristo e lo Chiesa ". Paolo immaginava lo Chiesa come una sposa " splendida, senza macchia, né ruga , senza nessun difetto" . Chi non condividerebbe un simile desiderio? Ma di quale Chiesa si tratta? Della "Chiesa pove retta" (Calvino) che dà spesso l' impressione di essere invecchiata? Questa Chiesa è ancora desiderabile agli occhi di Cristo e ai nostri occhi? Oppure si tratta di una Chiesa possente e imponente , ricca e sfarzoso? Ma questa sposa non è forse un po' troppo bella? Èproprio grande il mistero che riguarda lo relazione tra Cristo e lo Chiesa, che egli ha voluto "santa e irreprensibile" . Paolo apre uno spiraglio su q u e s t o ,...-l'-7!~~-I mistero, mostran- do come il matrimo - nio sia un segno di questa unione tra Cristo e lo Chiesa. Si tratta di una relazione d ' amore , fatta di una passione contenuta, ma insondabile, rispettosa ma indefettibile. Questo mistero è vera- mente grande: questa pas- sione di Cristo per lo sua Chiesa , ieri, ogg i, I domani e sotto tutte le latitudini . Non potendo comprendere tutto , noi I Il possiamo però vivere 'I questa realtà, amando I anche noi lo Chiesa con passione. È lo nostra passione che lo conserverà " splend i da , senza mac- chia, né ruga , né difetto alcuno, santa ed irreprensi- bile" . Allora, amiamo- H~'f't!r....... lo smoderata- mente questa Chiesa, amata da Cristo! Bernard ZIMPFER La ~assioneeil mistero sono le due facce della medaglia coniata dal Creatore e affidata acolui che s'abbandona alla vita. Volete andarvene anche voi? Restare, oggi, diventa difficile, quando non capiamo più la nostra Chiesa, quando talvolta essa ci fa soffrire. Non è facile dire: "Tu hai le parole della vita..."
  • 88. • • • tmmagtnt ANNOB 31 AGOSTO 1997 22a DOMENICA Ilper le nostre parrocchie 31 agosto 1997 22a Domenica del Tempo Ordinario Anno di Marco 2a lettura Davanti a Dio nostro Padre questo è il modo puro ed irreprensibile di praticare la religione: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puri in questo mondo. t~, po/JeMiofft, Gc 1,27 e4o'l.ei.&ud-. •• Ese tutto ciò fosse solo un alibi per non vedere ciò che viene dal nostro cuore ed esonerarci dalla conversione? L'AMORE DAL CUORE Lamore, l'amore "al modo di Dio": ecco il sentimento che deve ispirare continuamente la vita e la missione " dei discepoli di Gesù. Allora questa vita diventa felice e il messaggio è una buona novella. 1. Allora ogni uomo può intendere I( quello che desidera intendere nel più profondo dell'animo: 'Tu sei amato! Nato dall'amore, sei fatto per amare". È grande la tentazione di sostituire "l'amore al modo di Dio" con "l'ordine" stabilito a vantaggio di coloro che hanno il potere. Allora la vita se ne va e muore ~~~§~~=5~~ anche se, come in un coma profondo, l'apporto delle macchine dà l'illusione del respiro. La Parola non dice più nulla. Essa non è più né buona né nuova. La "cattiveria" e la diffamazione prendono il posto dell'accoglienza e del servizio. La meravigliosa trasmissione della Vita diventa /'inutile trasmissione di un deposito... O Signore, manda il tuo Spirito! L'amore s~orca le mani epurifica il cuore. Jean-Marie BEDEZ L'ipocrisia sporca il cuore econserva le mani pulite. lI$e ollerllerele i miei decreli, allora liDi lIillrelell (Deuferonomio) Ciò che lIiene da Dio non è un peIo inulile, ma la lIillere!