2. INTRO SENTIMENTI E CARATTERI Interazione Un lavoro progettuale che si sviluppa per fasi, all’interno delle quali ognuna ha la sua importanza,
DEL PROGETTO anche l’errore e la possibilità di tornare sui propri passi. La volontà è quella di capire in modo più
profondo il luogo in cui vogliamo esprimerci. L’acqua, la luce, le persone e i loro sentimenti all’inter-
no di Campo di fiori, reagiscono tra di loro e si influenzano a vicenda. Abbiamo considerato il nostro
progetto come un oggetto che reagisce a sua volta a questi eventi, e alle possibilità che abbiamo di
amplificare queste sensazioni. Mi è capitato di bere dalla fontanella e mi è piaciuto, come se bevessi
la città. La luce serale era interessante e cupa. Le persone si incontravano, parlavano e si spostavano
in un altro luogo. Le categorie di classificazione sono le persone e gli eventi che nel corso del tempo
attraversano la piazza. Come possiamo interagire con queste persone? Mettendo a disposizione una
serie di oggetti molto differenti tra di loro, dall’arredo urbano a oggetti che permettano alle per-
sone di vivere la piazza in modo semplice e divertente, o più semplicemente personale. Tutti questi
oggetti nascono da un unico semplice componente base, con numerose possibilità di aggregazione e
differenziazioni formali. Lo stesso componente può essere panchina, dondolo, copertura, bancone,
pannello informativo, fontanella e le persone possono prenderlo e spostarlo nel punto che preferi-
scono.
ANALISI ANALIZZARE IL LUOGO Guidare la narrazione Abbiamo impostato il nostro lavoro di analisi del luogo come un processo di tipo informativo, che
permette alle persone di interagire con il processo stesso. Un lavoro analitico molto approfondito
che possa essere trasmesso attraverso semplici diagrammi o schemi anche ai non addetti ai lavori.
Pensiamo che una parte essenziale della progettazione urbana sia il rapporto con le persone che
vivranno quello spazio e la capacità del progettista di comunicare con quest’ultime. La piazza vive di
persone e le persone stesse possono rientrare all’interno del processo di analisi. La tecnologia e in-
ternet ci possono aiutare in questo, consentendo di interagire direttamente con il processo durante
la sua genesi, con strumenti come i social network oppure come cosm.com. Oppure in una fase suc-
cessiva attraverso l’interazione diretta o indiretta con la struttura stessa tramite il proprio corpo o
attraverso internet, smartphone, semplicemente per chiedere informazioni o esprimere sensazioni.
La prima fase del progetto ci consente di individuare tre tematiche principali: la vivibilità di tutti i
giorni della piazza, la natura sociale di una parte di essa e una parte creativa e più indeterminata
che si presta a differenti utilizzi e può accogliere differenti sensibilità. Il progetto aspira a generare
sentimenti e chiama i cittadini a reagire al processo e al progetto stesso, interagendo con esso o
semplicemente osservandolo. La fase iniziale di mappatura delle caratteristiche e delle suggestioni
principali della piazza, è vista come una analisi preliminare e suggerisce una narrativa al possibile
processo partecipativo.
MAPPARE LE IDEE Una fase molto importante del lavoro di analisi è l’in-
dividuazione delle caratteristiche che influenzano mag-
giormente Campo di Fiori, sia sulla scala urbana che
sulla scala più intima della piazza. Queste caratteris-
tiche espresse come parole trovano il loro posto in una
mappa che le lega tra di loro sottolineandone le relazi-
oni reciproche, l’importanza o le contraddizioni. Ques-
ta mappa ci consente di focalizzare le parole chiavi più
importanti che saranno le basi dell’analisi successiva.
3. La luce naturale, l’ombra, il vento, le precipitazioni in-
fluenzano qualsiasi luogo, e anche nel caso di Campo di
Fiori giocano un ruolo importante. Nelle analisi clima-
tiche abbiamo tentato di sintetizzare alcune delle carat-
teristiche più influenti, in modo da poter controllare il
CLIMA progetto in maniera complessiva.
La luce artificiale ci è sembrata sin da subito una delle
caratteristiche particolari della piazza, con quell’atmos-
fera serale un po’ cupa e allo stesso tempo intima. La
mappa relativa ci consente di evidenziare le zone più o
meno illuminate cui corrispondono zone più o meno in-
LUCE ARTIFICIALE time.
L’acqua è una delle caratteristiche che rendono migliore
la città. La gente si può riposare vicino ad una fontana
e rinfrescarsi, o semplicemente rilassarsi (al suono con-
tinuo e sempre uguale dello scorrere dell’acqua) senten-
do un rumore non metallico. Spesso i fiorai approfitta-
no dell’acqua delle fontanelle per costruire il proprio
chiosco, contribuendo così a diffondere gradevoli pro-
fumi nelle vicinanze. L’acqua incide fortemente sulla
qualità dello spazio e ne abbiamo mappato la percezione
del suono emesso, per individuare quelle zone che si
ACQUA prestano ad essere più riflessive e tranquille.
4. Ci interessava individuare le zone raggiunte da wifi,
in modo da poterle utilizzare in un secondo momento
come ponte di comunicazione con il progetto stesso.
Aree di comunicazione verso l’esterno, o semplicemente
punti dove si può sostare e cercare informazioni: un
WIFI tipo di interazione virtuale con l’oggetto progettato.
I dati di analisi che hanno influenzato maggiormente
il lavoro di progettazione sono quelli relativi alle viste
CONI PROSPETTICI prospettiche principali.
Un aspetto molto interessante è la temporaneità della
sistemazione della piazza, infatti variando di stagione,
o anche di orario, questa cambia aspetto. All’interno
della piazza si sovrappongono numerose attività, che
le danno un carattere confusionario e, in molti casi, ne
condizionano l’utilizzo. Mappare le attività e gli orari di
apertura ci consente di capire quali sono le condizioni di
intersezione tra le attività svolte, e lavorare di conseg-
uenza sui limiti tra i differenti momenti della giornata,
quelli in cui sono le contraddizioni a guidare il compor-
ATTIVITA’ tamento della piazza.
5. SINTESI La sintesi del lavoro svolto è rappresentata da una serie
di superfici che rappresentano le caratteristiche analiz-
zate. Ogni caratteristica è stata tradotta in una superfi-
cie, generata tramite immagini o dati.
6. COMPONENTE
Planarity Test Mesh 01: quadmesh Planarity Test Mesh 01: diagmesh Planarity Test Mesh 01: trimesh Planarity Test Mesh 01: quadmesh
Analisi 01 Analisi 02 Analisi 03 Analisi 04
Ottimizzazione 01 Ottimizzazione 02 Ottimizzazione 03 Ottimizzazione 04
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9. COMPONENTE
La ricerca di una forma semplice in grado di reagire bene
alla luce, un quadrato di carta e due piegature oblique,
così è nato il nostro componente. E poi un’infinità di
prove, tentativi, esperimenti, fino ad arrivare al risul-
tato desiderato. Ogni tentativo ha avuto una sua storia,
una sua identità, ma alla fine abbiamo dovuto scartare
molte delle soluzioni pensate a causa di problemi di cur-
vatura, di aggregazione, di assemblaggio. Solo una solu-
RICERCA DI UN OGGETTO zione si è rivelata valida ed efficace fino in fondo.
Come funziona il nostro oggetto, qual’è il materiale più
adatto? Forse molti materiali differenti possono essere
utilizzati, adattandoli alla specifica funzione che avrà
l’oggetto. A seconda che sia copertura,arredo o un altro
ANALISI DEL COMPONENTE tipo di oggetto.
La forma è semplice ma è bello che possa variare, e
diventare con poche modifiche una forma più comples-
sa. Ci lascia una possibilità di scelta e rende l’oggetto
VARIAZIONI stesso più interessante.
10. COMPONENTE
La ricerca di una forma semplice in grado di reagire bene
alla luce, un quadrato di carta e due piegature oblique,
così è nato il nostro componente. E poi un’infinità di
prove, tentativi, esperimenti, fino ad arrivare al risul-
tato desiderato. Ogni tentativo ha avuto una sua storia,
una sua identità, ma alla fine abbiamo dovuto scartare
molte delle soluzioni pensate a causa di problemi di cur-
vatura, di aggregazione, di assemblaggio. Solo una solu-
RICERCA DI UN OGGETTO zione si è rivelata valida ed efficace fino in fondo.
Come funziona il nostro oggetto, qual’è il materiale più
adatto? Forse molti materiali differenti possono essere
utilizzati, adattandoli alla specifica funzione che avrà
l’oggetto. A seconda che sia copertura,arredo o un altro
ANALISI DEL COMPONENTE tipo di oggetto.
La forma è semplice ma è bello che possa variare, e
diventare con poche modifiche una forma più comples-
sa. Ci lascia una possibilità di scelta e rende l’oggetto
VARIAZIONI stesso più interessante.
13. PROLIFERAZIONE
Una volta analizzate molte delle variazioni e possibilità
di aggregazione, abbiamo scelto semplicemente quella
che si adattava nel modo migliore possibile alle indica-
zioni che l’analisi del luogo ci aveva trasmesso. AGGREGAZIONE
Tante superfici si sovrappongono; nasce una singola su-
perficie. Questa superficie si adatta perfettamente alla
piazza: definisce spazi aperti e spazi chiusi luoghi in cui
le persone possono ripararsi dalla pioggia o prendere il
sole. Il nostro componente si dispone su tutta la su per-
ficie. Ora la superficie non è più piatta, ma movimen-
tata, fatta di materiali diversi, un po’ aperta e un po’
chiusa. SUPERFICIE
La superficie però è troppo complessa, troppo pesante:
occorre semplificarla. La si taglia parallelamente in
tante parti, come per fare le tagliatelle, e su ognuno di
questi tagli si vanno ad adagiare tanti componenti. Ora
non è più una superficie unica, compatta, ma una serie
di nastri che, dalle facciate delle case, si vanno ad adag-
iare sul pavimento della piazza. SEMPLIFICAZIONE
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20. PROGETTO
Entrare a Campo de’ Fiori è sempre un’esperienza nuova: si entra velocemente al mattino per com-
prare un po’ di frutta e verdura, e si esce avendo fatto gli incontri più strani e inaspettati. Entrare a
Campo de’ Fiori provoca le emozioni più contrastanti: una piazza piccola, intima, ma allo stesso tem-
po dispersiva e confusa. Entrare a Campo de’ Fiori stimola sempre uno sguardo sulla realtà nuovo e
diverso: vedi una facciata di una casa, dei tavolini, poi ti sposti di un metro e si apre davanti a te uno
scorcio inimmaginabile. Questo è il bello della piazza, ciò che la caratterizza e la contraddistingue,
ma che troppo spesso viene trascurato. Ora occorre solo dare valore a tutto questo. Abbiamo così
tentato di realizzare un oggetto che potesse essere utilizzato dalle persone, potesse indirizzare il loro
ENTRARE A CAMPO DE’ FIORI sguardo verso scorci interessanti o creare spazi intimi o ampi.
Era la prima volta che John veniva a Roma; i motivi erano puramente lavorativi, ma un momento di
relax e di visita non se lo sarebbe sicuramente negato. Aveva sentito parlare molto bene di Campo
de’ Fiori: una piazza ricca di vita, di attività, di persone. Non si sarebbe però mai aspettato uno spet-
tacolo così coinvolgente: una sorta di struttura a drappo era stata allestita in piazza. Erano come dei
nastri che partendo dalle facciate dei palazzi, si appoggiavano sulla piazza, indirizzando lo sguardo
verso scorci particolarmente interessanti. Altri drappi si chiudevano, dando origine a spazi chiusi
IL TURISTA intimi ed altri spazi aperti e ariosi. John si avvicinò, si sedette all’ombra ed ordinò un caffè.
Gianni ha lavorato duro oggi. Il netturbino non è un lavoro facile: sempre all’aperto, sotto il sole e
sotto la pioggia, quotidianamente a contatto con sporcizia e rifiuti. E’ però un lavoro che permette di
girare molto per Roma, e di notare i cambiamenti della città. Così da qualche giorno Gianni ha visto i
cambiamenti avvenuti a Campo de’ Fiori: è stato realizzato un nuovo allestimento, pensato affinchè
le persone possano stare insieme, parlare, sedersi, riposarsi. E così, finito il turno di lavoro, Gianni
nota una panchina parzialmente isolata, poco illuminata, particolarmente adatta ad una persona
stanca che ha bisogno di un momento di riposo. Così, prima di compier l’ultimo sforzo ed avviarsi
IL NETTURBINO verso casa, Gianni si apparta, si siede e pensa “Finalmente un po’ di riposo”.
21. Come ogni domenica pomeriggio, Luisa vuole portare Luca e Alessio a giocare al parco. Poco prima
di uscire per andare al solito parchetto, si ricorda di avere sentito parlare da una collega del nuovo
allestimento recentemente realizzato a Campo de’ Fiori. “Perché non provare qualcosa di nuovo?” si
dice tra se e se, e all’ultimo decide di rompere le sue abitudini domenicali per scoprire questa nuova
destinazione. La scelta si rivela azzeccata: numerosi bambini accompagnati dai genitori si diverto-
no correndo, saltando e nascondendosi tra gli allestimenti: sono stati collocati elementi mobili che
possono essere utilizzati come dondoli, panchine, nascondigli. Così anche Luca e Alessio si uniscono
al gioco, mentre Luisa li osserva seduta su una panchina; ed il pomeriggio prosegue all’insegna del
IL GIOCO divertimento e della tranquillità.
Il sabato sera è sempre bello girare per Roma, fermarsi in qualche locale a bere qualcosa e passare un
po’ di tempo con glia amici. Campo de’ Fiori è una delle mete preferite di Giorgio e Chiara, ma è da
un po’ di tempo che non vengono qui. Rimangono quindi stupiti nel vedere il cambiamento che ha
subito la piazza. Una nuova copertura per i locali ed il mercato è stata realizzata. Sotto la copertura
sono stati collocati dei tavoli in legno, che possono venire chiusi o aperti in base alle esigenze. Gior-
SABATO SERA gio e Chiara si siedono così ad un tavolino con alcuni amici ed ordinano un drink.
Il mercato ormai è smontato da qualche ora; la piazza è semi deserta e i pochi turisti ancora presenti
si allontanano per lasciare posto ai netturbini. Solo tre ragazzi sono ancora attivi e si divertono pas-
sandosi un pallone da calcio: in seguito alla realizzazione del nuovo allestimento in Campo de’ Fiori,
sono stati organizzati nuovi spazi dedicati al gioco e allo svago, pensati in mondo da permettere a
chiunque di giocare senza turbare la tranquillità notturna della zona. Piano piano si avvicinano al-
tri ragazzi, attirati dalla vivacità della scena, e si uniscono al gruppo. Così prosegue il divertimento
PASSA PASSA! ancora per diverso tempo, fino a quando, i giovani calciatori, decidono di tornano alle proprie case.