ASL Confindustria Firenze 2017-2018. Progetto "Responsabilità sociale di impr...
ASL Confindustria Firenze 2016-2017. Progetto "Salute e Sicurezza sul Lavoro"
1. SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
1
Dalla organizzazione della sicurezza alla
valutazione dei rischi
2. PRINCIPI COSTITUZIONALI
La salute e la sicurezza dei lavoratori costituiscono beni cardine di
rango costituzionale prioritario rispetto ai quali ogni altro
valore o interesse in contrasto deve cedere il passo
3. 3
COME SI STRUTTURANO LE FIGURE
DELLA SICUREZZA IN AZIENDA
La figura che coordina un’azienda è solitamente il Datore
di lavoro che ha il compito di designare il responsabile
servizio prevenzione e protezione e il medico competente,
infine i lavoratori eleggono il Rappresentante dei
Lavoratori per la Sicurezza
4. FIGURE SPECIFICHE DELLA SICUREZZA
4
DATORE DI LAVORO
DIRIGENTE
PREPOSTO
LAVORATORI
MEDICO COMPETENTE
Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.) e
Addetto Servizio Prevenzione e Protezione (A.S.P.P.)
Lavoratori addetti alla gestione delle emergenze
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)
Soggetti esterni che entrano in contatto con il ciclo
produttivo aziendale (PROGETTISTI, FABBRICANTI,
FORNITORI E INSTALLATORI)
5. Fornire al Responsabile servizio prevenzione e protezione e al
Medico competente informazioni sulla: natura rischi,
organizzazione lavoro, programmazione e attuazione misure
preventive e protettive, descrizione impianti e processo
produttivo, malattie professionali, provvedimenti adottati
dall’organo di vigilanza.
Ridurre al minimo tutti i rischi legati alle emergenze sul posto
di lavoro affinché i lavoratori siano tutelati.
COMPITI DEL D.d.L. e del Dirigente
MA HA ANCHE
IL COMPITO
DI
6. Obblighi del datore di lavoro e
del dirigente
Designa preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione
delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di
evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave ed
immediato, di salvataggio di pronto soccorso e, comunque, di
gestione dell’emergenza; questi lavoratori devono essere
adeguatamente formati.
Il datore di lavoro ha inoltre l’obbligo di prendere i
provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di
pericolo grave ed immediato per la propria sicurezza o per quella
delle altre persone, e nell’impossibilità di contattare il
competente superiore gerarchico, possa prendere le misure
adeguate per evitare le conseguenze di tale pericolo, tenendo
conto delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici disponibili.
6
7. D. Lgs. 81/2008 - DEFINIZIONI
Rischio:
probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno
nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato
fattore o agente oppure alla loro combinazione
Pericolo:
proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore
(materiali, attrezzature di lavoro, metodi o pratiche di lavoro)
avente il potenziale di causare danni
Danno:
Un danno è la conseguenza di un'azione o di un evento che causa
la riduzione quantitativa o funzionale di un bene, un valore, un
attrezzo, una macchina, un immobile o quant'altro abbia un
valore economico, affettivo, morale.
7
8. POTENZIALI RISCHI IN AZIENDA
Rischi di natura fisica:
contatti con macchine, attrezzature di lavoro (es. ferite da taglio,
ustioni, schiacciamenti, rumore, vibrazioni, incendio, ecc…).
Rischi di natura chimica:
esposizione a sostanze nocive, tossiche, cancerogene (es. fumi,
polveri, composti organici volatili, ecc..).
Rischi trasversali:
organizzazione del lavoro, turni di lavoro, stress lavoro-correlato,
di genere (età, sesso, caratteristiche fisiche).
8
9. VALUTAZIONE DEI RISCHI
R = P X D
R = rischio o fattore di rischio [1 – 16]
P = probabilità [1 - 4]
D = entità del danno [1 - 4]
10. R = P x D
P
D
4 8 12 16
3 6 9 12
2 4 6 8
1 2 3 4
•Rischio 1 e 2 Non sono presenti pericoli
potenziali o essi sono strettamente sotto
controllo
•Rischio 3 e 4 Sono presenti pericoli
potenziali, adozione di azioni mirate al
controllo dei pericoli. Gli interventi
devono essere programmati in tempi brevi,
ma tali da non rappresentare carattere di
urgenza
•Rischio 6 e 8 Sono presenti pericoli
potenziali, adozione di azioni mirate al
controllo dei pericoli. Gli interventi
devono essere programmati in tempi brevi
•Rischio 9 e 12 Sono presenti pericoli
potenziali, adozione di azioni correttive
necessarie da programmare urgentemente
•Rischio 16 Sono presenti pericoli
potenziali, adozione di azioni correttive
immediate ed indilazionabili