Francesco Bevere convegno la valutazione della qualità delle strutture ospedaliere
1. Convegno “La valutazione della qualità delle strutture
ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino”
Ascolterò molto volentieri il lavoro svolto. Il tema è molto caro, in particolar modo alle Regioni: il
tema dell’umanizzazione è un tema centrale nell’assistenza del nostro Paese. Pensate che, solo per
ricordare sinteticamente, oltre 30 anni fa l’esperienza ospedaliera veniva vissuta in un luogo che era
considerato speciale, poiché era il luogo dove si svolgevano delle esperienze speciali.
Queste erano assicurate dall’insieme delle capacità dei medici di agire tecnicamente sulla malattia
con una grandissima abilità di ascolto da parte delle persone che vivevano all’interno della
struttura. Questo, però, non era abbastanza ed era richiesta una sempre maggiore specializzazione:
ebbene siamo stati in grado di incrementare in questi ultimi decenni la nostra capacità di cura, al
punto da divenire un punto di riferimento per l’Europa, e non soltanto, come uno dei Paesi che
garantiscono una maggiore prospettiva di vita. Da ora in poi ci impegneremo, oltre al dare più anni
alla vita, anche nel dare più vita agli anni.
Siamo diventati un Paese in grado di rispondere dal punto di vista della ricerca, quello però che non
siamo stati in grado di fare è stato accompagnare a questo altissimo modello del sistema di
specializzazione e tecnico-specialistico, un modello parallelo ed evoluto di comunicazione con le
persone. Questo è solo uno degli aspetti che fanno parte della ricerca, in quanto fattore che ha
determinato, negli ultimi decenni, la crescita delle professionalità, che probabilmente hanno
raggiunto livelli elevatissimi dal punto di vista tecnico-specialistico, ma che per quanto concerne la
questione del rapporto umano, l’hanno lasciata svanire, ad eccezione di alcuni settori che ancora ne
sentono la necessità.
Trovarci, perciò, qui oggi a discutere dei risultati di un’indagine così importante e di come far
ritornare il sistema a raggiungere un equilibrio stabile tra l’elevata qualità tecnico-specialistica e
l’altrettanto elevata capacità di ascoltare la persona sofferente in un momento delicato della sua
vita, genera un interesse anche da parte del sistema, tanto è vero che il «Patto per la salute»
convenuto prevede un capitolo dedicato all’umanizzazione per la prima volta nella storia, voluto
fortemente dal Ministero e dalle Regioni, poiché si è capito il difetto di equilibrio che abbiamo
determinato nel
Fonte:
AGENAS - Agenzia Nazionale
per i Servizi Sanitari Regionali
Link:
https://www.youtube.com/watc
h?v=j063TFpitXo
Data:
15 gennaio 2015
Francesco Bevere
2. Convegno “La valutazione della qualità delle strutture
ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino”
tempo ed il quale, ci tengo a dire, è stato sanato il più delle volte grazie all’attività di associazioni di
volontariato e di associazioni di tutela del cittadino: la cittadinanza attiva ha svolto un ruolo di
altissima rilevanza.
In futuro questo modello e questo progetto desideriamo portarlo in Europa: il modello italiano di
umanizzazione, che noi con gran fatica stiamo realizzando. La giornata odierna ci consente di
guardare al futuro anche da questo punto di vista: AGENAS è impegnata dal 2011 in questo tipo di
attività. Siamo sicuri di intraprendere una partnership con il Ministero e di rafforzare quella con la
cittadinanza attiva, che si presenterà sempre più solida, perché il ruolo che l’Agenzia Nazionale per i
Servizi Sanitari è chiamata a svolgere, ovvero un ruolo di accompagnamento e di monitoraggio,
non può che essere svolto accanto ai cittadini. L’AGENAS ed il Ministero della Salute non sono degli
enti burocraticamente avulsi dal sistema, bensì si pongono accanto ai bisogni dei cittadini.
Propongo perciò di adottare lo slogan «la persona prima di tutto», poiché racchiude in sé il senso di
dare attenzione non solamente alla persona che in quel momento è oggetto di sofferenza, ma
soprattutto attenzione per tutto quel mondo che si trova intorno al paziente, ovvero gli operatori, i
medici, gli infermieri, il personale. Anche questa attenzione va rivolta alle persone, perciò
l’atteggiamento sanzionatorio che assume solitamente un documento cartaceo, oppure una norma,
non rientra nei nostri parametri e desideriamo abbandonarlo. Noi vogliamo coinvolgere le persone
attraverso un monitoraggio costante, poiché l’AGENAS ha la responsabilità di monitoraggio e di
coordinamento delle attività previste all’interno del «Patto per la salute» e tra queste appare
appunto l’operazione di umanizzazione. Il nostro impegno, perciò, sarà quello di verificare quanto le
Regioni andranno ad investire su questo aspetto. Spero che questo sarà in grado di portare ad un
cambiamento culturale tale da rendere possibile quell’equilibrio sopra citato, portando un’azione di
umanizzazione proprio laddove le competenze tecnico-scientifiche si dimostrano più elevate.
Fonte:
AGENAS - Agenzia Nazionale
per i Servizi Sanitari Regionali
Link:
https://www.youtube.com/watc
h?v=j063TFpitXo
Data:
15 gennaio 2015
Francesco Bevere