3. In tutta Italia, in Europa e
all'estero,
dal 4 al 12 Marzo 2017,
si svolgerà la 2 edizione de
“La settimana del
Rosadigitale”
in occasione della giornata
internazionale della donna.
Organizzata da Rosadigitale, movimento nazionale di pari
opportunità tra uomo e donna in ambito tecnologico, la settimana,
è un insieme di eventi divulgativi e pratici basati su argomenti
quali: la programmazione, robotica, elettronica, graphic e web
design, giornalismo online, digital painting, fotografia digitale e
tanti altri temi purché abbiano a che fare con la tecnologia.
4. La giornata internazionale della donna, comunemente definita “festa
della donna” ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le
conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le
discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora,
in tutte le parti del mondo.
Rosadigitale ha scelto quest’arco di tempo importante per lanciare
un forte messaggio e ricordare alle bambine, ragazze e
adulte, storie ed esempi di grandi donne informatiche, che hanno
contribuito e di altre che tuttora cooperano attivamente per la
5. In poche parole, la tecnologia è donna!
L’ informatica e in generale il digitale e
l’innovazione tecnologica, sono competenze
considerate per troppo tempo più affini
all’universo maschile.
Ma non è vero che la tecnologia è un campo
dominato da cervelli maschili, perché le
donne sono tecnologiche, sono
all’avanguardia, sono intuitive e inventive.
6. Nella storia ci sono state e ci sono donne “nerd”:
informatiche, scienziate, ricercatrici, innovatrici, top
manager di aziende tecnologiche.
Sono figure importanti, perciò non vanno dimenticate.
Soprattutto perché possono essere d’esempio alle
generazioni presenti e future; possono essere una spinta a
guardare con occhi diversi il mondo tecnologico,
apprezzando la creatività e l’intuito femminile.
Neurologa e
senatrice a vita, Rita
Levi-Montalcini
rappresenta la
scienziata italiana
per eccellenza
L'astrofisica italiana più
conosciuta, Margherita Hack
è stata la prima donna
italiana a dirigere un
osservatorio
Samantha Cristoforetti uno
dei simboli del mondo della
scienza italiana in qualità di
astronauta e prima donna
italiana nell'ESA (Agenzia
Spaziale Europea
Elena Cattaneo
Biologa,
farmacologa e
divulgatrice
scientifica,
scienziata italiana
delle cellule
staminali
Fabiola Gianotti Prima
fisica italiana, oltre che la
prima donna, ad ottenere
il ruolo di Direttore
Generale del CERN
7. La prima donna entrata a far parte del mondo informatico è Ada
Lovelace (1815-1852). A lei va il merito per aver inventato, nel
1843, la macchina analitica (il primo prototipo di un computer
meccanico. Nata da un poeta geniale ( Lord Byron), ella stessa è
stata geniale, ma in un campo diverso: la matematica. Ada
Lovelace Byron, è considerata la madre dell’odierno computer,
anche se sono in pochi a saperlo.
ADA LOVELACE
8. Lei non è stata
l’unica,
ma la prima di
una lunga serie di
menti informatiche
tutte al femminile.
9. La figura della statunitense Grace Murray Hopper, (1906-
1992) è fondamentale nella storia dello sviluppo della
scienza informatica –
Grazie alla curiosità e alla capacità deduttiva e analitica, è
passata alla storia come una delle figure più eminenti
dell'informatica, la prima ad aver pensato e realizzato
un linguaggio di programmazione il Cobol.
Grace Hopper nasce a New York nel 1906 e fin da bambina
si diverte a giocare con macchine e strumenti meccanici. Lo
studio le piace e a scuola è sempre la prima della classe.
Nel 1931 accetta il posto di insegnate di matematica al
Vassar college
GRACE MURRAY HOPPER
La donna che sussurrava ai computers
«Le donne finiscono per essere
davvero delle brave
programmatrici per una ragione
in particolare.
Sono abituate a portare a termine
le cose, mentre gli uomini non lo
fanno molto spesso!»
10. I suoi metodi di insegnamento si dimostrano molto insoliti : Cerca di
far capire il significato e il ruolo della matematica nella vita pratica
proponendo esempi concreti, dimostrando agli studenti il significato
della materia attraverso l’esperienza reale
Per esempio, in una delle sue lezioni di statistica, fa giocare gli
studenti a bridge e li stimola a predire i risultati del gioco utilizzando
la matematica.
A volte faceva esami all’inizio del corso, in modo che gli studenti
capissero cosa avrebbero imparato alle sue lezioni
Nel 1943 si è arruolata volontaria nella Marina e qui è
stata integrata nel team che lavorava allo sviluppo dei
programmi per il computer Mark I, uno tra i primi
supercalcolatori digitali utilizzato dalla marina USA per
calcolare la giusta angolatura nel lancio dei missili.
11. (1914-2000) – Bellissima e fatale, è stata attrice e
scienziata. Nata a Vienna, per intraprendere la
carriera artistica ha rinunciato al corso di laurea in
Nella sua carriera Hedy Lamarr ha lavorato in oltre
trenta film con attori celebri ( Clark Gable, Dick
Tracy, ect). Ma è stata anche ricercatrice e
scienziata. A lei si deve l’invenzione, nella prima
metà degli anni ‘30, di un sistema di modulazione
che avrebbe consentito di comandare a distanza
siluri e mezzi navali. Lamarr ha brevettato il sistema
insieme a un amico ( il compositore George Antheil),
suscitando subito l’interesse di servizi segreti e
apparati militari, e mettendo le basi non soltanto
della crittografia, ma anche della telefonia mobile e
dei sistemi informatici wireless
HEDY LAMARR,
12. Suor Mary Kenneth entrò in laboratorio e ne uscì
guadagnandosi la stima di ruvidi colleghi abituati a
parlarsi tra loro in linguaggio macchina. Diede tra l’altro
un contributo allo sviluppo di un altro linguaggio,
semplice ma duttile e potente, il Basic, che debuttò pochi
anni dopo
Dopo il PhD, accettò l’offerta di insegnare al Clarke
College di Dubuque, dove fondò il dipartimento di
informatica (Computer Science Department), che diresse
per 20 anni e fu soprannominata “il computer di Clarke”
. È morta a 71 anni lasciando al Clarke College un'eredità
culturale importante.
SUOR MARY KENNETH KELLER
La civiltà dei computer in cui siamo sempre più immersi ha un piccolo grande debito nei
confronti di una suora. Si chiamava Mary Kenneth Keller (1913-1985), delle Suore della
Carità. Suor Mary Kenneth è stata la prima persona a ottenere un dottorato in informatica
negli Stati Uniti nel 1964. Ma non è stato questo l’unico dei suoi primati. Per dirne un altro,
nel 1958 fu la prima donna a essere ammessa al futuristico Computer Center
dell’Università di Darmouth, in anni in cui erano ammessi ai lavori soltanto uomini.
13. Karen Spärck Jones, la
signora a cui Google deve
dire grazie (1935-2006) – Se
abbiamo i motori di ricerca li
dobbiamo anche a questa
donna.
KAREN SPÄRCK JONES
Penso che sia molto
importante avvicinare
le donne
all’informatica.
.
Il mio motto è:
l’informatica è
troppo importante
per essere lasciata
agli uomini
14. Sophie Wilson: (1957) – ha realizzato uno dei primi
pc e progettato microprocessori per smartphone.
Nata in Gran Bretagna, ha studiato informatica. Ha
disegnato un microcomputer da 8-bit per hobbisti,
poi prodotto e messo in commercio (1979). Assieme
ad un collega, ha impiegato meno di una settimana
per disegnare e implementare il prototipo di quello
che è diventato il BBC microcomputer. Ed è stato un
successo: negli anni seguenti sono stati venduti
milioni di BBC microcomputer a singoli utenti ma
soprattutto alle scuole di tutto il regno unito.
Successivamente ha realizzato altre soluzioni
innovative, tra cui il processore Arm, oggi utilizzato
per migliaia di diversi prodotti, dai cellulari ai tablet,
dalle televisioni digitali ai videogames. Attualmente
il numero di processori arm venduti ammonta a 30
miliardi.
SOPHIE WILSON
15. Fabiola Gianotti, prima direttrice generale del CERN
(ORGANIZZAZIONE EUROPEA PER LA RICERCA NUCLEARE)
(1962) - è nata a Roma e ha vissuto e studiato a Milano dove si
è laureata in fisica e ha ottenuto un dottorato di ricerca in fisica
sub-nucleare. Approdata All’istituto Nazionale Di Fisica
Nucleare (Infn), ha partecipato ad un concorso per una borsa
di studio per giovani fisici bandita dal CERN e, avendola
ottenuta, è partita per Ginevra con l’idea di restarci un paio
d’anni. Non ha lasciato più il laboratorio perché assunta
definitivamente come ricercatore nel dipartimento di fisica.
Qui la Gianotti ha lavorato in vari esperimenti tra cui Atlas,
esperimento che ha fornito i dati che hanno portato a scoprire
il Bosone Di Higgs. Una scoperta da Nobel, per la quale sono
stati premiati lo stesso Higgs e il collega Francois Englert e, per
la prima volta nella storia del nobel, ha meritato una menzione
un'istituzione di ricerca, come il CERN.
L'anno scorso è diventata la prima donna a ricoprire l'incarico
di direttore generale del CERN, il laboratorio scientifico più
prestigioso del mondo
FABIOLA GIANOTTI
16. Helen Greiner, la mamma dei robot (1967) – Co-
fondatrice e presidente della iRobot Corporation, ha
contribuito a migliorare l’accessibilità di questi
dispositivi meccanici che eseguono funzioni in
automatico o guidati da remoto. La maggior parte
delle invenzioni di iRobot sono state pensate per uso
militare o industriale. Secondo Greiner, entro pochi
anni quasi in ogni casa degli Stati Uniti ci sarà un
robot che sbrigherà le pulizie o farà da babysitter.
Il suo obiettivo è “mettere i robot a disposizione di
tutti”.
HELEN GREINER
17. prima astronauta italiana nello spazio
(1977) – Originaria di Trento e laureata in
Ingegneria meccanica a Monaco di Baviera,
AstroSamantha è tra i volti simbolo del nostro
Paese. Innovatrice per definizione, è stata la
prima donna italiana (e la terza europea) ad
andare nello spazio. Durante la missione ha
condotto esperimenti di fisiologia umana
(dall’Università di Ferrara), analisi biologiche e
sperimentato la stampa di oggetti 3D in assenza
di peso.
SAMANTHA CRISTOFORETTI
Nel novembre del
2014 è partita a
bordo della
navicella e ci ha
raccontato, per sei
mesi, la sua vita
“tra le stelle”
18. Informatica statunitense, dopo 13 anni passati in
Google, dove è stata la prima donna ingegnere
assunta nel lontano 1999, diventa presidente e CEO
(amministratore delegato) di Yahoo!
Ha conseguito una laurea con lode in sistemi
simbolici e una specializzazione in informatica
dalla Stanford University, approfondendo il tema
dell'intelligenza artificiale.
MARISSA MAYER
19. Se il futuro è digitale allora
anche le donne devono farne parte