Il Piano di Azione Locale (PAL) per la Salute Mentale è uno strumento di pianificazione dal carattere fortemente innovativo in quanto prevede che esso debba essere adottato dalle Direzioni Generali delle ASP, non in forma monocratica ma attraverso pratiche di concertazione con tutte le Agenzie del proprio territorio (Distretti, Enti Locali, Imprese sociali e imprenditoriali, Associazioni dei familiari e degli utenti, organizzazioni del mondo del lavoro e sindacali, volontariato e organizzazioni culturali, ricreative e del mondo della formazione e dell’istruzione, dei servizi legali e giudiziari).
Il Piano di Azione Locale (PAL) per la Salute Mentale
1. Il Piano di Azione Locale (PAL)
per la Salute Mentale
LINEE GUIDA
2. Piano di Azione Locale
Il Piano di Azione Locale (PAL) per la Salute Mentale è
uno strumento di pianificazione dal carattere
fortemente innovativo in quanto prevede che esso
debba essere adottato dalle Direzioni Generali delle ASP,
non in forma monocratica ma attraverso pratiche di
concertazione con tutte le Agenzie del proprio territorio
(Distretti, Enti Locali, Imprese sociali e imprenditoriali,
Associazioni dei familiari e degli utenti, organizzazioni
del mondo del lavoro e sindacali, volontariato e
organizzazioni culturali, ricreative e del mondo della
formazione e dell’istruzione, dei servizi legali e
giudiziari).
3. . Individuazione di tutti i soggetti
interessati alla concertazione
Il primo passaggio per l’attuazione della
concertazione è dunque quello di una ricognizione
di tutti i soggetti individuati dal Piano
interessati a interagire con il Dipartimento di
Salute Mentale di ciascuna ASP per la redazione
del PAL
4. Elenco di possibili enti partecipanti al PAL
Imprese
Imprese sociali
Cooperative sociali (tipo “a”, tipo “b” e “miste”)
Associazioni di familiari e utenti
Organizzazioni del mondo del lavoro e sindacali e datoriali
Associazioni di volontariato
Associazioni di promozione sociale
O.N.G.
Organizzazioni culturali, sportive e ricreative
Enti di formazione
Scuole di ogni ordine e grado
Enti dell’area penitenziaria e dell’amministrazione della Giustizia minori e adulti
Università statali e non statali
Istituti di Ricerca
Organismi e associazioni professionali
Enti a carattere religioso e Parrocchie
5. Costruzioni di documenti informativi di
base da parte dei DSM
la fase di ricognizione di cui al punto 1. I DSM, le
UOC di Neuropsichiatria dell’Infanzia e Durante
dell’Adolescenza, le UOC di i Dipendenze
Patologiche e i Moduli di Salute Mentale dell’area
adulti in forma separata o attraverso gruppi di
lavoro integrati redigeranno dei documenti
sintetici che potranno costituire la base informativa
per i tavoli di concertazione
6. Costruzioni di documenti informativi di
base da parte dei DSM
Dati epidemiologici , strutturali
i dati epidemiologici (pazienti in carico, le tipologie di
prestazioni effettuate dai servizi)
le strutture esistenti e gli orari di apertura al pubblico
la rete sociale di comunità con i quali i servizi del DSM
collabora (soggetti pubblici e privati e di terzo
settore, cooperative sociali, ecc)
i progetti e le azioni in corso o conclusi recentemente
nell’ambito dei Piani di zona L.328, Fondi PSN, Ricerca
Sanitaria, Fondazioni private, ecc.
i punti di forza e di debolezza, le minacce e le opportunità
rilevate dagli stessi servizi.
7. Informazioni sulla spesa impegnata dalla
ASP e dalla rete sociale
i capitoli di spesa ASP suddivisi per distretto impegnati per i servizi
dell’Area della salute mentale adulti, della neuropsichiatria infantile e delle
dipendenze patologiche e per tutti gli altri servizi aziendali correlati alla
salute mentale previsti nel Bilancio dell’Azienda;
i capitoli della spesa consolidata per i servizi residenziali privati accreditati
contrattualizzati;
i capitoli della spesa consolidata per servizi socio-sanitari residenziali,
semiresidenziali e domiciliari gestiti dal privato-sociale in convenzione con
gli Enti Locali;
i capitoli di spesa di tutti i servizi previsti dai Piani di Zona distrettuali
correlati alla Salute Mentale;
tutti i finanziamenti pubblici e privati alle azioni correlate alla Salute
Mentale nell’ambito di Ricerca Scientifica, Formazione Professionale,
Inclusione Socio-Lavorativa e Partecipazione Sociale;
i cofinanziamenti diretti ed indiretti dell’utenza e delle Associazioni, delle
Cooperative e delle Fondazioni che hanno fin qui collaborato con i DSM
8. Il Comitato Zonale per la Salute Mentale
Rappresenta il Gruppo Sociale fondativo della Concertazione e
della Programmazione Dipartimentale.
Il Comitato Zonale per la Salute Mentale opera come un Gruppo di
Sovra-Coordinamento dei Servizi Sanitari preposti alla Tutela della Salute
Mentale (Servizi di Salute Mentale Adulti, Neuropsichiatria Infantile e
dell’Adolescenza, Servizi per Dipendenze Patologiche, Servizio di Psicologia
e Servizio Sociale) e della Consulta aziendale della Salute Mentale, con gli
altri Servizi aziendali connessi alla Salute Mentale (Medicina di base,
Servizi per la Disabilità, Servizi agli Anziani, Distretti Socio-Sanitari,
Servizi di Prevenzione e Sicurezza del Lavoro) e con i Comitati Consultivi
Aziendali, in integrazione ove necessario con le Aziende Ospedaliere, i
Policlinici Universitari e gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere
Scientifico, anche fuori Distretto, ed in concertazione con tutte le Agenzie
Sociali del territorio (Cooperative, Associazioni, Fondazioni, ecc.) del
territorio di competenza, i Distretti socio-sanitari, gli Enti Locali, Imprese
sociali e imprenditoriali, le Associazioni dei familiari e degli utenti, le
Organizzazioni del mondo del lavoro, sindacali e del volontariato, le
Organizzazioni culturali, ricreative e del mondo della formazione e
dell’istruzione, le Università e le Associazioni scientifiche e professionali.
9. I Tavoli di Concertazione Locale
Il Comitato Zonale per la Salute Mentale individua al proprio
interno il gruppo di coordinamento dei Tavoli di Concertazione
Locale, con funzioni di Gruppo di Coordinamento Tecnico del PAL
del Modulo Dipartimentale, che ha anche la funzione di integrarsi
con i Tavoli di Concertazione dei Piani di Zona previsto
territorialmente dalla legge 328/2000. Il Tavolo di
Concertazione Locale ha come componenti almeno un referente
per ciascuna delle seguenti tipologie si stakeholder: Modulo del
Dipartimento di Salute Mentale Integrato, Aziende Sanitarie
Ospedaliere e Universitarie e degli IRCCS, Servizio Sociale del DSM
Integrato, Servizio Aziendale di Psicologia, Distretti socio-sanitari
dei PdZ, Enti Locali, Associazioni Familiari Salute mentale,
Associazioni Utenti Salute mentale, Cooperative Sociali tipo A e di
tipo B, Associazioni di Categoria (Imprese e Sindacati), Consulta
Dipartimentale della Salute Mentale, Comitato Consultivo Azienda
Sanitaria Locale.
10. Tavoli di concertazione locale
Integrazione pubblico-privato per la presa in carico
comunitaria: residenzialità, associazionismo, progetti
riabilitativi.
Salute mentale della popolazione migrante (Servizi
aziendali Associazioni Culturali e di Volontariato, Comuni,
Enti Locali, Centri accoglienza migranti, Mediatori Culturali,
Facilitatori e Counsellor della Mediazione Culturale
Lavorare con le emergenze e con i disagi quotidiani
(rappresentanti dei Tribunali, della polizia penitenziaria,
dell’avvocatura, responsabili dimissioni ex-OPG, Polizia
Municipale, Pronto Soccorso Ospedaliero, Servizio 118, Polizia
di Stato, Carabinieri, Vigili del Fuoco )
Servizi per l’Adolescenza nelle fasi del ciclo di vita
11. Tavoli di concertazione locale
Aspetti giuridici e sociali della presa in carico
istituzionale ( Tribunale, amministratore di
sostegno, Superamento OPG, )
Inserimento lavorativo
Partecipanti: Referenti dei progetti di Sostegno
all’Impiego e dei programmi IPS, referenti delle
borse lavoro sociali e sanitarie, Cooperative di tipo b,
Fattorie sociali, Uffici provinciali del lavoro, Servizi
sociali dei Comuni
12. Tavoli di concertazione locale
Formazione, Ricerca e Sistema informativo
Referenti Nucleo Operativa Formazione DSM,
Referenti clinici DSM: personale SM, NPI, SerT,
Referenti Nucleo Operativo Sistema Informativo,
Rappresentanti Servizi ed Agenzie Formative
Professionali e Universitarie (Facoltà Universitarie di
Medicina, Psicologia, Scienze Politiche, e Scienze
della Formazione), Rappresentanti Enti ed
Associazioni di Ricerca Scientifica, Rappresentanti
dalla Scuola, funzionari dell’assistenza sociale,
cooperatori sociali e volontari
13. Area Socio-Sanitaria - Integrazione con il
Piano di Zona
Partecipanti: Dirigenti amministrativi e sanitari dei
sub-distretti sanitari, la Consulta Dipartimentale dei
Pazienti e dei Familiari, i Consultori Familiari e tutte
le Agenzie Sociali (Cooperative, Associazioni,
Fondazioni, ecc.) del territorio di competenza. Le
Agenzie del territorio sono i Distretti socio-sanitari,
Enti Locali, Imprese sociali e imprenditoriali,
Associazioni dei familiari e degli utenti,
organizzazioni del mondo del lavoro e sindacali,
volontariato e organizzazioni culturali, ricreative e
del mondo della formazione e dell’istruzione).
14. Psichiatria di Collegamento e
Consultazione, Medicina e Psicologia di
Base
Partecipanti: Referenti clinici DSM: personale SM,
NPI, SerT, Pediatri e Medici di base, referenti dei
consultori familiari, rappresentati ospedale e
distretto, rappresentanti del Servizio 118, referenti
pronto soccorso, referenti Servizio Aziendale di
Psicologia, Referenti delle Aziende Sanitarie
Ospedaliere e Universitarie e degli IRCCS.