XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
Spettacolo di Natale - 2A di Peri (VR) - A.S. 2016/2017
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19. LA FORTUNA
All’età di sessantatré anni
era certo di godere la sua
vita nel benessere.
La sua vita gli sembrava
una corsa che si ripeteva.
Ma, dopotutto,
lui aveva il lusso.
LIDIA
21. L’ABBONDANZA
Questa storia ha come teatro
l’abbondanza.
Avvocati consunti e logori
sempre in abito grigio
un po’ stazzonato.
Mal di denti e cattiva digestione.
REBECCA
22. EVENTO-BOMBA
- Dorme!
- Non è possibile!
- Hai visto bene?
- Certo che sì!
- Oddio: non sarà morto?
- Starà male!
- Che facciamo?
Era un evento stupefacente
arrivato come una bomba
a turbare l’inizio di giornata.
SAMUELE
23. LA CURA
- Non è possibile!
- Oddio, starà male!
- E non è la prima volta!
Era stato come
assistere a una bomba.
Non era comprensibile.
- Come facciamo?
- Come la gestiamo?
Sorpresa!
Quel mattino alle 7:30,
si risolse la gestione.
Non morì, per precisione.
DARO
24. NORMALITÀ
Alle 8:15 varie operazioni,
era anziano,
in pantofole.
Alle 15:15 imboccava di nuovo
le scale per tornare
a casa a mangiare.
NICOLE
25. AVERE I DENTI
In uno studio
lavorava il
farmacista che
aveva il potere
di infliggere
le punture
spiacevolissime:
vittorie contro il mal di denti.
GIULIA
29. SPERARE IN UN SORRISO
Era a faccia a terra
dopo giorni dormiti malissimo,
disturbi di stomaco e mal di testa.
C’era solo da sperare in un sorriso.
THOMAS
30. I MEDICI
Là, la vita è una sciagura.
Aspettano medici,
una sala operatoria,
la più raffinata forma di felicità.
Stai male. Lo sai?
Lo so.
SILVIA
31. VITA FIOCA
La vita
è la luce dell’alba
o luce fioca?
Era pallida
e si sentiva male,
ma sorrise.
WIDAD
32. POVERO MENDICANTE
Quell’uomo insaccato in un cappotto sudicio
capelli incrostati
e occhi febbrili:
quante volte l’avevo visto.
Provavo fastidio, detestavo la gente che
esibendo silenziosamente
insensibilità verso il prossimo
era frettolosa.
Camminava con passo affrettato
sospeso tra paura e speranza.
Si dirigeva al riparo in qualche suo rifugio
per evitare un freddo umido.
LUCA
33. MESCHINITÀ E MISERIA
Meschinità e miseria.
I passanti sfilavano
illudendosi di non
dover poi pagare pegno.
Il mendicante aveva costruito
l’entusiastica teoria
grazie al sogno.
Si ritrovò nel cimitero monumentale.
NOHAILA
35. SENZA RIFUGIO
Quell’uomo dal terrore si svegliò,
sudicio e con occhi gonfi.
Erano le cinque,
luce non filtrava.
Era un sogno.
Neppure un rifugio.
SOFIA
38. HO BISOGNO DI VOI
Per la strada,
addolorato
per il bisogno,
infelice,
riprese a tendere
la mano ai passanti,
capaci di commiserazione
o di un sorriso.
SABRINA
39. LA FAME
Il mendicante con bisogno di cura
nel vano affannarsi del mondo,
riscopriva piaceri terreni della
tavola, del vino grazie a una
banconota da cinque euro.
Fortuna vuole una
modesta carità quotidiana.
NOEMI
40. QUEL MATTINO
La salute è come una voce
che trasmette emozioni.
Quella luce di felicità.
La vita stessa.
DENISE