AIF - Associazione Italiana Formatori propone alcuni importanti temi di attualità per favorire una discussione costruttiva che possa comprendere Il valore della persona nel processo formativo moderno. "Cultura, Innovazione e Giovani" sono le domande aperte poste a vari operatori del settore della formazione (ma non solo) per creare un dibattito virtuoso circa l'utilità e l'evoluzione dei processi formativi in atto alla luce dei cambiamenti sociali e culturali nell'era digitale.
1. Emanuel Benedetti |Responsible for financed training – Società di formazione
Percorsi Srl | www.xcorsi.it
Prima come “consulente commerciale”, ora come “referente per la formazione
finanziata” gestisce con soddisfazione e passione progetti formativi aziendali tramite
risorse pubbliche-private, supportando i clienti e la rete commerciale interna |
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“TRACCIA INTERVISTA PREMIO AIF ADRIANO OLIVETTI”
http://associazioneitalianaformatori.it/emanuel-benedetti/
1- L’innovazione tecnologica sta trasformando le relazioni umane, e il cambiamento è stato percepito
anche all’interno delle organizzazioni e delle aziende con cui collaboriamo. La formazione deve innovare
metodi, strumenti e spazi al fine di valorizzare la persona in un contesto sempre più digitalizzato. Quali
sono i principali cambiamenti da realizzare? Il cambiamento porta con sé elementi positivi? e quali?
A mio avviso sono 3 i “driver” del cambiamento sui cui poi si innesta a valle la variabile tecnologica:
- Driver del cambiamento Culturale: sempre più la forza lavoro ha bisogno di competenze trasversali,
complementari a quelle già in possesso. Per non perdere la propria impiegabilità futura, le persone hanno
bisogno di formarsi sia in azienda, sia fuori dal contesto lavorativo avendo ben presente quali contenuti e
abilità dovranno aggiornare ed apprendere secondo i ruoli e le mansioni che trasversalmente dovranno
ricoprire. Il “sistema della formazione” dovrà sollecitare ed invogliare le persone a cambiare il loro approccio
culturale facendo capire quanto possa essere utile ed efficace perseguire certe competenze anche digitali
per risolvere i loro problemi/esigenze personali e professionali.
- Driver del cambiamento Metodologico: una volta che si ha la consapevolezza di quali sono e saranno le
competenze che si dovranno annoverare nel proprio portfolio, occorre essere indirizzati alle corrette ed
efficaci metodologie formative. A seconda delle reali esigenze del proprio pubblico pagante, gli attori della
formazione dovranno sapientemente usare opportune metodologie quali le lezione frontali personalizzate,
2. la classe capovolta, il blended learning, l’interazione con gruppi cooperativi, il MOOC (Massime On line Open
Courses), la didattica unconventional/esperenziale/immersiva.
- Driver del cambiamento Tecnologico: non è possibile soddisfare la domanda formativa dei propri clienti se
non ci si avvale delle giuste attività e tecnologie. Sempre più operatori della formazione stanno costruendo
delle “matrici operative” ove, a seconda delle necessità e problemi del proprio interlocutore, si opta per
determinate metodologie e tecnologie. Grazie ai forti investimenti di Facebook e Google, il 2016 è l’anno che
vede grande interesse e fermento per come le tecnologie immersive quali la realtà aumentata, la realtà
virtuale ed il 3d mapping, sapranno generare immediato valore aumentando l’engagement e l’involvement
del personale in azienda.
2- I sistemi di intelligenza artificiale sono in grado di imparare prospettando nuove forme di vita, cioè entità
sensienti di cui non possiamo prevedere, né tanto meno guidare, lo sviluppo. Come questo processo di
rapido sviluppo tecnologico, che riguarda la produzione dell’intelligenza collettiva si può legare a etica e
valorizzazione della cultura nei processi organizzativi aziendali? In che modo la formazione può supportare
la persona affinché possa contribuire all’innovazione senza subirla passivamente?
Qualsiasi algoritmo, sistema di intelligenza artificiale, sistema neurale, sistema di automazione in divenire
può accorpare infinite operazioni e mansioni ma – ad oggi – non può sostituirsi alla variabile umana fatta di
emozioni, cultura, saperi, sentimenti, spirito, cuore ed etica. Apparentemente le persone in questo momento
stanno subendo pesantemente le ricadute di questo processo in atto in termini di perdita del posto di lavoro,
incapacità a ricoprire nuovi ruoli e mansioni in tempi rapidi a causa sia del gap culturale, sia della mancanza
di skills digitali adeguate.
In questo contesto il “sistema della formazione” potrà gradualmente ribaltare la situazione se riuscirà a
stimolare nelle persone il pensiero critico e la consapevolezza dei processi in corso. Saper padroneggiare le
tendenze in atto è la chiave di svolta: per arrivarci occorre essere adeguatamente supportati in termini di
contenuti, metodologie e tecnologie, nonché essere messi nelle condizioni di poter sperimentare nuove
soluzioni in azienda, on-line e a casa. Solo le persone e non le macchine possono trovare risposte etiche,
adeguate a problemi sempre più complessi e trasversali. La macchina diventa invece uno strumento al
servizio di un disegno e progetto ben più ampio.
3- Ieri hai detto domani. Oggi i giovani sono il futuro della nostra società, la crisi e la scarsità di investimenti
rischiano di contrapporre la dimensione personale della realizzazione del sé a quella della competitività
delle imprese e dei territori. In che maniera la formazione potrà far conciliare questi due estremi
enfatizzando i valori strategici dell’impresa con la valorizzazione della persona nella sua essenza? In che
modo la formazione può costruire una situazione ideale in azienda generando entusiasmo e
partecipazione?
Enfatizzando e agevolando la creazione di valore prima per le persone e poi per le aziende. Le risorse umane
saranno remunerate solo se sapranno fare la differenza dando un contributo unico alla risoluzione di
problemi/istanze ben definite e complesse. Ciò comporta che ogni risorsa in azienda sia dotata di un
3. “portfolio dinamico” di competenze e comportamenti aggiornato alle richieste del business. Per generare
valore occorre avere personale motivato, preparato, lungimirante.
Il “sistema della formazione” dovrà agire su 3 leve: sensibilizzare attivamente il management aziendale sulle
ripercussioni pratiche che la formazione d’avanguardia può contribuire nel miglioramento del business
aziendale; essere fornitore di servizi “chiavi in mano” con immediato ritorno dell’investimento coinvolgendo
sin da subito gli attori in campo (CEO, management e risorse umane) attraverso laboratori esperenziali,
sessioni formative dimostrative volti a far toccare con mano l’utilità pratica delle nuove tecnologie,
metodologie e fonti di finanziamento; vantare una indiscussa reputazione e credibilità anche on-line presso
la propria clientela.