Andrea Cavallero, Università di Torino
Le Associazioni Fondiarie possono consentire il recupero di terreni non coltivati e contribuire sia al rilancio dell'economia rurale locale che alla difesa fitosanitaria contro la flavescenza dorata nelle zone viticole. Una legge regionale è in fase di approvazione in Piemonte.
Relazione presentata il 21 Ottobre 2016 a Moncalvo nel workshop "Flavescenza Dorata e gestione del territorio: ruolo dell'associazionismo e delle pubbliche amministrazioni" organizzato da Società Italiana di Viticoltura ed Enologia, nell'ambito del progetto europeo WINETWORK.
Pratiche innovative in Europa contro Flavescenza dorata
Le Associazioni Fondiarie, risposta all'abbandono del territorio
1. Le Associazioni fondiarie:
risposta all’abbandono
del territorio
Le opportunità per le differenti
situazioni fondiarie e ambientali.
Moncalvo 21 ottobre 2016
andrea cavallero, UNITO
3. 1) L’abbandono dei terreni un
tempo coltivati è fenomeno
europeo ma specialmente
italiano, delle aree interne
montane e collinari.
Si tratta di aree inespresse
sacrificate, depauperate.
Persistente sottoutilizzazione
di risorse ed esclusione sociale dei
residenti.
4. Il fenomeno dell’abbandono
interessa però anche territori
in gran parte ancora coltivati.
Porzioni molto frazionate,
per situazioni ereditarie,
cambio di attività,
migrazione, ecc.
manifestano l’abbandono.
5. il costo dell’abbandono
è notevole:
mancati prodotti,
alterazione ambientale e
paesaggistica,
ridotta fruibilità,
problemi fitosanitari,
perdita di posti di lavoro.
6. Esempi dell’abbandono o
della sottoutilizzazione
dei terreni
in molti ambienti italiani:
- montagna a differenti
altitudini
- alta collina
- collina in attualità d’uso
11. La boscaglia d’invasione
deve essere contrastata ovunque
se ci sono alternative gestionali,
agropastorali o forestali.
12. in alternativa: il Paesaggio come
attraente vessillo della
qualità dei prodotti
13.
14. Cause “abbandono”
-Frazionamento fondiario
-Modeste dimensione delle
imprese
-Bassa produttività unitaria
-Scarse possibilità / attitudini
all’ integrazione fra imprese
-Inadeguata formazione
e iniziative professionali.
15. • Il frazionamento ha
“ingessato” ogni
intervento operativo
in collina e montagna.
Importanza dell’individuazione
delle attività di riferimento
possibili per ogni ambiente
17. L’accorpamento delle
superfici valorizza la
produttività unitaria,
le opportunità gestionali,
la conservazione
degli ambienti e
la fruibilità degli stessi.
Risponde al crescente
bisogno di terra
18. Nessuno potrà sostituirsi
ai proprietari locali a meno
dell’esproprio (!).
Orientamento vincente:
risolvere localmente
i problemi dell’abbandono
e non solo,
con i Proprietari locali.
19. L’interesse per un territorio
non può prescindere dai
regimi proprietari esistenti
nel territorio stesso.
Affrontare i problemi
delle terre abbandonate e
della dimensione aziendale
per un futuro
del Settore primario
20. Recuperare funzionalmente ed
economicamente
i territori collinari e montani
si può con l’Associazione
fondiaria.
ASSOCIATION FONCIERE PASTORAUX
“legge pastorale francese del 1972” !
+ GROUPEMENT PASTORAU
Collegamento ASFO a IMPRESA
21. Obiettivi della legge francese:
• Contrastare l’abbandono..
• Recuperare produttività dei terreni.
• Ampliare la superficie fondiaria a
gestione unitaria.
• Aumentare la dimensione delle
imprese di utilizzazione:
“GROUPEMENT PASTORAUX“.
22. Estendendo agli ambienti italiani
la soluzione francese, nata per la
montagna e l’allevamento,
L’ASFO può divenire
-l’opportunità per superare
-il frazionamento, ovunque
vi siano, anche in pianura,
l’ abbandono e le ridotte
dimensioni aziendali.
23. In Italia è mancato fino ad ora
un suppporto legislativo.
L’ASSOCIAZIONE FONDIARIA
è iniziativa di promozione privata,
e individuale
accettata dai proprietari con o
senza l’approvazione comunale.
24. Prossima approvazione di
Legge Regionale sulle
Associazioni fondiarie.
Possibilità di incentivi
regionali alla costituzione
e alla durata dell’ ASFO.
Grande opportunità
tecnica, economica e sociale.
25. Regolamento Associazione
fondiaria: (avv. Roullet e ac.)
- libera associazione fra
Proprietari dei terreni delle
zone potenzialmente interessate
Finalità:
. recupero funzionale.
. valorizzazione paesaggistica.
. valorizzazione ambientale.
. multiuso del territorio.
26. Associazione fondiaria:
- proprietà individuali intangibili,
non usucapibili
- incremento valore dell’insieme.
possibilità di eventuale reddito.
- adesione scritta con indicazioni
particelle conferite
- superamento particolarismi
27. Criteri Adesione Proprietari
all’Associazione fondiaria:
- titolo di proprietà (o erede)
- superficie apportata (dati catastali)
-stato e valore copertura vegetale
attuale (indicatore oggettivo qualità)
-definizione “quote di partecipazione”
28.
29. Associazione senza fini di lucro,
ricadute ambientali, fruitive
importanti per il territorio.
Esternalità positive a favore
della collettività.
Possibilità di distribuzione di
eventuale reddito con
trasformazione in S.S.
Separazione ASFO e IMPRESA
30. Organi direttivi dell’ASFO:
Sovrana Assemblea Conferenti.
Presidente: eletto fra Conferenti.
Consiglieri: 3 eletti fra Conferenti.
Segretario operativo (tecnico).
agilità operativa /amministrativa.
31. • L’Asfo gestisce l’area accorpata:
- sceglie un operatore adeguato
(fra i soci o esterno).
- migliora la funzionalità dell’Area.
- in funzione della produttività
dell’area:
l’operatore paga un canone
investito per l’area stessa,
+ cauzione a garanzia,
+ accesso ai contributi (PSR)
32. - Possibilità di recesso
dei proprietari conferenti
con uno o più anni di preavviso.
(in funzione della durata
del contratto dell’Utilizzatore).
Importanza della
lunga durata
dell’ ASFO !
33. Interventi comunali a favore
ASFO
-ordinanze per recupero paesaggistico
prevenzione incendi,
esigenze fitosanitarie
incremento esternalità positive.
- indicazioni sanzionatorie;
- soluzioni alternative con l ’ adesione
all ’ Associazione Fondiaria.
-recinzione aree di proprietà dei non
Aderenti, con segnalazione.
34. segue ASFO / Comune
• Possibilità di inclusione nella
gestione degli appezzamenti di
proprietari “silenti”:
• 1- conservazione delle
caratteristiche produttive
originarie degli appezzamenti.
• 2- accumulo eventuali redditi
distribuiti a favore dei “silenti”.
35. • Atteso e verificato effetto
sul valore dell’insieme
dell’area accorpata,
e sul valore di immobili in
aree adiacenti.
37. Per collegare la Flavescenza
dorata all’ASFO vi sono molte
considerazioni e opportunità:
-acquisire la gestione delle aree a
vigneto abbandonato;
- ripulire e togliere ogni residuo
di vitis vinifera.
Ma poi che fare del
terreno ripulito?
46. Situazioni da affrontare:
- l’eliminazione delle piante di
vite abbandonate non risolve
il problema gestionale:
Rifare e gestire il vigneto:
difficoltà, costi, motivazioni del
precedente abbandono,
condizioni del suolo e
dell’appezzamento, durata ASFO
47. Considerare la graduale o
avanzata tendenza
alla monocoltura viticola
e all’ abbandono in molti
areali; difficoltà gravi per
il territorio, perdita di
attrattive e fruibilità
48. L’accordo fra proprietari confinanti
con vigneto coltivato e abbandonato
è difficile e limitativo.
Accorpare tutti i terreni abbandonati
offre opportunità aggiuntive:
- elimina rapporti personali
- consente interventi agricolo-
forestali di grande valore
territoriale.
49. Possibilità per altre destinazioni
produttive:
difficoltà di scelta, difficoltà
organizzative, relazioni con
aree vitate.
1) Introdurre colture gestibili e
meccanizzabili: cereali da
granella integrale, farina
integrale con catena del freddo
50. 2) Indirizzo foraggero pastorale
- Allevamento stanziale su
risorse prato - pascolive per
prodotti di qualità (ass. al Vino)
- Allevamento integrato fra
differenti ambienti per il
prolungamento della catena
dell’erba: montagna e collina
- Allevamenti da erba per carne
e latte, differenti specie animali
51. 3) Iniziative innovative ma
realizzabili:
-Arboreto caseario per latte di
capra da foglia di specie diverse
-Allevamento di ovaiole e o polli
da carne al pascolo in gabbia
mobile.
“Incremento offerta alimentare
di qualità di un territorio”
53. Considerare la collina
centro produttivo, a favore
di settori strategici
ambientali
e produttivi tradizionali
o nuovi, purchè autentici,
con filiere produttive di qualità
dettagliate e rispettate.
54. Questo può rendere i
modelli di vita delle aree
interne più attraenti,
soprattutto per i giovani
agricoltori/trasformatori.
Esempi sporadici,
ma significativi.
61. Programma impegnativo, pilota
non impossibile.
In linea con gli orientamenti
agro-forestali europei:
“dalla prateria, al , dalle
colture arboree a quelle erbacee
per la massima ed equilibrata
copertura vegetale del suolo”
Tanto vale iniziare!!.
62. Che cosa occorre:
-piano territoriale,
-individuazione abbandoni,
-costituzione ASFO con
conferimenti parti aziende
-Individuazione / miglioramento
soluzioni produttive
- avviamento attività nuove
63. Conclusioni
L’economia collinare e montana
ha bisogno di aziende di grandi
dimensioni perché si conservino
vitali in tutti i settori produttivi,
possibilmente integrati.
L’ASFO e l’Iniziativa
imprenditoriale possono
contribuire alla soluzione
dei problemi
64. Ricadute sull’impiego giovanile:
• Possibilità imprenditoriali e di
rafforzamento / evoluzione
imprese esistenti (formazione!)
Scarse possibilità di accesso
per giovani preparati senza
risorse (finanziamento giovani).
• Necessità figure di riferimento
• Necessità di adeguata politica
66. 14 ASFO
costituite o in costituzione
in Piemonte
con iniziativa privata e incentivi
solo culturali e tecnici.
1 ASFO costituita in Lombardia
1 ASFO costituita in Friuli
67. • Principale problema tecnico:
valutazione oggettiva delle
potenzialità produttive
dell’area accorpata.
competenze tecniche necessarie:
agronomiche, fitosanitarie
zootecniche, casearie,
forestali, ecc
68. segue Valutazione oggettiva potenzialità:
- Considerazione dei prioritari
interessi locali ( Viticoltori
Coltivatori,Allevatori, Allevatori
integrati con altri territori, ecc)
Individuazione delle possibilità
operative.
-Importanza della
Dimensione aziendale
per il futuro dell’ASFO
69. Redazione del progetto per
l’azienda utilizzatrice dell’ ASFO
- tipolologie interventi
- localizzazione interventi
- Piano investimenti e
finanziamenti da
concordare con il Gestore
Possibili agevolazioni Regionali
70. Individuazione Utilizzatore-ri
incentivi per l’Utilizzatore:
- piano di gestione (incentivi in Piemonte)
- qualificazione territoriale
- certificazione topografica
- collegamento prodotti al territorio
di provenienza
- catasto produttivo
- certificazione e difesa prodotti
71. L’ampliamento delle superfici
aziendali
agevola la gestione,
rafforza le imprese,
caratterizza i prodotti,
migliora la qualità di vita degli
Operatori ( Associazioni,
Cooperative fra Utilizzatori)
(modello francese dei
GROUPEMENT PASTORAUX )
72. ASFO costituite in Piemonte:
1)”Carnino”, val Tanaro, subalpina,
pastorale, integrata con Alpeggio,
3° anno funzionamento, effetti
ecologici, paesaggistici, fondiari.
Sviluppi: produzione vitelli da
ristallo e latte da erba,
consolidamento impresa utilizzatrice