4. Per superare la crisi bisogna
internazionalizzare!
➜ I mercati esteri, pur essendo un’opportunità, non
sono praticabili da tutti!
➜ Con il termine “internazionalizzazione” si
intendono quell’insieme di processi attraverso i
quali le imprese investono nei mercati esteri, con
il preciso obiettivo di conquistarsi
progressivamente quote di mercato.
5. ➜ Produrre all’estero
➜ Vendere all’estero i propri prodotti
➜ Stringere alleanze con partners stranieri
➜ Ricorrere ad apporti di capitale di azionisti
stranieri
➜ Approvvigionarsi da fornitori stranieri
➜ Affrontare la competizione con concorrenti
stranieri
➜ Realizzare unità di produzione e vendita in paesi
stranieri
Cosa si intende per
internazionalizzazione?
6. ➜ Gli imprenditori italiani decidono di mettersi
insieme e di collaborare non tanto per accedere a
qualche finanziamento o beneficio fiscale ma
perché riconoscono nel lavorare insieme un
grande valore in sè.
Cosa si intende per
internazionalizzazione?
7. ➜ L’impresa che internazionalizza deve essere un
impresa già solida e strutturata nel mercato
interno, in grado di avere e sopportare:
1. Risorse
2. Investimenti
3. Costi fissi
➜ Le missioni all’estero anche con sussidi di
istituzioni pubbliche difficilmente portano a
vantaggi sostanziali
Requisiti per
internazionalizzazione
8. ➜ Non c’è un mercato specifico per
l’internazionalizzazione, ma è necessario
scegliere i mercati o, comunque, l’area geografica
che si intende penetrare commercialmente.
➜ L’aumento di profitto avviene in una logica di
lungo periodo e con un’impresa in grado di
confrontarsi con i migliori (cd “impresa
innovativa”) specializzandosi e non diversificando.
➜ Snaturarsi perché il settore è in crisi non è
vantaggioso. Non è opportuno abbandonare
l’accumulo di esperienza pregressa.
Requisiti per
internazionalizzazione
9. ➜ Non è possibile un efficace sviluppo oltre confine
se sussistono le seguenti circostanze:
1. Dimensione ridotta
2. Scarsa managerialità
3. Presenza dell’impresas in settori maturi
Limiti all’internazionalizzazione
10. ➜ individuare quali sono i punti di forza e di debolezza
dell'impresa, e quindi i propri vantaggi competitivi;
➜ acquisire informazioni circa le caratteristiche dei nuovi mercati
(domanda, offerta/concorrenti, leggi, abitudini, evoluzione trend,
ecc.)per valutare quali sono le opportunità e le minacce presenti;
➜ scegliere i mercati cd “obiettivo”, cioè in quali mercati entrare;
➜ definire come entrare nei nuovi mercati, cioè con quale strategia
di business (export e importatore locale, export e propria filiale
commerciale in loco, licensing, produzione in loco, outsourcing
della produzione e propria filiale commerciale in loco, ecc.) e
con quale marketing mix (prodotti/servizi, politiche di prezzo,
canali di vendita, comunicazione/promozione);
➜ scegliere di fare innovazione anche in settori già maturi;
➜ scegliere di fare qualità nel piccolo.
Soluzioni per
internazionalizzazione
11. ➜ Oggi è arrivata l’ora degli “Uomini del Fare” dei
Makers di coloro che le cose non solo LE
PENSANO MA LE SANNO ANCHE FARE.
Prof. Stefano Micelli “Futuro
Artigiano”
12. ➜ L’artigianato in tutte le sue molteplici forme
potrebbe costituire l’ancora di salvezza che ci può
permettere di uscire dalla crisi qui in Italia dove
esiste un tessuto vitale di Piccole e Medie
Imprese estremamente competitivo ed
apprezzato nel mercato internazionale.
ꜜ
Il Made in Italy, è la 2° potenza manifatturiera in
Europa, dopo la Germania.
Prof. Stefano Micelli “Futuro
Artigiano”
13. ➜ “Essere i migliori è l’unico mercato che non è
affollato” ( Franco Venier)
➜ Innovare e aggregarsi per ripartire.
Making together!
14. 1. AIM Italia –
Mercato
Alternativo del
Capitale
2. Società
Italiana per le
Imprese
all’Estero –
SIMEST S.p.A.
3. Fondo di
Garanzia per le
PMI
4. Cambiali
Finanziarie
e Mini-bond
5. Incentivi
relativi a Start-
up Innovative
6. Reti di
Imprese
Strumenti a sostegno della internazionalizzazione
della PMI
15. Le reti di imprese
“Il futuro degli artigiani è in rete” (S. Micelli)
16. ➜ La rete di imprese consente di diventare
grandi restando padroni in casa propria!
Le reti di imprese
17. ➜ Le reti di impresa sono forme di aggregazione di
più imprenditori individuali o società (cc.dd.
“retisti”) attorno ad un progetto condiviso (cd.
“programma di rete”) al fine di accrescere la
propria capacità innovativa e la propria
competitività sul mercato;
Definizione di rete di impresa
18. RETE
Idea generatrice
della Rete
Opportunità
di business
Relazione di Rete
Sviluppo di una filosofia
imprenditoriale e di relazioni con
i partner della rete.
Potenziale di Rete
Potenziale delle aziende di
collaborare e sostenere la rete
19. ➜ Le reti di imprese rappresentano una forte innovazione giuridica
e operativa per attenuare, ai fini della competitività, gli
svantaggi derivanti dalla troppo piccola dimensione del
tessuto imprenditoriale italiano.
➜ Le reti sono infatti in grado di coniugare autonomie parziali dei
singoli e dimensioni di scala superiore per competere con
dimensioni maggiori nel mercato globale.
➜ E’ in fase crescente l’attenzione che il mondo bancario sta
rivolgendo alle reti d’impresa. Le imprese che partecipano alla
rete possono ottenere un rating di credito superiore rispetto
alle singole imprese, attraverso lo strumento dell’override
(“superamento”), in presenza di determinati requisiti
specificatamente individuati dagli istituti finanziari stessi.
Le reti d’impresa come strumento per
l’internazionalizzazione
20. ➜ Il contratto di rete è stato introdotto nell’ordinamento
italiano ispirandosi alla joint venture, già presente negli
ordinamenti di common law
➜ La joint venture è uno strumento tipico del commercio
internazionale, che può creare una cooperazione stabile
tra società attraverso la costituzione di una società in
comune (nuovo soggetto giuridico)
➜ La joint venture consente tuttavia anche di cooperare
occasionalmente per l’esecuzione di un singolo affare
integrando/coordinando le risorse delle singole società
(non creando un nuovo soggetto giuridico)
Contratto di rete o joint
venture?
21. ➜ Il contratto di rete è stato introdotto con la legge
n.134/2012 art.3 co.4. ter “con il contratto di rete più
imprenditori perseguono lo scopo di accrescere
individualmente e collettivamente, la propria capacità sul
mercato e a tal fine si obbligano, sulla base di un
programma comune di rete a collaborare”
➜ Il contratto di rete può prevedere anche un fondo
patrimoniale comune e un organo comune; in questo
caso si tratta di rete-organizzazione (cd “rete pesante”)
➜ Il contratto di rete ha una struttura aperta (nuovi ingressi
nella rete sono ammessi secondo i requisiti previsti dal
contratto)
Contratto di rete o joint
venture?
22. Rete contratto e rete soggetto
➜ Modello contrattuale puro
(RETE CONTRATTO, cd
“rete leggera”):
➜ Elementi obbligatori:
- due o più partecipanti alla
rete;
- il programma di rete.
➜ Modello diretto a creare un
nuovo soggetto giuridico
(RETE SOGGETTO)
➜ L’acquisto della
soggettività giuridica ha il
vantaggio di:
- garantire la maggiore
riconoscibilità della rete-
soggetto;
- favorire la finanziabilità
dei programmi sviluppati
attraverso il contratto di
rete;
- permettere alla rete di
partecipare alle gare di
appalto indette dalla PA.
23. Pubblicità
del contratto
ꜜ
Mediante iscrizione del
contratto nel registro
delle imprese nella
sezione in cui è iscritta
ciascuna impresa retista
(natura costitutiva
dall’ultima iscrizione
compiuta)
Adempimenti pubblicitari
Forma del
Contratto
ꜜ
Atto pubblico, scrittura
privata autenticata
ovvero atto firmato
digitalmente
24. Adempimenti pubblicitari
Se sussistono fondo patrimoniale e organo comune:
➜Al fondo patrimoniale comune di applicano in
quanto compatibili gli artt. 2614 e 2615, co. 2, c.c.
➜Per le obbligazioni contratte dall’organo comune, i
terzi possono aggredire esclusivamente il fondo
comune
➜Dopo due mesi dalla chiusura dell’esercizio
annuale l’organo comune redige una situazione
patrimoniale depositata nel registro delle imprese
25. Contenuti del contratto di rete
Contenuti essenziali
• Denominazione sociale
di ogni partecipante
• Obbiettivi strategici di
innovazione e modalità
concordate per
misurare tali obbiettivi
• Programma di rete
• Durata del contratto
• Modalità di adesione di
altri imprenditori
• Cause e condizioni di
recesso
Contenuti eventuali
• Fondo patrimoniale
(conferimenti iniziali e
successivi; regole di
gestione del fondo)
• Organo comune
(organo prescelto;
poteri di gestione e di
rappresentanza
conferiti; regole di
sostituzione; regole per
assunzione decisioni)
26. ➜ Organo comune:
• Soggetto incaricato di gestire in nome e per conto
dei partecipanti l’esecuzione del contratto o di
singole parti o fasi dello stesso
• Può essere composto sia da persone fisiche che
giuridiche, individuale o collegiale, da soggetti
esterni od interni alle imprese aderenti
• La disciplina dello stesso è rimessa all’autonomia
negoziale delle parti contraenti
• Può agire con rappresentanza o senza
rappresentanza delle imprese della rete
Contenuti del contratto di rete
27. ➜ La responsabilità nei rapporti interni:
l’inadempimento di un’impresa degli obblighi su di
essa gravanti in ragione dell’appartenenza alla
rete
➜ La responsabilità verso i terzi:l’inadempimento dei
rapporti contrattuali con i terzi
➜ La responsabilità dell’organo comune nei
confronti dei soggetti terzi e nei confronti delle
imprese mandanti
La responsabilità nei contratti di
rete
28. ➜ Trovare i partner con cui condividere gli obbiettivi
di innovazione e competitività
➜ Formulare un programma comune
➜ Individuare la forma giuridica più adatta allo
scopo
➜ Stipulare tra le parti apposito contratto
Come costruire una rete di
impresa?
29. ➜ Il contratto di rete permette di accrescere le
capacità innovative e competitive delle aziende
partecipanti, consentendo di:
1. Aumentare le dimensioni organizzative aziendali,
in modo da poter affrontare anche mercati esteri
2. Ampliare l’offerta
3. Dividere i costi
4. Accedere a finanziamenti e contributi
5. Godere di vantaggi fiscali
Il contratto di rete secondo
Apindustria Venezia
30. ➜ Possono partecipare al contratto di rete solo i soggetti
che rivestono la qualifica di imprenditori (impresa
individuale, societaria, artigiana o agricola), operanti
anche in settori, aree geografiche e livello della filiera
completamente diversi
ꜜ
È possibile governare sia forme di collaborazione tra
imprese destinate a svilupparsi in sede orizzontale (tra
fornitori di parti/ produttori finali/ imprese di distribuzione
di contiguo livello) sia in senso verticale finalizzate al
governo più efficiente di una parte della filiera
Il contratto di rete secondo
Apindustria Venezia
31. I vantaggi del contratto di rete
1.
Le reti godono delle
garanzie MEDIO
CREDITO CENTRALE
(garanzia riconosciuta
dagli istituti di credito).
2.
In una rete normalmente
si alza il valore del rating
di ciascuna impresa che
ne fa parte.
3.
Utilizzo flessibile del
personale, anzitutto
attraverso lo strumento
del distacco.
4.
Sono ammesse forme di
codatorialità e di
titolarità congiunta dei
rapporti di lavoro facenti
capo alle aziende
retiste.
5.
Opportunità di utilizzo
nello svolgimento di
operazioni complesse
svolte in esecuzione di
appalti.
6.
In caso di apertura di
bandi aperti sia alla PMI
che alle reti d’impresa,
le seconde sono
agevolate per premialità,
in quanto i progetti
presentati hanno una
maggiore potenziale
incidenza
sull’innovatività e
competitività delle
aziende
32. ➜ La procedura per la realizzazione di una rete, sia
essa una rete contratto e/o soggetto, viene molto
spesso certificata dagli stessi organi preposti, e
richiede una preliminare fase di approfondita
conoscenza tra le imprese partecipanti e di studio
della fattibilità del progetto, prima della
successiva stipula di apposito contratto fra le
stesse.
PROCEDURA PER LA REALIZZAZIONE DI UNA
RETE (CONTRATTO E/O SOGGETTO)
33. Un Caso di Successo in Veneto
- La delegazione di Castelfranco Veneto di
Apindustria, d’accordo con Apindustria Venezia, ha
promosso il cosiddetto “Progetto Romania” nel
settore delle costruzioni e delle infrastrutture.