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APPLICAZIONE DELL’IRRIGAZIONE NELLA
VITICOLTURA MODERNA
Chi è Scarabelli Irrigazione
La Scarabelli Irrigazione , con sede a Bologna , è una azienda presente sul mercato
italiano dell’irrigazione da circa 40 anni.
Distributore sul mercato italiano di prestigiosi marchi internazionali sia inerenti
l’irrigazione che accessori di impiantistica, presenta un catalogo completo e ricco di
soluzioni applicative
Struttura con circa 30 dipendenti, suddivide il suo business tra due aree operative:
AGRICOLTURA
RESIDENZIALE
Una struttura di supporto tecnico di progettazione ed assistenza post vendita rende la
Scarabelli un ottimo partner per tutte le tipologia di impiantistica.
pompa
idrovalvola
filtrazione secondaria
filtrazione primaria
fertirrigazione
ala gocciolante
collettore
STRUTTURA IMPIANTO IRRIGUO
Le ali gocciolanti
CARATTERISTICHE EROGATORI NON AUTOCOMPENSANTI
Ogni erogatore ha un rapporto P / Q caratteristico
2 l/h
4 l/h
8 l/h
10 mca
2 l/h
4 l/h
8 l/h
15 mca
Incremento di portata
Pressione
formula:
Q = Q0 P
X
Q = portata effettiva
Qo = portata di riferimento
P = pressione di lavoro
X = 0,5 ( caratteristica del gocciolatore)
Le ali gocciolanti
CARATTERISTICHE EROGATORI AUTOCOMPENSANTI
Ogni erogatore ha una curva P / Q invariate in un intervallo di pressioni
pressione m
portatal/h
Min press. lavoro Max press. lavoro
SUPER DRIP
Progettazione
Tecniche agricoltura
Nella moderna agricoltura le tecniche irrigue , con ala gocciolante , si suddividono in 3
filoni :
1) Ala poggiata a terra
2) Ala a filo
3) Ala in sub-irrigazione
Vediamo le caratteristiche di ciascuna di queste tecniche
Ala gocciolante appesa al filo
Questa è l’applicazione più comune di irrigazione a goccia per vigneto, basato su un gocciolatore
(integrato o a bottone) sospeso a 30-50 cm sopra il terreno lungo la linea principale.
Questa applicazione è particolarmente indicata quando il controllo per le piante infestanti è realizzato
tramite aratura o lavorazioni meccaniche, in quanto non rimangono impedimenti sul terreno.
Prodotti utilizzabili:
Ali integrali = Super Drip, PC2
Gocciolatori a bottone = SG, ESG (per pendenze superiori al 25%).
Ala gocciolante poggiata al terreno
La forma più semplice, vantaggiosa e versatile di irrigazione a goccia.
L’irrigazione a goccia superficiale è consigliabile specialmente quando il diserbo sotto la vite
è chimico. Le ali gocciolanti sono poggiate sulla superficie del suolo sotto le viti lungo la linea
del filare
Prodotti utilizzabili:
Ali integrali = Super Drip, PC2
Ala gocciolante in sub irrigazione ( SDI ) subsurface drip irrigation
La tecnica di irrigazione a goccia per vigneto tecnologicamente più avanzata, affidabile, precisa ed
efficiente.
L’irrigazione a goccia in subirrigazione si basa sull’interramento di un’ala gocciolante integrale a 25
– 50 cm di profondità nel suolo.
Le ali gocciolanti sono posate in maniera parallela alla linea principale, 30 – 40 cm dal tronco o nel
centro dell’interfila.
La subirrigazione delle viti ha diversi notevoli vantaggi:
• le ali gocciolanti sono protette da danni: vandalici, climatici e meccanici
• l’acqua persa per l’evaporazione è ridotta di circa il 10 – 20% rispetto all’irrigazione a goccia
superficiale
• l’acqua viene applicata in maniera precisa al centro della zona della radice
• ridotto sviluppo estivo delle piante infestanti
Prodotti utilizzabili:
Ali integrali = Super Drip, PC2
Sub-irrigazione
L’applicazione in Italia di questa tecnica avviene su erbai di medica.
Si trovano grandi ostacoli all’applicazione della tecnica sino al boom dei vigneti dove
l’interramento dell’ala viene visto non solo come miglioramento tecnologico ma anche
come aspetto estetico soprattutto in prossimità di cantine prestigiose.
Con la semplificazione delle operazioni di realizzazione impianti, visti gli aspetti estetici
del sistema e in alcuni casi il desiderio di testare soluzioni innovative, questa tecnica
prende piede e diventa pratica consolidata nei vigneti del Nord est ( prosecco ), in
Toscana ed in Romagna.
Quindi in Italia non viene vista come tecnica di risparmio idrico, anzi a volte i
consumi idrici salgono, ma più come aspetto estetico / funzionale del sistema.
PRE ANALISI IMPIANTO
Per realizzare un impianto di irrigazione il primo aspetto da prendere in considerazione
è il contenitore in cui l’acqua dovrà muoversi : il TERRENO
L’acqua nel terreno
La tessitura del terreno
Tessitura del suolo
(U.S.D.A.)
Capacità di Campo
%
Punto di Appassimento % Acqua Disponibile
%
Sabbioso 10 4 6
Sabbioso-Franco 16 7 9
Franco Sabbioso 21 9 12
Franco* 27 12 15
Franco-Limoso 30 15 15
Franco-Argillo-Limoso 36 20 16
Franco-Argilloso 32 18 14
Franco-Argilloso-Sabbioso 29 18 11
Argilloso-Sabbioso 28 15 13
Limoso-Argilloso 40 20 20
Argilloso-Sabbioso 40 22 10
Movimento dell’acqua nel terreno
Nei terreni sabbiosi
l’acqua ha un forte
movimento verso il
basso rispetto
all’allargamento
orizzontale.
Nei terreni argillosi il
movimento si ribalta
essendo superiore il
movimento orizzontale
rispetto al verticale
sabbioso medio pesante
Tecnica di posa
Abbiamo visto sino ad ora gli aspetti generali che ci permettono ora di iniziare a
definire come poter realizzare l’impianto di irrigazione.
Definito il tipo di terreno possiamo ora andare a definire ulteriori due aspetti se si
lavora in sub irrigazione:
• Distanza dalla pianta
• Profondità di posa
Profondità e distanza
15 – 30 cm
Il posizionamento deve tenere in
considerazione:
• Le operazioni colturali svolte sul
terreno.
• Gli eventuali passaggi di mezzi operativi
«pesanti».
• La vigoria e l’età della pianta.
20 – 40 cm
Definizione tempi irrigazione
Per poter definire questi parametri bisogna introdurre alcune nozioni di gestione
agronomica nuove :
o Evaporato medio ET0
o Evapotraspirazione ETP
o Coefficiente colturale Kc
o Rapporto di irrigazione RI
o Bilancio Idrico
Bilancio Idrico
Con questo termine intendiamo definire come il nostro terreno si comporta
nell’integrità degli eventi che avvengono durante la stagione.
Il nostro terreno è un contenitore nel quale
l’acqua può entrare ed uscire per differenti
motivi.
Quello che a noi interessa e ricerchiamo è
mantenere un volume corretto di acqua
durante la stagione calda senza eccessi di
irrigazione ( saturazione/percolazione) o
mancanze di acqua ( punto appassimento PA).
Obbiettivo del sistema irriguo è reintegrare il
volume di acqua necessario alla coltivazione
in considerazione delle piogge e
dell’evaporazione.
Evaporazione
Per capire quanta acqua sia necessario reintegrare giornalmente ad una coltura è
necessario capire quanta acqua venga consumata dalla pianta.
A questo scopo andrà calcolata l’evaporazione.
Per questo valore viene utilizzato o una stazione meteo che integra più dati per
raggiungere questo valore o un evaporimetro classe A , cioè una vasca nella quale viene
verificato giornalmente il valore di riduzione dell’acqua contenuta.
Questo metodo di rilevazione viene
utilizzato oramai dai centri di ricerca.
Internet e i sistemi elettronici
forniscono dati ugualmente attendibili
con costi molto più bassi.
Questo valore di evaporazione è
assimilabile al volume di acqua
consumato da un prato.
Evapotraspirazione
Non essendo il nostro obbiettivo, almeno per ora, irrigare un manto erboso, ma vitigni
dobbiamo trovare un metodo che leghi il valore generico di ET0 alla coltura.
In questo ci viene in aiuto il coefficiente colturale KC.
Questo valore permette mediante una semplice moltiplicazione di ottenere quanta
acqua devo reintegrare alla mia coltura in funzione della fase fenologica della coltura
stessa.
VALORI FAO
Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre
0,45 0,55 0,60 0,60 0,60 0,60 0,50
Come irrigare ?
Per decidere quando irrigare, si deve considerare che :
la suscettibilità della vite allo stress idrico varia a seconda della fase fenologica
ma devono anche essere tenuti in debito conto gli obiettivi enologici che devono essere
perseguiti.
Uno spartiacque è rappresentato dall’invaiatura :
determina una differente sensibilità allo stress a causa della disconnessione idraulica tra
germoglio e grappolo che si viene a creare.
Lo stress in epoca precoce limita la produzione, portando all’ottenimento di acini più
piccoli.
L’irrigazione può rivelarsi necessaria anche dopo l’invaiatura e tende in questo caso a
ritardare la maturazione
Conoscere per razionalizzare
La tecnica irrigua in vigneto è spesso applicata senza strategia e in maniera poco razionale, mentre
la situazione climatica e produttiva attuale impone un repentino passaggio a una gestione
ragionata dell’irrigazione.
DECIDERE QUANTO IRRIGARE
• La mancanza di acqua determina una riduzione dell’apertura stomatica, con riflessi negativi
sull’attività fotosintetica e quindi sulla quantità e sulla qualità della produzione ottenibile.
• Oltre una certo livello di apertura degli stomi non si hanno però benefici produttivi, arrivando
al cosiddetto consumo idrico di lusso.
Si introduce a questo punto il concetto di STRESS IDRICO CONTROLLATO, che prevede la
restituzione solo di una quota dell’evapotraspirato, per massimizzare i risultati quali-quantitativi.
Lo stress idrico ha ripercussioni dirette sugli stomi, dal momento che ne determina la parziale
chiusura, con diminuzione della traspirazione e aumento dell’efficienza dell’uso dell’acqua.
Conoscere per razionalizzare
Questo meccanismo di risposta allo stress idrico è alla base dell’applicazione del
RDI root deficit irrigation o deficit idrico controllato
che prevede il reintegro dei volumi irrigui con un livello inferiore rispetto a quello ottimale.
È noto come un leggero stress in post allegagione consenta di :
• controllare le dimensioni della bacca
• lo sviluppo vegetativo
• favorisca un accumulo di antociani se imposto in post-invaiatura
• possa migliorare le caratteristiche compositive della bacca nella fase finale della maturazione
Nel complesso lo stress idrico controllato:
 migliora le caratteristiche dell’uva
 permette un risparmio di acqua fino al 50%
 determina però un calo produttivo rispetto al pienamente irrigato
Nuovi coefficienti per RDI
Quindi riprendendo la tabella del Kc FAO questa potrà essere rivista in questo modo :
VALORI FAO vs RDI
Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre
0,45 0,55 0,60 0,60 0,60 0,60 0,50
0,10 0,25 0,35 0,35 0,35 0,30 0,15
Applicazioni ……. ERRATE
RISTAGNI DI ACQUA SOTTO GLI EROGATORI
INSTALLAZIONE DI DOPPIA ALA PER
REINTEGRI PIU’ VELOCI
Applicazioni
SUB IRRIGAZIONE SU TERRAZZAMENTI
GOCCIA GUIDATA SU RIMPIAZZO
Applicazioni
IMPIANTO NUOVO
IMPIANTO IN
PRODUZIONE
Applicazioni
SUBIRRIGAZIONE
COLLINARE
INERBITO
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APPLICAZIONE DELL’IRRIGAZIONE NELLA VITICOLTURA MODERNA , by Sergio Costa

  • 2. Chi è Scarabelli Irrigazione La Scarabelli Irrigazione , con sede a Bologna , è una azienda presente sul mercato italiano dell’irrigazione da circa 40 anni. Distributore sul mercato italiano di prestigiosi marchi internazionali sia inerenti l’irrigazione che accessori di impiantistica, presenta un catalogo completo e ricco di soluzioni applicative Struttura con circa 30 dipendenti, suddivide il suo business tra due aree operative: AGRICOLTURA RESIDENZIALE Una struttura di supporto tecnico di progettazione ed assistenza post vendita rende la Scarabelli un ottimo partner per tutte le tipologia di impiantistica.
  • 4.
  • 5. Le ali gocciolanti CARATTERISTICHE EROGATORI NON AUTOCOMPENSANTI Ogni erogatore ha un rapporto P / Q caratteristico 2 l/h 4 l/h 8 l/h 10 mca 2 l/h 4 l/h 8 l/h 15 mca Incremento di portata Pressione formula: Q = Q0 P X Q = portata effettiva Qo = portata di riferimento P = pressione di lavoro X = 0,5 ( caratteristica del gocciolatore)
  • 6. Le ali gocciolanti CARATTERISTICHE EROGATORI AUTOCOMPENSANTI Ogni erogatore ha una curva P / Q invariate in un intervallo di pressioni pressione m portatal/h Min press. lavoro Max press. lavoro
  • 9. Tecniche agricoltura Nella moderna agricoltura le tecniche irrigue , con ala gocciolante , si suddividono in 3 filoni : 1) Ala poggiata a terra 2) Ala a filo 3) Ala in sub-irrigazione Vediamo le caratteristiche di ciascuna di queste tecniche
  • 10. Ala gocciolante appesa al filo Questa è l’applicazione più comune di irrigazione a goccia per vigneto, basato su un gocciolatore (integrato o a bottone) sospeso a 30-50 cm sopra il terreno lungo la linea principale. Questa applicazione è particolarmente indicata quando il controllo per le piante infestanti è realizzato tramite aratura o lavorazioni meccaniche, in quanto non rimangono impedimenti sul terreno. Prodotti utilizzabili: Ali integrali = Super Drip, PC2 Gocciolatori a bottone = SG, ESG (per pendenze superiori al 25%).
  • 11. Ala gocciolante poggiata al terreno La forma più semplice, vantaggiosa e versatile di irrigazione a goccia. L’irrigazione a goccia superficiale è consigliabile specialmente quando il diserbo sotto la vite è chimico. Le ali gocciolanti sono poggiate sulla superficie del suolo sotto le viti lungo la linea del filare Prodotti utilizzabili: Ali integrali = Super Drip, PC2
  • 12. Ala gocciolante in sub irrigazione ( SDI ) subsurface drip irrigation La tecnica di irrigazione a goccia per vigneto tecnologicamente più avanzata, affidabile, precisa ed efficiente. L’irrigazione a goccia in subirrigazione si basa sull’interramento di un’ala gocciolante integrale a 25 – 50 cm di profondità nel suolo. Le ali gocciolanti sono posate in maniera parallela alla linea principale, 30 – 40 cm dal tronco o nel centro dell’interfila. La subirrigazione delle viti ha diversi notevoli vantaggi: • le ali gocciolanti sono protette da danni: vandalici, climatici e meccanici • l’acqua persa per l’evaporazione è ridotta di circa il 10 – 20% rispetto all’irrigazione a goccia superficiale • l’acqua viene applicata in maniera precisa al centro della zona della radice • ridotto sviluppo estivo delle piante infestanti Prodotti utilizzabili: Ali integrali = Super Drip, PC2
  • 13. Sub-irrigazione L’applicazione in Italia di questa tecnica avviene su erbai di medica. Si trovano grandi ostacoli all’applicazione della tecnica sino al boom dei vigneti dove l’interramento dell’ala viene visto non solo come miglioramento tecnologico ma anche come aspetto estetico soprattutto in prossimità di cantine prestigiose. Con la semplificazione delle operazioni di realizzazione impianti, visti gli aspetti estetici del sistema e in alcuni casi il desiderio di testare soluzioni innovative, questa tecnica prende piede e diventa pratica consolidata nei vigneti del Nord est ( prosecco ), in Toscana ed in Romagna. Quindi in Italia non viene vista come tecnica di risparmio idrico, anzi a volte i consumi idrici salgono, ma più come aspetto estetico / funzionale del sistema.
  • 14. PRE ANALISI IMPIANTO Per realizzare un impianto di irrigazione il primo aspetto da prendere in considerazione è il contenitore in cui l’acqua dovrà muoversi : il TERRENO
  • 16. La tessitura del terreno Tessitura del suolo (U.S.D.A.) Capacità di Campo % Punto di Appassimento % Acqua Disponibile % Sabbioso 10 4 6 Sabbioso-Franco 16 7 9 Franco Sabbioso 21 9 12 Franco* 27 12 15 Franco-Limoso 30 15 15 Franco-Argillo-Limoso 36 20 16 Franco-Argilloso 32 18 14 Franco-Argilloso-Sabbioso 29 18 11 Argilloso-Sabbioso 28 15 13 Limoso-Argilloso 40 20 20 Argilloso-Sabbioso 40 22 10
  • 17. Movimento dell’acqua nel terreno Nei terreni sabbiosi l’acqua ha un forte movimento verso il basso rispetto all’allargamento orizzontale. Nei terreni argillosi il movimento si ribalta essendo superiore il movimento orizzontale rispetto al verticale sabbioso medio pesante
  • 18. Tecnica di posa Abbiamo visto sino ad ora gli aspetti generali che ci permettono ora di iniziare a definire come poter realizzare l’impianto di irrigazione. Definito il tipo di terreno possiamo ora andare a definire ulteriori due aspetti se si lavora in sub irrigazione: • Distanza dalla pianta • Profondità di posa
  • 19. Profondità e distanza 15 – 30 cm Il posizionamento deve tenere in considerazione: • Le operazioni colturali svolte sul terreno. • Gli eventuali passaggi di mezzi operativi «pesanti». • La vigoria e l’età della pianta. 20 – 40 cm
  • 20. Definizione tempi irrigazione Per poter definire questi parametri bisogna introdurre alcune nozioni di gestione agronomica nuove : o Evaporato medio ET0 o Evapotraspirazione ETP o Coefficiente colturale Kc o Rapporto di irrigazione RI o Bilancio Idrico
  • 21. Bilancio Idrico Con questo termine intendiamo definire come il nostro terreno si comporta nell’integrità degli eventi che avvengono durante la stagione. Il nostro terreno è un contenitore nel quale l’acqua può entrare ed uscire per differenti motivi. Quello che a noi interessa e ricerchiamo è mantenere un volume corretto di acqua durante la stagione calda senza eccessi di irrigazione ( saturazione/percolazione) o mancanze di acqua ( punto appassimento PA). Obbiettivo del sistema irriguo è reintegrare il volume di acqua necessario alla coltivazione in considerazione delle piogge e dell’evaporazione.
  • 22. Evaporazione Per capire quanta acqua sia necessario reintegrare giornalmente ad una coltura è necessario capire quanta acqua venga consumata dalla pianta. A questo scopo andrà calcolata l’evaporazione. Per questo valore viene utilizzato o una stazione meteo che integra più dati per raggiungere questo valore o un evaporimetro classe A , cioè una vasca nella quale viene verificato giornalmente il valore di riduzione dell’acqua contenuta. Questo metodo di rilevazione viene utilizzato oramai dai centri di ricerca. Internet e i sistemi elettronici forniscono dati ugualmente attendibili con costi molto più bassi. Questo valore di evaporazione è assimilabile al volume di acqua consumato da un prato.
  • 23. Evapotraspirazione Non essendo il nostro obbiettivo, almeno per ora, irrigare un manto erboso, ma vitigni dobbiamo trovare un metodo che leghi il valore generico di ET0 alla coltura. In questo ci viene in aiuto il coefficiente colturale KC. Questo valore permette mediante una semplice moltiplicazione di ottenere quanta acqua devo reintegrare alla mia coltura in funzione della fase fenologica della coltura stessa. VALORI FAO Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre 0,45 0,55 0,60 0,60 0,60 0,60 0,50
  • 24. Come irrigare ? Per decidere quando irrigare, si deve considerare che : la suscettibilità della vite allo stress idrico varia a seconda della fase fenologica ma devono anche essere tenuti in debito conto gli obiettivi enologici che devono essere perseguiti. Uno spartiacque è rappresentato dall’invaiatura : determina una differente sensibilità allo stress a causa della disconnessione idraulica tra germoglio e grappolo che si viene a creare. Lo stress in epoca precoce limita la produzione, portando all’ottenimento di acini più piccoli. L’irrigazione può rivelarsi necessaria anche dopo l’invaiatura e tende in questo caso a ritardare la maturazione
  • 25. Conoscere per razionalizzare La tecnica irrigua in vigneto è spesso applicata senza strategia e in maniera poco razionale, mentre la situazione climatica e produttiva attuale impone un repentino passaggio a una gestione ragionata dell’irrigazione. DECIDERE QUANTO IRRIGARE • La mancanza di acqua determina una riduzione dell’apertura stomatica, con riflessi negativi sull’attività fotosintetica e quindi sulla quantità e sulla qualità della produzione ottenibile. • Oltre una certo livello di apertura degli stomi non si hanno però benefici produttivi, arrivando al cosiddetto consumo idrico di lusso. Si introduce a questo punto il concetto di STRESS IDRICO CONTROLLATO, che prevede la restituzione solo di una quota dell’evapotraspirato, per massimizzare i risultati quali-quantitativi. Lo stress idrico ha ripercussioni dirette sugli stomi, dal momento che ne determina la parziale chiusura, con diminuzione della traspirazione e aumento dell’efficienza dell’uso dell’acqua.
  • 26. Conoscere per razionalizzare Questo meccanismo di risposta allo stress idrico è alla base dell’applicazione del RDI root deficit irrigation o deficit idrico controllato che prevede il reintegro dei volumi irrigui con un livello inferiore rispetto a quello ottimale. È noto come un leggero stress in post allegagione consenta di : • controllare le dimensioni della bacca • lo sviluppo vegetativo • favorisca un accumulo di antociani se imposto in post-invaiatura • possa migliorare le caratteristiche compositive della bacca nella fase finale della maturazione Nel complesso lo stress idrico controllato:  migliora le caratteristiche dell’uva  permette un risparmio di acqua fino al 50%  determina però un calo produttivo rispetto al pienamente irrigato
  • 27. Nuovi coefficienti per RDI Quindi riprendendo la tabella del Kc FAO questa potrà essere rivista in questo modo : VALORI FAO vs RDI Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre 0,45 0,55 0,60 0,60 0,60 0,60 0,50 0,10 0,25 0,35 0,35 0,35 0,30 0,15
  • 28. Applicazioni ……. ERRATE RISTAGNI DI ACQUA SOTTO GLI EROGATORI INSTALLAZIONE DI DOPPIA ALA PER REINTEGRI PIU’ VELOCI
  • 29. Applicazioni SUB IRRIGAZIONE SU TERRAZZAMENTI GOCCIA GUIDATA SU RIMPIAZZO
  • 34.