2. I vegetali infatti sono: autotrofi (producono da sé il nutrimento a partire da
sostanze inorganiche) , pluricellulari ed eucarioti.
Le piante presentano una grande varietà di forme e strutture
Il colore verde è un carattere che le accomuna tutte. Esso dipende dalla presenza
di un pigmento (sostanza colorata(), la clorofilla che permette alle piante di
utilizzare la luce del sole per costruire le sostanze nutritizie a loro necessarie.
3. Le parti principali della pianta sono:
La radice
Il fusto
La foglia
I fiori
I frutti
I semi
4. È l’organo attraverso cui la pianta assorbe
l’acqua e i sali minerali dal terreno e si
ancora al suolo.
L’insieme di tutte le
radici di una pianta
costituisce l’apparato
radicale.
Generalmente si
presenta formato da
un asse principale, la
radice primaria, da cui
spuntano diverse
appendici, le radici
secondarie, terziarie
ect
5. È l’organo che collega
le radici alle foglie.
Compie 2 tipi di movimenti: si accresce verso l’alto (geotropismo negativo) e si
dirige verso la luce (geotropismo positivo).
Es. il rizoma dell’
iris, del mughetto,
della primula.
Fusti sotterranei
6. All’interno della foglia c’è una serie di strati di cellule con dei corpuscoli verdi, i
cloroplasti, che contengono la clorofilla.,
8. La fotosintesi clorofilliana è svolta dalla clorofilla,
grazie alla luce solare.
Può essere paragonata ad un laboratorio in cui
avvengono importanti trasformazioni chimiche
e fisiche:
•la fotosintesi clorofilliana,
•la traspirazione
•la respirazione
FOTOSINTESI CLOROFILLIANA
ENERGIA DEL SOLE
Acqua + Anidride Carbonica glucosio + ossigeno
6H2O + 6 CO2 ==> C6H12O6 + 6O2
Quindi, oltre a produrre sostanze come lo zucchero e l’amido, le piante
arricchiscono l’atmosfera di ossigeno, il gas della respirazione
9. LA TRASPIRAZIONE
È la perdita d’acqua in eccesso sotto forma di vapore acqueo ed è un fenomeno
che si può paragonare alla sudorazione nell’uomo.
E’ favorito dalla capillarità dei vasi legnosi
LA RESPIRAZIONE
E’ il processo inverso della fotosintesi. L’ossigeno entra nella foglia
attraverso gli stomi, trova lo zucchero e lo trasforma in acqua e anidride
carbonica che vengono emesse nell’ambiente tramite gli stomi.
Glucosio acqua
+ +
Ossigeno anidride
carbonica
ENERGIA
10. Il fiore può essere completo (quando possiede sia stami che pistillo), o
esistono fiori maschili (solo con stami) e fiori femminili (solo con pistillo)
11. Dopo la fecondazione tutto il fiore
subisce una serie di trasformazioni:
Ovulo seme
Ovario frutto
Quando un granello di polline raggiunge lo
stimma di un fiore, comincia a germinare,
raggiunge l’ovarioe va ad unirsi con il gamete
femminile:è avvenuta la fecondazione
Funzione del frutto è facilitare il trasporto e la
diffusione dei semi, cioè la disseminazione
12. Rappresenta l’inizio
della vita di una pianta
E’ formato da un
guscio protettivo,
il tegumento,
all’interno del
quale sono
presenti i
cotiledoni
(strutture ricche
di sostanze
nutritive) e una
piccola pianta in
miniatura,
l’embrione.
Il seme durante la disseminazione, rimane quiescente fino
a quando non raggiunge un luogo adatto alla
germinazione ( trasformazione dell’embrione in pianta)
13.
14. LE FELCI
Sono piante semplici, erbacee e
vivono nel sottobosco o vicino ai
corsi d’acqua. Si riproducono tramite
spore
I MUSCHI
Sono di piccole dimensioni e vivono
in luoghi umidi( boschi e sponde dei
corsi d’acqua). Sono capaci di
trattenere grandi quantità di acqua
piovana evitando così l’erosione del
terreno.
LE ALGHE
Sono state i primi organismi a
comparire sulla Terra.
I LICHENI
Sono un’associazione tra un alga e
un fungo microscopico. L’alga
fabbrica il nutrimento per il fungo e
il fungo procura all’alga i sali
minerali. E’ una pianta pioniera, cioè
cresce su terreni aridi e rocce nude.
15. Si possono suddividere in 2 gruppi:
Possiedono una
sola fogliolina
embrionale (un
solo cotiledone)
Possiedono
2 cotiledoni
65.000
specie
170.000
specie
Es. palma,
riso,
orchidea,
giglio
Acero
rosso,
soia,
rose,
girasole
Sono le piante che per riprodursi utilizzano un fiore con ovario che si
trasforma in frutto. Sono le piante più evolute e numerose.
16. Non producono un vero e proprio fiore ma delle infiorescenze maschili e
femminili a forma di squama: le squame maschili contengono il polline quelle
femminili gli ovuli che non sono protetti dall’ovario. Perciò dopo la fecondazione
non si forma il frutto ma solo il seme.
Per proteggerlo le squame femminili si chiudono ermeticamente, formano una
sostanza resinosa, si induriscono e si trasformano in pigna.
Tra le gimnosperme molto conosciute sono le conifere, chiamate così per la
forma a cono delle infiorescenze.