1. STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA (corso di laurea magistrale)
Obiettivi Formativi
Obiettivo formativo del corso è l’acquisizione di strumenti di riflessione storica - e una prima
applicazione in forma di esercitazione progettuale - sull’allestimento delle opere d’arte
moderna, partendo dalla prospettiva dell’artista: vale a dire da quell’insieme di intenzioni,
contenuti e valori culturali espressi dall’opera e da chi l’ha prodotta, secondo la ricostruzione
che ne offre la storia dell’arte.
L’obiettivo è di stimolare un approccio speculare a quello architettonico, ma altrettanto
cruciale, in un terreno di esercizio professionale ad alto potenziale, mettendo lo studente nelle
condizioni di sviluppare un apporto critico al tempo stesso corretto e originale.
La riflessione sul tema dell’allestimento d’artista favorisce, inoltre, la maturazione delle
conoscenze generali sulla storia dell’arte occidentale tra XIX e XX secolo già acquisite nel
precedente curriculum individuale di studi, e la sua capitalizzazione in termini di
competenze specifiche.
Prerequisiti
E’ richiesta una conoscenza di base dei principali movimenti artistici occidentali nel
periodo storico compreso tra il 1800 ed il 1960ca, da consolidare sulla scorta dei manuali
suggeriti (cfr. “testi di riferimento”). Tali conoscenze saranno oggetto di verifica in corso
d’esame (cfr. “modalità di verifica”).
Gli studenti privi dei prerequisiti che volessero egualmente affrontare il percorso d’esame
devono contattare preliminarmente la docente, per valutare la possibilità di ammissione e
concordare un eventuale programma ad hoc.
Contenuti del Corso
Il corso si divide in due parti: un corso monografico sul tema dell’allestimento d’artista, e
un’esercitazione di gruppo su un progetto d’allestimento di un’opera della Peggy
Guggenheim Collection.
Corso monografico: Esporsi. Quando gli artisti allestiscono il loro spazio.
Il corso si propone di analizzare – attraverso una scelta di casi esemplari tra neoclassicismo e
contemporaneità - il tema dell’allestimento d’artista: vale a dire delle strategie adottate in
prima persona dagli artisti, in determinati momenti chiave e spesso in opposizione con le
convenzioni del tempo, per esaltare, completare, comunicare le proprie opere attraverso la
collocazione nello spazio.
Tra i casi studio esaminati:
La “messa in scena” del Marat assassinato e delle Sabine di Jacques-Louis David;
Il sistema espositivo francese dei Salon e delle Esposizioni universali e le strategie di
autopromozione di Gustave Courbet e Edouard Manet;
Le sculture di Degas e Rodin;
James Whistler e gli ambienti dell’Art Nouveau;
Malevic e la mostra 0-10;
Gli allestimenti Dada;
L’atelier di Piet Mondrian;
La Biennale di Venezia nei primi e nei recenti allestimenti;
Il caso De Dominicis;
Dall’Arte Povera alla Pop Art, alla Post-Pop Art: Andy Wharol, Robert Rauschemberg, Jeff
Koons, Maurizio Cattelan, Keith Haring.
2. Le riflessioni e le competenze acquisite nel corso delle lezioni verranno poi sviluppate dagli
studenti in un’esercitazione di gruppo su un’opera della Peggy Guggenheim Collection a
scelta tra una selezione proposta dalla docente.
Gli studenti dovranno arrivare a produrreuna proposta allestitiva (anche in forma narrativa
e preliminare, purché basata su una documentata ricerca storica corredata di bibliografia) che
sia in grado di esprimere, interpretare e comunicare i contenuti dell’opera stessa partendo dai
dati storico-artistici.
Per consolidare e monitorare le competenze individuali sul periodo storico compreso tra il
1800 e il 1960 circa (cfr. “prerequisiti”) si prevede anche qualche esercitazione in aula sui
principali movimenti e tendenze artistici tra XIX e XX secolo, con particolare riguardo a quelli
tangenti i casi studio considerati, secondo il metodo del riconoscimento visivo (cfr. “metodi
didattici”).
Metodi didattici
Corso monografico: lezioni frontali
Esercitazione di gruppo: ogni gruppo provvederà autonomamente all’esame visivo e allo
studio preliminare storico-artistico dell’opera, sulla cui base imposterà la propria proposta
progettuale. Si intende in questo modo favorire la capacità organizzativa, espositiva e il
lavoro d’équipe. Durante il periodo di preparazione è previsto, se possibile, l’ingresso
gratuito al museo. I progetti saranno presentati nel corso di una visita collettiva alla Peggy
Guggenheim Collection. Ulteriori aspetti organizzativi dell’esercitazione verranno comunicati
durante la prima lezione.
Sono inoltre previste alcune esercitazioni in aula secondo il metodo del riconoscimento
visivo.
L’esercizio di riconoscimento si propone di considerare l’opera d’arte partendo dalla lettura
diretta della sua immagine, nello specifico del suo linguaggio formale. Verranno proiettate
immagini di opere d’arte comprese nel periodo storico indicato per sottoporle all’esame
visivo degli studenti, sotto la guida della docente che provvederà a orientare, suggerire e
completare il dibattito in aula.
Questa metodologia di lettura sarà adottata durante la verifica dei prerequisti in fase
d’esame: le esercitazioni vanno quindi intese come supporto alla preparazione individuale.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L’esame è diviso in due parti: una parte orale, individuale, e l’esercitazione di gruppo.
L’orale consisterà in una domanda sul tema del corso monografico e in una breve verifica
delle competenze richieste nei prerequisiti mediante un riconoscimento visivo (cfr. “metodi
didattici”).
L’esercitazione di gruppo alla Peggy Guggenheim Collection prevede l’esposizione e la
valutazione dei progetti nel corso di una visita collettiva e a porte chiuse del Museo, al termine
del corso e prima della sessione orale d’esame. Ogni gruppo presenterà i risultati del proprio
lavoro agli altri studenti direttamente davanti all’opera. E’ richiesta una bibliografia scritta
sull’opera scelta.
Il voto finale sarà il risultato della media tra le votazioni conseguite nelle due parti
dell’esame, in questa misura proporzionale: orale 50% (corso monografico 40%, verifica dei
prerequisiti 10%.), esercitazione di gruppo 40%,
Testi di Riferimento
Non esiste a tutt’oggi uno studio che raccolga e commenti nel loro insieme i casi considerati
nel corso. Gli appunti delle lezioni forniranno quindi la base di preparazione dell’esame.
3. Sarà comunque cura della docente indicare, al termine di ogni lezione, una bibliografia
specifica agli studenti che desiderassero concentrarsi sul singolo tema.
Come testi generali di riferimento sull’allestimento si indicano:
Victoria Newhouse, Art and the Power of Displacement, New York, Monacelli Press, 2005
(disponibile in biblioteca IUAV);
Brian O’Doherty, Inside the White Cube. L’ideologia dello spazio espositivo (traduzione italiana
di I. Inserra e M. Mancini, Johan and Levi editore, Milano 2012)
Come supporto alla conoscenza storico-artistica generale del periodo oggetto del corso
(cfr. “Prerequisiti”) si suggerisce l’ausilio di manuali. Si consigliano, in particolare:
- per l’ottocento: Giulio Bora, Gianfranco Fiaccadori, Antonello Negri, Alessandro Nova, I
luoghi dell’arte. Vol. 5: Dall’età neoclassica all’impressionismo; Milano, Electa-Bruno Mondatori,
2003 (o successive edizioni) oppure Valerio Terraroli, Arte - Volume 4. L'Europa moderna: dal
Barocco all'impressionismo, Milano, Bompiani per la Scuola, 2012.
- per il novecento: Stefano Gallo, Guido Zucconi, Arte del novecento, 1900-1944, Milano,
Mondadori, 2002; Miriam Mirolla, Guido Zucconi, Arte del novecento, 1945-2001, Milano,
Mondadori, 2002, oppure Valerio Terraroli, Arte - Volume 5. Il mondo contemporaneo: dal
postimpressionismo all'arte d'oggi, Milano, Bompiani per la Scuola, 2012.
Altre informazioni
- Orario e modalità di ricevimento: durante il periodo di docenza il ricevimento avverrà in
aula a margine dell’orario di lezione.
Terminata la didattica la docente è comunque a disposizione su appuntamento, da
concordare via mail (fcast@iuav.it), presso lo studiolo al secondo piano nella sede delle
Terese.