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LA COMUNICAZIONE 
E I TESTI 
© Cecilia Brugnoli
LA COMUNICAZIONE 
© Cecilia Brugnoli
Emittente e ricevente 
1. Quando produci un messaggio, lo fai perché vuoi che 
qualcuno lo riceva e lo capisca. Ma quali sono gli sbagli che 
puoi fare tu, come emittente, quando cerchi di comunicare 
qualcosa? Può accadere, cioè, che il ricevente non ti 
capisca a causa tua? 
2. Può succedere anche che tu produca un ottimo messaggio, 
ma che il ricevente non sia in grado di coglierlo o di 
comprenderlo. Perché? Quand’è che si può verificare questa 
situazione?
Contesto e registro 
1. Il contesto è la situazione entro la quale avviene la comunicazione di un 
messaggio. Secondo te la parola rete può cambiare significato a 
seconda del contesto in cui viene pronunciata? La frase Respiri 
profondamente in quale contesto viene pronunciata? E la frase 
Abbassa il volume della radio? 
2. La frase Non è ancora maturo può assumere diversi significati a 
seconda del contesto. Spiega perché. 
3. Il registro, cioè il modo in cui ti esprimi, dipende dal contesto. Perché si 
dice che a scuola bisogna “esprimersi in modo formale”, mentre con gli 
amici ci si può “esprimere in modo informale”? 
4. Secondo te ci possono essere, qualche volta, elementi propri del 
contesto che disturbano la produzione o la ricezione del messaggio?
I segni 
1. I segni sono gli elementi minimi che ci permettono di 
comunicare un messaggio e sono studiati da una scienza 
detta “semiòtica”. Tu conosci soltanto segni visivi o anche 
percepibili mediante altri sensi?
2. Ti sei perso nel bosco. Per ritrovare la strada, cerchi dei 
“segni” che te la indichino: delle impronte umane, una 
freccia disegnata su un masso, delle cartacce gettate a 
terra... Che cosa preferiresti trovare, fra questi, e perché? 
2. Una finestra illuminata è un segno involontario (o indizio). 
Perché? Che cosa ci permette di capire? 
3. Secondo te la comunicazione umana è costituita 
prevalentemente da segni volontari o involontari?
4. Non esistono solo messaggi verbali (in cui si usano, cioè, 
parole), ma anche messaggi non verbali. Sapresti fare degli 
esempi? 
5. Il nostro corpo comunica continuamente messaggi non 
verbali agli altri, prevalentemente involontari. Quali?
Il linguaggio 
1. Quando noi organizziamo i segni in un sistema comprensibile a 
molti, allora nasce un linguaggio. 
2. Anche i linguaggi, come i singoli segni, possono essere non 
verbali o verbali. Il linguaggio matematico, il codice della strada 
e l’alfabeto Morse che tipo di linguaggio impiegano? 
3. Le rappresentazioni teatrali e cinematografiche ci trasmettono 
messaggi verbali, non-verbali o misti? 
4. Per comunicare un messaggio a qualcuno preferisci ricorrere a 
un linguaggio verbale o non-verbale? Spiega perché.
Il mezzo di comunicazione 
1. I mezzi di comunicazione sono gli oggetti di cui ci serviamo 
per “veicolare”, per “trasportare”, i nostri messaggi. Se vuoi 
comunicare a un tuo amico che gli devi parlare, tramite quali 
mezzi di comunicazione puoi farlo? 
2. E se gli U.S.A. dichiarassero guerra a un altro Stato, tramite 
quali mezzi di comunicazione riceveremmo questa notizia? 
3. La scelta del mezzo di comunicazione, quindi, da che cosa 
dipende?
I TESTI 
(MESSAGGI VERBALI) 
© Cecilia Brugnoli
Il testo orale 
1. Il testo orale è parlato (dal punto di vista dell’emittente, cioè di 
colui che lo produce) oppure ascoltato (dal punto di vista del 
ricevente, cioè di colui che lo riceve). Prevede l’uso della carta, 
secondo te, o di altri supporti materiali? 
2. Secondo te, da bambini s’impara prima a parlare o prima ad 
ascoltare? 
3. Chi è, secondo te, colui che sa ascoltare bene? E colui che sa 
parlare bene? 
4. Quali “strategie” potresti adottare, tu, per imparare ad 
ascoltare e parlare meglio?
Il testo scritto 
1. Il testo scritto è, appunto, scritto (dal punto di vista 
dell’emittente, cioè di colui che lo produce) oppure letto (dal 
punto di vista del ricevente, cioè di colui che lo riceve). Prevede 
l’uso della carta, secondo te, o di altri supporti materiali? 
2. Secondo te, da bambini s’impara prima a scrivere o prima a 
leggere? 
3. Chi è, secondo te, colui che sa leggere bene? E colui che sa 
scrivere bene? 
4. Quali “strategie” potresti adottare, tu, per imparare a leggere e 
scrivere meglio?
Le tipologie testuali 
Ascoltare, parlare, leggere e scrivere testi, cioè messaggi verbali, 
sono le quattro abilità principali che riguardano la comunicazione. 
A seconda dell’intenzione di coloro che li producono (cioè che li 
parlano o scrivono), i testi possono essere classificati così: 
 T. narrativi: narrano storie * 
 T. descrittivi: descrivono persone, oggetti, ambienti ecc. * 
 T. espressivi: esprimono sentimenti personali * 
 T. regolativi: forniscono regole, istruzioni 
 T. espositivi (o informativi): espongono informazioni 
 T. argomentativi: sostengono idee 
 T. persuasivi: vogliono convincere 
 T. interpretativi (o valutativi): danno interpretazioni 
* Sono tutti testi letterari, cioè testi che si dovrebbero leggere solo per passione.
1. Ora, con i tuoi compagni, leggi alcuni testi. Poi prova a 
stabilire a quale tipologia testuale appartengono. 
2. Hai incontrato qualche difficoltà nella classificazione? 
Quale? Sapresti dire perché?
I generi letterari 
I testi narrativi, descrittivi ed espressivi sono 
generalmente quelli che costituiscono il patrimonio 
letterario di un paese, di una cultura: l’Odissea, Le mille e 
una notte, Il Signore degli Anelli… ma anche i romanzi e i 
racconti più contemporanei a noi. 
1. Perché, secondo te, fin dalla notte dei tempi gli esseri umani 
hanno sentito il bisogno di raccontarsi delle storie, verosimili 
o fantastiche che fossero? 
2. Quali sono i testi più antichi che ricordi? A quale genere 
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Alcuni fra i testi narrativi, descrittivi ed espressivi più 
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 I racconti/romanzi realistici (storici, umoristici, d’avventura, 
“rosa”, polizieschi, autobiografici ecc.)
1. Ora, con i tuoi compagni, leggi alcuni testi. Poi prova a 
stabilire a quale genere letterario appartengono. 
2. Hai incontrato qualche difficoltà nella classificazione? 
Quale? Sapresti dire perché?

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La comunicazione e i testi

  • 1. LA COMUNICAZIONE E I TESTI © Cecilia Brugnoli
  • 2.
  • 3. LA COMUNICAZIONE © Cecilia Brugnoli
  • 4.
  • 5. Emittente e ricevente 1. Quando produci un messaggio, lo fai perché vuoi che qualcuno lo riceva e lo capisca. Ma quali sono gli sbagli che puoi fare tu, come emittente, quando cerchi di comunicare qualcosa? Può accadere, cioè, che il ricevente non ti capisca a causa tua? 2. Può succedere anche che tu produca un ottimo messaggio, ma che il ricevente non sia in grado di coglierlo o di comprenderlo. Perché? Quand’è che si può verificare questa situazione?
  • 6.
  • 7. Contesto e registro 1. Il contesto è la situazione entro la quale avviene la comunicazione di un messaggio. Secondo te la parola rete può cambiare significato a seconda del contesto in cui viene pronunciata? La frase Respiri profondamente in quale contesto viene pronunciata? E la frase Abbassa il volume della radio? 2. La frase Non è ancora maturo può assumere diversi significati a seconda del contesto. Spiega perché. 3. Il registro, cioè il modo in cui ti esprimi, dipende dal contesto. Perché si dice che a scuola bisogna “esprimersi in modo formale”, mentre con gli amici ci si può “esprimere in modo informale”? 4. Secondo te ci possono essere, qualche volta, elementi propri del contesto che disturbano la produzione o la ricezione del messaggio?
  • 8.
  • 9. I segni 1. I segni sono gli elementi minimi che ci permettono di comunicare un messaggio e sono studiati da una scienza detta “semiòtica”. Tu conosci soltanto segni visivi o anche percepibili mediante altri sensi?
  • 10. 2. Ti sei perso nel bosco. Per ritrovare la strada, cerchi dei “segni” che te la indichino: delle impronte umane, una freccia disegnata su un masso, delle cartacce gettate a terra... Che cosa preferiresti trovare, fra questi, e perché? 2. Una finestra illuminata è un segno involontario (o indizio). Perché? Che cosa ci permette di capire? 3. Secondo te la comunicazione umana è costituita prevalentemente da segni volontari o involontari?
  • 11. 4. Non esistono solo messaggi verbali (in cui si usano, cioè, parole), ma anche messaggi non verbali. Sapresti fare degli esempi? 5. Il nostro corpo comunica continuamente messaggi non verbali agli altri, prevalentemente involontari. Quali?
  • 12.
  • 13.
  • 14.
  • 15.
  • 16. Il linguaggio 1. Quando noi organizziamo i segni in un sistema comprensibile a molti, allora nasce un linguaggio. 2. Anche i linguaggi, come i singoli segni, possono essere non verbali o verbali. Il linguaggio matematico, il codice della strada e l’alfabeto Morse che tipo di linguaggio impiegano? 3. Le rappresentazioni teatrali e cinematografiche ci trasmettono messaggi verbali, non-verbali o misti? 4. Per comunicare un messaggio a qualcuno preferisci ricorrere a un linguaggio verbale o non-verbale? Spiega perché.
  • 17.
  • 18. Il mezzo di comunicazione 1. I mezzi di comunicazione sono gli oggetti di cui ci serviamo per “veicolare”, per “trasportare”, i nostri messaggi. Se vuoi comunicare a un tuo amico che gli devi parlare, tramite quali mezzi di comunicazione puoi farlo? 2. E se gli U.S.A. dichiarassero guerra a un altro Stato, tramite quali mezzi di comunicazione riceveremmo questa notizia? 3. La scelta del mezzo di comunicazione, quindi, da che cosa dipende?
  • 19. I TESTI (MESSAGGI VERBALI) © Cecilia Brugnoli
  • 20.
  • 21. Il testo orale 1. Il testo orale è parlato (dal punto di vista dell’emittente, cioè di colui che lo produce) oppure ascoltato (dal punto di vista del ricevente, cioè di colui che lo riceve). Prevede l’uso della carta, secondo te, o di altri supporti materiali? 2. Secondo te, da bambini s’impara prima a parlare o prima ad ascoltare? 3. Chi è, secondo te, colui che sa ascoltare bene? E colui che sa parlare bene? 4. Quali “strategie” potresti adottare, tu, per imparare ad ascoltare e parlare meglio?
  • 22.
  • 23. Il testo scritto 1. Il testo scritto è, appunto, scritto (dal punto di vista dell’emittente, cioè di colui che lo produce) oppure letto (dal punto di vista del ricevente, cioè di colui che lo riceve). Prevede l’uso della carta, secondo te, o di altri supporti materiali? 2. Secondo te, da bambini s’impara prima a scrivere o prima a leggere? 3. Chi è, secondo te, colui che sa leggere bene? E colui che sa scrivere bene? 4. Quali “strategie” potresti adottare, tu, per imparare a leggere e scrivere meglio?
  • 24.
  • 25. Le tipologie testuali Ascoltare, parlare, leggere e scrivere testi, cioè messaggi verbali, sono le quattro abilità principali che riguardano la comunicazione. A seconda dell’intenzione di coloro che li producono (cioè che li parlano o scrivono), i testi possono essere classificati così:  T. narrativi: narrano storie *  T. descrittivi: descrivono persone, oggetti, ambienti ecc. *  T. espressivi: esprimono sentimenti personali *  T. regolativi: forniscono regole, istruzioni  T. espositivi (o informativi): espongono informazioni  T. argomentativi: sostengono idee  T. persuasivi: vogliono convincere  T. interpretativi (o valutativi): danno interpretazioni * Sono tutti testi letterari, cioè testi che si dovrebbero leggere solo per passione.
  • 26. 1. Ora, con i tuoi compagni, leggi alcuni testi. Poi prova a stabilire a quale tipologia testuale appartengono. 2. Hai incontrato qualche difficoltà nella classificazione? Quale? Sapresti dire perché?
  • 27.
  • 28. I generi letterari I testi narrativi, descrittivi ed espressivi sono generalmente quelli che costituiscono il patrimonio letterario di un paese, di una cultura: l’Odissea, Le mille e una notte, Il Signore degli Anelli… ma anche i romanzi e i racconti più contemporanei a noi. 1. Perché, secondo te, fin dalla notte dei tempi gli esseri umani hanno sentito il bisogno di raccontarsi delle storie, verosimili o fantastiche che fossero? 2. Quali sono i testi più antichi che ricordi? A quale genere appartengono? Sono romanzi oppure no? Che cosa sono?
  • 29. Alcuni fra i testi narrativi, descrittivi ed espressivi più antichi sono sicuramente:  Le poesie e i poemi (romanzi in versi)  Il teatro  I racconti/romanzi fantastici (mitici, fiabeschi, cavallereschi, fantasy, horror, fantascientifici ecc.)  I racconti/romanzi realistici (storici, umoristici, d’avventura, “rosa”, polizieschi, autobiografici ecc.)
  • 30. 1. Ora, con i tuoi compagni, leggi alcuni testi. Poi prova a stabilire a quale genere letterario appartengono. 2. Hai incontrato qualche difficoltà nella classificazione? Quale? Sapresti dire perché?