1. Stori@ 2.0
Insegnamento della storia e nuovi
ambienti di apprendimento
Palermo 28 – 30 ottobre 2010
I.C.S. M. Buonarroti
2. Gutenberg e Internet, due
rivoluzioni a confronto in un
Cognitive Flexibility Hypertext
Giovanni Marconato
Psicologo e Formatore
Professore a contratto Università
di Padova e Verona
4. Segregare la storia come
materia, vale a dire
separarla dalle forme e
dagli interessi della vita
sociale, ne distrugge la
vitalità. Il passato come
passato non ci riguarda
più. Se veramente fosse
finito e morto vi sarebbe
un solo atteggiamento
ragionevole verso di esso:
lasciare che i morti
sotterrino i morti"
In questa visione il
passato si salva
soltanto se
significativo per il
presente, cioè se
questo passato è "la
storia del presente”
5. Meaning cannot be
found in the
reductionary
analysis of systems at
the level of fundamental
propositions. Rather,
meaning is a shifting and
intensely personal
phenomenom
contingent
upon a holistic and
simultaneous
consideration
of the whole complex of
factors related to a
particular topic of
human interest
6. Most problems
encountered in formal
education are well-
structured problems. Ill-
structured problems,
on the other hand, are
the kinds of problems
that are encountered
in everyday practice.
Ill-structured problems
have many alternative
solutions to problems;
vaguely defined or
unclear goals and
constraints; multiple
solution paths; and
multiple criteria for
evaluating solutions; so
they are more difficult to
solve.
7. learners grasp the
nature of complexity
more readily by being
presented with
multiple
representations of
the same
information in
different contexts.
By seeing multiple
representations of the
same phenomenon
learners develop the
mental scaffolding
necessary for
considering novel
applications within
the knowledge
domain.
8. Qual è la questione?
•La conoscenza non è sempre
prevedibile, affidabile, ben
strutturata, non ambigua
•Ci sono opinioni diverse
praticamente su tutto
10. • La conoscenza è spesso non-strutturata
(ill-structured)
• Il mondo non è così regolare ed ordinato
come ci viene trasmesso dalle teorie, dai
libri di testo, dall’insegnamento formale
11. Tra gli obiettivi della scuola
• Sviluppo abilità di pensiero critico e
ragionamento
• … di soluzione di problemi e transfer
dell’apprendimento
• diventare un buon life-long learner e
questo si ottiene allenando la capacità di
pensare
12. • Le persone con una epistemologia
dualistica non sono in grado di risolvere
problemi complessi
…. senza dimenticare che ….
13. • Le persone organizzano le conoscenze in
modo fenomenologico
• La soluzione didattica è organizzare i
contenuti attorno a problemi
Le conoscenze
15. Flessibilità Cognitiva
• l’abilità di ristrutturare spontaneamente la
propria conoscenza in molti modi diversi
• una risposta adattiva ai cambiamenti imposti
dalle situazioni in cambiamento (Spiro & Jehng).
16. • l’apprendimento efficace è correlato al
contesto (context-dependent)
• l’istruzione deve essere molto specifica
• per apprendere adeguatamente, alla
persone che apprende deve essere data la
possibilità di sviluppare una sua propria
rappresentazione delle informazioni
17. Ma cosa viene fatto a scuola? (R. Spiro)
• Ipersemplificazione di strutture
complesse ed integrate
• Eccessivamente basata su una singola
forma di rappresentazione mentale
• Eccessivamente basata su
applicazioni deduttive di regole e
principi astratti
18. • Astrazione delle idee dal loro contesto
• Compartimentalizzazione delle
componenti delle conoscenze
• Conoscenza trasmessa passivamente,
con semplicità ed ordine per una più
facile trasmissione della conoscenza
19. La realtà
Categorie di informazioni mal definite
(attributi variabili, criteri ambigui,
concetti indeterminati)
Non ci sono regole o principi per
descrivere la maggior parte delle
situazioni
Non ci sono regole per determinare le
azioni appropriate
20. Non esistono casi prototipali (che spesso
inducono in errore)
Difficoltà a determinare quale sia
l’attributo più importante di una
situazione
Ogni situazione è nuova
21. Obiettivi per la scuola
• Favorire la costruzione di conoscenza
concettuale (knowledge in use), non
la ricezione e la “rigurgitazione”
• Favorire in chi apprendere la
costruzione di una propria verità, di
un proprio significato
22. Temi della Cognitive Flexibilty Theory
• Evitare le iper-semplificazioni
• Adottare intenzionalmente
rappresentazioni multiple delle idee
• Focalizzazione su casi piuttosto che
su idee
• Enfatizza l’interconnessione multipla
di idee e di casi (non
compartimentazione)
23. Caratteristiche degli IFC
• Numerosi mini-casi
• Analogie multiple
• Rappresentazioni multiple
• Temi multipli
24. Gli IFC consentono allo studente di
• Accedere alle informazioni in modo
casuale
• Esplorare mini casi
• “Attraversare” in modo incrociato (criss-
cross) i casi (rileggere o rivisitare i casi
attraverso differenti prospettive o temi)
• Ri-organizzare i casi (molteplicità di indici
e di contenuti)
25. Vantaggi degli IFC
Evitare una didattica ipersemplificata:
rappresentare la complessità del mondo
Fornire rappresentazioni, spiegazioni e
prospettive multiple
Aiutare gli studenti a costruire conoscenza
flessibile
26. Accrescere la ritenzione ed il
trasferimento di conoscenza
Promuovere esperienze di apprendimento
autentiche e realistiche
Incoraggare l’uso di molteplici strade e
scopi nell’affontare i problemi
27. Approccio alla didattica con gli IFC
• Si parte da un problema da affrontare
• Piuttosto che da un contenuto da studiare
• Le informazioni, le conoscenze (astratte)
vanno fornite nel contesto di problemi e di
casi
28. Gli Ipertesti per la Flessibilità
Cognitiva
Non sono un “prodotto finale” ma …
Sono ambienti di esplorazione
Migliorano il pensiero costruttivo perchè …
Mettono a disposizione “mattoni” per la
costruzione della conoscenza
Richiedono di andare oltre le informazioni
fornite e di ...
Formulare domande per risolvere i problemi
29. Un IFC
Richiede di attraversare lo stesso materiale (il
tema principale ed i casi ) da più punti di
vista
Porta a costruire un proprio punto di vista a
partire dagli altri punti di vista che vengono
presentati
Favorisce la comprensione della natura
complessa di un tema/problema
Stimola la riflessione sul tema
31. Costruire un CFH
Definire il dominio
d’apprendimento
Identificare mini-casi che
rappresentino il dominio
Identificare
prospettive dai casi
Identificare le tematiche
che integrino le
prospettive ed i casi
Effettuare il criss-
crossing dei casi
collegando assieme
temi e prospettive
Attivare un sistema di
navigazione controllata
dallo studente attraverso i
casi, i temi e le prospettive
Attivare auto-
riflessione da parte
dello studente
32. Dimensioni utilizzabili per un IFC
• Temi
• Casi
• Situazioni
• Basi descrittive ed esplicative
• Stakeholders (es. Pensatori influenti)
33. Perché i casi
• Rappresentano la complessità e la
multidimensionalità delle situazioni reali
• Presentano conoscenze contestualizzate
35. Per concludere, l’approccio della CF
all’apprendimento
•Le attività didattiche devono
fornire rappresentazioni multiple
dei contenuti
•Il materiale didattico deve evitare
l’ipersemplificazione dei
contenuti e presentare
conoscenze correlate ad un
contesto
36. • La didattica deve essere basata su casi ed
enfatizzare la costruzione di conoscenza e non la
trasmissione di informazioni
• Le fonti di conoscenza devono essere
interconnesse piuttosto che
compartimentalizzate