2. Indice
o Storia
o Logo
o Mission e Vision
o SWOT analysis
o Strategia di marketing
o Negozi e Prodotti
Balsamo Alessia – Flying tiger
3. Cos’è Tiger?
Flying Tiger è uno dei
negozi di oggettistica più
noti al mondo.
«Non mi considero un
businessman, ma un
antropologo. Ascolto molto i
miei figli che hanno tra i 18 e i 29
anni, ascolto la gente, viaggio
molto. Devo capire quello che
succede perché so che devo
cambiare ogni giorno. Solo così
posso innovare.»
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5. Le origini
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Flying Tiger Copenhagen affonda le
sue radici in una bancarella in un
mercato delle pulci in Danimarca,
dove il fondatore Lennart Lajboschitz
vendeva ombrelli con sua moglie Suz.
Poi, nel 1988, Lennart e Suz Lajboschitz
aprirono il loro primo negozio di mattoni
e malta in un quartiere locale di
Copenaghen. Si chiamava Zebra e
vendeva ombrelli, occhiali da sole,
calze e prodotti in eccedenza.
Il giorno dell'inaugurazione il nostro
fondatore distribuiva caffè e biscotti, e
spesso il sabato c'era uno spettacolo di
magia per i bambini che entravano in
negozio con i genitori.
6. L’ evoluzione
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Il primo negozio è stato fondato a
Copenaghen nel 1995, dal trentaseienne
Lennart Lajboschitz. In poco più di 20 anni,
forte della propria originalità, il brand è
cresciuto esponenzialmente arrivando alla
fine del 2017 a possedere 805 negozi in 30
diverse nazioni. Oggi i negozi sono 946,
novecento dei quali si trovano in Europa,
trentasette in Asia e nove negli Stati Uniti. Nel
2012 Lajboschitz ha venduto il 70% del
marchio a un gruppo di private equity
svedese, guadagnandone secondo quanto
riportato dal mensile di business Millionaire ,
circa 130 milioni di dollari. Ha lasciato la
guida dell’azienda ma continua a
mantenere il ruolo più delicato al suo
interno, quello di direttore artistico.
7. Il Logo
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Tutto ciò che conteneva costava 10
corone danesi. La parola danese per
una moneta da dieci corone è
pronunciata tee'-yuh, che suona
proprio come la parola danese per
tigre. Ecco perché poi prese il nome di
Tiger.
8. Mission e vision
La Flying Tiger è un'azienda con lo
scopo di progettare e vendere
prodotti che ti avvicinano a qualcun
altro. E tutti i prodotti in negozio,
anche quelli piccoli, semplici o
apparentemente divertenti, sono
progettati per rendere le relazioni e le
persone felici. Sono catalizzatori per
una vita più ricca e rappresentano
molto più valore di quanto indicano i
prezzi accessibili.
Per raggiungere questo scopo, tiger
rende i prodotti alla portata di tutti.
La missione di Flying Tiger è dare
l'inaspettato, vendendo prodotti unici,
rilevanti e divertenti per ogni
occasione. Viene definita quindi
catalizzatrice dei sogni e delle idee
delle persone. Ecco perché dedicano
molta attenzione a ogni prodotto che
selezionano e progettano, utilizzando
materiali, colori e grafiche per
aggiungere valore emotivo agli
oggetti funzionali.
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10. PUNTI DI FORZA
I negozi Tiger hanno sorpreso i colossi del retail
con la loro proposta commerciale semplice
ma solida e di successo:
• I prezzi sono sempre mantenuti a un livello
ragionevole attraverso acquisti diretti di
grandi volumi dai produttori e una logistica
moderna
• Bassi costi operativi senza compromettere
l'ottimo design
• Posizioni convenienti e negozi di piccole
dimensioni che offrono un'esperienza di
acquisto più semplice e meno stressante
• Forte responsabilità sociale d'impresa
• Nessun richiamo, ogni articolo è
rigorosamente testato ei fornitori sono
vincolati dal Codice Etico di Tiger che si
basa sul Global Compact delle Nazioni Unite
PUNTI DI DEBOLEZZA
• Il marchio sta ancora cercando di
affermarsi a livello globale poiché è solo in
Giappone e alcuni paesi europei. In Italia
c’è il maggior numero di negozi al mondo,
e ad oggi risale a 130.
• Tiger fa molto affidamento sulle merci
importate e la politica brasiliana sui beni
sostitutivi e gli elevati dazi all'importazione
influenzeranno negativamente la loro
capacità di fornire il prezzo più basso
possibile
• Tiger si espande grazie a partnership locali
• Le joint venture sono molto più rischiose dei
franchising in paesi in via di sviluppo come
il Brasile, ma questo potrebbe anche
essere interpretato come un'opportunità
poiché la ricompensa è maggiore per
Tiger se hanno successo
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11. OPPORTUNITA’ MINACCE
• Concorrenti
• I negozi di dollari statunitensi. Eppure si
rivolgono alle classi più basse e forniscono
beni di qualità molto bassa e mal progettati e
non sono internazionali
• Una versione di fascia alta di Tiger, è quasi
identica tranne per il fatto che fornisce
prodotti meno pratici (si concentra
maggiormente sugli articoli decorativi)
• La bassa produttività del Brasile potrebbe
rendere più difficile e costoso per Tiger
acquistare all'ingrosso da fornitori brasiliani
poiché Tiger richiede nuovi prodotti su base
settimanale efficiente
• Aumento delle normative governative, in
particolare delle importazioni
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• Crescita attesa e vantaggi della prima
mossa
• Il potenziale di crescita dei negozi Tiger è
ancora lontano dal massimo. Le attuali
iniziative di espansione di Tiger in Europa e in
Asia porteranno l'azienda a trarre vantaggio
dai suoi concorrenti in aree in cui l'attività
non è ancora completamente penetrata.
Tiger avrebbe gli stessi vantaggi se dovesse
entrare in Brasile poiché non ci sono
concorrenti qui.
• Il reddito disponibile brasiliano sta crescendo
insieme alla sua classe media (il consumatore
target di Tiger)
13. Il passaparola
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La curiosa caratteristica relativa a Tiger è che nessuna campagna di marketing strutturata ha
affiancato l’azienda in questo periodo di forte crescita, che quindi è avvenuto quasi per caso.
Di fatti il successo dell’azienda è dovuto quasi esclusivamente alla genuinità del concept di
base. In un’intervista del 2016, la Marketing Manager di Tiger Italia ha confermato ciò,
aggiungendo che la diffusione del nome è stata possibile prevalentemente grazie ad un
importante passaparola. Non a caso l’ufficio marketing Italiano è nato solo pochi anni fa. Il
concetto di marketing costruito sull’originalità del prodotto ha fatto si che le campagne di
diffusione del nome fossero prevalentemente legate a canali di pubblicità tradizionali. Tiger
non ha mai avuto la necessità di spendere grandi energie nei social networks. Nonostante ciò
l’azienda colleziona numerosi successi anche su Facebook e Instagram, dove, semplicemente
grazie alle immagini di prodotti in catalogo è riuscita ad ottenere un cospicuo seguito.
La business idea del noto brand si basa sul “tiger touch”. Funziona così: Tiger acquista prodotti
a basso costo dai fornitori per poi affidarne la personalizzazione ai suoi designers. E così che
nasce il brand. “Quello che sappiamo fare meglio è prendere un oggetto funzionale e
trasformarlo in uno emozionale”, sostiene Lennart.
15. I NEGOZI
Design tipico dei paesi nordici.
Gli store di norma si sviluppano su un unico
piano per evitare di generare dispersività: il
cliente accedendo al negozio è come se
fosse accompagnato lungo un percorso
guidato, segnalato dalla presenza di oggetti
accattivanti che richiamano continuamente
la sua attenzione. Musica di sottofondo,
divertimento e vivacità dei colori sono le
costanti dell’esperienza Tiger.
I PRODOTTI
Tovagliette, shopper, auricolari, mollette per i
capelli, ciabatte, quaderni variopinti,
cartoline d’auguri, tazze, zerbini, custodie per
pc, utensili da cucina, biscotti, marshmallow,
spezie, tea, giochi da tavolo, occhiali da
sole, gomme per cancellare grandi errori,
formine per cupcake e lavagnette da set
cinematografico: questi sono solo alcuni dei
prodotti offerti da Tiger.
Il cliente non ha scampo ed è in grado di
trovare la propria via d’uscita soltanto
quando davanti a cassieri eccentrici, in
perfetto stile Tiger, potrà completare il suo
acquisto. Ogni mese ai prodotti continuativi
se ne aggiungono altri 300, perché il cliente
possa percepire continuamente la
sensazione di star entrando in un negozio
mai identico a sé stesso.
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16. LA CREATIVITA’ NON E’
ALTRO CHE
UN’INTELLIGENZA CHE SI
DIVERTE
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Albert Einstein