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DON CAMILLO E L'ONOREVOLE PEPPONE
                                                      (1952)
di Carmine Gallone - Sceneggiatura: Giovanni Guareschi (dai suoi romanzi) - Fotografia: Carlo
Carlini - Musica: Alessandro Cicognini - Interpreti: Fernandel (Don Camino), Gino Cervi (Peppo-
                        ne), Leda Gloria, Memmo Carotenuto Italia 98'    -        -




Peppone, sindaco comunista di           di Fernandel, rinnovò il cast della    vo un contratto per il primo Don
Brescello (un paesino nei pressi di     serie di Don Cammillo italianiz-       Camino, che mi impegnava a im-
Parma), si candida nelle liste elet-    zandola completamente: Carmine         personare indifferentemente il
torali. Da Botteghe Oscure viene        Gallone, subentrò a Duvivier, e lo     prete più simpatico del mondo o il
inviata una "compagna" per aiu-         stesso Guareschi firmò la sceneg-      suo nemico, il sindaco comunista
tarlo nella campagna politica. E        giatura, con l'intenzione di evitare   Peppone. Feci anche dei provini
l'uomo s'invaghisce perdutamente        quei "tradimenti" al testo ch'egli     vestito da sacerdote, che vennero
della fanciulla, dalle fattezze giu-    aveva individuato nei film prece-      approvati. Senonché Duvivier, il
noniche. Ma Peppone ha una fa-          denti. Questo spostamento d'asse       regista, preferiva dirigere un suo
miglia e Don Camillo non può            coincise con un potenziamento del      compatriota in quella parte e scel-
permettere che la sua serenità di       ruolo di Gino Cervi, che lamenta-      se Fernandel. Io allora rifiutai fer-
marito e di padre venga turbata.        va una posizione subalterna ri-        mamente di ripiegare su Peppone.
Quando Peppone, eletto (e ripor-        spetto a Fernandel. Ricorda l'atto-    Le discussioni andarono avanti un
tato sulla retta via dal prete), deve   re: "La fama più vasta, diffusa in     bel po', quindi si interruppero, mi-
raggiungere Roma, alla fine desi-       tutto il mondo anche presso il         steriosamente. Mi informai e sco-
ste: l'amore per la sua terra è più     pubblico più popolare, mi è venu-      prii che Duvivier stava girando già
forte della carriera politica.          ta donde meno l'avrei aspettata:       alcune scene di prova con Fernan-
Dopo i primi due successi Angelo        dal personaggio di Peppone nei tre     del, ma aveva affidato la parte di
Rizzoli decise di rinunciare alla       film di Don Camillo. E pensare         Peppone indovinate a chi? A Gio-
co-produzione con la Francia e,         che per poco non rifiutai quella       vanni Guareschi, l'autore di
assicuratasi la presenza inevitabile    parte! Le cose andarono così: ave-     "Mondo piccolo".

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Don camillo e l'onorevole peppone locandina

  • 1. DON CAMILLO E L'ONOREVOLE PEPPONE (1952) di Carmine Gallone - Sceneggiatura: Giovanni Guareschi (dai suoi romanzi) - Fotografia: Carlo Carlini - Musica: Alessandro Cicognini - Interpreti: Fernandel (Don Camino), Gino Cervi (Peppo- ne), Leda Gloria, Memmo Carotenuto Italia 98' - - Peppone, sindaco comunista di di Fernandel, rinnovò il cast della vo un contratto per il primo Don Brescello (un paesino nei pressi di serie di Don Cammillo italianiz- Camino, che mi impegnava a im- Parma), si candida nelle liste elet- zandola completamente: Carmine personare indifferentemente il torali. Da Botteghe Oscure viene Gallone, subentrò a Duvivier, e lo prete più simpatico del mondo o il inviata una "compagna" per aiu- stesso Guareschi firmò la sceneg- suo nemico, il sindaco comunista tarlo nella campagna politica. E giatura, con l'intenzione di evitare Peppone. Feci anche dei provini l'uomo s'invaghisce perdutamente quei "tradimenti" al testo ch'egli vestito da sacerdote, che vennero della fanciulla, dalle fattezze giu- aveva individuato nei film prece- approvati. Senonché Duvivier, il noniche. Ma Peppone ha una fa- denti. Questo spostamento d'asse regista, preferiva dirigere un suo miglia e Don Camillo non può coincise con un potenziamento del compatriota in quella parte e scel- permettere che la sua serenità di ruolo di Gino Cervi, che lamenta- se Fernandel. Io allora rifiutai fer- marito e di padre venga turbata. va una posizione subalterna ri- mamente di ripiegare su Peppone. Quando Peppone, eletto (e ripor- spetto a Fernandel. Ricorda l'atto- Le discussioni andarono avanti un tato sulla retta via dal prete), deve re: "La fama più vasta, diffusa in bel po', quindi si interruppero, mi- raggiungere Roma, alla fine desi- tutto il mondo anche presso il steriosamente. Mi informai e sco- ste: l'amore per la sua terra è più pubblico più popolare, mi è venu- prii che Duvivier stava girando già forte della carriera politica. ta donde meno l'avrei aspettata: alcune scene di prova con Fernan- Dopo i primi due successi Angelo dal personaggio di Peppone nei tre del, ma aveva affidato la parte di Rizzoli decise di rinunciare alla film di Don Camillo. E pensare Peppone indovinate a chi? A Gio- co-produzione con la Francia e, che per poco non rifiutai quella vanni Guareschi, l'autore di assicuratasi la presenza inevitabile parte! Le cose andarono così: ave- "Mondo piccolo".