Ldb Zero Waste Strategies for Apulia region_Lo Sciuto 01
1. I centri di riuso
nella strategia Rifiuti Zero
Patrizia Lo Sciuto
vicepresidente di Zero Waste Italy
membro del team operativo del
Centro di Ricerca Rifiuti Zero
Comune di Capannori
Massafra, 23 gennaio 2015
I parte
10. Cradle to Cradle
William McDonough
Michael Braungart
«Ecoefficacia»
soluzione innovativa che parte dalla progettazione di filiere che
prevedano il reinserimento dei materiali in successivi cicli
produttivi.
La nuova certificazione “C2C” (Cradle to Cradle) elimina molti
dei rischi creati attualmente dalle industrie.
11. Gunter Paoli
Pauli sostiene che è arrivata l’era della Blue Economy:
l’economia del futuro, sostenibile e redditizia, che si basa su un
modello di business competitivo ispirato alla natura
Modello di business naturale
• Al motto ‘usiamo quello che abbiamo (we use what we have),
come fa qualsiasi ecosistema naturale
12. Parco Nazionale Kruger in Sudafrica
la piantagione di limoni al servizio degli ospiti del parco ha ben 7
ricadute positive: la polpa residua e la scorza dei frutti sono
riutilizzati in 7 attività produttive collegate, con risultato zero
rifiuti.
19. Economia circolare
• 2 luglio 2014 la Commissione dell’Unione europea ha approvato una serie di
misure per aumentare il tasso di riciclo negli Stati membri e facilitare la
transizione verso “un’economia circolare”: un modello che pone al centro la
sostenibilità del sistema, in cui non ci sono prodotti di scarto e in cui le
materie vengono costantemente riutilizzate.
La gestione delle risorse
20. Nella Comunicazione ufficiale della Commissione UE sulla Economia
Circolare emerge:
Mezzo milione complessivo di posti di lavoro per arrivare prima al 50%
e poi al 70% di RD
• "1 posto di lavoro ogni 1000 abitanti”
• Entro il 2030 si possono calcolare più di 180 000 posti di lavoro
nell'Unione europea, oltre ai circa 400 000 posti di lavoro che
verranno creati dalla attuazione della legislazione sui rifiuti in
force24.
• Essi porteranno a soddisfare tra il 10 e il 40% della domanda di
materie prime in Europa, contribuendo a raggiungere l'obiettivo UE
2030 per ridurre le emissioni di gas serra del 40%
23. Riciclo
Separazione
alla
fonte
Raccolta
Porta a Porta
Compostaggio
Centro di
ricerca e
Separazione
del rifiuto residuo
migliore
design
industriale
Incentivi
Economici
Discarica temporanea
RIFIUTI ZERO2020
Centri di
Riutilizzo e
Riparazione per
la Comunita’
Iniziative per
la riduzione
dei rifiuti
Slide: Prof. Paul Connett
26. RIPROGETTARE!
?
Per migliorare le nostre vite
Per l’ambiente e nel rispetto delle sue leggi
Per ridurre e fermare il degrado ambientale
e la produzione di rifiuti
Per andare verso “Zero Waste Strategy 2020”
27. • Ripensare come fornire il
beneficio
• È possibile pensare a nuovi
modi per offrire il beneficio
prodotto
• Esempio : invece di
riscaldare un intero edificio
, riscaldiamo solo l'aria
intorno alle persone .
Fonte: Okala Ecodesign Strategy Guide 2012
1 Design for innovation
28. • Flessibilità di progettazione
• I componenti di un sistema che
sono tecnicamente obsoleti
possono essere riprogettati.
• Esempio : Permettere una facile
sostituzione di microchip in un
computer.
1 Design for innovation
Fonte: Okala Ecodesign Strategy Guide 2012
29. Rispondere a più
esigenze
Prodotti con più usi
possono essere integrati
in un unico sistema.
Esempio : Il coltellino
svizzero che raccoglie
una moltitudine di
attrezzi all’interno.
1 Design for innovation
Fonte: Okala Ecodesign Strategy Guide 2012
30. • Evitare materiali che
danneggiano la salute
umana o ambientale
• E’ meglio scegliere materiali
che non compromettono la
salute umana o ambientale
• Esempio : Le batterie al litio
sono molto meno tossiche
rispetto alle batterie al
piombo o cadmio
Fonte: Okala Ecodesign Strategy Guide 2012
2 Design to Reduce Material Impacts
Per ridurre l’impatto ambientale nella scelta dei materiali
31. • Evitare materiali che
riducono le risorse naturali
• È possibile utilizzare i
materiali che non provocano
rapidamente una
diminuzione delle risorse.
• Esempio: Il lino consuma
meno combustibile fossile
• rispetto al nylon
Fonte: Okala Ecodesign Strategy Guide 2012
2 Design to Reduce Material Impacts
Per ridurre l’impatto ambientale nella scelta dei materiali
33. • Ridurre le emissioni
tossiche
• Quantificare le
emissioni tossiche nel
processo di produzione
e cercare alternative.
• Esempio: I prodotti
made in Europe nelle
fasi di produzione
generano emissioni di
mercurio inferiori
rispetto a quelli
provenienti dalla Cina .
3 Design for Manufacturing innovation
Fonte: Okala Ecodesign Strategy Guide 2012
35. • Incoraggiare i
comportamenti degli utenti
per il basso consumo di
risorse
• Il design può influenzare in
molti modi i comportamenti
e le scelte.
• Esempio : un abbigliamento
pensato per la bicicletta può
rendere più invitante
spostarsi in bicicletta .
Fonte: Okala Ecodesign Strategy Guide 2012
5 Design to Reduce Behavior and Use Impacts
Migliorare i comportamenti e I consumi
36. • Design per una seconda vita
degli oggetti con una
funzione diversa
• Un prodotto può essere
utilizzato con un nuovo uso,
prolungando la vita del
materiale.
• Esempio: Un vasetto di
marmellata può diventare
un bicchiere.
7 Design for Transitional Systems
Per i processi di transizione
Fonte: Okala Ecodesign Strategy Guide 2012
37. • Design per un veloce
smontaggio manuale o
automatico
• Pensare a strategie di
smontaggio per rendere il
riciclo e il riuso
economicamente
sostenibile.
• Esempio : Creare oggetti
con parti assemblate facili
da smontare.
8 Design to optimize End of Life
Per i beni durevoli
Fonte: Okala Ecodesign Strategy Guide 2012
38. • Fare in modo che gli oggetti siano biodegradabili
• Alcuni prodotti o componenti sono biodegradabili
• Esempio: Progetto “Ragioniamo con i piedi” -
Mantova. Scarpe interamente biodegradabili
8 Design to optimize End of Life
Per i beni durevoli
40. ZERO WASTE 2020
Educazione
alla sostenibilità
Sviluppo
economico
sostenibile
Agricoltura
sostenibile
Sviluppo
della comunità Energia
sostenibile
Progettazione
industriale
Architettura
sostenibile
Compostaggio CENTRO DI RICERCA ZW
Decostruzione
CENTRO DI RICERCA ZW
Occupazione
sostenibile
Arte
Etica
41. • Lo sviluppo sostenibile, così come definito dalla Commissione
Brundtland delle Nazioni Unite (WCED, 1988)uno sviluppo in grado
di soddisfare i bisogni delle generazioni presenti senza
compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i
propri bisogni;
• un processo nel quale lo sfruttamento delle risorse, la direzione
degli investimenti, l'orientamento dello sviluppo tecnologico ed il
cambiamento istituzionale sono tutti in armonia, ed accrescono le
potenzialità presenti e future per il soddisfacimento delle aspirazioni
e dei bisogni umani.
42. RESPONSABILITA’
Lo sviluppo sostenibile è una sorta di principio guida che fa
strettamente riferimento al concetto di responsabilità di un
soggetto, in questo caso un soggetto economico, verso altri
soggetti.
Responsabilità morale verso tutti coloro che hanno un
interesse diretto o indiretto agli effetti dell'attività d'impresa
verso i soggetti quali:
clienti/consumatori
generazioni future
dai fornitori ai dipendenti ecc. ecc.
43. I tre pilastri dello
sviluppo sostenibile
• EQUITA’ SOCIALE intesa come equità intra-generazionale
(possibilità di accedere alle risorse) e inter-generazionale
(operare senza precludere alle generazioni future la fruizione
delle risorse)
• PROTEZIONE DELL’AMBIENTE intesa come mantenimento
dello stock delle risorse naturali e della diversità biologica.
• COMPETIVITA’ ECONOMICA, intesa come capacità dei sistemi
economici di creare ricchezza garantendo la coesione sociale e
il rispetto dell'ambiente.
44. REP responsabilità estesa
del produttore*
• Pietra miliare di Rifiuti Zero
• Ostacolo chiave per raggiungere Rifiuti Zero (troppi prodotti
sono progettati per essere gettati via)
• Obiettivo: correggere la distorsione del mercato rendendo i
produttori responsabili affinché i loro sistemi siano adatti per
riciclare i loro prodotti, a costo zero per i contribuenti, prima
che questi possano essere venduti.
* direttiva europea 98/2008
45. Che tipologia di impresaZero Waste?
MISSION dell’impresa Zero Waste è un’azienda double bottom
line (DBL - duplice obiettivo del rendimento finanziario e sociale)
possa prosperare per portarci un beneficio sociale/ ambientale
generando un profitto finanziario di portata limitata.
Questo approccio si chiama impresa sociale “Social Enterprise
(SE)”, ed è importante per il cambiamento sociale.
47. L’impresa sociale Rifiuti Zero ha capacità di:
• PROGETTARE nuove risposte a nuovi bisogni sociali
• ADOTTARE assetti e formule di governance che vedono una
pluralità di soggetti e portatori di interesse
• ATTITUDINE a costruire reti con soggetti diversi - pubblici e privati -
per realizzare progetti con finalità complesse a beneficio delle
comunità
• CAPACITA’ di connettere tensioni di cambiamento per trasformarle
in soluzioni strategiche, imprenditoriali e organizzative
• MISSION Sociale, ambientale utilizzando metodi di business.
L’impresaRifiutiZero.
Che tipologia?
48. Zero Waste company criteria
La Zero Waste International Alliance è stata creata per
promuovere alternative alla discarica e all’incenerimento e
sensibilizzare la comunità dei benefici sociali ed economici che ne
derivano quando i rifiuti sono considerati come una base di risorse
con un incremento occupazionale e opportunità di business.
La ZWIA sta sviluppando un programma di transizione per
riconoscere le imprese Rifiuti Zero. Un comitato per la
certificazione di ZWIA sta lavorando sulle linee guida per questo
programma che dovrebbe essere pronto ed adottato da ZWIA
49. • Gary Liss, leader di ZWIA e del
GrassRoots Recycling Network
(GRRN) sottolinea l’importanza
di identificare e riconoscere le
imprese Rifiuti Zero per il
successo della strategia Rifiuti
Zero.
50. • Garry Liss parla di un nuovo approccio di progettazione per il
XXI Secolo
• Il sistema economico americano è per la libertà individuale,
l’imprenditorialità e il capitalismo con libero mercato.
• Rifiuti Zero aggiunge a questo sistema:
• 1) i principi per la conservazione delle risorse
• 2) la minimizzazione dell’inquinamento
• 3) la massimizzazione delle opportunità lavorative
• 4) la massimizzazione dell’efficienza
• 5) sviluppo economia locale.
51. • California
• Colorado
• Georgia
• Massachusetts
• Oregon
• Texas
Zero Waste
Programs
USA
Le esperienze americane
52. Imprese Rifiuti Zero negli Stati Uniti
Anheuser-Busch, Fairfield, California-Apple Computer,
Elk Grove, California-Epson, Oregon- Fetzer Vineyards-Frankie’s
Bohemian Café, San Francisco-Greens Restaurant, San Francisco-
Hewlett-Packard, Ro- seville, California-Honda-Mad River
Brewery-New Belgium Brewery- Pillsbury-Playa Vista, Los
Angeles, California-Ricoh Electronics San Diego Wild Animal
Park- Scoma’s Restaurant, San Francisco-Subaru- Toyota-Vons-
Safeway-Xerox Corp.
Le esperienze americane
53. USA
ZERO WASTE STRATEGY dal 2000
molte città della California tra cui
le popolose San Francisco, San
Diego, Los Angeles, San Josè,
Oakland, Fresno, Obisbo ecc., del
Colorado con la Contea di
Boulder, Seattle (nello Stato di
Washington) ed Austin (nel Texas),
del Canada (Halifax e tutta la Nova
Scotia e la Columbia britannica),
Toronto, Vancouver
Le esperienze americane
54. • Dal 1998 adotta i programmi RZ
• Focus: Commercio del compost
• Riciclo e compost obbligatorio
• Zero Waste entro 2020
• RD 77% nel 2011
• RD 80% nel 2013
San Francisco, CA
Le esperienze americane
55. SanFrancisco“LanaveammiragliadiRifiutiZero”
850.000 abitanti……………. 80% RD
Un pò di storia
Nel 1985 la California stava cercando di costruire 35
inceneritori
Questo provocò opposizione nella cittadinanza
Nel 1996, quasi 300 comunità in California, sia piccole
che grandi, raggiunsero il 50% di raccolta differenziata.
Arrivò in California la notizia della legge “No Waste by
2010” di Canberra furono adottati programmi Rifiuti
Zero.
• Nel 1998 San Francisco adotta il programma “Verso
Rifiuti Zero entro il 2020”. Progetto era ambizioso ed
imponente. San Francisco è una città con pochissimo
spazio e i cui programmi educativi devono essere
condotti in tre lingue diverse (inglese, spagnolo e
cinese).
Le esperienze americane
56. Zero Waste Social Enterprise (ZWSE) in
America
Recology
La prima azienda per il riciclo e il
compostaggio a San Francisco, impiega circa
1.000 lavoratori.
Recology è un’azienda privata, di proprietà
degli stessi lavoratori - senza capi aziendali e
azionisti…
118 nuovi impiegati sono stati assunti durante
gli ultimi anni per separare i materiali riciclabili
e monitorare le strade interessate dalla
raccolta per soddisfare gli obiettivi ambiziosi
di riciclo di San Francisco.
www.recologysf.com
57. • Riciclo: raccolta porta a porta di tutte le bottiglie, lattine, carta
e plastica rigida (tazze, vasche, coperchi, secchi, e giocattoli
senza cavi o parti metalliche) in un unico contenitore per il
riciclo.
Le esperienze americane
58. Cosa fa Recology?
• Perfectly Good (Reuse Program): I dipendenti di Recology recuperano oggetti in
buone condizioni da carichi portati alla stazione di trasferimento da piccoli
imprenditori e li inviano ad un centro di riparazione dove vengono riparati e poi
consegnati ai depositi di risparmio.
• Raccolta organico: raccolta porta a porta dei materiali organici, come avanzi di
cibo, carta sporca, piante e rami.
• Ingombranti: Collezioni speciali per oggetti ingombranti come mobili,
elettrodomestici, rottami metallici, legno, cartone e l'elettronica. I residenti
possono richiedere un pick up del materiale.
• Riciclo materiale da costruzione e demolizione: Metallo, legno, cartongesso,
plastica rigida, e altri materiali da costruzione vengono inseriti in scatole di
detriti sul posto e poi inviate in impianti di riciclo di detriti.
• Riciclo dei materassi: Materassi delle abitazioni e alberghi. I camion di raccolta
vengono caricati in rimorchi alla stazione di trasferimento e trasportati ad una
società locale specializzata nel riciclo dei materassi.
• Clean Team saturday: Eventi speciali in ciascuno dei 11 distretti della città che
consentono ai residenti di consegnare oggetti troppo voluminosi che non
entrano nei bidoni normali.
59. • E-Waste Recycling: I rifiuti elettronici sono vietati nelle
discariche in California. Neon, monitor, televisori, computer e
altri dispositivi elettronici sono raccolti in punti della città
portati alla la stazione di trasferimento e poi spediti in
strutture specializzate nel riciclo di e-waste (RAEE).
• Riciclo Self-Haul: Recology gestisce un servizio per il riciclo del
legno, metallo, plastica rigida e altri materiali da costruzione e
demolizione che viene poi portato alla stazione di
trasferimento da piccoli imprenditori e privati.
• Household Battery Recycling: Gli utenti inseriscono le batterie
in sacchetti emertici e li mettono in cima bidone grigio.
• Vernice, Oli di motori: Gli utenti possono consegnare o
portare il materiale che viene raccolto, identificato, ordinato
per tipologia e inviato al riciclo.
60. • Legno, rottami metallici e Grande Plastics Recycling per le imprese:
pallets inusati, scarti di legno provenienti da fallegnami, paraurti di auto
sono raccolti, ordinati, e riciclati.
• Frantumazione sostenibile: Recology ricicla cemento, mattoni, asfalto e
macerie da grandi costruzioni, sostituzione stradali.
• Riciclo di pneumatici: pneumatici usati sono gestiti separatamente
presso la stazione di trasferimento e consegnati a in una società che
ricicla la gomma.
• Centri Buy-back: Vuoto a rendere. Gli utenti possono portare le bottiglie
e lattine con il vuoto a rendere.
• Riciclo di finestre in vetro: Viene raccolto il vetro da vetrine di negozi e
centri commerciali.
• Styrofoam Drop-Off: Recology San Francisco funziona una densificatore
speciale che condensa pezzetti di polistirolo in lingotti, che vengono
riciclati in battiscopa e modanature.
61. • Special Event riciclo e
compostaggio:
Recology fornisce
servizi di riciclo e
raccolta compost ai
festival di quartiere e
eventi quali la Parata
del Capodanno cinese.
62. • Riciclo dell’ Albero di Natale: gli alberi sono raccolti
separatamente durante le prime due settimane di gennaio e
usati come combustibile nelle caldaie.
73. UN PO’ DI NUMERI..
• Profitto: quasi 3 milioni di dollari all’anno
• 30 impiegati a tempo pieno (ben pagati con un buon sistema
previdenziale)
• L’azienda è aperta 7 giorni alla settimana
• 10 ore e mezza al giorno
• Urban Ore è una delle 56.000 imprese di riciclo e riuso che
fanno concorrenza alle imprese di smaltimento dei rifiuti
(discariche e inceneritori).
• Negli Stati Uniti l’’industria del riciclo e del riuso impiega oltre
1.100.000 persone, creando una retribuzione annua di quasi
37 miliardi di dollari e più di 236 miliardi di dollari di fatturato
annuale. (dato del 2001)
74. Più le risorse di una categoria principale possono essere divise in sotto
categorie, Generano più vendite, e questo denaro liquido fluisce nel sistema
economico.
Le dodici categorie principali di materiali dismessi sono:
1. I beni riusabili
2. I metalli
3. Il vetro
4. La carta
5. I polimeri
6. I tessuti
7. I prodotti chimici
8. Il legno
9. Gli scarti vegetali
10. I putrescibili
11. La terra
12. La ceramica
75. 1. I beni riusabili, inclusi gli oggetti prodotti intatti o riparabili come gli elettrodomestici casalinghi o
industriali, i beni domestici e i vestiti; i materiali intatti da demolizione come il legname o i matto- ni; i
materiali edili come porte, finestre, armadi e lavabi; gli articoli e la fornitura aziendale; gli apparecchi di
illuminazione; e qualsiasi altro articolo che può essere riparato e rivenduto così com’è.
2. I metalli, inclusi oggetti sia ferrosi che non ferrosi come lattine, parti di veicoli abbandonati, gli articoli
idraulici, le recinzioni, le porte metalliche e gli schermi, il filo di ferro e ogni altro oggetto di metallo
scartato.
3. Il vetro, inclusi contenitori di bevande, bicchieri, porte per la doccia, altri oggetti fatti di vetro e il vetro
delle finestre.
4. La carta, inclusi i giornali, la carta da ufficio, i registri di carta, la carta da computer, il cartone ondulato e
la carta mista.
5. I polimeri, inclusi i contenitori di bevande, i sacchetti di plastica, gli imballaggi di plastica, gli
pneumatici, le scatole di plastica, beni di consumo come i telefoni o le apparecchiature elettroniche.
6. I tessuti, inclusi i vestiti non riusabili, tappezzeria, e pezzi di stoffa.
7. I prodotti chimici, inclusi solventi riciclabili o riusabili, vernici, olio da motore e lubrificanti.
8. Il legno, incluso il legname non riusabile, mobili e armadi.
9. Gli scarti vegetali, inclusi foglie, sfalci, potature di alberi e cespugli ed erba.
10. I putrescibili, inclusa spazzatura, frattaglie e scarti di animali, frutta e vegetali.
11. La terra, inclusa la terra da escavazione da terreno sterile o lavorata e avanzi di terra da giardino.
12. La ceramica, inclusa pietra, porcellana, cemento e mattoni non riusabili.
76. Perché creare un centro di riuso?
• Prevenzione
• Sottrazione allo smaltimento
• Nuova vita agli oggetti
• Riduzione di emissioni di Co2
• In Italia la realizzazione obbligatoria dal DLGS 205/2010, ART. 6
comma 1: “le pubbliche amministrazioni promuovono la
costruzione ed il sostegno di centri di riparazione e riutilizzo”.
• Nuove forme di lavoro
• Soluzione alla crisi economica
• Ruolo di SPAZIO PUBBLICO a disposizione degli abitanti del
territorio di riferimento
• Luogo di incontro e fruizione culturale
77.
78. www.ecocycle.org
Eco-cycle è la più grande ONG negli Stati Uniti
• 60 dipendenti
• 4 milioni $ all'anno di ricavi
Boulder, Colorado
79. • Eco-Cycle è nata 37 anni fa grazie al lavoro di volontari
facendo di Boulder una delle prime 20 comunità negli Stati
Uniti a offrire la raccolta porta a porta
• E’ una delle più grandi organizzazioni no-profit degli Stati Uniti
che si occupano di Riciclo
• NO-Profit in partership con l’amministrazione locale
• Reputazione internazionale
• Azienda pioniera e innovatrice nella conservazione delle
risorse
80. MISSION
Identificare, esplorare e dimostrare le frontiere emergenti di
gestione sostenibile delle risorse attraverso i concetti e le
pratiche di Zero Waste.
Importanza dell’azione individuale e comune per trasformare
l’etica della società usa e getta in gestione eco-responsabile.
81. • Gestisce il Boulder County Recycling Center (di proprietà della contea)
• Si occupa della raccolta differenziata per più di 800 imprese nel Boulder
County
• Lavora per creare sempre nuove opportunità di riciclaggio, come il
“Center for Hard-to-Recycle Materials”, primo centro di riciclaggio della
comunità di Colorado per i rifiuti elettronici e molti altri materiali insoliti
.
• Fornisce programmi educativi a oltre 25.000 studenti
• Fornisce servizi educativi per la comunità , tra cui servizio di
informazioni “riciclo hotline” per rispondere alle domande dei cittadini
82. Eric Lombardi, direttore esecutivo Eco-Cycle
Eric Lombardi parla di business
che dovrà essere condotto
diversamente dal modo di fare
impresa in modo “disonesto” con la
devastazione della natura…
L’ industria dello smaltimento dei
rifiuti esistente - single-bottom line
(SBL) dipende da vecchie tecnologie
che distruggono, piuttosto che
conservare le risorse naturali nelle
nostre comunità ha difficoltà con la
visione della ZWSE che aspira a
condurre le imprese secondo il DBL.
Ogni azienda di gestione dei rifiuti SBL
potrebbe trasformarsi in DBL
Recology, ha scelto questa
transizione…
83. EL SAFAREIG, azienda
familiare
MISSION: Ridurre al
minimo il consumo di
materie plastiche e
promuovere i prodotti
locali
Le esperienze europee
Barcellona, Spagna:
84. • È una società danese di moda
• Tutti i capi sono cencepiti secondi i principi Spreco Zero
Le esperienze europee
Abbigliamento
Danimarca
85. Le esperienze europee
Imballaggi
Francia
Jean Bouteille fornisce un servizio di vuoto a rendere per i
negozi di distribuzione alla spina.
Recupera le bottiglie usate consegnate dai clienti e le sostituisce
con quelle pulite.
MISSION: riduzione dei rifiuti e libera scelta della quantità del
prodotto acquistato
86.
87.
88. Le esperienze europee
Barcellona, Spagna:
• Compostadores
E’ una società che produce compostiere di materiali riciclati e
fornisce tutto il necessario per il compostaggio domestico.
Promuove anche l’autocompostaggio nei comuni
• seminari di formazione avanzata.
• Campagna di comunicazione
• Monitoraggio
• servizio di consulenza permanente e
gratuito per tutti i partecipanti.
• Rapporto con i dati ambientali, economici
e sociali.
90. Inaugurato nel 2007
30.000 mq
Costo 4 milioni di euro
5 Centri di Riciclo
compreso il Parco del
Riciclo
Visitatori nel 2010:
225.655
Le esperienze europee
Gothenburg, Svezia
91. Il cuore del centro
Entrance
Donated materials
Met by personnel
Hazardous waste
Electronic waste
92. Stadsmissionen* shop – qui i visitatori
possono scegliere una vasta gamma di
prodotti di seconda mano
* Stadsmissionen la chiesa
che in Svezia aiuta I
bisognosi