2. OGNUNO HA LA SUA CASA…
MA TUTTI ANDIAMO A SCUOLA!!
rifugio famiglia
posto dove crescere
luogo della memoria
dove stare insieme
spazio con tante funzioni
tradizioniregole
Se dico CASA…penso
edificio
14. Il nostro progetto ha avuto
un esito positivo?
Verifichiamo il risultato
15. PERCHÉ???
Le nostre ipotesi:
•abbiamo messo troppa terra
•abbiamo messo troppa acqua
•non abbiamo lasciato passare aria
•non avevano cibo
•le formiche erano poche
•non abbiamo trovato la formica regina
Non siamo riusciti a realizzare i formicai
16. L’ESPERIENZA CI HA FATTO CAPIRE CHE
PRIMA DI REALIZZARE UN PROGETTO
DOBBIAMO RICERCARE E CONOSCERE
LE INFORMAZIONI CORRETTE.
Prendi un vaso grande e uno più
piccolo che possa essere inserito nel
primo; inserisci una miscela di terra e
sabbia tra i due vasi e aggiungi delle
formiche.
17. Non essendo riusciti
a realizzare un formicaio,
lo abbiamo ordinato su internet.
NEL FRATTEMPO
E’ ARRIVATO UN
FORMICAIO!!!!!!!
18. IL KIT COMPRENDE:
•una vaschetta trasparente
•sabbia per decorazione
•composto
•abbeveratoio
•alimentatore
•cibo
e……….
…..e una piccolo colonia
di formiche!!!!
23. Esopo è uno scrittore greco
antico, vissuto nel VI secolo a.C.,
che compose circa 400 favole
sotto forma di brevi aneddoti i cui
protagonisti, animali
personificati, ci trasmettono
sempre una morale.
Colpito dal loro comportamento,
Esopo scrisse alcune favole con le
formiche protagoniste.
MYRMIKE
S
24. La formica
Un tempo, quella che oggi è la formica era un uomo che
attendeva all’agricoltura e, non contento del frutto del proprio
lavoro, guardava con invidia quello degli altri e continuava a
rubare il raccolto dei vicini.
Sdegnato della sua avidità, Zeus lo trasformò in quell’insetto che
chiamiamo formica; ma esso, mutata natura, non mutò costumi,
perché anche oggi gira per i campi, raccoglie il grano e l’orzo
altrui e li mette in serbo per sé.
La favola mostra che chi è cattivo di natura, anche se è
gravemente punito,
non muta costumi.
25. La formica e la cicala
Era d'inverno, e le formiche stavano asciugando il loro grano, che si
era bagnato. Ed ecco che una cicala affamata andò a chiedere loro
del cibo. Ma le risposero le formiche: "Perché durante l'estate non
hai fatto anche tu provviste?" Rispose la cicala: "Non ne avevo
tempo, ma cantavo armoniosamente".
E quelle, ridendole in faccia, le dissero: "Beh, se nel tempo estivo
cantavi, d'inverno balla".
La favola mostra che, in qualsiasi faccenda,
chi vuol evitare dolori e rischi
non deve essere negligente.
26. fourmie
La Cigale et la Fourmi
La Cigale, ayant chanté
Tout l'été,
Se trouva fort dépourvue
Quand la bise fut venue :
Pas un seul petit morceau
De mouche ou de vermisseau.
Elle alla crier famine
Chez la Fourmi sa voisine,
La priant de lui prêter
Quelque grain pour subsister
Jusqu'à la saison nouvelle.
"Je vous paierai, lui dit-elle,
Avant l'Oût, foi d'animal,
Intérêt et principal."
La Fourmi n'est pas prêteuse :
C'est là son moindre défaut.
Que faisiez-vous au temps chaud ?
Dit-elle à cette emprunteuse.
- Nuit et jour à tout venant
Je chantais, ne vous déplaise.
- Vous chantiez ? j'en suis fort aise.
Eh bien ! dansez maintenant.Jean de La Fontaine
1621 - 1695
27. La Cicala che imprudente
tutto estate al sol cantò,
provveduta di niente
nell’inverno si trovò,
senza più un granello e senza
una mosca in la credenza.
Affamata e piagnolosa
va a cercar della Formica
e le chiede qualche cosa,
qualche cosa in cortesia,
per poter fino alla prossima
primavera tirar via:
promettendo per l’agosto,
in coscienza d’animale,
interessi e capitale.
La Formica che ha il difetto
di prestar malvolentieri,
le domanda chiaro e netto:
- Che hai tu fatto fino a ieri?
- Cara amica, a dire il giusto
non ho fatto che cantare
tutto il tempo. - Brava ho gusto;
balla adesso, se ti pare.
Traduzione dal francese
di Emilio De Marchi (XIX secolo)
28. Alla formica
Chiedo scusa alla favola antica,
se non mi piace l’avara formica.
Io sto dalla parte della cicala
Che il più bel canto non vende, regala
Un po’ antipatiche, queste formiche!
Per fortuna ci pensa Gianni Rodari...
e ... se anche noi provassimo a raccontare un’altra favola?
Magari riscrivendo il finale de “la cicala e la formica”?
29. ... e se ...
in quella torrida estate,
la cicala decidesse di aiutare le formiche
a raccogliere provviste?
per una serie di sfortunati eventi,
le formiche restassero senza provviste
e proprio la cicala venisse in loro aiuto?
giunto l’inverno,
fosse una formica
ad offrire spontaneamente
riparo e cibo alla cicala?
le formiche accogliessero
con gioia la cicala
nel loro formicaio?
...
in quell’inverno
particolarmente mite
la cicala
“se la cavasse”?
36. Per la prima volta tutti hanno sperimentato un
modo nuovo per fare ricerca e presentarla.
37. A TAVOLA
CON LE FORMICHE
a cura di :
Davide, Paolo, Lorenzo, Ottaviano
38. Le formiche si nutrono nei modi più vari:
raccogliendo semi che depongono nei loro magazzini,
lappando il nettare dei fiori,
andando a caccia di insetti.
La raccolta di cibo può condurre le formiche
anche fino a 200 metri di distanza dalla colonia.
Ritrovano la via del ritorno grazie alle tracce olfattive .
39. Spesso si notano sulle piante delle formiche che si inerpicano per andare a
“mungere” gli afidi ,pidocchi delle piante che, in un certo senso, sono i loro
animali da latte.
Le formiche
consumano
100 kg di melata
all’ anno!
Tamburellano l’addome con le antenne e quelli emettono gocce di liquido
zuccherino: la melata. Le formiche amano a tal punto gli afidi da proteggerli
dalle coccinelle che vorrebbero mangiarli.
40. Alcune formiche del genere “ atta “ dell’ America centro meridionale,
hanno ideato molto prima di noi, l’ agricoltura:
in grandi squadre abbattano con le mandibole le foglie
e portano frammenti nelle camere sotterrane del formicaio
dove vengono macinate.
41. Le addette “seminano” sulle foglie “triturate”i funghi di cui si ciberanno.
I funghi non desiderati vengono sradicati,
proprio come facciamo noi con le erbe infestanti che crescono nei campi.
43. Anche le formiche, come tutti gli esseri
viventi, hanno bisogno di una casa,
il formicaio, luogo dove vivono,
allevano le larve, curano la regina ecc…
44. La sua struttura può essere fatta di vari materiali
e in diversi modi: può essere fatto di foglie,
costruito in un tronco d’albero, sotto terra ecc…
ecc …
…un formicaio può raggiungere i 600 m di
estensione.
45. Il formicaio viene costruito dalle formiche
operaie: femmine con possenti mascelle che
hanno anche il compito di difendere la regina,
le larve e l’intera colonia.
La sede della complessa società delle formiche
è il formicaio.
46. I formicai sono formati da diversi corridoi che
collegano diverse camere con più funzioni.
La camera della regina è situata nel punto più
basso del formicaio.
Esistono poi camere dove si coltivano i funghi,
si conserva il cibo, ci si riposa, ci si allevano le
larve, ecc…
47. Le entrate di un formicaio possono
raggiungere i 2m circa.
48. A cura di: Gaia G.,
Rosalba, Emma, Ashlene
e Gweneth
COME COMUNICANO
LE FORMICHE
49. LE FORMICHE
COMUNICANO TRA LORO
TRAMITE I FEROMONI
CHE SONO SOSTANZE
CHIMICHE, CHE
CONDIZIONANO IL
COMPORTAMENTO.
LE FORMICHE SI SCAMBIANO LE
INFORMAZIONI STROFINANDOSI
LE SENSIBILISSIME ANTENNE.
50. QUANDO UN’ ESPLORATRICE TROVA IL
CIBO,ANCHE LONTANISSIMO DAL
FORMICAIO, LASCIA TRACCE DI
FEROMONE LUNGO IL PERCORSO DI
RITORNO.
51. DAL FORMICAIO ESCE UNA
LUNGA FILA DI FORMICHE CHE,
RAGGIUNTO IL CIBO, LO
PORTERA’ IN PICCOLI PEZZI AL
FORMICAIO.
I FEROMONI SERVONO ANCHE
PER SEGNALARE I PERICOLI:
LE FORMICHE CAMBIERANNO
SUBITO STRADA.
52. LE FORMICHE DI UN
FORMICAIO SI
RICONOSCONO
POICHE’ HANNO TUTTE
LO STESSO “ODORE”…
LO STESSO
“FEROMONE”.
54. LE FOrMicHE Si
diFENdONO E
ATTAccANO TrAMiTE
MOrSi, iN MOLTE
SPEciE, TrAMiTE
PuNTurE cHE
POSSONO iNiETTArE
O SPruZZArE
SOSTANZE cHiMicHE
cOME
L’ AcidO FOrMicO.
55. LE FOrMicHE dEL GENErE
PArAPONErA, SONO cONSidErATE
TrA LE SPEciE cHE diSPONGONO
dEi PuNGiLiONi Più dOLOrOSi
ANcHE SE LE LOrO PuNTurE NON
SONO MOrTALi PEr L’ uOMO.
56. iL PuNGiLiONE dELLA SPEciE MirMEciA PiLOSuLA PuO’ ESSErE FATALE PEr L’
uOMO.
ALcuNE FOrMicHE HANNO LE MANdiBOLE dETTE «A TAGLiOLA» cHE
ATTAccANO Piu’ VELOcE MENTE dELLE ALTrE.
iNOLTrE uSANO LE MAScELLE cOME uNA cATAPuLTA O PEr
LANciArSi ALL’iNdiETrO PEr SFuGGirE A uNA MiNAcciA
57. LE LOrO cOLONiE dEVONO ANcHE diFENdErSi dAGLi AGENTi PATOGENi.
ALcuNE FOrMicHE OPErAiE MANTENGONO L’iGENE dELLA cOLONiA E
SVOLGONO TuTTE LE ATTiViTTA’iNErENTi TrA Qui LA NEcrOFOSi OSSiA
LA riMOZiONE dELLA cOLONiA dEi MEMBri MOrTi.
59. L ‘università di Hong
Kong , in collaborazione
con l’istituto di scienze
e tecnologia
di Okinawa hanno
mappato
la distribuzione delle
formiche di tutta
la Terra.
La mappa è il frutto di
4 anni di lavoro ,
mostra Paese per Paese
il numero di specie di
formiche ospitate
permette visualizzare
l’area in cui vivono.
60. E in Italia qual è la specie più diffusa ?
È la formica nera!!!!!!
In Italia quante formiche possediamo?
Le specie presenti son bene 257, sul nostro territorio.
Le isole Pontine e l’arcipelago toscano sono gli unici
due luoghi che ospitano la maggiore concentrazione
(rispettivamente 25 e 52 specie ).
61. Numeri però molto piccoli se confrontati con la regione
con più specie di formiche in tutto il mondo:
Il Queensland, uno Stato australiano, straccia ogni
record con 1485 specie diverse.
Le formiche sono diffuse quasi in ogni parte del mondo;
mancano solo in Islanda, in Groenlandia ed in una
piccola parte del Canada
62. La mappa, però, non è sicuramente
definitiva, perché oltre alle 15 000 specie,
ve ne sono altrettanto da scoprire.
Ciao…
Ciao!!!
64. Gli scienziati hanno classificato tutte le formiche
secondo dei criteri, comuni.
QUESTO È LO SCHEMA
DELLA CLASSIFICAZIONE.
Noi abbiamo parlato di una specie italiana.
65. Formica rufa (rossa)
Questa specie è priva di pungiglione, è lunga 6/10 mm.
Ha un aspetto tozzo e robusto, con 6 lunghe zampe,
2 antenne brune ed è dotata di grande mandibole.
71. Il formicaio è la casa delle formiche.
I formicai possono essere costruiti
sugli alberi
intorno ai tronchi dentro alberi
intorno o sopra i ceppi
sotto le pietre
dentro il terreno
72. I formicai sono costruiti con un grande ingegno
variano a seconda dell’ambiente
– si trovano ovunque, tranne ai Poli -
e del materiale utilizzato
Nei formicai sotterranei, non c’è luce
legno
foglie terra e detriti di alberi
I formicai sono costruiti dalla regina e dalle formiche operaie
73. Ogni formicaio è costituito da diverse stanze:
stanza della regina
(la più ampia e confortevole)
camere di allevamento
di afidi magazzini
per le scorte alimentari
nursery
(stanza delle uova- pupe)
75. La formica regina è l’unica femmina
feconda della colonia.
E’ più grande delle operaie, ha due
grandi occhi composti sul capo,
il torace molto largo e l’addome
voluminoso, perché per gran parte
è costituito da ovari.
76. La vita della nuova regina inizia quando
muore la vecchia regina, quando giunge
il momento prima dell’ accoppiamento
la regina e provvista di due paia di ali che
perde dopo l’accoppiamento.
Una volta accoppiatisi, il maschio muore
in fretta.
77. Le regine di alcuni tipi di formiche
scavano dei tunnel sotto terra.
Ad occuparsi della regina sono le operaie,
è possibile che alcune regine vivono fino
a 15 anni.
78. La regina a capo della comunità che
ha il compito esclusivo della
riproduzione e della deposizione
delle uova.
79. A cura di: Cristian, Vittorio, Giorgio, Ata e Mattia
LA VITA
DELLE
FORMICHE
80. LE FORMICHE SONO ANIMALI SOCIALI:
VIVONO E LAVORANO TUTTE INSIEME, SI AIUTANO E SI PROTEGGONO
UNA CON L’ALTRA, CREANDO LEGAMI DI DIPENDENZA.
81. LA VITA DI UNA COLONIA E’MOLTO ORGANIZZATA:
OGNI MEMBRO SVOLGE UN COMPITO PRECISO.
TUTTO RUOTA INTORNO AL NIDO.
82. IN OGNI COLONIA C’E’ UNA REGINA
CHE PUO’ VIVERE DAI 5 AI 30 ANNI.
SONO LE UNICHE IN GRADO DI RIPRODURRE.
LE REGINE SONO ALIMENTATE E CURATE DALLE
OPERAIE.
83. I MASCHI HANNO SOLO LO SCOPO DI ACCOPPIARSI
CON LA REGINA, POI LA LORO VITA TERMINA,
VIVONO SOLO PER UNA STAGIONE.
SONO GRANDI COME LA REGINA,
MA HANNO IL CORPO PIU’PICCOLO
E IL TORACE PIU STRETTO.
HANNO DUE PAIA DI ALI CHE NON CADONO MAI.
84. LE OPERAIE SONO MOLTO IMPORTANTI
PERCHE’ SVOLGONO MOLTI COMPITI
COME AMPLIARE, RIPARARE E PROTEGGERE IL NIDO,
CURARE I PICCOLI E PROCURARSI IL CIBO.
ESSE VIVONO DA 1 A 3 ANNI.
HANNO OCCHI PICCOLI O ASSENTI
(NON C’E’LUCE NEL FORMICAIO)
LE ZAMPE SONO SOTTILI E AGILI.
87. MIRMECOFOBIA:
paura delle formiche(dal greco MYRMEX = FORMICA)
Le persone che hanno questa fobia
è come se sentissero le formiche continuamente addosso.
88. Le persone odiano le formiche perché:
depongono le uova e si moltiplicano
velocissimamente,
mangiano il cibo, soprattutto quello salato,
pensano che questi insetti siano brutti
e facciano impressione…
89. In effetti le «formiche del legno» o TERMITI
rovinano i mobili, le travi – di solito quelle del tetto –
o le strutture di legno, soprattutto quelle esposte
all’umidità, perché se ne nutrono e, a volte,
vi costruiscono i loro formicai.
90. Tutte le formiche si introducono nelle case alla ricerca
di cibo e per ripararsi dal freddo.
91. Le formiche hanno le
loro utilità?
A cura di Benjamin,
Camilla, Astrid e Nicola.
92. Le formiche sono
utili per i loro
predatori come il
formichiere: dopo
una pioggia
le formiche
rimuovono le uova
e le pupe dal
formicaio e se un
formichiere fosse
nelle vicinanze si
fa un bello
spuntino.
93. Alcuni tipi di formiche predano gli
insetti dannosi per le piante. Ma gli
afidi (pidocchi delle piante) al
contrario degli altri insetti vengono
allevati e protetti dai predatori e
persino portati sulle piante più
nutrienti per loro. Gli afidi in cambio
forniscono alle formiche una
sostanza zuccherina chiamata melata.
94. Ora passiamo all’ utilità sull’ ambiente: le
formiche scavando il loro formicaio,
rimescolano il terreno, riportando in superficie i
nutrienti lisciviati, mantenendo così il terreno
fertile.
95. Vi siete mai chiesti se le formiche sono utili agli
uomini? Beh forse non lo sono ma lo sono state;
per esempio alcune tribù africane usavano le
formiche soldato a scopo terapeutico. Dapprima
mettono le mascelle di una formica su una ferita,
poi, una volta che l’insetto ha allungato e serrato
le mascelle, le tagliano la testa. Le mascelle
rimangono chiuse, <suturando> così la ferita.
96. Esse venivano anche usate per
salvaguardare i raccolti dato che scacciavano
gli insetti dannosi per il terreno.
97. ECCO IL CONTRIBUTO DI UNA
MAMMA GIORNALISTA
Dal mensile Airone n°432 – Aprile 2017