1. Az. Agr. Arianna Occhipinti
GIOVEDÌ 18 APRILE dalle 17 alle 19
Ristorante delle Verdure - Piano terra
EATALY
Intervengono insieme all'autrice
un passato e un futuro allo stesso tempo.â€
Arianna Occhipinti
Era solo una ragazza siciliana di ventidue anni
quando Arianna Occhipinti piantò la sua
prima vigna. Poteva scegliere qualunque
destino possibile, invece ritornò nella sua
amata Iblea, la regione intensa e calcarea da
cui molti siciliani, nei decenni passati, se ne
andarono per sempre.
Decise che sarebbe diventata un agricoltore.
meglio, un viticoltore. Scelse un mestiere maschile e antico per esprimere al meglio la sua forza di
giovane donna. Oggi Arianna ha trent'anni e il suo vino naturale è considerato tra i migliori al
mondo. Questo libro è un diario sentimentale. Un viaggio attraverso le tappe della sua avventura di
wine maker, le persone che le hanno insegnato a lavorare la terra, quelle che hanno sostenuto il suo
vino, gli affetti che l'hanno fatta crescere.
Natural Woman è la storia di una passione, ma soprattutto di una certezza. La convinzione che nel
Frappato, nel Nero d'Avola e nel Cerasuolo che produce ci sia tutta lei stessa: la determinazione, la
gioia, la ruvidità e la fragilità di una ragazza che sta ancora maturando, ma anche le contraddizioni
e le rinunce, la fatica di sentirsi soli a contatto con una cosa grande come la terra. In fondo, l'idea
che il vino non possa essere altro che qualcosa di naturale e vivo.
Un viaggio attraverso le tappe della sua avventura di wine maker e
gli affetti che l'hanno fatta crescere.
Vivo in un palmento. La zona di Vittoria e del ragusano è piena di queste strutture di pietra antiche
come il tempo, dove una volta si pigiava il vino. Tutti quelli che non sanno ed entrano a casa mia per
la prima volta, mi chiedono cosa siano quei buchi nel pavimento. Sono le vasche dove fermentava il
mosto: il mio divano e il mio camino sono a due passi da quegli ombelichi della casa e forse si
potrebbe obiettare che è pericoloso e che sarebbe meglio non ospitare nessuno che alza il gomito
(il che rientra nella sfera dell'impossibile), ma io non posso separarmi dall'idea di stare in un posto
così, che ancora sa di cantina, anche se non è una cantina. Mi piace che la mia vita si svolga al
piano terra e sia immersa in quello che faccio: la vita come arte direbbero pittori e poeti. E forse mi
3. casa, capisco che l'appartenenza è fatta anche di suoni. Le pietre antiche come queste assorbono i
passi, li respirano, ne rimandano un suono che è un'eco con dentro la terra e il suo calore. Non è
poesia, è una cosa vera che tutti possono sperimentare.â€
UFFICIO STAMPA FANDANGO EDITORE
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Visiona il progetto: food.chocolate.design
97015 Modica (Rg)
Il Premio riservato ai giovani talenti della Vigna Italia
è stato assegnato a Roma in occasione della presentazione della Guida Bibenda 2013
Arianna Occhipinti
Next In Wine 2012
Siciliana, carismatica e determinata nelle proprie idee. Le sue vigne, e la terra su cui crescono, non
sono piegati dalla tecnica ai voleri dell'uomo, ma interpretati e compresi per quello che sono, con
sensibilità , coraggio, creatività e innovazione: Arianna Occhipinti è la vincitrice della seconda
edizione di Next In Wine, il premio assegnato ai giovani talenti under 35 della Vigna Italia da
Simonit & Sirch Preparatori d'Uva e dalla Scuola Italiana di Potatura della Vite, in collaborazione
con Bibenda e Associazione Italiana Sommelier.
Il premio (un quadro di Gianpaolo Spagnoli, artista veronese emergente) le è stato consegnato da
Marco Simonit e Pierpaolo Sirch nel corso della presentazione della Guida Bibenda 2013, svoltasi il
24 novembre all'Hotel Rome Cavalieri di Roma. Finalisti, con lei, si sono piazzati il bresciano
Enrico Togni dell'azienda Azienda Agricola Togni-Rebaioli di Erbanno e il friulano Cristian Specogna
dell'azienda Specogna di Corno di Rosazzo.
Istinto, coraggio e innovazione. Questi i denominatori comuni delle tante storie di giovani viticoltori
che si sono iscritti al concorso Next in wine 2012. Giovani appassionati, decisi ad affermarsi nel
mondo del vino con idee e progetti aziendali innovativi, capaci di guardare al futuro, mantenendo
saldo il legame con le proprie radici.
Non è stato facile quest'anno assegnare il premio NEXT IN WINE 2012. I candidati hanno tutti
meritato, sebbene con motivazioni diverse, di essere proclamati vincitori - spiega il prof. Attilio
Scienza, presidente della giuria - Tante storie di giovani appassionati, decisi ad affermare la loro
idea di vino, consapevoli del significato che la produzione dell'uva ha nel rispetto dei valori della
natura e delle sue leggi, testimoni della grande originalità del vino italiano. Tra tutti è però
emersa la personalità di Arianna Occhipinti, non solo per la sua filosofia di produttrice che si ispira
senza dogmatismi ai principi della antroposofia, ma soprattutto per il carisma e la determinazione
con la quale afferma le sue idee e comunica i suoi vini. Dotata di una solida preparazione scientifica
e tecnica che le proviene dalla laurea in viticoltura ed enologia conseguita all'Università di Milano,
ha soprattutto usato l'istinto per andare alla ricerca della verità che le consente di rendere visibile
in un vino l'invisibile che si nasconde nel rapporto complesso tra il vitigno e l'ambiente. Nella sua
attività di viticoltrice tutto ha inizio dal territorio, che non è piegato dalla tecnica ai voleri
dell'uomo, ma che è interpretato e compreso per quello che è, con i suoi limiti che gli provengono
4. dalle sue origini, ma anche con i suoi misteri, dove si nasconde lo spirito del vino. Produrre un vino
per Arianna non è un obiettivo meramente economico, ma la realizzazione di un progetto di vita,
un'esperienza irrepetibile, dove trasfondere un po' del suo entusiasmo. I suoi vini sono lo specchio
del suo animo : immediati, senza cedimenti, comunicativi, orgogliosi della loro origine, ma anche
enigmatici.â€
Con Attilio Scienza, Presidente del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia dell'Università di
Milano, hanno fatto parte della giuria François Murisier Vice-presidente dell'Organizzazione
Internazionale della Vite e del Vino; Francesco Gagliano dell'Assessorato delle Risorse Agricole e
Alimentari SOAT della Regione Sicilia; Gianluca Macchi Direttore del CERVIM ; Fabio Mencarelli
dell'Università della Tuscia ; la giornalista Clementina Palese; Enrico Peterlunger dell'Università di
Udine; Diego Tomasi del CRA - VIT di Conegliano.
Abbiamo pensato Next In Wine come un premio alla voglia di fare, di andare avanti con caparbietÃ
e serietà , di sperimentare, attingendo con intelligenza al grande patrimonio di esperienze del
passato - spiega Marco Simonit- Siamo infatti convinti che, per il futuro della viticoltura che procede
per evoluzione, è necessario un intelligente mix tra tradizione e innovazione, tra conoscenza e
coraggio, tra lungimiranza e progettualità , in uno sviluppo continuo e meditato. La vigna deve
tornare ad essere l'insostituibile madre†del vino: solo così sarà possibile un vero rinascimento
vinicolo, un rinascimento che noi vogliamo affidare ai giovani, ai giovani di Next in Wine.â€
Via dei Mille 55, 97019 Vittoria (RG), Sicilia, Italia
Arianna Occhipinti, dopo aver completato gli studi di Viticoltura ed Enologia presso l'UniversitÃ
degli Studi di Milano, nel 2004 decide di vinificare le uve Nero d'avola e Frappato di un ettaro di
vigneto in Contrada Fossa di Lupo nel cuore della denominazione del Cerasuolo di Vittoria. Fin
dall'inizio, il suo approccio alla viticoltura è di grande rispetto per la natura e per il suo territorio;
per questo sceglie sin da subito di condurre i vigneti e l'intera azienda secondo i principi
dell'agricoltura biologica, il cui ente certificatore è la QC&I international. Tra vigneti vecchi e nuovi
siti in Contrada Fossa di Lupo, si raggiungono i 10 ha di superficie. L'azienda ha lavorato
intensamente sul recupero delle vigne vecchie migliorando anche le tecniche di potatura, mentre
tutti gli impianti nuovi derivano da una accurata selezione massale, mantenendo una pratica ancora
in uso in Sicilia, che è l'innesto in campo, condotto da squadre di esperti. In questo modo si è
cercato di mantenere i cloni più antichi ancora esistenti in zona e di esaltare le diversità dei singoli
individui, il cui insieme crea una maggiore armonia dei vini ed esalta i caratteri del territorio. Nel
novembre 2011 viene acquisita un'azienda storica in Contrada Bombolieri, sempre a Vittoria, che
incrementa la superficie aziendale arrivando a 30 ha, di cui 18 ha a vigneto, tra Nero d'avola e
Frappato, Albanello e Moscato - tutte varietà autoctone siciliane- e il resto a uliveto, seminativo e
alberi da frutto. Il particolare clima e terreno, l'escursioni termiche elevate e i terreni calcarei,
contribuiscono a dare dei vini freschi ed eleganti.
Oggi i suoi vini vengono definiti vini di territorioâ€. Lei stessa scrive: Amo le uve di questa terra, il
Frappato e il Nero d'avola, mi ritrovo nella loro espressione, nel loro essere armonici e disuguali.
Forse longevi, adoro la loro forza di sapersi portare dentro un passato e un futuro allo stesso
tempoâ€.
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Ho incontrato Joe nel 2006. Mi era sembrato una specie di esame. Era aprile ed eravamo a Villa
Boschi, Verona. La mia prima annata, 2004, era in commercio da poco. E' passato Kevin dal mio
tavolo, c'era Shawn e qualcun altro. Ho capito che erano americani e importavano vino.