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SCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIA
" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"
ISTITUTO MARIAISTITUTO MARIAISTITUTO MARIAISTITUTO MARIA
AUSILIATRICEAUSILIATRICEAUSILIATRICEAUSILIATRICE
R.C.R.C.R.C.R.C.
A.S. 2011A.S. 2011A.S. 2011A.S. 2011  2012201220122012
PREMESSA
L’incontro con la fiaba è molto stimolante perché sollecita nei bambini esperienze altamente educative, sul
piano cognitivo, affettivo, linguistico e creativo.
La fiaba costituisce un genere narrativo che permette ai bambini di descrivere la propria vita interiore, le
proprie emozioni, i sentimenti e di utilizzare la lingua nella sua funzione immaginativa e fantastica. Per
questo è bene coinvolgerli attivamente in molti giochi di finzione ed in esperienze di drammatizzazione, di
espressione verbale e non, che permetteranno loro di sviluppare competenze a più livelli. Pertanto, si è
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" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"
ISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICE
R.C.R.C.R.C.R.C.
A.S. 2011A.S. 2011A.S. 2011A.S. 2011  2012201220122012
espressione verbale e non, che permetteranno loro di sviluppare competenze a più livelli. Pertanto, si è
deciso di scegliere le fiabe per offrire ai bambini numerosi stimoli di apprendimento e occasioni per
veicolare i contenuti della programmazione educativo -didattica e curriculare.
In questo progetto si propone un itinerario specifico attraverso le fiabe. La fiaba risponde ai bisogni
fantastici dei bambini, rappresenta un momento magico della comunicazione adulto -bambino, uno
strumento linguistico – cognitivo -psicologico molto importante. Nel contesto attuale, dove i mezzi di
comunicazione di massa hanno un'estrema diffusione e i bambini sono spettatori assidui e passivi, bisogna
recuperare il senso e il valore della fiaba.
Essa cattura immediatamente l'interesse del bambino, un interesse che perdura nel tempo in quanto
corrisponde all'elemento "magico" che gli è proprio in quanto fase particolare del suo sviluppo. La fiaba, con
quella sua atmosfera "speciale", permette al bambino di identificarsi con i vari personaggi, di vivere con loro
avventure, paure e sogni; soprattutto la fiaba, come dice Rodari, può dare le chiavi per entrare nella realtà
per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo e diventare il mezzo attraverso il quale
parlare con lui di tante cose.
I CAMPI D’ESPERIENZA APPLICATI ALLE FIABE
Al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, si farà riferimento a tutti i Campi d’esperienza:
IL SE’ E L’ALTRO
Attraverso l’ascolto e l’elaborazione di fiabe classiche, che presentano storie in cui da una situazione
problematica si passa al superamento delle prove, il bambino comprende che è possibile creare legami di
complicità e superare situazioni oppositive che lo ostacolano. Egli riflette sulle relazioni interpersonali e mette
appunto un approccio positivo attraverso il quale entrare in conflitto con i suoi compagni, cercando di trovare
in essi degli amici e non nemici da sconfiggere come nelle fiabe.
IL CORPO IN MOVIMENTO
In relazione alle fiabe il bambino usa il proprio corpo per mimare situazioni ed imitare personaggi. Disciplina il
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" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"
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3
In relazione alle fiabe il bambino usa il proprio corpo per mimare situazioni ed imitare personaggi. Disciplina il
suo corpo nell’ascolto e nella narrazione che richiedono capacità attentive, logiche e linguistiche.
LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE
In relazione alle fiabe il bambino inventa storie partendo dalla conoscenza di quelle classiche, ripropone
situazioni elaborandole e personalizzandole. Si esprime attraverso il linguaggio del disegno e della pittura.
Sa leggere immagini e commentarle, drammatizza situazioni, conosce e canta canzoni ispirate alle fiabe.
I DISCORSI E LE PAROLE
In relazione alle fiabe il bambino ascolta e ripete accrescendo il proprio vocabolario e sperimentando forme
lessicali correlate alle storie di cui è chiamato ad argomentare. Racconta, inventa e comprende le narrazioni
di storie, inoltre dialoga, discute, chiede spiegazioni e formula ipotesi in base alle situazioni descritte e
profilate dalla fiaba.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Le fiabe aiutano il bambino a cogliere la differenza tra reale e simbolico, tra tempo quotidiano e tempo
surreale, a conoscere le trasformazioni naturali e cicliche legate alla natura e ai fenomeni fantastici.
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" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"
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METODOLOGIA
Il percorso progettuale si svilupperà durante tutto l’a.s. 2011/2012.
Le strategie didattiche utilizzeranno sempre il canale dell’esperienza didattica quotidiana e del vissuto personale.
4
Le strategie didattiche utilizzeranno sempre il canale dell’esperienza didattica quotidiana e del vissuto personale.
I bambini più grandi saranno coinvolti in attività laboratoriali specifiche e in intersezione perché, già in passato,
sono risultate positive per la crescita personale e occasione di apprendimento cognitivo e relazionale.
L’itinerario didattico si concretizzerà attraverso attività molto coinvolgenti (in cui i bambini saranno i soli
protagonisti, liberi di esprimere la loro personalità): ascolto e rielaborazione di storie a livello verbale, grafico-
pittorico, espressione corporea, musica, recitazione, danza, ecc.
Il nostro compito sarà quello di predisporre un ambiente motivante atto a stimolare le relazioni, gli
apprendimenti, la fantasia, l’immaginazione e la creatività, e mettere in atto strategie di relazioni quali
l’atteggiamento di “ascolto” attivo e propositivo, di guida, stimolo e di incoraggiamento per generare autostima,
sicurezza
ATTIVITA’
Ascolto di storie – visione di storie - verbalizzazioni – ricostruzione delle storie- Analisi degli elementi che
compongono la fiaba ( chi? com’è dov’è cosa fa, perché?) - individuazione delle sequenze - giochi simbolici –
drammatizzazioni – travestimenti – disegno e pittura dei personaggi – inventa storie, finali – produzione di
sequenze tipo fumetti – giochi motori, ritmici, memorizzazione di canti e poesie
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OTTOBRE
PINOCCHIO
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BIANCANEVE
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SETTE CAPRETTI
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C’ERA UNA VOLTA....
TANTE FIABE PER CRESCERE
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SETTEMBRE
CAPPUCCETTO
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NOVEMBRE
HANSEL E
GRETEL
DICEMBRE
POLLICINO
FEBBRAIO
LA BELLA
ADDORMENTATA APRILE
I MUSICANTI DI
BREMA
GIUGNO
ROBIN HOOD
TITOLO UA TIPOLOGIA UA PERIODO INSERIMENTO
UNITA’ DI APPRENDIMENTO N.1
SETTEMBRE
Tipologia
Bisogno formativo: Superare le difficoltà e le paure
del distacco, acquistare fiducia nelle proprie
capacità di scambi comunicativi tra pari ed adulti.
SETTEMBRE
UNITA’ DI APPRENDIMENTO N.2
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NOVEMBRE
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Bisogno formativo: L’UA propone una visione d’ insieme
della stagione autunnale e si snoda, poi, attraverso una
serie di osservazioni specifiche dei vari elementi per
terminare con un quadro riassuntivo di quanto
scoperto.
OTTOBRE E NOVEMBRE
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DICEMBRE IL NATALE
Tipologia
Bisogno formativo: L’UA propone di affrontare l’argomento
Natale affrontandone aspetti diversi: l’aspetto religioso(
avvento, presepe e natività, epifania); l’aspetto
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( albero di Natale, babbo natale, i cibi delle feste)
DICEMBRE
( albero di Natale, babbo natale, i cibi delle feste)
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GENNAIOGENNAIOGENNAIOGENNAIO
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Bisogno formativo: L’UA propone di affrontare l’argomento
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partendo dall’ esperienza diretta e dall’osservazione
dell’ambiente.
Successivamente si affronterà l’ argomento sulle forme
geometriche, sono una tematica importante per
condurre i bambini a sviluppare una serie di abilità
molto importanti a livello percettivo e logico. Con esse
si possono esercitare e cogliere le differenze e le
somiglianze, le classificazioni, le differenze, le
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GENNAIO
Unità Apprendimento N °5
febbraio
Tipologia
Bisogno formativo: L’UA propone di affrontare l’argomento
del Carnevale; è un momento molto atteso dai bambini.
La festa è un momento di vita sociale in cui mettere in
campo e sperimentare le proprie capacità di relazione e
socializzazione.
All’interno dell’ UA si inserirà il laboratorio di Educazione al
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potersi esprimere con il linguaggio sonoro e musicale .
FEBBRAIO
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AUSILIATRICEAUSILIATRICEAUSILIATRICEAUSILIATRICE
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Unità Apprendimento N °6
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Bisogno formativo: L’UA propone
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APRILE
Tipologia Bisogno formativo: L’UA propone
- la Pasqua ( le tradizioni, la religione, le decorazioni)
- I bambini e lo Spazio,
- il mondo della matematica
APRILE
Unità Apprendimento N °8
MAGGIO
Tipologia
Bisogno formativo: L’UA propone
- La festa della mamma e del papà
- A B C gioco con le lettere
- Scopro il corpo
MAGGIO
Unità Apprendimento N °9
GIUGNO
Tipologia Bisogno formativo: L’UA propone
L’estate
Esperimenti con l’acqua e il sole
GIUGNO
Unità Apprendimento N °10
C’ERA UNA VOLTA...
Tipologia Bisogno formativo: L’UA propone : Tante FIABE
per crescere
DA OTTOBRE A GIUGNO
SCANSIONE COME DA PROGETTO “
C’ERA UNA VOLTA... per crescere
Le fiabe che abbiamo preso in considerazione sono le seguenti:
1. Cappuccetto Rosso
2. Pinocchio
3. Polllicino
4. Hansel e Gretel
5. Biancaneve
6. La bella addormentata nel bosco
7. Il lupo e i sette capretti
8. I musicanti di Brema
9. Il principe Ranocchio
10. Robin Hood
SCANSIONE COME DA PROGETTO “
C’ERA UNA VOLTA... TANTE
STORIE PER CRESCERE”
Unità Apprendimento N °11
CITTADINANZA E
COSTITUZIONE
Tipologia Bisogno formativo: L’UA propone :Educazione
alla cittadinanza
DA OTTOBRE A MAGGIO
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NOI PICCOLI CITTADINI
ITALIANI”
8
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Fiaba

  • 1. SCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIA " MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI" ISTITUTO MARIAISTITUTO MARIAISTITUTO MARIAISTITUTO MARIA AUSILIATRICEAUSILIATRICEAUSILIATRICEAUSILIATRICE R.C.R.C.R.C.R.C. A.S. 2011A.S. 2011A.S. 2011A.S. 2011 2012201220122012
  • 2. PREMESSA L’incontro con la fiaba è molto stimolante perché sollecita nei bambini esperienze altamente educative, sul piano cognitivo, affettivo, linguistico e creativo. La fiaba costituisce un genere narrativo che permette ai bambini di descrivere la propria vita interiore, le proprie emozioni, i sentimenti e di utilizzare la lingua nella sua funzione immaginativa e fantastica. Per questo è bene coinvolgerli attivamente in molti giochi di finzione ed in esperienze di drammatizzazione, di espressione verbale e non, che permetteranno loro di sviluppare competenze a più livelli. Pertanto, si è SCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIA " MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI" ISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICE R.C.R.C.R.C.R.C. A.S. 2011A.S. 2011A.S. 2011A.S. 2011 2012201220122012 espressione verbale e non, che permetteranno loro di sviluppare competenze a più livelli. Pertanto, si è deciso di scegliere le fiabe per offrire ai bambini numerosi stimoli di apprendimento e occasioni per veicolare i contenuti della programmazione educativo -didattica e curriculare. In questo progetto si propone un itinerario specifico attraverso le fiabe. La fiaba risponde ai bisogni fantastici dei bambini, rappresenta un momento magico della comunicazione adulto -bambino, uno strumento linguistico – cognitivo -psicologico molto importante. Nel contesto attuale, dove i mezzi di comunicazione di massa hanno un'estrema diffusione e i bambini sono spettatori assidui e passivi, bisogna recuperare il senso e il valore della fiaba. Essa cattura immediatamente l'interesse del bambino, un interesse che perdura nel tempo in quanto corrisponde all'elemento "magico" che gli è proprio in quanto fase particolare del suo sviluppo. La fiaba, con quella sua atmosfera "speciale", permette al bambino di identificarsi con i vari personaggi, di vivere con loro avventure, paure e sogni; soprattutto la fiaba, come dice Rodari, può dare le chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo e diventare il mezzo attraverso il quale parlare con lui di tante cose.
  • 3. I CAMPI D’ESPERIENZA APPLICATI ALLE FIABE Al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, si farà riferimento a tutti i Campi d’esperienza: IL SE’ E L’ALTRO Attraverso l’ascolto e l’elaborazione di fiabe classiche, che presentano storie in cui da una situazione problematica si passa al superamento delle prove, il bambino comprende che è possibile creare legami di complicità e superare situazioni oppositive che lo ostacolano. Egli riflette sulle relazioni interpersonali e mette appunto un approccio positivo attraverso il quale entrare in conflitto con i suoi compagni, cercando di trovare in essi degli amici e non nemici da sconfiggere come nelle fiabe. IL CORPO IN MOVIMENTO In relazione alle fiabe il bambino usa il proprio corpo per mimare situazioni ed imitare personaggi. Disciplina il SCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIA " MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI" ISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICE R.C.R.C.R.C.R.C. A.S. 2011A.S. 2011A.S. 2011A.S. 2011 2012201220122012 3 In relazione alle fiabe il bambino usa il proprio corpo per mimare situazioni ed imitare personaggi. Disciplina il suo corpo nell’ascolto e nella narrazione che richiedono capacità attentive, logiche e linguistiche. LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE In relazione alle fiabe il bambino inventa storie partendo dalla conoscenza di quelle classiche, ripropone situazioni elaborandole e personalizzandole. Si esprime attraverso il linguaggio del disegno e della pittura. Sa leggere immagini e commentarle, drammatizza situazioni, conosce e canta canzoni ispirate alle fiabe. I DISCORSI E LE PAROLE In relazione alle fiabe il bambino ascolta e ripete accrescendo il proprio vocabolario e sperimentando forme lessicali correlate alle storie di cui è chiamato ad argomentare. Racconta, inventa e comprende le narrazioni di storie, inoltre dialoga, discute, chiede spiegazioni e formula ipotesi in base alle situazioni descritte e profilate dalla fiaba. LA CONOSCENZA DEL MONDO Le fiabe aiutano il bambino a cogliere la differenza tra reale e simbolico, tra tempo quotidiano e tempo surreale, a conoscere le trasformazioni naturali e cicliche legate alla natura e ai fenomeni fantastici.
  • 4. SCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIA " MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI" ISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICE R.C.R.C.R.C.R.C. A.S. 2011A.S. 2011A.S. 2011A.S. 2011 2012201220122012 METODOLOGIA Il percorso progettuale si svilupperà durante tutto l’a.s. 2011/2012. Le strategie didattiche utilizzeranno sempre il canale dell’esperienza didattica quotidiana e del vissuto personale. 4 Le strategie didattiche utilizzeranno sempre il canale dell’esperienza didattica quotidiana e del vissuto personale. I bambini più grandi saranno coinvolti in attività laboratoriali specifiche e in intersezione perché, già in passato, sono risultate positive per la crescita personale e occasione di apprendimento cognitivo e relazionale. L’itinerario didattico si concretizzerà attraverso attività molto coinvolgenti (in cui i bambini saranno i soli protagonisti, liberi di esprimere la loro personalità): ascolto e rielaborazione di storie a livello verbale, grafico- pittorico, espressione corporea, musica, recitazione, danza, ecc. Il nostro compito sarà quello di predisporre un ambiente motivante atto a stimolare le relazioni, gli apprendimenti, la fantasia, l’immaginazione e la creatività, e mettere in atto strategie di relazioni quali l’atteggiamento di “ascolto” attivo e propositivo, di guida, stimolo e di incoraggiamento per generare autostima, sicurezza ATTIVITA’ Ascolto di storie – visione di storie - verbalizzazioni – ricostruzione delle storie- Analisi degli elementi che compongono la fiaba ( chi? com’è dov’è cosa fa, perché?) - individuazione delle sequenze - giochi simbolici – drammatizzazioni – travestimenti – disegno e pittura dei personaggi – inventa storie, finali – produzione di sequenze tipo fumetti – giochi motori, ritmici, memorizzazione di canti e poesie
  • 5. SCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIA " MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI" ISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICE R.C.R.C.R.C.R.C. A.S. 2011A.S. 2011A.S. 2011A.S. 2011 2012201220122012 5
  • 6. OTTOBRE PINOCCHIO GENNAIO BIANCANEVE MARZO IL LUPO E I SETTE CAPRETTI MAGGIO IL PRINCIPE RANOCCHIO MAPPA CONCETTUALE PROGETTO C’ERA UNA VOLTA.... TANTE FIABE PER CRESCERE SCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIA " MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI" ISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICE R.C.R.C.R.C.R.C. A.S. 2011A.S. 2011A.S. 2011A.S. 2011 2012201220122012 6 SETTEMBRE CAPPUCCETTO ROSSO NOVEMBRE HANSEL E GRETEL DICEMBRE POLLICINO FEBBRAIO LA BELLA ADDORMENTATA APRILE I MUSICANTI DI BREMA GIUGNO ROBIN HOOD
  • 7. TITOLO UA TIPOLOGIA UA PERIODO INSERIMENTO UNITA’ DI APPRENDIMENTO N.1 SETTEMBRE Tipologia Bisogno formativo: Superare le difficoltà e le paure del distacco, acquistare fiducia nelle proprie capacità di scambi comunicativi tra pari ed adulti. SETTEMBRE UNITA’ DI APPRENDIMENTO N.2 SCOPRIAMO L’AUTUNNO OTTOBRE E NOVEMBRE Tipologia Bisogno formativo: L’UA propone una visione d’ insieme della stagione autunnale e si snoda, poi, attraverso una serie di osservazioni specifiche dei vari elementi per terminare con un quadro riassuntivo di quanto scoperto. OTTOBRE E NOVEMBRE UNITA’ DI APPRENDIMENTO N.3 DICEMBRE IL NATALE Tipologia Bisogno formativo: L’UA propone di affrontare l’argomento Natale affrontandone aspetti diversi: l’aspetto religioso( avvento, presepe e natività, epifania); l’aspetto tradizionale ( albero di Natale, babbo natale, i cibi delle feste) DICEMBRE ( albero di Natale, babbo natale, i cibi delle feste) UNITA’ DI APPRENDIMENTO N.4 GENNAIOGENNAIOGENNAIOGENNAIO Tipologia Bisogno formativo: L’UA propone di affrontare l’argomento Inverno . I bambini scoprono la stagione fredda partendo dall’ esperienza diretta e dall’osservazione dell’ambiente. Successivamente si affronterà l’ argomento sulle forme geometriche, sono una tematica importante per condurre i bambini a sviluppare una serie di abilità molto importanti a livello percettivo e logico. Con esse si possono esercitare e cogliere le differenze e le somiglianze, le classificazioni, le differenze, le similitudini,… GENNAIO Unità Apprendimento N °5 febbraio Tipologia Bisogno formativo: L’UA propone di affrontare l’argomento del Carnevale; è un momento molto atteso dai bambini. La festa è un momento di vita sociale in cui mettere in campo e sperimentare le proprie capacità di relazione e socializzazione. All’interno dell’ UA si inserirà il laboratorio di Educazione al Suono e alla Musica che darà la possibilità ai bambini di potersi esprimere con il linguaggio sonoro e musicale . FEBBRAIO 7 SCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIA " MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI" ISTITUTO MARIAISTITUTO MARIAISTITUTO MARIAISTITUTO MARIA AUSILIATRICEAUSILIATRICEAUSILIATRICEAUSILIATRICE R.C. A.S. 2011R.C. A.S. 2011R.C. A.S. 2011R.C. A.S. 2011 2012201220122012
  • 8. Unità Apprendimento N °6 MARZO Tipologia Bisogno formativo: L’UA propone - La primavera - La fattoria - L’alimentazione ( educazione alimentare) MARZO Unità Apprendimento N °7 APRILE Tipologia Bisogno formativo: L’UA propone - la Pasqua ( le tradizioni, la religione, le decorazioni) - I bambini e lo Spazio, - il mondo della matematica APRILE Unità Apprendimento N °8 MAGGIO Tipologia Bisogno formativo: L’UA propone - La festa della mamma e del papà - A B C gioco con le lettere - Scopro il corpo MAGGIO Unità Apprendimento N °9 GIUGNO Tipologia Bisogno formativo: L’UA propone L’estate Esperimenti con l’acqua e il sole GIUGNO Unità Apprendimento N °10 C’ERA UNA VOLTA... Tipologia Bisogno formativo: L’UA propone : Tante FIABE per crescere DA OTTOBRE A GIUGNO SCANSIONE COME DA PROGETTO “ C’ERA UNA VOLTA... per crescere Le fiabe che abbiamo preso in considerazione sono le seguenti: 1. Cappuccetto Rosso 2. Pinocchio 3. Polllicino 4. Hansel e Gretel 5. Biancaneve 6. La bella addormentata nel bosco 7. Il lupo e i sette capretti 8. I musicanti di Brema 9. Il principe Ranocchio 10. Robin Hood SCANSIONE COME DA PROGETTO “ C’ERA UNA VOLTA... TANTE STORIE PER CRESCERE” Unità Apprendimento N °11 CITTADINANZA E COSTITUZIONE Tipologia Bisogno formativo: L’UA propone :Educazione alla cittadinanza DA OTTOBRE A MAGGIO SCANSIONE COME DA PROGETTO “ NOI PICCOLI CITTADINI ITALIANI” 8 SCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIA " MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI"" MADRE LINDA LUCOTTI" ISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICEISTITUTO MARIA AUSILIATRICE R.C. A.S. 2011R.C. A.S. 2011R.C. A.S. 2011R.C. A.S. 2011 2012201220122012