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NESSUNA IMPRESA E’ UN’ISOLA Competere in rete Indagine sulle filiere di sub-fornitura della Valle del Chiese Gruppo di ricerca:Claudio Filippi, Maria Luisa Oliari, Walter Nardon, Sergio Remi (coordinamento), Iris Visentin (elaborazione statistica)
1.Gli obiettivi dell’indagine La presente indagine si colloca in continuità con le strategie definite dal  patto territoriale della Valle del Chiese , ponendosi gli  obiettivi  di: 1) ricostruire la  mappa delle filiere e delle relazioni produttive  in cui sono coinvolte le imprese della Valle del Chiese; 2) ricostruire, attraverso interviste alle  imprese committenti , i processi evolutivi delle filiere produttive in termini di strategie di mercato, innovazione, internazionalizzazione; 3) indagare sulle modalità con cui le  imprese di subfornitura  (prevalenti nel contesto produttivo della Valle del Chiese) affrontano i processi evolutivi della filiera (innovazioni di processo e di prodotto, certificazione, logistica, ecc.); 4) individuare i nodi problematici su cui concentrare  le politiche ed i progetti di sviluppo  a sostegno del tessuto produttivo della Valle del Chiese. L’obiettivo generale  è stimolare progettualità, presentate da gruppi di imprese con una logica coalizionale ( la stessa del patto territoriale ), incentrate sulla valorizzazione dei “ fattori immateriali ” dello sviluppo d’impresa (progetti di innovazione, certificazione, organizzazione, gestione, formazione, passaggio generazionale, ecc.) e delle “ reti lunghe di mercato ” (valorizzare la proiezione esterna del sistema locale con progetti di marketing, commercializzazione, consolidamento di reti e filiere, internazionalizzazione, ecc.).
3. I numeri del capitalismo molecolare in Italia (imprese manifatturiere) Fonte: elaborazioni Tagliacarne su dati EUROSTAT 2004 MICRO + PICCOLE + MEDIE = 99,7% delle imprese 78% degli addetti 68% del valore aggiunto
L’evoluzione: Il ruolo delle medie imprese che si globalizzano 1 ,[object Object],[object Object],[object Object]
L’evoluzione: Dal capitalismo “molecolare” dei distretti al capitalismo “a grappolo” delle filiere ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
L’evoluzione:Il riposizionamento competitivo della media impresa ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
L’evoluzione:  Le strategie di riposizionamento competitivo delle imprese di subfornitura ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Il campione di indagine ,[object Object],2 Vetro ceramica 1 Tessile abbigliamento 51 Meccanica 34 Legno arredo 2 Chimica e plastica 4 Carta stampa 2 Alimentare 7 S.p.a. 29 S.r.l. 44 S.n.c 2 S.a.s 18 Ditta individuale
Il posizionamento nella filiera Il principale dato che emerge dall’indagine è il confine sfumato che caratterizza il posizionamento delle imprese nella filiera: nella maggior parte dei casi  si è al contempo fornitori e committenti  (imprese miste). 31% 49% Mista 45% 35% Fornitrice 24% 16% Commitente Nord Est Chiese 49 15 33 TOTALE 1 1 0 Vetro ceramica 0 1 0 Tessile abb. 29 5 17 Meccanica 15 7 12 Legno arredo 1 0 1 Chimica plastica 1 0 3 Cartastampa 1 1 0 Alimentare mista committente fornitrice
Composizione del fatturato e modalità di produzione La modalità prevalente di produzione è per  commessa . In tutti i settori la produzione direttamente trainata dalla domanda è pressoché assoluta .  Nei casi in cui è presente una modalità di produzione in serie, questa si accompagna comunque ad una  quota ridotta di produzione per il magazzino   22,4% 100 3 18 E) Commercializzazione di beni rivenduti senza trasformazione 65,1% 100 2 48 D) Prodotti propri 70,7% 100 1 64 C) Prodotti di subfornitura 49,1% 100 5 20 B) Lavorazioni effettuate in conto terzi 31,3% 100 2 15 A) Servizi tecnico industriali Valore medio delle risposte % Massimo % Minimo % Numero di imprese Composizione % del fatturato
Andamento fatturato:  la forza quieta che cresce ai margini
Eredità imprenditoriale La fascia di  età degli imprenditori  maggiormente rappresentata è quella dei quaranta – cinquantenni. I dati rilevano anche una significativa presenza di imprenditori nati dopo il 1970,  ciò porta a pensare che il problema dell’eredità imprenditoriale in Valle del Chiese non sia particolarmente pregnante.   Dato ulteriormente confermato dal fatto che  ben il  42% degli imprenditori hanno ereditato l’impresa dal padre  e che in ben  25 imprese (26% delle intervistate) i figli sono coinvolti nell’impresa , con funzioni – com’è tipico nella piccola dimensione di impresa - sia direttive, sia operative. Progetto valorizzazione eredità imprenditoriale
Genesi dell’impresa ,[object Object],Il campione si divide esattamente in due: un 50% svolgeva un’attività autonoma, l’altro 50% svolgeva un’attività dipendente. Nel 50% di intervistati che svolgevano precedentemente un’attività autonoma,  prevalgono quelli che operavano nella stessa impresa (31 casi),   presumibilmente nell’impresa fondata dal padre o da altri congiunti, o da loro stessi fondata. Nel 50% di intervistati che svolgevano precedentemente un lavoro dipendente,  prevalgono quelli che operavano in un'altra impresa dello stesso settore (24 casi ),  confermando come lo  spin off  aziendale continui a rappresentare un’importante modalità di formazione di nuove imprese.  Significativo anche il dato riguardante  gli imprenditori che precedentemente svolgevano un lavoro dipendente nella stessa impresa (15)  e che successivamente hanno rilevato l’impresa o sono stati cooptati nella compagine sociale della stessa.  Anche in questo caso probabilmente si tratta di figli di imprenditori inizialmente assunti come dipendenti .
Mercati di vendita Le imprese che dichiarano di realizzare una quota del proprio fatturato sui mercati esteri sono 21   12,0 13,0% 30% 1% 7 Altro 9,7 14,6% 30% 2% 7 Est Europa (non UE) 7,1 15,0% 20% 10% 2 Estremo Oriente 4,2 17,0% 20% 14% 2 Nord-America 23,7 25,0% 75% 5% 9 Altri Stati Europei 20,0 17,3% 40% 2% 3 Svizzera 19,7 24,0% 40% 2% 3 Germania 7,6 9,5% 20% 3% 4 Austria 11,2 18,5% 40% 5% 23 Altre regioni d’Italia 19,0 15,3% 80% 3% 15 Piemonte 13,6 20,3% 50% 5% 24 Emilia Romagna 21,4 27,5% 90% 2% 30 Veneto 25,2 31,3% 100% 2% 74 Lombardia 17,1 15,9% 60% 1% 16 Provincia di Bolzano 34,9 51,9% 100% 1% 81 Provincia di Trento Deviaizone standard Media Massimo Minimo Nr imprese Destinazione % delle vendite
Mercati di approvvigionamento 1 0 2 3 Altro 0 0 0 2 Est Europa (non UE) 0 0 0 2 Estremo Oriente 0 0 1 2 Nord-America 1 0 2 6 Altri Stati Europei 0 0 3 6 Svizzera 0 0 13 18 Germania 0 0 2 19 Austria 0 1 6 9 Altre regioni d’Italia 1 1 6 2 Piemonte 1 2 9 8 Emilia Romagna 2 10 27 26 Veneto 13 26 46 56 Lombardia 0 0 3 8 Provincia di Bolzano 14 46 21 47 Provincia di Trento Prodotti di subfornitura Lavorazioni e servizi Macchinari e tecnologie Materie prime e/o componenti
La partecipazione a Gruppi di impresa ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
La partecipazione a consorzi ,[object Object],Va comunque detto che, se l’attuale partecipazione delle imprese della Valle del Chiese a forme di cooperazione stabili e formalizzate si presenta bassa,  sono molti gli imprenditori che hanno segnalano l’esigenza di  rafforzare l’integrazione del sistema produttivo locale : sia in senso verticale, attraverso progettualità di filiera, sia in senso orizzontale, attraverso la costituzione di consorzi. 5 1 1 3 Consorzi di sviluppo tecnologico 3 1 1 1 Consorzi di promozione 2 1 1 0 Consorzi di vendita 4 0 1 3 Consorzi di acquisto Totale adesioni Alimentare Legno arredo Meccanica
Fattori di forza e di debolezza delle imprese Formula imprenditoriale: Specializzazione + flessibilità produttiva + capacità relazionali 0% 0 altro 0% 0 accessibilità a incentivi creditizi e/o finanziamenti pubblici 2% 2 accessibilità ai mercati internazionali 5% 5 sviluppo di reciprocità con committenti o subfornitori primari 7% 7 potenzialità di penetrazione di nuove nicchie di mercato 17% 16 prezzi competitivi 20% 19 reputazione e affidabilità del marchio 27% 26 manodopera flessibile e polivalente 29% 28 manodopera specializzata 31% 30 livello tecnologico della produzione 36% 35 capacità di relazione e rapporto con i committenti/clienti 52% 50 qualità di beni e servizi offerti 64% 61 capacità di adattamento alle specifiche dei committenti/clienti % nr Fattori di forza dell’impresa 3% 3 vincoli al reperimento di servizi (pubblici/privati) utili all'operatività 5% 5 difficoltà di reperimento di manager preparati e affidabili 6% 6 Altro 6% 6 problemi di reperimento di risorse finanziarie per gli investimenti 6% 6 problemi di selezione di nuovi subfornitori locali/nazionali 11% 11 difficoltà di comunicazione del marchio 13% 12 emersione di nuovi competitori internazionali 14% 13 diffusione di nuovi competitori locali 17% 16 vincoli legati alla localizzazione (logistici-infrastrutturali) 17% 16 debolezze di controllo del canale commerciale e di fornitura 17% 16 difficoltà di selezione di committenti affidabili 17% 16 introduzione di nuovi prodotti sostitutivi 20% 19 introduzione nel settore di nuove tecnologie di processo 22% 21 difficoltà di reperimento della manodopera comune 27% 26 problemi di organizzazione della produzione 65% 62 difficoltà di reperimento della manodopera specializzata % nr Fattori di debolezza dell'impresa
INNOVAZIONE ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],40% - Sistema di controllo e programmazione delle attività produttive 14% - Rete (WAN) per comunicazioni con  subfornitori e/o clienti 27% - Rete locale (LAN) per controllo produzione  34% - Rete locale (LAN) per comunicazione tra  progettazione e produzione 64% - Sito internet 88% - Posta elettronica 16% - Sensori automatici per controllo specifiche  dei prodotti 25% - Sensori automatici per controllo dei processi produttivi 7% - Mezzi programmabili e interfacciabili per carico materiali, prodotti, utensili 9% - Stoccaggio e spostamento automatico dei materiali 26% - CAD digitale (utilizzo di macchine per  controllare la produzione) 33% - CAM (utilizzo del computer per effettuare la produzione di progetti CAD) 44% - Progettazione assistita da computer CAD 13% - Ingegnerizzazione e programmi CAE 13% - Sistemi flessibili di produzione (FMS) 3% - Robot riprogrammabili multifunzionali 8% - Robot dotati di funzioni base di movimentazione materiale 9% - Robot di manipolazione 17% - Robot di lavoro 21% - Macchine dotate di laser 46% - Macchine utensili controllate da computer 34% - Centri di lavorazione 57% - Macchine a controllo numerico (CN/CNC) 79% - Macchine tradizionali % Tecnologie utilizzate dall'azienda
ACCESSO AL CREDITO Processi di aggregazione bancaria e dei confidi ? Basilea 2 e  rating   d’impresa ? 1% 1 - altro 2% 2 - SI, perchè il tasso di interesse è troppo elevato 3% 3 - SI, perchè la banca richiede eccessive garanzie 18% 17 - NO, perchè è aiutata da qualche Consorzio fidi 59% 57 - NO, perchè può avere credito bancario a buone condizioni 22% 21 - NO, perchè ha accesso al credito agevolato 57% 55 - NO, perchè si autofinanzia Percentuale nr Aziende L’azienda ha difficoltà nel reperire i finanziamenti necessari al suo sviluppo?
Le imprese di subfornitura: quanti sono i committenti ,[object Object],AREA SUBFORNITURA “DIPENDENTE” VALORI MEDI
Le imprese di subfornitura: chi sono i committenti ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Le imprese di subfornitura: dove sono localizzati i  principali  committenti . Le imprese di subfornitura della Valle del Chiese  operano essenzialmente per   imprese committenti   localizzate nel Nord Italia .  Oltre alla provincia di Trento - in cui è localizzata la maggioranza dei principali committenti - tra le province di localizzazione dei committenti spicca Brescia.  Questi dati evidenziano un processo di apertura di “ medio raggio ” del sistema locale che, nel settore del legno arredo si concentra nelle province del Nordest, in particolare lungo la direttrice del Brennero, mentre nel settore meccanico arriva a comprendere anche le province lombarde e piemontesi a maggiore specializzazione nel settore della meccanica. In tale contesto di apertura non mancano casi di  committenza sovranazionale .  In particolare sono  7 i committenti consolidati localizzati all’estero : in  Germania  (2 committenti settore carta)  Svizzera  (1 committente settore legno),  Gran Bretagna  (1 committente settore meccanica),  Stati Uniti  (1 committente settore meccanica),  Nuova Zelanda  (1 committente settore plastica) e  Australia  (1 committente settore meccanica).
Le imprese di subfornitura: rapporto con il committente ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Requisiti più importanti richiesti dal committente
Imprese di subfornitura: un tentativo di  cluster 39 SPECIALISTI “TENDENZIALMENTE” GLOBALI 20 SUBFORNITORI GUIDA 10 SUBFORNITORI CHE FANNO INTEGRAZIONE ORIZZONTALE 8 SUBFORNITORI DIPENDENTI
Imprese committenti: quanti sono i subfornitori La maggior parte delle imprese committenti  ( committenti “pure” + miste ) si avvale di  un numero limitato - e quindi si presume selezionato - di subfornitori (< di 10).  Gli acquisti dal principale sub-fornitore, sul totale degli acquisti, incidono mediamente per il 17,6%.
Imprese committenti: dove sono localizzati i subfornitori   ,[object Object],[object Object],[object Object],0 0% Altro 0 0% Est Europa (non UE) 1 20% Estremo Oriente 0 0% Nord-America 1 5% Altri Stati Europei 1 20% Svizzera 1 20% Germania 1 30% Austria 2 20% Altre regioni d’Italia 1 25% Piemonte 4 30% Emilia Romagna 14 20% Veneto 35 50% Lombardia 3 30% Provincia di Bolzano 40 70% Provincia di Trento Nr aziende che hanno segnato una percentuale Mediana della % di acquisti Provenienza degli acquisti in subfornitura
Le imprese committenti: il rapporto con i subfornitori ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Imprese committenti: un tentativo di  cluster 14 COMMITTENTI CHE INVESTONO SULLA FILIERA 3 COMMITTENTI CHE HANNO DELOCALIZZATO PARTE DELLA SUBFORNITURA IN PAESI A BASSO COSTO DEL LAVORO 17 COMMITTENTI CHE FANNO INTEGRAZIONE VERTICALE ATTRAVERSO IL BACKSOURCING 5 COMMITTENTI CHE FANNO INTEGRAZIONE VERTICALE ATTRAVERSO LA COSTITUZIONE DI GRUPPI DI IMPRESA
Quadro riassuntivo in 10 punti ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Le progettualità (esigenze) emerse dall’indagine ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Via Fortunato Zeni, 8  38068 Rovereto (Tn) Tel. 0464 443 111 Fax. 0464 443 112 [email_address] www.trentinosviluppo.it

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Nessuna Impresa E Unisola

  • 1. NESSUNA IMPRESA E’ UN’ISOLA Competere in rete Indagine sulle filiere di sub-fornitura della Valle del Chiese Gruppo di ricerca:Claudio Filippi, Maria Luisa Oliari, Walter Nardon, Sergio Remi (coordinamento), Iris Visentin (elaborazione statistica)
  • 2. 1.Gli obiettivi dell’indagine La presente indagine si colloca in continuità con le strategie definite dal patto territoriale della Valle del Chiese , ponendosi gli obiettivi di: 1) ricostruire la mappa delle filiere e delle relazioni produttive in cui sono coinvolte le imprese della Valle del Chiese; 2) ricostruire, attraverso interviste alle imprese committenti , i processi evolutivi delle filiere produttive in termini di strategie di mercato, innovazione, internazionalizzazione; 3) indagare sulle modalità con cui le imprese di subfornitura (prevalenti nel contesto produttivo della Valle del Chiese) affrontano i processi evolutivi della filiera (innovazioni di processo e di prodotto, certificazione, logistica, ecc.); 4) individuare i nodi problematici su cui concentrare le politiche ed i progetti di sviluppo a sostegno del tessuto produttivo della Valle del Chiese. L’obiettivo generale è stimolare progettualità, presentate da gruppi di imprese con una logica coalizionale ( la stessa del patto territoriale ), incentrate sulla valorizzazione dei “ fattori immateriali ” dello sviluppo d’impresa (progetti di innovazione, certificazione, organizzazione, gestione, formazione, passaggio generazionale, ecc.) e delle “ reti lunghe di mercato ” (valorizzare la proiezione esterna del sistema locale con progetti di marketing, commercializzazione, consolidamento di reti e filiere, internazionalizzazione, ecc.).
  • 3. 3. I numeri del capitalismo molecolare in Italia (imprese manifatturiere) Fonte: elaborazioni Tagliacarne su dati EUROSTAT 2004 MICRO + PICCOLE + MEDIE = 99,7% delle imprese 78% degli addetti 68% del valore aggiunto
  • 4.
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  • 9. Il posizionamento nella filiera Il principale dato che emerge dall’indagine è il confine sfumato che caratterizza il posizionamento delle imprese nella filiera: nella maggior parte dei casi si è al contempo fornitori e committenti (imprese miste). 31% 49% Mista 45% 35% Fornitrice 24% 16% Commitente Nord Est Chiese 49 15 33 TOTALE 1 1 0 Vetro ceramica 0 1 0 Tessile abb. 29 5 17 Meccanica 15 7 12 Legno arredo 1 0 1 Chimica plastica 1 0 3 Cartastampa 1 1 0 Alimentare mista committente fornitrice
  • 10. Composizione del fatturato e modalità di produzione La modalità prevalente di produzione è per commessa . In tutti i settori la produzione direttamente trainata dalla domanda è pressoché assoluta . Nei casi in cui è presente una modalità di produzione in serie, questa si accompagna comunque ad una quota ridotta di produzione per il magazzino 22,4% 100 3 18 E) Commercializzazione di beni rivenduti senza trasformazione 65,1% 100 2 48 D) Prodotti propri 70,7% 100 1 64 C) Prodotti di subfornitura 49,1% 100 5 20 B) Lavorazioni effettuate in conto terzi 31,3% 100 2 15 A) Servizi tecnico industriali Valore medio delle risposte % Massimo % Minimo % Numero di imprese Composizione % del fatturato
  • 11. Andamento fatturato: la forza quieta che cresce ai margini
  • 12. Eredità imprenditoriale La fascia di età degli imprenditori maggiormente rappresentata è quella dei quaranta – cinquantenni. I dati rilevano anche una significativa presenza di imprenditori nati dopo il 1970, ciò porta a pensare che il problema dell’eredità imprenditoriale in Valle del Chiese non sia particolarmente pregnante. Dato ulteriormente confermato dal fatto che ben il 42% degli imprenditori hanno ereditato l’impresa dal padre e che in ben 25 imprese (26% delle intervistate) i figli sono coinvolti nell’impresa , con funzioni – com’è tipico nella piccola dimensione di impresa - sia direttive, sia operative. Progetto valorizzazione eredità imprenditoriale
  • 13.
  • 14. Mercati di vendita Le imprese che dichiarano di realizzare una quota del proprio fatturato sui mercati esteri sono 21 12,0 13,0% 30% 1% 7 Altro 9,7 14,6% 30% 2% 7 Est Europa (non UE) 7,1 15,0% 20% 10% 2 Estremo Oriente 4,2 17,0% 20% 14% 2 Nord-America 23,7 25,0% 75% 5% 9 Altri Stati Europei 20,0 17,3% 40% 2% 3 Svizzera 19,7 24,0% 40% 2% 3 Germania 7,6 9,5% 20% 3% 4 Austria 11,2 18,5% 40% 5% 23 Altre regioni d’Italia 19,0 15,3% 80% 3% 15 Piemonte 13,6 20,3% 50% 5% 24 Emilia Romagna 21,4 27,5% 90% 2% 30 Veneto 25,2 31,3% 100% 2% 74 Lombardia 17,1 15,9% 60% 1% 16 Provincia di Bolzano 34,9 51,9% 100% 1% 81 Provincia di Trento Deviaizone standard Media Massimo Minimo Nr imprese Destinazione % delle vendite
  • 15. Mercati di approvvigionamento 1 0 2 3 Altro 0 0 0 2 Est Europa (non UE) 0 0 0 2 Estremo Oriente 0 0 1 2 Nord-America 1 0 2 6 Altri Stati Europei 0 0 3 6 Svizzera 0 0 13 18 Germania 0 0 2 19 Austria 0 1 6 9 Altre regioni d’Italia 1 1 6 2 Piemonte 1 2 9 8 Emilia Romagna 2 10 27 26 Veneto 13 26 46 56 Lombardia 0 0 3 8 Provincia di Bolzano 14 46 21 47 Provincia di Trento Prodotti di subfornitura Lavorazioni e servizi Macchinari e tecnologie Materie prime e/o componenti
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  • 18. Fattori di forza e di debolezza delle imprese Formula imprenditoriale: Specializzazione + flessibilità produttiva + capacità relazionali 0% 0 altro 0% 0 accessibilità a incentivi creditizi e/o finanziamenti pubblici 2% 2 accessibilità ai mercati internazionali 5% 5 sviluppo di reciprocità con committenti o subfornitori primari 7% 7 potenzialità di penetrazione di nuove nicchie di mercato 17% 16 prezzi competitivi 20% 19 reputazione e affidabilità del marchio 27% 26 manodopera flessibile e polivalente 29% 28 manodopera specializzata 31% 30 livello tecnologico della produzione 36% 35 capacità di relazione e rapporto con i committenti/clienti 52% 50 qualità di beni e servizi offerti 64% 61 capacità di adattamento alle specifiche dei committenti/clienti % nr Fattori di forza dell’impresa 3% 3 vincoli al reperimento di servizi (pubblici/privati) utili all'operatività 5% 5 difficoltà di reperimento di manager preparati e affidabili 6% 6 Altro 6% 6 problemi di reperimento di risorse finanziarie per gli investimenti 6% 6 problemi di selezione di nuovi subfornitori locali/nazionali 11% 11 difficoltà di comunicazione del marchio 13% 12 emersione di nuovi competitori internazionali 14% 13 diffusione di nuovi competitori locali 17% 16 vincoli legati alla localizzazione (logistici-infrastrutturali) 17% 16 debolezze di controllo del canale commerciale e di fornitura 17% 16 difficoltà di selezione di committenti affidabili 17% 16 introduzione di nuovi prodotti sostitutivi 20% 19 introduzione nel settore di nuove tecnologie di processo 22% 21 difficoltà di reperimento della manodopera comune 27% 26 problemi di organizzazione della produzione 65% 62 difficoltà di reperimento della manodopera specializzata % nr Fattori di debolezza dell'impresa
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  • 20. ACCESSO AL CREDITO Processi di aggregazione bancaria e dei confidi ? Basilea 2 e rating d’impresa ? 1% 1 - altro 2% 2 - SI, perchè il tasso di interesse è troppo elevato 3% 3 - SI, perchè la banca richiede eccessive garanzie 18% 17 - NO, perchè è aiutata da qualche Consorzio fidi 59% 57 - NO, perchè può avere credito bancario a buone condizioni 22% 21 - NO, perchè ha accesso al credito agevolato 57% 55 - NO, perchè si autofinanzia Percentuale nr Aziende L’azienda ha difficoltà nel reperire i finanziamenti necessari al suo sviluppo?
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  • 23. Le imprese di subfornitura: dove sono localizzati i principali committenti . Le imprese di subfornitura della Valle del Chiese operano essenzialmente per imprese committenti localizzate nel Nord Italia . Oltre alla provincia di Trento - in cui è localizzata la maggioranza dei principali committenti - tra le province di localizzazione dei committenti spicca Brescia. Questi dati evidenziano un processo di apertura di “ medio raggio ” del sistema locale che, nel settore del legno arredo si concentra nelle province del Nordest, in particolare lungo la direttrice del Brennero, mentre nel settore meccanico arriva a comprendere anche le province lombarde e piemontesi a maggiore specializzazione nel settore della meccanica. In tale contesto di apertura non mancano casi di committenza sovranazionale . In particolare sono 7 i committenti consolidati localizzati all’estero : in Germania (2 committenti settore carta) Svizzera (1 committente settore legno), Gran Bretagna (1 committente settore meccanica), Stati Uniti (1 committente settore meccanica), Nuova Zelanda (1 committente settore plastica) e Australia (1 committente settore meccanica).
  • 24.
  • 25. Imprese di subfornitura: un tentativo di cluster 39 SPECIALISTI “TENDENZIALMENTE” GLOBALI 20 SUBFORNITORI GUIDA 10 SUBFORNITORI CHE FANNO INTEGRAZIONE ORIZZONTALE 8 SUBFORNITORI DIPENDENTI
  • 26. Imprese committenti: quanti sono i subfornitori La maggior parte delle imprese committenti ( committenti “pure” + miste ) si avvale di un numero limitato - e quindi si presume selezionato - di subfornitori (< di 10). Gli acquisti dal principale sub-fornitore, sul totale degli acquisti, incidono mediamente per il 17,6%.
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  • 29. Imprese committenti: un tentativo di cluster 14 COMMITTENTI CHE INVESTONO SULLA FILIERA 3 COMMITTENTI CHE HANNO DELOCALIZZATO PARTE DELLA SUBFORNITURA IN PAESI A BASSO COSTO DEL LAVORO 17 COMMITTENTI CHE FANNO INTEGRAZIONE VERTICALE ATTRAVERSO IL BACKSOURCING 5 COMMITTENTI CHE FANNO INTEGRAZIONE VERTICALE ATTRAVERSO LA COSTITUZIONE DI GRUPPI DI IMPRESA
  • 30.
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  • 32. Via Fortunato Zeni, 8 38068 Rovereto (Tn) Tel. 0464 443 111 Fax. 0464 443 112 [email_address] www.trentinosviluppo.it