Resilienza, antifragilità: cosa caratterizza il mindset del resiliente, cosa significa essere resilienti, antifragili e come sviluppare questa competenza sempre più importante al mondo d'oggi.
Resilienza e antifragilità per affrontare un mondo V.U.C.A.
1. RESILIENZA & ANTIFRAGILITA’
Dott.ssa Giorgia Pizzuti
Soft Skills Trainer & ICF Coach
«Non aver paura di assumerti
la responsabilità della tua felicità»
(Dalai Lama)
2. 9/11/1989
MURO DI BERLINO
Le minacce possono venire da
qualsiasi posto, in qualsiasi
momento, di qualsiasi intensità
3. § VOLATILITY - Aumento di frequenza,
ed intensità dei cambiamenti
§ UNCERTAINTY - Il futuro non è più
prevedibile solo in base al passato
§ COMPLEXITY - Troppi fattori, int/est,
da gestire contemporaneamente
§ AMBIGUITY - Eventi non più
univocamente decifrabili
MONDO
V.U.C.A.
US ARMY WAR
COLLEGE (‘90)
4. EVENTO
«CIGNO NERO»
N.Taleb
§ DIFFICILE DA PREVEDERE in base alle
informazioni disponibili prima che
l’evento accadesse
§ CONSEGUENZE MASSICCE sia positive
che negative
§ DISTORSIONE RETROATTIVA cioè dopo
l’evento molte persone dichiarano che
era prevedibile in base a certi «segni»
5. «C’è un mercato potenziale per al massimo
cinque computer» T.Watson, 1943
6. Scoperta da A.Fleming nel 1929 la penicilinna inizia ad
essere prodotta a livello industriale solo a partire dal
1943 rivoluzionando il mondo della medicina e della
farmacoterapia.
7. «Il telefono è una innovazione meravigliosa ma
chi la userà?». R.B.Hayes, Presidente USA 1875
8.
9.
10.
11. I «Cigni Neri» come il mondo VUCA
rimettono in discussione i classici modelli
di business, di management…e la nostra
«resilienza».
12. «Smart Simplicity» del Boston Consulting Group: l’indica di
complessità nelle aziende è cresciuto dal 1998 al 2014 del 7%. Dal
1955 al 2010 si è passati da 4 obiettivi a 25/30 per lo più in
contraddizione. Le aziende hanno cercato inutilmente di creare
sistemi e processi per uscire dall’incertezza e trasformarla in certezza (i
manager trascorrono più del 40% del loro tempo a completare dei
report).
14. Probabilmente ognuno di voi ha già
una idea di sé in termini di resilienza:
quello proposto in questi due giorni è
solo un altro modello, basato su
ricerche e contributi di esperti afferenti
a vari discipline, che ci si augura possa
esservi utile
15. COSA “SAPERE“ PER
AFFRONTARE AL MEGLIO
CRISI, ERRORI, DIFFICOLTA’
E SVILUPPARE LA PROPRIA
ANTIFRAGILITA’
Il contributo delle Neuroscienze
«Non descriviamo il mondo che vediamo
ma vediamo il mondo che descriviamo»
16.
17. Abbiamo un innato bisogno di interpretare ogni cosa per
«prevedere» il mondo e risparmiare energia. Il cervello pesa solo
1,5 kg ma consuma il 20% delle risorse!
1
18. FROLLINI CON IL 70%
IN MENO DI GRASSI
FROLLINI CON SOLO
30% DI GRASSI
19. SPECIFICITA’ DI DOMINIO (T.FRAME)
«Reagiamo ad una informazione non in
base al suo valore logico ma alla
struttura che la circonda ed al modo in
cui si relazione al nostro sistema
socioemozionale» (N.Taleb)
20. Assenza di prove di benefici del latte materno
(vs)
Prova dell’assenza di benefici del latte materno
I bambini allattati solo con latte
artificiale erano più soggetti a
problemi di salute (incluso il
cancro)
mentre le mamme avevano
maggiori probabilità di
sviluppare un tumore al seno.
21. Ricerchiamo continuamente coerenza, «causalità
narrativa». Anche a livello sociale la coerenza è un
forte segnale di «pericolo». Non è un caso sia un
principio di persuasione.
2
22. Rispondiamo emotivamente ad uno stimolo ancora prima di
sapere cosa è! La decodifica emotiva è più rapida di quella
«razionale» della neocorteccia!
3
24. Per questo siamo in grado di dire: «non mi
fido di quello che mi ha detto»
25. Per questo l’effetto prima
impressione o quello di una
«semplice» stretta di mano è
così potente!
Non è un caso che il
principio di somiglianza sia
un’altra tecnica di
persuasione…
28. E’ il «primeggiare» del nostro cervello emotivo che a volte
ci porta al cosiddetto Sequestro Emotivo
29. DATI SELEZIONE INTERPRET. EMOZIONE DECISIONE AZIONE
4
Interpretiamo sempre sulla base di fatti precedentemente
«selezionati» ed è a partire da questo processo che scaturiscono le
nostre emozioni, decisioni, azioni…e interazioni.
30. FATTI
OPINIONI
CONVINZIONI
CREDENZE
NUCLEARI
Sta piovendo
-
Il collega non mi
ha sorriso nè mi
ha detto
«Buongiorno»
questa mattina
E’ brutto tempo
-
Sto antipatico al
mio collega
Ogni volta che
vado al parco piove
-
Sto antipatico ai
miei colleghi
Quando decido di
rilassarmi all’aria
aperta è sempre
brutto tempo
-
E’ impossibile
avere un buon
rapporto con i
colleghi
SCALA DI INFERENZE & CONVINZIONI LIMITANTI
AZIONI
31. Affrontare un mondo VUCA richiede prima di
tutto una elevate consapevolezza di sé, del
proprio bisogno innato di:
• selezionare dei fatti
• interpretarli a livello cognitivo-emotivo
• trovarne una qualche coerenza (“senso”)
In sintesi della “relatività del proprio punto di
vista” e del suo impatto sul modo in cui
viviamo e reagiamo ad ogni stimolo,
situazione
32. In altre parole è
importante non
confondere la
mappa con il
territorio e…
34. «Agility è la capacità di ‘sense and
respond’ – e di modellare – eventi e
situazioni così da incrementare la
capacità del sistema (individuale, di
gruppo, organizzativo) di prosperare in
ambienti in continuo divenire»
DAL
«PLAN &
CONTROL»
AL
«SENSE &
RESPOND»
35. Organizzazione intesa oggi
sempre più come sistema
vivente vale a dire aperto e
auto-organizzato, capace di
interagire con l’ambiente e
scambiare materia ed
energia.
36. Oggi si parla infatti di organizzazioni Agile, Teal dove non vi sono job description e
l’errore è considerato parte integrante e necessario dei processi auto-organizzativi
e
38. Lo so, non sembra
possibile..eppure lo è
Patagonia, Whole
Foods, Favi, Netflix
39. «Una qualche misura di
controllo può essere raggiunta
solo sposando la casualità»
L’antifragile trae benefici dai suoi
errori di previsione accogliendo
casualità ed incertezza.
SVILUPPARE UNA
MENTE ANTIFRAGILE
41. Qualcosa di robusto è tale finchè non viene sottoposto ad
un certo tipo di stressor o per un certo tempo
42. Solo abbracciando la
propria fragilità,
«vulnerabilità» si può
sviluppare la propria
«antifragilità»…
…vale a dire la capacità di
superare ostacoli e difficoltà
migliorando grazie ad essi.
43. Posso risolvere un problema anche senza aver
sviluppato una competenza dopo averlo risolto..
Sono resiliente anche se non risolvo/cambo una
data situazione purchè a seguito di essa:
• ho acquisito maggiore consapevolezza di me
stesso/a
• ho acquisito una nuova competenza
PROBLEM SOLVING IS NOT RESILIENCY !!
44. COSA ALTRO “SA” UNA
MENTE ANTIFRAGILE?
DI COSA ALTRO
DOBBIAMO ESSERE
CONSAPEVOLI PER
SVILUPPARE LA NOSTRA
ANTIFRAGILITA’?
1
45. 1
Sa che se non può cambiare la situazione in
toto può sempre agire su qualcosa, ossia
anche solo il modo di guardarla e viverla…
46. Tutti tendiamo ad attribuire
successi o fallimenti, attuali
o futuri, a cause interne o
esterne.
E questo inevitabilmente
impatta sulla nostra
perseveranza, impegno,
tolleranza alla frustrazione
48. LE NOSTRE CONVINZIONI DEFINISCONO GLI OBIETTIVI CHE RITENIAMO RAGGIUNGIBILILI
ED AMPLIANO O RIDUCONO LE POSSIBILITA’ DI AZIONE CHE RITIENIAMO PERCORRIBILI…
…nella vita personale tanto quanto in quella
professionale.
«Sono convinto che il mio capo non mi
sopporti/che solo i raccomandati vanno
avanti…».
49. Avere forti convinzioni di «controllo» non garantisce
il raggiungimento dell’obiettivo ma induce alla
perseveranza, alla tolleranza di fatica e frustrazioni
attenuando gli effetti dello stress ed aumentando le
probabilità di riuscita.
51. Qui l’animale oggettivamente non può
evitare lo stimolo spiacevole.
Qui, pur potendo agire per evitare lo
stimolo spiacevole, spesso non faceva
nulla. Aveva ormai «imparato» che non
poteva far nulla per cambiare la situazione
(aumento cortisolo elevato, deficit
Immunitario, perdita pelo, appetito,
rallentamento psicomotorio).
IMPOTENZA APPRESA
52. A chi di noi non è mai capitato di vivere
esperienze personali e/o professionali simili?
INDIVIDUALE - DI GRUPPO
DIRETTA - VICARIA
IMPOTENZA APPRESA
[Goleman & Mayer, 1965]
Se sono convinto che in una data situazione
nulla sia sotto il mio «controllo»,
finirò per non fare nulla per cambiarla
(vittima-respons-abile).
54. Nella condizione -
psicofisica - di
impotenza appresa si ha
perso ogni fiducia nella
possibilità di essere
agente del proprio
destino.
La Speranzosità è
legata alla
percezione delle
avversità come
instabili
IMPERMANENZA
DEL “NEGATIVO”
55. Capacità di trovare cause temporanee e specifiche alle
avversità, di leggere gli eventi negativi come
momentanei e circoscritti.
Una persona antifragile
sa che ogni situazione
può rappresentare una
opportunità di crescita
e miglioramento
56. PERMANENZA
Tempo
PERVASIVITA
Spazio
STILE
EPSLICATIVO
TRANSITORIO PERMANENTE SPECIFICO PERVASIVO
«OTTIMISTA» INSUCCESSO
Responsabilità
mia e non solo
SUCCESSO
Soprattutto ma
non solo merito
mio
INSUCCESSO
In quella
situazione
SUCCESSO
Mia
competenza
PESSIMISTA SUCCESSO
E’ un caso
INSUCCESSO
E’ sempre così
SUCCESSO
Solo in questo
contesto
INSUCCESSO
In qualsiasi
contesto
57. COSA ALTRO “SA” UNA
MENTE ANTIFRAGILE?
DI COSA ALTRO
DOBBIAMO ESSERE
CONSAPEVOLI PER
SVILUPPARE LA NOSTRA
ANTIFRAGILITA’?
2
58. 2
E’ consapevole del fatto che non esistono
eventi né emozioni negativi e positivi ma
piacevoli e spiacevoli perché tutte le
emozioni sono informazioni.
59. Quali informazioni ci danno le emozioni
spiacevoli?
Perché di quelle piacevoli non ce ne
occupiamo mai J e «reagiamo» spesso
sull’onda di quelle spiacevoli…
«LE EMOZIONI NON
INFORMANO SU COSA VEDI MA
SU COME GUARDI»
62. COSA ALTRO “SA” UNA
MENTE ANTIFRAGILE?
DI COSA ALTRO
DOBBIAMO ESSERE
CONSAPEVOLI PER
SVILUPPARE LA NOSTRA
ANTIFRAGILITA’?
3
63. 3
Esistono due tipi di «sofferenza»: il dolore
generato dagli eventi in sé e la sofferenza che
aggiungiamo in virtù del nostro bisogno di
desiderare ciò che non abbiamo e di evitare ciò
che non desideriamo” (A.Chan).
64. Una mente antifragile non
nega o rifiuta il dolore ma
agisce sulla sofferenza senza
«attaccarsi» ad essa o
negarla bensì accettando il
dolore senza esserne travolto
ed agendo respons-abil-
mente sulla sua
interpretazione dell’evento.
65. Accettare non è tollerare
bensì prendersi cura del
dolore derivato da una crisi,
un errore, un cambiamento:
non essere contro o a
«favore» di esso ma «con
esso»
66. Faticoso mettere in pratica,
lo so…Anche per me è
difficile rendere la mente
uno strumento «agile»,
«duttile» capace di
apprendere da ogni
esperienza…
67. LE RADICI DEL
GROWTH/
ANTIFRAGILE
MINDSET
§ Non confonde la mappa con il
territorio
§ Ha un locus of control interno: affronta
attivamente, proattivamente la
situazione.
§ E’ consapevole del fatto che non
esistono eventi né emozioni
positivi/negativi ma piacevoli e
spiacevoli
§ Sa che esistono due tipi di «sofferenza»
e sceglie di agire sulla seconda
68. COSA “ SA FARE” UNA
MENTE/CUORE ANTIFRAGILE
Le tre competenze chiave
COME SVILUPPARE LA
PROPRIA ANTIFRAGILITA’
69. 1. Sa distinguere i «fatti» dalle
opinioni
2. Sa prendere decisioni in
condizioni di incertezza
3. Sa riconoscere i propri percorsi
emozionali
4. Sa sfruttare il pensiero creativo
5. Sa ristrutturare gli eventi per
apprendere dall’esperienza
70. SAPER DISTINGUERE I FATTI
DALLE OPINIONI PER
CREARE INTERPRETAZIONI
DIVERSE
1
71. Non dobbiamo essere «oggettivi»
bensì in grado di distinguere un
comportamento, un «dato»
dall’interpretazione che ne diamo.
«
FATTO VERSUS OPINIONE
72. «Non ho mai visto un uomo pigro.
Ho visto un uomo che non ha mai corso
mentre lo stavo guardando.
E non ho mai visto un bambino stupido.
Ho visto un bambino che talvolta
ha fatto cose che non ho compreso»
73. Mancanza di riferimenti
specifici soprattutto in termini
di spazio e tempo.
ERRORI DA EVITARE
Evitare l’uso di «spesso», «mai»,
«sempre», «ogni volta».
• «Non mi invitano mai a cena!»
• «Non ascoltano mai le mie
proposte»
• «Ogni volta che faccio il
report, non gli va mai bene»
74. TRAINING FATTI/OPINIONI
1. Non ne faccio mai una giusta con te
2. Ieri mi hai risposto urlando
3. Alle riunioni mi sento escluso
4. Ogni volta che entro in ufficio, il capo si lamenta di qualcosa
5. Giulia lavora troppo
6. Federico risponde sempre male quando gli chiedi qualcosa
7. Gianni è sempre arrivato puntuale alle 8.00 questa settimana
8. Ieri non hai chiesto la mia opinione durante la riunione
9. Quando parlo non mi ascolti
10. Sto antipatico al mio collega. Ogni volta che gli parlo non mi
guarda mai in faccia
Indicare se la frase esprime un’osservazione o una valutazione.
Nel secondo caso riformulare correttamente la frase.
75. SAPER PRENDERE
DECISIONI IN CONDIZIONI
DI INCERTEZZA PER
SVILUPPARE LA PROPRIA
ANTIFRAGILITA’
2
«Un decisore si dice razionale quando è in grado
di individuare non l’azione migliore in assoluto
ma quella che gli garantisce il risultato migliore»
(N.Taleb)
76. VERDE NERO GIALLO
ROSSO BIANCO VIOLA
BLU ROSSO ARANCIO
VIOLA VERDE BLU
GIALLO BLU NERO
MARRONE ARANCIO ROSSO
Leggi soltanto il colore e non la parola
Quanto è stato difficile?
77. Elaboriamo
qualsiasi
informazione
attraverso due
due diversi
Sistemi
SISTEMA 1 SISTEMA 2
INVOLONTARIO VOLONTARIO
VELOCE LENTO
ATTENZIONE AUTOMATICA SPOSTAMENTO ATTENZIONE
RISPARMIA ENERGIA RICHIEDE SFORZO
RICERCA COERENZA/FLUIDITA’ RICERCA COMPLESSITA’
TRASCURA AMBIGUITA/DUBBIO TOLLERA AMBIGUITA’/DUBBI
RICERCA CAUSALITA’ – ASSOCIAZIONI-
GENERALIZ.
ANALIZZA RELAZIONI COMPLESSE - DETTAGLI
ELIMINA CONTRADDIZIONI INTEGRA CONTRADDIZIONI
78. Il sistema 1 non può essere
disattivato a piacere: i suoi errori
sono difficili da evitare ma si
possono attenuare attivando il
sistema 2.
Questo è ciò che sa fare una
mente antifragile: riconoscere i
principali bias dei processi
decisionali per gestirli al meglio.
Scopriamone alcuni!
ANTIFRAGILITA’
E PROCESSI
DECISIONALI
79. L’Italia sta per affrontare una rara epidemia asiatica che dovrebbe causare la
morte di 600 persone. Vengono proposti due programmi di intervento:
A) Si salveranno certamente 200 persone.
B) C’è 1 probabilità su 3 che si salvino 600 persone e 2 su 3 che non si salvi
nessuno.
Quale opzione scegliereste?
Cosa scegliereste invece se le opzioni fossero le seguenti?
C) Moriranno certamente 400 persone.
D) C’è 1 probabilità su 3 che non muoia nessuno e 2 su 3 che muoiano 600
persone.
81. RISCHIO IN CONDIZIONI DI
«PERDITA» VS CERTEZZA IN
CONDIZIONI DI
«GUADAGNO»
Cosa scegli tra un guadagno sicuro di
750 € ed una lotteria nella quale c’è la
probabilità del 75% di vincere 1.000€ e
del 25% di non vincere niente
Cosa scegli tra una perdita certa di 750
€ ed una probabilità del 75% di perdere
1000 € ed il 25% di non perdere nulla
82. Hai incontrato Giovanni, una
persona mite, timida, precisa.
_____
Quale è la sua professione:
bibliotecario o bagnino?
83. Tendenza innata a valutare frequenza o
probabilità di un determinato evento in
base alla facilità e rapidità con cui ci
vengono in mente esempi che fanno
riferimento alla categoria del giudizio in
questione (vd stereotipi, selezione
personale)
EURISTICA DELLA
PROBABILITA’
84. EURISTICA DELLA COMPATIBILITA’
Tendiamo a dare maggior peso alle caratteristiche positive delle opzioni quando
dobbiamo scegliere e maggior peso a quelle negative quando dobbiamo scartare
(es. accettare o rifiutare un progetto, selezione).
85. Il Sig.re Rossi decide di andare a teatro e compra in anticipo 2
biglietti al costo di 90 Euro l’uno.
Il giorno prima di andare a comprare i
biglietti si accorge che per un errore
contabile sul suo conto ci sono 180 € in
meno di quanto credeva.
Quanto ritieni probabile che Rossi
decida di comprare 2 biglietti?
Una settimana dopo averli acquistati
si accorge di averli smarriti.
Quanto ritieni probabile che Rossi
decida di comprare altri 2 biglietti?
86. Le persone tendono a considerare
più probabile il caso 2 sebbene
non ci sia alcuna razionalità
economica.
MENTAL BUDGET ALLOCATION
Ripartizione mentale delle voci spesa
87. valutiamo un dato risparmio non in
termini assoluti ma con riferimento ad un dato parziale (vd.
accessori nelle automobili, abbigliamento).
i veri indici di utilità
non sono mai gli stati in sé ma gli “scarti” (hai perso un
oggetto comprato/regalato).
fornire una descrizione più
dettagliata di un’ipotesi ne aumenta il giudizio di probabilità in
quanto spinge le persone a ricordare possibilità che viceversa
avrebbero trascurato (es. assicurazioni).
DECISIONIDIVERSEA
PARITA’DI»DILEMMA
DECISIONALE»
89. Saper prendere decisioni in
condizioni di incertezza
significa accogliere
l’incertezza e riconoscere
l’impatto delle principali
euristiche perchè ogni nostra
decisione è influenzata da…
90. DECISIONI
AZIONI
AVVERSIONE AL
RISCHIO >
TENDENZA AL
RISCHIO
INFLUENZA DEL
FRAME
[Maggiore Attivazione
Amigdala]
UTILITA’ IN
FUNZIONE
PUNTO DI
ANCORAGGIO
UTILIZZO DELLE
EURISTICHE
[Disponibilità
Riconoscimento
Compatibilità]
E NON SOLO…
94. 1. IRRITAZIONE 2. RABBIA 3. TRISTEZZA
1. IRRITAZIONE 2. RABBIA 3. COLLERA
1. APPRENSIONE 2. PAURA 3. TERRORE
1. APPRENSIONE 2. IRREQUIETEZZA 3. ANSIA
QUANDO SUCCEDE
CHE…
Quando il capo fa/mi
dice che…
Quando un collega
fa/mi dice qualcosa
che…
Quando un
interlocutore esterno
fa/mi dice che…
95. EMOZIONE TARGET
• Come mi voglio sentire?
• Su quale emozione presente
nel percorso emozionale
voglio agire per essere più
resiliente?
96. OBIETTIVO RESILIENTE
Alla luce dell’emozione target,
cosa è sotto il mio «controllo»
fare?
• Posso agire diversamente
per sentirmi diversamente?
• Posso pensare/interpretare
diversamente la situazione
per sentirmi diversamente?
97. «Non mi è stato dato il riconoscimento che mi aspettavo”
98. Cosa intendo per «riconoscimento» e quali
emozioni ricerco – Situazione Emotiva Ideale:
• «Grazie per quello che hai fatto» -
Gratitudine
• «Hai fatto un ottimo lavoro» –
Apprezzamento
Seguono azioni, richieste diverse!
99. In realtà l’emozione
target era la Noia!
_______
Bisogno di nuovi stimoli
cui segue richiesta di
nuove attività da
svolgere.
102. SAPER USARE IL PENSIERO
LATERALE PER SVILUPPARE
LA PROPRIA
ANTIFRAGILITA’
4
103. Apri il frigo, togli la giraffa, metti l'elefante e chiudi
(tendenza a considerare le implicazioni delle azioni precedenti)
Come fai a mettere una giraffa nel frigorifero?
Apri il frigo e ci metti dentro la giraffa, quindi chiudi il frigo
(tendenza a complicare o meno una cosa semplice).
Come fai a mettere un elefante nel frigorifero?
DEFINIRENUOVE
CONNESSIONIMENTALI
104. Il Re Leone ha organizzato un'assemblea con gli animali:
tutti gli animali sono presenti tranne uno. Quale?
L'elefante che è in frigo (tendenza a ricordare…)
DEFINIRENUOVE
CONNESSIONIMENTALI
Nuoti attraverso il fiume perché tutti gli alligatori stanno
all'assemblea (tendenza ad apprendere dai propri errori).
Devi superare un fiume, ma è popolato di alligatori. Cosa fai?
Andersen Consulting Worldwide: il 90% dei manager
sottoposti al test sbagliarono tutte le risposte. Molti bambini
sotto i 6 anni risposero correttamente ad alcune di esse.
105. • I bambini di 5 anni
chiedono «perché»
65 volte al giorno.
• A 6 anni 44
• A 5 anni ridiamo
circa 113 volte al
giorno.
• A 44 di solito 11…
106. • LA CREATIVITA’ E’ INNATA
• CRESCENDO TENDIAMO A DISIMPARARLA
• POSSIAMO ALLENARLA
107. Quanti utilizzi insoliti, fuori dal
comune avete scritto?
(es. giavellotto per pupazzi
lego, mobili per bambole,
verifica cottura dolce)
Fluidità significa produrre il
maggior numero di idee.
FLUIDITA’
109. Quanti utilizzi “impossibili”
avete scritto?
La dimensione dell’originalità
indica la capacità di proporre
idee nuove e inattese.
ORIGINALITA’
110. TEORIA PER LA SOLUZIONE DI PROBLEMI INVENTIVI
G.S.Altshuller (1926-1998)
Ingegnere dell’ufficio brevetti della marina militare sovietica
aiutava gli inventori nella stesura delle domande di brevetto.
Analizzò 200.000 invenzioni per individuare cosa accomunava
le soluzioni tecniche di successo e sviluppare un metodo di
generazione di idee inventive.
Lo studio da metà degli anni ’40 è proseguito con il supporto di
collaboratori ed altri studiosi fino agli inizi degli anni ’90
diffondendosi in europa ed USA dopo la caduta dell’Unione
Sovietica, evento che permise ad autorevoli esperti di TRIZ di
trasferirsi in altri Paesi. In letteratura sono documentate alcune
esperienze aziendali di introduzione della metodologia nel
contesto di grandi aziende o multinazionali, a partire da fine
anni ‘90.
112. PROBLEMA: L’inchiostro delle penne macchia il tessuto
CONTRADDIZIONE: E’ richiesta alta e bassa fluidità nella stessa zona operativa ma non
nello stesso periodo operativo (l’inchiostro se è liquido permette di scrivere ma
macchia il tessuto)
SITUAZIONE IDEALE: l’inchiostro deve essere liquido per scrivere e viscoso quando la
penna non viene utilizzata
SOLUZIONE INNOVATIVA: penna sfera con molla. La sfera blocca la fuoriuscita
dell’inchiostro quando la penna non viene utilizzata e la molla non sottoposta a
pressione.
114. Non sono gli eventi in sé a
determinare la nostra vita ma
l’interpretazione che ne diamo -
quindi le emozioni, i pensieri, le
azione che ne seguono – e
l’interpretazione è sempre sotto il
nostro controllo.
115. .
T. Edison non riusciva a trovare
un materiale con cui costruire il
filamento interno senza che
bruciasse all’accensione.
Fece più di 5.000 tentativi e
realizzò più di mille brevetti:
“Ho solo scoperto 10.000 modi
in cui non funzionerà”
118. Come diceva A.Einstein:
«I problemi non si
possono risolvere allo
stesso livello di pensiero
che li ha generati», vale
a dire dalla stessa
prospettiva.
119. Di fronte ad una
sfida abbiamo
sempre due opzioni.
Ignorare il problema
ed irrigidirci nella
nostra visione
-
Aprirci ad una
prospettiva diversa
e più ampia
(Teal)
120. Non è un caso che la
“rivoluzione” del modello Teal
affondi le radici in una visione
dell’essere umano come
fondamentalmente creativo,
unico, fallibile, alla ricerca di
un senso nella propria vita…
“Le organizzazioni di oggi sono semplicemente
espressione di come interpretiamo il mondo, della
nostra attuale visione di esso” (F.Laloux)
121. …e soprattutto nella cosiddetta
“consapevolezza di secondo livello” vale a
dire nel sapere che non esiste una sola
visione corretta della realtà.
122.
123. • Come posso vedere
diversamente questa situazione
per agire diversamente?
• Qualcun altro la
vede/potrebbe vederla in
modo diverso da me? Cosa
pensa?
• Cosa posso apprendere?
Quale insegnamento posso
trarne?
DOMANDE POTENTI PER
SVILUPPARE L’ANTIFRAGILITA’
124. «Quando la vita è dolce, ringrazia e festeggia.
Quando la vita è amara, ringrazia e cresci». (Anonimo)«Quando la vita è dolce, ringrazia e festeggia.
Quando la vita è amara, ringrazia e cresci». (Anonimo)