Costruzioni Metalliche
Lezione del 27 ottobre 2016, Prof. Ing. Franco Bontempi.
Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale.
Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
Un esempio di analisi non lineare di struttura in acciaio.
1. Un esempio
di analisi non lineare
di struttura in acciaio
Franco Bontempi
Professore Ordinario di Tecnica delle Costruzioni
Facolta’ di Ingegneria Civile e Industriale
Sapienza Universita’ di Roma
franco.bontempi@uniroma1.it
26. Dati geometrici:
• b=0,2 m
• h=0,3 m
• l=3 m
Mensola
Iperstatica
Proprietà materiale:
• Acciaio S275 fyk=275000 kN/m2
• Modulo elastico E=210000000 kN/m2
• Coeff. di Poisson ν=0,3
Carico applicato: P=100 kN
Si considerano 35
incrementi di carico
attraverso il
moltiplicatore λ
Tabella Momento-
Curvatura che tiene conto
del comportamento
incrudente dell’acciaio
Mp = Wpl * fyk = 1237,5 kNm
χp = Mp /EJ = 0,0131 m-1
27. Modellazione della trave
Analisi non lineare
Diagramma del momento
flettente che evidenzia la
formazione delle cerniere
plastiche Prima cerniera Seconda cerniera
28. Andamento delle tensioni nelle fibre dalle trave
Si nota la progressiva plasticizzazione delle sezioni
Prima cerniera Seconda cerniera
30. Struttura
Telaio Elementi strutturali
Colonna: IPE 500
Trave: IPE 450
Rinforzo al nodo
Dimensioni:
l=20 m
h= 8 m
hmax=8,5 m
Proprietà materiale:
Acciaio S275 fyk=275000 kN/m2
fyd= fyk/γM=262000 kN/m2
γM=1,05
Modulo elastico E=210000000 kN/m2
Coeff. di Poisson ν=0,3
31. I carichi sono inseriti nel modello
utilizzando il seguente schema
Q1 = 3,49 kN/m
Q2 = 17,21 kN/m
Q3 = 17,21 kN/m
Q4 = 1,75 kN/m
Carichi distribuiti Momenti concentrati
W1 = 26,21 kNm
W2 = 67,27 kNm
Carichi concentrati
P1 = 3,49 kN
P2 = 17,21 kN
S = 17,21 kN
Per considerare gli effetti del
secondo ordine, l’EC3-1-1
suggerisce l’utilizzo di un fattore
amplificativo sulle azioni. Per il
telaio in esame i progettisti
hanno calcolato in via iterativa
un coefficiente amplificativo
δcr=1,23
Aspetti di
modellazione
33. Si esegue l’analisi non lineare considerando 40 incrementi di carico
attraverso il moltiplicatore λ, si riporta il diagramma dei momenti
flettenti
Si notano i plateau dei momenti
flettenti che testimoniano la
formazione delle cerniere plastiche
Prima cerniera λ1 = 0,96Seconda cerniera λ2 = 1,14
35. Costole di rinforzo
dello spessore di 15
mm
Elementi strutturali
Colonna: IPE 500
Trave: IPE 450
Rinforzo al nodo
Modellazione
36. Rinforzo nella mezzeria del
traverso
Vincolo a cerniera
Costola dello
spessore
di 15 mm
Piastra di base
dello spessore di
30 mm
Flange dello spessore
di 30 mm
37. Proprietà materiale:
Acciaio S275 fyk=275000 kN/m2
fyd= fyk/γM=262000 kN/m2
γM=1,05
Modulo elastico E=210000000 kN/m2
Coeff. di Poisson ν=0,3
εy= fyd/E =
0,001248
εu= εy* 100 =
0,1248
Tabella Tensioni-Deformazioni Acciaio
Struttura formata da
7361 nodi 44156 g.d.l.
38. Si esegue l’analisi non lineare considerando 60 incrementi
di carico attraverso il moltiplicatore λ, si riportano le
tensioni di Von Mises
Prima cerniera λ1 = 0,78
Seconda cerniera λ2 = 1,10
Come per il modello con elementi monodimensionali, la
formazione della prima cerniera plastica si ha sulla
colonna di destra e la seconda cerniera plastica nella
mezzeria del traverso
40. Elementi strutturali:
Colonna IPE500
Trave IPE450
Rinforzo
Il collegamento avviene
attraverso la flangia dello
spessore di 35 mm
Si utilizzano Bulloni
M22 così disposti
2 file di 2 bulloni
in zona tesa
1 fila di 2 bulloni
in zona
compressa
Bulloni M22 Classe di resistenza 10.9:
Modulo elastico E=206000000 kN/m2
Area resistente = 303 mm2
fy=900000 kN/m2
fyd = fy/γM=720000 kN/m2
γM=1,25
44. Modellazione del
giunto
Bulloni: elementi
monodimensionali
di tipo Beam
Contatti: elementi
monodimensionali
di tipo Cutoff Bar
Flangia dello spessore di
35 mm
Costole di rinforzo dello
spessore di 15 mm
Resistenza a
compressione
e trazione
Resistenza a
compressione
45.
46. Pressione applicata:
3000 kN/m2
Si esegue l’analisi non lineare
considerando 40 incrementi di
carico attraverso il
moltiplicatore λ
Contatti soggetti a sforzi
di compressione
All’aumentare del carico,
aumenta il numero di
contatti compressi nella zona
inferiore del giunto
Bulloni soggetti a sforzi
di trazione
Bulloni soggetti a sforzi
di compressione
47. Effetto globale,
deformazione arcuata del
giunto
Effetti locali in zona
tesa
Deformazione
dell’ala della
colonna per la
forza di trazione
esercitata dai
bulloni
Deformazione dell’ala della colonna per la forza di
compressione esercitata da contatti e bulloni
Effetti locali in zona
compressa
Deformazione
dovuta alla
compressione dei
contatti
75. Giunto nella mezzeria
del traverso
Vincolo a cerniera
Costola dello
spessore di 15
mm
Piastra di base
dello spessore di
30 mm
2 file di 2 bulloni in zona tesa
1 fila di 2 bulloni in
zona compressa
elementi di contatto
77. Si esegue l’analisi non lineare considerando 60 incrementi
di carico attraverso il moltiplicatore λ, si riportano le
tensioni di Von Mises
Prima cerniera λ1 = 0,83
Seconda cerniera λ2 = 1,17
Cutoff Bar
79. Confronto Risultati
Telaio monolitico,
elementi
monodimensionali
Telaio monolitico,
elementi
bidimensionali
Telaio con giunti,
elementi
bidimensionali
λ1 = 0,96
λ2 = 1,14
λ1 = 0,78
λ2 = 1,10
λ1 = 0,83
λ2 = 1,17
Per tutti i modelli si ha un moltiplicatore ultimo prossimo
all’unita che conferma la scelta progettuale iniziale sui profili
utilizzati