1. LA CLEARANCE MUCOCILIARE
E LE DIFESE IMMUNITARIE
24-25 ottobre 2014
Alte Vie Aeree
approccio multidisciplinare
III edizione
Sant’Agata Militello
24-25 ottobre 2014 Gaetano Sergi
13. FATTORI CHE INFLUENZANO LA CLEARANCE
MUCOCILIARE E LE DIFESE IMMUNITARIE
AMBIENTALI LEGATI ALL’OSPITE
stagionalità alterazioni anatomiche
clima alterazioni genetiche
allergeni alterazioni immunitarie
irritanti (fumo,
inquinanti)
alterazioni ormonali
flogosi acute e croniche
gerd
14. L’esposizione al fumo di tabacco nella prima
infanzia danneggia la clearance mucociliare,
aumenta il rischio di sensibilizzazione, riduce le
difese immunitarie
15. CLEARANCE M. ED ALTERAZIONI IMMUNITARIE
Rinite allergica e non
Adenoidismo
Atresia delle fosse nasali, delle narici, delle coane
Sinechie fosse nasali (post-intervento, post-trauma)
Ipertrofia Turbinati
Deviazioni del setto nasale
Corpi estranei endonasali
Malattie infiammatorie aspecifiche
Polipi nasali
Tumori
22. STUDIO DELLE ALTERAZIONI DELLA C. M.
Test del sudore
Test alla saccarina e indigotina
Tests radioimmunologici
Tests in vitro (tramite brushing)
Registrazione del battito ciliare
Studio ultrastrutturale del ciglio
Dosaggio Ossido Nitrico
Indagini genetiche
27. ACIDO IALURONICO
Gli effetti del sodio ialuronato nei bambini con infezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie:
risultati di uno studio randomizzato controllato
International Journal of Immunopathology and Pharmacology
Vol 26, n°1, 127-135 (2013)
A. Macchi, P. Castelnuovo, P. Terranova e E. Digilio, Clinica di Otorinolaringoiatria, Università
dell’Insubria, Varese
La degradazione ossidativa apicale di acido ialuronico stimola la motilità ciliare delle vie
respiratorie via RHAMM (Receptor for Hyaluronic Acid–Mediated Motility) e RON (Recepteur
d’Origine Nantais).
American Journal of Respiratory Cell and Molecular Biology
Vol 37 (2007)
Manzanares, Monzon, Savani, et al.
29. La discinesia ciliare primitiva e la mucoviscidosi sono
patologie relativamente rare.
La loro conoscenza potrà contribuire a migliorare
l’approccio con le alterazioni della clearance
mucociliare e di tutte le patologie del cilio.
30. Molti dei pazienti
che noi osserviamo
nella nostra pratica
clinica, potrebbero
essere portatori di
forme recessive o
ad espressività
ridotta.
31. 60% Rhinovirus
10% Echovirus
10% VRS
10% Adenovirus
10% Parainfluenzali
fino al 27% bambini di età < 1 anno
fino al 18% bambini di età tra 1 e 4 anni
> 80% Virus
20% Batteri mycoplasma clamidie
32.
33. IL SISTEMA IMMUNITARIO
Il sistema immunitario protegge il corpo dall'invasione degli
organismi o molecole (agenti patogeni) che possono causare le
malattie.
Nel loro insieme questi nemici si possono riconoscere perché
hanno una specie di etichetta, detta "antigene", diversa da quella
che si trova su ogni cellula dell'organismo umano.
34. INDAGINI DI PRIMO LIVELLO
47
Emocromo completo
Bilancio del ferro
Dosaggio IgA, IgM, IgG
Dosaggio IgE
35. INDAGINI DI SECONDO LIVELLO
Dosaggio sottoclassi IgG
Sottopopolazioni linfocitarie
Test del sudore
Valutazione reflusso
36. INDAGINI DI TERZO LIVELLO
Test di funzionalità in vitro dei T linfociti
Test al diidrorodanimina
Test di citotossicità
37. IMMUNOSTIMOLANTI
farmaci, piante o sostanze che con i loro
principi attivi sono in grado di rafforzare le
difese dell'organismo,
per renderlo meno
soggetto all'aggressione
da parte degli agenti
esterni nocivi.
38. Gli immunostimolanti agiscono con un meccanismo
aspecifico che prevede:
l’attivazione di cellule come macrofagi, granulociti e
fagociti, l’attivazione e l’aumento del numero dei
linfociti Natural Killer l’aumento di fattori umorali
(lisozima, lisina, interferoni, TNF-α, sistema
complemento-properdina, leuchine, ecc.)
dell’immunità aspecifica.
40. Quali sono le controindicazioni alla somministrazione del vaccino
antinfluenzale?
Il vaccino antinfluenzale non deve essere somministrato a:
• Lattanti al di sotto dei sei mesi (per mancanza di studi clinici controllati che dimostrino l’innocuità
del vaccino in tali fasce d’età). La vaccinazione della mamma e degli altri familiari è una possibile
alternativa per proteggerli in maniera indiretta.
• Soggetti che abbiano manifestato reazioni di tipo anafilattico ad una precedente vaccinazione o ad
uno dei componenti del vaccino.
• Una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre, costituisce una controindicazione
temporanea alla vaccinazione, che va rimandata a guarigione avvenuta.
• Un’anamnesi positiva per sindrome di Guillain-Barrè insorta entro 6 settimane dalla
somministrazione di una precedente dose di vaccino antinfluenzale costituisce controindicazione
alla vaccinazione. Una sindrome di Guillain Barré non correlata a vaccinazione antinfluenzale e
insorta da più di un anno è motivo di precauzione; sebbene i dati disponibili siano limitati, i vantaggi
della vaccinazione antinfluenzale giustificano la somministrazione del vaccino annuale nei soggetti ad
alto rischio di complicanze gravi dalla malattia
41. I pazienti con malattie autoimmuni possono effettuare la vaccinazione?
Nel caso delle malattie autoimmuni, che sono molte e
molto diverse tra loro per origine e decorso, è bene che
sia fatta una attenta valutazione caso per caso, da parte
dello specialista che segue il paziente.
E’ possibile, in questi casi, ricorrere a profilassi alternative,
quali la vaccinazione dei contatti familiari, l’uso degli
antivirali in caso di necessità, e una attenta profilassi di tipo
comportamentale.
45. PROBIOTICI
Organismi vivi benefici alla salute dell’ospite quando
consumati, in adeguate quantità, come parti di un alimento o
di un integratore.” FAO/WHO 2001
“E’ importante ricordare che la maggior parte dei ceppi
batterici con una dimostrata efficacia probiotica e sicurezza
d’uso appartiene ai generi Lactobacillus e Bifidobacterium”
Ministero della Salute 2005
46. Afssaps
L’ Agenzia francese di sicurezza sanitaria e dei prodotti
medicinali (Afssaps ) ha compiuto una rivalutazione del
profilo rischio/beneficio delle specialità a base di antigeni
batterici a scopo immunostimolante.
In base ai criteri di efficacia attualmente in vigore ed ai
dati di farmacovigilanza, il bilancio rischio/beneficio di
queste specialità non è più considerato favorevole.
47. Per quanto riguarda la gestione delle infezioni recidivanti:
nel bambino, le infezioni otorinolaringoiatriche e respiratorie recidivanti
sono, per la maggior parte, di origine virale, tendono a risolversi
spontaneamente e contribuiscono a rafforzare la memoria immunitaria.
A questo titolo, necessitano essenzialmente di una terapia sintomatica;
nell’adulto, la prevenzione delle infezioni otorinolaringoiatriche e
bronchitiche recidivanti deve essere incentrata sulla gestione dei fattori
individuali (allergie, reflusso gastroesofageo ) ed ambientali (fumo
passivo ) favorenti queste infezioni. ( Xagena2005 )
48. "Molti rispettano la scienza se vivono di
questa, ma venerano l'errore se è da esso
che traggono i mezzi di sussistenza."
Wolfgang Goethe
49. I dati provenienti da 34 trial clinici (vs placebo; 3877 bambini)
sono stati inclusi nella meta-analisi.
L’uso degli immunostimolanti vs placebo ha ottenuto una
diminuzione di circa il 40% degli episodi di IRR.
Bisogna comunque tenere presente che i trial inseriti hanno
alcuni difetti metodologici ed un alto livello di eterogeneicità
statistica.
I risultati devono essere interpretati con cautela
Immunostimulants for preventing respiratory tract infection in children
THE COCHRANE COLLABORATION 2006
50. L’azione dei lisati è stata messa in
evidenza con test di protezione
attiva, di stimolazione dei macrofagi
e con l’aumento dei linfociti T
circolanti e delle immunoglobuline
secrete a livello delle mucose delle
vie respiratorie.
54. frazioni ribosomiali di: Klebsiella pneumoniae parti 3,5;
Streptococcus pneumoniae parti 3,0;
Streptococcus pyogenes gruppo A parti 3,0;
Haemophilus influenzae parti 0,5;
frazioni di membrana di:
Klebsiella pneumoniae parti 15 per un liofilizzato pari a 0,525
mg di RNA ribosomiali.
56. Principi attivi.
Estratti antigenici di: Streptococcus pneumoniae
tipo 3 63,2 Unità Antigeniche, Streptococcus
pyogenes gruppo A 126,2 Unità Antigeniche,
Branhamella catarrhalis 39,9 Unità Antigeniche,
Staphylococcus aureus 79,6 Unità Antigeniche,
Haemophylus influenzae tipo b 50,2 Unità
Antigeniche, Klebsiella pneumoniae 39,8 Unità
Antigeniche.
57. Diplococcus pneumoniae I, II, III
(Streptococcus pneumoniae) 1000 milioni
Streptococcus haemolyticus
(Streptococcus agalactiae) 1000 milioni
Staphylococcus aureus 1000 milioni
Haemophilus influenzae 1500 milioni
62. 24-25 ottobre 2014
Alte Vie Aeree
approccio multidisciplinare
III edizione
BBuuoonnaa
ccoonnttiinnuuaazziioonnee……
Sant’Agata Militello
24-25 ottobre 2014 Gaetano Sergi