SlideShare a Scribd company logo
1 of 36
Download to read offline
Infortunarsi danzando
Prevenire e gestire gli incidenti
tra ballerini e danzatori: un approccio integrato
sanitario, tecnico, organizzativo.
(Dott. Maurizio Cevoli)
ISACSI Istituto di Studi dell’ACSI
Gestire l’infortunio con un approccio integrato.
Nella danza e nel ballo si è
esposti al rischio di un’ampia
gamma di infortuni, che vanno
distinti in due categorie
principali
Infortuni dipendenti dalle
caratteristiche individuali del
danzatore/trice
Infortuni dipendenti
dall’ambiente o dalle modalità
di esercizio delle attività
Rischi dipendenti dalle
caratteristiche individuali del
danzatore
Precedenti
infortuni.
Condizioni attuali di
salute.
Storia clinica del
soggetto.
Gestire i rischi con un approccio integrato.
Deficit
alimentari.
a) Frequenza, intensità e contenuti dell’allenamento.
Rischi dipendenti
dall’ambiente o dalle modalità
di esercizio delle attività
Organizzazione dei cicli.
Caratteristiche ambientali del luogo di allenamento.
Gestire i rischi con un approccio integrato.
Gli infortuni ai danzatori si possono classificare
secondo tre dimensioni :
a) causa del trauma,
b) tempo di guarigione,
c) costi dell’infortunio (*).
Analisi degli infortuni
(*) I costi si distinguono in diretti (legati alle terapie ed alla riabilitazione)
ed indiretti (compromissione della stagione agonistica)
Analisi degli infortuni
Classificazione in
base alla causa
Overuse Incidente
Il trauma è
attribuibile a ……
Microtraumi
ripetuti nel tempo
Singolo evento
traumatico
Le tendinopatie micro-traumatiche del tendine d'Achille sono anche definite lesioni da
sovraccarico funzionale, in grado di determinare la patologia con un meccanismo
diretto ed uno indiretto. Questo tipo di lesioni può portare alla rottura del tendine
d'Achille, che rappresenta comunque l'episodio acuto conseguente ad un processo
degenerativo (tendinosi), il quale talvolta in modo quasi del tutto asintomatico, o
preceduto e accompagnato da episodi di infiammazione dolorosa della guaina e
coinvolgendo in maniera più o meno estesa la compagine tendinea, ne determina una
diminuzione della resistenza meccanica, che può essere superata da un'improvvisa
sollecitazione anche non eccessiva.
Fonte www.my-personaltrainer.it
Per esempio : è noto che le tendinopatie del tendine di Achille sono lesioni
che possono determinarsi anche a fronte di sollecitazioni a bassa intensità
Analisi degli infortuni
Classificazione
in base al tempo
Infortunio
lieve
Infortunio
limitato
Infortunio
grave
Periodo di fermo Meno di 1
settimana
Da 1 a 4
settimane
Oltre le 4
settimane
Analisi degli infortuni
Classificazione
in base al tempo
Infortunio
lieve
Infortunio
limitato
Infortunio
grave
Periodo di fermo Meno di 1
settimana
Da 1 a 4
settimane
Oltre le 4
settimane
Classificazione in
base alla causa
Overuse Incidente
Il trauma è
attribuibile a ……
Microtraumi
ripetuti nel tempo
Singolo evento
traumatico
La necessità di gestire con un
approccio integrato nasce dalla
difficoltà di prevenire in
particolare ….
La proposta ISACSI di approccio integrato
Prevenire
Intervenire
RIDUZIONE dei RISCHI
DIPENDENTI dalle
CARATTERISTICHE
INDIVIDUALI
RIDUZIONE DEI RISCHI
AMBIENTALI
INTERVENIRE sul DANNO
in modo
TEMPESTIVO e CORRETTO
INTERVENIRE
sulle
VARIABILI
ORGANIZZATIVE
Focus sul
singolo danzatore
Focus
sull’ambiente
PREVENIRE : focus sul singolo danzatore
Prevenzione dei fattori di
rischio dipendenti dalle
caratteristiche individuali del
danzatore/trice
Scheda clinica completa del
soggetto
(inizio attività)
Aggiornamento annuale della
storia clinica del soggetto
Personalizzazione dei cicli di
allenamento
Consulenza del dietologo
PREVENIRE : focus sul singolo danzatore
Prevenzione dei fattori di
rischio dipendenti dalle
caratteristiche individuali del
danzatore/trice
Scheda clinica completa del
soggetto
(inizio attività)
Prima di iniziare l’attività, l’aspirante danzatore/trice dovrebbe rispondere ad un
questionario grazie al quale il medico sportivo può tracciare un profilo completo.
Ciò permette di identificare i potenziali problemi per la salute dell’atleta.
SI SUGGERISCE DI ADOTTARE IL SEGUENTE QUESTIONARIO
ELABORATO nel 2010 da :
American Academy of Family Physicians, American Academy of Pediatrics,
American College of Sports Medicine, American Medical Society for Sports
Medicine, American Orthopaedic Society for Sports Medicine, and American
Osteopathic Academy of Sports Medicine
Scheda clinica completa del soggetto
Preparticipation Physical Evaluation
HISTORY FORM
PREVENIRE : focus sul singolo danzatore
Prevenzione dei fattori di
rischio dipendenti dalle
caratteristiche individuali del
danzatore/trice
Aggiornamento annuale della
storia clinica del soggetto
Nei danzatori si riscontra un'alta incidenza di disfunzioni mestruali,
lesioni muscolo-scheletriche e abbassamento della densità minerale ossea.
I tre temi sono interconnessi. Il medico sportivo può prevedere
l’insorgenza di specifici fattori di rischio.
Per esempio, l’abbassamento della densità minerale ossea può essere
collegata a restrizioni dietetiche oppure ad una riduzione eccessiva della
massa corporea. Tale riduzione può indurre amenorrea.
Anche l’identificazione precoce della scoliosi permette di intervenire sulla
sua progressione.
Melanie Fuller & David Peirce
Pondera Physio & Pilates, Brisbane, Australia
La prevenzione risulta molto agevolata se il soggetto :
a) viene sottoposto annualmente ad una versione ristretta del questionario
prima presentato;
b) effettua controlli medici periodici coerenti con il profilo tracciato dal
questionario.
PREVENIRE : focus sul singolo danzatore
Prevenzione dei fattori di
rischio dipendenti dalle
caratteristiche individuali del
danzatore/trice
Aggiornamento annuale della
storia clinica del soggetto
Personalizzazione dei cicli di
allenamento
Il giusto dosaggio tra quantità e qualità dei carichi deve tenere nel debito conto sia le
capacità individuali del danzatore, sia i carichi di lavoro svolti negli anni precedenti.
Una progressione mal calcolata espone il soggetto a rischi che si potrebbero evitare con
la personalizzazione.
È noto che l’usura di ossa, tendini, legamenti, articolazioni e muscoli va attribuita a :
errori di programmazione,
deficit dell’apparato locomotore,
problematiche specifiche di natura biomeccanica.
Nota : a questo proposito consulta la pubblicazione ISACSI del prof. Candeloro sulla
valutazione del carico sulla gamba d’appoggio.
PREVENIRE : focus sul singolo danzatore
Prevenzione dei fattori di
rischio dipendenti dalle
caratteristiche individuali del
danzatore/trice
Prevenzione dei fattori di
rischio dipendenti dalle
caratteristiche individuali del
danzatore/trice
Far seguire i danzatori da un
dietologo
PREVENIRE : focus sul singolo danzatore
L’alimentazione può influenzare l’insorgenza di patologie tendinee.
Le statistiche sugli infortuni degli atleti ci informano che i tendini e le articolazioni sono spesso
soggetti a disturbi più o meno gravi che costringono a limitare le prestazioni sportive, obbligando
a volte a periodi di riposo più o meno lunghi.
Le cause delle tendiniti sono molteplici e fra esse vanno incluse le ossidazioni dovute alla
presenza di radicali liberi.
Va precisato che i radicali liberi possono derivare, oltre che dal dal fumo e dalle radiazioni solari,
anche da intensa attività fisica, specialmente da allenamenti troppo prolungati, e da una
alimentazione scorretta.
(Fonte http://www.medicalsportsrl.it)
PREVENIRE : riduzione dei rischi ambientali
Rischi dipendenti
dall’ambiente o dalle modalità
di esercizio delle attività
Controllo dell’ambiente in cui
si svolge l’attività
Compilazione del registro
incidenti
Ottenere la collaborazione dei
danzatori
PREVENIRE : riduzione dei rischi ambientali
Rischi dipendenti
dall’ambiente o dalle modalità
di esercizio delle attività
Controllo dell’ambiente in cui
si svolge l’attività
Check list :
a) Controllo che l’illuminazione sia sufficiente.
b) Eliminazione di materiali di ingombro anche piccoli.
c) Protezione adeguata degli elementi sporgenti.
d) Isolamento di aree dove la pavimentazione risulta compromessa.
e) Regolazione del microclima.
f) Controllo del livello di inquinamento acustico.
g) Controllo costante delle operazioni di pulizia.
PREVENIRE : riduzione dei rischi ambientali
Rischi dipendenti
dall’ambiente o dalle modalità
di esercizio delle attività
Compilazione del registro
incidenti
La tenuta di un registro degli incidenti ha lo scopo di registrare
in modo puntuale tutti i rischi emergenti nell’ambiente di
esercizio delle attività.
Occorre registrare tutti gli episodi anche quelli minimi, che
seppur non determinano danni alle persone, costituiscono
comunque un segnale di maggior rischio potenziale.
PREVENIRE : riduzione dei rischi ambientali
Rischi dipendenti
dall’ambiente o dalle modalità
di esercizio delle attività
Ottenere la collaborazione dei
danzatori
I soggetti primi che possono ridurre i rischi sono i danzatori
stessi. La collaborazione è dunque un fattore critico, il
danzatore/trice dovrebbe :
a) presentarsi vestito e calzato in modo adeguato,
b) allenarsi solo se correttamente idratato,
c) segnalare immediatamente l’insorgenza di dolori anche
minimi,
d) interrompere l’allenamento se accusa stanchezza o perdita di
concentrazione,
e) segnalare se sente troppo caldo o troppo freddo.
INTERVENIRE SUL DANNO
Intervento tempestivo e
corretto
Effettuare la diagnosi in modo
tempestivo
Ricorrere a cure preventive
Coinvolgere il danzatore/trice
nel processo di cura
Gestire la riabilitazione
INTERVENIRE SUL DANNO
Intervento tempestivo e corretto
Effettuare la diagnosi in modo
tempestivo
Nella maggior parte delle patologie muscolo-tendinee ed articolari dominano il quadro clinico
i sintomi “dolore” e “functio lesa” che possono risultare totalmente o parzialmente invalidanti
nella fase acuta nonché produrre, se non correttamente e tempestivamente diagnosticati e
trattati, conseguenze negative a distanza sulla capacità funzionale del soggetto colpito nei
confronti della pratica sportiva. Per questi motivi il costante affermarsi di tecniche
diagnostiche e di presidi terapeutici efficaci in grado di influire precocemente ed in tempi
brevi sulla sintomatologia dolorosa e sulla limitazione funzionale sono stati oggetto di studi
costanti e di importanti progressi tecnologici. Ad esempio, l’ecotomografia muscolo-tendinea
ha rappresentato uno strumento fondamentale per la diagnosi precoce di molti tipi di lesione
sia per la sua semplicità d’impiego sia per l’ottimo rapporto costibenefici. Del pari, le
apparecchiature ergometriche isocinetiche hanno consentito di valutare correttamente e
misurare con precisione l’entità del danno e del recupero funzionale.
Piu' recentemente, l’impiego nelle versioni tecnologicamente piu' avanzate della Light
Amplification by Stimulated Emission of Radiation ( LASER ) sembra promettere un
notevole progresso sul versante terapeutico
T. LUBICH, P. MONDARDINI, L. VERARDI, S. KANELLOPULU, M. ZORATTI
ISTITUTO DI MEDICINA DELLO SPORT CONI - FMSI
CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI STUDI E RICERCHE IN MEDICINA DELLO SPORT di BOLOGNA
INTERVENIRE SUL DANNO
Intervento tempestivo e
corretto Ricorso a cure preventive
Diversi studi hanno accertato l’efficacia di terapie e di fisioterapie nel ridurre il
quotidiano pedaggio che i danzatori devono pagare in termini di stress fisici.
L’analisi della frequenza di tale ricorso (nello svolgimento di un progetto di
Comprehensive Management Program a favore di compagnie di danzatori
professionisti negli Stati Uniti) rivela che i danzatori hanno progressivamente
aumentato il ricorso alla fisioterapie (fino al 54% nel giro di tre anni) richiedendo
in massima parte interventi a favore di gambe, anche e piedi per l’80% circa del
totale.
“Injuries in a Modern Dance Company” Shaw Bronner et alii
THE AMERICAN JOURNAL OF SPORTS MEDICINE, Vol. 31, No. 3
2003 American Orthopaedic Society for Sports Medicine
INTERVENIRE SUL DANNO
Intervento tempestivo e
corretto Processo di riabilitazione
La riabilitazione funziona a due condizioni, tempo e
corretta scansione dell’intervento.
Esempio di protocollo con cinque fasi riabilitative in caso di intervento:
- pre-operatoria
- post-operatoria immediata (fino alla seconda giornata post-operatoria)
- post-operatoria tardiva (fino a un mese dall’intervento)
- recupero della propriocezione e del tono/trofismo muscolare
- allenamento specifico sul gesto tecnico
INTERVENIRE SUL DANNO
Intervento tempestivo e
corretto
Coinvolgere il danzatore/trice
nel processo di cura
La sottovalutazione della gravità effettiva di un trauma riduce l’efficacia delle
terapie e aumenta la probabilità di ripetizione.
Spesso sono proprio i danzatori a sottovalutare il problema :
a) non rispettando il periodo di riposo consigliato,
b) rimuovendo anzitempo fasciature o tutori,
c) assentandosi alle sedute di fisioterapia,
d) anticipando il rientro in attività.
Nel caso di compagnie, inoltre, ogni trauma sottovalutato può trasformarsi in
incidente serio in qualunque momento, mettendo a rischio le performances.
La sottovalutazione diventa un punto debole per l’intero gruppo.
INTERVENIRE sulle VARIABILI ORGANIZZATIVE
SVILUPPO
ORGANIZZATIVO
La mancanza di misure preventive, l’inefficacia dell’assistenza al momento
dell’incidente e la carenza di risorse dedicate alla gestione del rischio dipendono
spesso dall’assenza di un preciso orientamento degli organi dirigenti.
La questione non viene considerata come sufficientemente critica da meritare
interventi di tipo organizzativo, come invece viene fatto nel marketing o
nell’attività agonistica.
INTERVENIRE sulle VARIABILI ORGANIZZATIVE
SVILUPPO
ORGANIZZATIVO
Aumentare la percezione
individuale del rischio
Valenza politica della
prevenzione e cura degli
infortuni
Ruolo dell’allenatore
Dotarsi di un programma di
interventi organizzativi
INTERVENIRE sulle VARIABILI ORGANIZZATIVE
SVILUPPO
ORGANIZZATIVO
Aumentare la percezione
individuale del rischio
La percezione individuale del rischio dipende dalla storia del singolo
danzatore/danzatrice:
Chi non si è mai
infortunato tende a
sottovalutare i rischi
dell’overuse o della cattiva
gestione della
riabilitazione
Chi si già infortunato tende
a porre attenzione quasi
esclusivamente al rischio
di una ripetizione dello
stesso incidente
La percezione del rischio si può migliorare organizzando periodici incontri
dei danzatori con medici che possono spiegare
cause, frequenza ed effetti degli infortuni.
INTERVENIRE sulle VARIABILI ORGANIZZATIVE
SVILUPPO
ORGANIZZATIVO
Ruolo dell’allenatore
L’allenatore è attore fondamentale della prevenzione e dell’intervento.
A lui spetta:
a) avere ben presente il problema della prevenzione,
b) rivolgere un’attenzione costante verso i danzatori che si sono
infortunati,
c) mantenere un costante controllo sui fattori di rischio ambientale,
d) seguire la riabilitazione perché questa venga condotta nel modo
migliore.
L’allenatore è il principale attore organizzativo dell’intero sistema di
prevenzione e gestione degli infortuni
INTERVENIRE sulle VARIABILI ORGANIZZATIVE
SVILUPPO
ORGANIZZATIVO
Valenza politica della
prevenzione e cura degli
infortuni
La direzione politica dell’Associazione manda un messaggio positivo di
grande rilevanza ai suoi danzatori quando dichiara che prevenire e curare in
modo tempestivo e corretto è un elemento primario della gestione tecnica
ed organizzativa.
È opportuno che il Presidente si spenda in prima persona per sottolineare
quanta importanza viene data alla cultura della salute nella sua
Associazione.
CHECK LIST
di un PROGRAMMA di INTERVENTI ORGANIZZATIVI
Le schede cliniche individuali sono efficienti ed aggiornate?
Viene fornita consulenza dietologica ai danzatori?
Esiste un protocollo preciso per l’eventualità di intervento medico
specialistico?
L’Associazione fornisce assistenza alla riabilitazione del danzatore
infortunato?
La Direzione controlla regolarmente i fattori di rischio ambientale?
Il registro degli incidenti viene compilato puntualmente?
Quando è stata fatta l’ultima riunione di tutto lo staff sulla gestione degli
infortuni?
È stato predisposto materiale informativo volto ad ottenere il
coinvolgimento dei danzatori nella prevenzione?
Considerate sufficiente la consapevolezza dei rischi tra i Vostri
danzatori?
Quali iniziative sono state prese per migliorare la percezione individuale
del rischio?
Quanto tempo è passato dall’ultimo intervento del Presidente a favore di
una cultura della prevenzione?
Un approccio integrato significa :
Prevenire
Intervenire
RISCHI INDIVIDUALI:
1. Scheda di inizio attività
2. Aggiornamento scheda clinica
3. Personalizzazione dei cicli
4. Consulenza dietologica
RISCHI AMBIENTALI
9. Controllo costante dell’ambiente
10. Registro degli incidenti
11. Collaborazione dei danzatori
nella prevenzione
INTERVENIRE IN MODO
TEMPESTIVO
5. Diagnosi tempestiva
6. Ricorso a cure specialistiche
7. Gestire la riabilitazione
8. Coinvolgere il danzatore/trice
nel processo di cura
VARIABILI ORGANIZZATIVE
12. Migliorare la percezione del rischio
13. L’allenatore come attore principale
14. Valenza politica del problema
15. Programma degli interventi
Focus sul
singolo danzatore
Focus
sull’ambiente

More Related Content

What's hot

ACSM linee guida per la valutazione funzionale e la prescrizione dell'esercizio
ACSM linee guida per la valutazione funzionale e la prescrizione dell'esercizioACSM linee guida per la valutazione funzionale e la prescrizione dell'esercizio
ACSM linee guida per la valutazione funzionale e la prescrizione dell'esercizio
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da Elementi di teoria, metodologia dell'allenamento e misurazione nell...
Pagine da Elementi di teoria, metodologia dell'allenamento e misurazione nell...Pagine da Elementi di teoria, metodologia dell'allenamento e misurazione nell...
Pagine da Elementi di teoria, metodologia dell'allenamento e misurazione nell...
Calzetti & Mariucci Editori
 
Pagine da Strength and Conditioning 30
Pagine da Strength and Conditioning 30Pagine da Strength and Conditioning 30
Pagine da Strength and Conditioning 30
Calzetti & Mariucci Editori
 

What's hot (20)

ACSM linee guida per la valutazione funzionale e la prescrizione dell'esercizio
ACSM linee guida per la valutazione funzionale e la prescrizione dell'esercizioACSM linee guida per la valutazione funzionale e la prescrizione dell'esercizio
ACSM linee guida per la valutazione funzionale e la prescrizione dell'esercizio
 
Pagine da Scienza e Movimento 20
Pagine da Scienza e Movimento 20Pagine da Scienza e Movimento 20
Pagine da Scienza e Movimento 20
 
Pagine da scienza e movimento 25
Pagine da scienza e movimento 25Pagine da scienza e movimento 25
Pagine da scienza e movimento 25
 
Pagine da Scienza e Movimento 17
Pagine da Scienza e Movimento 17Pagine da Scienza e Movimento 17
Pagine da Scienza e Movimento 17
 
Pagine da biologia dello sport
Pagine da biologia dello sportPagine da biologia dello sport
Pagine da biologia dello sport
 
Pagine da Scienza e Movimento 15
Pagine da Scienza e Movimento 15Pagine da Scienza e Movimento 15
Pagine da Scienza e Movimento 15
 
Pagine da Scienza e movimento 18
Pagine da Scienza e movimento 18Pagine da Scienza e movimento 18
Pagine da Scienza e movimento 18
 
Pagine da scienza e movimento 26
Pagine da scienza e movimento 26Pagine da scienza e movimento 26
Pagine da scienza e movimento 26
 
Pagine da Elementi di teoria, metodologia dell'allenamento e misurazione nell...
Pagine da Elementi di teoria, metodologia dell'allenamento e misurazione nell...Pagine da Elementi di teoria, metodologia dell'allenamento e misurazione nell...
Pagine da Elementi di teoria, metodologia dell'allenamento e misurazione nell...
 
Pagine da Strength and Conditioning 30
Pagine da Strength and Conditioning 30Pagine da Strength and Conditioning 30
Pagine da Strength and Conditioning 30
 
Pagine da rivista Scienza e Movimento 9
Pagine da rivista Scienza e Movimento 9Pagine da rivista Scienza e Movimento 9
Pagine da rivista Scienza e Movimento 9
 
Pagine da scienza e movimento 13
Pagine da scienza e movimento 13Pagine da scienza e movimento 13
Pagine da scienza e movimento 13
 
Pagine da Scienza e Movimento 19
Pagine da Scienza e Movimento 19Pagine da Scienza e Movimento 19
Pagine da Scienza e Movimento 19
 
Pagine dal Manuale multidisciplinare per l'allenamento funzionale, di Craig L...
Pagine dal Manuale multidisciplinare per l'allenamento funzionale, di Craig L...Pagine dal Manuale multidisciplinare per l'allenamento funzionale, di Craig L...
Pagine dal Manuale multidisciplinare per l'allenamento funzionale, di Craig L...
 
Pagine da Scienza e movimento 4
Pagine da Scienza e movimento 4Pagine da Scienza e movimento 4
Pagine da Scienza e movimento 4
 
Pillole di Sport Scienza e Salute
Pillole di Sport Scienza e SalutePillole di Sport Scienza e Salute
Pillole di Sport Scienza e Salute
 
Pagine da strength conditioning 24
Pagine da strength conditioning 24Pagine da strength conditioning 24
Pagine da strength conditioning 24
 
Pagine da manuale fitness
Pagine da manuale fitnessPagine da manuale fitness
Pagine da manuale fitness
 
Pagine da scienza e movimento 27
Pagine da scienza e movimento 27Pagine da scienza e movimento 27
Pagine da scienza e movimento 27
 
Pagine da strength conditioning 36
Pagine da strength conditioning 36Pagine da strength conditioning 36
Pagine da strength conditioning 36
 

Similar to Infortunarsi danzando

Fattori di rischio per frattura di femore in persone anziane.
Fattori di rischio per frattura di femore in persone anziane.Fattori di rischio per frattura di femore in persone anziane.
Fattori di rischio per frattura di femore in persone anziane.
MerqurioEditore_redazione
 
Format riabil
Format riabilFormat riabil
Format riabil
Acidflame
 
Sclerosi sistemica,riabilitazione
Sclerosi sistemica,riabilitazioneSclerosi sistemica,riabilitazione
Sclerosi sistemica,riabilitazione
Acidflame
 

Similar to Infortunarsi danzando (12)

65 2017 - sovraccarico biomeccanico
65    2017 - sovraccarico biomeccanico65    2017 - sovraccarico biomeccanico
65 2017 - sovraccarico biomeccanico
 
LA GESTIONE DELLE "SINDROMI GERIATRICHE" NEI CENTRI DIURNI PER ANZIANI
LA GESTIONE DELLE "SINDROMI GERIATRICHE" NEI CENTRI DIURNI PER ANZIANILA GESTIONE DELLE "SINDROMI GERIATRICHE" NEI CENTRI DIURNI PER ANZIANI
LA GESTIONE DELLE "SINDROMI GERIATRICHE" NEI CENTRI DIURNI PER ANZIANI
 
I INCONTRO a cura del dott. Ciro Esposito
I INCONTRO a cura del dott. Ciro EspositoI INCONTRO a cura del dott. Ciro Esposito
I INCONTRO a cura del dott. Ciro Esposito
 
Pagine da Scienza e Movimento 21
Pagine da Scienza e Movimento 21Pagine da Scienza e Movimento 21
Pagine da Scienza e Movimento 21
 
4. prevenzione
4. prevenzione4. prevenzione
4. prevenzione
 
Bioimpedenziometria vettoriale e medicina dello sport - Vercelli Annalisa
Bioimpedenziometria vettoriale e medicina dello sport - Vercelli AnnalisaBioimpedenziometria vettoriale e medicina dello sport - Vercelli Annalisa
Bioimpedenziometria vettoriale e medicina dello sport - Vercelli Annalisa
 
Fattori di rischio per frattura di femore in persone anziane.
Fattori di rischio per frattura di femore in persone anziane.Fattori di rischio per frattura di femore in persone anziane.
Fattori di rischio per frattura di femore in persone anziane.
 
Nordic walking, benefici sulla salute
Nordic walking, benefici sulla saluteNordic walking, benefici sulla salute
Nordic walking, benefici sulla salute
 
Salvini
SalviniSalvini
Salvini
 
Stefano Masiero. Le problematiche fisiatriche e la riabilitazione.
Stefano Masiero. Le problematiche fisiatriche e la riabilitazione.Stefano Masiero. Le problematiche fisiatriche e la riabilitazione.
Stefano Masiero. Le problematiche fisiatriche e la riabilitazione.
 
Format riabil
Format riabilFormat riabil
Format riabil
 
Sclerosi sistemica,riabilitazione
Sclerosi sistemica,riabilitazioneSclerosi sistemica,riabilitazione
Sclerosi sistemica,riabilitazione
 

More from gcnd78 (8)

PERCHE' LO SPORT
PERCHE' LO SPORTPERCHE' LO SPORT
PERCHE' LO SPORT
 
L'orientamento sportivo nella fascia 10-14 anni
L'orientamento sportivo nella fascia 10-14 anniL'orientamento sportivo nella fascia 10-14 anni
L'orientamento sportivo nella fascia 10-14 anni
 
Il reclutamento dei volontari sportivi
Il reclutamento dei volontari sportiviIl reclutamento dei volontari sportivi
Il reclutamento dei volontari sportivi
 
Allenare con l’impiego della BFR
Allenare con l’impiego della BFRAllenare con l’impiego della BFR
Allenare con l’impiego della BFR
 
Valutazione dei carichi
Valutazione dei carichiValutazione dei carichi
Valutazione dei carichi
 
La Plicometria (scheda veloce ISACSI)
La Plicometria (scheda veloce ISACSI)La Plicometria (scheda veloce ISACSI)
La Plicometria (scheda veloce ISACSI)
 
EPOC (scheda veloce ISACSI)
EPOC (scheda veloce ISACSI)EPOC (scheda veloce ISACSI)
EPOC (scheda veloce ISACSI)
 
ISACSI progetto LAIO (Lavoro ad Alta Intensità per gli Obesi)
ISACSI progetto LAIO (Lavoro ad Alta Intensità per gli Obesi)ISACSI progetto LAIO (Lavoro ad Alta Intensità per gli Obesi)
ISACSI progetto LAIO (Lavoro ad Alta Intensità per gli Obesi)
 

Infortunarsi danzando

  • 1. Infortunarsi danzando Prevenire e gestire gli incidenti tra ballerini e danzatori: un approccio integrato sanitario, tecnico, organizzativo. (Dott. Maurizio Cevoli) ISACSI Istituto di Studi dell’ACSI
  • 2. Gestire l’infortunio con un approccio integrato. Nella danza e nel ballo si è esposti al rischio di un’ampia gamma di infortuni, che vanno distinti in due categorie principali Infortuni dipendenti dalle caratteristiche individuali del danzatore/trice Infortuni dipendenti dall’ambiente o dalle modalità di esercizio delle attività
  • 3. Rischi dipendenti dalle caratteristiche individuali del danzatore Precedenti infortuni. Condizioni attuali di salute. Storia clinica del soggetto. Gestire i rischi con un approccio integrato. Deficit alimentari.
  • 4. a) Frequenza, intensità e contenuti dell’allenamento. Rischi dipendenti dall’ambiente o dalle modalità di esercizio delle attività Organizzazione dei cicli. Caratteristiche ambientali del luogo di allenamento. Gestire i rischi con un approccio integrato.
  • 5. Gli infortuni ai danzatori si possono classificare secondo tre dimensioni : a) causa del trauma, b) tempo di guarigione, c) costi dell’infortunio (*). Analisi degli infortuni (*) I costi si distinguono in diretti (legati alle terapie ed alla riabilitazione) ed indiretti (compromissione della stagione agonistica)
  • 6. Analisi degli infortuni Classificazione in base alla causa Overuse Incidente Il trauma è attribuibile a …… Microtraumi ripetuti nel tempo Singolo evento traumatico Le tendinopatie micro-traumatiche del tendine d'Achille sono anche definite lesioni da sovraccarico funzionale, in grado di determinare la patologia con un meccanismo diretto ed uno indiretto. Questo tipo di lesioni può portare alla rottura del tendine d'Achille, che rappresenta comunque l'episodio acuto conseguente ad un processo degenerativo (tendinosi), il quale talvolta in modo quasi del tutto asintomatico, o preceduto e accompagnato da episodi di infiammazione dolorosa della guaina e coinvolgendo in maniera più o meno estesa la compagine tendinea, ne determina una diminuzione della resistenza meccanica, che può essere superata da un'improvvisa sollecitazione anche non eccessiva. Fonte www.my-personaltrainer.it Per esempio : è noto che le tendinopatie del tendine di Achille sono lesioni che possono determinarsi anche a fronte di sollecitazioni a bassa intensità
  • 7. Analisi degli infortuni Classificazione in base al tempo Infortunio lieve Infortunio limitato Infortunio grave Periodo di fermo Meno di 1 settimana Da 1 a 4 settimane Oltre le 4 settimane
  • 8. Analisi degli infortuni Classificazione in base al tempo Infortunio lieve Infortunio limitato Infortunio grave Periodo di fermo Meno di 1 settimana Da 1 a 4 settimane Oltre le 4 settimane Classificazione in base alla causa Overuse Incidente Il trauma è attribuibile a …… Microtraumi ripetuti nel tempo Singolo evento traumatico La necessità di gestire con un approccio integrato nasce dalla difficoltà di prevenire in particolare ….
  • 9. La proposta ISACSI di approccio integrato Prevenire Intervenire RIDUZIONE dei RISCHI DIPENDENTI dalle CARATTERISTICHE INDIVIDUALI RIDUZIONE DEI RISCHI AMBIENTALI INTERVENIRE sul DANNO in modo TEMPESTIVO e CORRETTO INTERVENIRE sulle VARIABILI ORGANIZZATIVE Focus sul singolo danzatore Focus sull’ambiente
  • 10. PREVENIRE : focus sul singolo danzatore Prevenzione dei fattori di rischio dipendenti dalle caratteristiche individuali del danzatore/trice Scheda clinica completa del soggetto (inizio attività) Aggiornamento annuale della storia clinica del soggetto Personalizzazione dei cicli di allenamento Consulenza del dietologo
  • 11. PREVENIRE : focus sul singolo danzatore Prevenzione dei fattori di rischio dipendenti dalle caratteristiche individuali del danzatore/trice Scheda clinica completa del soggetto (inizio attività) Prima di iniziare l’attività, l’aspirante danzatore/trice dovrebbe rispondere ad un questionario grazie al quale il medico sportivo può tracciare un profilo completo. Ciò permette di identificare i potenziali problemi per la salute dell’atleta. SI SUGGERISCE DI ADOTTARE IL SEGUENTE QUESTIONARIO ELABORATO nel 2010 da : American Academy of Family Physicians, American Academy of Pediatrics, American College of Sports Medicine, American Medical Society for Sports Medicine, American Orthopaedic Society for Sports Medicine, and American Osteopathic Academy of Sports Medicine
  • 12. Scheda clinica completa del soggetto Preparticipation Physical Evaluation HISTORY FORM
  • 13.
  • 14.
  • 15.
  • 16.
  • 17. PREVENIRE : focus sul singolo danzatore Prevenzione dei fattori di rischio dipendenti dalle caratteristiche individuali del danzatore/trice Aggiornamento annuale della storia clinica del soggetto Nei danzatori si riscontra un'alta incidenza di disfunzioni mestruali, lesioni muscolo-scheletriche e abbassamento della densità minerale ossea. I tre temi sono interconnessi. Il medico sportivo può prevedere l’insorgenza di specifici fattori di rischio. Per esempio, l’abbassamento della densità minerale ossea può essere collegata a restrizioni dietetiche oppure ad una riduzione eccessiva della massa corporea. Tale riduzione può indurre amenorrea. Anche l’identificazione precoce della scoliosi permette di intervenire sulla sua progressione. Melanie Fuller & David Peirce Pondera Physio & Pilates, Brisbane, Australia
  • 18. La prevenzione risulta molto agevolata se il soggetto : a) viene sottoposto annualmente ad una versione ristretta del questionario prima presentato; b) effettua controlli medici periodici coerenti con il profilo tracciato dal questionario. PREVENIRE : focus sul singolo danzatore Prevenzione dei fattori di rischio dipendenti dalle caratteristiche individuali del danzatore/trice Aggiornamento annuale della storia clinica del soggetto
  • 19. Personalizzazione dei cicli di allenamento Il giusto dosaggio tra quantità e qualità dei carichi deve tenere nel debito conto sia le capacità individuali del danzatore, sia i carichi di lavoro svolti negli anni precedenti. Una progressione mal calcolata espone il soggetto a rischi che si potrebbero evitare con la personalizzazione. È noto che l’usura di ossa, tendini, legamenti, articolazioni e muscoli va attribuita a : errori di programmazione, deficit dell’apparato locomotore, problematiche specifiche di natura biomeccanica. Nota : a questo proposito consulta la pubblicazione ISACSI del prof. Candeloro sulla valutazione del carico sulla gamba d’appoggio. PREVENIRE : focus sul singolo danzatore Prevenzione dei fattori di rischio dipendenti dalle caratteristiche individuali del danzatore/trice
  • 20. Prevenzione dei fattori di rischio dipendenti dalle caratteristiche individuali del danzatore/trice Far seguire i danzatori da un dietologo PREVENIRE : focus sul singolo danzatore L’alimentazione può influenzare l’insorgenza di patologie tendinee. Le statistiche sugli infortuni degli atleti ci informano che i tendini e le articolazioni sono spesso soggetti a disturbi più o meno gravi che costringono a limitare le prestazioni sportive, obbligando a volte a periodi di riposo più o meno lunghi. Le cause delle tendiniti sono molteplici e fra esse vanno incluse le ossidazioni dovute alla presenza di radicali liberi. Va precisato che i radicali liberi possono derivare, oltre che dal dal fumo e dalle radiazioni solari, anche da intensa attività fisica, specialmente da allenamenti troppo prolungati, e da una alimentazione scorretta. (Fonte http://www.medicalsportsrl.it)
  • 21. PREVENIRE : riduzione dei rischi ambientali Rischi dipendenti dall’ambiente o dalle modalità di esercizio delle attività Controllo dell’ambiente in cui si svolge l’attività Compilazione del registro incidenti Ottenere la collaborazione dei danzatori
  • 22. PREVENIRE : riduzione dei rischi ambientali Rischi dipendenti dall’ambiente o dalle modalità di esercizio delle attività Controllo dell’ambiente in cui si svolge l’attività Check list : a) Controllo che l’illuminazione sia sufficiente. b) Eliminazione di materiali di ingombro anche piccoli. c) Protezione adeguata degli elementi sporgenti. d) Isolamento di aree dove la pavimentazione risulta compromessa. e) Regolazione del microclima. f) Controllo del livello di inquinamento acustico. g) Controllo costante delle operazioni di pulizia.
  • 23. PREVENIRE : riduzione dei rischi ambientali Rischi dipendenti dall’ambiente o dalle modalità di esercizio delle attività Compilazione del registro incidenti La tenuta di un registro degli incidenti ha lo scopo di registrare in modo puntuale tutti i rischi emergenti nell’ambiente di esercizio delle attività. Occorre registrare tutti gli episodi anche quelli minimi, che seppur non determinano danni alle persone, costituiscono comunque un segnale di maggior rischio potenziale.
  • 24. PREVENIRE : riduzione dei rischi ambientali Rischi dipendenti dall’ambiente o dalle modalità di esercizio delle attività Ottenere la collaborazione dei danzatori I soggetti primi che possono ridurre i rischi sono i danzatori stessi. La collaborazione è dunque un fattore critico, il danzatore/trice dovrebbe : a) presentarsi vestito e calzato in modo adeguato, b) allenarsi solo se correttamente idratato, c) segnalare immediatamente l’insorgenza di dolori anche minimi, d) interrompere l’allenamento se accusa stanchezza o perdita di concentrazione, e) segnalare se sente troppo caldo o troppo freddo.
  • 25. INTERVENIRE SUL DANNO Intervento tempestivo e corretto Effettuare la diagnosi in modo tempestivo Ricorrere a cure preventive Coinvolgere il danzatore/trice nel processo di cura Gestire la riabilitazione
  • 26. INTERVENIRE SUL DANNO Intervento tempestivo e corretto Effettuare la diagnosi in modo tempestivo Nella maggior parte delle patologie muscolo-tendinee ed articolari dominano il quadro clinico i sintomi “dolore” e “functio lesa” che possono risultare totalmente o parzialmente invalidanti nella fase acuta nonché produrre, se non correttamente e tempestivamente diagnosticati e trattati, conseguenze negative a distanza sulla capacità funzionale del soggetto colpito nei confronti della pratica sportiva. Per questi motivi il costante affermarsi di tecniche diagnostiche e di presidi terapeutici efficaci in grado di influire precocemente ed in tempi brevi sulla sintomatologia dolorosa e sulla limitazione funzionale sono stati oggetto di studi costanti e di importanti progressi tecnologici. Ad esempio, l’ecotomografia muscolo-tendinea ha rappresentato uno strumento fondamentale per la diagnosi precoce di molti tipi di lesione sia per la sua semplicità d’impiego sia per l’ottimo rapporto costibenefici. Del pari, le apparecchiature ergometriche isocinetiche hanno consentito di valutare correttamente e misurare con precisione l’entità del danno e del recupero funzionale. Piu' recentemente, l’impiego nelle versioni tecnologicamente piu' avanzate della Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation ( LASER ) sembra promettere un notevole progresso sul versante terapeutico T. LUBICH, P. MONDARDINI, L. VERARDI, S. KANELLOPULU, M. ZORATTI ISTITUTO DI MEDICINA DELLO SPORT CONI - FMSI CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI STUDI E RICERCHE IN MEDICINA DELLO SPORT di BOLOGNA
  • 27. INTERVENIRE SUL DANNO Intervento tempestivo e corretto Ricorso a cure preventive Diversi studi hanno accertato l’efficacia di terapie e di fisioterapie nel ridurre il quotidiano pedaggio che i danzatori devono pagare in termini di stress fisici. L’analisi della frequenza di tale ricorso (nello svolgimento di un progetto di Comprehensive Management Program a favore di compagnie di danzatori professionisti negli Stati Uniti) rivela che i danzatori hanno progressivamente aumentato il ricorso alla fisioterapie (fino al 54% nel giro di tre anni) richiedendo in massima parte interventi a favore di gambe, anche e piedi per l’80% circa del totale. “Injuries in a Modern Dance Company” Shaw Bronner et alii THE AMERICAN JOURNAL OF SPORTS MEDICINE, Vol. 31, No. 3 2003 American Orthopaedic Society for Sports Medicine
  • 28. INTERVENIRE SUL DANNO Intervento tempestivo e corretto Processo di riabilitazione La riabilitazione funziona a due condizioni, tempo e corretta scansione dell’intervento. Esempio di protocollo con cinque fasi riabilitative in caso di intervento: - pre-operatoria - post-operatoria immediata (fino alla seconda giornata post-operatoria) - post-operatoria tardiva (fino a un mese dall’intervento) - recupero della propriocezione e del tono/trofismo muscolare - allenamento specifico sul gesto tecnico
  • 29. INTERVENIRE SUL DANNO Intervento tempestivo e corretto Coinvolgere il danzatore/trice nel processo di cura La sottovalutazione della gravità effettiva di un trauma riduce l’efficacia delle terapie e aumenta la probabilità di ripetizione. Spesso sono proprio i danzatori a sottovalutare il problema : a) non rispettando il periodo di riposo consigliato, b) rimuovendo anzitempo fasciature o tutori, c) assentandosi alle sedute di fisioterapia, d) anticipando il rientro in attività. Nel caso di compagnie, inoltre, ogni trauma sottovalutato può trasformarsi in incidente serio in qualunque momento, mettendo a rischio le performances. La sottovalutazione diventa un punto debole per l’intero gruppo.
  • 30. INTERVENIRE sulle VARIABILI ORGANIZZATIVE SVILUPPO ORGANIZZATIVO La mancanza di misure preventive, l’inefficacia dell’assistenza al momento dell’incidente e la carenza di risorse dedicate alla gestione del rischio dipendono spesso dall’assenza di un preciso orientamento degli organi dirigenti. La questione non viene considerata come sufficientemente critica da meritare interventi di tipo organizzativo, come invece viene fatto nel marketing o nell’attività agonistica.
  • 31. INTERVENIRE sulle VARIABILI ORGANIZZATIVE SVILUPPO ORGANIZZATIVO Aumentare la percezione individuale del rischio Valenza politica della prevenzione e cura degli infortuni Ruolo dell’allenatore Dotarsi di un programma di interventi organizzativi
  • 32. INTERVENIRE sulle VARIABILI ORGANIZZATIVE SVILUPPO ORGANIZZATIVO Aumentare la percezione individuale del rischio La percezione individuale del rischio dipende dalla storia del singolo danzatore/danzatrice: Chi non si è mai infortunato tende a sottovalutare i rischi dell’overuse o della cattiva gestione della riabilitazione Chi si già infortunato tende a porre attenzione quasi esclusivamente al rischio di una ripetizione dello stesso incidente La percezione del rischio si può migliorare organizzando periodici incontri dei danzatori con medici che possono spiegare cause, frequenza ed effetti degli infortuni.
  • 33. INTERVENIRE sulle VARIABILI ORGANIZZATIVE SVILUPPO ORGANIZZATIVO Ruolo dell’allenatore L’allenatore è attore fondamentale della prevenzione e dell’intervento. A lui spetta: a) avere ben presente il problema della prevenzione, b) rivolgere un’attenzione costante verso i danzatori che si sono infortunati, c) mantenere un costante controllo sui fattori di rischio ambientale, d) seguire la riabilitazione perché questa venga condotta nel modo migliore. L’allenatore è il principale attore organizzativo dell’intero sistema di prevenzione e gestione degli infortuni
  • 34. INTERVENIRE sulle VARIABILI ORGANIZZATIVE SVILUPPO ORGANIZZATIVO Valenza politica della prevenzione e cura degli infortuni La direzione politica dell’Associazione manda un messaggio positivo di grande rilevanza ai suoi danzatori quando dichiara che prevenire e curare in modo tempestivo e corretto è un elemento primario della gestione tecnica ed organizzativa. È opportuno che il Presidente si spenda in prima persona per sottolineare quanta importanza viene data alla cultura della salute nella sua Associazione.
  • 35. CHECK LIST di un PROGRAMMA di INTERVENTI ORGANIZZATIVI Le schede cliniche individuali sono efficienti ed aggiornate? Viene fornita consulenza dietologica ai danzatori? Esiste un protocollo preciso per l’eventualità di intervento medico specialistico? L’Associazione fornisce assistenza alla riabilitazione del danzatore infortunato? La Direzione controlla regolarmente i fattori di rischio ambientale? Il registro degli incidenti viene compilato puntualmente? Quando è stata fatta l’ultima riunione di tutto lo staff sulla gestione degli infortuni? È stato predisposto materiale informativo volto ad ottenere il coinvolgimento dei danzatori nella prevenzione? Considerate sufficiente la consapevolezza dei rischi tra i Vostri danzatori? Quali iniziative sono state prese per migliorare la percezione individuale del rischio? Quanto tempo è passato dall’ultimo intervento del Presidente a favore di una cultura della prevenzione?
  • 36. Un approccio integrato significa : Prevenire Intervenire RISCHI INDIVIDUALI: 1. Scheda di inizio attività 2. Aggiornamento scheda clinica 3. Personalizzazione dei cicli 4. Consulenza dietologica RISCHI AMBIENTALI 9. Controllo costante dell’ambiente 10. Registro degli incidenti 11. Collaborazione dei danzatori nella prevenzione INTERVENIRE IN MODO TEMPESTIVO 5. Diagnosi tempestiva 6. Ricorso a cure specialistiche 7. Gestire la riabilitazione 8. Coinvolgere il danzatore/trice nel processo di cura VARIABILI ORGANIZZATIVE 12. Migliorare la percezione del rischio 13. L’allenatore come attore principale 14. Valenza politica del problema 15. Programma degli interventi Focus sul singolo danzatore Focus sull’ambiente