1. n. 87 dicembre 2013 • gennaio 2014
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▌POSIZIONI APERTE
News dal mondo del lavoro
A cura di di Deborah Morgagni – Plan
Competenze … per competere
POSTE
ITALIANE
Le organizzazioni produttive si sono evolute nel corso del tempo per far fronte ai mutamenti derivanti dall’introduzione sempre più massiccia delle tecnologie, dalla crescente complessità ed instabilità ambientale, dai nuovi significati e valori attribuiti al lavoro, nonché dalle
più generali trasformazioni che hanno riguardato il contesto socioeconomico. I processi di cambiamento che investono oggi le aziende
derivano, dunque, dall’azione combinata di innovazioni strategiche, organizzative e tecnologiche in cui la risorsa umana assume un ruolo
sempre più determinante.
I
l confronto con le trasformazioni in atto nel sistema produttivo e nei mercati impone alle aziende di affrontare il
“nuovo che non solo avanza, ma è già qui”, di operare
con opportune forme organizzative diverse rispetto al passato e di gestire adeguate risorse umane con idonee strategie
. In una società in cui il rapporto tra capitale, lavoro e tecnologia si smaterializza, il nuovo vantaggio competitivo delle
organizzazioni va ricercato al proprio interno, “nel possedere
quell’insieme di competenze qualificate diffuse in tutta l’organizzazione che permetta di collegare tutte queste attività al
minor costo possibile”, cioè nella conoscenza, nel know-how,
nel sapere professionale, nel capitale umano. La risorsa umana diventa, allora, il principale investimento su cui devono
puntare le organizzazioni, concentrando l’attenzione sulle capacità imprenditive, la cultura, il contributo personale e specifico di ciascun individuo; in altre parole, sulla competenza.
Un altro fenomeno che caratterizza l’attuale scenario organizzativo è rappresentato dalla progressiva evoluzione verso jobs
sempre meno definiti. Il contenuto formale dei jobs, rispetto
all’attuale situazione, è sempre meno importante, mentre assumono pregnanza tutte quelle cose che gli individui possono
fare di loro iniziativa. Non è più possibile né utile esercitare
il controllo dettagliato sullo svolgimento del compito. Quello
che conta è assicurarsi la collaborazione di soggetti capaci
che, anche attraverso il riapproprio di una certa autonomia,
siano in grado di conseguire gli obiettivi strategici dell’organizzazione. Allo stesso modo, non importa tanto cosa fanno
le persone, ma chi sono; non solo il senso della loro mission,
ma il senso di loro stesse; non quello che esse conoscono,
ma come esse sono. In definitiva, nelle organizzazioni siamo
ormai in presenza di jobs sempre meno definiti per persone
sempre più competenti.
In tale contesto le imprese si trovano, quindi, nelle condizioni
di doversi orientare sempre di più verso la ricerca di flessibilità, di conoscenza, di innovazione e di diversificazione continua, richiedendo competenze professionali che superano
la sola dimensione tecnica, coinvolgendo anche altri aspetti
della vita lavorativa e sociale, quali i sistemi di relazione, i riferimenti di valore, le esperienze e le conoscenze di natura
diversa.
l mondo del lavoro è diventato oggi così articolato e complesso che le competenze tecniche rischiano di diventare obsolete nel giro di breve tempo. Ogni formazione (scolastica
e/o formativa) non può tenere il passo con tale evoluzione.
Ciò che invece sempre più si richiede ai lavoratori è di avere
quelle competenze trasversali che permettono di far fronte
con successo a situazioni lavorative non prevedibili a priori.
Da parte delle aziende è forte l'esigenza di acquisire risorse
professionali coerenti con le aspettative non solo in ambito
tecnico, ma anche quanto a carattere e predisposizione ad
assumere certe posizioni: le Soft Skills, appunto. Trovare la
persona giusta, soprattutto per ruoli chiave, è strategicamente
prioritario e, allo stesso tempo, difficile.
Le Soft Skills sono al centro dell’attenzione e del dibattito sulla formazione e l’organizzazione aziendale già da diversi anni.
Ma cosa sono le Soft Skills, o competenze trasversali?
Si tratta di tutte quelle competenze “a-specialistiche” di natura sostanzialmente attitudinale e comportamentale, relative
ai processi di pensiero e cognizione, alle modalità di comportamento nei contesti sociali e di lavoro, alle modalità e
capacità di riflettere e di usare strategie di apprendimento,
implicate in numerosi tipi di attività lavorative ed esplicate
in situazioni operative tra loro diverse. In sintesi si tratta di
quelle competenze che consentono con più facilità di mettere
in moto le competenze tecnico-professionali e di mettere le
persone in relazione.
Le trasformazioni che investono il lavoro comportano sempre più la necessità di competenze “aspecifiche” comprendenti caratteristiche individuali quali la diligenza, l’attenzione
ai particolari, la capacità di andare a fondo nelle questioni, la
disponibilità ad assumersi responsabilità, ecc., … ormai da
tutti riconosciute come strumenti essenziali per entrare in un
mercato del lavoro mobile e incerto, e per conseguire i propri
obiettivi professionali.
Le capacità soft sono importanti a tutti i livelli dell’organizzazione aziendale ma la loro essenzialità cresce proporzionalmente con la crescita della posizione in azienda!
I più recenti rapporti alla Commissione europea evidenziano che tali competenze, le soft skill, sono e saranno le più
rilevanti in vista dei futuri mercati del lavoro, perché utili a
coprire le figure professionali nella società della conoscenza:
le economie sviluppate enfatizzano e investono in qualità e
innovazione e richiedono competenze forti, ampie e specifiche nello stesso tempo.
Anche il “Piano di azione per l’occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro – Italia 2020”
del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,
sottolinea l’importanza dell’ “acquisizione di quelle competenze trasversali che le proiezioni al 2020 ci dicono essere
sempre più ricercate dal mercato del lavoro in tutti i settori
produttivi. Responsabilità, spirito di iniziativa, motivazione
e creatività sono indispensabili anche per promuovere l’imprenditorialità giovanile (…).
Secondo un’indagine realizzata da Cineas con l’Associazione
dei Direttori del Personale (Gidp), il 73% dei selezionatori
del personale valuta che le life skills siano importanti almeno
quanto le competenze specialistiche.
Dall’indagine "Soft skills in action. Halls of residence as centre for life and learning", recentemente presentata da Euca e
curata da Maria Cinque, che rappresenta l'anticipazione dei
risultati di un progetto più ampio – ModES (Modernising
higher education through soft skills accreditation) – finanziato nell'ambito del programma europeo Lifelong learning
Erasmus, sono scaturite 21 soft skills, richieste dal mondo
aziendale, raggruppate in tre categorie: personali, interpersonali e metodologiche.
Anche i risulati dell’indagine Excelsior di Unioncamere (che
dal 2010 dedica una specifica sezione all’esame delle competenze che le imprese ritengono molto importanti per lo
svolgimento delle professioni) confermano l’importanza delle competenze trasversali. In particolare le imprese cercano
persone capaci di lavorare in gruppo, di svolgere in modo
autonomo i compiti affidati, di risolvere problemi, di gestire i
rapporti con i clenti, di comunicare, di dirigere e coordinare,
creare e ideare, ecc.
Per i laureati, in particolare, le competenze trasversali risultano utili in qualsiasi ambito professionale e sono quelle che
fanno la differenza. Se le competenze più tecniche, infatti,
vengono date per scontate, le soft skills sono quelle più difficili da trovare e, quindi, le più apprezzate. Fra l'altro, quando le aziende lamentano le carenze del sistema scolastico e
formativo fanno riferimento ormai più a competenze quali
stare sul luogo di lavoro, apprendere ad apprendere, sviluppare autonomia, prendersi responsabilità, risolvere problemi,
interagire, comunicare, orientarsi, essere flessibili (soft skills),
piuttosto che a conoscenze (ovvio) e competenze (già sanno
che si acquisiscono sul lavoro).
DIVENTA ISPETTORE Fox ricerca di nuove
DELLE STRUTTURE
figure professionali
RICETTIVE E DELLA
RISTORAZIONE
Le nuove competenze per la qualità e la sicurezza alimentare
L’organizzazione e la pratica operativa per
le attività ispettive e di controllo in materia
di commercio, annona e igiene degli alimenti
Leggi il programma
IRVEA, Istituto per la Ricerca e la Valorizzazione delle Eccellenze Agro-Alimentari, nei
piani del programma IRVEA Quality Care
si propone di implementare e promuovere il
miglioramento della qualità dei servizi delle
strutture ricettive, della ristorazione e delle
produzioni e trasformazioni delle eccellenze
agroalimentari.
Obiettivi e finalità:
• Il corso è finalizzato alla conoscenza e l’approfondimento di tutte le pratiche operative
e le tecniche ispettive per la valutazione dei
“dettagli”, il controllo e la gestione delle
Procedure Operative per la valutazione delle conformità degli Standard Qualitativi dei
servizi e dei prodotti, con particolare riferimento alle problematiche in materia di commercio, annona e sicurezza alimentare.
• la formazione ed il perfezionamento di
ISPETTORI, Controller / Auditor e consulenti esterni IRVEA, capaci di dare supporto
alle aziende associate ed al personale operativo delle stesse delle varie aree di pertinenza
delle strutture ricettive, della ristorazione e di
produzione per le aziende di trasformazione.
• Creare una valida rete di professionisti dislocati nei vari territori di Piemonte, Liguria,
Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige,
Friuli, Emilia Romagna, Marche, Toscana,
Umbria, Lazio, Abruzzo, Puglia, Campania,
Basilicata, Sicilia e Sardegna, che su incarico
di IRVEA effettueranno servizi ispettivi, di
supporto e di consulenza sulle strutture associate. La partecipazione al modulo formativo
completo permetterà di ottenere la “Certificazione d’idoneità”, requisito indispensabile
ad attestare le competenze necessarie per lo
svolgimento delle attività ispettive e di consulenza nel contesto di IRVEA Quality Care
in Italia e all’estero.
Chi fosse interessato a collaborare al programma IRVEA Quality Care, può presentare la propria candidatura
ulteriori Informazioni, programma e moduli
di iscrizione su: www.irvea.org
CONTATTI:
IRVEA- Istituto per la Ricerca e la Valorizzazione delle Eccellenze Agroalimentari
Sede Legale: Corso Vittorio Emanuele II, 68
–10121 TORINO- Italy
Segretria Organizzativa: tel. +39 011 1956
7218 – fax +39 0743 778608 Mob. +39 347
4913 924
email: segreteria@irvea.org – www.irvea.org
Brand Partnership Manager, Fox Sports
All’interno del dipartimento Sales & Marketing nell’area Ad Sales & Brand Integration
il candidato ideale sarà in grado di svolgere
in autonomia le seguenti attività per i canali
Fox Sports:
- Pianificazione delle attività di sponsorship
in coerenza con le strategie di branding del
canale
- Individuazione degli elementi di vendibilità pubblicitaria del canale e dei relativi programmi
- Assicurare la definizione e l’implementazione di strategie di partnership e di co-marketing indirizzate all’incremento della notorietà e delle revenues pubblicitarie del canale
- Assicurare un costante livello di rapporto
con i partner commerciali (leghe sportive,
concessionaria di pubblicità, clienti pubblicitari)
- Sviluppare e coordinare tutto il processo
di realizzazione delle Iniziative Speciali di
Branded Entertainment dal brief iniziale con
il cliente, alla relazione con il reparto creativo
dell’house agency FoxLab fino al coordinamento dei rapporti con la concessionaria di
pubblicità, il Centro Media e il Cliente per
arrivare alla messa in onda finale
- Mantenere il rapporto con i clienti, attraverso un elevato livello di servizio e un’alta
attenzione alla relazione
- Predisporre la reportistica relativa alla propria attività
Profilo ideale:
- almeno 7 anni di esperienza all’interno di
agenzie o realtà Sports oriented di alto profilo
- Ottimo standing professionale e personale
e network consolidato nel mondo sportivo a
livello di clienti e potenziali partner
- Laurea in economia, marketing, comunicazione e preferibilmente Master in Marketing
o Comunicazione Sportiva
- Conoscenza degli elementi di Media planning
- Inglese fluente
- Ottime capacità comunicative ed organizzative, flessibilità, metodo
Per questa e altre offerte di lavoro consultare
la sezione lavora con noi del sito www.foxtv.it
Neolaureati in Ingegneria Gestionale
Mercato Privati è l'organizzazione di
Poste Italiane che, attraverso il coordinamento della rete degli Uffici Postali e dei
servizi di contact center, rappresenta il
principale canale di accesso ai prodotti/
servizi aziendali per i privati, le piccole
e medie imprese e parte della Pubblica
Amministrazione Locale.
I candidati individuati verranno inseriti
nel seguente ambito funzionale:
GESTIONE OPERATIVA: analizza, sviluppa e monitora i processi operativi relativi ai prodotti/servizi commercializzati
dagli Uffici Postali al fine di incrementarne l’efficienza e migliorare la qualità del
servizio reso ai clienti. Verifica la corretta
applicazione della normativa (esterna/
interna), analizzando eventuali criticità
ed individuando gli interventi coerenti
con gli standard di qualità previsti.
Requisiti
Laurea in Ingegneria Gestionale (tutti gli
indirizzi)
Voto di laurea minimo 102/110
Conseguimento della laurea da non più
di 12 mesi
Buona conoscenza della lingua Inglese
Ottima conoscenza degli strumenti di
Office Automation
Conoscenze professionali
forte motivazione ad intraprendere un
percorso formativo e professionalizzante
nelle aree tematiche sopra indicate.
capacità di integrazione e teamwork
orientamento al cliente
apertura mentale e propensione all’innovazione
Offerta:
Si offrono, su tutto il territorio nazionale,
stage della durata di 6 mesi propedeutici
ad un
eventuale inserimento in Azienda al termine degli stessi.
(per candidarsi e consultare le altre offerte di lavoro, visitare la sezione lavora
con noi del sito poste italiane: https://
erecruiting.poste.it)
La tua guida per trovare lavoro
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