2. Un errore
consapevole e
inaccettabile
Gv 20:23
ἄν τινων ἀφῆτε τὰς ἁμαρτίας ἀφέωνται αὐτοῖς,
ἄν τινων κρατῆτε κεκράτηνται.
erroneamente reso con
A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati.
A chi non li perdonerete, non saranno perdonati».
Invece dovrebbe essere qualcosa di simile a
A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati;
a chi li riterrete, saranno ritenuti».
3. I motivi dell’errore
• Istituzione di una autorità intermediaria, che si arroga il diritto di
poter decidere in nome di Dio se perdonare oppure no,
eventualmente anche dietro compenso (indulgenze)
• Come eredi della Riforma, noi rifiutiamo questa autorità umana
che possa garantire premi e punizioni in nome di Dio
4. Per capire il verso
• Il verso in oggetto non è una reale antitesi, definisce due situazioni
differenti attraverso due verbi differenti
Esempi:
• Una persona può essere mio amico o non esserlo, senza essere
per forza un mio nemico -> può essere un mio semplice
conoscente
• Una insalata di broccoli può non essere buona, senza per forza
essere cattiva -> può essere semplicemente insipida
5. Invito al perdono
• Il perdono riguarda la riconciliazione verso una offesa, non è un
giudizio verso un fratello
• L’offesa a un singolo è un danno a tutta la comunità (VII Principio)
Or se qualcuno è stato causa di tristezza, egli ha rattristato non tanto me quanto, in qualche
misura, per non esagerare, tutti voi. Basta a quel tale la punizione inflittagli dalla
maggioranza; quindi ora, al contrario, dovreste piuttosto perdonarlo e confortarlo, perché non
abbia a rimanere oppresso da troppa tristezza. Perciò vi esorto a confermargli il vostro
amore. - II Corinzi 2:5-8
• Avviare il processo di perdono è la migliore arma verso l’offesa
Anzi, «se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli
da bere; poiché, facendo così, tu radunerai dei carboni accesi sul
suo capo». - Romani 12:20
6. Così il Maestro
Ci dice di perdonare....
in caso contrario non ci invita a non perdonare, ma
ci chiama a reggere l'offesa, a non negarla a non
ignorarla
In nessun caso viene concessa all’essere umano la facoltà di
decidere se perdonare in nome di Dio
7. Ricordiamo cosa è il
perdono
• Non è una decisione unilaterale leggera, arbitraria
e masochista di far vincere i cattivi
• E’ un percorso di riconciliazione che entrambe le
parti, colpevole e vittima, devono porre in essere
per ottenere la riconciliazione
• . Senza questo percorso intenzionale di ambo le parti non ha
senso parlare di perdono, semmai di pazienza, sopportazione…
8. Le tappe del
perdono
Per il colpevole
• Offesa
• Esercizio di consapevolezza
• Riparazione del danno in
maniera diretta o indiretta
• Periodo di condotta corretta
• Richiesta di perdono
• . Senza questo percorso intenzionale di ambo le parti non ha
senso parlare di perdono, semmai di pazienza, sopportazione…
Per la Vittima
• Offesa
• Tempo di elaborazione
• Verifica della condotta del
colpevole
• Perdono
• Come agenti di speranza dobbiamo favorire questo
processo, aiutando vittime e colpevoli nel percorso e
spendendoci in tutti i modi affinché ci possa essere
riconciliazione
9. Differenza sottile
Ma determinante
Data una offesa
• Ci sono offese che posso perdonare, svolgendo il
mio compito di agente del perdono
• Ci sono offese che io non posso perdonare, ma
non sulla base di una decisione arbitraria
compiuta da me o da terzi, semplicemente non ci
sono le condizioni per avviare quel processo di
riconciliazione di cui abbiamo detto
• Queste offese che non perdono non devono
dipendere da una mia scelta, ma dall’assenza di
condizioni favorevoli una volta che io abbia fatto il
possibile
10. L’offesa che
resta
• L’offesa che non siamo in grado di perdonare resterà come
imperfezione del mondo che il Principale a suo tempo
dovrà giudicare. Siano chiare 3 cose
• Il giudizio riguarderà primariamente il colpevole
• Ma sarà valutata anche la nostra condotta. Sarà valutato
cioè se avremo fatto tutto il possibile affinchè il processo di
riconciliazione potesse essere avviato
• Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà
anche a voi; ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà
le vostre colpe. -Matteo 6:14, 15
11. Conclusione
Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se
uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha
perdonati, così fate anche voi. -Colossesi 3:13