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Le Associazioni fondiarie:
risposta all’abbandono
del territorio
Le opportunità per le differenti
situazioni fondiarie e ambientali.
Moncalvo 21 ottobre 2016
andrea cavallero, UNITO
Argomenti trattati:
-1) ABBANDONO
-2) ASSOCIAZIONI FONDIARIE
-3) INTERVENTI OPERATIVI
CON RIFERIMENTO AI
TERRITORI COLLINARI
1) L’abbandono dei terreni un
tempo coltivati è fenomeno
europeo ma specialmente
italiano, delle aree interne
montane e collinari.
Si tratta di aree inespresse
sacrificate, depauperate.
Persistente sottoutilizzazione
di risorse ed esclusione sociale dei
residenti.
Il fenomeno dell’abbandono
interessa però anche territori
in gran parte ancora coltivati.
Porzioni molto frazionate,
per situazioni ereditarie,
cambio di attività,
migrazione, ecc.
manifestano l’abbandono.
il costo dell’abbandono
è notevole:
mancati prodotti,
alterazione ambientale e
paesaggistica,
ridotta fruibilità,
problemi fitosanitari,
perdita di posti di lavoro.
Esempi dell’abbandono o
della sottoutilizzazione
dei terreni
in molti ambienti italiani:
- montagna a differenti
altitudini
- alta collina
- collina in attualità d’uso
Abbandono nella media montagna
Bassa montagna
aspetti dell’ abbandono
In collina
La boscaglia d’invasione
deve essere contrastata ovunque
se ci sono alternative gestionali,
agropastorali o forestali.
in alternativa: il Paesaggio come
attraente vessillo della
qualità dei prodotti
Cause “abbandono”
-Frazionamento fondiario
-Modeste dimensione delle
imprese
-Bassa produttività unitaria
-Scarse possibilità / attitudini
all’ integrazione fra imprese
-Inadeguata formazione
e iniziative professionali.
• Il frazionamento ha
“ingessato” ogni
intervento operativo
in collina e montagna.
Importanza dell’individuazione
delle attività di riferimento
possibili per ogni ambiente
- 2) ASSOCIAZIONI
FONDIARIE
Strumento attuale
dell’Associazionismo
fondiario
L’accorpamento delle
superfici valorizza la
produttività unitaria,
le opportunità gestionali,
la conservazione
degli ambienti e
la fruibilità degli stessi.
Risponde al crescente
bisogno di terra
Nessuno potrà sostituirsi
ai proprietari locali a meno
dell’esproprio (!).
Orientamento vincente:
risolvere localmente
i problemi dell’abbandono
e non solo,
con i Proprietari locali.
L’interesse per un territorio
non può prescindere dai
regimi proprietari esistenti
nel territorio stesso.
Affrontare i problemi
delle terre abbandonate e
della dimensione aziendale
per un futuro
del Settore primario
Recuperare funzionalmente ed
economicamente
i territori collinari e montani
si può con l’Associazione
fondiaria.
ASSOCIATION FONCIERE PASTORAUX
“legge pastorale francese del 1972” !
+ GROUPEMENT PASTORAU
Collegamento ASFO a IMPRESA
Obiettivi della legge francese:
• Contrastare l’abbandono..
• Recuperare produttività dei terreni.
• Ampliare la superficie fondiaria a
gestione unitaria.
• Aumentare la dimensione delle
imprese di utilizzazione:
“GROUPEMENT PASTORAUX“.
Estendendo agli ambienti italiani
la soluzione francese, nata per la
montagna e l’allevamento,
L’ASFO può divenire
-l’opportunità per superare
-il frazionamento, ovunque
vi siano, anche in pianura,
l’ abbandono e le ridotte
dimensioni aziendali.
In Italia è mancato fino ad ora
un suppporto legislativo.
L’ASSOCIAZIONE FONDIARIA
è iniziativa di promozione privata,
e individuale
accettata dai proprietari con o
senza l’approvazione comunale.
Prossima approvazione di
Legge Regionale sulle
Associazioni fondiarie.
Possibilità di incentivi
regionali alla costituzione
e alla durata dell’ ASFO.
Grande opportunità
tecnica, economica e sociale.
Regolamento Associazione
fondiaria: (avv. Roullet e ac.)
- libera associazione fra
Proprietari dei terreni delle
zone potenzialmente interessate
Finalità:
. recupero funzionale.
. valorizzazione paesaggistica.
. valorizzazione ambientale.
. multiuso del territorio.
Associazione fondiaria:
- proprietà individuali intangibili,
non usucapibili
- incremento valore dell’insieme.
possibilità di eventuale reddito.
- adesione scritta con indicazioni
particelle conferite
- superamento particolarismi
Criteri Adesione Proprietari
all’Associazione fondiaria:
- titolo di proprietà (o erede)
- superficie apportata (dati catastali)
-stato e valore copertura vegetale
attuale (indicatore oggettivo qualità)
-definizione “quote di partecipazione”
Associazione senza fini di lucro,
ricadute ambientali, fruitive
importanti per il territorio.
Esternalità positive a favore
della collettività.
Possibilità di distribuzione di
eventuale reddito con
trasformazione in S.S.
Separazione ASFO e IMPRESA
Organi direttivi dell’ASFO:
Sovrana Assemblea Conferenti.
Presidente: eletto fra Conferenti.
Consiglieri: 3 eletti fra Conferenti.
Segretario operativo (tecnico).
agilità operativa /amministrativa.
• L’Asfo gestisce l’area accorpata:
- sceglie un operatore adeguato
(fra i soci o esterno).
- migliora la funzionalità dell’Area.
- in funzione della produttività
dell’area:
l’operatore paga un canone
investito per l’area stessa,
+ cauzione a garanzia,
+ accesso ai contributi (PSR)
- Possibilità di recesso
dei proprietari conferenti
con uno o più anni di preavviso.
(in funzione della durata
del contratto dell’Utilizzatore).
Importanza della
lunga durata
dell’ ASFO !
Interventi comunali a favore
ASFO
-ordinanze per recupero paesaggistico
prevenzione incendi,
esigenze fitosanitarie
incremento esternalità positive.
- indicazioni sanzionatorie;
- soluzioni alternative con l ’ adesione
all ’ Associazione Fondiaria.
-recinzione aree di proprietà dei non
Aderenti, con segnalazione.
segue ASFO / Comune
• Possibilità di inclusione nella
gestione degli appezzamenti di
proprietari “silenti”:
• 1- conservazione delle
caratteristiche produttive
originarie degli appezzamenti.
• 2- accumulo eventuali redditi
distribuiti a favore dei “silenti”.
• Atteso e verificato effetto
sul valore dell’insieme
dell’area accorpata,
e sul valore di immobili in
aree adiacenti.
-3) INTERVENTI OPERATIVI
CON RIFERIMENTO AI
TERRITORI COLLINARI
E AI PROBLEMI
FITOSANITARI
Per collegare la Flavescenza
dorata all’ASFO vi sono molte
considerazioni e opportunità:
-acquisire la gestione delle aree a
vigneto abbandonato;
- ripulire e togliere ogni residuo
di vitis vinifera.
Ma poi che fare del
terreno ripulito?
Vigneto abbandonato
Vigneto marginale
Recuperi parziali di vigneti
Invasione boschiva
Situazioni da affrontare:
- l’eliminazione delle piante di
vite abbandonate non risolve
il problema gestionale:
Rifare e gestire il vigneto:
difficoltà, costi, motivazioni del
precedente abbandono,
condizioni del suolo e
dell’appezzamento, durata ASFO
Considerare la graduale o
avanzata tendenza
alla monocoltura viticola
e all’ abbandono in molti
areali; difficoltà gravi per
il territorio, perdita di
attrattive e fruibilità
L’accordo fra proprietari confinanti
con vigneto coltivato e abbandonato
è difficile e limitativo.
Accorpare tutti i terreni abbandonati
offre opportunità aggiuntive:
- elimina rapporti personali
- consente interventi agricolo-
forestali di grande valore
territoriale.
Possibilità per altre destinazioni
produttive:
difficoltà di scelta, difficoltà
organizzative, relazioni con
aree vitate.
1) Introdurre colture gestibili e
meccanizzabili: cereali da
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integrale con catena del freddo
2) Indirizzo foraggero pastorale
- Allevamento stanziale su
risorse prato - pascolive per
prodotti di qualità (ass. al Vino)
- Allevamento integrato fra
differenti ambienti per il
prolungamento della catena
dell’erba: montagna e collina
- Allevamenti da erba per carne
e latte, differenti specie animali
3) Iniziative innovative ma
realizzabili:
-Arboreto caseario per latte di
capra da foglia di specie diverse
-Allevamento di ovaiole e o polli
da carne al pascolo in gabbia
mobile.
“Incremento offerta alimentare
di qualità di un territorio”
Aree a gestione non
qualificata
Considerare la collina
centro produttivo, a favore
di settori strategici
ambientali
e produttivi tradizionali
o nuovi, purchè autentici,
con filiere produttive di qualità
dettagliate e rispettate.
Questo può rendere i
modelli di vita delle aree
interne più attraenti,
soprattutto per i giovani
agricoltori/trasformatori.
Esempi sporadici,
ma significativi.
Spazi collinari disponibili
tutti
Senza una progettualità
adeguata !
Programma impegnativo, pilota
non impossibile.
In linea con gli orientamenti
agro-forestali europei:
“dalla prateria, al , dalle
colture arboree a quelle erbacee
per la massima ed equilibrata
copertura vegetale del suolo”
Tanto vale iniziare!!.
Che cosa occorre:
-piano territoriale,
-individuazione abbandoni,
-costituzione ASFO con
conferimenti parti aziende
-Individuazione / miglioramento
soluzioni produttive
- avviamento attività nuove
Conclusioni
L’economia collinare e montana
ha bisogno di aziende di grandi
dimensioni perché si conservino
vitali in tutti i settori produttivi,
possibilmente integrati.
L’ASFO e l’Iniziativa
imprenditoriale possono
contribuire alla soluzione
dei problemi
Ricadute sull’impiego giovanile:
• Possibilità imprenditoriali e di
rafforzamento / evoluzione
imprese esistenti (formazione!)
Scarse possibilità di accesso
per giovani preparati senza
risorse (finanziamento giovani).
• Necessità figure di riferimento
• Necessità di adeguata politica
Grazie per l’attenzione
L’ASFO non è che uno strumento
per una politica più incisiva che
tutti auspichiamo!
14 ASFO
costituite o in costituzione
in Piemonte
con iniziativa privata e incentivi
solo culturali e tecnici.
1 ASFO costituita in Lombardia
1 ASFO costituita in Friuli
• Principale problema tecnico:
valutazione oggettiva delle
potenzialità produttive
dell’area accorpata.
competenze tecniche necessarie:
agronomiche, fitosanitarie
zootecniche, casearie,
forestali, ecc
segue Valutazione oggettiva potenzialità:
- Considerazione dei prioritari
interessi locali ( Viticoltori
Coltivatori,Allevatori, Allevatori
integrati con altri territori, ecc)
Individuazione delle possibilità
operative.
-Importanza della
Dimensione aziendale
per il futuro dell’ASFO
Redazione del progetto per
l’azienda utilizzatrice dell’ ASFO
- tipolologie interventi
- localizzazione interventi
- Piano investimenti e
finanziamenti da
concordare con il Gestore
Possibili agevolazioni Regionali
Individuazione Utilizzatore-ri
incentivi per l’Utilizzatore:
- piano di gestione (incentivi in Piemonte)
- qualificazione territoriale
- certificazione topografica
- collegamento prodotti al territorio
di provenienza
- catasto produttivo
- certificazione e difesa prodotti
L’ampliamento delle superfici
aziendali
agevola la gestione,
rafforza le imprese,
caratterizza i prodotti,
migliora la qualità di vita degli
Operatori ( Associazioni,
Cooperative fra Utilizzatori)
(modello francese dei
GROUPEMENT PASTORAUX )
ASFO costituite in Piemonte:
1)”Carnino”, val Tanaro, subalpina,
pastorale, integrata con Alpeggio,
3° anno funzionamento, effetti
ecologici, paesaggistici, fondiari.
Sviluppi: produzione vitelli da
ristallo e latte da erba,
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effetti Asfo a Carnino, dal 2011
Carnino, autunno 2013
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Carnino, 2014, giugno
Carnino, 2014, giugno
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Carnino, 2014, giugno
Altre Associazioni fondiarie realizzate:
2) ”Prati di Avolasca”(AL) silente
3) ASFO Montemale (CN) attiva
4) Lauriano (TO) collinare attiva
5) Ostana Cn silente
6) Caldirola (AL) (nuove)
7) Montecapraro (AL) n
8) Chiusa Pesio (CN) s
9) Ayas (AO), s
10) Borgiallo (TO). s
11) Franciscio (SO); n
12) Valle Erbezzo (UD) (Stregna) n

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Le Associazioni Fondiarie, risposta all'abbandono del territorio

  • 1. Le Associazioni fondiarie: risposta all’abbandono del territorio Le opportunità per le differenti situazioni fondiarie e ambientali. Moncalvo 21 ottobre 2016 andrea cavallero, UNITO
  • 2. Argomenti trattati: -1) ABBANDONO -2) ASSOCIAZIONI FONDIARIE -3) INTERVENTI OPERATIVI CON RIFERIMENTO AI TERRITORI COLLINARI
  • 3. 1) L’abbandono dei terreni un tempo coltivati è fenomeno europeo ma specialmente italiano, delle aree interne montane e collinari. Si tratta di aree inespresse sacrificate, depauperate. Persistente sottoutilizzazione di risorse ed esclusione sociale dei residenti.
  • 4. Il fenomeno dell’abbandono interessa però anche territori in gran parte ancora coltivati. Porzioni molto frazionate, per situazioni ereditarie, cambio di attività, migrazione, ecc. manifestano l’abbandono.
  • 5. il costo dell’abbandono è notevole: mancati prodotti, alterazione ambientale e paesaggistica, ridotta fruibilità, problemi fitosanitari, perdita di posti di lavoro.
  • 6. Esempi dell’abbandono o della sottoutilizzazione dei terreni in molti ambienti italiani: - montagna a differenti altitudini - alta collina - collina in attualità d’uso
  • 10.
  • 11. La boscaglia d’invasione deve essere contrastata ovunque se ci sono alternative gestionali, agropastorali o forestali.
  • 12. in alternativa: il Paesaggio come attraente vessillo della qualità dei prodotti
  • 13.
  • 14. Cause “abbandono” -Frazionamento fondiario -Modeste dimensione delle imprese -Bassa produttività unitaria -Scarse possibilità / attitudini all’ integrazione fra imprese -Inadeguata formazione e iniziative professionali.
  • 15. • Il frazionamento ha “ingessato” ogni intervento operativo in collina e montagna. Importanza dell’individuazione delle attività di riferimento possibili per ogni ambiente
  • 16. - 2) ASSOCIAZIONI FONDIARIE Strumento attuale dell’Associazionismo fondiario
  • 17. L’accorpamento delle superfici valorizza la produttività unitaria, le opportunità gestionali, la conservazione degli ambienti e la fruibilità degli stessi. Risponde al crescente bisogno di terra
  • 18. Nessuno potrà sostituirsi ai proprietari locali a meno dell’esproprio (!). Orientamento vincente: risolvere localmente i problemi dell’abbandono e non solo, con i Proprietari locali.
  • 19. L’interesse per un territorio non può prescindere dai regimi proprietari esistenti nel territorio stesso. Affrontare i problemi delle terre abbandonate e della dimensione aziendale per un futuro del Settore primario
  • 20. Recuperare funzionalmente ed economicamente i territori collinari e montani si può con l’Associazione fondiaria. ASSOCIATION FONCIERE PASTORAUX “legge pastorale francese del 1972” ! + GROUPEMENT PASTORAU Collegamento ASFO a IMPRESA
  • 21. Obiettivi della legge francese: • Contrastare l’abbandono.. • Recuperare produttività dei terreni. • Ampliare la superficie fondiaria a gestione unitaria. • Aumentare la dimensione delle imprese di utilizzazione: “GROUPEMENT PASTORAUX“.
  • 22. Estendendo agli ambienti italiani la soluzione francese, nata per la montagna e l’allevamento, L’ASFO può divenire -l’opportunità per superare -il frazionamento, ovunque vi siano, anche in pianura, l’ abbandono e le ridotte dimensioni aziendali.
  • 23. In Italia è mancato fino ad ora un suppporto legislativo. L’ASSOCIAZIONE FONDIARIA è iniziativa di promozione privata, e individuale accettata dai proprietari con o senza l’approvazione comunale.
  • 24. Prossima approvazione di Legge Regionale sulle Associazioni fondiarie. Possibilità di incentivi regionali alla costituzione e alla durata dell’ ASFO. Grande opportunità tecnica, economica e sociale.
  • 25. Regolamento Associazione fondiaria: (avv. Roullet e ac.) - libera associazione fra Proprietari dei terreni delle zone potenzialmente interessate Finalità: . recupero funzionale. . valorizzazione paesaggistica. . valorizzazione ambientale. . multiuso del territorio.
  • 26. Associazione fondiaria: - proprietà individuali intangibili, non usucapibili - incremento valore dell’insieme. possibilità di eventuale reddito. - adesione scritta con indicazioni particelle conferite - superamento particolarismi
  • 27. Criteri Adesione Proprietari all’Associazione fondiaria: - titolo di proprietà (o erede) - superficie apportata (dati catastali) -stato e valore copertura vegetale attuale (indicatore oggettivo qualità) -definizione “quote di partecipazione”
  • 28.
  • 29. Associazione senza fini di lucro, ricadute ambientali, fruitive importanti per il territorio. Esternalità positive a favore della collettività. Possibilità di distribuzione di eventuale reddito con trasformazione in S.S. Separazione ASFO e IMPRESA
  • 30. Organi direttivi dell’ASFO: Sovrana Assemblea Conferenti. Presidente: eletto fra Conferenti. Consiglieri: 3 eletti fra Conferenti. Segretario operativo (tecnico). agilità operativa /amministrativa.
  • 31. • L’Asfo gestisce l’area accorpata: - sceglie un operatore adeguato (fra i soci o esterno). - migliora la funzionalità dell’Area. - in funzione della produttività dell’area: l’operatore paga un canone investito per l’area stessa, + cauzione a garanzia, + accesso ai contributi (PSR)
  • 32. - Possibilità di recesso dei proprietari conferenti con uno o più anni di preavviso. (in funzione della durata del contratto dell’Utilizzatore). Importanza della lunga durata dell’ ASFO !
  • 33. Interventi comunali a favore ASFO -ordinanze per recupero paesaggistico prevenzione incendi, esigenze fitosanitarie incremento esternalità positive. - indicazioni sanzionatorie; - soluzioni alternative con l ’ adesione all ’ Associazione Fondiaria. -recinzione aree di proprietà dei non Aderenti, con segnalazione.
  • 34. segue ASFO / Comune • Possibilità di inclusione nella gestione degli appezzamenti di proprietari “silenti”: • 1- conservazione delle caratteristiche produttive originarie degli appezzamenti. • 2- accumulo eventuali redditi distribuiti a favore dei “silenti”.
  • 35. • Atteso e verificato effetto sul valore dell’insieme dell’area accorpata, e sul valore di immobili in aree adiacenti.
  • 36. -3) INTERVENTI OPERATIVI CON RIFERIMENTO AI TERRITORI COLLINARI E AI PROBLEMI FITOSANITARI
  • 37. Per collegare la Flavescenza dorata all’ASFO vi sono molte considerazioni e opportunità: -acquisire la gestione delle aree a vigneto abbandonato; - ripulire e togliere ogni residuo di vitis vinifera. Ma poi che fare del terreno ripulito?
  • 38.
  • 40.
  • 41.
  • 44.
  • 46. Situazioni da affrontare: - l’eliminazione delle piante di vite abbandonate non risolve il problema gestionale: Rifare e gestire il vigneto: difficoltà, costi, motivazioni del precedente abbandono, condizioni del suolo e dell’appezzamento, durata ASFO
  • 47. Considerare la graduale o avanzata tendenza alla monocoltura viticola e all’ abbandono in molti areali; difficoltà gravi per il territorio, perdita di attrattive e fruibilità
  • 48. L’accordo fra proprietari confinanti con vigneto coltivato e abbandonato è difficile e limitativo. Accorpare tutti i terreni abbandonati offre opportunità aggiuntive: - elimina rapporti personali - consente interventi agricolo- forestali di grande valore territoriale.
  • 49. Possibilità per altre destinazioni produttive: difficoltà di scelta, difficoltà organizzative, relazioni con aree vitate. 1) Introdurre colture gestibili e meccanizzabili: cereali da granella integrale, farina integrale con catena del freddo
  • 50. 2) Indirizzo foraggero pastorale - Allevamento stanziale su risorse prato - pascolive per prodotti di qualità (ass. al Vino) - Allevamento integrato fra differenti ambienti per il prolungamento della catena dell’erba: montagna e collina - Allevamenti da erba per carne e latte, differenti specie animali
  • 51. 3) Iniziative innovative ma realizzabili: -Arboreto caseario per latte di capra da foglia di specie diverse -Allevamento di ovaiole e o polli da carne al pascolo in gabbia mobile. “Incremento offerta alimentare di qualità di un territorio”
  • 52. Aree a gestione non qualificata
  • 53. Considerare la collina centro produttivo, a favore di settori strategici ambientali e produttivi tradizionali o nuovi, purchè autentici, con filiere produttive di qualità dettagliate e rispettate.
  • 54. Questo può rendere i modelli di vita delle aree interne più attraenti, soprattutto per i giovani agricoltori/trasformatori. Esempi sporadici, ma significativi.
  • 56.
  • 57. tutti
  • 58.
  • 59.
  • 61. Programma impegnativo, pilota non impossibile. In linea con gli orientamenti agro-forestali europei: “dalla prateria, al , dalle colture arboree a quelle erbacee per la massima ed equilibrata copertura vegetale del suolo” Tanto vale iniziare!!.
  • 62. Che cosa occorre: -piano territoriale, -individuazione abbandoni, -costituzione ASFO con conferimenti parti aziende -Individuazione / miglioramento soluzioni produttive - avviamento attività nuove
  • 63. Conclusioni L’economia collinare e montana ha bisogno di aziende di grandi dimensioni perché si conservino vitali in tutti i settori produttivi, possibilmente integrati. L’ASFO e l’Iniziativa imprenditoriale possono contribuire alla soluzione dei problemi
  • 64. Ricadute sull’impiego giovanile: • Possibilità imprenditoriali e di rafforzamento / evoluzione imprese esistenti (formazione!) Scarse possibilità di accesso per giovani preparati senza risorse (finanziamento giovani). • Necessità figure di riferimento • Necessità di adeguata politica
  • 65. Grazie per l’attenzione L’ASFO non è che uno strumento per una politica più incisiva che tutti auspichiamo!
  • 66. 14 ASFO costituite o in costituzione in Piemonte con iniziativa privata e incentivi solo culturali e tecnici. 1 ASFO costituita in Lombardia 1 ASFO costituita in Friuli
  • 67. • Principale problema tecnico: valutazione oggettiva delle potenzialità produttive dell’area accorpata. competenze tecniche necessarie: agronomiche, fitosanitarie zootecniche, casearie, forestali, ecc
  • 68. segue Valutazione oggettiva potenzialità: - Considerazione dei prioritari interessi locali ( Viticoltori Coltivatori,Allevatori, Allevatori integrati con altri territori, ecc) Individuazione delle possibilità operative. -Importanza della Dimensione aziendale per il futuro dell’ASFO
  • 69. Redazione del progetto per l’azienda utilizzatrice dell’ ASFO - tipolologie interventi - localizzazione interventi - Piano investimenti e finanziamenti da concordare con il Gestore Possibili agevolazioni Regionali
  • 70. Individuazione Utilizzatore-ri incentivi per l’Utilizzatore: - piano di gestione (incentivi in Piemonte) - qualificazione territoriale - certificazione topografica - collegamento prodotti al territorio di provenienza - catasto produttivo - certificazione e difesa prodotti
  • 71. L’ampliamento delle superfici aziendali agevola la gestione, rafforza le imprese, caratterizza i prodotti, migliora la qualità di vita degli Operatori ( Associazioni, Cooperative fra Utilizzatori) (modello francese dei GROUPEMENT PASTORAUX )
  • 72. ASFO costituite in Piemonte: 1)”Carnino”, val Tanaro, subalpina, pastorale, integrata con Alpeggio, 3° anno funzionamento, effetti ecologici, paesaggistici, fondiari. Sviluppi: produzione vitelli da ristallo e latte da erba, consolidamento impresa utilizzatrice
  • 73. effetti Asfo a Carnino, dal 2011
  • 74.
  • 75.
  • 83. Altre Associazioni fondiarie realizzate: 2) ”Prati di Avolasca”(AL) silente 3) ASFO Montemale (CN) attiva 4) Lauriano (TO) collinare attiva 5) Ostana Cn silente 6) Caldirola (AL) (nuove) 7) Montecapraro (AL) n 8) Chiusa Pesio (CN) s 9) Ayas (AO), s 10) Borgiallo (TO). s 11) Franciscio (SO); n 12) Valle Erbezzo (UD) (Stregna) n