Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Rete e l'atmosfera di gruppo
1. LA RETE E “L’ATMOSFERA DI GRUPPO” NEL
CONTESTO SCOLASTICO: STRUMENTI DI
SIMULAZIONE DELLA VITA SOCIALE
2. LA RETE E “L’ATMOSFERA DI GRUPPO” NEL CONTESTO SCOLASTICO:
STRUMENTI DI SIMULAZIONE DELLA VITA SOCIALE
TEMATICHE:
Le relazioni tra personale docente, ausiliario e tra pari: riflessioni sul
significato personale e condiviso delle relazioni.
Relazione come spazio che favorisce la crescita e la maturazione psico –
sociale.
FINALITA’:
Far conoscere i diversi livelli di comunicazione nelle relazioni interpersonali;
Migliorare la conoscenza di sé stessi e favorire l’integrazione del Sé come
costruzione delle memorie condivise e favorire maggiore elasticità nel porsi in
relazione;
Favorire la consapevolezza nella persona l’origine delle proprie caratteristiche
caratteriali e l’influenza del contesto;
Conoscere noi stessi attraverso l’introspezione, l’osservazione dei nostri
comportamenti e l’osservazione degli altri;
Migliorare il livello di partecipazione alla vita sociale e il benessere psico-
sociale;
Promuovere la consapevolezza delle resistenze nel processo di avvicinamento
alla vita dei diversi attori sociali;
Creare un proprio spazio che medi sia i propri bisogni sia un modo per
“esserci”nel mondo;
Favorire maggiore coinvolgimento e maggiore “utilizzo” degli spazi sociali
disponibili nel contesto territoriale e limitare l’utilizzo di spazi virtuali per la
propria affermazione;
CONTENUTI:
I Modulo Quadro storico - teorico
Kurt Lewin e lo studio dei fenomeni di gruppo in psicologia sociale;
I temi classici della dinamica di gruppo: status, ruolo, norme di gruppo, le reti
di comunicazione, il potere, lo stile di leadership; modelli transazionali;
Dinamiche sottostanti alle decisioni in situazioni di gruppo;
L’Io e il Sé nella prospettiva gestaltista;
La centralità dell’Io e del Sé nell’esperienza umana;
Forme molteplici di conoscenza del sé;
3. L’intersoggettività;
Gli schemi di sé;
Il Sé nelle culture;
L’identità come qualità relazionale e temporale del sé;
II Modulo Promozione della condivisione sociale
Identità e attaccamento ai luoghi;
Luoghi e affetti;
Attaccamento interpersonale e attaccamento al luogo;
Identità territoriale;
Senso del luogo e partecipazione;
Il senso di comunità;
Le dimensioni del Senso di Comunità
Verso una teoria e una cultura dell’Empowerment;
La psicologia dell’Empowerment;
L’empowerment collettivo, azione sociale, sviluppo di comunità
III Modulo Laboratorio
W. Bion (Scoperta del livello emotivo primitivo dei gruppi; l’organizzazione
del gruppo: la mentalità e la cultura; gli assunti base; gruppo di lavoro e
gruppo di base; i fenomeni protomontali; il ruolo del terapeuta);
L’analisi transazionale (I fondamenti; il rapporto sociale e l’analisi delle
transazioni; l’analisi dei giochi; l’analisi del copione; i quattro atteggiamenti
di vita secondo Harris);
Clima organizzativo, salute organizzativa
METODOLOGIA:
1° FASE
Concetti di base storici tramite lezioni frontali sia di elementi di psicologia sociale
che di psicologia di comunità e commento/discussione dei temi trattati;
2° FASE
Suddivisione in gruppi individuazione dell’argomento preferito fra quelli trattati e
ricerca approfondimento di un argomento, presentazione in power point e
discussione;
4. 3° FASE
Laboratorio
Individuazione delle caratteristiche e delle dinamiche che avvengono nel
proprio gruppo: 1. leadership (sicurezza, unità, guida del gruppo); 2. struttura
del potere (autorità dipendenza); 3. sala degli specchi (controllo e riferimento
reciproco); 4. socializzazione del linguaggio (relazione sociale e senso del
“noi”; 5. condensazione (espressione improvvisa di sentimenti profondi); 6.
catena di associazione (espressione partecipata di libere associazioni mentali);
7 risonanza (capacità di un membro del gruppo di funzionare allo stesso livello
psichico di un altro); 8. teorizzazione (razionalizzazione dei propri
comportamenti nel gruppo); 9. silenzi (periodi di silenzio e di rifiuto
dell’appartenenza al gruppo); 10. formazione di sottogruppi (rafforzamento o
disgregazione del gruppo attraverso la creazione di collettività al suo interno);
11. capri espiatori (aggressività verso un individuo); 12. difese di gruppo
(arresti della dinamica del gruppo).
Individuazione e analisi dei “giochi” che avvengono nella vita reale dove
esistono significati, interpretazioni e pressioni sociali molto complessi;
Individuare l’assunto di base e la condizione psicologica contrassegnata da
ruoli tipici come Genitore, Adulto e Bambino instaurata in una determinata
interazione sociale;
Individuazione d’indicatori positivi e negativi di salute organizzativa secondo
Avallone e Paplomatas (per es. soddisfazione per l’organizzazione, voglia di
impegnarsi per l’organizzazione, sentimento di rivalsa etc);
Commento sul corso da parte d’ogni partecipante (feedback).
DURATA
60 h (20 lezioni di 3 h) 2 incontri settimanali per 3 mesi
Le lezioni saranno divise in: 10 lezioni Teoriche – normative, 2 lezioni Teorico
pratiche e 8 lezioni di Laboratorio).
APPROCCIO FORMATIVO
FORMAZIONE MATURATIVA (Parametri utilizzati)
1. Concezione dell’uomo: Uomo da responsalizzare;
2. Esigenze organizzative: Incentivare il pensiero critico e creativo;
3. Focus: Centralità della Ristrutturazione Cognitiva;
4. Tipo di apprendimento: Apprendimento Cognitivo – Emotivo;
5. Ruolo del formatore: Analista della complessità;
5. MEZZI E STRUMENTI
Fotocopie di parti di testi:
1. U. Avalle, P. Sacchi, M. Maranzana Corso di scienze sociali Vol III
Socializzazione e società ed. Zanichelli Bologna 2000 Modulo F Unità
3 Psicologia: Gli individui come partecipanti pp. F89 – F103;
2. F. Carugati Psicologia sociale dell’educazione ed. Il Mulino Bologna
1996 Capitolo V Dalla vita quotidiana alle ricerche sperimentali pp. 229
– 302;
3. A. Palmonari, N. Cavazza, M. Rubini Psicologia sociale Il Mulino
Bologna 2002 Capitolo IV Il Sé e l’identità pp. 107 – 143; Capitolo VII
L’interazione nei gruppi pp. 203 – 230;
4. T. Mannarini Comunità e partecipazione Prospettive psicosociali Franco
Angeli ed. Milano 2004 Capitoli 3. Identità e attaccamento ai luoghi –
4. Il senso di comunità – 5. Empowerment pp. 73 – 145;
5. G. Badolato, M. G. Di Iullo Gruppi terapeutici e gruppi di formazione
Bulzoni ed. Roma 1979
L’analisi di gruppo W. Bion pp. 44 – 51 / L’analisi transazionale
pp. 125 - 139.
Presentazioni utilizzate come ausilio alle lezioni tenute in aula multimediale:
1. La comprensione di sé: Come arriviamo a capire noi stessi;
2. I processi di gruppo: l’influenza nei gruppi sociali;
3. Concetti di psicologia sociale;
4. Clima organizzativo e Salute organizzativa
Scheda di rilevazione riguardo i fenomeni e le dinamiche nel proprio gruppo
d’appartenenza; Scheda di rilevazione riguardo agli indicatori positivi e
negativi di salute organizzativa e riguardo i disturbi individuali riconducibili
all’area psicosomatica; Scheda di valutazione finale del corso.
VERIFICA VALUTAZIONE
Discussioni, esposizione e descrizione dei concetti studiati, compilazioni delle
schede di rilevazioni, preparazione e discussione di una presentazione di un
argomento a scelta del corso, elaborazioni personali.
Il progettista
Carmine Acheo