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1
Mario Di Pietro
Albert Ellis Institute
www.educazione-emotiva.it
Emozioni funzionali facilitano il superamento delle
difficoltà
Un livello adeguato di coinvolgimento emotivo migliora
le prestazioni
Le emozioni influenzano i rapporti interpersonali
Le reazioni emotive più frequenti diventano modalità di
risposta abituali
Rilevanza delle emozioni per
l’ adattamento sociale del bambino
e dell’adolescente
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
Caratteristiche delle emozioni infantili
Sono intense
Compaiono con frequenza
Sono transitorie
Varia la modalità di espressione
L’intensità cambia con la crescita
Sono facilmente deducibili dal
comportamento
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
Vantaggi dei programmi
scolastici di prevenzione
Possibilità di raggiungere un gran numero di
soggetti
Enormi possibilità di influenzare direttamente il
benessere del bambino e dell’adolescente
Facilitazione di un senso di appartenenza e di
supporto reciproco
Facile applicabilità e replicabilità
Possibilità di integrare i contenuti nel
curriculum
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
ORGINI DELL’EDUCAZIONE
RAZIONALE EMOTIVA
L’educazione razionale emotiva è un’estensione in
ambito educativo di quei principi e di quei
metodi che sono stati applicati con successo
nell’ambito di quella prassi psicoterapeutica
denominata Terapia Comportamentale
Razionale Emotiva
(REBT = Rational Emotive Behavior Therapy)
ideata da Albert Ellis
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
Assunto di base della terapia
comportamentale razionale emotiva
(REBT):
Non sono gli eventi di per sé a
creare sofferenza emotiva, ma il
significato che diamo a tali eventi
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
2
CONCEZIONE POPOLARE ERRONEA
DELLE EMOZIONI
REAZIONE EMOTIVAEVENTO
CONCEZIONE CORRETTA
REAZIONE EMOTIVA
Pensieri
EVENTO
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
= Evento Attivante
= Base mentale (pensieri)
= Conseguenze emotive e
comportamentali
Modello ABC delle EMOZIONI
(Albert Ellis)
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
SOLUZIONE PRATICA E
SOLUZIONE EMOTIVA
Gli individui tendono a voler cambiare
soprattutto l’evento attivante (soluzione
pratica)
La soluzione emotiva consiste nel
trasformare la propria reazione emotiva
all’evento, piuttosto che cercare di fuggire
da esso o eliminarlo
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
Finalità del cambiamento
emotivo
La REBT non sostiene che bisogna
cambiare solo le emozioni senza cercare di
rendere migliori le situazioni di vita
La REBT sostiene che è meglio mirare
prima al cambiamento emotivo
Gli individui riescono in modo più efficace a
migliorare le situazioni se sono meno
disturbati emotivamente
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
PROCESSI COGNITIVI DI TIPO DESCRITTIVO
Descrivono la realtà come viene percepita. Possono essere veri o
falsi
PROCESSI COGNITIVI DI TIPO INFERENZIALE
Interpretano la realtà che è stata percepita
Possono essere veri o falsi
PROCESSI COGNITIVI DI TIPO VALUTATIVO
Giudicano ciò che viene percepito e interpretato
Possono essere razionali o irrazionali
PROCESSI COGNITIVI COLLEGATI A REAZIONI
EMOTIVE
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
Attinenti pretese assolutistiche
“Devo avere sempre ciò che voglio”
Conseguenze: rabbia
ostilità
gelosia
comportamento antisociale
aggressività
Attinenti la bassa tolleranza alla frustrazione
“Le cose devono essere sempre facili e piacevoli” “Non
sopporto certe cose”
Conseguenze: ansia
rabbia
depressione
Attinenti il valore personale e l’autostima
“Devo sempre riuscire bene e piacere a tutti per essere uno che
vale” “Se sbaglio non valgo niente”
Conseguenze: ansia
bassa autostima
TRE RAGGRUPPAMENTI DI CONVINZIONI
IRRAZIONALI NEL BAMBINO
3
Esempi contrapposti di convinzioni irrazionali
e razionali sulle relazioni interpersonali
Convinzioni
irrazionali
Io devo piacere a tutti; se a qualcuno
non piaccio significa che non valgo
niente.
Un amico è qualcuno che fa sempre
quello che voglio io.
Gli altri sono cattivi; se la prendono
tutti con me
Convinzioni razionali
Io valgo anche se a qualcuno non
piace ciò che faccio
Si può essere amici anche
quando non si vuole fare le
stesse cose
Alcuni bambini sono gentili con
me; altri invece a volte si
comportano male
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
Lo stile esplicativo
(modalità di attribuzione)
Dimensioni dello stile esplicativo:
Interno - Esterno (personalizzazione)
Esempio: “Ho sbagliato perché sono un incapace”
Globale - Specifico (pervasività)
Esempio: “Tutto mi va male”
Stabile - Transitorio (permanenza)
Esempio : “Mi andrà sempre male”
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
Riformulazione della teoria
dell’impotenza appresa
Gli individui che hanno tendenza a
interpretare gli eventi negativi secondo
modalità interne, stabili e globali hanno un
maggior rischi di sviluppare depressione e
altri problemi emotivi
(Seligman)
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
Influenza dei meccanismi cognitivi sul
comportamento e le emozioni
Carenze di
cognizioni
funzionali
Carenze diCarenze di
cognizionicognizioni
funzionalifunzionali
Presenza di
cognizioni
disfunzionali
Presenza diPresenza di
cognizionicognizioni
disfunzionalidisfunzionali
ImpulsivitàImpulsività
OppositivitàOppositività
Bassa autostimaBassa autostima
AnsiaAnsia
AggressivitàAggressivitàAggressività
TristezzaTristezza
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
EMOZIONI DISFUNZIONALI E
EMOZIONI FUNZIONALI
La differenza è qualitativa non solo quantitativa
Ad esempio, l’ansia è qualitativamente diversa
dalla preoccupazione
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
QUATTRO ASPETTI DELL’EMOZIONE
Fenomenologico (come fa sentire)
Sociale (cosa comunica agli altri)
Fisiologico (attivazione)
Comportamentale (azione)
Di questi quattro aspetti solo quello fisiologico costituisce la
dimensione quantitativa, gli altri costituiscono la dimensione
qualitativa
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
4
Emozioni e sopravvivenza
Le emozioni hanno una loro funzione legata alla
sopravvivenza della specie: gli esseri umani sono
sopravvissuti grazie ai segnali forniti loro dalle
emozioni
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
Scopo generale dell’educazione
razionale emotiva
L’educazione razionale emotiva mira ad aiutare
bambini e ragazzi a rendere le loro emozioni più
funzionali, non certo ad eliminare dalla loro vita
tutte le emozioni spiacevoli
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
Approccio informale
Lezioni strutturate
Integrazione nelle materie curricolari
MODALITA' DI ATTUAZIONE
DELL'EDUCAZIONE
RAZIONALE EMOTIVA
MODALITA' DI ATTUAZIONEMODALITA' DI ATTUAZIONE
DELL'EDUCAZIONEDELL'EDUCAZIONE
RAZIONALE EMOTIVARAZIONALE EMOTIVA
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
FASE 1 Riconoscimento e identificazione delle
emozioni
FASE 2 Identificazione del rapporto tra pensieri ed
emozioni
FASE 3 Trasformazione dei pensieri disfunzionali
FASE 4 Messa in pratica di nuovi modi di pensare di
sentirsi e di comportarsi
FASI DELL’EDUCAZIONE
RAZIONALE-EMOTIVA
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
PARLARE DI EMOZIONI NON
BASTA
E’ NECESSARIO CAPIRLE!
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
5
UNA FILOSOFIA DELLA
META-EMOZIONE:
Comprende un insieme strutturato di emozioni,
pensieri e metafore riguardo alle emozioni
(Gottman)
Influenza ciò che un insegnante trasmette ai
propri alunni sulle loro emozioni
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
Cosa staranno pensando?
Scrivi
dentro le
nuvole dei
pensieri,
quello che il
gatto e il
topo
staranno
pensando
M. Di Pietro – Albert Ellis
Institute
CARATTERISTICHE FONDAMENTALI
DEI PENSIERI IRRAZIONALI
SONO RIGIDI ED ESTREMI
SONO IN CONTRADDIZIONE CON LA REALTA’
OGGETTIVA
SONO ILLOGICI
SONO DANNOSI PER IL CONSEGUIMENTO DEI
PROPRI SCOPI E DEL PROPRIO BENESSERE
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
EVOCARE I PENSIERI
DEL BAMBINO
In generale:
Cosa passava per la tua mente?
Cosa ti stavi dicendo riguardo a questo?
Cosa pensavi in quei momenti?
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
EVOCARE I PENSIERI
DEL BAMBINO
Domande utili per raccogliere inferenze:
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M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
EVOCARE I PENSIERI
DEL BAMBINO
Domande per raccogliere le valutazioni:
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Come giudichi il fatto che…. ?
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
6
PENSIERI POSITIVI SU DI ME
M. Di Pietro
Albert Ellis Institute
Modalità ristrutturazione cognitiva
con bambini e adolescenti
Ricorrere alla messa in discussione dei pensieri
dannosi con soggetti che hanno raggiunto un livello
di sviluppo cognitivo corrispondente allo stadio finale
delle operazioni concrete o l’inizio delle operazioni
formali.
Evocare e modellare pensieri razionali con soggetti
con soggetti che hanno raggiunto un livello di
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M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
Allenamento ai pensieri
razionali
Rievocare la situazione
Simulare l’applicazione dei pensieri utili
Feedbak e rinforzo
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
Il gioco del sentire del fare e del pensare
L’investigatore ti aiuterà a trovare i pensieri che creano problemi
La cercatrice di emozioni ti aiuterà a scoprire le emozioni
che ti aiutano a stare bene
L’allenatore ti aiuterà a imparare nuovi modi di comportarti
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
1. Riconosci quel briciolo di verità che c'è,
ammesso che ci sia, nel pensiero negativo, ma
senza farlo più grande di quello che è!
2. Trova le prove che dimostrano che il pensiero
è falso.
3. Cerca di trovare un pensiero più realistico e
utile, o un modo alternativo per considerare la
situazione
Come combattere i pensieri dannosi
TRASFORMARE I PENSIERI NEGATIVI
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
LA RISTRUTTURAZIONE COGNTIVIA
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
7
MESSA IN DISCUSSIONE DELLE
CONVINZIONI IRRAZIONALI
Porre le seguenti domande
Questo pensiero dice cose vere?
Perché...................................
Questo pensiero ti aiuta a sentirti bene?
Perché...................................
Questo pensiero ti aiuta a ottenere quello che
vorresti?
Perché?.................................
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
Riformulazione razionale
Dopo aver messo in discussione un
pensiero disfunzionale, questo viene
sostituito con un nuovo pensiero
razionale.
Il nuovo pensiero razionale deve
essere logicamente collegato al
precedente pensiero disfunzionale
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
“Ho sbagliato ma
posso migliorare”
“Non è indispensabile
essere sempre
apprezzati”
Accettazione di se
stessi
Determinazione
a migliorare
“Non ce la farò mai”
“Non sopporto essere
rifiutato”
“Se non piaccio agli
altri non valgo
niente”
Bassa autostima
Sconforto
L’AUTOACCETTAZIONE
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
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l’autoaccettazione
Ho anche caratteristiche positive e non solo
negative
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essere cambiate o migliorate
Anche quando commetto errori, le mie
caratteristiche positive rimangono
Pensare solo alle mie caratteristiche
negative non mi aiuta a stare bene
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
Riflessioni per favorire
l’accettazione degli altri
Ogni persona ha caratteristiche positive e non
solo negative
Gli altri non sono obbligati a comportarsi come
piace a me
Anche quando gli altri si comportano male
possono imparare a migliorare
Pensare solo alle caratteristiche negative degli
altri non mi aiuta ad andare d’accordo
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
Riconoscere
la bassa tolleranza alla frustrazione
DEFINIZIONE
DI BASSA TOLLERANZA ALLA FRUSTRAZIONE
La tendenza a liberarsi immediatamente di
ogni minimo disagio o ad evitare senza
riflettere ciò che viene percepito come
possibile fonte di disagio o fastidio
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
8
Comportamenti imputabili a bassa
tolleranza alla frustazione
Sognare ad occhi aperti
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Piagnucolare e lamentarsi
Disturbare in classe
Isolarsi
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Mentire o imbrogliare
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
L’AUTOCONTROLLO
DELLA COLLERA
Autosservazione
Autoistruzioni
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M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
ESEMPIO DI AUTOISTRUZIONI
Cerco di rilassarmi con qualche
respiro
3. Affrontare la tensione
fisica
Cerco di rimanere calmo
Non mi conviene esplodere
Posso controllare le mie reazioni
2. Impatto e confronto
Sarò in grado di affrontare la
situazione
Cercherò di non prendermela
troppo
Potrebbero provocarmi, ma so cosa
dire
1. Prepararsi al conflitto
Il triangolo delle emozioni
Come pensi
Come agisci Come ti senti
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
OBIETTIVI CON ALUNNI PIU’
PICCOLI
Espandere il vocabolario emotivo
Identificare in modo corretto le emozioni
Distinguere le emozioni utili da quelle dannose
Differenziare le emozioni dai pensieri
Individuare il dialogo interno
Collegare il dialogo interno alle emozioni
Apprendere un repertorio di pensieri utili
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
OBIETTIVI CON ALUNNI PIU’
GRANDI
Identificare in modo corretto le
emozioni
Distinguere le emozioni utili da quelle
dannose
Differenziare le emozioni dai pensieri
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Imparare ad attaccare i virus mentali
Imparare un repertorio di pensieri utili
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
9
METODO SOCRATICO
Limitare l’esposizione del proprio punto di
vista
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Porre il più possibile domande
Evitare riscontri punitivi
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Riassumere quanto emerge dalla
discussione
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
Criteri per scegliere ed attuare
le attività di un percorso ERE
Benessere personale
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Disponibilità del gruppo
Livello di creatività
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
Attività da includere in un
percorso di educazione razionale
emotiva
Esercizi per superare della tendenza ad
avere pretese assolute
Esercizi per superare la tendenza a
catastrofizzare
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alla frustrazione
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
Coinvolgimento del bambino
Una data strategia è stata compresa dal
bambino e ha senso per lui?
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cognitivo del bambino?
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possa essere di aiuto?
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la strategia?
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
1) Riconoscimento dell’emozione inadeguata
“Come mi sento in questo momento?”
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PROBLEM-SOLVING
RAZIONALE EMOTIVO
M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
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Punteggi scala sull’umorePunteggi scala sull’umore
Pre e Post Test
0
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10
15
20
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Di pietro n

  • 1. 1 Mario Di Pietro Albert Ellis Institute www.educazione-emotiva.it Emozioni funzionali facilitano il superamento delle difficoltà Un livello adeguato di coinvolgimento emotivo migliora le prestazioni Le emozioni influenzano i rapporti interpersonali Le reazioni emotive più frequenti diventano modalità di risposta abituali Rilevanza delle emozioni per l’ adattamento sociale del bambino e dell’adolescente M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Caratteristiche delle emozioni infantili Sono intense Compaiono con frequenza Sono transitorie Varia la modalità di espressione L’intensità cambia con la crescita Sono facilmente deducibili dal comportamento M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Vantaggi dei programmi scolastici di prevenzione Possibilità di raggiungere un gran numero di soggetti Enormi possibilità di influenzare direttamente il benessere del bambino e dell’adolescente Facilitazione di un senso di appartenenza e di supporto reciproco Facile applicabilità e replicabilità Possibilità di integrare i contenuti nel curriculum M. Di Pietro – Albert Ellis Institute ORGINI DELL’EDUCAZIONE RAZIONALE EMOTIVA L’educazione razionale emotiva è un’estensione in ambito educativo di quei principi e di quei metodi che sono stati applicati con successo nell’ambito di quella prassi psicoterapeutica denominata Terapia Comportamentale Razionale Emotiva (REBT = Rational Emotive Behavior Therapy) ideata da Albert Ellis M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Assunto di base della terapia comportamentale razionale emotiva (REBT): Non sono gli eventi di per sé a creare sofferenza emotiva, ma il significato che diamo a tali eventi M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
  • 2. 2 CONCEZIONE POPOLARE ERRONEA DELLE EMOZIONI REAZIONE EMOTIVAEVENTO CONCEZIONE CORRETTA REAZIONE EMOTIVA Pensieri EVENTO M. Di Pietro – Albert Ellis Institute = Evento Attivante = Base mentale (pensieri) = Conseguenze emotive e comportamentali Modello ABC delle EMOZIONI (Albert Ellis) M. Di Pietro – Albert Ellis Institute SOLUZIONE PRATICA E SOLUZIONE EMOTIVA Gli individui tendono a voler cambiare soprattutto l’evento attivante (soluzione pratica) La soluzione emotiva consiste nel trasformare la propria reazione emotiva all’evento, piuttosto che cercare di fuggire da esso o eliminarlo M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Finalità del cambiamento emotivo La REBT non sostiene che bisogna cambiare solo le emozioni senza cercare di rendere migliori le situazioni di vita La REBT sostiene che è meglio mirare prima al cambiamento emotivo Gli individui riescono in modo più efficace a migliorare le situazioni se sono meno disturbati emotivamente M. Di Pietro – Albert Ellis Institute PROCESSI COGNITIVI DI TIPO DESCRITTIVO Descrivono la realtà come viene percepita. Possono essere veri o falsi PROCESSI COGNITIVI DI TIPO INFERENZIALE Interpretano la realtà che è stata percepita Possono essere veri o falsi PROCESSI COGNITIVI DI TIPO VALUTATIVO Giudicano ciò che viene percepito e interpretato Possono essere razionali o irrazionali PROCESSI COGNITIVI COLLEGATI A REAZIONI EMOTIVE M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Attinenti pretese assolutistiche “Devo avere sempre ciò che voglio” Conseguenze: rabbia ostilità gelosia comportamento antisociale aggressività Attinenti la bassa tolleranza alla frustrazione “Le cose devono essere sempre facili e piacevoli” “Non sopporto certe cose” Conseguenze: ansia rabbia depressione Attinenti il valore personale e l’autostima “Devo sempre riuscire bene e piacere a tutti per essere uno che vale” “Se sbaglio non valgo niente” Conseguenze: ansia bassa autostima TRE RAGGRUPPAMENTI DI CONVINZIONI IRRAZIONALI NEL BAMBINO
  • 3. 3 Esempi contrapposti di convinzioni irrazionali e razionali sulle relazioni interpersonali Convinzioni irrazionali Io devo piacere a tutti; se a qualcuno non piaccio significa che non valgo niente. Un amico è qualcuno che fa sempre quello che voglio io. Gli altri sono cattivi; se la prendono tutti con me Convinzioni razionali Io valgo anche se a qualcuno non piace ciò che faccio Si può essere amici anche quando non si vuole fare le stesse cose Alcuni bambini sono gentili con me; altri invece a volte si comportano male M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Lo stile esplicativo (modalità di attribuzione) Dimensioni dello stile esplicativo: Interno - Esterno (personalizzazione) Esempio: “Ho sbagliato perché sono un incapace” Globale - Specifico (pervasività) Esempio: “Tutto mi va male” Stabile - Transitorio (permanenza) Esempio : “Mi andrà sempre male” M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Riformulazione della teoria dell’impotenza appresa Gli individui che hanno tendenza a interpretare gli eventi negativi secondo modalità interne, stabili e globali hanno un maggior rischi di sviluppare depressione e altri problemi emotivi (Seligman) M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Influenza dei meccanismi cognitivi sul comportamento e le emozioni Carenze di cognizioni funzionali Carenze diCarenze di cognizionicognizioni funzionalifunzionali Presenza di cognizioni disfunzionali Presenza diPresenza di cognizionicognizioni disfunzionalidisfunzionali ImpulsivitàImpulsività OppositivitàOppositività Bassa autostimaBassa autostima AnsiaAnsia AggressivitàAggressivitàAggressività TristezzaTristezza M. Di Pietro – Albert Ellis Institute EMOZIONI DISFUNZIONALI E EMOZIONI FUNZIONALI La differenza è qualitativa non solo quantitativa Ad esempio, l’ansia è qualitativamente diversa dalla preoccupazione M. Di Pietro – Albert Ellis Institute QUATTRO ASPETTI DELL’EMOZIONE Fenomenologico (come fa sentire) Sociale (cosa comunica agli altri) Fisiologico (attivazione) Comportamentale (azione) Di questi quattro aspetti solo quello fisiologico costituisce la dimensione quantitativa, gli altri costituiscono la dimensione qualitativa M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
  • 4. 4 Emozioni e sopravvivenza Le emozioni hanno una loro funzione legata alla sopravvivenza della specie: gli esseri umani sono sopravvissuti grazie ai segnali forniti loro dalle emozioni M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Scopo generale dell’educazione razionale emotiva L’educazione razionale emotiva mira ad aiutare bambini e ragazzi a rendere le loro emozioni più funzionali, non certo ad eliminare dalla loro vita tutte le emozioni spiacevoli M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Approccio informale Lezioni strutturate Integrazione nelle materie curricolari MODALITA' DI ATTUAZIONE DELL'EDUCAZIONE RAZIONALE EMOTIVA MODALITA' DI ATTUAZIONEMODALITA' DI ATTUAZIONE DELL'EDUCAZIONEDELL'EDUCAZIONE RAZIONALE EMOTIVARAZIONALE EMOTIVA M. Di Pietro – Albert Ellis Institute FASE 1 Riconoscimento e identificazione delle emozioni FASE 2 Identificazione del rapporto tra pensieri ed emozioni FASE 3 Trasformazione dei pensieri disfunzionali FASE 4 Messa in pratica di nuovi modi di pensare di sentirsi e di comportarsi FASI DELL’EDUCAZIONE RAZIONALE-EMOTIVA M. Di Pietro – Albert Ellis Institute PARLARE DI EMOZIONI NON BASTA E’ NECESSARIO CAPIRLE! M. Di Pietro – Albert Ellis Institute M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
  • 5. 5 UNA FILOSOFIA DELLA META-EMOZIONE: Comprende un insieme strutturato di emozioni, pensieri e metafore riguardo alle emozioni (Gottman) Influenza ciò che un insegnante trasmette ai propri alunni sulle loro emozioni M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Cosa staranno pensando? Scrivi dentro le nuvole dei pensieri, quello che il gatto e il topo staranno pensando M. Di Pietro – Albert Ellis Institute CARATTERISTICHE FONDAMENTALI DEI PENSIERI IRRAZIONALI SONO RIGIDI ED ESTREMI SONO IN CONTRADDIZIONE CON LA REALTA’ OGGETTIVA SONO ILLOGICI SONO DANNOSI PER IL CONSEGUIMENTO DEI PROPRI SCOPI E DEL PROPRIO BENESSERE M. Di Pietro – Albert Ellis Institute EVOCARE I PENSIERI DEL BAMBINO In generale: Cosa passava per la tua mente? Cosa ti stavi dicendo riguardo a questo? Cosa pensavi in quei momenti? M. Di Pietro – Albert Ellis Institute EVOCARE I PENSIERI DEL BAMBINO Domande utili per raccogliere inferenze: Cosa potrebbe succedere? Cosa ti aspetti? Cosa (qualcun altro) potrebbe fare? Perché secondo te è successo? M. Di Pietro – Albert Ellis Institute EVOCARE I PENSIERI DEL BAMBINO Domande per raccogliere le valutazioni: Come consideri tutto questo? Quanto grave sarebbe? Come giudichi il fatto che…. ? M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
  • 6. 6 PENSIERI POSITIVI SU DI ME M. Di Pietro Albert Ellis Institute Modalità ristrutturazione cognitiva con bambini e adolescenti Ricorrere alla messa in discussione dei pensieri dannosi con soggetti che hanno raggiunto un livello di sviluppo cognitivo corrispondente allo stadio finale delle operazioni concrete o l’inizio delle operazioni formali. Evocare e modellare pensieri razionali con soggetti con soggetti che hanno raggiunto un livello di sviluppo cognitivo corrispondente allo stadio preoperatorio e delle operazioni concrete M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Allenamento ai pensieri razionali Rievocare la situazione Simulare l’applicazione dei pensieri utili Feedbak e rinforzo M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Il gioco del sentire del fare e del pensare L’investigatore ti aiuterà a trovare i pensieri che creano problemi La cercatrice di emozioni ti aiuterà a scoprire le emozioni che ti aiutano a stare bene L’allenatore ti aiuterà a imparare nuovi modi di comportarti M. Di Pietro – Albert Ellis Institute 1. Riconosci quel briciolo di verità che c'è, ammesso che ci sia, nel pensiero negativo, ma senza farlo più grande di quello che è! 2. Trova le prove che dimostrano che il pensiero è falso. 3. Cerca di trovare un pensiero più realistico e utile, o un modo alternativo per considerare la situazione Come combattere i pensieri dannosi TRASFORMARE I PENSIERI NEGATIVI M. Di Pietro – Albert Ellis Institute LA RISTRUTTURAZIONE COGNTIVIA M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
  • 7. 7 MESSA IN DISCUSSIONE DELLE CONVINZIONI IRRAZIONALI Porre le seguenti domande Questo pensiero dice cose vere? Perché................................... Questo pensiero ti aiuta a sentirti bene? Perché................................... Questo pensiero ti aiuta a ottenere quello che vorresti? Perché?................................. M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Riformulazione razionale Dopo aver messo in discussione un pensiero disfunzionale, questo viene sostituito con un nuovo pensiero razionale. Il nuovo pensiero razionale deve essere logicamente collegato al precedente pensiero disfunzionale M. Di Pietro – Albert Ellis Institute “Ho sbagliato ma posso migliorare” “Non è indispensabile essere sempre apprezzati” Accettazione di se stessi Determinazione a migliorare “Non ce la farò mai” “Non sopporto essere rifiutato” “Se non piaccio agli altri non valgo niente” Bassa autostima Sconforto L’AUTOACCETTAZIONE M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Riflessioni per favorire l’autoaccettazione Ho anche caratteristiche positive e non solo negative Le mie caratteristiche negative possono essere cambiate o migliorate Anche quando commetto errori, le mie caratteristiche positive rimangono Pensare solo alle mie caratteristiche negative non mi aiuta a stare bene M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Riflessioni per favorire l’accettazione degli altri Ogni persona ha caratteristiche positive e non solo negative Gli altri non sono obbligati a comportarsi come piace a me Anche quando gli altri si comportano male possono imparare a migliorare Pensare solo alle caratteristiche negative degli altri non mi aiuta ad andare d’accordo M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Riconoscere la bassa tolleranza alla frustrazione DEFINIZIONE DI BASSA TOLLERANZA ALLA FRUSTRAZIONE La tendenza a liberarsi immediatamente di ogni minimo disagio o ad evitare senza riflettere ciò che viene percepito come possibile fonte di disagio o fastidio M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
  • 8. 8 Comportamenti imputabili a bassa tolleranza alla frustazione Sognare ad occhi aperti Procrastinare Piagnucolare e lamentarsi Disturbare in classe Isolarsi Prendersela facilmente con gli altri Mentire o imbrogliare M. Di Pietro – Albert Ellis Institute L’AUTOCONTROLLO DELLA COLLERA Autosservazione Autoistruzioni Controllo neurovegetativo Sviluppo di comportamenti alternativi M. Di Pietro – Albert Ellis Institute ESEMPIO DI AUTOISTRUZIONI Cerco di rilassarmi con qualche respiro 3. Affrontare la tensione fisica Cerco di rimanere calmo Non mi conviene esplodere Posso controllare le mie reazioni 2. Impatto e confronto Sarò in grado di affrontare la situazione Cercherò di non prendermela troppo Potrebbero provocarmi, ma so cosa dire 1. Prepararsi al conflitto Il triangolo delle emozioni Come pensi Come agisci Come ti senti M. Di Pietro – Albert Ellis Institute OBIETTIVI CON ALUNNI PIU’ PICCOLI Espandere il vocabolario emotivo Identificare in modo corretto le emozioni Distinguere le emozioni utili da quelle dannose Differenziare le emozioni dai pensieri Individuare il dialogo interno Collegare il dialogo interno alle emozioni Apprendere un repertorio di pensieri utili M. Di Pietro – Albert Ellis Institute OBIETTIVI CON ALUNNI PIU’ GRANDI Identificare in modo corretto le emozioni Distinguere le emozioni utili da quelle dannose Differenziare le emozioni dai pensieri Riconoscere i principali virus mentali Imparare ad attaccare i virus mentali Imparare un repertorio di pensieri utili M. Di Pietro – Albert Ellis Institute
  • 9. 9 METODO SOCRATICO Limitare l’esposizione del proprio punto di vista Evitare affermazioni perentorie Porre il più possibile domande Evitare riscontri punitivi Favorire la partecipazione di tutto il gruppo Riassumere quanto emerge dalla discussione M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Criteri per scegliere ed attuare le attività di un percorso ERE Benessere personale Coinvolgimento di ogni membro del gruppo Ordine di esecuzione In accordo con le altre attività Disponibilità del gruppo Livello di creatività M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Attività da includere in un percorso di educazione razionale emotiva Esercizi per superare della tendenza ad avere pretese assolute Esercizi per superare la tendenza a catastrofizzare Esercizi per superare la tendenza a fare valutazioni globali Esercizi per superare la bassa tolleranza alla frustrazione M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Coinvolgimento del bambino Una data strategia è stata compresa dal bambino e ha senso per lui? Una data strategia è adatta allo sviluppo cognitivo del bambino? Il bambino ritiene che una data strategia possa essere di aiuto? Il bambino ritiene di poter mettere in atto la strategia? M. Di Pietro – Albert Ellis Institute 1) Riconoscimento dell’emozione inadeguata “Come mi sento in questo momento?” 2) Individuazione dell’emozione più adeguata “Come sarebbe meglio sentirmi?” 3) Individuazione del comportamento adeguato “Cosa posso fare in questa situazione?” 4) Individuazione dei pensieri utili “Cosa posso dire a me stesso per aiutarmi a sentirmi e ad agire in modo più adeguato?” PROBLEM-SOLVING RAZIONALE EMOTIVO M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Punteggi scala sull’umore Pre e Post Test Punteggi scala sull’umorePunteggi scala sull’umore Pre e Post Test 0 5 10 15 20 25 gruppo sperimentale controllo pretest post test
  • 10. 10 Punteggi scala d’ansia Pre e Post Test Punteggi scala d’ansia Pre e Post Test 0 5 10 15 20 gruppo sperimentale controllo pretest post test Requisiti per un’efficace applicazione dell’educazione razionale emotiva Formazione personale sulla teoria e la pratica dell’educazione razionale emotiva Comprensione e disposizione a vedere i problemi dal punto di vista dell’alunno Calore umano Rispetto e accettazione dell’alunno Senso dell'humour Creatività Sistema di convinzioni razionali M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Caratteristiche di un intervento psicoeducativo efficace Ancorato alla ricerca e alla sperimentazione (efficacia dimostrata) Applicabile e replicabile Risultati stabili e duraturi M. Di Pietro – Albert Ellis Institute Il dominio della mente è profittevole la mente domata dà felicità Dhammapada