Per il Complexity Management Literacy Meeting 2014, Valerio Eletti - Direttore Scientifico del “Complexity Education Project” dell’Università Sapienza di Roma, curatore della collana “I Quaderni della complessità” della Guaraldi e docente della Complexity Management Business School del Complexity Institute - ha presentato come Libri Consigliati:
- Lexicon of Complexity, di Fortunato Tito Arecchi e Alessandro Farini
- Il Glossario dell'Auto-Organizzazione, di Francesco Trombetta
- Come funziona il Caos. Dal moto dei pianeti all’effetto farfalla, di Ivar Ekeland
CM Literacy Meeting - Traccia libri consigliati da Valerio Eletti
1. CMLM’14
Complexity Management Literacy Meeting, Fiesole, 15 e 16 Novembre 2014
LIBRI CONSIGLIATI da VALERIO ELETTI
TRACCIA
Cos’è un sistema? e cos’è un sistema dinamico? e uno caotico? e uno
complesso? Ecc.
Domande emerse al CMSS14
Rif. Fabrizio Ciceri: rete di metro come sistema complesso
Per rispondere propongo tre libri tra i tanti possibili
(in fondo a questo txt ci sono le bandelle e le descrizioni) :
glossario di ambito fisico-matematico-epistemologico (A)
F.T. Arecchi, A. Farini, Lexicon of Complexity,
Studio Editoriale Fiorentino, 1996
glossario di ambito socio-economico (T)
F. Trombetta, Il glossario dell’auto-organizzazione.
Economia, società, territorio, Donzelli Editore, 2004
testo divulgativo sui temi del caos deterministico (E)
I. Ekeland, Come funziona il caos. Dal moto dei pianeti
all’effetto farfalla, Bollati Boringhieri, 2010 (ed. orig.: 2006)
Leggeremo le definizioni di termini che ho raggruppato così:
1. insieme vs sistema
2. sistema semplice vs complicato vs caotico vs complesso
3. sistema dinamico, aperto vs chiuso e dissipativo
4. sistema complesso, adattativo (CAS), e autopoietico
2. Panoramica dei termini di cui condividere il significato:
1.insieme vs sistema
a. Insieme: “Collezione di oggetti, che è a sua volta un oggetto: è un
concetto primitivo (non esistono concetti più elementari) e
intuitivo (analogie con esperienze sensibili)”
b. Sistema: “Insieme di elementi o sottosistemi interconnessi tra di
loro o con l'ambiente esterno tramite reciproche relazioni, che si
comporta come un tutt'uno, secondo proprie regole generali”
A1.p155 e discussione sulle questioni aperte in T3.p91/92
2.sistema semplice vs complicato vs caotico vs complesso
a. definizioni basate sull’etimologia
i. Semplice: sim+plex > simplex = senza parti
ii. Complicato: cum+plicare > complicatus = con pieghe,
spiegabile
iii. Caotico: molti significati etimologici diversi: vuoto, abisso,
principio ... Noi usiamo quello legato al concetto di “caos
deterministico”: il sistema caotico è deterministico ... ma è
un amplificatore delle differenze iniziali: E2.p24 e E3.p25
vediamo come si definisce in matematica:
... facendo riferimento al concetto di attrattore: E4.p47
iv. Complesso: cum+plectere > complexus = con intrecci o nodi)
vediamone due descrizioni poco usuali: A5.p79
b. descrizioni basate sulle conoscenze dell’osservatore: vediamo
l’esempio della percezione del movimento dei pianeti: E1.p37
i. Semplice: il sistema solare visto nel ‘700 da Newton
ii. Complicato: il sistema solare visto da un astronomo antico
o visto oggi da un non esperto come me
iii. Caotico: il sistema solare visto oggi da un astronomo
3. iv. Complesso: uno dei sistemi terrestri come la meteorologia
(o dei sistemai complessi adattativi come quelli biologici e
sociali)
3.sistema dinamico, chiuso vs aperto e dissipativo
i. dinamico: A3.p87
ii. chiuso: non scambia massa con l’ambiente esterno (se non
scambia nemmeno energia, è definito “isolato”) T1.p92/93
iii. aperto: interagisce con l’ambiente esterno scambiando
masse, energia e informazione T2.p92
iv. dissipativo: termine introdotto quasi mezzo secolo fa da Ilya
Prigogine, a indicare un sistema aperto non in equilibrio
termodinamico, capace di creare la proprio interno strutture
ordinate e complesse .. ecco la definizione matematica:
A2.p87
4.sistema complesso, adattativo (CAS) e autopoietico
i. complesso: abbiamo visto l’esempio della meteorologia; il
glossario dell’economista Trombetta cita Axelrod-Cohen, ma
non aggiunge nulla a quanto già detto: T4.p93
ii. complesso adattativo (acronimo CAS): leggiamo di nuovo
Axelrod-Cohen dal glossario di ambito economico di
Trombetta: T5.p93
iii. autopoietico: A7.p63 ... qui lasciamo spazio a P.L. Luisi e
alle discussioni sulla natura autopoietica di sistemi sociali
come i social network on line (per esempio, Humberto
Maturana sostiene che non sono sistemi autopoietici)
4. Ecco qui di seguito le schede dei tre librI
PRIMO LIBRO
1. TITOLO: LEXICON OF COMPLEXITY
2. AUTORI: Fortunato Tito Arecchi e Alessandro Farini
Fortunato Tito Arecchi è professore emerito dell’Università di Firenze dal 2009. Presso l’Ateneo fiorentino è stato ordinario di Fisica dal 1970 al
2008. Ha insegnato anche all’Università di Stanford e al MIT. Dal 1975 al 2000 è stato inoltre presidente dell’Istituto Nazionale di Ottica. I suoi
maggiori contributi riguardano la scoperta dei fenomeni di ordine e caos nei laser e la loro descrizione mediante la statistica dei fotoni. Membro
di numerosi associazioni internazionali, nel 1995 ha ricevuto la Medaglia Max Born. Nel 2006 ha vinto il premio Enrico Fermi
Alessandro Farini si è laureato in Fisica presso l’Università degli Studi di Firenze, con una tesi dedicata ai sistemi caotici e complessi. Attualmente
svolge la sua attività di ricerca presso l'Istituto Nazionale di Ottica Applicata di Firenze nel campo della Scienza della Visione e insegna Ottica
presso l’Istituto Regionale Studi Ottici e Optometrici
3. CASA EDITRICE: Studio Editoriale Fiorentino http://www.sefeditrice.it/scheda.asp?IDV=438
4. ANNO PUBBLICAZIONE: 1996
5. BANDELLA LATERALE
This book is supported by an European Contract that intends to help an investigation on the
feasibility and organization of an interdisciplinary center dealing with Complex Systems in Natural
and Human Sciences. The center, called IASG (Institute for Advanced Studies G. Galilei), will be
located in Florence and will join programs on different areas of Complexity, offering a working
space for a large number of visiting scientist in close interaction with the local scientific and
academic community. This Lexicon is intended as a tool to help interdisciplinary exchange.
6. INDICE DEI CAPITOLI PRINCIPALI
- Introduction: Complexity, Complex Systems and Adaptation
- Disciplinary Areas
- List of entries (tra cui andremo a leggere alcune voci come Adaptation, Autonomous System, Autopietic
processes, Chaotic System, Complexity, Complex System, Dissipative System, Dynamical System, Emergent
properties, Ergodic, Self Organization, System …)
- Bibliography (raccoglie tutte le fonti da cui sono state tratte le definizioni del glossario)
7. PERCHE’ CONSIGLIO QUESTO LIBRO (max 300 parole)
Tra i tanti glossari che ho esaminato (quasi tutti inseriti come piccole appendici in testi che parlano di
complessità e sistemi reticolari) questo mi è sembrato il più completo e il più attendibile, in quanto attinge
alla letteratura scientifica consolidata per tutte le definizioni presentate. Il fatto che risalga al 1996 non
5. pone praticamente nessun problema al nostro obiettivo di condividere i fondamenti delle scienze dei
sistemi, già perfettamente delineati all’epoca.
Lo presento qui in coppia con un altro glossario, che ritengo complementare, dato che quello vede la
complessità dal punto di vista dei temi legati a economia società e territorio, mentre questo di Arecchi e
Farini la vede dal punto di vista degli studiosi di fisica teorica, pur attenti ai problemi relativi alla
epistemologia e alle scienze sociali.
SECONDO LIBRO
1. TITOLO: IL GLOSSARIO DELL’AUTO-ORGANIZZAZIONE
2. AUTORE: Francesco Trombetta
Francesco Trombetta svolge attività di ricerca nell’ambito della pianificazione nei parchi naturali, della tutela delle aree protette e del recupero
delle zone industriali dismesse. Insegna Economia ambientale presso la Facoltà di Architettura di Ferrara. Si occupa inoltre di problematiche
ambientali, strumenti di gestione e di audit sia per gli enti locali che per le imprese.
3. CASA EDITRICE: Donzelli http://www.donzelli.it/libro/1121/il-glossario-dellauto-organizzazione
4. ANNO PUBBLICAZIONE: 2004
5. BANDELLA LATERALE
La prima parte del libro è costituita da un glossario che comprende circa 250 termini – come
sistema complesso adattivo, causa, struttura, organizzazione, teleologia, spiegazione, legge
naturale, sussidiarietà, resilienza, equifinalità, omeostasi, ridondanza – per ognuno dei quali
l’autore propone una o più definizioni tratte da testi classici dell’economia, dalla teoria cognitiva,
dagli approfondimenti sull’intelligenza artificiale e la teoria delle macchine, dall’antropologia ed
etologia sino alla teoria dei giochi, mettendo in luce la rete di connessioni che lega concetti
sviluppati in ambiti diversi. Nella seconda parte alcuni approfondimenti analizzano la fondazione
teorica dell’auto-organizzazione nel suo sviluppo storico, ripercorrendo criticità e salti in avanti
della nascita del nuovo paradigma ed evidenziando al contempo gli errori a cui conduce una
traslazione incontrollata di leggi valide in altre discipline. Da ultimo, alcuni casi di studio offrono
l’occasione per una verifica delle categorie presenti nel glossario (...)
6. INDICE DEI CAPITOLI PRINCIPALI
- Il glossario dell’auto-organizzazione
- Parte prima. La grammatica dell’auto-organizzazione: ci serve una nuova lingua? (NOTA: del glossario,
andiamo a leggere e a commentare le voci sistema, sistema fisico o naturale, sistema aperto, chiuso,
sistema dissipativo, sistema complesso, sistema teleologico o non, ecc e varie altre voci tipo auto-
6. organizzazione, complessità, proprietà emergente, imprevista o riducibile, proprietà degli ecosistemi,
ecosistema, struttura ergodica, ...)
- Parte seconda. La sintassi dell’auto-organizzazione: strutturare il pensiero
- Parte terza. Il discorso sull’auto-organizzazione: nel territorio di falsifica la retorica
- Bibliografia (sono raccolti qui tutti i libri da cui sono tratte le voci del glossario)
7. PERCHE’ CONSIGLIO QUESTO LIBRO (max 300 parole)
Come già detto, questo libro, che vede la complessità dal punto di vista dei temi legati a economia, società
e territorio, viene presentato qui in coppia complementare con il glossario di Arecchi e Farini, che vede la
complessità dal punto di vista degli studiosi di fisica teorica (pur attenti ai problemi relativi alla
epistemologia e alle scienze sociali)
TERZO LIBRO
1. TITOLO: COME FUNZIONA IL CAOS. Dal moto dei pianeti all’effetto farfalla
2. AUTORE: Ivar Ekeland
Ivar Ekeland, professore di matematica ed economia alla University of British Columbia, è stato insignito dei prestigiosi premi Jean Rostand e
d’Alembert per la sua attività di divulgazione scientifica. Tra le sue opere: Il calcolo, l’imprevisto. Il concetto di tempo da Keplero a Thom
(Comunità, Milano 1985).
3. CASA EDITRICE: BollatiBoringhieri http://www.bollatiboringhieri.it/scheda.php?codice=9788833920412
4. ANNO PUBBLICAZIONE: 2010 (l’edizione originale è del 2006)
5. BANDELLA LATERALE
(...) sistemi caotici, ovvero sistemi che amplificano le differenze iniziali in maniera esponenziale.
Ekeland ci introduce alla teoria matematica del caos attraverso due esempi: la meccanica celeste –
il sistema solare, stabile su una scala temporale limitata, su una scala di cento milioni di anni è
caotico – e la meteorologia, il caso forse più noto di discrepanza tra cause impercettibili all’occhio
dell’osservatore ed effetti di ampie proporzioni – il celeberrimo effetto farfalla di Edward Lorenz.
L’ultima parte del libro propone una riflessione di carattere più generale sul ruolo dei calcoli
complessi e quindi degli strumenti informatici nelle scienze esatte.
6. INDICE DEI CAPITOLI PRINCIPALI
7. - Come funziona il caso
- Parte prima. La meccanica del caso
- Parte seconda. Macchine e matematica
- Letture consigliate
7. PERCHE’ CONSIGLIO QUESTO LIBRO (max 300 parole)
Ho inserito anche questo piccolo volume accanto ai due glossari, per poter affrontare anche il tema dei
sistemi caotici, trascurati dagli altri due volumi di questa rassegna. I sistemi caratterizzati dal caos
deterministico (così come altri argomenti tangenti a quello dei sistemi complessi adattativi, come la
complessità algoritmica) non vengono infatti presi in considerazione di norma negli studi o nella
divulgazione dell’approccio sistemico, delle reti sociali e del paradigma cognitivo complesso, perché
riguardano aspetti non centrali, marginali e poco significativi per l’analisi di sistemi biologici, sociali,
tecnologici ed ecologici che prendiamo in considerazione in un ambito come il nostro, teso ad affrontare i
problemi delle organizzazioni in ambienti complessi.