13. L'auto-isolamento del saggio trova corrispondenza nella fortificazione della propria dottrina, che diventa insegnamento degno di una difesa assoluta e spassionata, quasi appunto fosse un credo grazie al quale l'individuo potesse – escludendo tutte le altre posizioni eretiche – salvare se stesso, la propria anima e la propria vita. In questo modo l'autoritarismo esterno diventa settarismo filosofico, mentre le diverse scuole divinizzano la figura del proprio fondatore, come se fosse un taumaturgo regale, destinato per i benefici prodotti al riconoscimento ed al plauso universale.
18. Scetticismo. Influenza della scuola accademica platonica e di altre scuole filosofiche greche.
19.
20. Il primato pragmatico dell'orientamento ideologico romano comportò successivamente il progressivo inaridirsi delle ricerche teoriche, con il declino delle scuole scientifiche di Alessandria. Nello stesso tempo il passaggio e la trasformazione imperiale delle istituzioni politiche romane
21.
22.
23. La scuola stoica viene considerata come la continuatrice e la perfezionatrice degli insegnamenti della scuola cinica, con delle oscillazioni però piuttosto evidenti fra chi valutava la scienza indispensabile per acquisizione della virtù e della felicità e chi invece ne disprezzava i contenuti e gli scopi, l'utilità.
24. Come nella relazione aristotelica fra atto e potenza, così gli stoici vedevano nella relazione fra virtù e suo esercizio il compito principale della filosofia.
25.
26.
27.
28.
29.
30.
31. Ciò che viene poi espresso e comunicato con le parole ed i discorsi può essere progressivamente costruito: un'unità particolare è l' enunciato ( ax í oma ) , ovvero la proposizione linguistica di senso compiuto, che può essere soggetta ad un giudizio di verità o di falsità (per es. X è P). Più proposizioni combinate costituiscono un'argomentazione, un ragionamento.
32.
33.
34. 2. Se è giorno c'è luce. Ma non c'è luce, quindi con può esserci il giorno.
35. 3. Non può essere insieme giorno e notte. Ma è giorno, quindi non è notte.
36. 4. O è giorno o è notte. Ma è giorno, quindi non è notte.
37. 5. O è giorno o è notte. Ma non è notte, quindi è giorno.
38. Come nella logica aristotelica anche nella logica stoica v'è differenza fra correttezza formale del ragionamento – concludenza – e verità delle proprie affermazioni. Differente è poi l'uso logico dell'evidenza e l'uso dimostrativo delle affermazioni, atto a costruire ed elaborare la dottrina per implicazione necessaria (risalire dall'indizio alla causa). Ciò comporta la reificazione della relazione.
39.
40.
41.
42.
43.
44. Da se stesso Dio svolge come fuoco o soffio caldo e vitale (pnéuma) e ragione seminale universale tutte le altre ragioni seminali specifiche e produttive, che conducono l'unità indifferenziata della materia alla diversificazione massima ed alla reciproca distinzione della forme viventi e animate. Anima del mondo, Dio conserva, alimenta, accresce e sostiene lo sviluppo di ogni essere esistente, traguardandolo ai suoi fini e perciò riunendolo all'unità della propria ragione d'orizzonte superiore.
45.
46.
47. materia ragione ordine scopo o fine SCHEMA FISICA STOICA Dall'unità l'aria e l'umido, poi i quattro elementi ...
48.
49. L'anima è divisa in otto parti: la ragione (con funzioni direttive), i cinque sensi (con funzioni di interazione con il mondo corporeo), l'apparato vocale e linguistico (con funzioni di comunicazione umana), l'apparato riproduttivo.